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Sala Grande

Messaggioda Jorge » 23/11/2012, 20:49

Allora.. vediamo un po’.. con il metodo caldeo il mio nome ha un numero pari a …

Jorge ragionava a voce alta, battendo la piuma sulla tabella del libro di Artimanzia per poi segnare sulla pergamena il numero corretto a fianco a ogni lettera del suo nome. Ci stava impiegando un’eternità per rispondere a una domanda semplice ma come pensava di sbrigarsi se a ogni lettera sollevava lo sguardo dal libro per scrutare la superficie lucide a vuota del tavolo?

Uff… eppure sembrava così convinto…

Sbuffò, in faccia un’espressione tra l’offeso e l’irritato, anche se tutta la sua irritazione era rivolta non verso il Prefetto dei Tassi, che gli era sembrata una persona a posto, nonostante l’età, ma verso la Preside che di sicuro non aveva compreso quanto potesse essere importante per gli studenti poter contare su una merenda alle 17. Scosse la testa, rassegnato, e provò a concentrarsi sul compito che avrebbe dovuto consegnare da lì a poco ma il suo intento durò circa una manciata di minuti visto che l’arrivo di una studentesse spezzò la flebile concentrazione che era riuscito a raggiungere.

Posso sedermi o è occupato?

Non riconoscendo la voce, Jorge sollevò la testa e si voltò a guardare la nuova arrivata ma l’unica cosa che vide furono i codini. Due bellissimi fasci di capelli che cadevano ai lati della testa e che rappresentavano per un bulletto come lui una tentazione infinita. La mano sinistra si strinse con forza intorno alla piuma, mentre chiudeva e aprire il pugnetto destro come se stesse immaginando di tirare quelle due cordicine.

Bè… starei aspettando qualcuno… - mentì, guardando i capelli e non i suoi occhi – però potrei anche farti posto… se ti fai tirare i codini.

Se fosse stato ad Alfama avrebbe semplicemente allungato la mano e tirato senza chiedere il permesso, ma erano a Hogwarts, i corridoi pullulavano di Prefetti e Professori e non voleva beccarsi una punizione solo per avere maltrattato qualcuno. Se invece fosse stata lei a dargli il permesso sarebbe stato tutto più pulito. Peccato che subito dopo giunse un secondo Grifo che, essendo un maschio, non aveva trecce o codini da poter reclamare.

Salve ragazzi, mi posso sedere anche io o vi disturbo?

Ma spuntano come funghi…e sono anche maleducati.

Pensò Jorge, storcendo il naso quando l’altro si sedette senza aspettare una risposta da parte sua.

Disturbi, quindi se vuoi farmi il piacere di alzarti e sederti da qualche altra parte…

Disse quindi con uno sguardo torvo e minaccioso a Allan mentre aspettava una risposta da Andrea Roxas.
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Jorge
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Messaggioda Andrea Roxas » 24/11/2012, 18:53

Bè… starei aspettando qualcuno…

Oh, allora scusami, mi sposto!

Disse , un po' imbarazzata di essere stata forse un po' troppo invadente. Fece per riprendere i suoi libri dal tavolo, quando il delfino continuò:

Però potrei anche farti posto… se ti fai tirare i codini.

Perplessa, Andrea inarcò il sopracciglio sinistroe,istintivamente si potò le mani su un codino.
Oooookay..... Hogwarts era un posto strano, ma quella situazione era proprio assurda. Anzi, più che assurda, era proprio PARADOSSALE.
Aveva a che fare con un folle o con un idiota?

Scusa?I...miei codini......???

Esclamò con una voce tra lo stupefatto, l'indignato e il confuso, ma non arrivò neppure a terminare la frase, perché, in quel momento, arrivò un altro ragazzo.

Salve ragazzi, mi posso sedere anche io o vi disturbo?

Chiese il nuovo arrivato, che però poi si sedette subito, sena attendere conferme o dissensi. Quel gesto sembrò irritare molto il ragazzo Delfinazzurro il quale rispose in maniera piuttosto sgarbata al ragazzo dei grifi.



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Jorge, Allan,
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Messaggioda Allan » 26/11/2012, 17:40

Allan guardò il libro che ha posato sul tavolo..

Disturbi, quindi se vuoi farmi il piacere di alzarti e sederti da qualche altra parte…

Si girò verso il ragazzo, proveniente dalla casata del delfino, e vide che lo sta guardando con una faccia minacciosa. Ma senza mettersi paura e senza pensarci su, Allan, guardò Jorge ricambiando con una faccia minacciosa. Abbassò lo sguardo sui libri che tiene di fronte a lui..

