1664 punti 1267 punti 1021 punti 1415 punti 1750 punti 1032 punti

Guferia

Messaggioda Typhon » 20/01/2012, 0:13

Quella situazione si stava facendo più delicata.
Per qualche istante, Typhon smise di essere calcolatore e malizioso e lasciò spazio ad una parte di se che solitamente lasciava vedere solo alle persone delle quali si fidava ciecamente. Addirittura Arianna poteva dire di averlo visto si e no una volta l'anno con quel modo di fare molto più adulto e a modo suo affascinante forse.
Fissava l'orizzonte esponendo le sue idee, magari ad alta voce, come se non avesse nessuna idea che lei stava ascoltando, la perfetta del delfini, che invece aveva captato benissimo la domanda e fece per rispondere, ponderandoci sopra, non come pochi attimi prima nei quali la risposta invece venne quasi spontanea e fulminea. Una novità per lui, una sorpresa per lui, ma piacevole, d'altronde, la ragazza stava guadagnando sempre molti punti ai suoi occhi anche se Seal non lo avrebbe mai ammesso, nemmeno sotto tortura.

Il cliché della bella ma stupida è superato ormai da tempo, dovresti saperlo.

Con una risposta del genere mi ricorda tanto qualcuna... Tsk!

Non si può scappare dalla guerra, credo sia qualcosa di impossibile.
Certo, potrei andarmene da qui, ma la guerra prima o poi mi raggiungerebbe comunque: e poi come potrei chiudere gli occhi sapendo che magari ci sono dei miei amici o delle persone a cui tengono che combattono per ciò in cui credono?


La sentì vicina. Aveva fatto qualche passo in sua direzione e aveva trovato il coraggio di affiancarlo. Evidentemente aveva lasciato intendere con troppa semplicità che adesso era innocuo, un gran male, assolutamente si. Non gli piaceva risultare innocuo, anche perché a tutti gli effetti, lui non lo era, o forse, un tempo lo sarebbe stato ancor di meno, senza vincoli sentimentali di mezzo.
Voltò appena il capo verso Alexis la quale aveva iniziato a rispondere, pacata anche lei ora, ma in fondo non molto diversa da come era anche prima, semplicemente dimostrativa di quella razionalità che lui fin troppo spesso ometteva nei suoi comportamenti ma che in realtà ne aveva da vendere, pur essendo semplice e puro fuoco ardente, in grado di sciogliere anche il ghiaccio più spesso dell'Artide.

Il punto è che a me non importa niente. Insomma, sono consapevole di quello che valgo e tanto mi basta, quindi la vera domanda che mi porrei è: sarei pronta a morire e ad uccidere per questo? Dovrei decidere se credo in questo ipotetico desiderio di uguaglianza o meno.

Se ricordi bene, il più grande evento babbano di guerra di tutti i tempi è nato proprio da una credenza del genere, da una sicurezza del genere, nella propria razza e nel proprio sangue. Ad opera di un fottuto e pazzo tedesco, 1940, se non mi sbaglio...

Dopo aver soffermato anche troppo gli occhi su di lei, così radiosa e innocente, almeno a prima vista, Typhon Seal spostò di nuovo gli occhi sull'orizzonte, anche perché no, Alexis Parker non aveva affatto concluso di parlare.
C'era un ultimo pensiero da snocciolare, un'ultima verità da professare, un'ultimo dilemma da tirare in ballo, e Typhon si sentì portato ad odiarla profondamente per le parole che uscirono dalla bocca della delfina poco dopo...

Ma poi mi chiedo... e se qualora questa guerra avvenisse, e ci fosse una persona a me cara dall'altra parte, sarei disposta a sacrificare me stessa se me la trovassi davanti? Sarei capace di ucciderla per sopravvivere? Forse allora l'idea di scappare diventerebbe l'unica soluzione possibile...


Quella fu davvero troppo per la sua sopportazione.
Già c'erano i suoi incubi qualche notte ad inseguirlo spesso, adesso non solo si era messo nei guai da solo confidando i suoi pensieri all'angioletto ma per lo più si ritrovò a sentirla ragionare esattamente come lui e farsi quella stessa domanda che gli attanagliava il cuore già da molto tempo, da quando aveva cominciato a capire cosa significasse essere più maturo... già, proprio per far colpo su quella bionda bufera di fuoco che irradiava la sua vita e la sua anima come fosse un incendio impossibile da estinguere.

