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Ingresso Giardino

Messaggioda Melia » 15/04/2013, 19:25

[Martedì - ore 21.10]


La cena era stata... come dire, speciale.
Osservare come Tisifone e Lucas erano stati dolci e sorridenti l'uno con l'altra, e sapere che di lì a poco tutto si sarebbe risolto in un cumulo di cenere e distruzione era qualcosa che non riusciva a farla smettere di sorridere.
Aveva spiegato a Zephyr, seduta al tavolo dei Corvi per la gioia di questi ultimi, i dettagli di quel piano che, in realtà, era molto semplice: alle 21.30 il ragazzo, mutato d'aspetto, avrebbe dovuto bussare alla porta della camera privata di Tisifone, e fare del fantastico sesso con lei; mentre ciò avveniva, il caro Lucas sarebbe entrato in camera e li avrebbe visti, ma la donna avrebbe continuato imperterrita e Turner... beh, sarebbe stato distrutto.
E nelle mani di Julie.
Una coppia scoppiata, un debito pagato per Melia ed un po' di sano divertimento per Kenway, sarebbero stati tutti soddisfatti, o quasi.
Ed era proprio il docente di Trasfigurazione che attendeva serena e tranquilla appena fuori dalle mura di Hogwarts, in attesa che esse si aprissero ed uscisse l'insegnante ex Tassorosso per la sua passeggiata quotidiana post-cena.
Non aveva particolarmente fretta, aveva calcolato molto bene i tempi, e poi sapeva che lui sarebbe arrivato presto, in fondo aveva finito di cenare addirittura prima di Tisifone, perciò era solo questione di minuti prima che il bel ragazzo varcasse la soglia di Hogwarts in direzione dell'esterno.
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Messaggioda Lucas » 15/04/2013, 20:52

[Martedì - 21.15]


Non s'immaginava nemmeno ciò che stava per succedere, non poteva neanche lontanamente ipotizzarlo, pur mettendocisi d'impegno: vuoi perché non conosceva i poteri di Melia, vuoi perché credeva che l'unica persona da cui doversi guardare le spalle era Julie, vuoi perché credeva che niente e nessuno potesse minare il suo rapporto con Tisifone... ma si sbagliava.
L'aveva salutata appena finita la cena, come sempre, posandole un amorevole bacio sulle labbra ed elargendole un sorriso innamorato, prima di dirigersi verso il giardino per la sua quotidiana passeggiata serale: gli piaceva camminare un po' dopo cena, sgranchirsi le gambe e digerire tutto ciò aveva mangiato, magari perdendosi anche nei propri pensieri fino a che non era ora di rientrare e dedicarsi un po' alla propria compagna, la cosa che gli piaceva di più al mondo.
Così, lasciata la Sala Grande, si era diretto senza alcuna fretta, con le mani nelle tasche dei jeans, verso il portone della scuola, tirandolo verso di sé per mettere piede all'esterno, prendendo subito una prima boccata d'aria fresca: non aveva in programma d'incontrare qualcuno, visto che in teoria, di lì a poco, sarebbe calato il coprifuoco, perciò quando, facendo qualche passo in avanti, si ritrovò ad incrociare la figura della Prefetta delle Serpi, Lucas fu preso in contropiede e quella sorpresa gli fece corrugare per un momento la fronte, donando un'espressione perplessa al suo viso illuminato dalla luce della Luna.


Immagine


Non era una di quelle studentesse che si faceva vedere molto in giro, soprattutto di sera, perciò la sorpresa era stata per lui doppia: dopo il primo leggero sconcerto iniziale, però, l'uomo si riprese, sorridendo più morbido in direzione della ragazza.

Buonasera, signorina Herbert.
Sta aspettando qualcuno? Si ricordi che il coprifuoco scatterà a breve, mh?


