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Messaggioda Simon » 11/02/2013, 2:36

Mi trovavo nel mio ufficio. Merlino quanto ero nervoso! Camminai lentamente da una parte all’altra della stanza, non mi davo pace. Seth che mestamente mi guardava dall’alto di quel bonsai, mi morsi il labbro inferiore mentre non riuscivo a trovare la calma. L’idea della Vicepreside alla lezione mi rendeva alquanto nervoso, ma non potevo farci niente…Pensai addirittura di darmi malato ma ero poco credibile. Le mie mani che andavano tra i capelli cercando di bloccare il mio flusso di idee, anche se con scarso risultato. Sulla scrivania si trovava il mio Thè fumante…non l’avevo ancora bevuto…non ne avevo voglia, la mia gola si era chiusa quando ero stato informato della sua presenza. Lo fissai, con aria scocciata mi avvicinai a quella tazza. Toccai il manico della tazza, era ancora caldo… Bene… Lentamente infilai il pollice da un’estremità e l’indice dall’altra in modo da far toccare le due falangi. Alzai quel recipiente pieno di Thè e lo avvicinai alla bocca. Lentamente feci scivolare il nettare caldo per l’esofago. Il sapore, il calore, ogni cosa di quel Thè mi fece sentire sempre meglio, sempre più calmo… beh… per modo di dire. Poggiai di nuovo la tazza sulla scrivania e mi misi a guardare il mio amico…

B.. b… bene! Io… va…vado!

Dissi verso quello che doveva sembrare un amico in ansia… Ma quale ansia! Se ne stava sdraiato tutto il tempo! Feci una piccola risata capendo bene che il primo consiglio che mi diede Seth fu quello di non perdere la calma, di lasciar correre gli eventi trovando il momento giusto per tuffarsi in quel fiume che era chiamato destino. Mi avvicinai alla mia valigia… La osservai prima di passare oltre ed arrivare davanti alla porta del mio ufficio. Sistemai il mio maglione scuro ed i miei jeans fino a creare dei risvolti in modo da non far finire il tessuto sotto la suola delle mie scarpe nere ed, infine, mi voltai per un attimo verso la figura di Seth, gli feci un cenno di saluto con la mano nel frattempo che aprivo la porta ed uscii.

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Naturalmente ero in ritardo e la cosa non mi fece stare meglio con la mente e con la mia psiche. Scesi velocemente i gradini del sesto piano raggiungendo quasi subito la Sala Grande. Ormai mi ero abituato allo spostamento improvviso delle scale ed ero capace di sincronizzare la mia discesa con il capriccio di quei scivoli di pietra. Attraversai la sala grande guardando le sei Clessidre appartenenti alle rispettive casate della scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Mi fermai ad osservare quei granelli che rappresentavano la mia casata, Così pochi in confronto a quelli delle altre… mi sentii un po perso in quell’istante, ma il rumore di un battito d’ali di un gufo mi fece tornare alla realtà e ricominciai a correre verso la mia Classe.
Mi fermai a pochi passi dall’entrata della mia aula posta all’esterno della scuola, come giusto che fosse vista la mia materia. Asciugai quelle che sembravano perle di sudore dalla mia fronte e feci diversi respiri profondi.

“Allora Simon, ascoltami bene ma questa cosa devi farla siamo intesi?”

Intesi.

Per qualche nanosecondo mi sentii davvero uno stupido a parlare con me stesso ad alta voce ma era l’unico modo per poter trovare la calma di insegnare ai ragazzi quella nuova creatura. Continuai a rimanere fermo vicino alla porta…della Professoressa Vireau neanche l’ombra, per fortuna… e mi rimisi a concentrare cercando di dialogare con la mia mente.

“Devi essere te stesso…fai finta che Monique non ci sia! Non farti prendere dal panico proprio ora!”

Annuii a quelle parole cercando conforto che adesso solo Nyssa poteva darmi…mi morsi di nuovo il labbro inferiore prima di fare l’ingresso nella mia classe. Guardai i miei studenti uno per uno, notando visi conosciuti e meno. Notai Caroline Priscilla, la proprietaria del gufo Gilbert, notai Kayleen, la ragazza che aveva preso sotto la sua ala “punitiva” grazie alla decisione della professoressa di Divinazione, notai Jorge, notai Elisabeth. Ad ogni studente che vedevo un po di quell’ansia cessava di esistere…almeno fino a quando non vidi la figura di una bella donna in fondo alla classe, ferma, come una statua. Mi fermai ad osservarla, mi schiarii la gola fissando ancora Monique dall’altra parte della classe. Provai ad andare oltre cercando di raggiungere la mia cattedra, feci un mezzo sorriso e mi sedetti proprio su di quella senza pensare per niente alla sedia.