Direi che è abbastanza per oggi di filosofie e pensieri profondi. La lezione di etica è finita Parker.

Stizzito, ma senza assolutamente darlo a vedere, il ragazzo si fece indietro di qualche passo voltandosi iniziando a camminare sicuro e deciso verso l'uscita. Per lui la conversazione era finita e con essa anche quell'incontro che per i suoi gusti era durato anche troppo, fin troppo.

Ci si vede in giro... angioletto.

E detto questo, nemmeno voltandosi per guardarla un'ultima volta in viso, fece soltanto lo sforzo di fermarsi sull'uscio della guferai prima di andar via e rivolgerle quel saluto fugace e dotato di un appellativo verso di lei, forse volto a prenderla in giro, forse volto in realtà a farle un complimento, ma questo, lo poteva sapere soltanto lui e al momento la delfina non poteva esserne al corrente.
Avatar utente
Typhon
Terran Huracanum
Terran Huracanum
 
Grado: 11+
 
Messaggi: 356
Iscritto il: 11/11/2011, 22:21

Messaggioda Alexis » 20/01/2012, 0:25

Avevano un modo di ragionare simile, lei e Typhon: o perlomeno era questo che era venuto spontaneo da pensare alla ragazza, quando l'altro non solo non aveva replicato alle sue parole, ma addirittura le aveva avallate ponendo ad esempio la situazione tedesca che aveva portato alla Seconda Guerra Mondiale.
Alexis potè persino dire di sentirlo più vicino, perlomeno fino a che non pronunciò quell'ultima frase che sembrò sconvolgerlo anche se all'apparenza non era cambiato niente.

Direi che è abbastanza per oggi di filosofie e pensieri profondi. La lezione di etica è finita Parker.

Chi ha insegnato a chi?

Domandò lei in risposta, ma con un tono di voce talmente basse che probabilmente lui nemmeno la udì: dal tono di voce di Typhon non sembravano esserci inflessioni particolari, ma Alexis era sicura che le sue ultime parole avessero influito sulla scelta di lui di chiudere la conversazione; e non perchè si sentisse così importante, ma perchè il cambiamento nel modo di fare era stato troppo, troppo repentino da ipotizzare qualcosa di diverso da quell'idea.
Lo osservò avvicinarsi all'entrata della guferia, senza nemmeno più guardarla: ma cosa poteva avergli dato tanto fastidio in ciò che lei aveva detto? Forse c'era qualcuno nella sua vita d'importante con cui aveva paura di confrontarsi, forse tra i Purosangue vi era una persona che Typhon non voleva trovarsi come nemica: tante domande ma di certo non era quello il momento o il luogo per porle.

Ci si vede in giro... angioletto.

A presto e buon pranzo, Typhon.

Rispose semplicemente la ragazza, osservandolo scomparire dietro l'angolo: sospirò leggermente e tornò a guardare fuori attraverso l'ampia finestra che lasciava entrare l'aria gelida di quel giorno di fine Gennaio; quante persone stava conoscendo nell'ultimo periodo, e tutte con personalità diverse. Il chiassoso e divertente Vergil, il dolce e premuroso Ferdy, ed ora il cinico e misterioso Typhon: come potevano coesistere tanti caratteri diversi nello stesso ambiente, e come potevano a volte amalgamarsi tra loro e raggiungere un equilibrio?

Che gran mistero l'essere umano...

Si limitò a pensare Alexis, scrollando le spalle per poi prendere passo verso l'entrata della Guferia e scendere in Sala Grande dove, probabilmente, li avrebbe visti tutti e tre seduti ai rispettivi posti intenti a pranzare: tre ragazzi, tre sguardi, tre storie da raccontare.


