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Sala Grande

Messaggioda Paul » 22/02/2013, 22:36

[Corridoio=>Sala Grande, ore 19:45]

Accidenti, ho una fame da lupi!

Paul stava dirigendosi freneticamente verso la Sala Grande, dove da di lì a poco sarebbe stata servita la cena. Quella sera era particolarmente affamato, poichè aveva dovuto correre per tutto il cortile cercando di riprendere Ercik, che a quanto pare trovava divertente rincorrere gli insetti, dopodichè aveva dovuto finire tutti i compiti e in quel momento la cosa che gli serviva di più era una bella mangiata ristoratrice. Stava già pregustando le pietanze che avrebbero servito alla cena mentre stava ancora uscendo dal ritratto della Signora Grassa, che lo salutò come ogni giorno. Uno squittio lo distolse dai suoi famelici pensieri.

Giusto, forse è meglio se ti lascio nel dormitorio...

Si dispiasse Paul, osservando il nasino umido di Erick uscire dal suo taschino, dove lo teneva sempre.

...ma non preoccuparti, ti lascerò dei semi di girasole... mangerò in fretta e poi tornerò a farti compagnia!

Esclamò Paul cercando di rassicurare l'animale, mentre lo lasciava a malincuore nella sua gabbia appoggiata allo scaffale della camera e riattraversava l'entrata della Sala Comune di Grifondoro.
Finalmente dopo tante peripezie Paul entrò nella Sala Grande, dove i tavoli erano già imbanditi di maestose pietanze. Si diresse subito versò il tavolo di Grifondoro e trovò subito in lontananza Mark. Si avvicinò a lui, si sedette e lo salutò

Ehi ciao Mark come va? E tu sei...Kayleen giusto?

Disse subito dopo, notando la ragazza in parte al ragazzo di origini africane, e ricordando che era la stessa ragazza che aveva brevemente conosciuto alla festa dello Sheliak & Vega.

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Messaggioda Jorge » 24/02/2013, 17:02

[Giovedì – ore 19.50]


Solitamente Jorge e Caroline Priscilla erano i primi a entrare in Sala Grande non appena giungeva l’ora di un pasto qualsiasi, colazione inclusa, e gli ultimi ad andarsene, incapaci di abbandonare la tavolata prima che gli elfi domestici avessero fatto sparire anche l’ultima briciola. Non aveva neanche il problema della compagnia perché erano soliti andare l’uno al tavolo dell’altro quando erano giunti al termine del “primo round”, confondendosi con la confusione che si veniva a creare tra studenti che entravano e quelli che uscivano. Da quando avevano scoperto la Stanza delle Necessità i due ragazzi invece sembravano essere diventati più morigerati, arrivando in Sala Grande ben oltre l’inizio della cena, come se le varie attività come suonare o esercitarsi in Pozioni, facesse loro perdere la cognizione del tempo. In realtà il motivo per cui arrivavano tardi era che la Stanza offriva loro sempre una lauta merenda che sembrava non finire mai.

Lo so lo so è colpa mia se siamo in ritardo – si scusò probabilmente per la centesima volta Jorge, spingendo con un po’ più forza del necessario i battenti in legno: la sua sorellina aveva dovuto praticamente costringere la Stanza delle Necessità a sbatterlo fuori a calci visto che non voleva mollare il calderone. Sette piani di Cappie che si lamentava che quella sera di sicuro gli elfi avrebbero preparato un non aveva capito bene quale piatto prelibato e che se lo avesse perso lei non glielo avrebbe mai perdonato avevano minato la sua scarsissima pazienza – Ma ti assicuro che elfi domestici non ti lasceranno digiuna…

Non appena ebbero messo piede in Sala Grande i due ragazzi vennero inondati dallo schiamazzo che saliva dagli altri tavoli: a quanto sembrava quasi tutta la scuola si era già recata a cena e con suo sommo piacere vi era una mescolanza di colori che avrebbe fatto morire felice il vecchio Preside di cui aveva letto nei libri di Storia della Magia.

Sediamoci insieme fin da subito così vediamo come organizzare i prossimi allenamenti… Dici che ci aiuterà anche con il Quidditch?

Propose con tono basso da cospirazione, spostando lo sguardo dal tavolo dei Tassorosso a quello dei Delfiniazzurri, sollevando una mano per salutare Brianna. In fondo non gli interessava più di tanto la Casata che avrebbero scelto, con l’eccezione di Serpeverde gli andavano bene tutte ma per evitare che un’eventuale e non improbabile presenza di Vergil al tavolo giallo – nero inibisse la capacità di parlare e pensare della sua sorellina, Jorge virò in direzione del tavolo dei Delfiniazzurri, fermandosi a metà strada di colpo, correndo il rischio di farsi arrivare addosso Cappie nel caso in cui questa fosse stata distratta.