Buon giorno cari… ragazzi….

Li salutai. Rimasi in silenzio ascoltando il loro saluto di riflesso. Mi guardai le scarpe nere, fissai i miei piedi mentre si muovevano avanti ed indietro, cercando le parole giuste con cui cominciare quella lezione. Ero in netta difficoltà con la presenza della vicepreside ma non volevo gettare la spugna, volevo farcela, volevo farle vedere che valevo qualcosa e che ero necessario alla scuola, non potevo lasciare quello che avevo iniziato, non in quel momento!

Bene… Per chi non… mi conoscesse… il mio… nome è Simon McDullan… e… naturalmente, se non avete sbagliato corso, benvenuti alla lezione di Cura delle Creature Magiche.

Mi presentai osservando bene le facce nuove. Vidi due nuove leve di Grifondoro e Delfinazzurro, almeno era quello che avevo pensato…rimasi ancora in silenzio scendendo dalla cattedra. Mi umettai le labbra prima di continuare con il mio discorso. Mi limitai ad osservare i volti degli alunni che, già conoscendo la mia materia ed il mio modo di insegnare, fremevano dalla voglia di sapere quale fosse l’animale da curare. Feci un passo in avanti verso i banchi e lentamente appoggiai i palmi delle mie mani sul piano in legno, facendo attenzione a non far cadere nulla. Ancora un attimo di silenzio mentre un sorriso si presentò sul mio volto.

Bene ragazzi… è ora di andare! Su!

Mi alzai ritto con la schiena, portando le mie mani nelle tasche dei jeans. Non parlai mentre osservavo facce più o meno sgomente prepararsi la borsa ed alzarsi dalle loro posizioni. Fui l’ultimo ad uscire dalla classe e a correre verso la testa del gruppo. Il passo era veloce, sia il mio sia quello degli studenti mentre come al solito raggiungevo l’entrata della foresta proibita. Non mi permettevo mai di attraversare l’ingresso, non con il mostro in libertà. Mi girai verso gli studenti togliendo le mani dalle tasche. Non parlai, aspettai che tutti fossero pronto a scrivere sul taccuino degli appunti. Ora era il mio turno di fare lezione…la mia lezione.

Due anni fa… - cominciai a dire come premessa - partii per diversi mesi insieme ad altri scienziati verso la foresta dell’Amazzonia. Siamo partiti per studiare alcuni particolari Vermicoli che modificavano il loro stile di vita a seconda dell’ambiente circostante. Notammo che i Vermicoli che si erano stanziati nel folto della giungla erano di un colore marrone o verde, mentre quelli che si trovavano nei piccoli fiumi, che erano appendici del Rio delle Amazzoni, avevano una pigmentazione che arrivava al blu scuro.

Mi fermai un attimo. Sapevo che parlare dei Vermicoli non avrebbe reso felice la mia classe, anche perché non sono che creature più o meno fastidiose e ripugnanti. Feci un respiro profondo portando la mia mano destra a scivolare tra i miei capelli. Era proprio una bella giornata, ottima per questo tipo di lezioni.

I vermicoli erano particolarmente reticenti a volersi far prendere da noi! Alcune volte scappavano o si infilavano nei pantaloni di uno degli scienziati che magari saltava e si tuffava nel Rio!

Mi fermai un attimo osservando se la scena appena raccontata avesse riscosso l'ilarità dei miei ragazzi. Cercai di non notare la figura di Monique ma, purtroppo, i miei occhi ricaddero su di lei. Mi fermai, un attimo di nervosismo mentre la mia mano corse al petto per stringere la mia collana. Mossi la mano sinistra per far smettere le risate generali e cominciai a temere di dover abbandonare il mio ufficio ancor prima di finire questa lezione.

Bene… Quello che stavo inseguendo io era particolarmente veloce. Una vera scheggia! Solo un animale quadrupede poteva raggiungere quella velocità!

