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Messaggioda Martha » 13/04/2013, 18:36

[Aula di Pozioni - Ore 9:00]


Mi ero alzata di controvoglia quella mattina, superando il velo di sonno che ancora impastava i miei occhi e cercando di farmi forza per alzarmi dal letto e iniziare una nuova giornata. Era da tempo ormai che non dormivo sonni tranquilli: da quando avevo scoperto che la morte di Heathcliff non era stato un caso del destino, avevo finito per avere ogni notte sogni tormentati, nei quali rivivevo la dipartita del mio amato mentore.
Mi ero preparata e vestita come al solito, dirigendomi alla svelta verso la mia aula, dopo aver fatto un’abbondante colazione a base di thè e pasticcini vari. La lezione che avrei spiegato quel giorno sarebbe stata una delle più complesse e, forse, interessanti a cui i miei studenti avrebbero assistito. Immaginavo già che un certo Delfino sarebbe impazzito letteralmente dalla gioia e la cosa, seppur non volessi ammetterlo, iniziava a farmi piacere. Apprezzavo tanto entusiasmo in quel ragazzino di soli tredici anni, ma non gli avrei mai permesso di averla vinta così facile: doveva dimostrare molto di più per convincermi veramente che un giorno sarebbe potuto diventare un mio apprendista.
Scossi la testa a quel pensiero, un po’ infastidita: volevo veramente una cosa del genere? Me l’ero chiesto tante volte, negando e affermando allo stesso tempo; eppure ancora non riuscivo a prendere una decisione definitiva. Le recenti scoperte avevano destabilizzando il mio mondo, un mondo che fondava già di per sé su un precario equilibrio. Anche relazionarmi più del dovuto con Tisifone Samilyak rischiava di dare quell’ultima spinta per farmi cadere nel baratro. Avevo paura dei miei sentimenti, paura di scoprire che la morte di Heathcliff avesse lasciato segni troppo indelebili per poter essere dimenticati. E io, lo sapevo, ero una persona che non dimenticava mai.
Cercai di concentrarmi sugli appunti che avevo trascritto in occasione di quella lezione, preparando tutto il necessario per ciò che i miei studenti avrebbero studiato di lì a breve.
Avevo raccolto i capelli in una crocchia morbida, che lasciava sfuggire qualche ciocca a incorniciare il viso; il vestito era sobrio, come al solito, pantaloni lunghi e neri, giacca color avorio e scarpe col tacco alto, nere anche esse. Stavo ultimando gli ultimi preparativi, quando un vociare fuori dall’aula attirò la mia attenzione, facendomi voltare il viso verso la porta.

Immagine


Buongiorno professoressa…
Buongiorno!

Studenti di tutte le Casate entrarono in fila o a gruppetto, prendendo posto nell’aula e sistemandosi di fronte ai loro calderoni. Osservai con cipiglio severo una bambina di Corvonero entrare in aula a testa bassa e con un ammasso di capelli blu del tutto fuori luogo là dentro. E soprattutto in mia presenza. Se sperava di inneggiare alla propria Casa con la scelta di quel colore si sbagliava di grosso, ma non avevo il tempo di farle una ramanzina in classe. Notai con la coda dell’occhio che anche la Vicepreside aveva deciso di assistere alla mia lezione. La salutai con solo un cenno del capo, indicandole poi un punto in fondo all’aula dove feci apparire una morbida poltrona. In questo modo, Monique avrebbe potuto osservare comodamente tutto quello che succedeva in classe, senza la scomodità di dover stare in piedi.

Buongiorno ragazzi. E buongiorno a lei, professoressa Vireau.

Esordii, chiudendo la porta e sistemandomi davanti alla cattedra. Osservai i volti dei miei studenti uno ad uno: ormai la maggior parte di loro aveva imparato come comportarsi durante le mie lezioni, persino il signorino Cartwright e tutta la sua combriccola. Probabilmente l’avvicinarsi del suo giorno di diploma lo aveva reso più attento e meno scapestrato, cosa che mi fece tirare un respiro di sollievo, visto che non avrei avuto la pazienza di zittirlo quella mattina.
Mi tirai un po’ indietro e mostrai ai miei studenti una serie di tre piccoli calderoni ancora fumanti. Rimasi in silenzio per qualche secondo, permettendo a tutti i presenti di guardare meglio al loro interno, in modo da permettere loro di provare ad indovinarne il contenuto.

