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Messaggioda Lucas » 02/09/2013, 19:33

Non aveva nulla in contrario a spiegare nel dettaglio le sfumature della Trasfigurazione, in fondo quello era in parte il proprio lavoro, ma un minimo di timore c'era: molti non la consideravano come una materia pericolosa, si trattava solo di creare degli uccellini di carta o di modificare la sostanza di uno spillo in un fiore, che poteva esserci di strano o inquietante?
Lui, invece, la vedeva diversamente: alterare la composizione di un oggetto o di un soggetto, umano o animale che fosse, sfruttare a proprio piacimento la magia per modificarne la forma, la sostanza, per imprigiornarne l'anima - in caso di essere vivente - in un oggetto inanimato... tutto ciò non era qualcosa da sottovalutare o prendere alla leggera, e poteva essere pericoloso.
Tuttavia al momento Brianna stava facendo domande semplici ed innocue, più che altro volte a soddisfare la sua curiosità, e Lucas non vedeva nulla di male nel risponderle fino a che le cose fossero proseguite in quella direzione: per questo le aveva raccontato per sommi capi la storia dell'origine dell'incanto, per questo aveva spiegato anche cosa succedesse all'animale trasfigurato, anche se evidentemente ciò non era abbastanza per la Delfina, ben decisa a togliersi ognu dubbio possibile.

Ho capito, ma... se un babbano si trovasse a berla capirebbe che è “acqua ornamentale? Cioè avrebbe una consistenza diversa in bocca? lo disseterebbe?

Personalmente non ho mai tentato, ma le diverse testimonianze raccolte nel corso dei secoli dicono che l'acqua non avrebbe alcuna consistenza diversa in bocca, e non risulterebbe dunque diversa da quella normale; tuttavia sarebbe meno dissetante, e dunque il mago o il babbano che la beve si ritroverebbe poi a doverne cercare dell'altra per placare la sete.
Morale della favola, se ti ritrovi in mezzo al deserto col tuo famiglio ed una bacchetta e stai morando di sete, purtroppo il Feraverto non ti sarà molto utile.


Rispose Turner, permettendosi anche quella battuta, forse un po' sarcastica ed ironica, ma del tutto sincera: non aveva detto nulla di male in fondo, e visto che la Delfinazzurro di fronte a lei non era esattamente una primina, un commento del genere probabilmente non avrebbe avuto alcun effetto negativo sulla sua persona che, peraltro, subito dopo pose un'altra domanda, un quesito che costrinse questa volta Lucas a mettersi sull'attenti o quasi, studiando il volto della ragazzina con seria attenzione.

A dire il vero si, avrei un altra domanda... Ha detto che il calice si trova in stretta connessione con l'animale e se viene colpito o rotto l'animale al massimo presenterà dei lividi o piccole distorsioni ma non ne morirà... ma quindi, se un animale stesse molto molto male e avesse bisogno di cure immediate altrimenti morirebbe, ed in zona non c'e nessuno, se noi lo trasfiguriamo in quel momento, è come se la sua vita entrasse in una sorta di stand by? Riuscirebbe a sopravvivere finchè non troviamo qualcuno che riesca a curarlo? Diverse ore o addirittura dei giorni?

Non si dovrebbe mai trasfigurare un essere vivente quand'è ferito, Brianna, che si tratti di un animale o di un essere umano: è vero, l'animale trasformato non prova dolore e non si rende conto di cosa gli stia succedendo, ma questo è permesso perché egli è sano, ed il suo corpo reagisce bene alla trasfigurazione; costringerlo a mutare forma ed essenza nel caso da te descritto potrebbe equivalere a farlo morire nel peggiore dei modi.

Non duro, ma diretto e schietto: meglio parlare così e farle entrare bene in testa il concetto, che indorare la pillola e non permetterle di capire quanto fosse importante che un animale ferito non subisse degli "scossoni"... e di certo mutare in un oggetto, che fosse un calice di vino o qualcos'altro, era uno scossone bello e buono, altroché se lo era.
Lo sguardo del docente era ora molto serio, non voleva spaventarla né inquietarla naturalmente ma solo assicurarsi che avesse ben compreso le parole di lui e che se le ricordasse anche in futuro.

Non volevo essere duro con te, e mi scuso se senza volerlo ho calcato troppo la mano... ma non voglio che tu un giorno finisca per porre fine alla vita del tuo animale pensando di salvarlo.
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Messaggioda Brianna » 04/09/2013, 20:37

Personalmente non ho mai tentato, ma le diverse testimonianze raccolte nel corso dei secoli dicono che l'acqua non avrebbe alcuna consistenza diversa in bocca, e non risulterebbe dunque diversa da quella normale; tuttavia sarebbe meno dissetante, e dunque il mago o il babbano che la beve si ritroverebbe poi a doverne cercare dell'altra per placare la sete.
Morale della favola, se ti ritrovi in mezzo al deserto col tuo famiglio ed una bacchetta e stai morando di sete, purtroppo il Feraverto non ti sarà molto utile.


