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Le Tecniche di Attacco nel Quidditch

MessaggioInviato: 09/11/2012, 14:42
da Ferdy
Quella mattina mi sentivo esageratamente di buon umore: strano, molto singolare visto che si parlava di me, Ferdy Stone, o meglio, ora, del professor Stone.
Mentre camminavo lungo il corridoio mi sentivo molto strano, osservato addirittura: in realtà di rado cadevano gli sguardi su di me, eppure in veste di professore avevo quella netta sensazione che mi portava ad aumentare il passo e a desiderare di arrivare in aula il prima possibile; solo allora quella “fissazione” poteva finire, e così infatti fu, una volta che entrai in aula e sorrisi radiosamente ai presenti, con il sole che mi colpiva in pieno viso ma che non mi disturbava, anzi, era una sensazione piacevole. Infatti, secondo alcuni, i nati nella stagione estiva soffrono meno il caldo di chi nasce durante gli altri mesi dell’anno, avrei dovuto chiedere alla Samyliak riguardo quella diceria.

Buongiorno ragazzi!

Dissi, mentre i ragazzi sorrisero sollevati vedendomi arrivare: in fondo si sapeva che l’ora di Volo era la più piacevole e divertente, soprattutto quando il tempo veniva dedicato per la maggior parte alla pratica, ciò su cui volevo concentrarmi in quella lezione.

Buongiorno professor Stone!

Risposero all’unisono la moltitudine di studenti presenti quella mattina a lezione.
Storsi un po il naso a quell’appellativo ma non ci badai più di tanto; siccome quella voleva essere una lezione prettamente pratica era meglio tralasciare i particolari e andare direttamente al succo del discorso.

Oggi parleremo delle varie tecniche di attacco e difesa che vengono utilizzate durante un incontro di Quidditch!

Un boato contrariato a quella mia affermazione che alludeva ad una lezione teorica si sollevò da tutti loro e non potei fare a meno di sorridere e alzare le mani, per ottenere il silenzio da parte di tutti, che dopo qualche secondo ottenni, potendo così concludere la frase che avevo iniziato.

Ma se presterete la giusta attenzione passeremo subito alla parte teorica e vedremo di metterle in atto…

Un sorriso e qualche strillo di gioia si levò da tutti loro: molti si lanciarono sguardi di sfida, delineando le squadre avversarie. Era bello notare quello spirito di competizione, e non badai a placare gli animi eccitati, ci voleva proprio quella carica: mi ricordavano molto e la mia passione per il giuoco del Quidditch.

Tutti voi sapete che nel Quidditch si fronteggiano due squadre contrapposte, composte ognuna da sette giocatori, ognuno impiegato in un ruolo: ci sono i 3 cacciatori, i 2 battitori, il portiere e il cercatore.

Un attimo di pausa e uno sguardo su ognuno di loro per accertarmi che fosse tutto chiaro, ma era palese che tutti sapessero ogni cosa che finora era uscita dalla mia bocca, per cui continuai.

Ora, ogni ruolo ha una funzione specifica: il portiere evita che le Pluffe avversarie entrino in uno dei 3 anelli posti ai lati opposti del campo, il battitore, munito di una mazza, smista i Bolidi lontani dai giocatori della propria squadra e, eventualmente, indirizzarli verso i giocatori avversari, il cercatore che si occupa della cattura del boccino che conferisce alla squadra 150 punti e mette fine alla partita ed, infine il cacciatore, il cui compito è quello di mandare a segno la Pluffa in uno dei tre anelli, guadagnando per ogni Pluffa a segno 10 punti.

Nessuno finora aveva preso degli appunti, ciò stava a significare che tutti erano al corrente di quelle informazioni, ma una rinfrescatina non faceva male, e dovevo accertarmi che ne fossero al corrente, indipendentemente dal fatto che prendessero appunti o meno.
Continuai, avvertendo che tutti erano ipnotizzati dalle mie parole: ora veniva il bello della lezione, le tattiche.

I tre cercatori, si impegnano di segnare attraverso l’esecuzione o la combinazione di più tattiche. – tutti presero a scrivere la testa china e il solo rumore delle penne sulle pergamene – Abbiamo vari tipi di tecniche: a linea orizzontale, a linea verticale, a scala ascendente e discendente e, infine, più difficile rispetto le altre, a incrocio.

Mi guardavano perplessi: loro potevano conoscere bene il Quidditch quanto volevano ma, giustamente, non potevano conoscere le tattiche di gioco, poiché si mettevano in pratica soprattutto a livello di professionista.

Passiamo con esaminare la prima;

Sfilai la bacchetta dalla tasca dei jeans e con tre tocchi nell’aria apparvero dei punti incandescenti, perfettamente allineati tra loro in orizzontale, denominati “A”, “B”, “C”.

