Buchi neri e Smaterializzazione: Esiste un nesso?
Inviato: 13/11/2013, 14:01
* GIOVEDI' 3 MAGGIO - ORE 15:05 - PARZIALMENTE NUVOLOSO *
Ancora spesso quando camminavo per i corridoi od entravo in una classe con degli studenti nuovi, mi facevano le congratulazioni.
Rispondevo animatamente, dimostrandomi come sempre l'uomo più felice del pianeta, ed in effetti era proprio così e non mi andava di nasconderlo.
Essere un uomo sposato rappresentava il punto ultimo, il mio traguardo per eccellenza dal punto di vista familiare, senza contare che la donna che avevo preso in sposa non solo la amavo follemente ma sapeva anche darmi stimoli, sapeva essere sempre una continua sorpresa e alimentava il mio desiderio di conoscenza, vivendolo anch'ella a sua volta, sorridendomi come mai nessuna aveva fatto prima e come mai nessuna avrebbe fatto.
Già di mio non ero mai stato un professore severo o troppo stretto con i voti, ma ammetto che durante quei giorni qualche punto in più lo regalavo volentieri, sopra le nuvole, oltre i confini della gioia, scalpitante all'idea di tornare a casa mia, anzi, casa nostra, e trovarla lì, in cucina o in soggiorno, o magari in giardino, con quegli occhi brillanti come gemme che aspettavano solo un'altrettanta risposta da parte mia.
Dormire abbracciati come marito e moglie era diverso rispetto che come compagni, fidanzati: c'era un fondo di mistica serenità, un'atmosfera che faceva risultare tutto più solenne e più spontaneo allo stesso tempo, ed ogni creatura del circondario, parlando di animali di varie specie, se ne era accorta, donandoci anche maggiore privacy e avvicinandosi a me con meno circospezione e fiducia.
Parlando invece della lezione di quel Giovedì ai primi di Maggio, mi recai in aula consapevole che avrei affrontato un argomento non semplice ma a suo modo interessante: sarebbe stato mio compito quello di rendere la tematica più leggera e comprensibile e sapevo che in qualche modo ci sarei riuscito, sopratutto con l'aiuto del mio stato d'animo.
Una volta entrato, mi salutarono tutti con un modo di fare allegro e tal volta imbarazzato. Non capitava spesso ad Hogwarts che due docenti si sposassero tra loro ma forse alcuni avevano anche altri pensieri per la testa che preferii non approfondire per rispetto della loro privacy.
Per me quel pomeriggio fu all'insegna della classica eleganza che mi contraddistingueva da sempre: giacca e cravatta con fermo in argento.
Buonasera a tutti.
Come state?
Benissimo professore grazie... E lei?
Fin troppo retorica la sua domanda, signorina Walker.
Mai stato meglio, grazie dell'interessamento, comunque!
Per caso, visto il suo buon umore, oggi non ci darà compiti professor Trigger?
Molto spiritoso Alvares, davvero molto.
Diciamo che, proprio perché sono di buon umore, sarò leggermente più largo coi voti e non darò niente di pesante, va bene il compromesso?
Ci fu una specie di standing ovation generale, tutti fin troppo felici di non ritrovarsi una lezione pressante e lunga da portare a termine, specie alle porte degli esami per molti di loro, come Jorge ad esempio, o Melia Herbert in terza fila da destra, per non parlare di O'Neill e Kenway.
Il tempo voleva fin troppo spesso, osservando ognuno di loro me li ricordai quando erano proprio piccoli, ancora del tutto inesperti sulla magia.
Molti avevano fatto passi da gigante, altri avevano semplicemente confermato le buone aspettative, mentre altri ancora scontando le pene degli errori giovanili avevano scelto di puntare ad un futuro diverso e più posato, forse anche a causa di disgrazie di epiche proporzioni, dalla morte di un solo genitore a quella di una intera stirpe, come nel caso della signorina Stevens, accanto a Fox in penultima fila a sinistra.
Come sempre la mia attenzione venne catturata sul momento dal grande proiettore babbano situato davanti alla grande tela bianca sulla quale riflettevo le immagini da mostrare a tutti quanti i miei preziosi e studiosi ragazzi.
Avvicinatomi ad esso, estrassi dalla mia ventiquattrore un paio di pellicole disegnate ancora indefinibili.
Chiesi la cortesia alla mia Assistente, Ariel Jiménez, di chiudere gli infissi e rendere tenue/quasi buia la stanza.
Quasi subito i ragazzi si misero a sorridere: amavano le lezioni durante le quali mostravo quello che spiegavo, proprio come la prima volta, come alla mia prima lezione, il mio primo incontro con l'insegnamento... Un altro mio caratteristico marchio di fabbrica.
Invitai la Grifondoro a rimanermi vicino, in fondo un Assistente doveva pur tenere qualche privilegio, no?
Appoggiai con delicatezza la pellicola sul proiettore e così, sul grande schermo apparve immensa la diapositiva scientifica e artistica.