E’ la testolina rossa della Menina quella che spicca al tavolo dei Grifi?

Si chiese, prendendo velocemente una decisione. Certo aveva sguinzagliato Paul sulle tracce di Elbeth per scoprirne nome e qualsiasi altra informazione interessante ma non poteva farsi sfuggire quell’occasione.

Vieni che ti presento una persona. Eh si potremo sempre mangiare da lei.

Aggiunse per prevenire qualsiasi obiezione da parte della sorellina. Così camminando a passo svelto con le mani in tasca, perché non si poteva far vedere mentre trascinava un’altra ragazzina, e un’aria sicura di sé, Jorge si avvicinò al tavolo dei Grifondoro e approfittando del fatto che la panca al lato destro di Elbeth sembrava avere due posti vuoti, vi si sedette a cavalcioni, invitando Cappie, nel caso l’avesse seguito, a fare altrettanto nello spazio che aveva lasciato tra sé e la piccola Grifa. Certo avrebbe preferito sedervisi accanto ma non era così sciocco da far venire qualche sospetto alla tassetta.

Buona sera Menina – disse quindi, con un sorriso dolce e simpatico che probabilmente aveva appena mandato in fumo il suo piano di passare inosservato – ti volevo presentare la mia sorellina Cappie…

Le sue reali intenzioni erano altre ma iniziare con un po’ delle buone maniere che gli aveva insegnato la madre non faceva poi mai male. Anzi spinto da quell’onda di educazione, fece vagare lo sguardo sul resto della tavolata per vedere se c’era qualcun altro che conosceva o cogliere sul fatto Miyabi mentre parlava con Ethan Travis per vedere se riusciva a farla arrossire per l'imbarazzo.

Figlia dei fiori su con il morale … guarda che bello sformato di spinaci e patate hanno preparato gli elfi – salutò quindi in maniera anticonvenzionale Kayleen mentre afferrava un panino e iniziava a sbocconcellarlo. Non poteva mica fiondarsi sul cibo come faceva di solito, avrebbe fatto una pessima figura – Ehi Grifino… - stava per aggiungere manesco ma quell’aggettivo avrebbe comportato un sacco di domande a cui non aveva voglia di rispondere – tutto a posto?

E dall’occhiata che gli lanciò, unito all’impercettibile cenno del capo che fece in direzione di Elbeth, Paul avrebbe dovuto capire che la sua non era proprio una domanda oziosa e che di sicuro non avrebbe dovuto rispondere in maniera diretta.


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Messaggioda Elisabeth » 24/02/2013, 18:05

[Giovedì ore 20.00]


Elisabeth era giunta in Sala Grande nel momento preciso in cui sui tavoli comparivano le prime portate.
Passando fra i tavoli per raggiungere quello verde-argento, la ragazzina riuscì a mettersi d’accordo con alcune amiche per un’escursione nei giardini della scuola per l’indomani, una gita al Lago Nero con alcuni amici per il giorno successivo e per finire le avevano strappato la promessa di studiare in Biblioteca con lei l'indomani.
Voltando il viso vide Miyabi che parlottava con Ethan Travis e la Serpeverde pensò bene di evitare di andarli a salutare, erano carini mentre parlavano fitto fitto che salutarli con il rischio di vedere la giapponesina arrossire per l’imbarazzo o magari vedere entrambi arrossire l’avrebbe divertita di sicuro, ma, non ebbe cuore di essere così cattiva con i suoi amici, nel corso della serata poteva rifarsi con qualcun altro.
Passò al setaccio il tavolo rosso-oro e vide Paul e Mark due ragazzini che aveva conosciuto in prossimità del Platano Picchiatore.

Speriamo solo di non doverli andare a recuperare un’altra volta al Platano.

Pensò la ragazzina avvicinandosi di qualche altro passo, salutò Peter seduto al tavolo blu-bronzo e vide Vergil al tavolo giallo-nero e contrariamente alle sue aspettative di Caroline Priscilla non c’era ombra, fatto decisamente strano, possibile che fosse in ritardo per la cena? No di certo e come poteva essere, eccola al tavolo dei Grifi in compagnia di Jorge.

Sembra che stasera ci sia una riunione al tavolo dei Grifi.

Pensò la Serpeverde arrivando in prossimità del tavolo rosso-oro e salutando i presenti.

Buona sera ragazzi. -disse poco prima di osservare il visino malinconico di Kay - Kay come mai quel faccino così triste.