[Fine]
Avatar utente
Alexis
Acuan dei Laghi
Acuan dei Laghi
 
Grado: 10
 
Messaggi: 381
Iscritto il: 15/01/2012, 18:49

Messaggioda Kayleen » 29/02/2012, 19:07

[Martedì, ore 12e14]


Le lezioni erano finite da circa quindici minuti ed il pranzo sarebbe stato servito in sala grande a breve, ma lei aveva altro da fare, al momento. Sì perchè dalla prima volta in cui aveva messo piede ad Hogwarts si accingeva a spedire un messaggio alla sua famiglia.
Non era stato facile per lei abituarsi al fatto che ad Hogwarts i telefoni non si usassero e anche se ad undici anni l'utilizzo del cellulare le era ancora interdetto, si aspettava di trovare almeno un vecchio telefono a gettoni per comunicare con il vecchio babbano. C'era rimasta parecchio male quando aveva scoperto che, in realtà, lì i contatti avvenissero tramite gufo.

Sì, gufi, i pennuti! E non era un modo di dire.
Chissà che faccia avrebbero fatto i suoi genitori quando si sarebbero visti arrivare, sul davanzale della loro casa di Nevern, un gufo!
Avrebbe voluto esserci.

Ad ogni modo, ora tra le mani reggeva una piccola pergamena stropicciata, arrotolata non troppo bene, legata da un nastrino rosso acceso. Quel rotolino conteneva il messaggio per mamma e papà.

Indossava la divisa della scuola, formata dalla gonna grigia a pieghe, un maglioncino dello stesso colore, la camicia bianca ed il cravattino con i colori della sua casata, anche se quello non era allacciato troppo bene; non per qualcosa, ma perchè non era in grado di sistemarselo nel modo giusto. Sopra, a coprirla dal freddo, il mantello nero invernale, con ricamato all'altezza del petto, sulla destra, il grifone dorato.
I capelli biondi, in compenso, erano sempre i soliti: sciolti, spettinati ed arruffati. Pettinarseli per lei era un vero incubo ed era per questo che probabilmente evitava di farlo la maggior parte delle volte.

Immagine


Fuori la temperatura era fredda,tipica della stagione invernale. Era pure nuvoloso, una coltre di grigie e spesse copriva il cielo e non lasciava filtrare neppure un singolo raggio del sole di mezzogiorno.
Lei si avvicinò ala scalinata esterna della torre in pietra della gufiera, ma ancora non si decise a percorrerla. Doveva ancora entrare nell'ottica di quel strano mezzo di comunicazione.
In più, tutto quel gufare, pur essendo mattina, le risultava un pochino sinistro.


Spoiler:
Justin
Avatar utente
Kayleen
Studente
Studente
 
Anno: 4
 
Messaggi: 380
Iscritto il: 14/02/2012, 18:39

Messaggioda Justin » 06/03/2012, 11:38

Lezioni finite per oggi, ormai da quindici minuti nel favoloso castello di Hogwarts. La mole di compiti non è indifferente, così come la quantità di studio. Si, beh, se si parla di Justin Crawford, però, bisogna dire che non aveva mai mancato una lezione dall’inizio dell’anno, né la consegna di un compito, né niente. Ci teneva troppo a sapere tutto sul mondo dei maghi, ormai diventato il suo mondo, e quella passione, diventata ormai quasi maniacale ne era la prova assoluta. E non solo, perché aveva sviluppato una propensione per gli Incantesimi non indifferente, e continuava a provare e riprovarli tutti finchè non decideva che si era migliorato abbastanza. Quale cosa lo spingeva a fare ciò non si sa.

Proprio non avendo niente da fare, se ne stava lì seduto alla guferia, sempre alla solita finestra. Aveva bisogno di solitudine, la nostra rockstar, anche perché di ragazzine natebabbane che gli urlavano dietro ne aveva abbastanza, di ragazzine che lo classificavano come un pezzo da collezionare anche. Voleva tranquillità, la tranquillità più assoluta. No, non era sull’orlo di una crisi di nervi, ma il considerarlo “famoso” gli cominciava a dar fastidio anche ad Hogwarts.

Ed è così che se ne stava all’interno della guferia, seduto lungo una delle finestre, in una posizione alquanto strana: con il busto era appollaiato lungo il ciglio della finestra, la mano mancina reggeva la bacchetta, mentre la destra era penzoloni sulla pancia. La gamba sinistra pendeva nel vuoto, all’esterno della finestra, mentre la destra si trovava nella stessa posizione del busto, erette lungo il ciglio della finestra. Chissà a cosa pensava, chissà quale strana idea stava architettando; da uno come Justin c’è da aspettarsi di tutto.

