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Messaggioda Martha » 18/02/2013, 17:03

Era stata troppo severa col piccolo Paul?
Lo aveva trattato ingiustamente cacciandolo fuori dall'aula prima e rispondendogli in maniera scorbutica dopo?
La donna purtroppo non era famosa per la sua indulgenza con gli alunni nè per le buone maniere con chi ritenesse le stesse facendo perdere tempo prezioso. E il suo tempo era sempre prezioso per lei.
Per questo quando il giovane Grifondoro stava per uscire dal suo ufficio con aria sconsolata, credeva di aver risolto la situazione a modo suo, come al solito. Non permetteva a nessuno di parlare più nel necessario o di criticarla.
Quando il bambino ritornò sui propri passi però, facendole quella domanda, non potè non meravigliarsi della sua audacia e della sua impertinenza.
Aveva appena osato recriminare sul motivo per cui lo aveva cacciato fuori dall'aula qualche giorno prima.
Aveva osato. E ora ne avrebbe pagato le conseguenze.

...Vorrei... vorrei sapere perchè lei mi ha trattato così male!

Le assicuro signorino Singelman che non faccio favoritismi a nessuno in questa scuola.
Avrei cacciato anche la signorina Parker se fosse arrivata in ritardo.
Lei ha mancato di rispetto a me, alla materia che insegno e a tutti gli studenti che ogni giorno cercano di arrivare in orario per seguire la mia lezione.
Nessun fatto personale, rimango semplicemente delusa quando vedo quanto poco impegno mostriate voi studenti nello studio e la totale mancanza di serietà nel vostro comportamento.
Su questo non transigo, per nessun motivo al mondo. E' chiaro?


Rispose fredda la pozionista. Era ancora intenta a fissarlo dritto negli occhi, sfidandolo a dire qualcosaltro, ad osare aggiungere altro. Con un sospiro si avvicinò alla porta dell'ufficio, aprendola e invitando con un gesto della mano il Grifondoro ad uscire.

Questa conversazione finisce qui.
E' pregato di andarsene ora. Non voglio più sentire altro.
Ah, signorino Singelman la informo che lei è ufficialmente in punizione. Informerò personalmente la sua Capocasata della sua impertinenza. La attendo per i prossimi due week-end nel mio ufficio, puntuale alle otto di sera.
Buona giornata.


Detto questo, una volta che Paul fosse uscito fuori dalla stanza, la donna avrebbe chiuso la porta, tornando a concentrarsi sul suo lavoro.

[Fine per Martha]
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Messaggioda Paul » 19/02/2013, 15:48

Paul non avrebbe dovuto rispondere alla professoressa, non avrebbe dovuto chiedergli il motivo per cui lo avesse trattato così male, ma ormai era troppo tardi. In quel momento il ragazzo avrebbe voluto avere un giratempo per tornare al momento prima di aver pronunciato la fatidica frase, ma purtroppo non ne possedeva uno, non era un oggetto comune. Infatti, non appena pronunciò il suo pensiero davanti alla professoressa Martha Bennet, ella si irrigidì, e fissò il povero Grifondoro che cercava di farsi sempre più piccolo negli occhi.

Le assicuro signorino Singelman che non faccio favoritismi a nessuno in questa scuola.
Avrei cacciato anche la signorina Parker se fosse arrivata in ritardo.
Lei ha mancato di rispetto a me, alla materia che insegno e a tutti gli studenti che ogni giorno cercano di arrivare in orario per seguire la mia lezione.
Nessun fatto personale, rimango semplicemente delusa quando vedo quanto poco impegno mostriate voi studenti nello studio e la totale mancanza di serietà nel vostro comportamento.
Su questo non transigo, per nessun motivo al mondo. E' chiaro?


Il ragazzo abbassò lo sguardo, non aveva mai guardato il fatto da questa prospettiva, e si sentì assalire dai sensi di colpa.

Forse ho davvero mancato di rispetto a tutti i miei compagni...

Tornò a fissare la professoressa ma non ebbe il coraggio di ribattere, non più.
La professoressa avanzò fino a giungere alla sua destra, quindi aprì la porta, Paul aveva capito il messaggio.

Questa conversazione finisce qui.
E' pregato di andarsene ora. Non voglio più sentire altro.