Chi saprebbe dirmi cosa è questo, in Astronomia?
E' un buco nero, professore...
Su su, Jiménez, andiamo, non deve essere timida.
Bravissima, come sempre non mi delude mai.
Esattamente, questo qui che state vedendo è un buco nero e per diversi secoli ha rappresentato una delle domande più frequenti di tutti gli studi scientifici babbani e magici, in ogni parte del mondo... Ovvero?
"Esistono altre dimensioni oltre alla nostra?"
Ottimo Herbert, hai centrato in pieno!
La nostra dimensione è il risultato della percezione adoperata dai nostri cinque sensi.
Tutto ciò che vediamo, tutto ciò che ci circonda può essere captato da essi e la nostra realtà la visualizziamo grazie a loro.
Spesso nel corso degli studi e delle ipotesi, sia illustri uomini di scienza che filosofi si sono domandati: ci sono altri "sensi"?
In teoria no, ma quante volte la teoria si è scontrata con la realtà?
Davvero molte, anzi, quasi sempre ad onor del vero...
Presi la mia stecca di metallo, abbastanza lunga da poter sfiorare ogni parte della diapositiva, così da indicare ai ragazzi il punto preciso dove guardare e dove soffermare le loro attenzioni, conscio che per riuscire a rendere tutto più semplice non avrei dovuto soffermare troppo la spiegazione sul lato astronomico ma prettamente quello magico e filologico.
Chiesi a tutti gli studenti di sfruttare le loro bacchette per eseguire un tranquillo incantesimo Lumos e prendere comunque il libro di testo, poiché da quel momento in poi, per attaccarmi a tutto il seguito della lezione, avrei citato un passo contenuto nel tomo scolastico esplicativo.
Attesi quindi che tutti avessero portato a termine la magie ed avessero preso la pagina indicatami da Ariel sotto mia richiesta, dopo di che, mi accinsi a parlare scandendo bene le parole, pronto per altro a rispondere a tutte le domande che mi fossero state fatte alla fine della lettura.
Citando testualmente dalla vostra guida astronomica:
Che cos'è un "redshift" professor Trigger?
Mi aspettavo una domanda simile, signorina Wollis.
Si parla di "redshift" quando la frequenza di una luce, in prossimità di una distanza o un fenomeno, subisce una variazione rispetto alla frequenza iniziale. "Redshift" significa esattamente "Spostamento verso il rosso", proprio perché quando una luce raggiunge la frequenza minima consentita alla visione da parte di un occhio esterno, appare di colore rosso.
Oltre tale colore, la luce perderà ogni possibilità di essere individuata, scomparendo alle nostre percezioni.
Ed è ciò che avviene quando la luce si avvicina ad un Buco Nero?
Quasi, signorino Greymon, quasi.
La luce cerca di sfuggire alla gravitazione del buco nero, per questo sfrutta tutta l'energia che ha in sé per riuscire nell'intento.
Utilizzando tutta l'energia possibile porta la propria frequenza al minimo e questo determina lo spostamento verso il rosso.
Qualora non dovesse farcela, semplicemente il buco nero la inghiottirà impedendole di essere vista ad occhio umano.
Questa era soltanto una spiegazione preliminare, avrei lasciato a loro il compito poi di documentarsi su come si formasse un Buco Nero e quali fossero i fenomeni astronomici che ne permettessero sia la nascita che il declino. Il mio intento, ad ora, era di interessarli alla questione e partire almeno col presupposto dell'impossibilità di vedere una fonte di luce come una qualsiasi altra fonte sia materiale che immateriale.
Era necessario che loro avessero quel preambolo, altrimenti la mia successiva spiegazione sulla Smaterializzazione sarebbe stata molto più complessa e difficile da illustrare in modo veloce, pratico e sciolto.
Ariel mi chiese se era il momento di riaprire le imposte, le dissi di aspettare ancora un po' e la ragazza con un sorriso imbarazzato annuì.
Davvero molto gentile, disponibile e professionale, simile alla mia ultima Assistente, la signorina Parker.
Avevo fatto un'ottima scelta nel fidarmi del giudizio di Alexis, non c'era lezione che non me lo ripetevo con orgoglio e tranquillità.
Va bene, come quindi avete compreso tutti, la caratteristica fondamentale del Buco Nero è che può piegare lo Spazio-Tempo e rendere completamente invisibili la materia e le fonti di luce di ogni genere.
Inoltre, la teoria più accreditata sui Buchi Neri, è che essi siano in grado di trasportare quella suddetta materia o luce in differenti dimensioni o per la precisione, altre parti dell'universo, anche se per ovvi motivi nessuno è mai riuscito a provarlo con esattezza.
Difatti, se è possibile per il Buco Nero piegare lo Spazio e il Tempo, i concetti di distanza scompaiono all'istante, perché il buco nero avvicina due zone completamente opposte grazie a tal potere e ci manda ciò che preferisce.