La ragazzina scoppiò in una leggera risata alla battuta di Lucas, poi tornò seria e pose un ennesima domanda, che andava a toccare qualcosa di più profondo, riguardava qualcosa che era proprio intrinseco all' incanto Feraverto e alla sua eventuale possibilità di salvare la vita ad una creatura che stava male... dopo aver posto la sua domanda si sentì squadrata dal professore, quasi che volesse leggerle nella mente, quasi volesse capire davvero cosa si celasse dietro quella domanda.

Abbassò gli occhi, pensando di aver detto qualcosa di enormemente sbagliato... forse c'era ancora qualche lato della Trasfigurazione che lei ignorava o che – vuoi per la giovane età, vuoi per superficialità, o più semplicemente entrambe – non aveva preso in considerazione.

Non si dovrebbe mai trasfigurare un essere vivente quand'è ferito, Brianna, che si tratti di un animale o di un essere umano: è vero, l'animale trasformato non prova dolore e non si rende conto di cosa gli stia succedendo, ma questo è permesso perché egli è sano, ed il suo corpo reagisce bene alla trasfigurazione; costringerlo a mutare forma ed essenza nel caso da te descritto potrebbe equivalere a farlo morire nel peggiore dei modi.

Oh – esclamò la ragazzina, seria in volto - non pensavo fosse così tanto pericoloso...

Non volevo essere duro con te, e mi scuso se senza volerlo ho calcato troppo la mano... ma non voglio che tu un giorno finisca per porre fine alla vita del tuo animale pensando di salvarlo.

Brianna lo osservò quasi incredula... certo, sapeva che Turner era diverso dagli altri prof, più espansivo forse, ma che si scusasse per aver risposto ad una domanda posta da lei stessa era... strano, ecco; certo, a suo tempo l'aveva fatto anche la Vireau, quando le aveva spiegato che la visione iniziale che aveva avuto l'allora dodicenne Brianna della illusioni era errata, e le aveva detto che potevano uccidere... però trovava comunque strano che un docente si scusasse con un alunno.

Oh, non si preoccupi professore! Nessun problema... serviva perchè io capissi...

Rispose Brianna, che si stava sentendo quasi in dovere di rassicurare il docente che no, non doveva scusarsi perchè l'aveva fatto per far in modo che lei comprendesse appieno le sue parole, e soprattutto per evitare che lei facesse un errore madornale se solo avesse messo in pratica quello che era stato il suo pensiero.

Il tempo stava scorrendo veloce, e l'ora della cena si avvicinava, ma Brianna aveva ancora un ultima domanda da porre

Professore, avrei un ultima domanda, che però non c'entra nulla con l'Incanto Feraverto, ma con lui... - disse indicando Glaedr – per lei è un problema se lo porto a lezione? E' buonissimo, e non la disturberà...

Il tono della ragazzina era speranzoso, non avrebbe voluto lasciarlo dal Guardiacaccia, o peggio su in Dormitorio da solo, ma il regolamento era quello e solo ottenendo il permesso dal docente poteva portarlo in aula senza temere di incorrere in infrazioni più o meno pesanti.
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Messaggioda Lucas » 05/09/2013, 21:04

Aveva temuto di aver esagerato, con Brianna: sapeva che alcuni studenti erano più sensibili di altri a certi argomenti, come la possibilità di fare del male agli animali; ricordava ancora quando una studentessa a lezione, la Grifondoro Stevens, era quasi scoppiata a piangere proprio per quell'incanto, il Feraverto, e lui voleva evitare di far stare male qualcun altro.
Certo, era importante capire un concetto, ma era pur vero che c'era modo e modo per dirlo, e che non si doveva essere per forza cattivi o duri per farlo comprendere: per questo, non sapendo quanto effettivamente fosse sensibile la Delfina di fronte a sé, aveva preferito scusarsi, così da tranquillizzarla all'istante; per sua fortuna, la Wollis era molto più forte e meno impressionabile della compagna rosso-oro.

Oh, non si preoccupi professore! Nessun problema... serviva perchè io capissi...

Meglio così, non vorrei essere la causa dei tuoi incubi notturni.

