Re: Cura delle Creature Magiche - Ufficio
Inviato:
04/02/2013, 1:06
da Simon
Lo sguardo era fisso sul gufo...un leggero sorriso avvicinando la mano ad esso...il gufo lentamente cambiò trespolo, dalla mano della tassetta a quella del Professore...
ottimo...bravo Gil...Ahi!
Non finì la frase vedendo il Gufo beccarlo selvaggiamente...un piccolo ricordo dei suoi primi giorni nella foresta. fece un mezzo sorriso ora neanche sussultando verso quelle furiose beccate. Un respiro profondo andando ad avvicinare il viso, pericoloso, molto pericoloso, ma lui poco gli interessava...
Sei soddisfatto ora? Non ti sembra il caso che non serva beccarmi così forte?
Gli disse con tutta la calma del mondo. Un altro respiro profondo ed infine un sorriso fece verso Glibert...ascoltò nel frattempo il dire di Caroline Priscilla. Annuì mesto mentre osservava l'ala messa male dal cacciatore notturno per via delle fitte. Pensiero rapido fu il suo prima di prendere fiato.
Gilbert è un gufo molto esuberante...diciamo che si sente il maschio Alfa e vuole dimostrarlo a tutti....probabilmente è andato a scontrarsi con gufi di taglia più grande ed ovviamente...è stato battuto...
Un attimo di riposo per le sue parole fissando adesso l'uccello...chinò la testa di lato...l'amuleto brillava sotto la sua camicia...sentiva tanto calore...sentiva la rabbia e l'umiliazione...chiuse gli occhi e fece suo questo sentimento...e poi parlò a Gilbert...
è brutto quando sei emarginato dallo stormo vero? Ti senti messo da parte...non sai il perchè ma ti senti escluso vero? Ti capisco Gil... ma fai di questo la tua forza...anche quando sarai grande non faranno altro che emarginarti... perchè sei diverso! Ma tu non devi dimostrare niente a nessuno! Tu sei Gilbert cavolo! Il nuovo Gufo della famiglia O'Neill! Sii onorato di essere stato scelto fra tanti!
Un altro sorriso verso di lui speranzoso...infondendogli coraggio e serenità...infine attese cercando di capire bene le attuali reazioni del gufo. Nel frattempo Seth sonnecchiava allegro su quel ramo del Bonsai...senza nessuna minima intenzione di spostarsi da li...
Re: Cura delle Creature Magiche - Ufficio
Inviato:
06/02/2013, 16:16
da Caroline Priscilla
Ottimo...bravo Gil...Ahi!
Come non detto...
La Tassorosso osservò preoccupata Gilbert beccare furiosamente il professore di Cura. Aveva creduto che lui sarebbe riuscito a calmarlo all'istante, ma a quanto pare non era così: quel gufo era troppo testardo, cocciuto e diffidente per lasciare che Simon potesse prendersi cura di lui.
Professore va tutto bene?
chiese titubante e dispiaciuta nel vedere le mani del suo insegnante sanguinare. Tuttavia sembrava che questo non ci badasse più di tanto: anzi, dopo quelle beccate, aveva continuato a stringere il povero Gilbert fra le braccia, continuando a parlarci come se niente fosse.
Gilbert è un gufo molto esuberante...diciamo che si sente il maschio Alfa e vuole dimostrarlo a tutti....probabilmente è andato a scontrarsi con gufi di taglia più grande ed ovviamente...è stato battuto...
La strega annuì mesta alle sue parole. Si, probabilmente era andata proprio così. Ma allora perchè non fidarsi almeno di lei? Perchè continuare a beccarla selvaggiamente ogni volta che si avvicinava? Forse aveva preso un gufo troppo difficile per lei da gestire? Magari avrebbe preferito essere liberato...Quel pensiero velò di tristezza gli occhi della giovane che, sebbene se ne lamentasse sempre, a quel volatile si era già affezionata e non poco. Le sarebbe dispiaciuto lasciarlo andare via, ma se quella fosse stata la cosa giusta per lui non avrebbe potuto trattenerlo, giusto?
Avrebbe voluto cercare conferma in Simon, tuttavia decise di rimanere in silenzio e aspettare la prossima mossa dell'allevatore, che nel frattempo era riuscito a calmare definitivamente Gilbert parlandogli con tono dolce e gentile.
E' brutto quando sei emarginato dallo stormo vero? Ti senti messo da parte...non sai il perchè ma ti senti escluso vero? Ti capisco Gil... ma fai di questo la tua forza...anche quando sarai grande non faranno altro che emarginarti... perchè sei diverso! Ma tu non devi dimostrare niente a nessuno! Tu sei Gilbert cavolo! Il nuovo Gufo della famiglia O'Neill! Sii onorato di essere stato scelto fra tanti!