In altre parole è come se fosse una specie di porta su infiniti altri luoghi?
Giustissimo signorina Ward, è proprio così.
Se avete afferrato adeguatamente questo concetto, direi che posso passare alla prossima parte della spiegazione, ovvero, qualche piccolo cenno storico sull'inventore del metodo di spostamento veloce più sofisticato per i maghi: la Smaterializzazione.
E il discorso sui cinque sensi o più?
Tra poco, O'Neill, tra poco, non essere impaziente...
Le feci un occhiolino con un sorriso.
Daenerys Targaryen fu una famosissima Strega che visse intorno al 1050 d.C. in Etiopia.
Oltre ad essere una nota ammaestratrice di Draghi di diverse specie, per altro la prima strega al mondo che riuscì ad addomesticarne addirittura tre come suoi compagni personali e da guardia, fu anche una stimatissima Astronoma alla quale si devono scoperte eclatanti come la porzione di Sole alla quale la Trama si riflette per farci emettere le magie di luce oppure l'influsso di Saturno sull'indole dei Minotauri.
Ne trovate un ritratto fedele alla pagina successiva...
Tra i tanti studi che portò avanti ce ne fu anche uno dedicato per l'appunto ai buchi neri.
Ella pensò che se grazie alle capacità magiche della Trama si potevano creare incantesimi collegati all'universo, allora anche i buchi neri erano in grado di assumere una valenza in tal senso, pur essendo dei fenomeni astronomici incredibili e dalla potenza impressionante.
Professore, lei sta dicendo che noi per alcuni incantesimi sfruttiamo l'energia dello spazio?
Naturalmente signorina Udinov, solo che semplicemente non ce ne accorgiamo.
Come ho menzionato prima il Lumos è uno di essi, ma anche molti altri, tra questi l'Imbris Creatio e il Bombarda, nel primo perché la Trama influenza il rapporto tra il cosmo e la terra determinando lo spostamento e l'addensamento delle nubi con conseguente pioggia, nel secondo... Ci avete mai fatto caso che una Bombarda non si scosta molto nella forma immateriale da una cometa?
Vederli sorpresi ogni volta mi riempiva di soddisfazione. Anche io alla loro età ero così e scoprire certe cose cose mi faceva sentire così piccolo.
Il desiderio di sapere di più, la voglia di scoprire tutti quei piccoli aneddoti e dettagli: mi volsi verso Ariel e mi chiesi se avesse mai voluto proseguire la mia stessa strada, per quanto, di tanto in tanto, quando guardavo la Stevens, nel profondo buio dei suoi occhi dato dal dolore dell'anima, certe volte riuscivo anche a scorgere una luce tutta particolare che io sinceramente... Credevo di conoscere molto bene.
Ad ogni modo, proseguendo, Daenerys si rese conto che imbrigliare una forza tanto immensa in una magia non era semplice come evocare una luce sulla punta della bacchetta o anche creare della pioggia momentanea.
Serviva uno slancio in più al mago, una connessione più forte, determinata dai cinque sensi attentamente concentrati ed anche una piccola spinta in più, che contribuisse a collegare l'energia magica latente del Mago all'universo completo e per la precisione, alla prorompente realtà inter-dimensionale di un buco nero.
Da qui il Sesto Senso?
Dice bene signor Chambers, qui entrò in gioco quello che ad oggi noi chiamiamo comunemente Sesto Senso, ovvero un Senso nascosto in noi, conosciuto in parte anche dai babbani, che non solo ci aiuta nella vita di tutti i giorni, ma che ci permette anche di stabilire un contatto con qualcosa di molto più grande di noi, non a caso il Sesto Senso è anche quello sfruttato dai Divinanti per provare a leggere il Destino o interrogarlo.
Daenerys imparò ad utilizzare il Sesto Senso concentrandosi sull'immagine di un Buco Nero, trasmettendo in essa tutta la propria energia magica ed il risultato fu alquanto inaspettato: da un secondo all'altro ella si ritrovò a Venezia, precisamente in Piazza San Marco, in meno di un secondo.
Quando sentì la classica fitta data dallo strappo allo stomaco, capì che aveva riprodotto lo stesso effetto di un Buco Nero che risucchia la materia e la trasferisce in un altro luogo indefinito... Ed il fatto che quando si Smaterializzano le persone ci sembra che si deformino, anche quello è un fenomeno analogo alla luce che viene assorbita dal buco nero: in realtà la persona sta ferma, non si deforma, ma lo squarcio dimensionale imprigiona la luce che avvolge la persona abbassandone la frequenza ad una velocità così ampia che nemmeno si riesce a distinguere lo "Spostamento verso il Rosso", si scompare e basta, rimpicciolendosi, ma se si potesse vedere tutta la situazione al rallentatore, potremo sicuramente notare che chi si sta smaterializzando assumerà un colore intenso come il magma poco prima di sfuggire alla nostra vista ed essere trasportato chissà dove.