La tattica della linea orizzontale è la più basilare ma non per questo considerata inutile, anzi, con questa tattica molti incontri sono stati decisivi.
I punti A, B, C, sono tre cacciatori; la tattica consiste nell’avanzamento a costante ed uguale velocità per tutti i cacciatori; non appena l’avversario si avvicina verso B, nonché il cacciatore che possiede la pluffa, B arresta la sua fermata mentre A e C proseguono nelle fasce aeree (i “corridoi” del campo), ora B può decidere se passare la palla ad A e a C, di solito passa la palla a chi è smarcato oppure se entrambi sono marcati dai due cacciatori avversari può tentare di scavalcare l’avversario e riprovare la tattica avanzando.
Ci sono domande?


Nessuno alzò la mano, in effetti non era un concetto particolarmente difficile da capire, per cui fui lieto di proseguire nella spiegazione.
Delle linee tratteggiate designarono loro gli spostamenti per l’esecuzione di quella tattica; dopo che tutti smisero di scrivere, come se fossi munito di spugna, passai la bacchetta nell’aria e tutto si polverizzò, poi comparvero altri tre punti, sempre denominati A, B, C, perfettamente allineati tra loro in verticale, questa volta.

Bene, passiamo ad esaminare la seconda, a linea verticale.

Un attimo di pausa e poi continuai.

La tattica a linea verticale è leggermente più complessa rispetto la precedente.
I tre cacciatori, A, B e C, come potrete vedere sono disposti uno dietro l’altro verticalmente e volano a velocità uguale e costante.
Il cacciatore A detiene la Pluffa, che abbandona, letteralmente parlando la Pluffa in aria, non appena il cacciatore avversario si avvicina per sottrargli la Pluffa, cambiando rotta e dirigendosi verso gli anelli avversari, il cacciatore B mantiene la sua posizione e afferra la Pluffa non appena A la abbandona e aspetta che il secondo cacciatore avversario si avvicini per ripetere lo stesso procedimento di A, dirigendosi agli anelli, dopodiché C, afferra la Pluffa e si ritrova a fronteggiare il terzo cacciatore avversario e il suo compito è molto semplice, osservare chi è in posizione favorevole tra A e B vicino gli anelli, quindi passare ad A/B la Pluffa che poi dovrà andare a segnare.


La descrizione della tattica fu accompagnata dalla solita descrizione aerea, non molto complessa, anzi, molto chiara che non suscitò l’interrogativo da parte di nessuno degli studenti presenti, cosa che mi rese molto felice; ciò stava a dimostrare che ero stato chiaro nell’esplicazione della tattica.
Il rumore delle penne si dissolse di nuovo per cui procedetti tranquillamente nella spiegazione della terza tattica, nonché penultima.

La terza è addirittura più semplice delle prime due, a scala ascendente, in quanto i giocatori, sempre A, B e C, sono disposti a scala nel campo, sempre volando alla stessa altitudine tra loro.

Con la disposizione appena illustrata potrete vedere che i giocatori sono disposti, anche in questa tattica ad uguale distanza tra loro, e volano verso gli anelli avversari passandosi la palla secondo una sequenza ben precisa; C detiene la Pluffa, la passa a B e va al fianco di A mantenendo la formazione a scala, stessa cosa B ed A, cercando così di confondere i cacciatori opposti. Tutto qui.

Una mano si levò nell’aria mentre alcuni prendevano appunti e guardavano l’illustrazione della tattica appena spiegata. Una mano si levò nell’aria, con un gesto diedi la parola allo studente, il quale pose una domanda tanto elementare quanto importante, strana come contraddizione.

Professore, in questo caso i cacciatori avversari non possono andare a marcare tutti e tre i Cacciatori?

Sorrisi come chi sorride ad un bambino ingenuo e che deve ancora conoscere il mondo.

Jeremy, in parte hai ragione, però i cacciatori avversari agendo in questo modo rischierebbero di fare fallo, infatti se il cacciatore viene “placcato” non avendo con se la Pluffa ottiene una punizione, o un rigore.

I ragazzi pensarono ad appuntare anche quell’ultima informazione, mentre andava a delineare la scala ascendente.
Ancora una volta i punti furono disposti a scala.

Ragazzi, la scala discendente, non è altro che il procedimento inverso dell’ascendente: A detiene la Pluffa e va ad accodarsi a C e così via.

I ragazzi furono sollevati nel dover scrivere di meno e molti aguzzarono le orecchie: ero giunto all’ultima tattica, la più complessa e pericolosa da eseguire e molti erano eccitati all’idea.
I punti si mossero di poco nell’aria e andarono a disporsi secondo uno schema triangolare.

Bene, ragazzi, come potrete vedere nella tattica a incrocio i giocatori si dispongono secondo lo schema:
A indietreggiato posto al centro tra B e C che sono sulla stessa linea d’aria e avanzati rispetto ad A.
B e C proseguono sulle fasce aeree lasciando indietro A, dopodiché si fermano poco distanti dagli anelli avversari; A, che detiene la Pluffa, avanza anch’egli finché non raggiunge la stessa distanza che aveva con C e B inizialmente. Solo allora i cacciatori avversari si muoveranno, quindi B e C anticipano la difesa dirigendosi in picchiata verso A e uno tra B e C, afferrano la Pluffa che A lascia immediatamente. Come si decidono i giocatori B e C? Ognuno può farlo come preferisce, attraverso dei gesti o dei segni, insomma…
Dopodiché i giocatori avversari ci metteranno un po a capire chi tra i due ha con se la Pluffa e in questa manciata di tempo B/C dovrà essere così svelto da segnare.