Il lavoro di un pozionista non si ferma alla creazione di intrugli e miscele dagli effetti straordinari e particolari sull’essere umano. Durante le scorse lezioni avete avuto a che fare con pozioni di ogni tipo: l’Amortentia, la Polisucco, il Distillato della Pace…tutte, come vi ho spiegato, hanno un effetto particolare se ingerite, un effetto che in base all’utilizzo che se ne fa può essere dannoso o semplicemente molto utile.

Feci una pausa, ripensando alla collega di Divinazione, la quale proprio di recente mi aveva chiesto una boccetta di Polisucco per portare a termine una questione che le stava molto a cuore. Non avevo chiesto nulla su quali fossero esattamente le sue intenzioni, ma ero sicura che non l’avrebbe mai usata per fare del male. Ognuno aveva i propri scheletri nell’armadio e di certo non toccava a me mettermi a discutere su quello degli altri.

Quello che non sapete, è che esiste una branca particolare delle Pozioni, al quale nel corso dei secoli sono stati dedicati intensi studi pur di giungere a risultati soddisfacenti. E in alcuni casi, anche a scopi non del tutto benevoli.
Sto parlando, naturalmente, dei Veleni.


Un mormorio di eccitazione si diffuse in tutta l’aula, sostenuto in particolare modo dagli occhi di Jorge Alvares che, lo vidi, si mise ancora più dritto e attento di quanto già non fosse in precedenza. Stessa cosa, invece, non si poteva dire per la signorina O’Neill, che sembrava annoiata da quella lezione quasi quanto le precedenti. Mi avvicinai al loro banco, guardando la giovane Tassorosso con cipiglio severo, fino a quando non prese in mano carta e penna e non iniziò a prendere appunti come tutti gli altri.

Un veleno è, in generale, una sostanza tossica per l’organismo vivente che la ingerisce. Il veleno agisce in maniera diversa in base a chi o cosa lo assume e in quale quantità. Naturalmente maghi e streghe che si sono dedicati con passione alle pozioni, hanno appreso anche l’arte dei veleni, perfezionandone i modi e i tempi di cottura e gli effetti sul genere umano. Prima di andare a spiegarvi che cosa…si signorina Stevens?

Una ragazza di Grifondoro alzò la mano, interrompendo il mio discorso. La guardai severamente, ma non dissi altro mentre ascoltavo la sua domanda.

Ma…per quale motivo hanno voluto…perfezionare una cosa così brutta?

Lei è troppo ingenua, signorina Stevens.
Al di là del puro desiderio di conoscenza, un veleno è un’arma subdola ed efficace, adoperata da coloro che preferiscono agire nell’ombra piuttosto che attaccare allo scoperto. In poche parole serve solo per uno scopo: uccidere. E più il mezzo è efficace, più la morte sarà efficace. Sono stata chiara?


Notai come la piccola strega stava tremando leggermente dopo la mia risposta, tanto che il suo compagno di banco, Ethan Travis, le strinse la mano per farla calmare un poco. Non avevo nessuna intenzione di spaventare i miei studenti, ma era un bene per loro capire che al di fuori di Hogwarts esisteva un mondo e che quel mondo poteva essere tanto crudele quanto subdolo. Con la coda dell’occhio lanciai un’occhiata all’espressione della Vicepreside, chiedendomi che cosa ne pensasse di quella lezione. Continuai a girare fra i banchi, poi, riprendendo il mio discorso.

Nei giochi di potere, il veleno era un’arma molto utilizzata, soprattutto negli ambienti di corte, dove re e regine si succedevano spesso a causa di morti improvvise e apparentemente inspiegabili. Non credo di dovervi spiegare come venivano causate queste morti.
E’ curioso invece come veniva visto l’utilizzo del veleno dai più: per molti babbani, così come per molti maghi, uccidere tramite veleno invece che per mano di una spada, o una bacchetta nel nostro caso, veniva considerato un atto vile e spregevole. E degno solo di una donna.


