Re: Sala Grande
Inviato: 01/05/2013, 14:45
Sala Comune Corvonero - Ore 11:29]
Mancava ancora un po di tempo alla fine dell'ora buca di quella mattina.
Per non ridursi agli ultimi minuti Ferdy aveva già infilato tutti i libri nella borsa, in modo da non perdere tempo inutile e godersi in tranquillità il tempo libero.
Era seduto sul divanetto, le braccia aperte e sostenute dallo schienale del divano di camoscio blu notte e un bicchiere di succo di zucca sul tavolinetto di fronte.
Beh di certo questa è decisamente meglio di Dorota, amico... Ma l'avevi vista bene? Non la si poteva guardare, cavolo!
I soliti discorsi che faceva con i suoi compagni di Casa, Marcus e Philip. Frequentavano tutti lo stesso anno, ma seguivano materie diverse. Loro avevano già terminato le lezioni quel giorno, per cui si erano fermati con lui a bere una bevanda fresca e a scambiare quattro chiacchiere.
Pensa per te, non mi pare che tu abbia qualcosa di meglio sotto le mani, mh? Anzi tu non hai proprio nulla.
Seguì una fragorosa risata di gruppo: le ragazze all'interno della Sala si voltarono indignate e scossero la testa.
Alcuni del primo anno, nel frattempo, si stavano rincorrendo intorno alla loro postazione e lui non poté fare a meno di riprenderli; la manutenzione della Sala era anche compito suo: assicurarsi che nessuno si facesse male e che l'ambiente venisse rispettato... Insomma, essere Prefetto comportava un mucchio di seccature, ma anche grandi responsabilità da cui ne deriva una grande formazione.
Ehi ragazzi, andate a rincorrervi nel parco, qui no.
I ragazzi si bloccarono all'istante, lo guardarono con espressione rassegnata per poi trascinarsi fuori la Sala Comune.
Ogni volta che vedeva le loro reazione si dispiaceva un po, ma era il suo compito e doveva esercitarlo: dubitava un minimo di comprensione da parte loro. Si voltò nuovamente verso gli amici che nel frattempo lo stavano guardando un po scocciati: sapeva che odiavano quando smetteva si essere Ferdy Stone e diventava il Prefetto Corvonero; alzò le spalle a mo di giustificazione.
Nello stesso istante il campo sonoro nella stanza sembrò amplificarsi e la voce di Madeline Bergman riecheggiò per tutta la stanza; non la sentiva solo lui perché vide le facce interrogative dei compagni.
Che cosa?! E' assurdo che vogliano combattere in tre contro le creature, soprattutto se di mezzo c'è nuovamente quel Mezzo-Drago!
Non c'era tempo da perdere: gli studenti andavano convogliati in Sala Comune, lì avrebbe trovato il supporto della professoressa Bennet.
Si alzò in piedi e i compagni lo imitarono: nella Sala era scoppiato il caos; mormorii concitati riguardo quello che stesse succedendo al di fuori della scuola, chi lo guardava in attesa di un suo comando.
La situazione andava controllata, decisamente.
Ascoltate tutti! - ritornò il silenzio, una ventina di sguardi erano puntati su di lui - In fila per due, il primo che abbandona la fila si ritroverà addosso una punizione che avrà valenza fino al termine dei suoi studi in questa scuola, ve lo assicuro, non costringetemi a fare ciò che non voglio. Ora ci dirigiamo in Sala Grande.
Entro un minuto la fila si era formato, lui era in testa e li conduceva lungo le gradinate di marmo.
Gli altri Prefetti stavano facendo lo stesso e il caos dilagò per tutto il castello.
I ritratti cominciarono a strepitare e a correre da una cornice all'altra, sentì persino commenti sul conto della VicePreside e del professor Vastnor mentre scendeva per le scale.
Raggiunta la Sala Grande, gli studenti presero posto al tavolo Corvonero, dove ce n'erano già altri convogliati da Zephyr con tutta certezza.
Cercò con lo sguardo qualche professore che potesse fornirgli maggiori spiegazioni, non riuscì a scorgere la professoressa Bennet, l'unica che vide fu la Samyliak.
Professoressa Samy-...
BOOOOMMM!!!