Così, passai con la mia stecca metallica da un lato all'altro della diapositiva, da un angolo all'altro, percorrendo la stessa linea che finiva in mezzo al buco nero, facendo intendere che una persona quando si smaterializzava faceva esattamente la stessa cosa, superava un limite, un confine spazio-temporale, proiettando la propria figura in un nuovo luogo, aprendo le porte su una nuova realtà materiale, piegando le leggi della fisica.
A quel punto, diedi il via libera ad Ariel per aprire le finestre e lasciare che la luce poco intensa del pomeriggio nuvoloso di Hogwarts carezzasse nuovamente i volti e la pelle dei miei studenti e le mura dell'intera aula.
Nel corso dei secoli poi la tecnica della Smaterializzazione si è affinata e i maghi sono riusciti ad indirizzare la magia e l'energia verso il luogo da loro designato, evitando di finire in posti sconosciuti o non decisi preventivamente.
Oggi è come la conosciamo noi, veloce e precisa, per quanto ci voglia sempre un'ampia capacità e concentrazione per riuscire a padroneggiarla senza far finire parti di noi in un luogo e il resto in un altro!
Grazie alle teorie ed ipotesi di Daenerys Targaryen, possiamo vantare di meccanismi ingegnosi e magici come la "Passaporte" che non sono altro che catalizzatori della magia della Trama collegata ai Buchi Neri...
Stesso vale per la metropolvere, professore?
Ehm... Direi proprio di no signor Kenway, su quello sono poco ferrato.
La Vice Preside Vireau sarà sicuramente molto più in grado di fornire delucidazioni al riguardo, non ho dubbi.
Bene, se non ci sono altre domande, direi che per oggi la lezione è finita, trovate le domande sul banco vicino all'uscita della classe.
Mi auguro sia stata una piacevole lezione, buona pausa e ci vediamo a cena!
Si alzarono tutti in modo composto, salutando ognuno con il proprio timbro di voce, con la propria impostazione caratteriale, prendendo il foglio con su scritte le domande da consegnare entro la settimana successiva ed uscendo dall'aula prendendo a chiacchierare tra loro.
Ariel e Zephyr si scambiarono solo un languido e sentito sguardo di intesa, lei non poteva andare con lui, doveva prima aiutarmi a mettere a posto e finire di sistemare il materiale, oltre che correggere circa una cinquantina di elaborati lasciati da me per aiutarla a prendere confidenza con le votazioni e con i metodi di valutazione sia personali che scolastici generici.
Mi augurai che fosse stato tutto interessante ed entusiasmante, mentre inserivo le diapositive nella valigetta.
Ero certo di non essere il docente con la materia più divertente al mondo, ma speravo sul serio di non essere risultato troppo pesante ed eccessivo.
Non vedevo l'ora di uscire dalla porta anche io per dirigermi qualche minuto alle Serre, volevo dare un bacio a mia moglie prima di tornare al mio lavoro, ma dovetti comunque contenermi, perché c'era altro che preferivo approfondire grazie alla mia Assistente in quell'istante, dopo avrei potuto fare tutto ciò che rappresentava un mio piacere... il mio unico piacere... la mia unica donna.
Ariel...
Oh, si professore?
Mi parli un poco di Miyabi?
A parte la sua condizione psicologica ed emotiva, hai avuto modo di capire come intende l'Astronomia?
Beh... A dir la verità...
Ancora spesso quando camminavo per i corridoi od entravo in una classe con degli studenti nuovi, mi facevano le congratulazioni.
Rispondevo animatamente, dimostrandomi come sempre l'uomo più felice del pianeta, ed in effetti era proprio così e non mi andava di nasconderlo.
Essere un uomo sposato rappresentava il punto ultimo, il mio traguardo per eccellenza dal punto di vista familiare, senza contare che la donna che avevo preso in sposa non solo la amavo follemente ma sapeva anche darmi stimoli, sapeva essere sempre una continua sorpresa e alimentava il mio desiderio di conoscenza, vivendolo anch'ella a sua volta, sorridendomi come mai nessuna aveva fatto prima e come mai nessuna avrebbe fatto.
Già di mio non ero mai stato un professore severo o troppo stretto con i voti, ma ammetto che durante quei giorni qualche punto in più lo regalavo volentieri, sopra le nuvole, oltre i confini della gioia, scalpitante all'idea di tornare a casa mia, anzi, casa nostra, e trovarla lì, in cucina o in soggiorno, o magari in giardino, con quegli occhi brillanti come gemme che aspettavano solo un'altrettanta risposta da parte mia.
Dormire abbracciati come marito e moglie era diverso rispetto che come compagni, fidanzati: c'era un fondo di mistica serenità, un'atmosfera che faceva risultare tutto più solenne e più spontaneo allo stesso tempo, ed ogni creatura del circondario, parlando di animali di varie specie, se ne era accorta, donandoci anche maggiore privacy e avvicinandosi a me con meno circospezione e fiducia.