Forse non lo sarà mai...
pensò la piccola, sorridendo timida in direzione dell'uomo vedendo che le sue parole erano riuscite veramente a far si che il gufo si fidasse di lui.
Professore, dovrei prendere lezioni da lei sul come trattare con gli animali...specialmente con i gufi Alfa e capricciosi...- scherzò forzatamente, avvicinandosi a lui e tentando di dare una carezza sulla testa di Gilbert -Lei crede che una volta guarito...dovrei lasciarlo libero? Magari non gli piace appartenere a qualcuno...però io non lo considero un oggetto! Ho sempre desiderato avere un gufo e con lui...è stato amore a prima vista...- cercò di spiegare, non volendo passare per quella che trattava gli esseri viventi come cose. -Lei che ne pensa?- chiese infine, attendendo la sua risposta e osservando con attenzione le sue prossime mosse...
Re: Cura delle Creature Magiche - Ufficio
Inviato:
14/02/2013, 18:03
da Simon
Lo sguardo si alternava tra Cappie e Gilbert...un respiro profondo vedendo che il gufo si stava tranquillizzando, fece un breve sorriso. Non parlò subito alla ragazza della situazione del rapace notturno, stette lì ad osservarlo chinando la testa di lato. Si umettò le labbra ascoltando le parole della sua compagna di casata.
Professore va tutto bene?
gli disse. Annuì mesto osservando per un attimo le sue mani insanguinate, un mezzo sorriso ricordando per un breve flash i suoi molti viaggi in giro per il globo. Ricordò quando andò in Ucraina da un allevatore di Draghi...e quasi non gli mozzò la mano, oppure di quando andò in Russia per aiutare quel villaggio dai Berretti Rossi, oppure quando Volò fino in Australia per aiutare un altro allevatore con un Grifone poco cordiale. Una piccola risata facendo un gesto di diniego con la testa alla ragazza.
Va tutto bene...non è niente!
Concluse tranquillo dando le spalle alla studentessa ed andando vicino al Bonsai, ovviamente Seth si spostò da quella posizione per lasciare spazio a Gilbert che agilmente si posò su un ramo, continuava ad osservarlo. C'era qualcosa che non andava, ma non era solo l'ala, rimase fermo contemplando quel piccolo gufo quando le parole di Caroline Priscilla lo colpirono come un fulmine a ciel sereno. Si girò di scatto verso Cappie, fissandola. I suoi occhi verdi fissi su di lei, seri questa volta, non aveva un sorriso, non aveva neanche un cenno di quella serenità di pochi secondi prima.
Lei crede che una volta guarito...dovrei lasciarlo libero? Magari non gli piace appartenere a qualcuno...però io non lo considero un oggetto! Ho sempre desiderato avere un gufo e con lui...è stato amore a prima vista...
Un attimo di silenzio, un silenzio innaturale in quella stanza. Anche Seth rimase fermo ad osservare la scena, questa volta particolarmente curioso degli avvenimenti all'interno di quella stanza.
Ragazza. Spero vivamente che non l'hai pensato seriamente. Ricordati bene che non sei tu che scegli, è sempre lui a scegliere te.
Lasciarlo libero? Perchè? Adesso fa parte della tua famiglia! E' il tuo gufo! E' parte di te...come tu ora sei parte di lui, un legame indissolubile che è impossibile da scindere. Sarebbe come lasciare andare una parte della tua famiglia. E lui lo capisce sai? Capisce che hai dei problemi ad accettarlo, e non sta bene.
Un attimo di riposo. La sua voce diventava sempre più morbida ad ogni parola che esprimeva. Fece un respiro profondo poggiando i palmi della mani sulla scrivania, ovviamente con la testa sempre rivolta verso la tassetta. Poi fu il turno ad un altro sorriso di apparire di nuovo sul volto dell'insegnante. Forse era stato troppo duro con lei, annuì ai suoi pensieri rimanendo in silenzio.
Cerca di mostrare il tuo amore. Un sorriso, una parola dolce, una coccola. Questi sono piccoli esempi, Gilbert come ogni altro essere vivente ha...bisogno... di affetto, di sentirsi integrato, solo così puoi colpire il suo cuore e farti accettare. Non è un compito facile, ma io ti conosco, conosco bene il tuo modo di fare e le tue attitudini...sei una in gamba Cappie. Non lasciarti influenzare dai tuoi pensieri negativi...
