Re: Guferia
Inviato: 17/11/2012, 22:11
Un druido...
Come Panoramix?
Il paragone gli era sfuggito di bocca, spontaneo, come un po’ tutto quello che faceva Jorge. Non aveva pensato che, visto che esistevano maghi, elfi, draghi e simili, potessero esistere anche i druidi anche se doveva arrivarci da sola visto che la Vireau aveva appena insegnato loro gli incantesimi elementali. Fece un passettino indietro, dopo quella domanda, non sapendo cosa avrebbe suscitato nell’altro, se un attacco di ira, di ilarità o di rabbia.
… ma è diverso: una cosa è imparare l'altra è fidarsi. – Annuì serio, continuando a mantenersi a distanza, trovandosi d’accordo con il Grifo. Gli adulti servivano solo a trasmettere le loro conoscenze e spesso non li sopportava neanche in quella veste, quando erano troppo saccenti o così sicuri di sé da non ammettere i propri errori neanche quando glieli si sbattevano sotto il naso - Perché fidarsi quando puoi anche solo limitarti ad ascoltare ed a mettere in pratica o informarsi della veridicità di un insegnamento?
Tanto loro fanno solo finta di fidarsi di noi…
Commentò con una leggera nota di irritazione, dando a intendere che non ci vedeva nulla di male nello sfruttare gli adulti per i propri interessi, ripagandoli così della loro stessa moneta. A differenza di Orion, però, Jorge si fidava di qualcuno, di tre persone in particolare e fino a quando nessuna di quelle tre avrebbe tradito la sua fiducia, il delfino sarebbe stato disposto a mettere alla prova gli altri per vedere se fossero o meno degni di fiducia.
Ma quello non era il momento di mettere alla prova il primino, soprattutto perché si conoscevano ancora troppo superficialmente perché una tale idea anche solo sfiorasse la mente del portoghese. Quello era il momento di mandare alla Samyliak un gufo anonimo per denunciarle il comportamento scorretto di Paul e visto che Orion gli aveva fregato il gufo, Jorge aveva deciso di provare a convincerlo a recapitarla lui la pergamena.
La professoressa di Divinazione? – Un semplice cenno del capo per far comprendere all’altro che si, aveva capito bene - Se vuoi posso portarglielo io...
Ma la Serpentessa colorata fa paura solo a me?
Sbottò Jorge, notando il modo tranquillo e sereno con cui l’altro si era offerto di recapitare la sua pergamena. Lui non lo avrebbe fatto per nulla al mondo, o meglio solo per un sacco di galeoni o per qualche beneficio magico aggiuntivo. Non gli piaceva parlare con quella donna, lo metteva in soggezione e poi aveva paura che lei potesse leggergli dentro, non i pensieri come con la Legilimanzia, ma la sua anima con il suo dannato Occhio Interiore. Invece sembrava che i Grifondoro non avessero paura di lei.
Devo chiedere a figlia dei fiori che ne pensa…
Si disse, prima che l’altro si decise a fargli la domanda più importante e che Jorge sperava non gli avrebbe fatto.
Cosa le hai scritto?
Se fossero stati nel Mondo Babbano gli avrebbe raccontato una stupidaggine, sicuro che l’altro non avrebbe corso il rischio di dover spiegare all’insegnante perché il sigillo intorno al rotolo della pergamena fosse rotto. Ma lì a Hogwarts i modi per poter aprire qualcosa senza lasciare traccia erano così tanti che negare una risposta o mentire sarebbe equivalso solo a fare la figura dello stolto.
Chi mi dice che non lo racconterai in giro?
Ribattè quindi, per prendere tempo, facendo allo stesso tempo capire all’altro che quello che gli premeva era che la cosa restasse un segreto ma che se glielo raccontava le probabilità che divenisse di dominio pubblico diventavano troppo elevate.
Come Panoramix?
Il paragone gli era sfuggito di bocca, spontaneo, come un po’ tutto quello che faceva Jorge. Non aveva pensato che, visto che esistevano maghi, elfi, draghi e simili, potessero esistere anche i druidi anche se doveva arrivarci da sola visto che la Vireau aveva appena insegnato loro gli incantesimi elementali. Fece un passettino indietro, dopo quella domanda, non sapendo cosa avrebbe suscitato nell’altro, se un attacco di ira, di ilarità o di rabbia.
… ma è diverso: una cosa è imparare l'altra è fidarsi. – Annuì serio, continuando a mantenersi a distanza, trovandosi d’accordo con il Grifo. Gli adulti servivano solo a trasmettere le loro conoscenze e spesso non li sopportava neanche in quella veste, quando erano troppo saccenti o così sicuri di sé da non ammettere i propri errori neanche quando glieli si sbattevano sotto il naso - Perché fidarsi quando puoi anche solo limitarti ad ascoltare ed a mettere in pratica o informarsi della veridicità di un insegnamento?
Tanto loro fanno solo finta di fidarsi di noi…
Commentò con una leggera nota di irritazione, dando a intendere che non ci vedeva nulla di male nello sfruttare gli adulti per i propri interessi, ripagandoli così della loro stessa moneta. A differenza di Orion, però, Jorge si fidava di qualcuno, di tre persone in particolare e fino a quando nessuna di quelle tre avrebbe tradito la sua fiducia, il delfino sarebbe stato disposto a mettere alla prova gli altri per vedere se fossero o meno degni di fiducia.
Ma quello non era il momento di mettere alla prova il primino, soprattutto perché si conoscevano ancora troppo superficialmente perché una tale idea anche solo sfiorasse la mente del portoghese. Quello era il momento di mandare alla Samyliak un gufo anonimo per denunciarle il comportamento scorretto di Paul e visto che Orion gli aveva fregato il gufo, Jorge aveva deciso di provare a convincerlo a recapitarla lui la pergamena.
La professoressa di Divinazione? – Un semplice cenno del capo per far comprendere all’altro che si, aveva capito bene - Se vuoi posso portarglielo io...
Ma la Serpentessa colorata fa paura solo a me?
Sbottò Jorge, notando il modo tranquillo e sereno con cui l’altro si era offerto di recapitare la sua pergamena. Lui non lo avrebbe fatto per nulla al mondo, o meglio solo per un sacco di galeoni o per qualche beneficio magico aggiuntivo. Non gli piaceva parlare con quella donna, lo metteva in soggezione e poi aveva paura che lei potesse leggergli dentro, non i pensieri come con la Legilimanzia, ma la sua anima con il suo dannato Occhio Interiore. Invece sembrava che i Grifondoro non avessero paura di lei.
Devo chiedere a figlia dei fiori che ne pensa…
Si disse, prima che l’altro si decise a fargli la domanda più importante e che Jorge sperava non gli avrebbe fatto.
Cosa le hai scritto?
Se fossero stati nel Mondo Babbano gli avrebbe raccontato una stupidaggine, sicuro che l’altro non avrebbe corso il rischio di dover spiegare all’insegnante perché il sigillo intorno al rotolo della pergamena fosse rotto. Ma lì a Hogwarts i modi per poter aprire qualcosa senza lasciare traccia erano così tanti che negare una risposta o mentire sarebbe equivalso solo a fare la figura dello stolto.
Chi mi dice che non lo racconterai in giro?
Ribattè quindi, per prendere tempo, facendo allo stesso tempo capire all’altro che quello che gli premeva era che la cosa restasse un segreto ma che se glielo raccontava le probabilità che divenisse di dominio pubblico diventavano troppo elevate.