Chiese la ragazzina preoccupata notando la strana espressione dell’amica e poco prima di sedersi accanto alla Grifa ecco che vide Brianna che guardava verso il tavolo rosso-oro e sollevando una manina salutò l’amica sorridendo.


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Messaggioda Elbeth » 24/02/2013, 22:25

La Sala Grande era gremita di gente, come sempre all’ora dei pasti.
La cena, inspiegabilmente, era sempre un pò più movimentata del pranzo.
Forse perché l’incontenibile energia di centinaia di ragazzini poteva trovare libero sfogo dopo le pesanti lezioni della giornata ed Elbeth era convinta che le leccornie che gli elfi domestici di Hogwarts preparavano per loro li metteva tutti di buon umore!

Doveva convenire che ora, dopo qualche mese, iniziava ad abituarsi alla confusione nel castello e anche se era ancora infastidita dall’assoluta mancanza di privacy, la vita “comunitaria” iniziava a mostrarle i suoi lati positivi.
Gli amici che iniziava ad avere ad Hogwarts - pochi ma buoni! - ne erano un esempio.
Si voltò a fissare gli altri compagni di Casata: Kayleen, era quella che le dava sempre ottimi consigli, soprattutto per gli scontri, e poi c’erano Paul e Mark sempre gentili e sempre insieme.
Sorrise. In fondo la vita ad Hogwarts non era poi così male.

Poi, quando lasciò vagare lo sguardo per la Sala Grande, trovò un'ulteriore conferma di quello che stava pensando: i suoi occhi scuri si soffermarono per un attimo su un paio di occhi azzurri che la fissavano da lontano.
Elbeth gli sorrise dolcemente. Aveva il potere di farla sorridere sempre.
Non poteva dimenticare che in più di un'occasione, lui l'aveva aiutata: quando aveva paura di volare alla lezione di Volo o durante l'ultima impressionante lezione di Difesa.

Steve...

Era stata la prima persona che aveva conosciuto al castello e nonostante la sua ritrosia, l’allegria e l’estro del ragazzino erano stati contagiosi e avevano sciolto tutte le sue resistenze.
Istintivamente gli fece cenno di avvicinarsi con la mano.
Quella sera era di buon umore e in fondo iniziava ad apprezzare quei momenti di svago dopo una dura giornata di studio!
Perché non passarli insieme?

Mentre Elbeth era presa da questi pensieri, qualcosa - o meglio, qualcuno - irruppe nella sua visuale.
La “furia portoghese” Alvares fece la sua trionfale apparizione al tavolo dei Grifondoro!
E, come se non bastasse, non era da solo...

Buona sera Menina ti volevo presentare la mia sorellina Cappie…

Elbeth ci ripensò: non si sarebbe mai abituata a quella foga, essendo stata cresciuta praticamente da sola!
Il piccolo portoghese l’aveva aiutata in una circostanza “particolare” con le scale ed i quadri di Hogwarts e di questo gli era particolarmente grata. Ma ancora non si era abituata all’irruenza del ragazzino, per quanto si fosse dimostrato molto compito.
Si voltò a fissare la ragazzina che lo accompagnava e istintivamente inarcò un sopracciglio.
Sorellina? pensò perplessa.
I suoi occhi scuri passavano interrogativi da Jorge alla ragazzina di Tassorosso in cerca di una somiglianza che inequivocabilmente non c’era!

Mi stai prendendo in giro?

I tratti latini del Delfino cozzavano di molto con quelli anglosassoni della ragazzina. Il commento le era uscito spontaneo, poi rendendosi conto che forse non era molto educato nei confronti della ragazza, si ricompose subito, come la sua educazione le imponeva, e molto gentilmente si presentò.

Chiunque tu sia, io sono Elbeth! Ma non mi raccontate frottole: non potete essere fratelli! (intuito/perspicacia=16)

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Messaggioda Caroline Priscilla » 25/02/2013, 17:10

[Giovedì - Ore 19:50]


La Tassorosso guardò per l'ennesima volta il suo orologio da polso.

Sono quasi le otto!

Lo so lo so è colpa mia se siamo in ritardo

Ci credo! Sembrava tu stessi giocando al piccolo pozionista là dentro...

Ma ti assicuro che elfi domestici non ti lasceranno digiuna…

Cappie lanciò uno sguardo torvo nei confronti del suo fratellino, seguito subito dopo da una linguaccia. Aveva avuto una soffiata proprio quella mattina da Vergil, che le aveva assicurato che quella sera gli Elfi Domestici avrebbero preparato l'English Apple Hat. La giovane strega era rimasta estasiata dalla notizia e per tutto il giorno non aveva fatto altro che pensare al meraviglioso dessert di mele che avrebbe gustato quella sera stessa.