Un boato fece vibrare le pareti della Sala Grande e tutti si portarono le mani alle orecchie: sembrava che fosse scoppiata una bomba, ma nulla era successo all'interno dell'ambiente. Gli studenti erano terrorizzati: non sapevano cosa stesse accadendo, la loro mente forse stava compiendo le fantasticherie più assurde e inimmaginabili.
Alcuni corsero verso l'ingresso, altri non sapevano cosa fare e rimasero sul posto, altri ancora si stringevano e se ne stavano negli angoli dell'enorme stanza.
Rivide Tisifone che chiudeva magicamente le porte per impedire che gli studenti scorrazzassero nei corridoi con una minaccia tanto incombente, la loro sicurezza era fondamentale.
Si avvicino a Tisifone:
Professoressa non penserà davvero che ce la possano fare in tre, vero? Non dimentichi l'episodio con il Mezzo-Drago, eravamo in quattro in quell'occasione.
Nel frattempo gli occhi correvano ovunque nella Sala, poi la vide: Martha Bennet stava dialogando con il Prefetto Delfinazzurro, Alexis. Vedere Alexis lo fece sentire inspiegabilmente più sereno, ma forse non era nemmeno il momento per potersi rasserenare.
Professoressa Bennet, qual'è il mio compito ora?
Esortati da Tisifone, gli studenti si erano tranquillizzati ed avevano smesso di scappare qui e lì per la Sala; alcuni erano seduti, altri si sporgevano sopra una finestra per vedere cosa stesse accadendo fuori.
In quel gruppo vide anche Ariel, il Prefetto Grifondoro, ma dovette trattenersi dalla voglia di raggiungerla e assistere agli avvenimenti.
Hogwarts era in pericolo e lui doveva assolutamente fare il possibile per sostenerla.
Era la sua casa, la sua adolescenza, la sua vita.
Mancava ancora un po di tempo alla fine dell'ora buca di quella mattina.
Per non ridursi agli ultimi minuti Ferdy aveva già infilato tutti i libri nella borsa, in modo da non perdere tempo inutile e godersi in tranquillità il tempo libero.
Era seduto sul divanetto, le braccia aperte e sostenute dallo schienale del divano di camoscio blu notte e un bicchiere di succo di zucca sul tavolinetto di fronte.
Beh di certo questa è decisamente meglio di Dorota, amico... Ma l'avevi vista bene? Non la si poteva guardare, cavolo!
I soliti discorsi che faceva con i suoi compagni di Casa, Marcus e Philip. Frequentavano tutti lo stesso anno, ma seguivano materie diverse. Loro avevano già terminato le lezioni quel giorno, per cui si erano fermati con lui a bere una bevanda fresca e a scambiare quattro chiacchiere.
Pensa per te, non mi pare che tu abbia qualcosa di meglio sotto le mani, mh? Anzi tu non hai proprio nulla.
Seguì una fragorosa risata di gruppo: le ragazze all'interno della Sala si voltarono indignate e scossero la testa.
Alcuni del primo anno, nel frattempo, si stavano rincorrendo intorno alla loro postazione e lui non poté fare a meno di riprenderli; la manutenzione della Sala era anche compito suo: assicurarsi che nessuno si facesse male e che l'ambiente venisse rispettato... Insomma, essere Prefetto comportava un mucchio di seccature, ma anche grandi responsabilità da cui ne deriva una grande formazione.
Ehi ragazzi, andate a rincorrervi nel parco, qui no.
I ragazzi si bloccarono all'istante, lo guardarono con espressione rassegnata per poi trascinarsi fuori la Sala Comune.
Ogni volta che vedeva le loro reazione si dispiaceva un po, ma era il suo compito e doveva esercitarlo: dubitava un minimo di comprensione da parte loro. Si voltò nuovamente verso gli amici che nel frattempo lo stavano guardando un po scocciati: sapeva che odiavano quando smetteva si essere Ferdy Stone e diventava il Prefetto Corvonero; alzò le spalle a mo di giustificazione.
Nello stesso istante il campo sonoro nella stanza sembrò amplificarsi e la voce di Madeline Bergman riecheggiò per tutta la stanza; non la sentiva solo lui perché vide le facce interrogative dei compagni.