Omisi il fatto che anche io mi ero trasformato per stargli dietro. A parte Kayleen e Tisifone, non molti sapevano del suo essere Animagus. Ovviamente era incluso anche il Ministero.

Corsi e lo presi… la consistenza era quella di un Vermicolo. La grandezza era quella di un Vermicolo. Il colore era quello di un Vermicolo. Ma non lo era.

Feci un bel sorriso verso i miei studenti facendo un fischio con le dita verso la foresta. Il suono vibrato fece eco tra gli alberi e gli arbusti fino a dissolversi. Sembrava che non sarebbe successo niente, ma una figura uscì fuori dalla radura. Era alto quanto me, aveva i miei stessi occhi, il mio stesso sorriso…era me! Un mio sosia perfetto. Camminò lento raggiungendo la mia spalla destra. Ci osservammo entrambi dalla testa ai piedi ed alla fine io gli feci un sorriso ed avvicinai una mano alla sua spalla.

Non è incredibile?

Mi girai verso gli studenti mentre il mio sosia mise le mani in tasca non parlando. Un attimo di emozione uscì dalla mia voce. Ero troppo colpito dalla scoperta da rimanere impassibile e lucido come doveva essere un professore. Non parlai ancora, attesi che tutti avessero notato l’incredibile somiglianza. Chiusi gli occhi aspettando ancora qualche secondo prima di ricominciare.

Bene…quando scoprii questa creatura non sapevo cosa fosse, ma la riportai ai miei colleghi…la guardammo tutti e loro decisero che fossi io a scegliere il nome di questa nuova razza di creature Cangianti.

Un altro attimo di silenzio, proprio nel momento in cui l’altro me stesso emesse un lamento simile ad un miagolio. Chiusi gli occhi e cominciai a ridere a crepapelle, forse anche con gli altri studenti. Con l’indice della mano sinistra mi asciugai una lacrima che stava evadendo dall’angolo dell’occhio.

Eh si ragazzi! Si chiama… Gatto Prismatico!

Feci un gesto al gatto che mi guardò un po’ stralunato prima di rimodellare il mio/suo corpo e trasformarsi in quello che sembrava davvero un gatto. Colpii piano la mia coscia un paio di volte e la creatura saltò dal terreno alle mie braccia. Gli studenti più vicini potevano anche aver sentito qualche fusa nel momento che si accomodò all’altezza del mio petto.

Lo chiamai così perché miagolò anche quando era in forma di Vermicolo, ma nessuno sa se questa è la sua vera forma o è soltanto una delle tante. L’unica certezza che abbiamo è che quasi tutti i Vermicoli erano in realtà questo tipo di mutaforma… ed ognuno di loro aveva apparenze feline.

Cominciai a coccolare il Gatto prismatico che mi seguì dall’Amazzonia fino a Rio de Janeiro osservando le facce degli studenti. Mi avvicinai a loro con la creatura tra le braccia, mi sedetti in mezzo a loro facendo cenno di fare altrettanto. Incrociai le gambe e sistemai meglio lo pseudo felino. Un altro paio di secondi di silenzio nel frattempo che la gente cominciò a sedersi.

Bene…ora ascoltatemi bene. Il gatto prismatico ha la stessa fisionomia di un gatto babbano, se non fosse per questo occhio di colore violaceo! E’ l’unica cosa che lo contraddistingue da un gatto comune. Le informazioni che vi sto dando adesso non sono altro che mere supposizioni ragazzi! Potrebbe succedere che qualcun altro scopra che ogni pastore Belga sia in realtà un Cane Prismatico!

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Aggiunsi una risata a quelle parole. Quando parlavo con i miei studenti mi sentivo sempre a mio agio, quasi avevo dimenticato la presenza di Monique che era rimasta in piedi ad osservare il mio fare con gli altri ragazzi. Continuai a parlare del più e del meno quando mi ripresi da quel momento e ricominciai con la lezione.

Il gatto Prismatico si trasforma raramente e mai per un capriccio personale. Abbiamo riscontrato che loro si trasformano per autodifesa, diventando altri animali più piccoli, o animali della stessa razza del loro predatore. Quindi possiamo dedurre che ogni animale che notiamo, potrebbe essere un Gatto prismatico nascosto per proteggersi. Non sappiamo se questa abilità sia l’omonima della pozione Polisucco, ma molti luminari pensano che potrebbe essere il componente chiave per poter anticipare i tempi di tale pozione!