Le rammentò lui, come sempre gentile nel modo di fare, totalmente ignaro del fatto che era proprio lui che la Prefetta stava aspettando.
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Messaggioda Melia » 15/04/2013, 21:30

Una cosa bisognava riconoscerla: i professori di Hogwarts non deludevano mai; come Tisifone, anche Lucas corrispose appieno le aspettative di Melia, apparendo circa cinque minuti dopo che la ragazza si era posizionata accanto all'ingresso, con le braccia incrociate all'altezza del petto e la schiena appoggiata al muro esterno del Castello.
Approfittò di quei pochi minuti per fare un bilancio del suo lavoro, se tale si poteva definire, ad Hogwarts, e doveva ammettere di essere piuttosto soddisfatta di se stessa; stava giusto iniziando a scegliere il suo prossimo obiettivo, quando sentì il portone d'ingresso che veniva smosso, e questo le fece abbassare lo sguardo il il viso su colui che, in un paio di passi, si accorse della sua presenza, tanto da fermarsi a salutarla.

Buonasera, signorina Herbert.
Sta aspettando qualcuno? Si ricordi che il coprifuoco scatterà a breve, mh?


Buonasera a lei, professor Turner...
In effetti, sì.
Stavo proprio aspettando lei.


Rispose Melia, che per la seconda volta in quella giornata, dopo quelle parole, lasciò fluire il proprio potere, dilatando le pupille solitamente verticali affinché diventassero tonde e coprissero completamente l'oro delle iridi: se l'ipnosi avesse attecchito anche in lui, allora Lucas avrebbe dilatato le pupille a sua volta, e quella sarebbe stata per la Herbert la riprova che anche l'uomo, come la Divinante prima di lui, era ora nelle sue mani.

Può dedicarmi qualche istante del suo tempo?

Gli chiese dunque con voce suadente, anche se era perfettamente ovvio quale sarebbe stata a risposta di Turner: e come avrebbe potuto sottrarsi a lei e al suo volere, ora che era in sua completa balia?

Ora le dirò tutto ciò che dovrà fare da qui alle prossime sette ore, e lei avrà la compiacenza di eseguire tutto alla perfezione, mh? - disse dunque, una volta ricevuta conferma da lui - Passeggerà per un'ora intorno al Castello, tranquillo e spensierato fino a che, alle 22.30, non andrà in camera di Tisifone: lì, la troverà scopare con un altro, e sarà libero di rimanere scioccato quanto vuole.
Tuttavia non li interromperà, né interverrà in alcun modo, nemmeno a voce, tra i due: uscirà dal Castello, passerà i confini di Hogwarts, e si smaterializzerà in un vicolo a Londra, quello che preferisce; da lì, raggiungerà il Pub "Black Lily", andrà nel privé, e vi troverà una sua vecchia conoscenza.
Voglio che lei sia almeno un po'... accondiscendente con colei che incontrerà: la faccia sudare un po', ma alla fine ceda al suo fascino, mh?
Quando l'effetto dell'ipnosi sarà finito, non ricorderà di aver parlato con me, né il volto, la voce o qualsiasi particolare dell'uomo che si stava divertendo con la sua donna: ricorderà solo di aver passeggiato in giardino da solo, di aver visto Tisifone scopare con uno sconosciuto di cui non rammenterà niente, di aver lasciato Hogwarts e di essere andato in un pub, cedendo poi al fascino di Julie Sanders, la sua ex ragazza.


Prese fiato dopo quel monologo, respirando a fondo, prima di sorridere dolcemente all'uomo.

Mi sono spiegata bene?

[Uso Potere "Ipnosi": Concentrazione => 13 + Bonus Potere Base => 8 + Tiro d20 => 19 = 40]
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Messaggioda Lucas » 15/04/2013, 22:01

Buonasera a lei, professor Turner...
In effetti, sì.
Stavo proprio aspettando lei.