Sorrisi un po’ amaramente, ritornando verso la lavagna nera che svettava alla destra della cattedra e colpendola con la punta della bacchetta. Una serie di nomi iniziarono ad apparire, con una bella grafia bianca, mentre man mano prendevo ad elencarli ad alta voce.

Medea…
Agrippina…
Le sorelle Wintertowne, Flora, Aurora e Arabella…
Rain Sage, sorella dell’alchimista Genis Sage…
Myrcelle Uskglass…
Tutte donne che sono passate alla storia per aver utilizzato o inventato nuovi metodi di uccidere con i veleni.
Avrete sicuramente sentito parlare delle sorelle Wintertowne, che uccisero i loro mariti avvelenandoli contemporaneamente.
O Medea, la strega della Colchide che aiutò Giasone a conquistare il Vello d’oro e il trono, per poi vendicarsi di lui per averla in seguito abbandonata. Fu lei che scoprì le proprietà venefiche dell’aconito, il principale ingrediente di quasi tutti i veleni utilizzati fin’ora.
Rain Sage, invece, non utilizzò mai il veleno per scopi malvagi: era semplicemente una studiosa, che portò avanti varie ricerche sull’argomento. Pubblicò tutte le sue scoperte in un unico tomo, di cui oggi rimangono poche copie originali, “Veleni e affini: la Morte Velata, dagli esordi fino ai giorni nostri”. Una copia è presente nella nostra Biblioteca, nel Settore Proibito. Naturalmente signorina Parker se vorrà consultarlo sono certa che la collega Vireau sarà ben lieta di darle un’autorizzazione firmata. Credo che nessuno avrebbe nulla da dire in contrario. Dunque, dicevamo…


Perché si trova proprio nel Settore Proibito? E’ solo un libro di studio…no?

Alvares aveva alzato automaticamente la mano, ma non mi sfuggii il cipiglio di disappunto che aveva assunto quando mi ero rivolta alla sua prefetta invece che a lui.

Rain Sage fu molto metodica nella sua ricerca: non si limitò a descrivere la storia dei veleni e i loro massimi esponenti, cosa alla quale dedicò ben tre capitoli del suo libro, ma riportò anche in maniera dettagliata ricette e ingredienti dei più potenti veleni al mondo, arricchite da un resoconto degli effetti che questi avevano sugli esseri umani. Si spera che nessuno di voi sia un potenziale assassino, ma un veleno rimane pur sempre un’arma oscura, al quale nessuno di voi dovrebbe avvicinarsi.

Perché allora farcelo studiare?

Perché per poter imparare a preparare un antidoto come si deve contro il veleno, dovete prima conoscere il veleno stesso, signorina Keller.

Risposi un po’ piccata, storcendo il naso per il colore dei suoi capelli e ritornando vicino ai tre calderoni.

Naturalmente non ho bisogno di aggiungere che non furono solo donne le streghe che utilizzarono quest’ arma. Anche molti maghi cercarono di eguagliarne la bravura e la metodicità, tanto che oggi si può dire che quell’antico pregiudizio è ormai finalmente superato.
Ora, passiamo alla parte pratica della lezione: qualcuno mi sa dire che tipo di odore sentite da ognuno di questi calderoni? Forza, avvicinatevi!


Indicai con un gesto della mano i tre recipienti, notando come molti studenti assumessero un’espressione perplessa in volto. I più coraggiosi si alzarono immediatamente, avvicinandosi uno ad uno ai calderoni fumanti e ispirandone i vapori. Gli altri, li seguirono dopo, forse timorosi di rimanere avvelenati solo ispirandone i fumi. Non potei dare loro torto: certi veleni erano capaci ad ucciderti anche solo con l’odore. Ma non era quello il caso per fortuna.

Allora? Là in fondo, signorina Queen. Che odore sente dal primo calderone?

Uhm….sembra un’aroma dolce…biancospino e…zucchero filato.

Molto bene. Invece…lei, signorina De Montmayeur. Da quello centrale?

Ecco…nulla, credo…

Ne è sicura?

A dire la verità…non riesco a sentirlo proprio bene…però, non so cosa sia

D’accordo. Signorino Alvares, vuole avere l’onore di dirci che cosa sente dall’ultimo calderone?