Parlando invece della lezione di quel Giovedì ai primi di Maggio, mi recai in aula consapevole che avrei affrontato un argomento non semplice ma a suo modo interessante: sarebbe stato mio compito quello di rendere la tematica più leggera e comprensibile e sapevo che in qualche modo ci sarei riuscito, sopratutto con l'aiuto del mio stato d'animo.
Una volta entrato, mi salutarono tutti con un modo di fare allegro e tal volta imbarazzato. Non capitava spesso ad Hogwarts che due docenti si sposassero tra loro ma forse alcuni avevano anche altri pensieri per la testa che preferii non approfondire per rispetto della loro privacy.
Per me quel pomeriggio fu all'insegna della classica eleganza che mi contraddistingueva da sempre: giacca e cravatta con fermo in argento.
Buonasera a tutti.
Come state?
Benissimo professore grazie... E lei?
Fin troppo retorica la sua domanda, signorina Walker.
Mai stato meglio, grazie dell'interessamento, comunque!
Per caso, visto il suo buon umore, oggi non ci darà compiti professor Trigger?
Molto spiritoso Alvares, davvero molto.
Diciamo che, proprio perché sono di buon umore, sarò leggermente più largo coi voti e non darò niente di pesante, va bene il compromesso?
Ci fu una specie di standing ovation generale, tutti fin troppo felici di non ritrovarsi una lezione pressante e lunga da portare a termine, specie alle porte degli esami per molti di loro, come Jorge ad esempio, o Melia Herbert in terza fila da destra, per non parlare di O'Neill e Kenway.
Il tempo voleva fin troppo spesso, osservando ognuno di loro me li ricordai quando erano proprio piccoli, ancora del tutto inesperti sulla magia.
Molti avevano fatto passi da gigante, altri avevano semplicemente confermato le buone aspettative, mentre altri ancora scontando le pene degli errori giovanili avevano scelto di puntare ad un futuro diverso e più posato, forse anche a causa di disgrazie di epiche proporzioni, dalla morte di un solo genitore a quella di una intera stirpe, come nel caso della signorina Stevens, accanto a Fox in penultima fila a sinistra.
Come sempre la mia attenzione venne catturata sul momento dal grande proiettore babbano situato davanti alla grande tela bianca sulla quale riflettevo le immagini da mostrare a tutti quanti i miei preziosi e studiosi ragazzi.
Avvicinatomi ad esso, estrassi dalla mia ventiquattrore un paio di pellicole disegnate ancora indefinibili.
Chiesi la cortesia alla mia Assistente, Ariel Jiménez, di chiudere gli infissi e rendere tenue/quasi buia la stanza.
Quasi subito i ragazzi si misero a sorridere: amavano le lezioni durante le quali mostravo quello che spiegavo, proprio come la prima volta, come alla mia prima lezione, il mio primo incontro con l'insegnamento... Un altro mio caratteristico marchio di fabbrica.
Invitai la Grifondoro a rimanermi vicino, in fondo un Assistente doveva pur tenere qualche privilegio, no?
Appoggiai con delicatezza la pellicola sul proiettore e così, sul grande schermo apparve immensa la diapositiva scientifica e artistica.
Chi saprebbe dirmi cosa è questo, in Astronomia?
E' un buco nero, professore...
Su su, Jiménez, andiamo, non deve essere timida.
Bravissima, come sempre non mi delude mai.
Esattamente, questo qui che state vedendo è un buco nero e per diversi secoli ha rappresentato una delle domande più frequenti di tutti gli studi scientifici babbani e magici, in ogni parte del mondo... Ovvero?
"Esistono altre dimensioni oltre alla nostra?"
Ottimo Herbert, hai centrato in pieno!
La nostra dimensione è il risultato della percezione adoperata dai nostri cinque sensi.
Tutto ciò che vediamo, tutto ciò che ci circonda può essere captato da essi e la nostra realtà la visualizziamo grazie a loro.
Spesso nel corso degli studi e delle ipotesi, sia illustri uomini di scienza che filosofi si sono domandati: ci sono altri "sensi"?
In teoria no, ma quante volte la teoria si è scontrata con la realtà?
Davvero molte, anzi, quasi sempre ad onor del vero...
Presi la mia stecca di metallo, abbastanza lunga da poter sfiorare ogni parte della diapositiva, così da indicare ai ragazzi il punto preciso dove guardare e dove soffermare le loro attenzioni, conscio che per riuscire a rendere tutto più semplice non avrei dovuto soffermare troppo la spiegazione sul lato astronomico ma prettamente quello magico e filologico.
Chiesi a tutti gli studenti di sfruttare le loro bacchette per eseguire un tranquillo incantesimo Lumos e prendere comunque il libro di testo, poiché da quel momento in poi, per attaccarmi a tutto il seguito della lezione, avrei citato un passo contenuto nel tomo scolastico esplicativo.