Quelle parole lo fecero irrigidire, la fronte venne aggrottata ancora di più, e le labbra si schiusero come per voler chiedere qualcosa: qualunque cosa l'uomo fosse sul punto di domandare a Melia, però, venne spazzato via dagli occhi della ragazza; improvvisamente, essi divennero tutto il centro del suo mondo, tutto ciò a cui lui era in grado di pensare mentre, esattamente com'era successo a Tisifone, anche le pupille dell'uomo si dilatavano, inghiottendo col loro nero tutto ciò che di chiaro c'era in quegli occhi solitamente cristallini, dentro i quali era dannatamente facile leggere.
Non aveva più il controllo di nulla, né della sua mente, né del suo corpo: Melia avrebbe potuto ordinargli di uccidersi di fronte a lei, e Lucas l'avrebbe fatto senza protestare, senza emettere un suono, come la peggiore delle marionette; ma ormai era in suo potere, e niente avrebbe potuto cambiare lo stato di quelle cose.

Può dedicarmi qualche istante del suo tempo?

Certo Melia.
Dimmi tutto ciò vuoi.


Confermò Lucas, annuendo appena a quelle parole: la voce gli uscì atona dalle labbra, una mancanza d'intonazione che era strano ritrovare in lui, la cui voce era sempre in qualche modo la testimonianza, almeno in parte, di ciò che provava.

Ora le dirò tutto ciò che dovrà fare da qui alle prossime sette ore, e lei avrà la compiacenza di eseguire tutto alla perfezione, mh? Passeggerà per un'ora intorno al Castello, tranquillo e spensierato fino a che, alle 22.30, non andrà in camera di Tisifone: lì, la troverà scopare con un altro, e sarà libero di rimanere scioccato quanto vuole.

Vedere Tissi, la sua Tissi, a letto con un altro... poteva esserci qualcosa di peggio?
Ne sarebbe uscito distrutto, sconvolto, tutto il suo mondo sarebbe cambiato e crollato, e non poteva far altro che acconsentire silenzioso ed obbediente a quello scempio.

Tuttavia non li interromperà, né interverrà in alcun modo, nemmeno a voce, tra i due: uscirà dal Castello, passerà i confini di Hogwarts, e si smaterializzerà in un vicolo a Londra, quello che preferisce; da lì, raggiungerà il Pub "Black Lily", andrà nel privé, e vi troverà una sua vecchia conoscenza.
Voglio che lei sia almeno un po'... accondiscendente con colei che incontrerà: la faccia sudare un po', ma alla fine ceda al suo fascino, mh?


Ancora una volta, Turner annuì appena a quegli ordini che si marchiavano a fuoco nella sua mente, ordini che avrebbe eseguito senza pensare, senza potersi fare qualche domanda in proposito: avrebbe rivisto Julie, perché di lei si trattava, ed avrebbe dovuto cedere alla seduzione della donna, di colei che mai, in un modo diverso da quello, sarebbe riuscito a portarlo via da Tisifone.

Quando l'effetto dell'ipnosi sarà finito, non ricorderà di aver parlato con me, né il volto, la voce o qualsiasi particolare dell'uomo che si stava divertendo con la sua donna: ricorderà solo di aver passeggiato in giardino da solo, di aver visto Tisifone scopare con uno sconosciuto di cui non rammenterà niente, di aver lasciato Hogwarts e di essere andato in un pub, cedendo poi al fascino di Julie Sanders, la sua ex ragazza.

Un piano studiato davvero bene, quello di Melia, c'era da chiedersi quanto ci avesse riflettuto sopra: ma non aveva importanza ormai, non ora che tutto era perfettamente chiaro nella sua mente e che Lucas attendeva solo che Melia lo congedasse per mettere in atto i suoi ordini assurdi e malvagi.

Mi sono spiegata bene?

Assolutamente, è tutto chiaro.

Confermò Lucas, non potendo e non riuscendo a dire altro, in effetti, perché la sua mente era del tutto soggiogata a lei: doveva solo aspettare le sue ultime direttive, e la distruzione sarebbe stata completa.