Non sento niente, professoressa.

E’ certo di quello che dice?

Assolutamente, senza ombra di dubbio.

Bene, ora andate tutti a posto.

Aspettai che i ragazzi si rimettessero a sedere, prima di prendere a parlare. Incrociai le dita di entrambe le mani, girando di qua e di là per l’aula e accertandomi che tutti i miei alunni fossero attenti.

I vostri compagni hanno detto tutti e tre il giusto. Il primo veleno ha un odore dolce, quello del secondo è quasi impercettibile e quello del terzo…inesistente. Questo è dovuto alla classificazione ideata da Rain Sage, la quale viene ancora adottata ai giorni nostri per distinguere i vari tipi di veleno sotto delle categorie.

E la distinzione varia in base al tipo di odore che hanno?

Non proprio signorina O’Neill. La questione è molto più complessa e si basa sulla riconoscibilità dei veleni. Più un veleno è reso irriconoscibile più esso è letale, ovviamente. Ma andiamo piano. La scala di Classificazione Sage si divide in tre gradi:
I grado: Veleni Riconoscibili. Sono tutti quei veleni che vengono mascherati in maniera da confondere i sensi dell’essere umano. Possono presentare un aroma dolciastro, come quello sentito dalla signorina Queen; oppure hanno un sapore gradevole o ancora un bel colore, per attirare l’occhio. Di solito la cura comune a questi veleni è il beozar.
II grado: Veleni Quasi Irriconoscibili. E’ il caso del secondo calderone: a primo impatto sembra tutto normale, eppure concentrandosi un po’ di più si riesce a percepire qualcosa che non va. Questi veleni sono incolori e quasi del tutto inodori, ma hanno un sapore dal retrogusto amaro. Ti rendi conto di averne bevuto uno solo quando ormai ne hai ingoiato un sorso. Il beozar può rallentare l’effetto di questi veleni, ma non debellarli del tutto.
III grado: Veleni Irriconoscibili. Non hanno odore, colore o sapore. Se i veleni di secondo grado sono dei buoni prototipi, quelli di terzo sono la perfezione assoluta. Non c’è cura contro questi veleni e se c’è è molto, molto rara. Possono essere delle lacrime di Fenice o del sangue di Unicorno. Ma non sopravvivreste mai in tempo; la morte è istantanea e immediata nella maggior parte dei casi o comunque sopraggiunge entro pochi minuti dall’assunzione.


Guardai con serietà ognuno dei miei studenti, osservando come molti di loro erano sbiancati forse all’idea di essere stati tanto vicini da una miscela così micidiale. Voltai loro le spalle, portandomi di fronte ai tre calderoni e praticando sul secondo e sul terzo in Incantesimo Evanescente. Poi riposi i due calderoni ormai vuoti, lasciando solo il primo al centro.

Un ultimo appunto. Ovviamente i veleni di terzo grado non uccidono solo se ingeriti: alcuni sono talmente potenti da attivare il loro effetto solo se toccati o se se ne sente l’odore. Tranquilli, siete tutti incolumi: non era un veleno così potente. Quello che mi preme farvi capire è che con certe cose è meglio non scherzare.

Mancava quasi mezzora alla fine della lezione ed era arrivato il momento di far fare ai miei studenti un po’ di pratica con quello che avevano studiato. Mi avviai verso la cattedra, chinandomi per prendere da sotto il banco una gabbia di media grandezza con dentro un ermellino dal pelo bianco. L’animale si guardava intorno con occhi intimoriti, girando la testa da una parte all’altra come se presagisse quello che sarebbe accaduto di lì a breve. Lo posai sul tavolo, mettendolo in bella mostra davanti alla classe.

Immagine


Ora, su quella lavagna appariranno tutti gli ingredienti per preparare il veleno che avete davanti a voi. Tutti tranne uno. Dovrete seguire le istruzioni e preparare una base più che soddisfacente. Al miglior composto, poi, aggiungerò l’ingrediente finale, che rimarrà segreto per tutti voi, e un altro composto, che serve ad anestetizzare il dolore. Dopodiché lo farò assumere all’ermellino che si trova nella gabbia: se il suo cuore si ferma entro cinque secondi, allora avrete creato la perfetta base di un potenziale veleno.