Al ragazzo non restava nulla da fare se non dirigersi verso la porta ed abbandonare l'ufficio con la sua musica inebriante.

Ah, signorino Singelman la informo che lei è ufficialmente in punizione. Informerò personalmente la sua Capocasata della sua impertinenza. La attendo per i prossimi due week-end nel mio ufficio, puntuale alle otto di sera.
Buona giornata.


La professoressa chiuse la porta, e Paul aveva appena superato l'uscio. Rimase bloccato qualche secondo.

...Mancava qualcosa in effetti.


Disse a voce bassa il Grifetto, ma questa volta la sua positività non sarebbe servita a nulla. Mentre scendeva le scale in fondo al corridoio, pensò che sarebbe sicuramente arrivato puntuale alla punizione, non avrebbe più osato fare un secondo di ritardo.

[FINE]
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Messaggioda Alexis » 14/06/2013, 12:52

[Lunedì - Più o meno nel periodo della sfida vs. Cyprus - ore 15.23]


Le faceva strano, ora, camminare per i corridoi della scuola: non era più una studentessa né una Prefetta, anche se sarebbe sempre rimasta una "Delfina inside", come spesso l'avevano definita le sue compagne di Casata: le sarebbe mancato molto il Castello, gli studenti, i professori, perfino i fantasmi e i quadri di Hogwarts che non perdevano occasione d'impicciarsi degli affari altrui; era arrivata alla Scuola di Magia e Stregoneria europea come 11enne timida ed insicura, e ne era uscita 17enne ed ormai alle soglie del mondo adulto.
Eppure, la sete di conoscenza che le aveva sempre portato i voti migliori nei compiti - uno dei motivi per cui il Cappello Parlante tanto aveva insistito all'epoca per mandarla a Corvonero - non si era placata col Diploma: al contrario, Alexis aveva bisogno di studiare ancora e ancora e ancora; ma, più di ogni altra cosa, la Delfina - ex Delfina - anelava qualcosa che la scuola non poteva fornire... la pratica.
Aveva appreso la teoria in modo pressocché perfetto, e ne era soddisfatta naturalmente... ma voleva di più: voleva apprendere sul campo, voleva toccare con mano ciò che aveva studiato e mettersi alla prova in tal senso; per questo, riflettendoci, aveva deciso che il modo migliore era concedersi altri due anni di tempo, nei quali avrebbe studiato proprio per prepararsi al meglio per il mondo del lavoro.
Nel primo anno si sarebbe impegnata a seguire i Master messi a disposizione del Ministero tramite la borsa di studio vinta per l'ottimo rendimento scolastico, in modo tale da affinare ulteriormente le sue conoscenze teoriche in tutte le materie; nel secondo, invece, si sarebbe occupata della parte pratica, seguendo diversi stage per potersi mettere alla prova.
A proposito di questi ultimi, dopo tanto pensare era arrivata a sceglierne sei: Cura delle Creature Magiche, Alchimia, Erbologia, Astronomia, Medicina Generale e Pozioni; ed era proprio l'ultima materia quella che le interessava al momento, visto che si stava dirigendo verso l'ufficio di Martha Bennet, docente di Pozioni appunto, per chiederle una lettera di raccomandazione da presentare ad un pozionista esperto nel proprio campo - possibilmente indicatole proprio dall'insegnante - così da richiedere l'ammissione ad un suo stage.
Arrivata di fronte alla porta dello studio di Martha, la Parker bussò piano, attendendo il permesso da parte della donna per entrare prima di posare la mano sul pomello della porta e spingerla in avanti.

E' permesso, professoressa?

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Il volto di Alexis era sorridente, l'espressione come sempre educata di chi rispetta il lavoro altrui: non c'erano molte differenze nei suoi lineamenti, che nel corso degli anni si erano semplicemente affinati proprio come il passaggio dall'infanzia all'adolescenza, e poi al mondo adulto, richiedeva.

Mi dispiace disturbarla, ma avrei bisogno di parlarle... posso, oppure è un brutto momento?