Immagine


Certo Jorge con la sua mania per le pozioni e per la Bennet aveva messo a repentaglio quel sogno, e Cappie si era premurata di farglielo notare ogni qual volta scendevano un piano per raggiungere la Sala Grande. In realtà, da quando avevano scoperto la Stanza delle Necessità, era davvero raro vederli arrivare puntuali in qualche luogo. Solo gli orari delle lezioni in Sala Musica e quelle di certi professori venivano rispettati con rigore: la strega non aveva dimenticato il monito della Vireau, che l'aveva minacciata di sbatterla fuori a calci dal Coro se si fosse presentata anche solo una volta in ritardo alle prove.
Dopo tanto camminare, i due giunsero finalmente in Sala Grande, gremita di studenti affamati e di un piacevole chiacchiericcio che fece sorridere la tassetta di gioia: adorava quel posto come una seconda casa e amava stare in tutta quella confusione. La faceva stare bene e smorzava la nostalgia che provava per i genitori.

Sediamoci insieme fin da subito così vediamo come organizzare i prossimi allenamenti… Dici che ci aiuterà anche con il Quidditch?

D'accordo! No, non credo...è una stanza non un campo di Quidditch! E poi scusa, se vogliamo allenarci abbiamo un luogo tutto nostro no? Basta chiedere al professor Stone il permesso e conoscere gli orari in cui è meno frequentato...

rispose la Tassorosso tutta d'un fiato, voltando la testa dall'altro lato e rivolgendola verso il proprio tavolo: aveva adocchiato in mezzo alla folla la figura del suo adorato prefetto, circondato come al solito da un gruppo di persone e sorridente più che mai. Stava per correre alla volta del tavolo giallo-nero, quando vide con la coda dell'occhio il delfino andare invece verso il suo tavolo, lasciandola lì ferma a sbavare dietro il prefetto Cartwright.

Ehi! Jorge, aspetta...ahi!
Ma sei impazzito?


Esclamò sorpresa massaggiandosi la punta del naso lentigginoso: il giovane si era fermato di colpo, facendo sbattere la ragazzina contro il suo corpo quando glie era andata dietro per rincorrerlo.

Perchè ti sei fermato?

Vieni che ti presento una persona. Eh si potremo sempre mangiare da lei.

Cappie lo guardò sorpreso, annuendo incapace di ribattere e seguendolo verso il tavolo dei Grifondoro, continuando a massaggiarsi vigorosamente il naso. Nel mentre camminava lungo tutto il corridoio, la Tassorosso inizò a salutare tutte le persone che conosceva: c'era Brianna che stava ferma ad aspettare la cena come qualsiasi brava bambina; Peter, il Corvonero che aveva condiviso assieme a lei e Jorge l'avventura all'interno del Labirinto; da quel momento era diventato una persona estremamente schiva e che evitava il contatto con la gente, cosa di cui Cappie ci era rimasta molto male ma che non poteva evitare; cercò con lo sguardo la testolina biondo oro di Elisabeth al tavolo dei Serpeverde, sorpresa di constatare che non era lì; infine, arrivata al tavolo dei Grifondoro, la Tassorosso guardò in ogni direzione, salutando la coppia più gettonata del momento, Miyabi e Ethan Travis. Dopodichè, si rivolse alle persone che più le erano vicine, rivolgendo loro la parola con grande entusiasmo.

Kayleen! Come stai? Ti sono arrivati gli acquisti che abbiamo fatto a Hogsmeade? A me si! La mia chitarra elettrica è il vanto di tutti i Tassorosso in Sala Comune.
Ma allora sei qui Ellie! Ti ho cercata al tavolo di Serpeverde, ma non riuscivo a vederti. Sono felice che anche tu ti unirai a noi stasera! Ehehe, siamo un tripudio di colori, sembra quasi una festa.
Paul anche tu qui! Ho saputo che la Bennet ti ha messo in punizione...è davvero un mostro! Comunque ti sei fatto onore, sei un vero Grifo!
Insomma Jorge chi mi dovevi presentare?


chiese impaziente la tredicenne, rivolgendo finalmente la propria attenzione al fratellino che ora stava parlando con una graziosa primina.

Buona sera Menina, ti volevo presentare la mia sorellina Cappie…

Cappie guardò curiosa la ragazzina che ora si trovava di fronte a lei: era sicuramente una nuova, una del primo anno come aveva supposto [Intuito (P): 8]; aveva lunghi capelli castano rossicci, un po' come i suoi, e degli occhi scuri ma intensi e vivaci. Stava per rispondere alla presentazione del Delfino, quando la Grifondoro la battè sul tempo.