Il mio volto era privo di espressione, mentre osservavo gli studenti borbottare fra loro. Lanciai un’occhiata alla signorina Stevens, che sembrava sul punto di sentirsi male all’idea di fare una cosa del genere; anche la signorina Walker non sembrava molto entusiasta, cosa che la spinse ad alzare prontamente la mano e a chiedere la parola.

Si, signorina Walker?

Bisogna per forza usare quel povero ermellino come cavia, professoressa?

Non si preoccupi. Ho qui pronto un antidoto permetterà al suo cuore di riprendere a battere.
Al vincitore regalerò dei buoni regalo da utilizzare nel negozio di Mielandia ad Hogsmeade e nella Gelateria Fortebraccio a Diagon Alley.


Avevo ricevuto quei buoni come regalo da mia sorella. Peccato che non amassi così tanto i dolci.

Qualche altra domanda?

Professoressa Bennet, le sembra veramente il caso di insegnare una cosa del genere a degli studenti?

Il tono di disapprovazione della Vicepreside non mi sfuggii per niente, anzi mi ero aspettata che la collega si sarebbe invece alzata per interrompere la mia lezione. Volsi verso di lei un sorriso tranquillo.

Il composto che creeranno è innocuo. E’ l’ingrediente finale che lo rende micidiale. Al massimo, se ingerito, procura qualche crampo allo stomaco, ma spero che nessuno qui dentro sia così sciocco da provarlo su sé stesso. In ogni caso, tutti quanti indosseranno dei guanti protettivi, per evitare qualsiasi inconveniente.
Se volete, siete liberi di utilizzare qualche aroma particolare per dare alla vostra pozione un sapore o un odore che mascheri ciò che è realmente. La dispensa è fornita di tutto il necessario.
Forza, al lavoro!


Per il tempo restante, osservai i miei studenti lavorare febbrilmente alla base del veleno, chi più chi meno entusiasta, dopo aver fatto evanescere anche l’ultimo veleno che avevo lasciato in mostra.
A cinque minuti della fine della lezione, presi una boccetta dalla tasca dei pantaloni e ne versai tre gocce nella base meglio preparata in classe. Essenza di Aconito. Era talmente ovvio da risultare quasi elementare, ma in fondo lo avevo spiegato anche prima che l’aconito era la base di molti veleni. Insieme ad esso, mescolai anche una manciata di semi di papavero polverizzati, per poi avvicinarmi alla bestiola che ora mi fissava più spaventata che mai. Silenziosamente la presi con una mano, stringendola in maniera da non farla scappare, ma neanche da farle troppo male. Le versai qualche goccia di veleno nella bocca, contando poi cinque secondi esatti prima che il suo cuore smettesse di battere. Non sorrisi nel vedere che il veleno aveva fatto il suo effetto. Dopodiché gli aprii nuovamente la bocca e gli feci ingerire immediatamente l’antidoto che avevo preparato in precedenza. L’animale si rianimò dopo qualche secondo, più che vivo che mai e col sollievo di buona parte della classe. Sentendo la campana suonare la fine dell’ora, rimisi l’ermellino nella gabbia, spostandomi di lato per vedere i presenti iniziare a riporre le loro cose..

Ragazzi la lezione è finita.
I compiti vanno consegnati il 6 Maggio entro le ore 23:59.
Buona giornata.


Non appena tutti gli studenti furono usciti dall’aula, insieme alla professoressa Vireau, mi avvicinai all’ermellino, chinandomi su di lui e dandogli una carezza sul capo con la punta del dito.

Tranquillo, ora ti riporto nella Foresta Proibita.

Detto questo, presi la gabbietta e mi avviai verso l’esterno del castello, chiudendo l’aula a chiave.


//Note Off//

Ogni GdR, se non diversamente specificato, va scritto in terza persona singolare, al passato.

Molto di quello che ho scritto a lezione è frutto della mia fantasia.

Niente Copia e Incolla, per nessun motivo: non ho problemi a dare 0 punti a chi prova a farlo.