Spoiler:
Kayleen
Avatar utente
Justin
Studente
Studente
 
Anno: 1
 
Messaggi: 22
Iscritto il: 26/02/2012, 12:11

Messaggioda Kayleen » 06/03/2012, 20:13

Ormai era sul primo gradino della scalinata esterna, quella che si stanziava sul lato destro della guferia, traballante e sinistra come la stessa torre.
Titubava, ma, ad ogni modo, ferma lì, impalata, non poteva di certo starci tutto il giorno.

Oh andiamo, datti una mossa!

Fu il pensiero finale, quello che letteralmente la obbligò a piegare il ginocchio sinistro ed iniziare a percorrere quei ripidi gradini. Senza troppo fretta, ma comunque con un certo ritmo, per superare definitivamente quello strano blocco che l’aveva colta, prima di arrampicarsi fin lassù.
Insomma, erano solo gufi, di cosa aveva paura?

Poi saranno addestrati, no?
Non penso mi attaccheranno.
–continuava a pensare, manco dovesse realmente farsi forza per superare una prova difficilissima.
L’immagine che lei aveva dei rapaci non era proprio positiva, ma forse neppure troppo veritiera.
Occhi grandi, artigli e becco affilato, visuale notturna.. Sì insomma, non erano i tipici animali “coccolosi”, ma era a loro che doveva affidarsi, se voleva comunicare con i suoi genitori.

Fu solo dopo una decina di minuti da quando si era avvicinata alla gufiera che finalmente giunse in cima alla scala e, di conseguenza, anche sull’ingresso della torre.
La prima cosa che la colpì ovviamente fu l’odore fastidioso che usciva proprio da quella stanza. Tanti pennuti in un unico spazio chiuso, per quanto arieggiato, non potevano produrre di certo un profumo di gelsomino, ma quello era proprio.. Nauseabondo! Fu proprio quello a trattenerla fuori, ancora qualche istante, approfittando per osservare la zona antistante.
Gufi, piume, cubicoli in pietra, mangime e.. Un ragazzo.
No lei quello non si aspettava proprio di trovarselo lì!

Ehm.. –iniziò la discussione, verso di lui, seduto sul davanzale della finestra, con un sopracciglio biondo inarcato ed un’espressione decisamente perplessa dipinta in volto- Non hai paura che sia pieno di *cacca* di gufo, laggiù? –fu quello il suo primo pensiero e dovette proprio esternarlo. Insomma, vederlo seduto in un posto del genere, già la faceva ridere, a priori.
Anche se non l’aveva ancora visto in volto.
Fece un passo avanti, verso l’interno, e fu in quel momento che le sorse un altro dubbio.

Può essere che io ti abbia visto sul muro di Jenni? –Aveva in mente, nella casa di una delle sue amiche babbane, un poster con un ragazzino biondo ossigenato, vestito in modo strano (come se lei, invece, si vestisse in modo normale); Justin gli somigliava parecchio, ma non ne era troppo sicura.
Avrebbe sentito volentieri musica pop se solo i suoi gliel’avessero permesso. Avrebbe forse appeso qualche poster in camera sua, se i suoi non avessero definito “quella roba” come delle sciocchezze, costringendola ad arredare la casa con cartelloni ambientalisti sulla salvaguardia delle balene in Giappone.
Eppure, quel tipo assomigliava davvero a.. No, sicuramente non l’aveva visto bene.
Avatar utente
Kayleen
Studente
Studente
 
Anno: 4
 
Messaggi: 380
Iscritto il: 14/02/2012, 18:39

Messaggioda Miyabi » 18/06/2012, 11:24

[Venerdì - ore 09.23 - Cinque giorni dopo l'incendio]


Niente lezione.
Che cosa strana per Miyabi, che solitamente - almeno per quel primo anno - aveva sempre avuto qualche materia da seguire al mattino. Invece, quel venerdì, la lezione di Divinazione non era stata sostituita da altro e quindi gli studenti erano stati lasciati liberi, ovviamente ricordando loro di non avvicinarsi alla Foresta Proibita visto quello che era successo; alla bimba era anche venuta l'idea di andare a trovare la professoressa Samyliak in Infermeria, ma poi aveva lasciato perdere considerando il gesto troppo sfacciato, forse la donna non avrebbe apprezzato e lei non voleva di certo darle fastidio.
Aveva perciò deciso di scrivere una lettera ai suoi genitori, come ogni weekend: loro non sapevano niente di quello che era successo a scuola e lei si era ben guardata dal dirglielo per non farli preoccupare a morte.

