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Acutus e Pluma Mutatio

Messaggioda Lucas » 09/02/2013, 18:47

Seppur insegnare ad Hogwarts fosse, per me, diventata ormai un’abitudine, ogni volta che mi ritrovavo a fissare la porta chiusa della mia aula consapevole che, all’interno, essa fosse piena di studenti, mi ritrovavo col cuore in gola e un grosso nodo allo stomaco: forse perché, dentro la mia testa, i ragazzi più grandi facevano ancora il paragone col mio predecessore, il professor Skett, e non ero sicuro di essere alla sua altezza; paranoie che naturalmente non avevo mai espresso ad alta voce, nemmeno alla mia compagna, forse perché di solito ero piuttosto sicuro di me e solo in frangenti come quello diventavo piuttosto insicuro.
Ma forse il problema non ero solo io, quanto il modo in cui tutto, intorno a me, si stava modificando: e per quanto cercassi di apparire il più sereno e tranquillo possibile – anche e soprattutto con Tisifone – non potevo negare a me stesso che riflettere sull’incontro con Julie, se fossi riuscito a trovarla, naturalmente, mi rendeva sempre piuttosto inquieto.
Scossi il capo e sospirai, maledicendomi per quei pensieri: insomma, stavo per tenere una lezione, stavo per insegnare qualcosa d’importante – o almeno lo era per me – ai miei studenti, stavo per trasmettere una mia conoscenza a chi, presto, sarebbe diventato il futuro del mondo magico… e me ne stavo lì fuori, in piedi come uno stupido, a pensare alla mia ex ragazza?

Sei messo veramente male Turner…

Mi rimproverai mentre posavo la mano sulla maniglia della porta e la tiravo verso di me, così da aprirla e fare il mio ingresso all’interno dell’aula.

Buon pomeriggio a tutti, ragazzi.

Li salutai col sorriso, come sempre, non aveva importanza quanti pensieri avessi per la mente: un Tassorosso, avrebbero detto alcuni, semplicemente me stesso, rispondevo io; ero fatto in quel modo, cercavo di mettere da parte ogni problema quando dovevo rapportarmi coi miei studenti… e di solito mi riusciva piuttosto bene.

Bene signori, giacché ultimamente mi sono piuttosto soffermato sulla parte teorica della Trasfigurazione, oggi ho deciso di dedicare la nostra lezione unicamente alla parte pratica di questa materia, esponendovi due incantesimi base della mia disciplina, e che spesso possono risultare molto utili.
Il primo incantesimo è l’incanto Acutus: con questo semplice incantesimo è possibile trasfigurare oggetti di piccole dimensioni, come dei fiammiferi ad esempio, in aghi; per castare (lanciare) in modo corretto l’incantesimo, è necessario ruotare il polso della mano con la quale impugnate la bacchetta per due volte in senso orario, e puntarla contro l’oggetto da trasfigurare. Inutile dire che, fino a quando non conoscerete gli Incantesimi non Verbali, la pronuncia della formula dovrà avvenire in modo molto preciso, altrimenti l’incantesimo potrebbe non funzionare a dovere.


Mi fermai per qualche istante, così da riprendere fiato e permettere ai ragazzi di finire la trascrizione dei loro appunti, e quando una studentessa di Delfinazzurro alzò timidamente la mano per poter fare una domanda, feci un cenno di assenso in sua direzione così da permetterle di parlare.

Professore, mi scusi… lei ha detto che gli incantesimi che ci insegnerà oggi sono utili, ma mi chiedevo per cosa l’incanto Acutus lo fosse… fatta eccezione per rammendare un abito strappato…

Seppur il commento della bambina suscitò un brusio generale e divertito nella classe, il mio volto non perse il suo sorriso ed anzi, con esso tranquillizzai la Delfina che intanto era diventata tutta rossa, forse convinta di aver detto una sciocchezza.

La sua domanda non è di certo fuori luogo, signorina Wollis, e non vedo cosa ci sia di male nell’esprimerla ad alta voce – iniziai a rispondere io, occhieggiando ad alcuni Serpeverde ancora intenti a sghignazzare così da far comprendere loro che era il caso di smetterla – In effetti, a prima vista, questo incanto potrebbe risultare totalmente inutile nella vita di un mago, eccezion fatta per rattoppare buchi o riattaccar bottoni. Ma pensate al suo utilizzo durante un duello: se ad esempio lanciaste una serie di aghi contro il vostro avversario, potreste fargli parecchio male, non credete? E se anche il vostro intento non fosse quello di ferire, potreste comunque distrarlo quel tanto che basta da permettervi di scappare.

Un Serpeverde non è solito scappare da un duello, professore, chiunque abbia come avversario.

Spostai lo sguardo sulla ragazza che aveva parlato, colei che meno, tra gli studenti coi quali mi rapportavo ogni giorno, riuscivo ad inquadrare: Melia Herbert rappresentava per me un mistero, un mistero che forse nemmeno tenevo a scoprire; quegli occhi dorati, però, così particolari e profondi, nascondevano secondo il mio istinto molto più di quanto comunicassero superficialmente.
E ancora non avevo idea di quanto quel mio pensiero fosse fondato.

Può anche essere così, signorina Herbert, ma converrà con me che la strategia è fondamentale in un duello tanto quanto il coraggio… ed utilizzare un incantesimo del genere può essere considerato proprio come un utilizzo strategico delle proprie abilità.

Le risposi dunque, pacato nel tono poiché non ero deciso a far polemica, ma sicuramente pronto a mettere in chiaro anche il mio punto di vista sperando che la Prefetta, e in generale il resto della classe, non lo considerasse poi così sbagliato.

Sì, credo che lei abbia ragione, professor Turner.

Confermò la ragazza, e per quanto non fossi sicuro che quelle parole fossero sincere – e non semplicemente un modo per porre fine al nostro scambio di idee – mi limitai ad annuire e ad abbracciare nuovamente tutta la classe con lo sguardo.

Il secondo incantesimo di cui voglio parlarvi oggi è l’incanto Pluma Mutatio.
Questo incantesimo permette di trasfigurare il proprio obiettivo in una piuma, a patto che esso sia un oggetto inanimato; anche in questo caso, tale incanto risulterà molto utile in un duello, specie nel momento in cui il vostro avversario deciderà di lanciarvi contro qualcosa.


Si trattava sempre di usare l’astuzia, di prediligere la strategia alla forza bruta: era una scelta personale, naturalmente, alcuni l’avrebbero potuta considerare una buona trovata, altri semplicemente un atto di codardia… per me era solo questione di decidere caso per caso quale fosse la cosa migliore da fare, ma era anche una questione di carattere.
Ero sicuro, ad esempio, che Demetri avrebbe considerato un incanto del genere come un “espediente da Tassofesso”, o qualcosa del genere.

Scusi professore, posso farle una domanda?

Ancora una volta il mio sguardo si spostò da un punto vuoto, che stavo fissando mentre ero perso nelle mie riflessioni, sul ragazzo del terzo anno che aveva alzato la mano.

Certo signor Fox, chieda pure.

Risposi, invogliando così il Grifondoro a parlare: sapevo che in molte lezioni i miei colleghi non amavano troppo l’intervento da parte degli studenti, ma per me era piacevole, quasi gratificante, che i ragazzi interagissero con l’insegnante durante una sua lezione.

Mi stavo chiedendo… lei ha detto che l’incantesimo Pluma Mutatio agisce solo su un oggetto inanimato… ma può funzionare su un qualsiasi oggetto, a prescindere, ad esempio, dalla sua forma, dal peso o dalla grandezza? Oppure ci sono delle restrizioni particolari?

No, nessuna restrizione.
Naturalmente è chiaro che, se l’oggetto sarà simile per dimensione e peso, ad una piuma, sarà più semplice per l’incantatore castare (lanciare) l’incanto e sarà più facile che esso funzioni correttamente; viceversa, nel caso in cui l’oggetto sia molto differente dalla piuma, la riuscita dell’incantesimo richiederà una concentrazione maggiore.
In questo caso, per effettuare tale incanto sarà necessario muovere la bacchetta in senso circolare, mimando l’atto di racchiudere il nostro obiettivo in un cerchio immaginario.
Per entrambi gli incantesimi, infine, il loro contrario è il classico “Finitus”.


Ancora una volta fermai il corso delle mie parole, lasciando a tutti il tempo di scrivere anche quelle ultime informazioni: sapevano già, conoscendomi, che a quelle veloci spiegazioni sarebbe seguita una parte pratica, ed era quella che attendevano con maggiore ansia; dal canto mio, preferivo che si esercitassero il più possibile, visto che quegli incantesimi erano solitamente un classico nella prova pratica dei G.U.F.O.
Per questo, subito dopo aver posto fine alle mie ennesime riflessioni, agitai la bacchetta e feci comparire di fronte a loro due cucchiai da minestra.

Visto che abbiamo terminato con le spiegazioni, direi che è giunto il momento di avviarci verso la pratica, per vedere se avete assimilato ciò di cui abbiamo parlato a lezione: di fronte a voi ci sono due cucchiai, e quello che vi chiedo è molto semplice.
Trasfigurate, o tentate di farlo, il primo in un ago e il secondo in una piuma… coraggio, bastano un po’ di concentrazione e di buona volontà!


Ero fiducioso, sicuro quasi completamente che tutti i miei studenti fossero in grado di fare ciò che avevo loro chiesto: nel resto del tempo a disposizione, infatti, mi limitai a passeggiare tra loro, passando tra i banchi, approvando il loro operato o dando nel caso dei consigli a chi dimostrava di averne bisogno.
Quando l’orologio della Torre Ovest scandì la fine della lezione, un secondo movimento della mia bacchetta fece scomparire i cucchiai – alcuni dei quali erano intanto divenuti aghi e piume – ed io sorrisi ai ragazzi con aria soddisfatta, pronto a congedarli per tornare poi nei miei alloggi.

Basta così per oggi, è ora di andare… ma prima, come sempre, vi lascio i compiti per questa lezione; ormai mi conoscete, quindi mi raccomando… niente copia-incolla delle mie parole, rielaborate sempre i concetti per spiegarli nel modo in cui voi li avete compresi!
Gli elaborati sono da consegnare sulla mia scrivania entro il 5 Marzo alle ore 17.00, cercate di essere puntuali altrimenti non potrò accettarli.
E per qualsiasi cosa, potete mandarmi un gufo o venire a trovarmi nel mio ufficio.
È tutto ragazzi, buona serata!





Risposta corretta.
Attenzione, ad un piccolo errore: la formula deve sempre essere pronunciata bene, sia che il mago che la usa sia esperto o alle prime armi; la differenza è che un mago più esperto può anche ricorrere ad un incantesimo non-Verbale, pensando solo la formula, mentre un mago ancora inesperto dovrà per forza pronunciarla a voce alta.
4

Risposta corretta.
Stesso discorso della domanda precedente.
4

Buona risposta, magari un po' sintentica, ma ho apprezzato il fatto che tu abbia voluto prendere in esame entrambi gli Incanti.
3

Purtroppo questa risposta non è andata bene, e ti spiego il motivo: quando qualcuno ti chiede di scrivere la lezione in formato GdR, è come se tu dovessi raccontare la tua esperienza come in una normale giocata.
Quando tu muovi il tuo Personaggio lo fai pensare, lo fai interagire con ciò che lo circonda, lo rendi vivo: quello che tu hai riportato in questa risposta è un riassunto della lezione, dove però il tuo Personaggio quasi non esiste, come se fosse uno spettatore esterno ed estraneo invece che partecipante attivo nella classe.
Se ti vengono fatte domande di questo tipo, in un complito, pensa a sviluppare la risposta come se ti trovassi di fronte al dover scrivere il post di una qualsiasi giocata per il Castello, e non esitare a chiedere aiuto ai tuoi compagni... sapranno darti consigli preziosi, ne sono certo!
2

Purtroppo il commento è lo stesso dell risposta precedente: oltretutto nella domanda che pongo, specifico che voglio che vi soffermiate "sull'ambiente intorno al tuo PG, sulle sue sensazioni, sui suoi pensieri e sul lancio dell'Incantesimo": nel tuo caso posso prendere per buona soltanto l'ultima parte. Non ci sono sensazioni, non ci sono pensieri... c'è solo un racconto sterile e veloce.
Mi dispiace dover dare un voto così basso, ma ripeto, tutto sta nel capire cosa venga richiesto dalla domanda: e quando ti viene chiesto un GdR, quasi sempre ti si sta domandando di scrivere un racconto secondo le modalità che ti ho descritto sopra.
Non arrenderti e chiedi aiuto se serve, vedrai che riuscirai a migliorare!
3

punti 16 per Mark




Risposta corretta e ben strutturata... e sì, è vero.
Ma non lo sperimenteremo mai, vero signor Alvares?
5

Caro Jorge, le tue risposte, oltre che essere sempre corrette, mi fanno molto sorridere.
Lascia stare la volpe della signorina Walker, dammi retta, e per rispondere alla tua domanda no, se la formula viene pronunciata male, semplicemente non accadrà nulla.
Deluso?
5

Ottima risposta anche questa, hai effettuato un ragionamento molto strategico, bravo, e anche se non ti sei dilungato moltissimo, trovo che tu sia riuscito ad essere comunque esaustivo con le tue parole.
Bravo!
5

Non saprei nemmeno come commentarlo, questo GdR: descrizioni dettagliate dei pensieri e delle elucubrazioni del personaggio nel corso della lezione, interazione con la classe, e soprattutto, hai inserito la risposta nel contesto reale di gioco del tuo PG, prendendo spunto da ciò che gli accade in ON per convogliarlo nella risposta.
Davvero un lavoro eccellente.
10

Oltre alla mia preoccupazione sempre più crescente per l'avvicinamento di Jorge alla signorina Herbert, e oltre al fatto che fingerò di non aver letto quello che è successo nella Torre di Astronomia, anche in questo caso sono rimasto davvero colpito: un bellissimo GdR, fluido da leggere, divertente, avvincente.
Sono molto colpito e soddisfatto, bravissimo.
E il titolo di "Miglior Compito" non te lo toglie nessuno!
15

punti 40 per Jorge




Risposta corrente e ben presentata.
5

Come sopra, una risposta corretta e ben presentata: nessuno studente pensa mai ad usare l'Incanto per sopperire ad una dimenticanza, chissà perché!
5

Mi è piaciuto questo ragionamento, che va a fare di una debolezza - ad esempio l'incapacità del duellante di effettuare incantesimi complicati - un punto di forza, poiché spesso le cose semplici sono quelle che tendiamo a considerare quasi impossibili da risolvere. Molto brava!
5

Se c'è una cosa che bisogna riconoscere alla tua PG è di sicuro la perseveranza! Sono contento che Brianna non si arrenda anche quando non riesce, e i risultati, almeno nei compiti, si vedono: da quando hai iniziato a svolgere quelli della mia materia sei andata crescendo e migliorandoti, ne sono davvero contento.
Ottimo GdR, interazione perfetta con la classe e la lezione, eccellente presentazione di pensieri e sensazioni del Personaggio: brava!
10

Anche in questo caso un ottimo GdR, che mi ha colpito per la dolcezza di Brianna: purtroppo i pregiudizi verso i Babbani esistono da sempre e forse sempre esisteranno, ma il fatto che la piccola Delfina sia riuscita a vincere nello scontro è la prova di quanto sia allo stesso livello di chiunque altro.
Davvero un ottimo lavoro, bravissima!
15

punti 40 per Brianna




Risposta corretta e completa.
5

Anche in questo caso, la risposta è corretta e completa, molto bene!
5

Un'ottima risposta, mi fa piacere tu ti sia concentrata sull'aspetto soggettivo della cosa, era proprio il tuo parere, in fondo, che ho richiesto.
Molto brava!
5

Un GdR molto ben fatto, diverso dagli altri perché sei partita subito dal prendere in considerazione la parte pratica della lezione: e tuttavia non mi sento assolutamente di penalizzarti per questo, perché anzi, ti sei largamente soffermata sulle sensazioni e i pensieri del tuo Personaggio, facendomi vivere con lei quel momento di gioia - e poi stizza - per la (non) riuscita dell'incanto.
Molto bene davvero.
10

Che vendetta diabolica, signorina Queen!
E io che credevo che i Grifondoro fossero superiori a certe cose...
Scherzi a parte, mi è molto piaciuto questo GdR, mi dispiace per il compito rovinato - ma direi che ti sei rifatta alla perfezione - e ammetto che probabilmente anche io avrei reagito come Elbeth, se fossi stata al posto suo.
Bravissima!
15

punti 40 per Elbeth




Risposta corretta e completa.
5

Risposta corretta e completa come la precedente!
5

Una buona risposta, mi fa piacere tu abbia preso in esame entrambi gli incanti, forse potevi aggiungere qualche considerazione personale - ad esempio a livello soggettivo quale ti piace di più e quale quindi useresti più facilmente in un duello, ma sono comunque soddisfatto.
4

Un buon GdR, eseguito molto bene: mi piace molto che tu interagisca attivamente nella lezione, ponendo molte domande e riuscendo ad incastrarle perfettamente con le mie parole, non è una cosa che sanno fare tutti e per questo l'apprezzo molto.
C'è solo una piccola svista nella quale hai scritto in prima persona invece che in terza, ma per il resto è una risposta perfetta.
9

GdR interessante, mi hai incuriosito: chi ha mandato la Dragargenteo contro Elisabeth?
A parte questo, anche in questo caso c'è stata una piccola svista, un pezzetto del racconto in cui hai scritto in prima persona invece che in terza, ma si tratta di una sottile sbavatura in un complito che ritengo comunque ben eseguito e strutturato.
Voglio riuscire a darti il titolo di "Miglior Compito", signorina Walker, quindi ti aspetto alla prossima lezione!
14

punti 37 per Elisabeth
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Lucas
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2013-03-04 13:16:20 Elbeth d20 12  
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2013-02-09 18:59:02 Melia d20 15  
Descrivi l'Incanto Acutus nel modo più completo possibile (5 punti).
Descrivi l'Incanto Pluma Mutatio nel modo più completo possibile (5 punti).
Quale dei due Incantesimi consideri più utile per un mago nel corso di un duello? Motiva la tua risposta (5 punti).
Scrivi un GdR (al passato e in terza persona) nel quale il tuo Personaggio vive la sua esperienza durante la lezione: soffermati soprattutto sulla sua parte pratica (10 punti). Lancia due volte il d20 sommando al risultato la Concentrazione del tuo PG: tenendo conto che si richiede un risultato uguale o superiore a 14

- Se tale punteggio viene raggiunto per entrambi i tiri, il PG sarà riuscito a lanciare con successo entrambi gli incanti.
- Se tale punteggio viene raggiunto per il primo tiro ma non per il secondo, il PG sarà riuscito a lanciare con successo solo l'incanto Acutus.
- Se tale punteggio viene raggiunto per il secondo tiro ma non per il primo, il PG sarà riuscito a lanciare con successo solo l'incanto Pluma Mutatio.
- Se tale punteggio non viene raggiunto in nessuno dei tiri, il PG non sarà riuscito a lanciare nessuno dei due incanti.
Scrivi un GdR (al passato in terza persona) nel quale il tuo Personaggio si ritrova ad utilizzare uno dei due incanti - o entrambi, a seconda della sua scelta personale - durante un duello: soffermati sull'ambiente intorno al tuo PG, sulle sue sensazioni, sui suoi pensieri e sul lancio dell'Incantesimo - a scelta del giocatore la riuscita o meno dell'incanto (15 punti).

 
 

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