In accordo con Monique e Sandyon, ci saranno alcuni premi da assegnare ai più meritevoli e ai più fortunati:

_Coloro che supereranno la classe difficoltà del tiro nel GdR sul Veleno fatto in classe, riceveranno in premio il bonus regalo da Mielandia e da Fortebraccio;

_Coloro che descriveranno il miglior GdR sul Veleno fatto in classe, riceveranno in premio un tomo d’approfondimento sull’argomento svolto a lezione.

Ovviamente chiunque tirerà il dado, superando la classe difficoltà, senza però inviare il compito, NON riceverà nessun premio.

Per qualsiasi dubbio, non esitate e a contattarmi tramite MP.




Una ricerca fatta bene e descritta in maniera quasi impeccabile (ci sono alcuni errori di battitura). Avrei preferito che ti dilungassi un po' di più sull'argomento, ma sei riuscito in ogni caso a fare un buon lavoro.
7/10
7

Ricerca completa, ma occhio agli errori di battitura.
4/10
4

Mi spiace dirlo, purtroppo questa risposta manca della fantasia e dell'originalità che spesso richiedono i miei compiti. Sei partito bene, ma ti sei perso a metà strada e la conclusione sembra mancare di un finale vero e proprio. Cerca di fare meglio la prossima volta.
6/10
6

Probabilmente hai usato tutto il tuo ingegno e la tua creatività per fare al meglio l'ultima domanda e ricevere così il libro come premio. Mi è piaciuta la descrizione che hai dato del tuo Pg, il suo modo di fare e l'impegno che ci ha messo per avvicinarsi quanto più possibile al suo idolo (santa Hermione!). Il tuo GdR scorre fluido e a parte qualche errore di battitura, che mi impedisce però di darti il punteggio massimo, sei stato molto bravo.
14/15 + Libro d'approfondimento sui Veleni
14

punti 31 per Ethan Travis




Molto bella la tua ricerca, sei stata esaustiva e ti sei dilungata quanto basta sui punti più salienti. Hai scelto di descrivere delle figure storiche molto complesse, forse troppo (a volte non sei riuscita a completare la tua analisi), ma non per questo la tua risposta è da considerarsi inferiore alle altre.
8/10
8

Risposta completa.
5/5
5

Il tuo Pg è molto inquietante. Ed anche subdolo. Spero che la signorina Walker non cada mai nelle tue grinfie, specie se hai intenzione di somministrarle un Veleno per farle del male. In ogni caso sei stata molto brava nel raccontare in che modo viene in possesso di tutti gli ingredienti e di come alla fine abbia deciso di lasciare in pace (e in vita) la tua vittima. Attenta però agli errori di battitura, ce ne sono troppi.
9/10
9

Mi spiace dirlo, purtroppo non ci siamo proprio. Lo ammetto, mi sarei aspettata molto di più da te visti i precedenti, ma a quanto pare non sei riuscita a dare al tuo GdR quel qualcosa in più che ti avrebbe permesso di prendere il libro. In ogni caso, sei stata molto brava.
11/15
11

punti 33 per Melia




La ricerca avrebbe dovuto essere più approfondita, inoltre la tua opinione personale lascia un po' a desiderare. Hai fatto un buon lavoro nel complesso ma la prossima volta voglio che tu ci metta più impegno!
7/10
7

Le ricerche non ti piacciono proprio eh? Si vede, purtroppo anche questa risposta lascia un po' a desiderare. Sembra quasi che tu l'abbia fatta in fretta e furia. Cerca di fare meglio la prossima volta.
3/5
3

Molto originale. Miyabi è davvero tonta (se posso permettermi di dirlo). Preparare per sbaglio un veleno durante una mia lezione è già di per sè una cosa assurda, ma rischiare di testarlo sul proprio animale da compagnia va oltre ogni mia previsione. Per tua fortuna, ti ho fermata in tempo a quanto pare. La tua idea mi è piaciuta moltissimo e l'hai sviluppata ancora meglio. Punteggio pieno!
10/10
10