Mi stai prendendo in giro?
Chiunque tu sia, io sono Elbeth! Ma non mi raccontate frottole: non potete essere fratelli!


Rimase per un attimo interdetta da quella risposta: la bambina dimostrava un carattere indomito e una lingua tagliente. Sorrise divertita, allungando la mano e porgendola ad Elbeth che, se l'avesse presa, avrebbe sentito una stretta vigorosa ed energica.

Quindi è questo il tuo vero nome! Jorge ha la pessima abitudine di dare nomignoli strani alla gente. Pensa che il mio è Tornando Parlante! Ma mi ci vedi? Io, un tornando parlante...assurdo!
Comunque io sono Cappie O'Neill, molto piacere. In realtà sarebbe Caroline Priscilla O'Neill, ma gli amici mi chiamano Cappie. Odio il mio nome. Il tuo invece è molto carino!
Ah si, hai ragione, non mi sono ancora spiegata! E' vero non siamo fratelli di sangue, ma io e lui
- disse indicando con un cenno della mano il giovane mago -siamo talmente uniti che ci chiamiamo fra di noi fratellino e sorellina. E in fondo per me lo è! Pensa, devo sempre stare attenta che non si cacci nei guai...in compenso lui mi salva la vita durante le ore di Pozioni...Ragazzi ho una fame! Speriamo che si sbrighino! Potrei mangiarmi un Gatto Prismatico per quanto sono affamata!

Il suo lungo discorso avrebbe colpito la piccola Grifondoro? Probabilmente si: nessuno poteva resistere alla parlantina veloce e fluente della tassetta, che quando si entusiasmava per qualcosa partiva in quarta a parlare, fino a quando un certo delfino non le tirava un calcio dritto in mezzo agli stinchi o una gomitata nel costato. Si sedette in mezzo ai due, occupando il posto che Jorge le aveva lasciato libero, attendendo impaziente l'arrivo delle tanto agognate portate...


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Messaggioda Steve » 25/02/2013, 22:32

[Giovedì - ore 20.00]


Le innumerevoli pagine di cura delle creature magiche non potevano impedire ad un giovane ragazzo di soddisfare i propri bisogni fisiologici, o almeno, non quello dell'alimentazione! In questo periodo, il delfino aveva perso parecchie ore di sonno per tentare di star dietro a tutti quei compiti. Tuttavia, era anche colpa del ragazzo, che continuava a procrastinare durante il giorno, riuscendo a mantenere una solida concentrazione solo a lume di candela, nella sua sala comune.

Quella sera, però, decise di fare uno strappo alla regola: recarsi in Sala Grande per una buona e sostanziale cena. Non cenava da tanto tempo, in Sala Grande, aveva sempre arraffato qualcosa, per dirigersi immediatamente in Sala Comune, che gli parve così strano vedere tutti quei studenti.

C'è una specie di gara a chi mangia di più?

Pensò il ragazzo, mentre il suo stomaco confermava una certa impazienza. Il tavolo dei delfini era deserto, anche se aveva visto Jorge allontanarsi da poco, accompagnato da una ragazza che non conosceva. Il posto che avrebbe voluto essere colmato dal suo amico era sempre, costantemente vuoto, che si domandava se avesse cambiato scuola, senza nemmeno averglielo detto.
Si stropicciò gli occhi, che bruciavano un po' e, davanti a lui, definendo la vista appannata, si faceva sempre più nitida l'immagine di Elbeth, al tavolo dei Grifondoro.
La ragazza le fece cenno di avvicinarsi e Steve ricambiò con un sorriso. Il ragazzo le fece capire che non voleva disturbare, in quanto sembrava avere, attorno a sé, qualche altra compagnia.
In realtà, Steve non amava le grandi folle, né cercava le occasioni per conoscere tantissima gente. Non perché non amasse stare in compagnia, ma perché risultava spesso antipatico e narcisista, a chi, in realtà, non lo conosceva.

Elbeth non era sicuramente una di quelle persone, ma preferiva la sua compagnia lontano da chi potesse giudicarlo. Steve si guardò intorno, sembrava di essere in un luogo sconosciuto, in cui non aveva mai messo piede.
Eppure il delfino non era il ragazzo che si sentiva a disagio, anzi, gli bastava pensare al cibo per dimenticare tutto ciò che c'era attorno, tutto tranne la ragazza di grifondoro, che incrociò di nuovo con i propri occhi azzurri.
Il ragazzo le sorrise, non voleva essere scortese, e le lanciò un sorriso, come per dire "se vieni qui, te ne faccio uno ancora più grande".
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Messaggioda Mark » 25/02/2013, 22:47

Dopo diversi minuti dall'incontro con Kayleen Mark vide avvicinarsi un suo compagno di casata che aveva conosciuto nel boschetto lì vicino, si trattava di Paul. Il piccolo mago si girò verso quest'ultimo per salutarlo ma il grifo lo precedette

Ehi ciao Mark come va? E tu sei...Kayleen giusto?