Si comunica a tutti gli allievi che è stato indetta una spedizione presso la Foresta Proibita da parte della Vice Preside Monique Vireau, accompagnata dalla Professoressa Vilvarin e dal Professor Vastnor, per risolvere una volta per tutte la precaria situazione di pace minacciata dalla presenza di creature ostili all'interno del suddetto luogo.
Si chiede pertanto ad ogni studente presente di non uscire dal Castello fino a nuova comunicazione e in via del tutto eccezionale, le lezioni sono sospese.
I Prefetti di ogni Casata, inoltre, sono invitati ad accompagnare i propri ragazzi presso la Sala Grande per rimanere tutti uniti.
Qualunque atto che andrà contro le disposizione emesse in questa segnalazione pubblica verrà punito con l'espulsione immediata.
Grazie mille per la collaborazione e buona giornata.
Che cosa?! E' assurdo che vogliano combattere in tre contro le creature, soprattutto se di mezzo c'è nuovamente quel Mezzo-Drago!
Non c'era tempo da perdere: gli studenti andavano convogliati in Sala Comune, lì avrebbe trovato il supporto della professoressa Bennet.
Si alzò in piedi e i compagni lo imitarono: nella Sala era scoppiato il caos; mormorii concitati riguardo quello che stesse succedendo al di fuori della scuola, chi lo guardava in attesa di un suo comando.
La situazione andava controllata, decisamente.
Ascoltate tutti! - ritornò il silenzio, una ventina di sguardi erano puntati su di lui - In fila per due, il primo che abbandona la fila si ritroverà addosso una punizione che avrà valenza fino al termine dei suoi studi in questa scuola, ve lo assicuro, non costringetemi a fare ciò che non voglio. Ora ci dirigiamo in Sala Grande.
Entro un minuto la fila si era formato, lui era in testa e li conduceva lungo le gradinate di marmo.
Gli altri Prefetti stavano facendo lo stesso e il caos dilagò per tutto il castello.
I ritratti cominciarono a strepitare e a correre da una cornice all'altra, sentì persino commenti sul conto della VicePreside e del professor Vastnor mentre scendeva per le scale.
Raggiunta la Sala Grande, gli studenti presero posto al tavolo Corvonero, dove ce n'erano già altri convogliati da Zephyr con tutta certezza.
Cercò con lo sguardo qualche professore che potesse fornirgli maggiori spiegazioni, non riuscì a scorgere la professoressa Bennet, l'unica che vide fu la Samyliak.
Professoressa Samy-...
BOOOOMMM!!!
Un boato fece vibrare le pareti della Sala Grande e tutti si portarono le mani alle orecchie: sembrava che fosse scoppiata una bomba, ma nulla era successo all'interno dell'ambiente. Gli studenti erano terrorizzati: non sapevano cosa stesse accadendo, la loro mente forse stava compiendo le fantasticherie più assurde e inimmaginabili.
Alcuni corsero verso l'ingresso, altri non sapevano cosa fare e rimasero sul posto, altri ancora si stringevano e se ne stavano negli angoli dell'enorme stanza.
Rivide Tisifone che chiudeva magicamente le porte per impedire che gli studenti scorrazzassero nei corridoi con una minaccia tanto incombente, la loro sicurezza era fondamentale.
Si avvicino a Tisifone:
Professoressa non penserà davvero che ce la possano fare in tre, vero? Non dimentichi l'episodio con il Mezzo-Drago, eravamo in quattro in quell'occasione.
Nel frattempo gli occhi correvano ovunque nella Sala, poi la vide: Martha Bennet stava dialogando con il Prefetto Delfinazzurro, Alexis. Vedere Alexis lo fece sentire inspiegabilmente più sereno, ma forse non era nemmeno il momento per potersi rasserenare.
Professoressa Bennet, qual'è il mio compito ora?
Esortati da Tisifone, gli studenti si erano tranquillizzati ed avevano smesso di scappare qui e lì per la Sala; alcuni erano seduti, altri si sporgevano sopra una finestra per vedere cosa stesse accadendo fuori.
In quel gruppo vide anche Ariel, il Prefetto Grifondoro, ma dovette trattenersi dalla voglia di raggiungerla e assistere agli avvenimenti.
Hogwarts era in pericolo e lui doveva assolutamente fare il possibile per sostenerla.
Era la sua casa, la sua adolescenza, la sua vita.