Rimasi ancora in silenzio. La lezione era già quasi finita purtroppo, infondo non c’erano così tante informazioni ma avevo reso i miei studenti come i primi testimoni della nascita di una nuova specie nel bestiario che avrebbero studiato in futuro!

Bene! Mi dispiace dirlo ma la lezione è finita! Mi raccomando fate i compiti che vi sono stati lasciati sul vostro banco. Avete tempo fino alla mezzanotte del giorno undici del mese prossimo per poter consegnare i vostri compiti. Buona giornata a tutti!

Conclusi alzandomi di nuovo in piedi, non parlai subito ma guardai l’animale ormai comodo tra le mie braccia, un leggero sorriso andando con il dito indice e stuzzicargli un orecchio…

Quaxo… ora puoi andare di nuovo nella foresta… grazie.

Gli dissi quasi a bassa voce, lasciandolo cadere agilmente sul terreno erboso e vedendolo scattare in direzione della foresta proibita. Nel frattempo i ragazzi cominciarono ad allontanarsi dalla zona ringraziandomi. Tutti tranne una… Monique che mi fissava con occhi freddi, severi, degni di una del suo rango. Misi le mani in tasca facendo un passo in avanti ed osservandola. Lei fece lo stesso, avevo una paura matta di quello che mi poteva dire. Mi fece solo una domanda, chiara, precisa, una domanda che mi colpì direttamente nella mente.

<< E’ soddisfatto della sua lezione?>>

L’accento francese si poteva sentire, ma non mi importava molto, adesso l’unica cosa che mi importava era rispondere a quella domanda. Se ero soddisfatto della mia lezione?

Si.

Risposi solamente guardandola negli occhi.





Stiamo migliorando ma non è ancora abbastanza! Cerca di esprimere di più della tua presenza!
3

Corretta
5

Va bene non essergli amici! Ma quaxo ad esempio può trasformarsi in un drago, ma non può avere la forza di un drago o le sue capacità!
2

Beh un'osservazione più che giusta...ma se fosse un Vampiro io dovrei avere due buchi sul collo.
3

Ehm..ti ricordo che il gatto prismatico ha come unica differenza l'occhio viola, ma andrò comunque ad osservare queste sue ricerche.
5

punti 18 per Mark




ottimo, nulla da ridire.
10

Ricerca ottima!
5

Beh, speriamo che Quaxo non abbia letto l'ultima parte che riguarda il prelievo!
5

Ottima osservazione!
5

Bella ricerca!
10

punti 35 per Jorge




Ottimo! Mi piace il fatto che hai interagito con la lezione!
10

Ah| Questo non lo sapevo!
5

Beh beh! Molto interessante
5

Non male come pensiero, anche se ti do un piccolo consiglio. Pensa in Grande!
3

Chiara e Concisa!
11

punti 34 per Brianna




Come inizio ci siamo! La prossima Descrivi di più! So che puoi fare grandi cose!
5

Corretta.
5

Ci siamo ma , cerca di ricordare che si trasformano per difesa non per utilità!
4

Potrebbe essere un'idea!
5

Non male come Ricerca!
8

punti 27 per Kora




ottima risposta
10

Ottimo
5

Ottima osservazione
5

Va benissimo! Ma anche tu, un piccolo consiglio. Pensa in grande!
4

Ottimo!
10

punti 34 per Elisabeth




Bellissima Risposta anche se un poco triste!
10

Giusto!
5

Mi è piaciuta molto!
5

Benissimo, ma anche tu...Pensa in grande!
5

Bella ricerca! Mi piacerebbe continuare a discuterne!
11

punti 36 per Caroline Priscilla
Simon
 
 

Data Utente Tipo Dado Risultato  
Descrivi in chiave GDR (in terza persona al passato) la tua permanenza a lezione, descrivendo pensieri e sensazioni!
Quale è la caratteristica che distingue un Gatto Prismatico da uno comune?
Cercheresti mai di farti amico un Gatto prismatico? Perchè?
Secondo te...se non fosse il gatto, quale sarebbe la vera forma di questa creatura?
Leggendo il nuovo articolo scritto da Yoshino Takigawa, allegato alla vostra pergamena, Descrivimi in quali altri posti del mondo ed in quale forma sono stati trovati i presunti Gatti Prismatici.

 
 

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