Quello che se ne deve andare da questo tavolo sei tu. Però per questa volta mi sposto io.

Disse con voce molto bassa e acuta. Con la mano destra prende il libro, si alzò dalla sedia e si mise un pò più distante dai due ragazzi. Però sente che Jorge gli dice vicino ad Andrea Roxas...

però potrei anche farti posto… se ti fai tirare i codini.

Detto questo dal ragazzo, Allan si toccò i capelli e girò lo sguardo verso la ragazza e il ragazzo che stavano seduto al tavolo. Levò di nuovo lo sguardo verso i ragazzi e con la mano destra aprì il libro per iniziare a studiare.
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Messaggioda Jorge » 26/11/2012, 21:54

Cafone, scontroso e anche odioso. Di sicuro suo cugino avrebbe definito in quel modo il comportamento che stava tenendo nei confronti dei due Grifi, ma avrebbe avuto un tono compiaciuto e probabilmente gli avrebbe anche dato una pacca orgogliosa su una spalla. Molto meno orgoglioso di lui sarebbe stato sua madre, per non parlare della sua sorellina o della sua Capa. Istintivamente pensando a loro, Jorge sollevò lo sguardo, spostando gli occhi dal tavolo degli insegnati all’ingresso in Sala Grande. Una parte di lui si sentiva in colpa per aver attaccato Allan ma il suo carattere orgoglioso non gli avrebbe mai permesso di chiedere scusa, come non avrebbe mai chiesto scusa a Andrea Roxas per quel piccolo ricatto che le aveva appena fatto.

Scusa?I...miei codini......???

Certo, i tuoi codini. Hai presente? Quelle grosse ciocche di capelli che ti cadono ai lati del viso e che sembrano urlare “tiratemi tiratemi”.

Ripetè e questa volta allungò la mano verso di loro e se la Grifa non avesse fatto nulla per fermarlo allora Jorge se li sarebbe rigirati tra le dita, senza tirare, anche se il luccichio che aveva negli occhi non faceva presagire nulla di buono.

Come si chiama la testa a cui sono attacchi i codini?

Un modo abbastanza contorto per chiedere all’altra il suo nome, ma difficilmente Jorge era una persona lineare, sopratutto quando si sentiva leggermente turbato come in quel momento. Turbamento che sparì non appena Allan gli rivolse la parola.

Quello che se ne deve andare da questo tavolo sei tu.

Sollevò un sopracciglio a quella precisazione, visto che non aveva nulla da obiettare di fronte a quella ovvia verità: lui era un Delfino e quindi un abusivo o un ospite, a seconda dei punti di vista, al tavolo rosso oro. Non accennò a muoversi, però, mentre i suoi neuroni cercavano freneticamente un modo per ribattere, ma non ce ne fu bisogno.

Però per questa volta mi sposto io.

Sbuffò sonoramente, la mano che scivolava lontano dai codini di Andrea mentre puntava sbigottito gli occhi sul viso del ragazzino.

E ti arrendi così? Senza neanche controbattere? – scosse la testa deluso. Dopo lo scontro con Paul pensava che tutti i Grifi fossero combattivi e impulsivi e per quanto non avesse intenzione di fare scenate in Sala Grande un bel battibecco non gli sarebbe dispiaciuto per nulla – Sicuro che hai indosso lo stemma giusto?
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Messaggioda Andrea Roxas » 29/11/2012, 20:07

Certo, i tuoi codini. Hai presente? Quelle grosse ciocche di capelli che ti cadono ai lati del viso e che sembrano urlare “tiratemi tiratemi”.
Quel tipo era davvero strano... be'.... pane per i suoi denti.

Davvero arrogante...... ma sai che ti dico? D'accordo. Se prometti che non tiri troppo forte e che quantomeno poi mi spieghi il perché...

Si sedette accanto al delfino, con le gambe accavallate sulla panca dandogli le spalle. Era forse impazzita ad assecondarlo? Ma il ragazzo sembrava proprio PARTICOLARE... un'occasione unica.

Fai pure, se proprio devi...

Come si chiama la testa a cui sono attacchi i codini?

Il mio nome è Andrea Roxas, quanto a te, è lecito chiedere il tuo, di nome?

Ma, mentre attendeva una risposta, il ragazzo della sua stessa casata che sembrava aver irritato il delfino, si era arrabbiato a sua volta, però aveva deciso di evitare un litigio.

Però per questa volta mi sposto io.