Attesi quindi che tutti avessero portato a termine la magie ed avessero preso la pagina indicatami da Ariel sotto mia richiesta, dopo di che, mi accinsi a parlare scandendo bene le parole, pronto per altro a rispondere a tutte le domande che mi fossero state fatte alla fine della lettura.
Citando testualmente dalla vostra guida astronomica:
"Nella relatività generale si definisce buco nero una regione dello spaziotempo con un campo gravitazionale così forte e intenso che nulla al suo interno può sfuggire all'esterno. Classicamente questo avviene attorno ad un corpo celeste estremamente denso nel caso in cui tale corpo sia dotato di un'attrazione gravitazionale talmente elevata che la velocità di fuga dalla sua superficie risulti superiore alla velocità della luce. Da un punto di vista relativistico, invece, la deformazione dello spaziotempo dovuta ad una massa così densa è tale che la luce subisce, in una simile situazione limite, un "redshift" gravitazionale infinito. In altre parole, la luce perde tutta la sua energia cercando di uscire dal buco nero. La superficie limite al di là della quale tali fenomeni avvengono è detta orizzonte degli eventi."
Che cos'è un "redshift" professor Trigger?
Mi aspettavo una domanda simile, signorina Wollis.
Si parla di "redshift" quando la frequenza di una luce, in prossimità di una distanza o un fenomeno, subisce una variazione rispetto alla frequenza iniziale. "Redshift" significa esattamente "Spostamento verso il rosso", proprio perché quando una luce raggiunge la frequenza minima consentita alla visione da parte di un occhio esterno, appare di colore rosso.
Oltre tale colore, la luce perderà ogni possibilità di essere individuata, scomparendo alle nostre percezioni.
Ed è ciò che avviene quando la luce si avvicina ad un Buco Nero?
Quasi, signorino Greymon, quasi.
La luce cerca di sfuggire alla gravitazione del buco nero, per questo sfrutta tutta l'energia che ha in sé per riuscire nell'intento.
Utilizzando tutta l'energia possibile porta la propria frequenza al minimo e questo determina lo spostamento verso il rosso.
Qualora non dovesse farcela, semplicemente il buco nero la inghiottirà impedendole di essere vista ad occhio umano.
Questa era soltanto una spiegazione preliminare, avrei lasciato a loro il compito poi di documentarsi su come si formasse un Buco Nero e quali fossero i fenomeni astronomici che ne permettessero sia la nascita che il declino. Il mio intento, ad ora, era di interessarli alla questione e partire almeno col presupposto dell'impossibilità di vedere una fonte di luce come una qualsiasi altra fonte sia materiale che immateriale.
Era necessario che loro avessero quel preambolo, altrimenti la mia successiva spiegazione sulla Smaterializzazione sarebbe stata molto più complessa e difficile da illustrare in modo veloce, pratico e sciolto.
Ariel mi chiese se era il momento di riaprire le imposte, le dissi di aspettare ancora un po' e la ragazza con un sorriso imbarazzato annuì.
Davvero molto gentile, disponibile e professionale, simile alla mia ultima Assistente, la signorina Parker.
Avevo fatto un'ottima scelta nel fidarmi del giudizio di Alexis, non c'era lezione che non me lo ripetevo con orgoglio e tranquillità.
Va bene, come quindi avete compreso tutti, la caratteristica fondamentale del Buco Nero è che può piegare lo Spazio-Tempo e rendere completamente invisibili la materia e le fonti di luce di ogni genere.
Inoltre, la teoria più accreditata sui Buchi Neri, è che essi siano in grado di trasportare quella suddetta materia o luce in differenti dimensioni o per la precisione, altre parti dell'universo, anche se per ovvi motivi nessuno è mai riuscito a provarlo con esattezza.
Difatti, se è possibile per il Buco Nero piegare lo Spazio e il Tempo, i concetti di distanza scompaiono all'istante, perché il buco nero avvicina due zone completamente opposte grazie a tal potere e ci manda ciò che preferisce.
In altre parole è come se fosse una specie di porta su infiniti altri luoghi?
Giustissimo signorina Ward, è proprio così.
Se avete afferrato adeguatamente questo concetto, direi che posso passare alla prossima parte della spiegazione, ovvero, qualche piccolo cenno storico sull'inventore del metodo di spostamento veloce più sofisticato per i maghi: la Smaterializzazione.
E il discorso sui cinque sensi o più?
Tra poco, O'Neill, tra poco, non essere impaziente...
Le feci un occhiolino con un sorriso.
Daenerys Targaryen fu una famosissima Strega che visse intorno al 1050 d.C. in Etiopia.
Oltre ad essere una nota ammaestratrice di Draghi di diverse specie, per altro la prima strega al mondo che riuscì ad addomesticarne addirittura tre come suoi compagni personali e da guardia, fu anche una stimatissima Astronoma alla quale si devono scoperte eclatanti come la porzione di Sole alla quale la Trama si riflette per farci emettere le magie di luce oppure l'influsso di Saturno sull'indole dei Minotauri.