Le domandò cortese, pronta a ripassare in un secondo tempo se la donna così avesse preferito.
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Messaggioda Martha » 14/06/2013, 17:15

[Lunedì - Ore 15.23]


Non era sicuramente un buon momento quello che stava affrontando la pozionista. Ma in fondo quale non lo era per lei, che alla compagnia preferiva la solitudine del suo ufficio privato, che all'allegria di una piacevole conversazione agognava la tranquillità e la privacy di buon libro aperto e di una tazza di thè corretta con Whisky Incendiario? No, sicuramente non si poteva dire che Martha Bennet fosse un tipo socievole, ma quella mattina la linea di preoccupazione che le segnava il volto appariva decisamente molto realistica. Aveva passato una notte strana quella stessa domenica, una notte legata ad un sogno talmente reale che la docente quasi dubitava di aver sognato veramente. Certo, per una volta le sarebbe piaciuto confidarsi con qualcuno e la sorella sarebbe stata ben contenta di ricevere le sue confidenze. Ma la donna non aveva la minima idea di come rendere per iscritto quello che provava e pensava. E come, dal momento che parlare del suo sogno significava rivelare di aver nuotato nuda insieme a bambini e sirene? Già immaginava la risata divertita che si sarebbe scatenata nella sua sorellina, mentre affettuosamente la prendeva in giro e dava la sua personale interpretazione di quel sogno.

Il bambino probabilmente indica che senti il disperato bisogno di un figlio!
E le sirene...vuoi che te ne regali una di cristallo?


Lyra non si sarebbe risparmiata e lei si sarebbe pentita di avergliene parlato. No, la donna preferiva venirne a capo da sola e così avrebbe fatto. Mentre, quindi, fissava il cielo pomeridiano, sormontato da nubi, un timido bussare la fece voltare dall'altra parte, chiedendosi incuriosita chi fosse.

Avanti!

E' permesso, professoressa?
Mi dispiace disturbarla, ma avrei bisogno di parlarle... posso, oppure è un brutto momento?


Era abituata alla visita degli studenti -visite rare, certo- ma non a quella di un'ex-studentessa. E che ex-studentessa! Alexis Parker, la strega più brillante della sua classe, una ragazza attenta, educata e studiosa. Molte volte, senza volerlo, aveva visto nella Delfinazzurro ciò che era stata lei in gioventù, nei suoi anni di studi ad Hogwarts. All'epoca non si poteva dire che la pozionista fosse chiusa e indifferente, ma erano altri i tratti che accomunavano la donna alla ragazza: l'amore per la conoscenza e l'impegno per ricercarla. Per questo, il volto di Martha si distese in un sorriso conciliante nei suoi confronti, invitandola ad entrare e a sedere con un gesto della mano.

Signorina Parker! Credevo che non l'avrei più rivista da queste parti.
Prego, si accomodi pure.


Disse senza aggiungere altro. In fondo Alexis conosceva come andavano le cose con lei: niente giri di parole e dritta al punto. E sapeva che la Delfina si sarebbe comportata esattamente così con lei.

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Messaggioda Alexis » 16/06/2013, 17:42

Solitamente i professori erano felici di vederla: vuoi perché faceva onore ogni volta alle loro materie con l'impegno e la dedizione che metteva nei compiti, vuoi perché non capitava mai che la richiamassero o rimanessero delusi dal suo comportamento, Alexis Parker era sempre ben accolta dai docenti di Hogwarts; e sembrava che la cosa non fosse cambiata dopo il suo diploma, a giudicare dal sorriso che si palesò sul volto di Martha quando l'ex Delfina aprì la porta del suo ufficio, palesando così la sua presenza alla donna.

Signorina Parker! Credevo che non l'avrei più rivista da queste parti.
Prego, si accomodi pure.


Grazie professoressa.
In realtà credo mi sarà difficile lasciare Hogwarts, spero che la Preside mi permetterà di tornarci, ogni tanto.


Ammise la giovane donna con un piccolo sorriso timido, chiudendosi la porta alle spalle ed avvicinandosi alla poltroncina posta di fronte alla scrivania della docente per accomodarsi su di essa, le mani appoggiate in grembo ed una gamba accavallata sull'altra in una posa elegante ma soprattutto comoda.
Parlava sul serio riguardo al desiderio di poter tornare ad Hogwarts di tanto in tanto, ma confidava nel fatto che la Preside Bergman, solitamente sempre gentile e disponibile, gliel'avrebbe permesso.