Il bambino arabo sorrise e con voce tranquilla e allegra rispose

Ciao Paul! Tutto bene? E' da un po' che non ti vedo in Sala Comune, immagino per i compiti!

Qualche attimo dopo due ragazzini sicuramente più grandi di lui che non appartenevano alla sua stessa casata, secondo Mark, si avvicinarono. Il soggetto maschile tra i due si rivolse verso una ragazzina di Grifondoro che Mark aveva conosciuto qualche giorno prima, Elbeth. Poi iniziò a parlare

Buona sera Menina ... ti volevo presentare la mia sorellina Cappie…
Figlia dei fiori su con il morale … guarda che bello sformato di spinaci e patate hanno preparato gli elfi...


Mark stava per scoppiare a ridere... ma dato che era sempre stato educato si trattenne

Menina? Che soprannome...

Pensò fra sé e sé... poi Elbeth parlò

Mi stai prendendo in giro?
Chiunque tu sia, io sono Elbeth! Ma non mi raccontate frottole: non potete essere fratelli!



Pensò che la Grifa aveva ragione, guardando quei due non sembrava proprio che erano fratelli, ma le apparenze potevano ingannare... Dopo un po' la ragazza accanto a quello che aveva dato a Elbeth uno strano soprannome rispose

Quindi è questo il tuo vero nome! Jorge ha la pessima abitudine di dare nomignoli strani alla gente. Pensa che il mio è Tornando Parlante! Ma mi ci vedi? Io, un tornando parlante...assurdo!
Comunque io sono Cappie O'Neill, molto piacere. In realtà sarebbe Caroline Priscilla O'Neill, ma gli amici mi chiamano Cappie. Odio il mio nome. Il tuo invece è molto carino!
Ah si, hai ragione, non mi sono ancora spiegata! E' vero non siamo fratelli di sangue, ma io e lui siamo talmente uniti che ci chiamiamo fra di noi fratellino e sorellina. E in fondo per me lo è! Pensa, devo sempre stare attenta che non si cacci nei guai...in compenso lui mi salva la vita durante le ore di Pozioni...Ragazzi ho una fame! Speriamo che si sbrighino! Potrei mangiarmi un Gatto Prismatico per quanto sono affamata!


Dopo quell'assurda conversazione Mark disse

Ehm... ciao! Io sono Mark e voi?

Un attimo dopo la studentessa di Serpeverde di nome Elisabeth arrivò e li salutò.

Buona sera ragazzi... Kay come mai quel faccino così triste?

Il viso del bambino divenne rosso. La ragazza sicuramente non aveva un bel ricordo di lui grazie al suo piccolo tentativo di "suicidio" con il Platano Picchiatore... ma d'altronde lo aveva salutato e quindi poteva anche darsi che la studentessa avesse voluto scordare quell'incidente. Tre o quattro secondi dopo il grifo, con voce tremante, disse

C-ciao Elisabeth! Come va?

Quella sera sembrava esserci una riunione al tavolo dei Grifondoro che accoglieva anche studenti di diverse casate. A quel pensiero Mark sorrise pensando alla sua vita cambiata lì ad Hogwarts, poi guardò il tavolo dei professori che nel frattempo stavano parlando fra loro...

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Messaggioda Kayleen » 26/02/2013, 10:15

L'allegra e variopinta processione di studenti che raggiungevano la Sala Grande e che occupavano ognuno il proprio posto, continuava senza troppi intoppi. Lei osservava tutti distrattamente, rivolgendo loro occhiate più o meno interessate: diciamo pure che la sua attenzione si acutizzava solo nel momento in cui riconosceva qualche volto, magari di persone con cui aveva avuto occasione di scambiare quattro chiacchiere. Tra queste, la prima fu una Delfina con cui aveva parlato poco o niente, ma che comunque aveva avuto occasione di conoscere alla festa di Halloween, quando entrambe impersonificavano due animali: Brianna.
La rossa le diede un'occhiata veloce e le rivolse un cenno di saluto, lei ricambiò alzando appena il braccio sinistro per muovere la mano da una parte e dell'altra per alcuni istanti. Non si rimase troppo su di lei, poichè anche e soprattutto il tavolo dei Grifi stava ricevendo nuovi ospiti.
Fu un ragazzino in particolare ad accorgersi di lei, tanto che se lo ritrovò all'improvviso accanto, proprio mentre distoglieva lo sguardo dalla Delfina.