Spoiler:
Non tiro il dado perché anche facendo 20, non supererei il risultato di Melia.
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Messaggioda Melia » 15/04/2013, 22:24

Ancora una volta, tutto era andato perfettamente bene, esattamente come se l'era prospettato: Lucas non aveva potuto in alcun modo opporsi al suo valere, aveva assimilato tutto nei minimi dettagli, ogni ordine pronunciato dalla bocca morbida e piena di lei, dalla sua voce dolce e pura... ed ora Melia poteva davvero definirsi soddisfatta, ora tutto era perfetto; Zephyr si sarebbe fatto aprire la porta dalla Samyliak tra poco, e di lì ad un'ora, Turner li avrebbe beccati insieme, andando poi al pub dove Julie l'avrebbe aspettato, e... beh, a quel punto si sarfebbe divertita come meglio preferiva, di sicuro a quel punto la cosa non era più affare suo.

Assolutamente, è tutto chiaro.

Certo che lo era, era tutto chiarissimo, e non sarebbe potuto essere diversamente.
Sorrise ed annuì a quelle parole, il sorriso che si ampliava sulle sue labbra e gli occhi che risplendevano luminosi e neri, alla luce della Luna in mezzo al cielo stellato.

La lascio alla sua passeggiata, professore...
Le auguro una buona notte!


Sadica e stronza fino all'ultimo, ma Melia era così, c'era poco da fare.
Sorrise ancora un istante in sua direzione, poi gli diede le spalle ed iniziò a rientrare verso il Castello, le pupille che si assottigliavano lentamente fino a tornare normali - o meglio, normali per lei e per i serpenti.
Il suo lavoro era concluso... che lo spettacolo andasse avanti ora, anche per il piacere di quella bellissima e letale Aberrazione.


[FINE]
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Messaggioda Ariel » 16/02/2014, 19:05

[tahoma]
[Venerdì 12 Novembre - ore 10.23]


Ahahahah, che sceme che siete!!

Immagine


Ariel Jiménez se la rideva di gusto nell'osservare Samantha e Mary-Jane che si lanciavano addosso palle di neve come se avessero circa 10 anni: lei, per fortuna, era esentata da quel tipo di divertimento perché doveva proteggersi le corde vocali e non era consigliabile che prendesse freddo, il che spiegava perché fosse ben coperta dalla testa ai piedi.
Mancavano un mese o poco più all'incontro con la Cyprus, alla trasferta in America alla quale avrebbe partecipato, ed era felice di sapere che Vergil sarebbe andato con lei nel ruolo di Vice Coordinatore; ciò che invece la rendevano un po' meno entusiasta era la presenza di Zephyr, ma solo perché si sentiva ancora tremendamente in colpa per la scelta che aveva fatto, e per come aveva rinunciato alla loro storia per stare col docente di Volo.
Lui non aveva detto nulla ovviamente, il segreto era stato mantenuto da tutti - gli amici di lei, di lui e anche da Typhon Seal - e questo paradossalmente la faceva sentire anche peggio perché era la dimostrazione di quanto il Corvonero continuasse a tenere a lei e desiderasse in qualche modo proteggerla.
Egoisticamente, la Grifondoro pensava che se, alla Cyprus, fosse nuovamente stata presa in giro, non avrebbe potuto rifugiarsi tra le braccia di Zephyr come fece la prima volta, perché non poteva aspettarsi che lui fosse ancora lì per lei; al tempo stesso non avrebbe nemmeno potuto cercare conforto in Vergil, perché la loro storia doveva rimanere segreta fino a dopo il suo diploma. Avrebbe, insomma, dovuto contare solo su se stessa, e la cosa un po' la spaventava.
Almeno sul piano puramente vocale, le cose andavano meglio: la prova che Robyn aveva fatto fare a lei e a Cappie a Maggio aveva messo in luce le capacità della Grifondoro e quanto effettivamente lei potesse migliorare, se solo s'impegnava, e naturalmente la colombiana aveva studiato, in tutto quel tempo, i quaderni che il Vocal Coach le aveva regalato: li aveva letti talmente tanto da arrivare a consumarne le pagine, e ad avere perfettamente impressa nella mente ogni nozione, ogni esercizio, ogni più piccolo dettaglio.
Le sembrava di essere migliorata ancora da quella prova, ma chi poteva dirlo... non era capace di essere abbastanza oggettiva con se stessa per formulare un giudizio adeguato: eppure non voleva pensarci, non ancora, voleva godersi quegli ultimi momenti di libera spensieratezza con le amiche, prima che arrivasse il momento dei M.A.G.O. e della sfida con la Cyprus, due avvenimenti che avrebbero segnato la fine del suo percorso ad Hogwarts cominciato 7 anni prima.