I ragazzi alzavano e abbassavano il capo dalla pergamena all’illustrazione, e tutti tirarono un sospiro di sollievo una volta che smisi di parlare: avevano tutti capito che la spiegazione era terminata e si passava quindi alla parte pratica, l’attesa parte pratica.
Mormorii concitati cominciarono a spargersi ovunque.

Bene, ragazzi, a gruppi di tre persone proverete ad eseguire uno degli schemi citati oggi, assegnerò 5 punti ad ogni componente della squadra che riesce a sopraffare la difesa o alla difesa se riesce a fermare l’attacco!
Avanti i primi sei.
Considererò attacco riuscito se l’attacco riuscirà a sorpassare la linea che andrò a fissare ora.
Il compito della difesa è quello di sottrarre la Pluffa all’attacco.
Se è tutto chiaro vado a tracciare la linea!


Percorsi circa una trentina di metri, poi con la bacchetta puntata verso il terreno lanciai un Diffindo ben controllato in modo da segnalare come si deve il limite da superare.
I primi sei intanto si erano preparati; portai alla bocca il fischietto che avevo al collo e vi fischiai con decisione, dando il via alla prova.
Rimasi soddisfatto nel vedere delle tattiche eseguite come si deve, e qualcuno aveva davvero la stoffa del Cacciatore. Lasciai sfogo ai ragazzi finché non giunsero quasi alla fine del tempo a disposizione, cinque minuti prima della fine dell’ora feci segno a tutti di avvicinarsi intorno a me: non sarebbero scampati dai compiti.

Bene, ragazzi, la lezione è terminata, complimenti a tutti e vi ringrazio per l’attenzione.
Ora passiamo ai compiti.


“Tagliai” l’aria con la bacchetta e alcune pergamene comparvero dinanzi a loro, una per ogni studente.

Questi sono i compiti per la prossima volta, ragazzi, vi raccomando di non copiare e di non cercare fonti aggiuntive, sono tattiche recenti per cui dubito che troverete qualcosa nei libri della fornita Biblioteca della scuola. Per oggi è tutto, alla prossima!

Li congedai così, rimettendo a posto Pluffa e scope.
Una lezione non particolarmente pensante, quella; i ragazzi si erano divertiti ed io con loro, niente di più soddisfacente per un professore di Volo.
Ripercorsi il punto in cui il terreno era stato solcato dalla linea appostata da me e con un “Orchideus” tutto ritornò come prima.

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NOTE OFF:
Domanda N°1: 10 Punti;
Domanda N°2: 15 Punti;
Domanda N°3: 15 Punti;


I compiti devono essere consegnati entro e non oltre le ore 23:59 del 15 Dicembre 2012




Risposta non molto elaborata. Mi aspettavo un'elaborazione personale più proficua, ma non male tutto sommato.
5

Gdr privo di sentimento; dovresti cercare di essere più preciso, tu sei il player, un artista, mentre il Gdr è la tela e le parole sono i colori.
Più colori spargi sulla tela, più il risultato sarà un dipinto vivace e bello. Descrizione, sensazione e sentimento: lavora su questi tre punti.
5

Lo stesso discorso di prima, ma con il tempo e con l'impegno migliorerai.
4

punti 14 per Leonard




Risposta elaborata, completa e simpatica! Bravo!
10

Gdr ben fatto, mi piace, mi piace, mi piace. Penso che non ci sia altro da dire.
Cerca di evitare gli errori di battitura, che stavolta non penalizzerò per non sminuire l'eccellente lavoro. Continua così.
15

Ho sempre provato simpatia verso il tuo PG, forse perché è molto simile alla mia personalità, parlando come player.
Passando all'analisi del Gdr, beh, devo dire che questo... è anche meglio del primo! Completo, divertente e un linguaggio scorrevole e semplice; ottimo!
15

punti 40 per Jorge




Risposta che si attiene pienamente al tuo PG ancora inesperto, ottima procedura! Buona risposta.
8

Bel Gdr! Semplice, una lettura leggera e piacevole. Delinea molto bene il carattere, timoroso e insicuro quanto basta.
Mi piace.
13

Complimenti! Gdr ben fatto e approfondito. Continua di questo passo, sei sulla strada del Miglior Compito.
Sii fiera della tua Casata, visto che a detenere il titolo del Miglior Compito è il tuo amico Jorge, per cui si tratta di una rivalità pacifica e poco affiatata: il nastro riconoscente è azzurro, fate in modo che sia così sempre!
15

punti 36 per Brianna