In realtà questa non è una semplice visita di piacere...

Proseguì poco dopo Alexis, anche perché non è che con la Bennet avesse mai avuto un rapporto intimo o che andasse oltre il semplice legame studente-professore.

Sono venuta per chiederle un favore. Non so se sia stata messa al corrente della notizia, ma grazie agli ottimi risultati ai M.A.G.O. ho ricevuto una borsa di studio da 500 galeoni per poter seguire i Master al Ministero senza dover spendere uno zellino - la informò - Questo mi permetterà nel corso di quest'anno di formare ulteriormente le mie conoscenze, arricchendo la teoria... ma io vorrei curare anche la pratica.
So che esiste la possibilità di partecipare, se ci s'iscrive per tempo, a stage organizzati dai luminari e dagli esperti dei diversi settori che studiamo anche qui a scuola... mi piacerebbe potermi iscrivere ad uno stage di Pozioni da seguire l'anno prossimo.


Confidò, prendendosi una piccola pausa, anche per saggiare le reazioni dell'insegnante a quella notizia: l'avrebbe ritenuta all'altezza? Ne sarebbe stata felice? Oppure non le sarebbe importato nulla?

E sono venuta qui per chiederle d'indirizzarmi verso chi, secondo lei, è il Pozionista migliore tra quelli che danno la possibilità di seguire degli stage presso le loro strutture.
Inoltre...
- si fermò di nuovo, questa volta con un leggero e palpabile imbarazzo nel tono di voce - Sarei onorata se lei potesse scrivere per me una lettera di raccomandazioni da poter consegnare al Pozionista presso il quale farò lo stage... non essendo particolarmente ricca e non avendo conoscenze importanti, mi farebbe comodo un aiuto, visto che sicuramente saremo in molti a fare richiesta per un corso del genere...

Concluse, abbassando lo sguardo per qualche istante prima di rialzarlo timidamente sull'altra, sperando che non prendesse quella richiesta come un tentativo di scegliere la strada più facile: voleva semplicemente avere le stesse possibilità di accedere agli stage di chi aveva le amicizie "giuste" o i soldi per comprarsi un posto, cosicché fossero i suoi meriti scolastici a decidere se farla entrare o meno.
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Messaggioda Martha » 20/06/2013, 20:20

Grazie professoressa.
In realtà questa non è una semplice visita di piacere...


Lo immaginava. Lei ed Alexis non avevano mai avuto un rapporto stretto, sebbene la donna apprezzasse tutte le sue buone qualità, primo fra tutte l'ingegno. Annuì, quindi, alle parole della ragazza, approvando il suo modo diretto di arrivare al nocciolo della questione.

Sono venuta per chiederle un favore. Non so se sia stata messa al corrente della notizia, ma grazie agli ottimi risultati ai M.A.G.O. ho ricevuto una borsa di studio da 500 galeoni per poter seguire i Master al Ministero senza dover spendere uno zellino

Si, mi pare di aver sentito la notizia circolare fra noi insegnanti...

Commentò tranquillamente, ricordando la gioia e la vivacità della Preside nel raccontare a qualunque docente le capitasse a tiro come la piccola Parker fosse stata premiata per il suo impegno a scuola. Forse la pozionista non amava tanta esuberanza, ma non poteva di sicuro fare obiezioni sull'operato della Bergman. Non quando sua sorella aveva conservato di lei splendidi e magnifici ricordi. E poi, Madeline aveva dato prova di essersi guadagnata il suo ruolo come Preside durante lo scontro di alcuni docenti contro i Mezzodraghi. Martha, infatti, non aveva dimenticato con quanta facilità avesse esercitato la sua autorità su tutti, nè la potenza dei suoi incantesimi.

Vada avanti.

Questo mi permetterà nel corso di quest'anno di formare ulteriormente le mie conoscenze, arricchendo la teoria... ma io vorrei curare anche la pratica.
So che esiste la possibilità di partecipare, se ci s'iscrive per tempo, a stage organizzati dai luminari e dagli esperti dei diversi settori che studiamo anche qui a scuola... mi piacerebbe potermi iscrivere ad uno stage di Pozioni da seguire l'anno prossimo.


Sono molto felice per lei.
Ma io come posso esserle utile in tutto questo?