Sarebbero capaci di non mandarmi più a scuola...

Si disse la giapponesina, e lei non voleva assolutamente che succedesse una cosa del genere, per questo nella lettera aveva scritto che stava bene, che era felice che l'anno fosse finito, che non vedeva l'ora di tornare a casa... le solite cose, insomma.
Per questo, una volta conclusa la lettera, Miyabi aveva lasciato il dormitorio, dirigendosi verso la guferia nella quale arrivò una quindicina di minuti più tardi.

Spoiler:
Hans
Avatar utente
Miyabi
Astronomo collaboratore
Astronomo collaboratore
 
Grado: 11
 
Messaggi: 253
Iscritto il: 02/10/2011, 21:59

Messaggioda Hans » 18/06/2012, 13:26

[Venerdì - ore 09.30]

La mattinata era iniziata tranquillamente, nessuna lezione o impegno a gravare sulle sue spalle ma solo la meritata libertà e una mente libera da ogni pensiero, o quasi... Quanto era accaduto nella foresta lo incuriosiva, com'era ovvio, ma non lo riguardava e non vi dedicava molto tempo se non qualche sporadico pensiero che però finiva lì, sapeva di essere al sicuro in quella scuola e non aveva nulla da temere.
Era con questo stato d'animo, leggero e spensierato, che ora si trovava nella gufiera, in uno dei piani più alti a guardar fuori, in attesa di notizie; quali notizie? Non era dato sapere... solo lui conosceva il motivo per cui ogni mattina, da ormai molte mattine, si metteva lì a guardar fuori in attesa di qualcosa che, ne era certo, sarebbe giunto prima o poi come gli era stato promesso da suo padre e lui era un uomo che manteneva semrpe la parola data.

Maledizione, forse neppure questa è la mattina giusta....

Sbuffò rumorosamente per poi andarsi a sedere, ben attento a non sporcarsi, in un angolo di quel luogo che ad un primo sguardo poteva sembrar di certo spaventoso anche grazie ai rumori emessi da quei fastidiosi animali, i gufi, che lui non sopportava di certo.
"Roba da poveracci." Così amava definirli lui.

Prese poi fra le mani il suo zaino e lo aprì frettolosamente, estasse il pesante diario e cercò al pagina corrispondente ad oggi sfogliandolo delicatamente

Mercoledi... Giovedì.... eccoti qua!

Sugli ultimi giorni una grande X verde era stata scritta a coprire tutta la pagina mentre il giorno Venerdì risultava ancora intonso; prese un pennarello verde, lo aprì e poggiò la punta nell'angolo in alto a destra, accando alla scritta con il nome del giorno corrispondente, poi senza iniziare a scrivere si mise a guardare nuovamente fuori, in attesa...

Spoiler:
Miyabi
Avatar utente
Hans
Studente
Studente
 
Anno: 2
 
Messaggi: 51
Iscritto il: 24/02/2012, 11:44

Messaggioda Miyabi » 18/06/2012, 14:30

Appena messo piede nella guferia, la bimba si accorse di non essere sola: c'era un Serpeverde a poca distanza da lei, un bambino che Miyabi conosceva anche abbastanza bene. Hans von... beh, il cognome per lei era troppo difficile, ma le sapeva molto di nobile: non a caso, dentro di sé, la bimba lo chiamava il Principe perchè aveva un portamento ed un modo di fare che le ricordavano quelli dei principi nei film babbani che vedeva sempre a casa.

Buongiorno Hans-kun!

Lo salutò allora la giapponesina con un piccolo sorriso timido, mentre gli si avvicinava: stava scrivendo qualcosa su un diario e non voleva certo fare la figura dell'invadente, per questo si avvicinò ad un piccolo gufetto marrone di fronte al quale sventolò un biscottino gufico per convincerlo a scendere.

Ecco, devi portare questa ai miei genitori...