Ehi, Ariel, guarda!

Samantha indicò all'amica una sagoma che, dal cielo, sembrava fosse in procinto di avvicinarsi, ed aveva proprio loro tre come traiettoria: un gufo reale planò dolcemente verso di loro, arrivando a posarsi sul ramo più basso del faggio vicino al quale si trovava Ariel. Fece un versetto nei confronti della colombiana, che lo fissò leggermente stranita per qualche istante prima di notare dei fogli di pergamena arrotolati che erano legati alla sua zampa destra.

Ragazze, quello è il gufo della professoressa Vireau!

Cavolo, hai ragione MJ!
E sembra che abbia qualcosa per Ariel... dai, fallo scendere!


La Grifa annuì lentamente, allungando il braccio cosicché il gufo vi si potesse appoggiare: a quel punto, slegò con attenzione le pergamene che teneva con sé, e non appena l'animale fu libero ecco che subito spiccò il volo, allontanandosi da loro.

Cos'è cos'è cos'è??

Oh, dai Sam, dalle il tempo di srotolare le pergamene almeno!
... beh, cos'è??


Ma la volete finire tutte e due?! - esclamò di rimando la colombiana con uno sbuffo sonoro - Aspettate un secondo, così apro e vi dico cos'è, mh? - lanciò un'occhiataccia ad entrambe le amiche, che chiusero la bocca in un secondo, e così ebbe modo di srotolare la prima pergamena che conteneva un messaggio direttamente dalla Vice Preside - È della professoressa Vireau... dice che...

Cheeee?!?!

... che questa sarà la canzone che dovrò portare alla sfida contro la Cyprus!

Esclamò Ariel spalancando gli occhi, spostando lo sguardo sulla seconda e sulla terza pergamena che il gufo le aveva consegnato: lo spartito musicale della canzone e il testo con le parole che la ragazza avrebbe dovuto imparare in tempo per la sfida.

Take me back in the arms I love
Need me like you did before
Touch me once again
And remember when
There was no one that you wanted more

Don't go you know you will break my heart
She won't love you like I will
I'm the one who'll stay
When she walks away
And you know I'll be standing here still

I'll be waiting for you
Here inside my heart
I'm the one who wants to love you more
You will see I can give you
Everything you need
Let me be the one to love you more

See me as if you never knew
Hold me so you can't let go
Just believe in me
I will make you see
All the things that your heart needs to know

I'll be waiting for you
Here inside my heart
I'm the one who wants to love you more
You will see I can give you
Everything you need
Let me be the one to love you more

And some way all the love that we had can be saved
Whatever it takes we'll find a way

I'll be waiting for you
Here inside my heart
I'm the one who wants to love you more
You will see I can give you
Everything you need
Let me be the one to love you more


Immagine


Aveva già affrontato quel brano, durante le prove del Coro, quindi lo conosceva e non sarebbe stata costretta a cominciare lo studio dal nulla... ma era anche vero che si trattata di un brano estremamente tecnico, e che richiedeva un'enorme capacità di trasmissione emozionale: in pratica era talento vocale e carisma artistico insieme, un concentrato che avrebbe dato non poco filo da torcere alla Grifondoro.
Oltretutto, la Vireau le stava consegnando un brano che aveva scritto lei stessa, una bella responsabilità per Ariel che, al momento, si sentiva doppiamente sottopressione.

Dai, sentiamola!

Esclamò Mary-Jane, fissando Ariel con sguardo quasi supplicante: in fondo le sarebbe bastato posare la punta della bacchetta sullo spartito, e la canzone avrebbe preso vita... ma la domanda vera era se l'amica fosse pronta a condividere quel momento importante con loro.
La colombiana, dal canto suo, si morse il labbro e, alla fine, annuì con un sospiro, prendendo la bacchetta dalla tasca del cappotto per poggiarne la punta sullo spartito... e dargli così vita.