E sono venuta qui per chiederle d'indirizzarmi verso chi, secondo lei, è il Pozionista migliore tra quelli che danno la possibilità di seguire degli stage presso le loro strutture.

Godwyn Stokesey.
Senza ombra di dubbio.


Rispose con sicurezza, senza preoccuparsi di aggiungere altro. Alexis si era sempre dimostrata più che brillante nelle attività scolastiche come in quelle extra. Non aveva bisogno di pensare se lei sarebbe stata adatta o all'altezza di uno Stokesey: aveva delle capacità eccellenti, quindi perchè negarle la prospettiva di un futuro roseo e tutto guadagnato?

Inoltre...

Mh?

Sarei onorata se lei potesse scrivere per me una lettera di raccomandazioni da poter consegnare al Pozionista presso il quale farò lo stage... non essendo particolarmente ricca e non avendo conoscenze importanti, mi farebbe comodo un aiuto, visto che sicuramente saremo in molti a fare richiesta per un corso del genere...

Martha rimase per un attimo in silenzio, soppessando bene la richiesta fattale dall'ex-Delfina. Rimase in un certo senso lusingata che la ragazza chiedesse a lei di rappresentarla agli occhi di un suo stimato collega. E in fondo non era un problema accontentarla: aveva dimostrato ampiamente di meritarsi qualsiasi aiuto le fosse possibile.

Una lettera a Godwyn non mi ucciderà.

Concluse infine fra sè e sè. Il volto si rilassò in un sorriso, mentre le mani poggiavano sulla scrivania, guardando fissa negli occhi la ragazza.

Nessun problema, signorina Parker.
Con le sue eccezionali doti, sono convinta che non avrà bisogno di nessuna lettera di raccomandazione.
Ma se proprio lo desidera...gliela spedirò fra qualche giorno tramite gufo.


Disse tranquilla, rassicurando la strega sul quel punto. Godwyn era una sua vecchia conoscenza, molto presente nel suo passato...anche fin troppo presente. Non aveva dimenticato i suoi perenni tentativi di convincerla ad uscire fuori a cena. Ma, come collega, era eccezionale e uno dei migliori in quel campo. Alexis si sarebbe trovata bene con lui, ne era convinta.

Bene, se non ha altro da aggiungere, possiamo concludere qui la conversazione.

Fece una breve pausa per permettere alla giovane donna di aggiungere altro.

Avrà quella lettera quanto prima possibile.
Buona giornata signorina Parker.


Avrebbe detto quindi, non appena anche Alexis avesse dimostrato la volontà di congedarsi da lei, accompagnandola alla porta e concludendo così quell'incontro.

Godwyn Stokesey...chissà come sta...

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Messaggioda Alexis » 24/06/2013, 12:45

L'ultima cosa che Alexis voleva era far perdere tempo alla professoressa Bennet, non solo perché sapeva che era quel tipo di persona da non amare troppo i convenevoli, ma anche perché immaginava che avesse ben altro di meglio da fare che intrattenersi con una sua ex studentessa, per quanto brillante potesse essere: per questo l'ex Delfina andò dritta al punto, spiegando a Martha non solo la necessità di avere un pozionista di riferimento a cui chiedere di poter essere ammessa come sua tirocinante al primo stage disponibile, ma anche il desiderio di avere una lettera di raccomandazione da lei scritta da consegnare all'uomo, per attestare che la stessa docente di Hogwarts la considerava un elemento valido a cui fosse giusto dare una possibilità.

Godwyn Stokesey.
Senza ombra di dubbio.


Quel nome le si stampò in mente in modo quasi indelebile, e la Parker era sicura che non se lo sarebbe mai più scordato: si ripromise anche, mentalmente, di fare qualche ricerca su di lui quanto prima, magari sfruttando il fatto che Madama Berforth le avrebbe sicuramente permesso di dare un'occhiata ai libri di Hogwarts con tutto che non faceva più parte del corpo studenti.
Intanto, però, c'era ancora da capire se Martha avrebbe o meno acconsentito ad intercedere per lei, scrivendo al Pozionista così da presentare Alexis sotto una buona luce: la Delfina temeva in realtà di aver chiesto troppo, e che la Bennet si sarebbe infastidita da quelle richiesta... ma la risposta che ricevette da lei la costrinse a ricredersi.