Mormorò Miyabi, legandogli la pergamena arrotolata alla zampetta per poi osservarlo aprire le ali e spiccare il volo, diretto verso l'abitazione dei suoi che, come ogni weekend, attendevano notizie della piccola. Si volse poi nuovamente verso Hans, non sapendo bene se fosse il caso di parlare ancora o meno. Alla fine decise di provare con un argomento che sicuramente conosceva.

Hai visto che disastro alla Foresta? Poveri animali...
Avatar utente
Miyabi
Astronomo collaboratore
Astronomo collaboratore
 
Grado: 11
 
Messaggi: 253
Iscritto il: 02/10/2011, 21:59

Messaggioda Hans » 18/06/2012, 22:34

Il suo sguardo era perso nel vuoto di quel cielo mattutino quando un rumore di passi irruppe nel caos provocato da tutti quegli orrendi animali portalettere; istintivamente si voltò verso l'ingresso e subito vide palesarsi una ragazzina che già aveva avuto modo di conoscere nella grande sala, una mattina, e con cui aveva fatto colazione e scambiato poche semplici parole ma di cui suo malgrado non ricordava il nome.

Buongiorno Hans-kun!

Pochi istanti e chiuse frettolosamente il diario avendo però cura di lasciare il pennarello come segnalibro in modo da non dover di nuovo sfogliarlo per ritrovare il punto in cui stava per porre la X. Comunque il saluto che ella gli riservò lo sorprese e lo allontanò dal pensiero di ciò che attendeva dato che, non conoscendo le usanze delle terre poste così ad oriente, non potè capire cosa quel "kun" significasse e per questo, prontamente rispose incuriosito a Miyabi facendole prima un lieve inchino col capo per poi sorriderle tranquillo

Buongiorno a te, ragazzina d'oriente, che ci fai in gufiera? Corri il rischio di sporcarti e mi auguro che ciò non accada!

Non appena ebbe posto la domanda, la sua risposta gli si palesò davanti, la ragazzina stava offrendo un biscottino ad un gufo per poi invitarlo ad andare chissà dove con una lettera legata alla zampa

Ecco, devi portare questa ai miei genitori...

Un messaggio eh? Guarda che i gufi sono nostri servitori, devono portare messaggi e non dovresti viziarli con dolci offerte... Comunque sia, posso chiederti che significa quel che mi hai detto poco fa? Hans KUUN o come diamine si dice... che vuol dire?

Fu ella poi a rivolgersi a lui, con poche parole ed una domanda

Hai visto che disastro alla Foresta? Poveri animali...

Ho visto ed ho sentito, ma dopotutto si tratta solo di animali! Noi siamo al sicuro, un incendio non minaccerà mai la nostra scuola realmente, per quanto riguarda gli esseri morti in quella grande foresta beh, forse era solo selezione naturale! Se non sei in grado di salvarti la pellaccia, evidentemente è così che doveva finire, no?

Nessun trattamento come quello avvenuto nella sala comune, nessun baciamano (anche a causa della distanza), solo un inchino ed un sorriso ma nessun nuovo tentativo di farla imbarazzare... almeno non quel giorno. Non è un ragazzo semplice, nè prevedibile e forse a tratti e in alcune cose, neppure troppo coerente! Ma non se ne cura, lui è così.

In quell'istante potè udire dietro di sè il richiamo di un gufo, un richiamo fin troppo famigliare per lui che non potè non riconoscerlo; un sorriso gli si palesò sul volto ma non si voltò ad osservare l'animale che si avvicinava, non ne aveva bisogno... il tanto atteso pacchetto dall'Austria era giunto, forse leggermente in ritardo, ma era lì ora seppur non ancora dentro alla gufiera.
Avatar utente
Hans
Studente
Studente
 
Anno: 2
 
Messaggi: 51
Iscritto il: 24/02/2012, 11:44

Messaggioda Miyabi » 19/06/2012, 13:11

Buongiorno a te, ragazzina d'oriente, che ci fai in gufiera? Corri il rischio di sporcarti e mi auguro che ciò non accada!

Un'altra persona che non la chiamava per nome: a Miyabi non dispiacevano affatto i soprannomi, le sembrava che fosse un modo per personalizzare qualcuno agli occhi dell'altro, ma cominciava davvero a dubitare che ci fosse qualcosa che non andava nel suo nome visto che quasi nessuno, al momento forse solo Michi, si rivolgeva a lei col suo nome di battesimo, usando invece una serie di appellativi vari che a volte rischiavando di confonderla.
Non fece in tempo a rispondere ad Hans che la risposta fu palese visto che la piccola giapponesina legò una pergamena alla zampa del gufo per vederlo poi volare via.