Capisco le tue ragioni in On nel dire che la tua Pg non avrebbe mai potuto preparare una Veleno, ma mi dispiace dover dire che le regole sono regole (e in questo caso i dadi): sei riuscita a preparare un veleno e avresti dovuto descriverlo nell'azione. Avresti potuto trovare un'altra soluzione, come ad esempio impedirmi di testarlo sull'ermellino e convincermi a prendere invece il posto di un altro veleno (altre tue compagne di classe hanno superato la CD); insomma, avevi tante buone idee che avresti potuto sviluppare e non hai fatto. Mi spiace dover darti un voto basso, ma apprezzo comunque l'impegno. La prossima volta che hai dei dubbi, però, mandami un MP. La Pg morde, la player no.
9/15
9

punti 29 per Miyabi




Hai saputo spiegare bene le tue considerazioni personali e hai dato un tuo personale giudizio sul perchè il veleno viene considerato l'arma delle donne. Tuttavia mi sembra a volte che gli esempi da te riportati siano incompleti. Per questo non posso darti il massimo del punteggio.
8/10
8

Risposta più che completa.
5/5
5

Forse c'è ancora una speranza per il tuo Pg. Se si tenesse lontano dalle cattive influenze, potrebbe riuscire a diventare una persona esemplare. Mi piace molto vedere Jorge non come il solito combinaguai che va in giro per Hogwarts, ma come un figlio nato e cresciuto nella sua terra d'origine, che deve rapportarsi con un mondo diverso dal proprio. Un GdR ben fatto, come al solito.
10/10
10

Un GdR perfetto. Mi spiace che la signorina O'Neill ti abbia rovinato la pozione, ma hai sopportato tutto stoicamente, comportandoti come una persona matura. Non c'è che dire, punteggio pieno e ti sei guadagnato il Libro.
15/15 + Libro d'approfondimento
15

punti 38 per Jorge




Ottima ricerca, ben approfondita e con degli esempi analizzati in profondità. Sei sempre una delle migliori, non c'è che dire.
10/10
10

Ricerca completa ed esaustiva.
5/5
5

Buona e intelligente: Alexis è il meglio del meglio. Hai scelto di dare alla tua esperienza una nota di ricerca e hai voluto somministrarlo, si, ma solo ad un animale in fin di vita. Non ti fai fermare dai tuoi scrupoli morali, ma cerchi sempre di arrivare ad un compromesso che ti permetta di raggiungere i tuoi obiettivi senza travolgere nessuno. Speriamo che continui sempre così.
10/10
10

Be' che cosa dire? La più studiosa di tutta Hogwarts è riuscita a creare una base perfetta, come ci si aspetta da lei in fondo. Un bel GdR, descritto e impostato alla perfezione. Eccellente!
15/15 + Libro di approfondimento
15

punti 40 per Alexis




Be', che dire? Hai una visione tutta particolare delle donne e del perchè il veleno sia la loro arma. Non so se prenderla come un complimento o come un insulto. In ogni caso sei stato uno dei più originali. Bravo!
10/10
10

Ricerca approfondita e ben curata.
5/5
5

Mi hai dato una bella idea per gli studenti del settimo anno. Credo che potrei anche decidere di metterla in pratica. In ogni caso, hai descritto un buon GdR, e anche l'intenzione del tuo Pg gli fa molto onore, anche se non avrei mai pensato che Vergil fosse a favore della pena di morte. Ottimo lavoro, ma attento agli errori di battitura.
9/10
9

Sei riuscito a preparare il veleno per un pelo, ma devo dire che sei stato scarso di originalità nel descrivere il tuo GdR. Mi spiace, non sei riuscito a raggiungere i requisiti necessari per avere il Libro.
10/15
10

punti 34 per Vergil




Be', una ricerca discreta e non troppo elaborata. Avresti potuto approfondire, per lo meno la forma è ben curata e priva di errori.
7/10
7

Risposta completa.
5/5
5

Be' che dire? Sembra che Ariel sia diventata molto importante per te (tanto da spingerti a voler uccidere un ragazzo che l'ha presa in giro). Un pensiero bellissimo, ma attuato in maniera perfida. Tu e Melia siete veramente sadici insieme. Che dire sul GdR? Idea originale e ben sviluppata, pochi errori di battitura e decisamente un'azione coinvolgente. Bravo!
9/10
9

Splendido GdR. Mi sono piaciute molto le tue considerazioni personali, sarebbe bello che un giorno i nostri Pg giocassero insieme. Naturalmente, se l'idea ti stuzzica, basta inviarmi un MP e metterci d'accordo.
15/15 + Libro d'approfondimento
15

punti 36 per Zephyr




Sono rimasta piacevolmente colpita. Hai fatto una ricerca ben approfondita, piacevole da leggere e soprattutto sviluppata in maniera completa. "Il veleno è democratico": una sintesi perfetta del tuo pensiero.
10/10
10

Rsposta completa. Per il seminario, cercherò di organizzarlo quanto prima possibile. Purtroppo gli impegni spesso mi impediscono di lavorarci sopra. In ogni caso, potrà pormi la sua domanda sulla pozione anti-Vampiro durante il seminario.
5/5
5

Mi hai messa davvero in crisi con la tua risposta. Hai scritto un bel GdR, ma non hai soddisfatto la mia richiesta. Nella domanda, infatti, ho specificato che dovevate preparare un "Veleno di I grado"; per quanto mi dolga, la Pozione Formicolante non può essere considerata un Veleno, anche se farla ingerire ad uno scarafaggio in quantità industriale sarebbe risultato fatale. Cerca di stare più attenta la prossima volta.
5/10
5

Hai fatto un bel GdR, come tuo solito, e ti sei sicuramente risollevata rispetto alla domanda precedente. Mi è piaciuto vedere un Elbeth "paladina della giustizia", ma avrei preferito che ti concentrassi di più sulle emozioni che prova il tuo pg quando vede che il suo veleno viene testato sull'ermellino. Non è una cosa bella da vedere, nonostante ci sia un antidoto pronto a riportarlo in vita. Punteggio quasi pieno.
12/15
12

punti 32 per Elbeth




Risposta completa e articolata. Una visione molto femminista, non c'è che dire, ma hai saputo spiegare bene il tutto. Molto brava!
10/10
10

Risposta completa.
5/5
5

Bel GdR, insolita l'idea di somministrare il tuo Veleno su un Molliccio, ma descritta bene. Tuttavia, nella tua azione manca quel pizzico di originalità in più che mi impedisce di darti il punteggio pieno. Sei stata comunque molto brava!
8/10
8

Bellissimo GdR e mi spiace di stare antipatica al tuo Pg; purtroppo non posso fare diversamente. Apprezzo che tu ti sia concentrata molto sulle sensazioni che Ariel ha provato quando il suo Veleno è stato dato all'ermellino e capisco il tuo punto di vista. Qualche errore di battitura, ma ciò non ti preclude l'assegnazione del libro. Bravissima!
14/15
14

punti 37 per Ariel
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2013-04-14 21:34:53 Elbeth d20 17  
2013-04-14 02:55:33 Ethan Travis d20 8  
2013-04-14 02:52:44 Caroline Priscilla d20 10  
2013-04-14 02:21:52 Zephyr d20 11  
2013-04-13 20:40:49 Brianna d20 10  
2013-04-13 20:27:59 Jorge d20 4  
Il veleno è sempre stato visto come l’arma della donna: per quale motivo? Svolgi una ricerca approfondita sull’argomento e completala con la tua opinione personale. [10 punti]
Svolgi una ricerca sull’Aconito e descrivine il suo utilizzo nel campo delle Pozioni. [5 punti]
Hai la possibilità di preparare un veleno di I grado, utilizzando come base l’Aconito: descrivi in stile GdR, in prima persona al passato, come decidi di creare un veleno, in che modo lo prepari e se avresti il coraggio di somministrarlo ad un essere vivente. [10 punti]
Descrivi in stile GdR la tua partecipazione a lezione, soffermandoti sull’esercitazione finale nel creare la base di un composto velenoso e sulle sensazioni ed emozioni del tuo pg. Tirate un d20 e sommate la vostra Abilità Magica. Dopodichè cancellate il post: per gli studenti dal I al IV anno, dovete fare un tiro uguale o maggiore di 17 perché il vostro composto sia fatto bene; per gli studenti dal V al VII anno, dovete fare un tiro uguale o maggiore di 21 perché il vostro composto sia fatto bene. [15 punti]

 
 

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