Ma l'altro ragazzo, che sembrava voler cercare di attaccare briga ribatté:

E ti arrendi così? Senza neanche controbattere? Sicuro che hai indosso lo stemma giusto?

Colpo basso. Decisamente sotto la cintura. Andrea era consapevole che quella poteva essere veramente una ferita nell'orgoglio del grifondoro.
Pensò a qualcosa da dire per evitare che le cose peggiorassero.

Oookay... andiamo non vi pare di esagerare?




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Allan , Jorge
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Messaggioda Mark » 21/01/2013, 15:48

[Lunedì prima delle lezioni]

Grande sorpresa in Sala Grande

Era passata quasi una settimana da quando Mark era arrivato a Hogwarts e il cappello parlante lo aveva smistato in Grifondoro. Conosceva solo poche persone e faceva fatica a presentarsi.Quella mattina prima delle le lezioni andò in Sala Grande per mettere giù qualcosa.Era accanto a sua sorella Ferobecca quando all'improvviso tantissimi gufi arrivarono dall'esterno per portare la posta.Quella giornata però per la prima volta un gufo andava verso di lui,doveva portare sicuramente una risposta dai suoi genitori a cui aveva mandato una lettera il giovedì precedente.Il gufo che portava la lettera era un bellissimo Barbagianni. L'animale atterrò sul piatto di Ferobecca e saltò su quello di Mark. Alla zampa era legato un bellissimo biglietto decorato dove c'era scritto

Caro Mark,
siamo contenti che ti stai trovando bene a Hogwarts,salutaci tua sorella Ferobecca.
Sicuramente ti sarai chiesto da dove viene questo gufo,be...
Io,tuo padre e tua sorella Alexia qualche giorno fa siamo andati al Serraglio Stregato e... ti abbiamo comprato un gufo,si si... sapevamo che ti piacevano molto i Barbagianni e ne abbiamo scelto uno maschio tutto tuo, consideralo un regalo di Natale in ritardo! con affetto

La tua famiglia


Mark non poteva crederci,finalmente aveva un gufo tutto suo,proprio quello che desiderava.Poi...dopo un momento di riflessione si rivolse al Barbagianni

Ho deciso.Ti chiamerò Soren!Ti piace?


Immagine

Chiese dolcemente al gufo. Soren rispose con un verso un po' strano,che il giovane Grifondoro tradusse come un

SI


[Fine]
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Messaggioda Paul » 31/01/2013, 16:48

[Domenica mattina- 10:45]



Paul era solo, seduto in Sala Grande. Era da un paio di giorni che si teneva in disparte, perchè era concentrato solo su una cosa: la lettera che aveva inviato a suo padre. La sua mente era costantemente arrovellata da domande del tipo

La lettera sara arrivata?

Oppure

Cederà e mi manderà ciò che gli ho chiesto?

Probabilmente erano domande sciocche, poichè i gufi non sbagliavano mai le consegne, eccetto in strani casi, e probabilmente suo padre questa volta avrebbe acconsentito.
Intanto Paul aspettava, seduto al tavolo dei Grifondoro sfogliando il suo testo di volo: "Dalla Scopalinda alla Dark Arrow".
Era appena arrivato al capitolo della Nimbus 2051, quando il silenzio venne rotto da uno stridio. Paul sentì un tuffo al cuore.
Subito dopo dalla grande finestra della Sala entrò la civetta a cui aveva affidato la lettera, che subitò si poso, stanca per il volo, con una grossa gabbia quadrata in mano. Un pacco abbastanza voluminoso, a dir la verità, ma Paul non stette a chiedersi come avesse fatto l'animale a trasportare la gabbia, anzi si precipitò subito da esso e trovò vicino al pacco anche una lettera. Accarezzando un paio di volte la civetta, la lasciò andare a riposare, e aprì frettolosamente la lettera, senza guardare all'interno della gabbietta.

Caro Paul,

Naturalmente mi è arrivata la tua lettera, che aspettavo da tempo che tu mi mandassi per decidere il tuo regalo, e quando l'ho ricevuta devo dire di essere rimasto leggermente scosso. Ovviamente ero contrario alla tua scelta, ma i patti sono patti figliolo, e quindi ti ho accontentato. Ecco ciò che desideravi, spero che questa civetta riesca ad arrivare fin lì con il tuo regalo, davvero non so come farà! Sono contento che tu sia un mago figliolo, divertiti e scrivici ancora, tanti saluti,

Papà e Mamma


Paul non riusciva a crederci, posò la lettera e guardò con trepidazione nella gabbietta.
Al suo interno si trovava lo splendido topolno del Serraglio Stregato, proprio lui, marrone scuro con sfumature grigie. Paul lo riconosceva, lo aveva visto e fissato per così tanto tempo! Aprì lentamente la gabbietta e il topo salì lentamente sulla sua mano, dopo un po' di incitazione.