Nessun problema, signorina Parker.
Con le sue eccezionali doti, sono convinta che non avrà bisogno di nessuna lettera di raccomandazione.
Ma se proprio lo desidera...gliela spedirò fra qualche giorno tramite gufo.


Davvero professoressa? - domandò la ragazza, spalancando gli occhi per la sorpresa - La ringrazio infinitamente per la disponibilità, poter essere rappresentata da lei sarà per me un grande onore, le prometto che dimostrerò di aver imparato tutti i suoi insegnamenti!

Esclamò la Delfina, con un gran sorriso sulle labbra: ovvio che, per lei, ogni vittoria in campo pozionistico, ogni complimento verso il suo operato, sarebbe stato anche indirettamente rivolto a Martha, poiché era stata lei ad insegnarle tutto e se Alexis si fosse rivelata brava, magari anche la migliore, sarebbe stato in gran parte merito della donna che aveva di fronte, e che la Parker era ben decisa a non deludere.

Bene, se non ha altro da aggiungere, possiamo concludere qui la conversazione.
Avrà quella lettera quanto prima possibile.
Buona giornata signorina Parker.


La ringrazio ancora professoressa, buona giornata anche a lei, e... - si fermò un momento, incerta, poi le sorrise - Grazie anche per tutti gli insegnamenti che mi ha dato in questi sette anni di scuola. Non li dimenticherò.

E non avrebbe potuto non ringraziarla, visto che il suo amore per la conoscenza era stato parecchio alimentato dalla Bennet, sempre molto esigente nei compiti e nelle lezioni e, per questo, ancora più apprezzata da Alexis, la quale fece un piccolo inchino col capo verso la docente prima di avviarsi verso la porta, aprirla e chiudersela alle spalle: un piccolo passo verso gli stage era stato fatto, ma ne mancavano ancora tanti... la prossima "fermata", comunque, era piuttosto vicina, ma l'avrebbe affrontata l'indomani, dentro quella stanza che rappresentava una parte del suo possibile futuro.


- Ufficio del professor Irvyne Trigger, Docente di Astronomia -


[FINE]
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Messaggioda Sandyon » 24/06/2013, 19:41

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Messaggioda Jorge » 17/04/2014, 11:48

[6 Aprile 2108 – Mercoledì – ore 18.30]


Marshall ha detto … Marshall ha fatto…. Secondo Marshall è meglio che… Marshall mi ha consigliato…. Arghhh… Se non la smette con quel magiinvestigatore giuro che la schianto.

Ringhiò Jorge stringendo le mani a pugno così forte da imprimere il disegno dell'anello della Sfinge che portava al pollice destro nella carne tenera dell'indice per poi emettere un sospiro rassegnato, le dita delle mani che si rilassavano e le spalle che si piegavano in avanti, sconfitto. Sapeva che quella era una minaccia a vuoto perché non sarebbe mai stato in grado di sollevare un dito, figuriamoci la bacchetta, contro la sua sorellina ma quello non impediva di avvertire in pieno la frustrazione dovuta a una situazione che diventava per ogni giorno più insopportabile. Da quando quel magiinvestigatore da strapazzo aveva salvato – o tentato di uccidere per come la vedeva Jorge – Cappie in un vicolo a Nocturne Alley e l’aveva convinta che forse il suo futuro era seguire le sue orme nel campo della Magiinvestigazione la Tassetta non faceva altro che parlare di lui, usarlo come punto di riferimento, citarlo in quasi ogni conversazione che avevano su qualsiasi argomento, dalle differenze di gusti letterari tra maghi e babbani alle difficoltà insite nel diventare Animagus, portando in quel modo il Delfino sull’orlo di una crisi di nervi.

Sei solo invidioso!