Commentò Lucas con un sorriso: glie era piaciuto parlare con lei, spiegarle nel dettaglio come l'incanto fosse nato e quali fossero le sue implicazioni; difficilmente s'infastidiva quando ci si ritrovava a parlare di Trasfigurazione, perché adorava ogni aspetto di quella materia.
Ma comprendeva anche che fosse quasi ora di cena, ed era giusto che la Delfina tornasse in dormitorio dalle sue compagne invece che rimanere ancora lì con lui, se non aveva altro da aggiungere.

Professore, avrei un ultima domanda, che però non c'entra nulla con l'Incanto Feraverto, ma con lui... per lei è un problema se lo porto a lezione? E' buonissimo, e non la disturberà...

Immagino tu non voglia proprio lasciarlo in camera, eh? - domandò di rimando il docente con un sorriso accomodante, prima di annuire lentamente - D'accordo, per me non c'è problema, puoi portare Glaedr alle mie lezioni, basta che faccia il bravo.
Siamo intesi, Brianna?


Rispose alla fine il professore, lanciandole un'occhiata non severa ma ammonitrice, come a farle capire che sarebbe stato gentile e accondiscendente con lei ma solo se il suo petauro non avesse dato fastidio alle sue spiegazioni e agli altri compagni; capiva il suo desiderio di tenerlo vicino, perché anche lui, se avesse potuto, avrebbe portato la sua Maya con sé.

Bene, se non c'è altro da dire, penso che sia giunto per me il momento di congedarla, signorina Wollis... in fondo ci vediamo tra poco a cena, no?

Concluse Turner con un sorriso affabile sulle labbra.
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Messaggioda Brianna » 06/09/2013, 21:00

Aveva risolto i suoi dubbi circa l'incanto Feraverto e stava per congedarsi dal professore, che peraltro era stato molto chiaro nel far comprendere alla giovane Brianna anche quelli che erano i limiti di tale Incanto, limiti che – inizialmente – Brianna non aveva preso in considerazione, ma ora, proprio grazie a Lucas, si trovavano stampati a fuoco nella sua mente, quando le venne un ultima domanda... il regolamento della scuola era chiaro, gli animali non potevano stare a lezione con loro e se non fosse stato per lo scontro con i mezzi-draghi avvenuto tanto tempo prima Brianna non si sarebbe mai posta il problema di dover infrangere il regolamento, ma lo scontro c'era stato, e nonostante non avesse avuto alcuna conseguenza fisica – almeno per Brianna e Glaedr; lo stesso non si poteva dire per i professori che avevano combattuto – se non il grandissimo spavento che l' allora ancora bambina si era presa, lei era diventata iper-protettiva con il suo cucciolo, aveva il timore di perderlo di vista per un solo istante, e andare a lezione senza di lui era... difficile, ecco.

L'unico modo per aggirare il regolamento e riuscire a portare Glaedr in classe era chiederne il permesso ad ogni docente e sperare che i docenti acconsentissero... per alcuni sarebbe stata quasi sicuramente una battaglia persa in partenza, per altri poteva sperare, ma a tutti avrebbe chiesto... in fondo, se era riuscita a parlare con Vastnor, di chi altri doveva aver paura? A ben pensarci ne la Bennet ne la Samyliak mettevano così tanta paura a Brianna come invece era per Vastnor... l'unica vera incognita era la Vilvarin... dopo l'ultima lezione non sembrava nemmeno più lei; ma agli altri docenti ci avrebbe pensato in seguito, ora era con Turner, ed era arrivato il momento di chiedere a lui

Immagino tu non voglia proprio lasciarlo in camera, eh?

E' esatto... ho paura che possa succedergli qualcosa finchè io non ci sono... chi si prenderebbe cura di lui se io non sono presente?

Vide il professore annuire e la speranza che le avrebbe detto “SI” iniziava a farsi largo nel suo cuore, ma attese comunque la conferma a parole

D'accordo, per me non c'è problema, puoi portare Glaedr alle mie lezioni, basta che faccia il bravo.
Siamo intesi, Brianna?


Il volto della ragazzina si aprì in un sorriso radioso, si sarebbe messa a fare i salti di gioia se non si fosse ricordata per tempo di dov'era

Assolutamente professore! Sarà buonissimo glielo prometto e...grazie, davvero! A nome mio e di Glaedr!

Bene, se non c'è altro da dire, penso che sia giunto per me il momento di congedarla, signorina Wollis... in fondo ci vediamo tra poco a cena, no?

Ha ragione prof! Ci si vede a cena, buona serata!

E così dicendo si alzò dalla sua poltroncina ed uscì dall'ufficio del professore; era felice, felicissima del risultato ottenuto per Glaedr... forse non sarebbe andata altrettanto bene con tutti gli altri professori, ma se era andata bene con uno c'erano speranze che potesse andare bene anche con qualcun altro.

[FINE]
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