Le tre amiche ascoltarono la voce della docente di Incantesimi in silenzio, e tra loro, Ariel si dedicò all'analisi del brano ad occhi chiusi, così da concentrarsi solo sulla melodia, sulla voce, su ciò che riteneva importante: avrebbe dovuto lavorare ogni giorno per ore, con tutta se stessa, per arrivare a rendere onore ed omaggio alla donna che le aveva appena prestato una sua canzone per scontrarsi contro i campioni della Cyprus... ma avrebbe fatto del suo meglio, anzi, di più.

... cavolo...

Già, è una gran bella canzone... e difficile!

Ariel, che ne pensi tu?

... che riuscirò a farla mia.

Rispose la Grifondoro con una luce decisa negli occhi: avrebbe messo in pratica tutti gli insegnamenti e i consigli che Robyn e Monique le avevano dato, e sarebbe riuscita a raggiungere l'obiettivo alla fine.
Le amiche della ragazza si scambiarono un'occhiata, ed alla fine l'abbracciarono forte, insieme, fissandola con dei grandi sorrisi entusiasti.

Certo che ce la farai!

Sì, e noi ti aiuteremo!
Non ti permetteremo di riposarti nemmeno un secondo, dovrai studiare questo brano anche di notte!


... beh, magari di notte no, però hai capito il senso!

Ariel sorrise e scosse la testa, abbracciando nuovamente le due ragazze per poi invitarle a rientrare insieme nella loro sala comune, magari per godersi un po' il calore del camino: in fondo, ora, aveva un brano da studiare.


[Fine Auto-Conclusiva]


Spoiler:
Canzone scelta in accordo con la - e col permesso della - Amministrazione.
[/tahoma]
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Messaggioda Lucy » 15/04/2014, 18:02

[Marzo 2108 - Venerdì - 16:55 - Ingresso Giardino]


Non era stata una delle giornate migliori per Lucy. Era stata in biblioteca a fare i compiti e poi aveva deciso di uscire a prendere un po’ d’aria portandosi dietro Gwin, il suo furetto.

Smettila Gwin, mi fai il solletico!

disse Lucy seduta sull’erba. Forse quello stacco dalla routine era stato una buona idea. Era un po’ di tempo che Lucy si sentiva come una presa con troppe spine attaccate e aveva bisogno di toglierne qualcuna. La scelta di rilassarsi e pensare alle altre cose in un altro momento era di sicuro una buona idea per riprendere tutto con calma. Non voleva ridursi al livello dei suoi genitori che tra lavoro, casa, famiglia, amici e vari club, non avevano il tempo di respirare o rilassarsi. La coda di Gwin le solleticò il naso ed il furetto si mise a correre sul prato. Lucy lo osservava sorridendo.

Guarda Gwin, una farfalla. Oh, l’hai già vista. Guarda com’è bella. Gwin! Smettila di cercare di prenderla, le farai male. Tanto lo so che non mi ascolti, ma per una volta perché non fai un’eccezione? Gwin!

urlò la ragazza rivolta al suo furetto che sembrava non darle retta.

Dimmi, da quando sei con me, mi hai mai dato retta?

aggiunse mentre si sdraiava sull’erba e cercava di prendere sonno.

Uffa, non riesco a dormire! Ho troppi pensieri per la testa, ma sono così stanca! Magari soffro d’insonnia! Oppure non ho voglia di dormire.

pensò la delfina rassegnandosi a guardare le forme strane delle nuvole.

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Messaggioda Fede » 15/04/2014, 19:23

Spoiler:
Lucy
[Marzo 2108 - Venerdì - 17:00 - Ingresso Giardino]


Non era dell'umore giusto per rimanere tutto il pomeriggio in biblioteca a studiare quel giorno. Dopo esser passata al dormitorio per sistemare i libri disse a Remus, il suo gufo, di raggiungerla all'ingresso del giardino. La delfina aveva bisogno di svagarsi un po', così pensó che il giardino fosse un posto perfetto per riposarsi e passare le ultime ore di sole.