Ciao Kayleen! Ti ricordi di me? Mark... ci siamo incontrati al Lago Nero Posso sedermi?!

La colse decisamente alla sprovvista, ma non lo diede a vedere. Al contrario, gli rivolse un sorriso gentile.
Certo che mi ricordo di te!
Siediti pure!

Si spostò appena verso destra sulla lunga panca di legno, in modo tale che Mark si potesse sistemare comodamente accanto a lei e mentre faceva questo, un'altra voce li raggiunse alle spalle. Non era una voce che conosceva bene in realtà, quindi dovette voltarsi un'ulteriore volta per capire da chi provenisse.

Ehi ciao Mark come va? E tu sei...Kayleen giusto?
Si trovò davanti un altro ragazzino del primo anno, con cui però non aveva mai avuto reale occasione di parlare. Lo conosceva ovviamente, di vista conosceva tutti i Grifi, ma con alcuni di loro non aveva ancora legato.

Esatto! E tu sei Paul, giusto?
Ti ho visto qualche volta in sala comune, ma non abbiamo mai parlato.

Quella era decisamente una buona occasione per farlo, visto che la cena tardava ad essere servita e lei aveva bisogno di distrarsi per non pensare troppo al suo stomaco che continuava a brontolare.
Dai siediti!
Disse infine, in direzione di Paul, lasciando a lui decidere se mettersi accanto a lei, quindi dalla parte opposta rispetto a quella presa da Mark, o accanto a quest'ultimo.

Figlia dei fiori su con il morale … guarda che bello sformato di spinaci e patate hanno preparato gli elfi

Quelle parole la raggiunsero inaspettatamente ed inizialmente a colpirla fu il messaggio.
Cibo? Era finalmente arrivato il cibo e lei non se n'era accorta!!
Fulminea voltò lo sguardo di nuovo verso il tavolo, rendendosi conto che questo si era riempito di cibo di ogni genere.

Era ora!!
Esclamò fiondandosi direttamente sullo sformato che le era stato consigliato.

Immagine

Ne prese subito una porzione, ma prima di infilarvi la forchetta si rese conto che a parlare non era stato un Grifo.

Jorge? Ciao!
Come mai sei al tavolo dei Grifi?

E non le ci volle molto per spostare lo sguardo e notare così accanto a lui Elbeth e Caroline Priscilla. In pratica, tutti e tre avevano preso posto di fronte a lei, così riusciva a guardarli bene in volto.
Cappie, ci sei anche tu!
Bhe.. Benvenuti al nostro tavolo!

Non si soffermò troppo sulla loro presenza lì, anche perchè le faceva piacere la loro compagnia. Alla fine erano un bel gruppo ed andavano anche tutti più o meno d'accordo: cenare insieme era solo la ciliegina che ogni tanto mettevano sulla torta.

Buona sera ragazzi.
Kay come mai quel faccino così triste.


Un'altra voce si unì al coro di quelli già presenti. Alzò appena lo sguardo e notò la bionda serpeverde con cui aveva già parlato in altre numerose circostanze: Elisabeth.

Ciao Ellie!
Avevo una gran fame.. Per fortuna la cena è stata servita!

Tagliò direttamente con la forchetta un pezzo di sformato non troppo abbondante e lo portò alla bocca.
Tutto bene? Che mangi?
Le chiese, senza smettere di mangiare. Per fortuna, i suoi bocconi non erano mai troppo grossi.
Quindi si rivolse di nuovo alla Tassorosso.

Kayleen! Come stai? Ti sono arrivati gli acquisti che abbiamo fatto a Hogsmeade? A me si! La mia chitarra elettrica è il vanto di tutti i Tassorosso in Sala Comune.

Non mi è ancora arrivato nulla!
Forse dovrei mandare un gufo al negozio per confermare il mio ordine..

Sì, non era mai stata troppo convinta sull'acquisto che avrebbe dovuto fare nel negozio di strumenti. Forse i proprietari avevano voluto aspettare che lei desse una conferma definitiva riguardo a quello che avrebbe voluto compare.
Un giorno me la fai vedere? Veglio sentire come suoni!

Non commentò invece tutto il loro discorso riguardo a fratelli e sorelle. Le era già capitato di sentirlo, non era una novità.

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//Spero che le notifiche siano arrivati a tutti! :?:
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Messaggioda Brianna » 27/02/2013, 20:26

La sala Grande si era ormai riempita, l’allegro chiacchiericcio degli studenti animava la serata, esattamente come tutte le sere, e il cibo che a momenti sarebbe arrivato sarebbe stato buonissimo, come ogni volta.