Finalmente sono riuscito a portarti qui eh? Ho già deciso come ti chiamerai, tu sarai Erick.

E così, mentre Erick girava velocemente sulla mano di Paul mordicchiandola e i gufi e le civette spiccavano il volo, in quel momento Paul era il bambino più felice di tutta la scuola.

[FINE]
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Messaggioda Kayleen » 22/02/2013, 0:29

[Giovedì, ore 19e38]

Immagine

Una serata come tante, almeno all'apparenza.
La Sala Grande, come sempre finemente addobbata dalle candele "galleggianti" all'altezza del soffitto, iniziava pian piano a riempirsi. Qualche studente era già seduto al tavolo, qualche altro faceva ora il suo ingresso.
Lei, dal canto suo, era già lì, pronta ad accogliere (nel suo stomaco) il cibo che da un momento all'altro sarebbe apparso dal nulla sulle tavolate. Aveva particolarmente fame, per questo era arrivata nettamente in anticipo, occupando uno dei primi posti liberi, al centro della colonna Grifondoro: la sua faccia, mostrava chiaramente i segni dell'attesa impaziente.

Immagine

Riguardo al suo vestiario, anche lì niente di eccentrico, forse perchè aveva ancora indosso la divisa della scuola: camicia bianca, golf nero con lo stemma di grifondoro appuntata sul petto, gonnellina a pieghe e collant scure. I capelli biondicci, spettinati come al solito, come se non venissero toccati da un pettine da almeno da due giorni.

Uff..
Sbuffò vistosamente, cominciando a far tremare entrambe le gambe, sù e giù, per l'impazienza.
Ci vorrà ancora molto??
Si chiese, guardandosi attorno nervosamente, nella speranza di incrociare qualche volto famigliare. Qualcuno della sua casata magari, tipo Elbeth, o Mark, o Paul, o.. Chiunque sarebbe stato un ottimo diversivo in quel momento!
Non era ancora arrivato nessuno, oppure semplicemente lei non riusciva a scorgere nessuno.

Non solo gli studenti, ma anche gli altri Professori stavano facendo il suo ingresso nel Salone, per portarsi ai loro posti. Non rivolse loro troppa attenzione, perchè in quel momento a comandare la sua persona era lo stomaco, non il cervello.

Ci fosse stata una voce fuoricampo, le avrebbe sicuramente suggerito di avere ancora un pochino di pazienza: forse quella serata avrebbe riservato più sorprese del previsto.

Spoiler:
//Jorge; Caroline Priscilla; Elisabeth; Brianna; Steve; ehm.. Spero di non essermi dimenticata nessuno, oltre a quelli che ho citato nella giocata! xD
Casomai aggiungete voi ^^
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Messaggioda Brianna » 22/02/2013, 19:57

[Giovedì - ore 19.40]


La piccola Brianna era leggermente stanca; la settimana era stata impegnativa, non tanto per le lezioni in se, ma soprattutto perché le lezioni per Brianna erano state piu che altro lezioni di vita… a partire dalla lezione di Difesa… qualche tempo prima la Vireau le aveva spiegato cosa fossero le Illusioni, e aveva detto che avrebbero potuto controllare una persona; era stata proprio la bambina a chiedere se fossero come una sorta di Imperio; ed ora il professor Vastnor le aveva fatto provare sulla sua pelle come ci si sentiva ad essere controllati da qualcun altro… un caso? Forse… ma la bambina ora aveva una percezione diversa, piu reale, dell’incantesimo Imperio e delle sue conseguenze.

Speriamo che ci sia dell’uva stasera

Si trovò a pensare la piccola, mentre si dirigeva verso la Sala Grande per la cena, pensando a come si sarebbe divertito Glaedr a mangiarla… a lui piaceva davvero tanto!

Un leggero sorriso illuminava il volto della bambina mentre attraversava l’ingresso della Sala Grande e si dirigeva verso il tavolo dei Delfini… alcuni erano già arrivati, altri sarebbero arrivati solo più tardi… un cenno di saluto verso Kayleen, una grifa che ricordava di aver conosciuto alla festa di inaugurazione dello Sheliak&Vega, quindi si sedette su una sedia ad attendere che il cibo comparisse sul tavolo come il solito.

