Re: Ufficio Preside
Inviato: 13/11/2015, 15:27
Quindi è questo quello che succede.
Prima si diventa pazzi, e poi... si desidera la morte...
Il desiderio della morte sopraggiunge per un motivo specifico.
La mente e l'anima non hanno una connessione specifica tra loro, almeno, questo è ciò che mi disse Rose.
Anche se l'anima è chiusa in una bolla di oscurità, la mente registra ogni avvenimento come negativo e sbagliato, immorale.
Dopo qualche anno, la persona viene quindi investita da incubi notturni dove rivive quelle esperienze in una chiave spirituale, autentica.
Nel sonno, in altre parole, la corruzione non protegge l'anima che quindi viene investita da tutto ciò, sanguinando dolore, metaforicamente.
Per questo si giunge alla pazzia, per il senso di colpa, un senso di colpa che giorno dopo giorno consuma l'individuo, fino a renderlo desideroso di morire.
In altre parole, quello era il destino che spettava a Dominique ed anche il destino che avrebbe subito Veronique, qualora non fosse stata salvata.
Una completa "serenità" nel male era impossibile, nemmeno grazie alle illusioni, questo era assodato. Un nuovo insegnamento per la Vireau, soprattutto.
Madeline proseguì il discorso, raccontando quindi come Rose avesse cercato in vita di trovare una soluzione per salvare le persone dalla corruzione al 100%, per salvarle dalla follia e poi dalla morte, riuscendo ad ottenere però scarsissimi risultati, in primo luogo perché non aveva nessuno adatto come cavia per sperimentare e in secondo luogo perché apparve fin dall'inizio come un'operazione a dir poco impossibile.
Capisco.
Ammettiamo che io abbia... un soggetto corrotto...
... Così, tanto per fare un esempio qualsiasi, giusto?
Chiese quasi retoricamente la Bergman, fissandola come a dire "perché ancora tenti di nascondermi la verità, tesoro caro?".
Cosa dovrei fare per... provare a purificarlo?
Continuare e terminare il lavoro che ha iniziato tua madre senza mai raggiungere una conclusione.
Affermò senza indugio, alzando le spalle con un sorriso morbido e naturale.
Non ci sono molte altre soluzioni.
Lo spartito che stava tentando di creare ha delle caratteristiche molto diverse rispetto a tutti quelli che hai avuto fino ad ora.
Infatti Rose pensava che non bastasse il potere di un solo illusionista per attivarlo, ma, secondo i suoi calcoli, ci volessero almeno due, se non tre persone per riuscire a purificarne una sola, in quanto la corruzione al 100% è un ostacolo durissimo da oltrepassare...
Madeline si avvicinò al solito mobile vicino alla propria scrivania, aprì lo sportello centrale attivando una serie di meccanismi magici che rivelarono lo scomparto segreto dove teneva tutti i vari spartiti. In una cartellina grande di colore viola scuro c'erano diversi fogli con appunti scritti a mano, note musicali sparse e poi una pergamena magica musicale con sopra scritta una traccia ma senza parole, quindi solo ed esclusivamente strumentale.
Tornata verso Monique, la donna le consegnò tutto, mostrandole quanta roba scritta ci fosse sparsa qua e là. Essendo tutti appunti recuperati tra le macerie della casa, erano sparsi e da ricongiungere, magari mancava anche qualcosa, ma la Bergman non la poteva aiutare in altro modo.
Ogni spartito che hai appreso fino ad ora non necessitava di parole, questo lo sai bene.
L'effetto di questo però è differente: Rose era convinta che non solo si dovessero trovare delle parole adatte, ma inoltre che la canzone dovesse essere cantata sia da colui che cerca di purificare, sia da chi deve essere purificato... Impresa non semplice, ma fondamentale.
Troverai comunque tutto quanto annotato negli appunti... La scrittura di tua madre è praticamente impossibile da non riconoscere.
Ascolta pure lo spartito, non preoccuparti, qui è tutto insonorizzato...
Qualora quindi Monique avesse sfiorato con la bacchetto lo spartito, avrebbe sentito subito che gli strumenti principali della canzone erano come sempre il violino e poi anche la tastiera. Il ritmo, ben diverso dagli altri ascoltati ed eseguiti precedentemente, era molto più veloce, con tempi svelti e salti di note meno netti, rendendo il brano nel complesso più semplice forse per bilanciare al fatto che andava svolto da più di una persona.