Osservò l’entrata di alcuni suoi amici, che la salutarono e la piccola rispose ai loro saluti alzando la manina; tra questi Elisabeth, Jorge, Caroline Priscilla che stranamente, si diressero tutti verso il tavolo dei grifi, dove avevano preso posto anche Kayleen – che aveva salutato al suo ingresso - Mark, Paul e la ragazzina del primo anno che stava chiacchierando con Jorge: Elbeth.
Non fece troppo caso a loro, il cibo sarebbe arrivato a breve e aveva tutta l’intenzione di gustarselo in santa pace… il cibo apparve quasi subito…ce n’era in quantità, faceva venire l’acquolina in bocca al solo guardarlo… soprattutto quell’arrosto sembrava davvero delizioso!

La bambina ne prese una porzione, e quasi sicuramente avrebbe anche fatto il bis, portò lentamente un boccone in bocca, quindi chiuse gli occhi per assaporare meglio il sapore di quel piatto gustosissimo

Buonissimo… anche stasera gli elfi hanno superato se stessi!

Si trovò a pensare la piccola mentre, ancora con gli occhi chiusi, si gustava lentamente quel primo boccone.

Solo dopo aver riaperto gi occhi si accorse che era arrivato anche Steve, era da un sacco di tempo che non lo vedeva in Sala Grande, e anche se lo vedeva spesso in Sala Comune, non aveva ancora avuto modo di parlarci per davvero… ma anche lui sembrava intento a godersi la cena, esattamente come Brianna.

Era ora un po' pensierosa la bambina, tutti parlavano… lei invece si sentiva un po' sola, quell’arrosto le aveva fatto tornare in mente casa sua, quelle volte che lo aveva preparato e poi mangiato assieme alla sua sorellina… e non condividerlo con lei ora era… strano.
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Messaggioda Ferdy » 28/02/2013, 15:48

[Sala Grande - Ore 20.05]


La cena doveva essere già cominciata, ma a Ferdy non importava: non si stava dirigendo in Sala Grande per quello, né aveva fame.
I passi riecheggiavano per tutte le scalinate, coperti dal rumore delle gradinate che si spostavano da una parte all'altra.
Proprio mentre la scala stava per cambiare la sua rotta Ferdy compì un breve salto, atterrando sul pianerottolo dolcemente.
Oltrepassò l'atrio giungendo davanti la grande porta da cui proveniva già un gran vociare dall'interno.
Quello che stava per compiere era un passo molto rischioso, se ne rendeva conto, ma ignorava il pericolo, agiva per qualcosa di più grande.

La cena dovrebbe essere già cominciata...

La rabbia ribolliva dentro di sé e i giorni che lo avevano separato da quel momento non avevano fatto altro che lievitare questo sentimento derivante da... nulla.
Che motivo aveva per avercela con McDullan? Nessuno; l'ipnosi era tanto potente che non poteva nemmeno rendersi conto di stare per fare un atto senza una motivazione ben precisa. Era come se il suo corpo agisse automaticamente.
Quando spinse i battenti del grande ingresso l'attenzione di molti presenti si spostò sull'unica figura all'interno della sala in piedi.
Alcuni non si erano accorti del suo ingresso e continuarono a parlare tranquillamente.
Era talmente preso dal suo obiettivo che non badò nemmeno a coloro che avevano levato il braccio in segno di saluto al suo passaggio.
Con la coda dell'occhio vide un gruppetto di conoscenze più piccole: Jorge Alvares, Caroline Priscilla O'Neil, la signorina Wollis, Brianna Wollis insieme ad altri ragazzini.

Per l'amore del cielo non posso mica arrivare al tavolo dei professori e Schiantarlo come se nulla fosse... Devo trovare l'occasione giusta!

E così si arrestò all'istante, proprio quando Caroline si lasciò ad andare ad un commento sulla Capocasa Corvonero.

Paul anche tu qui! Ho saputo che la Bennet ti ha messo in punizione...è davvero un mostro! Comunque ti sei fatto onore, sei un vero Grifo!

Se solo ti sentisse Caroline non la passeresti liscia... Non vorrai mica far perdere punti a Tassorosso quando è sul punto di rimontare i Corvonero!

Disse lui con un occhiolino; ovviamente scherzava, e mentre intrattendeva una discussione con loro si voltava verso gli insegnanti per non perdere d'occhio l'obiettivo. Il professor McDullan avrebbe preso un colpo non indifferente.

Come state ragazzi?

Disse poi intrattenendo una chiacchierata con tutti loro.
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