Re: Guferia
Inviato: 07/09/2013, 2:14
27 Gennaio Ore 16:36 - Lunedì, Neve.
Il passo era lento e così il respiro, quel giorno era calma e al tempo stesso malinconica, indossava la divisa invernale e quindi le rosse ciocche di capelli erano mezzi nascosti tra mantello e cappellino. La sciarpa era lasciata a ciondolare sul busto mentre le mani rimanevano nude (tutte tranne l'indice destro che recava il simbolo delle seconde possibilità: l'anello a farfalla) perchè, da brava Russa, adorava accarezzare il bianco manto che si poggiava qua e là. Infondo le ricordava casa, le ricordava la neve bianca, i giochi in giardino, le giornate passate davanti al camino caldo con suo zio, quelle al pianoforte col padre mentre fuori la neve scendeva ed il natale, e le feste in famiglia. Ricordava ancora l'immagine della prima neve nella nuova casa, appena sveglia. Era radiosa e felice come non mai dopo il trasloco.
Non era il tipo da andare in guferia poichè le lettere le ritirava dal proprio prefetto o le arrivavano direttamente tramite gufo. Salì le scale per la guferia poggiando la mano destra sul corrimano così da raccogliere un pò di neve, sentire il freddo tra le dita stuzzicarne i sensi e riportarla ancora una volta a casa. Prima o poi nelle vacanze ci tornerà in Russia. La mano sinistra reggeva il dolce guinzaglio di colore nero che era collegato al collare di Masha, la sua lince che era solita portarsi in giro per il castello quando usciva da sola.
Tibiè nràvitza? - "Ti piace?" Domandò alla lince che alzò il rosso muso verso di lei, quasi a risponderle. Con lei era solita parlare nella lingua natia, forse per avere qualcuno con cui farlo o per non perderci la mano.
Una volta entrata nella Guferia controllò con lo sguardo, vagando tra i nidi, se qualche gufo aveva una lettere appiccicata alle zampe, di quelle senza nome e mai recapitate ma non trovò nulla se non Peter. Masha rimaneva al suo fianco, tranquilla e senza istinti uccellicidi verso i figli di Ermes. Lo studiò come di consueto mentre si avvicinava a lui. Infondo si divertiva a prenderlo alla sprovvista, probabilmente lui sapeva già che da lì a poco la rossa sarebbe spuntata alla "margheritina style", dal nulla, per fargli prendere una sincope.
Sorrise a quel pensiero prima di porsi dietro di lui, si chinò verso la sua figura, così da poter avvicinare le labbra al suo orecchio e dopo un secondo..
Dòbri diègn. Ancora a rileggere le lettere prima di spedirle? - rialzò il busto detto ciò, se si fosse alzato di scatto lei si sarebbe giocata il mento e non voleva certamente rischiare.- Caro Corvo, il tuo modo pignolo e minuzioso di controllare e ricontrollare le cose ti rallenterà un giorno di questi! . - la tipica presa in giro che riproponeva ogni volta, ormai quello era il suo saluto verso Peter seppur talvolta si abbandonasse ad un abbraccio di quelli normali, non i suoi per scherzo o enfasi, ma di quelli da "mi sei mancato" dopo il rientro dalle vacanze che gli propinava ogni anno. La lince rimase seduta affianco alla gamba sinistra della rossa per tutto il tempo ormai abituatasi pure lei alla presenza dell'altro.
Fece due passi indietro per lasciare la libertà di muoversi a Peter, così da non essergli d'impaccio. - La solita lettere ai tuoi genitori? - ormai, volente o no, aveva imparato a capire cosa faceva il Corvo, forse perchè abitudinario e metodico o Dio solo sa cosa. Attese così, quindi, il suo responso senza null'altro dire, infondo non era tipo da troppe parole, non quando si trattava di iniziare un discorso.
Non era il tipo da andare in guferia poichè le lettere le ritirava dal proprio prefetto o le arrivavano direttamente tramite gufo. Salì le scale per la guferia poggiando la mano destra sul corrimano così da raccogliere un pò di neve, sentire il freddo tra le dita stuzzicarne i sensi e riportarla ancora una volta a casa. Prima o poi nelle vacanze ci tornerà in Russia. La mano sinistra reggeva il dolce guinzaglio di colore nero che era collegato al collare di Masha, la sua lince che era solita portarsi in giro per il castello quando usciva da sola.
Tibiè nràvitza? - "Ti piace?" Domandò alla lince che alzò il rosso muso verso di lei, quasi a risponderle. Con lei era solita parlare nella lingua natia, forse per avere qualcuno con cui farlo o per non perderci la mano.
Una volta entrata nella Guferia controllò con lo sguardo, vagando tra i nidi, se qualche gufo aveva una lettere appiccicata alle zampe, di quelle senza nome e mai recapitate ma non trovò nulla se non Peter. Masha rimaneva al suo fianco, tranquilla e senza istinti uccellicidi verso i figli di Ermes. Lo studiò come di consueto mentre si avvicinava a lui. Infondo si divertiva a prenderlo alla sprovvista, probabilmente lui sapeva già che da lì a poco la rossa sarebbe spuntata alla "margheritina style", dal nulla, per fargli prendere una sincope.
Sorrise a quel pensiero prima di porsi dietro di lui, si chinò verso la sua figura, così da poter avvicinare le labbra al suo orecchio e dopo un secondo..
Dòbri diègn. Ancora a rileggere le lettere prima di spedirle? - rialzò il busto detto ciò, se si fosse alzato di scatto lei si sarebbe giocata il mento e non voleva certamente rischiare.- Caro Corvo, il tuo modo pignolo e minuzioso di controllare e ricontrollare le cose ti rallenterà un giorno di questi! . - la tipica presa in giro che riproponeva ogni volta, ormai quello era il suo saluto verso Peter seppur talvolta si abbandonasse ad un abbraccio di quelli normali, non i suoi per scherzo o enfasi, ma di quelli da "mi sei mancato" dopo il rientro dalle vacanze che gli propinava ogni anno. La lince rimase seduta affianco alla gamba sinistra della rossa per tutto il tempo ormai abituatasi pure lei alla presenza dell'altro.
Fece due passi indietro per lasciare la libertà di muoversi a Peter, così da non essergli d'impaccio. - La solita lettere ai tuoi genitori? - ormai, volente o no, aveva imparato a capire cosa faceva il Corvo, forse perchè abitudinario e metodico o Dio solo sa cosa. Attese così, quindi, il suo responso senza null'altro dire, infondo non era tipo da troppe parole, non quando si trattava di iniziare un discorso.
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