Re: Sala Grande
Inviato: 01/03/2013, 12:48
[Giovedì - ore 20.11]
C'era un che di sublime, nel dover aspettare qualcosa: sapere di avere innescato una bomba e dover semplicemente attendere che esplodesse di fronte ai suoi occhi era qualcosa di meraviglioso, di eccitante quasi.
Melia Herbert non provava dispiacere alcuno per ciò che aveva fatto, d'altronde stava solo eseguendo gli ordini che le erano stati dati... e quello era solo l'inizio. Ma sapeva che ogni cosa doveva esser fatta a suo tempo, doveva essere ponderata e realizzata senza alcuna fretta, per ottenerne il massimo profitto.
Ed era proprio quello che la Serpeverde intendeva ottenere quella sera, mentre si dirigeva verso la Sala Grande, con un bel vestito rosso sangue, i capelli raccolti parzialmente alla nuca, le labbra rosse e carnose e, come sempre, quegli occhi dorati dal taglio verticale che più di ogni altra cosa la rendevano unica.
Non percepiva freddo - e come avrebbe potuto? - ma al contrario si sentiva pervasa da un grande calore, quello di colui che le stava accanto, Zephyr e col quale stava scendendo a cena: non le serviva nemmeno sfiorarlo per percepirlo, quel caldo che lui le trasmetteva, ma bisognava ammettere che a vederli insieme - così belli, angelici e dannati al tempo stesso - facevano il loro effetto.
Non si parlavano troppo spesso, entrambi avevano i loro impegni da Prefetti e i loro loschi piani da mettere in atto, ma la ragazza doveva riconoscere che in più di un'occasione lui era stato fondamentale per la riuscita dei suoi piani, e voleva ricambiare il favore evitando di fargli perdere la cena migliore che esistesse ad Hogwarts da quando vi avevano messo piede.
Mi ringrazierai...
Soffiò in sua direzione, spostando appena gli occhi su di lui prima di tornare a guardare di fronte a sé, verso l'entrata della Sala Grande: anche la voce di Melia pareva più calda, quando si trovava vicino al Corvonero, e non aveva dubbi che per entrambi fosse difficile trattenersi dal toccarsi, baciarsi e andare molto, molto più in là.
Ma dovevano portare pazienza, essere forti e semplicemente godersi quei momenti... perché Melia Herbert avrebbe presto portato il caos dentro la scuola, e voleva che Zephyr Kenway fosse partecipe di tutto ciò.
Entrò con lui dentro la Sala Grande, quindi, conscia di avere almeno tre paia di occhi su di sé: quelli del piccolo Delfino, il suo Jorge, quelli del suo fidanzato segreto Dylan... e quelli della sua ultima pedina, Ferdy; e fu proprio a lui che rivolse la sua occhiata più intensa, quasi a ricordargli in quel modo quali fossero i suoi doveri, come dovesse innescare non solo un litigio con McDullan, ma anche la gelosia più profonda di Connor - ricambiata, visto che grazie all'ipnosi anche Stone aveva perso la testa per lei.
Durò due, tre secondi quello sguardo intenso e silenzioso verso il professore di Volo, occhi che poi si spostarono sul Delfino, su Cappie e su tutti coloro che conosceva, compresi i suoi compagni di Casata, che salutò col solito sorriso dolce, tranquillo, di chi pare più un angelo sceso in Terra che non una Serpeverde.
E tuttavia non si sedette con loro, bensì al tavolo dei Corvonero con Zephyr, i quali, comunque, non sembravano essere affatto dispiaciuta dalla presenza di Melia... al contrario.
Lo spettacolo sta per cominciare...
Mormorò ancora una volta in direzione di Zephyr, accavallando le gambe e spostando poi lo sguardo su Dylan per salutarlo così, semplicemente con gli occhi, conscia che a lui tutto ciò sarebbe comunque bastato.
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