Si era cambiata per andare a cena; non indossava più la divisa della scuola, preferiva stare comoda al di fuori dell’orario di lezione, e quella sera indossava un morbido maglioncino rosa e un paio di jeans scuri; a completare il quadro i lunghi capelli rossi lasciati cadere morbidi sulle spalle.

Dalla sua posizione seduta iniziò a guardarsi intorno… le lunghe tavolate, i ragazzi che pian piano stavano entrando, da soli o a gruppetti… l’allegro chiacchiericcio che infondeva calore, che contraddistingueva sempre una stanza piena di persone da una vuota.

La sua osservazione terminò poco dopo, quando la fame iniziò a farsi strada nella mente della piccola, che ora aspettava la sua razione di cibo sicuramente buonissimo che sarebbe apparso di li a poco

Chissà cosa ci sarà stasera! Gli elfi domestici ci fanno sempre mangiare cose buonissime!

Spoiler:
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Messaggioda Mark » 22/02/2013, 20:36

[Sala Comune Grifondoro => Sala Grande, Giovedì ore 19:30]

Mark era affacciato alla finestra del suo dormitorio, o meglio, ad una delle due finestre. Aspettava il ritorno del suo barbagianni Soren che stranamente non lo era venuto a salutare dopo la caccia. Preoccupato, le mani sudate, si lasciò scivolare le mani nelle tasche come per cercare qualcosa che probabilmente non'cera. Stranamente aveva qualcosa nelle tasche. Guardò in basso e vide le caramelle babbane che il suo barbagianni amava. Così... sperando di riuscire nel suo intento, ne afferrò una e mise la mano impegnata al di fuori della finestra sperando di attirare l'animale. Niente. Stava fissando solo due o tre alberi pieni della neve che non si era ancora esaurita dopo la forte nevicata. Ritirò la mano e continuò a fissare il vuoto. Finalmente dal nulla sentì un verso acuto e poi vide arrivare verso di lui un bellissimo gufo ... era Soren. Finalmente Mark si rilassò guardando il suo bellissimo compagno di coccole che sembrava danzare nell'aria. Finalmente il piccolo animale si posò sul ramo di fronte alla finestra guardando il piccolo Grifo

Immagine

Abn knt?
(Dove sei stato?)

Il barbagianni scosse la testa, poi si librò in aria ed entrò in un attimo nella stanza.Qualcuno fuori dalla porta stava parlando e diventava sempre più vicino. Così il piccolo mago, mentre stava accarezzando il becco dell'animale, disse

Forse è meglio se parliamo inglese... potrebbero sentirci!

Lo prese e lo mise sul suo letto.

Ora tu te ne stai qui buono... io devo andare a cena...

Il gufo scosse fortemente la testa come se avesse capito

... lo so che è presto ma non voglio arrivare in ritardo come al solito! Capito?

Soren si accoccolò sul cuscino e fissò le caramelle babbane

Oh, si... puoi mangiarli, anche tu hai bisogno di mangiare!

Accarezzò un'ultima volta l'animale. Poi si rivolse verso la porta. Si avvicinò ad essa, afferrò la maniglia e la girò. Subito si aprì e poi se la chiuse alle sue spalle. Scese la scala a chiocciola e arrivò alla Sala Comune davvero affollata. Attraversò il buco della parete e corse verso la scorciatoglia per arrivare in fretta al piano terra.

[Sala Grande, ore 19:40]

Entrò in Sala Grande e si affrettò a raggiungere il tavolo di Grifondoro. Trovò un posto vicino al tavolo degli insegnanti e si sedette. Si guardò intorno.

Alla sua destra il Tavolo era quasi completamente vuoto. Poi scorse il profilo di una ragazzina che aveva conosciuto al Lago Nero e gli si illuminarono gli occhi. Sorrise leggermente. Si alzò e corse verso la studentessa del secondo anno

Ciao Kayleen! Ti ricordi di me? Mark... ci siamo incontrati al Lago Nero Posso sedermi?!

Inclinò la testa leggermente sperando che la ragazza gli rispondesse.

Immagine

//off
Spoiler:
Jorge , Caroline Priscilla , Paul , Elbeth , Brianna , Elisabeth , Kayleen ...
Spero di non aver dimenticato nessuno e ho citato anche persone che non conosco in on perché magari in un'occasione del genere ci possiamo conoscere! Per chi non si è visto nella lista dico che può benissimo continuare lui la giocata ^^... // off
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