Stava camminando lungo il prato, con lo sguardo rivolto verso il cielo in attesa di vedere le possenti ali di Remus trasportarlo da lei. Amava quel gufo, era tutto per lei.
Mentre teneva lo sguardo alto aspettando il suo arrivo la sua attenzione venne catturata da un rumore strano, abbassó lo sguardo... vide un adorabile furetto che giocava con una farfalla. Almeno, lui giocava, alla farfalla sicuramente non piaceva molto quel gioco.

Ehi piccolino, lasciala stare. Vieni qui

Disse la ragazza al furetto,con la mano rivolta verso di lui. Non sembrava ascoltarla.

La farfalla riuscì a liberarsi e a volare via; il piccolo furetto si giró verso la delfina inclinando il capo poi all'improvviso cambió rotta e corse velocemente nella direzione di una ragazza dai capelli biondi che ammirava il cielo.
Fede si avvicinó

Cosa guardi?

Le chiese sorridendo
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Messaggioda Lucy » 23/04/2014, 10:19

All’improvviso Gwin tornò di corsa verso Lucy e si nascose spaventato.

Che è successo Gwin? Tutto bene?

la delfina osservò il suo furetto pensierosa, cosa lo aveva indotto a lasciar perdere la farfalla ed essere spaventato?

Cosa guardi?

chiese una voce sconosciuta. Lucy si voltò e vide una bella ragazza dai capelli castani.

L-le nuvole. Mi ri-rilassa.

rispose Lucy, era molto timida ed a volte non riusciva ad articolare frasi sensate. Perché era così timida? Non lo sapeva nemmeno lei, sapeva solo che aveva una gran paura di sbagliare, qualsiasi cosa facesse aveva paura di sbagliare e di rovinare tutto. Come quella volta che aveva cominciato l’asilo. Tutti i bambini sembravano simpatici e gentili, ma Lucy così piena di paura non voleva parlare con nessuno, o almeno aspettava che qualcuno parlasse a lei. Molti di loro sembravano già conoscersi e giocavano sempre insieme. Lei invece se ne stava seduta in un angolino sotto al grande albero del giardino ad aspettare che qualcuno le parlasse, perché era timida e aveva paura di dire qualcosa di sbagliato che avrebbe fatto scappare tutti. Nessuno voleva giocare con lei perché tutti erano convinti che volesse stare sempre sola, se solo Lucy avesse avuto il coraggio di dire loro che non era vero. Solo una volta ebbe il coraggio di parlare, quando un bullo rubò la merenda ad un bambino, lei si mise ad urlare e a sgridarlo, fino a che la maestra non venne a sgridare il bullo. Quella volta la maestra la ringraziò dicendole che era la cosa giusta, ma a parte il grazie del bambino nessuno le disse altro, quindi Lucy era tornata a stare seduta sotto al suo albero. Ecco perché aveva paura di parlare con quella ragazza anche se forse poteva chiederle qualcosa di semplice.

Co-come ti chiami? In che casata sei? E ultima domanda: sei al terzo o quarto anno?

chiese Lucy con tutto il coraggio che aveva. - Scusa, troppe domande. - aggiunse guardando la punta delle scarpe.

[Fine]


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Messaggioda Venser » 07/07/2014, 21:46