Prima si diventa pazzi, e poi... si desidera la morte...
Il desiderio della morte sopraggiunge per un motivo specifico.
La mente e l'anima non hanno una connessione specifica tra loro, almeno, questo è ciò che mi disse Rose.
Anche se l'anima è chiusa in una bolla di oscurità, la mente registra ogni avvenimento come negativo e sbagliato, immorale.
Dopo qualche anno, la persona viene quindi investita da incubi notturni dove rivive quelle esperienze in una chiave spirituale, autentica.
Nel sonno, in altre parole, la corruzione non protegge l'anima che quindi viene investita da tutto ciò, sanguinando dolore, metaforicamente.
Per questo si giunge alla pazzia, per il senso di colpa, un senso di colpa che giorno dopo giorno consuma l'individuo, fino a renderlo desideroso di morire.
In altre parole, quello era il destino che spettava a Dominique ed anche il destino che avrebbe subito Veronique, qualora non fosse stata salvata.
Una completa "serenità" nel male era impossibile, nemmeno grazie alle illusioni, questo era assodato. Un nuovo insegnamento per la Vireau, soprattutto.
Madeline proseguì il discorso, raccontando quindi come Rose avesse cercato in vita di trovare una soluzione per salvare le persone dalla corruzione al 100%, per salvarle dalla follia e poi dalla morte, riuscendo ad ottenere però scarsissimi risultati, in primo luogo perché non aveva nessuno adatto come cavia per sperimentare e in secondo luogo perché apparve fin dall'inizio come un'operazione a dir poco impossibile.
Capisco.
Ammettiamo che io abbia... un soggetto corrotto...
... Così, tanto per fare un esempio qualsiasi, giusto?
Chiese quasi retoricamente la Bergman, fissandola come a dire "perché ancora tenti di nascondermi la verità, tesoro caro?".
Cosa dovrei fare per... provare a purificarlo?
Continuare e terminare il lavoro che ha iniziato tua madre senza mai raggiungere una conclusione.
Affermò senza indugio, alzando le spalle con un sorriso morbido e naturale.
Non ci sono molte altre soluzioni.
Lo spartito che stava tentando di creare ha delle caratteristiche molto diverse rispetto a tutti quelli che hai avuto fino ad ora.
Infatti Rose pensava che non bastasse il potere di un solo illusionista per attivarlo, ma, secondo i suoi calcoli, ci volessero almeno due, se non tre persone per riuscire a purificarne una sola, in quanto la corruzione al 100% è un ostacolo durissimo da oltrepassare...
Madeline si avvicinò al solito mobile vicino alla propria scrivania, aprì lo sportello centrale attivando una serie di meccanismi magici che rivelarono lo scomparto segreto dove teneva tutti i vari spartiti. In una cartellina grande di colore viola scuro c'erano diversi fogli con appunti scritti a mano, note musicali sparse e poi una pergamena magica musicale con sopra scritta una traccia ma senza parole, quindi solo ed esclusivamente strumentale.
Tornata verso Monique, la donna le consegnò tutto, mostrandole quanta roba scritta ci fosse sparsa qua e là. Essendo tutti appunti recuperati tra le macerie della casa, erano sparsi e da ricongiungere, magari mancava anche qualcosa, ma la Bergman non la poteva aiutare in altro modo.
Ogni spartito che hai appreso fino ad ora non necessitava di parole, questo lo sai bene.
L'effetto di questo però è differente: Rose era convinta che non solo si dovessero trovare delle parole adatte, ma inoltre che la canzone dovesse essere cantata sia da colui che cerca di purificare, sia da chi deve essere purificato... Impresa non semplice, ma fondamentale.
Troverai comunque tutto quanto annotato negli appunti... La scrittura di tua madre è praticamente impossibile da non riconoscere.
Ascolta pure lo spartito, non preoccuparti, qui è tutto insonorizzato...
Qualora quindi Monique avesse sfiorato con la bacchetto lo spartito, avrebbe sentito subito che gli strumenti principali della canzone erano come sempre il violino e poi anche la tastiera. Il ritmo, ben diverso dagli altri ascoltati ed eseguiti precedentemente, era molto più veloce, con tempi svelti e salti di note meno netti, rendendo il brano nel complesso più semplice forse per bilanciare al fatto che andava svolto da più di una persona.