Un messaggio eh? Guarda che i gufi sono nostri servitori, devono portare messaggi e non dovresti viziarli con dolci offerte...

Ma se li tratti bene loro si affezionano, sai? E poi portano messaggi per te in tutto il mondo, perchè vogliono che tu sia felice!

U'n'idea un po' semplicistica ed ingenua quella di lei, forse, però era vero che quando un animale si affezionava a qualcuno poi si sentiva legato a quest'ultimo, e se succedeva con cani, gatti e quant'altro perchè non doveva succedere anche coi gufi?

Comunque sia, posso chiederti che significa quel che mi hai detto poco fa? Hans KUUN o come diamine si dice... che vuol dire?

Ihihihih...

Una piccola risata sfuggì dalle labbra della bambina, ma era evidente che non fosse una presa in giro quanto espressione di sano e genuino divertimento per l'errore di pronuncia del Serpino.

Kun... è un suffisso usato in Giappone per rivolgersi ai coetanei o ai ragazzi più piccoli di sesso maschile...

Gli spiegò, felice per una volta di poter parlare della sua cultura che molti, lì ad Hogwarts, sembravano non capire, troppo caratterizzata da gesti, espressioni ed usi che stonavano con quella occidentale.
L'argomento di conversazione preso dopo dalla bambina fu ciò che era successo alla Foresta, e quindi le condizioni degli animali che vi si trovavano all'interno.

Ho visto ed ho sentito, ma dopotutto si tratta solo di animali! Noi siamo al sicuro, un incendio non minaccerà mai la nostra scuola realmente, per quanto riguarda gli esseri morti in quella grande foresta beh, forse era solo selezione naturale! Se non sei in grado di salvarti la pellaccia, evidentemente è così che doveva finire, no?

Miyabi non rispose subito, intenta a riflettere sulle parole di lui: non aveva tutti i torti perchè conosceva anche lei, per sentito dire, la legge del più forte che riesce a sopravvivere, ma le sembrava comunque una cosa crudele.

Però il professor Vastnor mi ha detto che l'incendio è stato causato da qualcosa... forse una creatura cattiva...

Gli confidò, ricordando le parole del docente di Difesa.
Intanto, un gufo sembrava essere appena comparso per Hans, che però non si volse a guardare tanto da confondere col suo atteggiamento Miyabi che indicò l'animale con la mano e la fronte aggrottata.

Quello è per te?
Avatar utente
Miyabi
Astronomo collaboratore
Astronomo collaboratore
 
Grado: 11
 
Messaggi: 253
Iscritto il: 02/10/2011, 21:59

Data Utente Tipo Dado Risultato  
2015-03-18 19:14:27 Brianna d12 1  
2015-03-18 19:12:55 Caroline Priscilla d12 6  
2015-03-18 19:12:25 Victoria d12 6  
2015-03-18 19:12:24 Jorge d12 1  
2014-02-09 22:34:21 Jorge d12 1  
2014-02-09 22:34:05 Melia d12 4  
2014-02-09 22:31:22 Lyra d30 4  
2014-02-09 22:30:53 Jorge d30 19  
2014-02-09 22:30:14 Melia d30 19  
2014-02-09 22:21:05 Elisabeth d20 9  
2014-02-09 22:10:17 Caroline Priscilla d20 3  
2013-11-26 19:18:51 Estelle d30 4  
2013-11-26 19:13:38 Nevaeh d30 28  
2013-11-26 19:12:29 Aryanne d30 23  
2013-11-21 13:20:16 Aryanne d30 29  
2013-11-21 13:19:40 Jorge d30 2  
2013-11-21 13:19:26 Caroline Priscilla d30 25  
2013-04-04 02:37:54 Sandyon d20 6  
2013-04-04 02:37:37 Sandyon d30 15  
2013-04-04 02:36:56 Sandyon d20 1  
2013-04-04 02:36:38 Sandyon d30 19  
2013-04-04 02:35:43 Sandyon d20 18  
2013-04-04 02:35:22 Sandyon d30 16  
PrecedenteProssimo

 

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite