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Atrio

Messaggioda Elisabeth » 14/05/2012, 22:04

In principio Elisabeth fu molto felice dell’idea di studiare con gli altri bambini, ma, poi le venne il dubbio che forse non era una buona idea così chiese all'amica se secondo lei gli altri bambini sarebbero stati felici di studiare con una serpina

Ma certo che sì, perché non dovrebbero?


rispose la giapponesina all’amica. Ed Elisabeth si affrettò a spiegare i suoi dubbi

Perché sono una serpeverde, lo so cosa pensano tutti di noi serpi che siamo arroganti ed antipatici, ho notato gli sguardi che gli altri bambini mi lanciano quando mi vedono passare, sembra che vedano il peggiore dei male - disse la piccola con una strana luce negli occhi ed un piccolo sorriso sarcastico le si dipinse sul viso.

Poco dopo la sua espressione cambiò nuovamente ora tutta la sua attenzione era rivolta alla sua amica, così le chiese se sapeva quando ci sarebbe stata la prossima audizione

Credo che la professoressa Vireau sia sempre disponibile a far fare i provini agli studenti, se glielo si domanda per tempo... Sarebbe bello se tu venissi con me!

Elisabeth fece un gran sorriso e rispose all'amica

Certo che ci sarò, tu ed io siamo amiche no – disse la piccola facendo l’occhiolino alla giapponesina – e le amiche si sostengono sempre nel momento del bisogno, tu dimmi solo quando ci sarà la tua audizione ed io sarò lì a sostenerti.

Poco dopo il discorso cadde sulle casate delle due bimbe ed Elisabeth iniziò a parlare della sua famiglia e di serpeverde per poi chiedere all’amica di scusarla perché si era prolungata un po’ troppo nel suo racconto

Non ti preoccupare, mi piace ascoltarti! - rispose la piccola grifondoro.

Poi Elisabeth chiese all’amica come avevano preso la notizia dell’ammissione ad Hogwarts i suoi genitori, la piccola era piuttosto curiosa non conosceva molti figli di babbani ed era incuriosita dal loro mondo

Beh, sono rimasti molto molto sorpresi, all'inizio pensavano fosse uno scherzo... sai, loro alla magia non ci credevano proprio! Ma poi mi hanno detto che dovevo scegliere io cosa fare, e quando ho detto che sarei partita per Hogwarts mi hanno appoggiata anche se mi scrivono sempre che gli manco...

Alla piccola serpina non era sfuggita l’espressione di tristezza della sua piccola amica mentre parlava della sua famiglia, quindi non era la sola ad avere nostalgia di casa, e questo la consolava un po’, poco dopo il viso di Miyabi si illuminò nel farle una nuova domanda

Sai già cosa farai da grande?

La serpina ci pensò un po’ per poi risponderle

Per la verità non so ancora cosa voglio fare da grande, mi piacerebbe seguire le orme di mio padre e diventare un potente Auror proprio come lui ed è per questo che mi sto impegnando molto nello studio – disse la bimba con gli occhi che le brillavano – invece la mamma vorrebbe che diventasssi una Medimago come lei, poi c'è il nonno che vorrebbe che seguissi le sue orme diventando un veterinario e la nonna che vorebbe che diventassi un Diplomatico, ma per ora penso che Auror e Veterinario battono di gran lunga Medimago e Diplomatico – disse la piccola guardando l’amica con occhi furbetti.
Ora tocca a te cosa ti piacerebbe fare da grande Miyabi? – chiese la bimba curiosa.
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Messaggioda Miyabi » 09/06/2012, 17:47

Perché sono una serpeverde, lo so cosa pensano tutti di noi serpi che siamo arroganti ed antipatici, ho notato gli sguardi che gli altri bambini mi lanciano quando mi vedono passare, sembra che vedano il peggiore dei mali.


In effetti i Serpeverde non sono quasi mai come te... sai, tanti quando sanno che sono una Nata Babbana si mettono a ridere...

Raccontò Miyabi con un po' di tristezza, abbassando il viso: Elisabeth era simpatica e non le importava nulla dello stato di sangue della Grifetta, ma non per tutti era così... anzi. Questo dispiaceva molto a Miyabi che invece avrebbe voluto poter andare d'accordo con tutti.
Per cambiare argomento, parlarono del possibile provino per il coro di Miyabi e la nuova amica di lei sembrò entusiasta di andare con lei.

Certo che ci sarò, tu ed io siamo amiche no, e le amiche si sostengono sempre nel momento del bisogno, tu dimmi solo quando ci sarà la tua audizione ed io sarò lì a sostenerti.

Grazie Elisabeth-chan!

Esclamò Miyabi con un gran sorriso, abbracciando d'istinto la piccola serpeverde che aveva chiamato con quell'affettuoso appellativo giapponese e che si stava dimostrando tanto dolce e gentile con lei, ma la lasciò andare quasi subito perchè non sapeva quanto quel contatto potesse darle fastidio. Così si misero a parlare di cosa volesse fare Elisabeth da grande, e la bimba si rivelò avere le idee confuse ma anche con un sacco di aspettative da parte della famiglia.

Per la verità non so ancora cosa voglio fare da grande, mi piacerebbe seguire le orme di mio padre e diventare un potente Auror proprio come lui ed è per questo che mi sto impegnando molto nello studio, invece la mamma vorrebbe che diventasssi una Medimago come lei, poi c'è il nonno che vorrebbe che seguissi le sue orme diventando un veterinario e la nonna che vorebbe che diventassi un Diplomatico, ma per ora penso che Auror e Veterinario battono di gran lunga Medimago e Diplomatico.

Cavolo... ogni componente della tua famiglia ha idee diverse!

Commentò la giapponesina, un po' spaesata perchè lei, provenendo da una famiglia babbana, non poteva certo avere genitori o parenti che si aspettavano qualcosa... non sapevano nemmeno che tipo di carriere proponesse, il mondo magico!

Ora tocca a te cosa ti piacerebbe fare da grande Miyabi?

Beh... a me piacerebbe molto diventare Erbologa, perchè le piante mi affascino e la professoressa Vilvarin è bravissima!

Rispose Miyabi con aria sognante, ripensando alle lezioni con la docente di Erbologia durante le quali la donna dimostrava sempre la sua conoscenza sulle piante, così vasta e profonda da stupire ogni volta la bambina che non poteva credere quanto fosse colta l'insegnante.
Scosse la testa per riprendersi, prima di sorridere all'amica ed ascoltare i rintocchi degli orologi a pendolo presenti nell'atrio: erano già le 14.30, incredibile come passava il tempo! E lei doveva ancora fare i compiti...

Elisabeth-chan, io devo andare a studiare ora... ma ci vediamo stasera in Sala Grande, vero?

Domandò la piccola con una piccola aria d'apprensione: temeva infatti che, in mezzo ai suoi compagni, l'amica avrebbe finto di non conoscerla per non crearsi problemi coi compagni di Casata.
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Messaggioda Elisabeth » 09/06/2012, 18:36

In effetti i Serpeverde non sono quasi mai come te... sai, tanti quando sanno che sono una Nata Babbana si mettono a ridere…

Io non ci trovo niente di divertente, tu con me sei stata gentile nonostante io sia di serpeverde ed era giusto esserlo anch’io con te

Disse la serpina cercando di consolare la piccola Miyabi per poi parlare del provino al quale la serpina si era offerta di accompagnare la sua nuova amica, che abbracciandola la ringraziò

Grazie Elisabeth-chan!

Prego Miyabi, per così poco disse la serpina ricambiando l’abbraccio della giapponesina, per poi separarsi quasi subito.

Subito dopo parlarono di cosa volessero fare da grandi ed Elisabeth era al quanto confusa, non voleva dare un dispiacere a qualcuno dei suoi familiari, ma, non voleva nemmeno rinunciare al suo sogno per far felici gli altri

Cavolo... ogni componente della tua famiglia ha idee diverse! le disse la piccola grifondoro

Già, ognuno dice la sua, ma, nessuno mi chiede cosa voglio fare io veramente rispose la bimba con noncuranza per poi accennare un piccolo sorriso ed ascoltare la risposta della giapponesina

Beh... a me piacerebbe molto diventare Erbologa, perchè le piante mi affascino e la professoressa Vilvarin è bravissima!

Capista Erbologa, sai se diventassi veterinario potremmo collaborare, verrei da te a comprare le piante che mi necessitano per curare i miei pazienti. disse la bimba sorridendo, pensando ai suoi piccoli amici che non vedeva da molto tempo e che le mancavano molto.

Elisabeth-chan, io devo andare a studiare ora... ma ci vediamo stasera in Sala Grande, vero? – chiese la giapponesina dopo aver ascoltato i rintocchi dell’orologio nell’atrio.

Effettivamente si è fatto tardi ed anch’io devo andare a studiare. - alzandosi in piedi sorridente con il suo giornale ed il libro che le aveva prestato la sua nuova amica - Certo che ci vediamo in Sala Grande, così organizziamo meglio il nostro piccolo gruppo di studio – disse la serpina abbracciando l’amica nel salutarla.
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Messaggioda Emma Kathrine » 10/09/2012, 9:50

[Lunedì 10/09 ore: 10:20]




Seduta su una panca in mogano nell' atrio, Emma legge il suo libro di pozioni. Dopo le ultime lezioni si era davvero resa conto di quanto fosse diversa dagli altri suoi compagni.
L' idea che una pozione possa far cambiare aspetto, tranquillizzare in situazioni di agitazione, o che guardando un fuoco si possa prevedere ciò che accadrà, per i suoi compagni risultava del tutto normale e fattibile, mentre per lei era un qualcosa che infrangeva tutte le leggi della logica che fino a quel momento erano state l' ordine della sua vita.
Era davvero confusa. Tutta la sua vita stava cambiando così in fretta: era stata improvvisamente catapultata via dalla sua vita tranquilla vita ad Oxford e adesso si ritrovava in una scuola dove tutti parlano di strani incantesimi e dove le scale si spostano da sole.

Sto dando i numeri... Pensò.


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Messaggioda Gaia » 12/09/2012, 17:53

*Gaia appena finiti i compiti corse nell' atrio a risposarsi. Era stanza morta! Avrebbe voluto M-O-R-I-R-E! MORIRE! Si sedette vicino ad una ragazza che stava leggendo un libro di Pozioni. Tirò fuori il suo Diario ed incominciò a scrivere*


Vediamo se riuscirò a riposarmi!



*Pensò sfinita!*


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Messaggioda Kayleen » 12/09/2012, 18:42

[10 settembre - ore 10e24 circa]


La scuola non era iniziata da molto.
Dieci giorni che era di nuovo al castello e si stava di nuovo ri-abituando all'atmosfera magica che lo pervadeva.
Adorava Hogwarts, lo adorava come ogni bambina che, dopo undici anni di monotona vita babbana, si scopre essere una strega.
Questa volta ci aveva messo un po' meno ad abituarsi e subito dopo qualche giorno era già tornata ad essere la solita studentessa, con i capelli arruffati e la divisa perennemente in disordine.
Anche quella mattina il suo look non era diverso: camicia bianca, cravattino giallo-oro e gonnellino grigio. Aveva lasciato perdere il maglioncino perchè era ancora estate dopotutto e la temperatura le permetteva di non coprirsi troppo. I capelli, sempre biondo-rossicci, li aveva legati in una specie di chignon basso, da cui fuggivano alcune ciocche all'altezza delle orecchie ed alcune sulla fronte.


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Insomma, era di nuovo lei: babbana, indipendente e come sempre un po' hippie, con una serie di braccialetti di corda intrecciata, in cui erano stati intermezzati piccoli teschietti e ciondolini dorati. Inutile dire che quei piccoli gioielli se li era fatti da sola e se li era fatti pensando alla sua casata, i Grifondoro.
Incredibile ma vero, era riuscita addirittura a pensare di abbinare la corda ed i teschi con i colori della sua casata.
Forse stava davvero crescendo e soprattutto stava davvero imparando qualcosa, anche a livello di stile.

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La prima lezione della giornata era passata, c'era una piccola pausa tra questa e la seconda ed infatti dall'aula di incantesimi si stava spostando in direzione dell'aula di pozioni, nei sotterranei. Ecco perchè, a quell'ora della mattina, si trovava a passare nel grande atrio che precedeva la sala grande e che faceva da ingresso a tutto il castello.

Le porte della sala grande erano chiuse, le sei grosse clessidre che segnavano i punti delle casate ancora semi-vuote, le scale come sempre in continuo movimento. In quel paesaggio non le fu difficile scorgere due volti nuovi, posti uno accanto all'altro, seduti su una delle panche disseminate per la zona.
Si trattava di due ragazzine, più piccole di lei ma non di molto, e nessuna delle due sembrava essere del tutto a suo agio.
Forse hanno bisogno di aiuto?
Si domandò, tra sè e sè, combattuta tra la sua difficoltà di fare amicizia con la sua innata generosità. E perchè no, era anche un pochino curiosa di conoscere un paio di volti nuovi, giusto perchè nel castello come ovunque, più amici si ha meglio è.

Hey!
Esclamò, in loro direzione, dando per scontato che, essendo sedute vicine, fossero anche amiche.
Di una cosa comunque era assolutamente certa: nessuna delle due era una Grifondoro. Lo sapeva perchè altrimenti le avrebbe riconosciute, quantomeno di vista, e perchè le loro divise mostravano altri colori: Corvonero e Dragargenteo.
Ciao, tutto bene? Avete bisogno di una mano?

Avrebbero potuto mandarla a quel paese, risponderle con un "ma che vuoi??", ma aveva deciso di correre il rischio.
Al massimo, se le due si fossero mostrate scortesi, se ne sarebbe andata come se nulla fosse o, nella peggiore delle ipotesi, si sarebbe messa a litigare, cosa che poi non capitava troppo spesso da quando era arrivata ad Hogwarts.