Concluse poi guardandolo con un altro leggero sorriso, con aria divertita si avvicinò di nuovo a quella teiera piena di Thè, non parò ma prese solo quel contenitore in ceramica. Con un movimento leggero versò quel liquido ambrato in due tazze differenti. Il fumo fuoriusciva da quei piccoli bicchieri come mille ballerini al vento. Infine riposò la teiera e rimase ad osservare la bambina.
Del thè? Riscalda lo spirito ed il corpo, E poi... Aiuta a pensare!
Un altra piccola risata dopo l'invito alla ragazza di bere insieme a lui. Rimase alla fine in silenzio, aspettando la decisione della ragazza, sperando che non si sia offesa per quelle parole dure, ma si sapeva, Simon era un tipo strano.
Re: Cura delle Creature Magiche - Ufficio
Inviato:
21/02/2013, 16:42
da Caroline Priscilla
Ragazza. Spero vivamente che non l'hai pensato seriamente. Ricordati bene che non sei tu che scegli, è sempre lui a scegliere te.
La Tassorosso strabuzzò gli occhi all'affermazione di Simon. Ricordava molto bene il suo primo "incontro" con Gilbert, o forse avrebbe dovuto dire scontro.
Lo aveva preso l'anno prima a Diagon Alley, durante il periodo delle vacanze natalizie. Il padre l'aveva accompagnata al Serraglio Stregato, il negozio di animali più fornito di tutta Londra. L'allora dodicenne era entrata all'interno del negozio, ma non aveva fatto in tempo a dire buongiorno che un ammasso di piume e artigli le era piombato in testa, beccandola furiosamente. Passarono cinque minuti buoni, in cui sia lei che il gufo si dibatterono all'unisono, cercando una di liberarsi e l'altro di tenersi ancora più aggrappato. Quando la commessa del negozio era riuscita a immobilizzarlo, spiegò alla giovane strega che quel gufo era la sua rovina: nessuno lo voleva perchè troppo aggressivo, era impossibile da gestire e probabilmente sarebbe rimasto lì a vita. Fu amore a prima vista: Cappie capì subito che quello era il gufo che lei stava cercando e che, probabilmente, anche Gilbert lo aveva capito.
Lasciarlo libero? Perchè? Adesso fa parte della tua famiglia! E' il tuo gufo! E' parte di te...come tu ora sei parte di lui, un legame indissolubile che è impossibile da scindere. Sarebbe come lasciare andare una parte della tua famiglia. E lui lo capisce sai? Capisce che hai dei problemi ad accettarlo, e non sta bene.
L'uomo nel frattempo continuava a parlare, distogliendo la ragazzina da quei pensieri. Cappie arrossì nel sentire il docente spiegarle che forse era lei che non riusciva a ad accettare Gilbert per quello che era e questo lo rendeva nervoso.
Non è vero! Io...l'ho sempre...accettato...
Cercò di protestare, non sapendo bene se questo fosse giusto o sbagliato. Si esaminò la coscienza: era davvero così? Aveva sempre accettato Gilbert in tutte le sue stranezze e in tutta la sua aggressività? Forse non era propriamente così. Ricordava un paio di volte in cui si era veramente scocciata di quel gufo che non stava mai fermo e la beccava sempre. Forse avrebbe dovuto essere più comprensiva con lui e dare ragione alle parole di McDullan.
Cerca di mostrare il tuo amore. Un sorriso, una parola dolce, una coccola. Questi sono piccoli esempi, Gilbert come ogni altro essere vivente ha...bisogno... di affetto, di sentirsi integrato, solo così puoi colpire il suo cuore e farti accettare. Non è un compito facile, ma io ti conosco, conosco bene il tuo modo di fare e le tue attitudini...sei una in gamba Cappie. Non lasciarti influenzare dai tuoi pensieri negativi...
Si sentì commuovere dalle parole del mago, che ora la guardava sorridendo, come a volerla rassicurare. La giovane strega annuì vigorosamente, ricambiando il sorriso del professore e confermando le sue intenzioni a voce alta.
Si professore! Non la deluderò e non deluderò più neanche Gilbert! Grazie...
Disse con tono più leggero, mentre osservava il docente avvicinarsi ad una teiera e versare del delizioso tè caldo in due tazze.
Del thè? Riscalda lo spirito ed il corpo, E poi... Aiuta a pensare!