Ne trovate un ritratto fedele alla pagina successiva...
Tra i tanti studi che portò avanti ce ne fu anche uno dedicato per l'appunto ai buchi neri.
Ella pensò che se grazie alle capacità magiche della Trama si potevano creare incantesimi collegati all'universo, allora anche i buchi neri erano in grado di assumere una valenza in tal senso, pur essendo dei fenomeni astronomici incredibili e dalla potenza impressionante.
Professore, lei sta dicendo che noi per alcuni incantesimi sfruttiamo l'energia dello spazio?
Naturalmente signorina Udinov, solo che semplicemente non ce ne accorgiamo.
Come ho menzionato prima il Lumos è uno di essi, ma anche molti altri, tra questi l'Imbris Creatio e il Bombarda, nel primo perché la Trama influenza il rapporto tra il cosmo e la terra determinando lo spostamento e l'addensamento delle nubi con conseguente pioggia, nel secondo... Ci avete mai fatto caso che una Bombarda non si scosta molto nella forma immateriale da una cometa?
Vederli sorpresi ogni volta mi riempiva di soddisfazione. Anche io alla loro età ero così e scoprire certe cose cose mi faceva sentire così piccolo.
Il desiderio di sapere di più, la voglia di scoprire tutti quei piccoli aneddoti e dettagli: mi volsi verso Ariel e mi chiesi se avesse mai voluto proseguire la mia stessa strada, per quanto, di tanto in tanto, quando guardavo la Stevens, nel profondo buio dei suoi occhi dato dal dolore dell'anima, certe volte riuscivo anche a scorgere una luce tutta particolare che io sinceramente... Credevo di conoscere molto bene.
Ad ogni modo, proseguendo, Daenerys si rese conto che imbrigliare una forza tanto immensa in una magia non era semplice come evocare una luce sulla punta della bacchetta o anche creare della pioggia momentanea.
Serviva uno slancio in più al mago, una connessione più forte, determinata dai cinque sensi attentamente concentrati ed anche una piccola spinta in più, che contribuisse a collegare l'energia magica latente del Mago all'universo completo e per la precisione, alla prorompente realtà inter-dimensionale di un buco nero.
Da qui il Sesto Senso?
Dice bene signor Chambers, qui entrò in gioco quello che ad oggi noi chiamiamo comunemente Sesto Senso, ovvero un Senso nascosto in noi, conosciuto in parte anche dai babbani, che non solo ci aiuta nella vita di tutti i giorni, ma che ci permette anche di stabilire un contatto con qualcosa di molto più grande di noi, non a caso il Sesto Senso è anche quello sfruttato dai Divinanti per provare a leggere il Destino o interrogarlo.
Daenerys imparò ad utilizzare il Sesto Senso concentrandosi sull'immagine di un Buco Nero, trasmettendo in essa tutta la propria energia magica ed il risultato fu alquanto inaspettato: da un secondo all'altro ella si ritrovò a Venezia, precisamente in Piazza San Marco, in meno di un secondo.
Quando sentì la classica fitta data dallo strappo allo stomaco, capì che aveva riprodotto lo stesso effetto di un Buco Nero che risucchia la materia e la trasferisce in un altro luogo indefinito... Ed il fatto che quando si Smaterializzano le persone ci sembra che si deformino, anche quello è un fenomeno analogo alla luce che viene assorbita dal buco nero: in realtà la persona sta ferma, non si deforma, ma lo squarcio dimensionale imprigiona la luce che avvolge la persona abbassandone la frequenza ad una velocità così ampia che nemmeno si riesce a distinguere lo "Spostamento verso il Rosso", si scompare e basta, rimpicciolendosi, ma se si potesse vedere tutta la situazione al rallentatore, potremo sicuramente notare che chi si sta smaterializzando assumerà un colore intenso come il magma poco prima di sfuggire alla nostra vista ed essere trasportato chissà dove.
Così, passai con la mia stecca metallica da un lato all'altro della diapositiva, da un angolo all'altro, percorrendo la stessa linea che finiva in mezzo al buco nero, facendo intendere che una persona quando si smaterializzava faceva esattamente la stessa cosa, superava un limite, un confine spazio-temporale, proiettando la propria figura in un nuovo luogo, aprendo le porte su una nuova realtà materiale, piegando le leggi della fisica.
A quel punto, diedi il via libera ad Ariel per aprire le finestre e lasciare che la luce poco intensa del pomeriggio nuvoloso di Hogwarts carezzasse nuovamente i volti e la pelle dei miei studenti e le mura dell'intera aula.
Nel corso dei secoli poi la tecnica della Smaterializzazione si è affinata e i maghi sono riusciti ad indirizzare la magia e l'energia verso il luogo da loro designato, evitando di finire in posti sconosciuti o non decisi preventivamente.
Oggi è come la conosciamo noi, veloce e precisa, per quanto ci voglia sempre un'ampia capacità e concentrazione per riuscire a padroneggiarla senza far finire parti di noi in un luogo e il resto in un altro!