Lo pungolò la sua coscienza con una punta di cattiveria tale da destabilizzarlo quel tanto che bastava da fargli perdere l’attimo per saltare sull’ultimo scalino della rampa di scale giusta e costringerlo a fermarsi di botto sul ciglio esterno del corridoio se voleva evitare di fare un volo in caduta libera di quattro piani. Il fatto che fosse, in parte, la pura verità non alleviava per nulla il senso di colpa insito nel nutrire un sentimento così basso e indegno nei confronti di una delle persone più importanti della sua vita. Era ovviamente felice che Cappie avesse trovato qualcuno che, pur in minima parte, avesse le capacità – e l’onestà intellettuale - di guidarla attraverso la giungla di potenzialità e aiutarla a fare le scelte giuste in vista della carriera che aveva deciso di intraprendere, ma quella felicità non gli impediva di fare un confronto con se stesso ed uscirne depresso e demoralizzato. Mentre lei poteva, con cognizione di causa, concentrare le sue energie solo su quelle materie che si sarebbero rivelate utili una volta entrata nel mondo lavorativo, lui si era visto "costretto" a seguire tutte le materie dopo i G.U.F.O. e non solo perchè si era riscoperto incapace di distinguere l'essenziale dalla semplice cultura personale. In tutti quei mesi più vedeva crescere in Cappie la sicurezza di aver puntato sulla carriera giusta, più aumentavano i dubbi sulle proprie di scelte e si faceva strada in lui il terrore di stare gettando ai Vermicoli il proprio futuro per una semplice infatuazione - oddio forse nel suo caso sarebbe stato più corretto parlare di ossessione - scolastica. Come avrebbe dovuto interpretare il non essere riuscito a trovare, sfogliando le copie della Gazzetta del Profeta che circolavano per la Sala Comune, una occupazione alternativa che lo esaltasse al pari della prospettiva di "creare intrugli"? Era davvero quello il suo futuro o si stava solo intestardendo per non essere costretto a lasciare il Mondo Magico dopo il diploma? Merlino santissimo era persino giunto a tanto così -una distanza infinitesimale contenuta nella punta di un mignolo- dal puntarsi contro il proprio catalizzatore e castare un incantesimo che era al di sopra delle sue possibilità solo per scoprire se il mestiere di Trasfiguratore potesse rappresentare una valida alternativa. Incassò la testa nelle spalle e represse un brivido a quell'assurdo ricordo, spingendo all'indietro la borsa che aveva con sé, lontano dal fianco su cui poggiava, come a voler mettere una distanza virtuale tra sé e la bacchetta che custodiva.

É inutile che continui a tormentarti così. Da solo non giungerai a nessuna conclusione.

Si redarguì, saltando sul primo scalino che passò sotto il suo naso, senza badare alla direzione in cui si stava muovendo, troppo preso da quella infinita discussione interiore. Neanche l'aver ottenuto il lavoro e l'accesso quasi libero al retrobottega del negozio di Madama Lemourt gli era stato di grande aiuto anzi non aveva fatto altro che evidenziare di un bel rosso Grifondoro il suo bisogno di avere una guida, qualcuno che non si limitasse a dargli un calderone e degli ingredienti con cui esercitarsi ma che lo seguisse nelle sue sperimentazioni, correggendo i suoi errori e dandogli qualche dritta sul modo di migliore di trattare questo o quell'ingrediente, e gli dicesse senza mezzi termini se fosse o meno portato per la carriera di Pozionista. Era quello il motivo per cui, subito dopo essere uscito dall'aula di Alchimia, aveva salutato frettolosamente Cappie e Kelly per dirigersi al sesto piano con la speranza di ottenere un colloquio privato con la Bennet. In realtà, pungolato anche dal bisogno di capire dove avesse sbagliato nel creare una Super Pozione Rafforzante, era dal ritorno a scuola dopo le vacanze natalizie che cercava il momento migliore per parlare con la docente ma ogni volta che l'aveva avvicinata qualcosa [Intuito/P=16] nel suo sguardo o nella sua postura lo aveva convinto a desistere e a orientare la conversazione su dettagli e approfondimenti dell'ultima lezione svolta.

Non posso rimandare oltre! O la va o la spacca!

Si disse, occhieggiando la scritta "Professoressa Martha Bennet" sulla porta di fronte a lui prima di tirare un profondo respiro e bussare con fare deciso ma non troppo forte.

Professoressa buona sera, sono Alvares la posso disturbare?

Chiese, scostando di poco il battente non appena avesse ricevuto il permesso di entrare, la mano sinistra posata sulla borsa all'altezza della tasca dove sapeva trovarsi lo schema della pozione che aveva "inventato".