Si grazie, molto volentieri
Rispose la piccola, prendendo la tazza che Simon le stava offrendo e soffiandoci sopra. Il contatto della ceramica bollente con le sue mani la fece scottare un po', ma la ragazza non sembrò infastidita da tanto calore. Nel frattempo che cercava di raffreddare il tè, osservava il suo gufo appollaiato sul bonsai che Simon teneva nel suo ufficio e dove stava prima sdraiata la sua scimmietta Seth.
Professore, quanto tempo ci vorrà prima che Gilbert guarisca?
Chiese, sorseggiando un po' del suo tè e scottandosi subito la lingua. Era ancora troppo caldo, quindi continuò ad aspettare che il professore rispondesse alla sua domanda, prima di riprenderlo a bere...
Re: Cura delle Creature Magiche - Ufficio
Inviato:
16/04/2013, 16:12
da Simon
Professore, quanto tempo ci vorrà prima che Gilbert guarisca?
Le parole di Caroline Priscilla erano più che giuste. Annuì lentamente andando a bere da quella tazza di ceramica. Si morse il labbro inferiore andando a deliziarsi di quella miscela tanto speciale. Fece un respiro profondo osservando con i suoi occhi verdi la figura di Gilbert O'Neill sul trespolo. Ancora quel suo sguardo arcigno, ancora quel suo fare irrequieto. Una leggera risata divertito da quella figura.
Beh, per il corpo dammi una settimana e sarà come nuovo.
Le disse tranquillamente lasciando che il bordo del piccolo recipiente rimanesse a contatto con il labbro inferiore dello scozzese. Un sorriso che non smise di rimanere sul suo volto, anche quando decise di girarsi verso la tassetta.
Per lo spirito...
E si fermò. Si riflesse nel suo thè. Guardò il suo viso stanco, quelle occhiaie, quel suo naso e quelle labbra. Annuì a qualche suo pensiero mordendosi il labbro inferiore. Fece girare tra le mani quella tazza in ceramica. Un attimo di silenzio prima di riprendere fiato e ricominciare a parlare.
Vedi...Glibert è come un fuoco d'artificio sul punto di esplodere. Si sente forte, vuole dimostrarlo, e lo vuole dimostrare anche a te. E' orgoglioso e testardo. Un po come la sua padrona no?
Un'altra piccola risata verso di lei andando a bere e finire quella tazza di thè. Posò il recipiente sulla sua scrivania avvicinandosi a Gilbert. La mano destra che corse subito a stringere Nyssa tra le dita. Diffidenza. Questo sentiva provenire dal giovane rapace. Un altro sorriso girandosi di nuovo verso Cappie.
Il suo spirito si acquieterà quando comincerai ad accettarlo e rispettarlo, in tutte le sue sfaccettature!
Concluse poi poggiando il gomito sul trespolo. Del tutto inaspettato il rapace, sentendo la calma e la tranquillità di Simon, decise lentamente di salire su quel gomito, fino ad arrivare alla spalla. Simon dal canto suo osservò con la coda dell'occhio quell'azione. Nyssa brillava sotto la camicia. Cominciava a capire ed a farsi capire. Un sorriso radioso verso la Tassetta.
Vedi? Ma non ti preoccupare, questo succederà anche con te! Ma devi esserne convinta dal profondo del tuo cuore. Solo così puoi cambiare la realtà che è intorno a te. Solo se le tue convinzioni sono forti e pure.
fece scendere Gilbert dalla spalla in modo che potesse riposarsi e nel frattempo si avvicinò al suo orologio a pendolo. Osservò l'ora e si mise le mani in tasca. Battè ritmicamente il tallone del piede sinistro sincronizzandosi con il rumore delle lancette.
Forse è ora che torni nei tuoi dormitori. Si è fatto tardi. Non ti preoccupare, il tuo Gufo è in buone mani!
Concluse poi girandosi verso di lei ed attendendo qualche sua risposta.
Re: Cura delle Creature Magiche - Ufficio
Inviato:
09/10/2013, 13:42
da Simon
La teiera fumava allegramente su quel piccolo fuoco da campo che Simon tendeva sempre ad avere con sé. Lo scozzese stava riordinando i libri nella sua ampia libreria posta al muro di destra. Nella dritta aveva ancora due o tre tomi mentre con la mancina stava inserendo un testo nella fessura che aveva appena creato. Dopo quell'incontro nella foresta e quelle strane scelte aveva sentito il bisogno di riordinare la sua vita, e quale cosa era la migliore se non iniziare da quella dannata libreria?