Ora: 09:30
Data: 01/08/2108
Luogo: Ingresso Giardino di Hogwarts


Non era tra le sue mansioni conoscere le altre Aberrazioni, ma da sempre Venser era stato considerato un tipo curioso.
Tale curiosità, inoltre, veniva incrementata dal fatto che una sua simile fosse la cugina della ragazza alla quale faceva il filo da qualche settimana.
Nylea gli aveva accennato di Melia in una delle loro sere fuori a bere qualcosa, ma non si era mostrato molto entusiasta dell'argomento. Secondo la sua versione, i genitori della cugina si erano rifiutati da crescere l'arciera senza dare una motivazione apparentemente logica e consistente, ragion per cui la Sicaria non aveva la benché minima voglia di rivedere l'Aberrazione sua parente anche a distanza di diversi anni, non chiedendosi nemmeno cosa stesse facendo o come se la stesse passando.
Il periodo estivo presso la Scuola di Magia era uno dei migliori, perché comunque gli studenti stavano spesso fuori durante le pre libere a popolare il giardino o la riva del lago, evento che dava la possibilità al ragazzo di confondersi con la massa facendo finta di essere uno di loro e così passare inosservato, o meglio, così tanto inosservato non ci passava considerando che il suo aspetto faceva presa facile su molte ragazze, ma lui era ben attento a darsi per addormentato e lasciava che si allontanassero tutte dopo qualche secondo di ammirazione.
Occhiali da sole, maglietta bianca attillata e jeans celeste chiaro, un look sportivo e casual che adottava spesso in quella stagione.

Wow... Guardatela, sta arrivando... Per la Trama che sventola...

Uhm... Credo proprio che sia arrivata la persona che aspettavo!

Immagine


Venser rotolò su un fianco, finendo a pancia in sotto, abbassando gli occhiali per osservare in lontananza la figura citata dal gruppo di ragazzi eccitati. Dopo qualche secondo di intensa analisi, fece un sorriso soddisfatto alzando le lenti scure con la destra, alzandosi in piedi.
Melia Herbert camminava per la sua solita ronda come Prefetta di Serpeverde, facendo faville tra il pubblico maschile che faceva molta attenzione ad evitare di incrociare il suo sguardo per non farsi prendere da un orgasmo fulminante istantaneo.
Il Sicario, a differenza loro, riusciva a guardare la bella greca senza filtri di alcun genere, ammettendo con onestà che non era tutto merito del suo DNA alterato quella fortissima attrazione ispirata verso il prossimo, infatti si dava il caso che Melia fosse davvero un gran bel pezzo di femmina.
I tratti in comune con Nylea erano piuttosto evidenti ad un occhio clinico come il suo: taglio degli occhi, forma delle mani, portamento, curvatura delle labbra e "pettorali" prosperosi, anche se la prima le aveva un po' più grandi della seconda.
Le differenze sostanziali stavano nel colore della pelle, nei fianchi, negli zigomi e nell'altezza, ma nulla che non le facesse ricondurre ad una parentela lontana di qualche genere.

Melia Herbert, dico bene?
E' un vero piacere conoscerti, qua la mano...


Così, in quella maniera, ella avrebbe potuto comprendere subito chi aveva di fronte, ovvero una Aberrazione come lui.
Grazie alla vicinanza presso che continua con Isabelle dentro casa, il Sicario controllò abbastanza facilmente l'attrazione chimica-fisica verso la "collega", sorridendole con aria tranquilla, calma e solare, analizzando gli occhi dalle pupille verticali davvero inquietanti.
Per il momento non disse molto, si limitò a farle un cenno col capo invitandola a passeggiare più avanti così che potessero allontanarsi per qualche istante da sguardi e orecchie indiscreti, rimanendo comunque in zona: alla fine mica voleva spaventarla.
Una volta raggiunta una sorta di fontana/laghetto artificiale piena di pesci, tartarughe e oche, il ragazzo si appoggiò con la schiena al parapetto di metallo, fissandola ancora con molto interesse, dalla testa ai piedi, analizzando ogni dettaglio di lei con scrupolosa minuzia.
Non l'avrebbe potuto spogliare con lo sguardo, essendo loro simili, e comunque di base non l'avrebbe fatto a prescindere... doveva e voleva mantenere solennemente una promessa fatta ad una certa persona...

Il mio nome è Venser Laghoon, una new entry che porta il vostro gruppo dei Fantastici 3 ad un bel Fantastici 4.
In realtà ci sarebbe anche la Fantastica quinta, ma non è qui oggi; quello curioso di conoscerti ero io.
La mia dote modificata, alterata e potenziata è la vista... sono un po' il socio ideale di Zephyr Kenway!
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Venser
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