Avrei necessità di chiederle due cose.
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Messaggioda Martha » 21/04/2014, 14:54

[6 Aprile 2108 – Mercoledì – ore 18.30]


Era passato poco più di un mese da quel giorno. L'onda che le aveva accarezzato i talloni non aveva lasciato tracce sui suoi indumenti, non esteriormente almeno: dentro di lei però quelle poche gocce che per un attimo le avevavno sfiorato la pelle nuda, erano penetrate nel suo animo, scavando a fondo fino a raggiungere il dolce Ruscello. Esso si era ingrossato pian piano, lasciando la pozionista allibita da quella trasformazione, per poi raggiungere le dimensioni di un Lago, quieto e profondo. L'Acqua l'aveva benedetta ancora una volta, le sue preghiere erano state esaudite in qualche modo: la Bennet non doveva fare altro che seguire quel richiamo, fidandosi per una volta di coloro che le stavano intorno.
Più facile a dirsi che a farsi, naturalmente. Una volta ritrovata la pace dello spirito, Martha si era gettata anima e corpo nel suo lavoro, concentrandosi nel dare il massimo ai suoi studenti e nel dimostrarsi più gentile e disponibile nei confronti dei propri colleghi. La paura non era ancora sparita del tutto, ma la donna aveva finalmente compreso che non avrebbe risolto nulla chiudendosi in sè stessa e impedendo agli altri di avvicinarsi a lei. E ben presto avrebbe trovato il tempo e il modo di parlare di quel periodo buio della sua vita alla donna che più di tutte meritava la sua fiducia: l'Acuan Diluvium.
La sicurezza che Lei non l'avrebbe derisa, ma avrebbe cercato di comprendere il suo dolore -perchè di quello si trattava- la rincuorava e le faceva sperare in un futuro migliore rispetto ad un passato appena trascorso e non del tutto piacevole. Inoltre, la pozionista avrebbe dovuto discutere con lei alcune importanti decisioni riguardo la formula che Norrel le aveva lasciato: era arrivato il momento per lei di iniziare a decifrare i fogli di pergamena e di provare a realizzare l'esperimento che Heathcliff e Pryce stavano portando avanti.

E magari contattare un certo investigatore privato...

Perchè ormai era chiaro che la morte dei due studiosi era legata principalmente a quella formula che i due stavano cercando di portare a termine e, al tempo stesso, di nascondere. Se Edward Atwood stava indagando sul motivo che aveva decretato la morte dei due uomini, lei aveva le risposte che lui stava cercando.
Un lieve bussare alla porta interruppe di colpo i pensieri e i movimenti della docente: intenta a camminare su e giù per la stanza, ochieggiando ora un oggetto, ora un altro, la donna rifletteva e organizzava gli impegni che avrebbe dovuto portare a termine nei mesi a venire, sia personali che lavorativi. Quando poi la voce di Jorge Alvares le giunse chiara alle proprie orecchie, Martha comprese che avrebbe dovuto mettere da parte -almeno per il momento- i propri problemi personali e dedicarsi invece al suo ruolo come insegnante lì ad Hogwarts. Quindi, dopo aver invitato il ragazzo ad entrare, la donna si sistemò sulla poltrona in pelle dietro la sua scrivania, mettendo le braccia conserte e poggiandosi con i gomiti sul tavolo.

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Avanti.

Professoressa buona sera, sono Alvares la posso disturbare?

Prego, si accomodi pure.

Gli rispose, facendo cenno con la mano di prendere posto su una delle poltrone poste di fronte alla sua scrivania.

Avrei necessità di chiederle due cose.

La ascolto.

Si limitò a dire, accennando un lieve sorriso con le labbra per incoraggiare il delfino a parlare e a dirle ciò di cui aveva bisogno. Nella mente della pozionista non vi fu nessun flashback di un fatto simile accaduto l'anno prima -un incontro che sarebbe stato poi la causa dei problemi affrontati nei mesi a venire dalla docente- grazie all'Oblivion che il collega di Alchimia aveva gettato su lei e su Alvares. No, lo sguardo e il modo di fare della donna facevano presupporre che lei e il ragazzo stessero avendo per la prima volta quel colloquio e che, nel corso del precedente anno scolastico, non vi fosse mai stata occasione per loro due di parlare.
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