Stava sfruttando la mattinata libera per poter fare quel lavoro e Simon stava cominciando a trovarlo stimolante. Ovviamente tutto l'ufficio era un putiferio di oggetti messi nei posti sbagliati. Seth si trovava sul suo solito ramo di quel grande bonsai che il Professore comprò a Londra per lui. Lo fissava stranito da quel cambiamento e dalle sue movenze, più decise e meno titubanti. Simon dal canto suo si accorse di quelle strane occhiate e si girò verso di lui fissandolo con i suoi occhi verde smeraldo.
Beh? Che c'è? Dai non fare il pigro e vieni a darmi una mano piuttosto!
Disse con allegria nella voce mentre tornava a rimettere quei libri nello scaffale libero. Non si aspettava nessuna visita quella mattina, beh, in fondo non si aspettava mai visite per tutta la giornata. Difficile che qualcuno veniva addirittura a bussare alla sua porta quando poteva sempre chiedergli informazioni durante i pasti o subito dopo le lezioni. Fortunatamente quella non era una delle solite giornate. Si fermò quando sentì bussare, colpi precisi e diretti arrivarono alle orecchie dell'Allevatore.
Avanti!
Disse con tono tranquillo seppur curioso di sapere chi fosse la persona che voleva incontrarlo a quell'ora del mattino. Si umettò le labbra chinando la testa di lato. Vide la porta aprirsi e palesarsi la figura del professore di Astronomia. Mostrò un sorriso verso di lui poggiando i libri sulla sua scrivania. Si ricordava bene del professor Trigger, aveva curato il suo allocco per cinque giorni ad una zampa, un lavoro molto rilassante doveva dire.
Professor McDullan, buongiorno, è un piacere vederla, come sta?
Si avvicinò al collega porgendo e stringendo la sua mano in segno di saluto. Annuì lentamente portandosi di nuovo con il busto eretto.
Buongiorno a lei, è un piacere anche per me! Io abbastanza bene e lei? Aranel?
Come ogni professore di Cura delle Creature Magiche che si rispetti, il suo primo pensiero dopo i convenevoli era rivolto al piccolo allocco. Ovviamente non riteneva il rapace più importante della persona con la quale stava disquisendo.
Per sua fortuna anche questa informazione arrivò in un battito d'ali dalla voce di Irvyne.
Ero passato a ringraziarla di nuovo per lo splendido lavoro che ha fatto con il piccolo Aranel.
Ha già consegnato la prima decina di lettere ed è davvero velocissimo, le sue cure lo hanno rimesso al mondo e per me quell'animaletto è come un figlio, dunque per prima cosa avrei piacere di invitarla una volta a cena, a casa mia e della mia compagna... La professoressa Vilvarin.
Sgranò un attimo gli occhi realizzando la grandissima notizia che era riferita ai due colleghi. Il sorriso divenne più ampio e la mano si mosse di nuovo per provare a stringere, in segno di congratulazioni, quella del collega.
Davvero? Sono felicissimo per voi! Congratulazioni! Sono davvero onorato del suo invito e con molto piacere accetto!
Niente balbettii e niente disagio, il professore era rinato come una una persona più sicura di sé. Seth dal canto suo sgranò gli occhi a quella vista, non lo aveva mai visto così bendisposto ad accettare un invito di quel genere. Si alzò ritto su quel ramo e cominciò a pensare che non era Simon quello che si trovava davanti a lui, ma una copia fatta male del suo amico. Continuò ad osservarlo indispettito e curioso allo stesso tempo.
Ma prima di tutto... Questo pacco è per lei.
La prego lo apra, lo so che non voleva nulla in cambio ma l'ho fatto con tutta la devozione possibile e la pregherei di accettarlo, sperando di aver azzeccato un minimo i suoi gusti personali!
Ma non doveva, davvero! L'ho fatto in amicizia, non c'era davvero bisogno! Ma visto che insiste lo accetto, la ringrazio!
Velocemente le mani corsero al fiocco per scioglierlo, rivelando quello che era il regalo. Rimase un attimo in silenzio, gli occhi verdi che rimasero fissi su quell'enciclopedia. Si umettò il labbro superiore, davvero un regalo azzeccato per il nostro scozzese che non smise di osservare tutti quei volumi della testata babbana che tanto gli interessava.
Allora, mi dica... E' di suo gradimento, professor McDullan?
Alla sua domanda il professore alzò lo sguardo verso il collega, annuendo velocemente.
Non poteva farmi un regalo migliore, davvero! Ah, sto facendo del thè, ne vuole una tazza?
Chiese poi con straordinaria gentilezza al collega, invitandolo implicitamente a fargli compagnia per quella mattinata piuttosto attiva.