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Messaggioda Emma Kathrine » 13/09/2012, 15:13

Assorta com' era nello studio, Emma non si accorse neanche della ragazza Dragargenteo che si era seduta al suo fianco.
Pagina dopo pagina, parola dopo parola, Emma cercava di apprendere quanto più possibile, cercando assorbire le tutte informazioni, nonostante fossero così lontane da quello che era stato, sino a poco tempo prima, il senso della sua vita.
Era come di nuovo una anno: doveva imparare a parlare e a muoversi correttamente in quell' ambiente a lei quasi del tutto sconosciuto. Il mondo era tornato ad essere così grande, ancora tutto da esplorare e quasi impossibile da capire.

Ciao, tutto bene? Avete bisogno di una mano?


La voce di una ragazza la riscosse improvvisamente dai suoi pensieri.

Che? Oh, scusa, comunque si, va tutto bene.

Sorrise gentilmente alla ragazza, le pareva di averla vista più volte a lezione, una Grifondoro del secondo anno.
Cercando di riacquistare un po' di contegno scosto la sua classica ciocca di capelli ribelli dietro all' orecchio, continuando a sorridere.

Immagine

Soltanto allora si accorse di colei che le si era seduta accanto e la salutò con un cenno del capo.

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Messaggioda Gaia » 15/09/2012, 11:33

Ciao, tutto bene? Avete bisogno di una mano?


*chiese una ragazza che era arrivata lì, probabilmente una Grifa.*


No, no... va tutto bene.... Ero solo stanca!


*appena posò il libro sulla panchina notò la Corva che le aveva fatto un cenno col capo e lei ricambiò!*


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Messaggioda Kayleen » 18/09/2012, 16:59

Attorno a lei, studenti, professori e Prefetti si muovevano veloci, senza prestarle attenzione.
Dopotutto era normale che fosse così, la scuola era riniziata e con lei anche il solito tram-tram quotidiano.
E a quell'ora della mattina, ben poche persone avevano il tempo di mettersi a chiacchierare amabilmente nel bel mezzo dell'atrio.
Solo lei e la sua intramontabile curiosità avevano azzardato un "approccio" con due studentesse sconosciute.

Non le aveva mai viste, prima di quel momento. O forse le aveva anche incrociate nel corridoio ma non le aveva mai notate: erano primine e, come era successo a lei non troppo tempo fa, le matricole non venivano mai troppo considerate dagli studenti più grandi.
Stava lì di fronte a loro, le fissava ed attendeva che si accorgessero di lei, che alzassero gli occhi dai loro libri e che le rispondessero.

La prima a parlare fu la Corvonero, Emma Kathrine.
Che? Oh, scusa, comunque si, va tutto bene.

Seguita a ruota dalla Dragargenteo, Gaia.
No, no... va tutto bene.... Ero solo stanca!

Si sentiva veramente stupida. Aveva interrotto due ragazzine che stavano facendo gli affari loro e probabilmente aveva anche rotto loro le scatole. Si morse il labbro inferiore, abbassando lo sguardo un paio di secondi prima di tornare a parlare.
Vi ho disturbato, scusatemi!
Si sentì di dire, a mo' di giustifica.
E' che vi ho visto qui sedute e mi sembravate un po'.. Disorientate.
Avrei dovuto farmi gli affari miei.


Ammise, abbozzando anche un mezzo sorriso che avrebbe dovuto cercare di accaparrarsi le simpatie delle due.
Bhe, io comunque sono Kayleen Ward, Grifondoro, secondo anno.

Già che c'era, tanto valeva presentarsi.
Sempre nella speranza che le due, a loro volta, ricambiassero il gesto e si aprissero con qualche chiacchiera in più.
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Messaggioda Emma Kathrine » 21/09/2012, 17:04

Vi ho disturbato, scusatemi!
E' che vi ho visto qui sedute e mi sembravate un po'.. Disorientate.
Avrei dovuto farmi gli affari miei.


No, in effetti hai ragione. Un po' disorientata lo sono, appena al primo anno...... e questo posto è così... diverso...
Si lasciò sfuggire la corvetta, indecisa se ammettere no di essere una natababbana.


Bhe, io comunque sonoKayleen Ward, Grifondoro, secondo anno.
Affermò la gentile Grifondoro, per cui Emma provò istintivamente simpatia.



Richiuse il libro e se lo poggiò di fianco a lei. Tese la mano alla ragazza e, con un largo sorriso disse:
Emma Kathrine Keyns,Corvonero, primo anno.

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