Grazie alle teorie ed ipotesi di Daenerys Targaryen, possiamo vantare di meccanismi ingegnosi e magici come la "Passaporte" che non sono altro che catalizzatori della magia della Trama collegata ai Buchi Neri...
Stesso vale per la metropolvere, professore?
Ehm... Direi proprio di no signor Kenway, su quello sono poco ferrato.
La Vice Preside Vireau sarà sicuramente molto più in grado di fornire delucidazioni al riguardo, non ho dubbi.
Bene, se non ci sono altre domande, direi che per oggi la lezione è finita, trovate le domande sul banco vicino all'uscita della classe.
Mi auguro sia stata una piacevole lezione, buona pausa e ci vediamo a cena!
Si alzarono tutti in modo composto, salutando ognuno con il proprio timbro di voce, con la propria impostazione caratteriale, prendendo il foglio con su scritte le domande da consegnare entro la settimana successiva ed uscendo dall'aula prendendo a chiacchierare tra loro.
Ariel e Zephyr si scambiarono solo un languido e sentito sguardo di intesa, lei non poteva andare con lui, doveva prima aiutarmi a mettere a posto e finire di sistemare il materiale, oltre che correggere circa una cinquantina di elaborati lasciati da me per aiutarla a prendere confidenza con le votazioni e con i metodi di valutazione sia personali che scolastici generici.
Mi augurai che fosse stato tutto interessante ed entusiasmante, mentre inserivo le diapositive nella valigetta.
Ero certo di non essere il docente con la materia più divertente al mondo, ma speravo sul serio di non essere risultato troppo pesante ed eccessivo.
Non vedevo l'ora di uscire dalla porta anche io per dirigermi qualche minuto alle Serre, volevo dare un bacio a mia moglie prima di tornare al mio lavoro, ma dovetti comunque contenermi, perché c'era altro che preferivo approfondire grazie alla mia Assistente in quell'istante, dopo avrei potuto fare tutto ciò che rappresentava un mio piacere... il mio unico piacere... la mia unica donna.
Ariel...
Oh, si professore?
Mi parli un poco di Miyabi?
A parte la sua condizione psicologica ed emotiva, hai avuto modo di capire come intende l'Astronomia?
Beh... A dir la verità...
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Gli elaborati vanno consegnati entro e non oltre il 09/12/2013 alle ore 23:30
Gli elaborati vanno consegnati entro e non oltre il 09/12/2013 alle ore 23:30
Ricerca svolta ottimamente, signorina Herbert.
8
Idee interessanti, forse basate su verità.
Hai saputo scegliere incantesimi possibilmente collegati all'universo, benissimo.
8
Ammetto che alcuni concetti sono stati spiegati non del tutto alla perfezione, però l'argomento era davvero complesso e difficile, quindi non posso reputarmi insoddisfatto, tranquilla!
7
Hai optato per la via più veloce e immediata.
Non è affatto un male, specie perché hai motivato egregiamente la tua decisione.
Complimenti signorina Herbert, un compito nel complesso molto positivo.
8
punti 31 per Melia
Ricerca giusta, concetti espressi in modo sintetico, forse troppo a dir la verità.
La prossima volta gradirei una maggiore attenzione ai particolari, va bene?
6
Ipotesi interessante, per quanto spiegata in pochissime parole.
Non posso conferirti la sufficienza, mi dispiace.
4
Qui ti sei dilungata maggiormente, provando a spiegare il fenomeno con una cura più visibile.
Ancora un po' lontani da quello che mi aspetto nel mio corso, ma so che puoi fare di meglio senza troppi sforzi.
6
Decisione data dal bisogno di sicurezza personale e dalla praticità dell'azione.
Onestamente è una risposta adeguata, motivata quanto serve.
7
punti 23 per Aowin
Bene bene, davvero molto bene Alvares, sono sorpreso e soddisfatto.
8
Ammetto che sono due ipotesi molto convincenti.
Farai strada nel mio corso, non ho dubbi.
9
Spiegazione troppo frettolosa.
Di sicuro le nozioni ci sono ma alcuni termini, come ad esempio la "velocità di fuga", non vengono illustrati.
Attenzione, mi raccomando.
7
Onesto e sincero, con qualche piccolo cenno alla filosofia di vita di chi è a cavallo tra due mondi tanto diversi.
Benissimo.
7
punti 31 per Jorge
Ricerca sintetica ma nel complesso adeguata e pulita.
7
Idee interessanti e ben formulate, appoggiandosi anche a teoremi esistenti e cenni storici competenti.
10
Una delle ricerche meglio svolte fin ora, O'Neill.
Mi auguro deciderai di continuare a seguire il mio corso anche dopo i G.U.F.O.
9
Ti sei dilungata quanto bastava per rendere il concetto del tutto più chiaro.
Grande inflazione di decisioni positive riguardo al Volo rispetto che la Smaterializzazione.
Ammetto che non me lo aspettavo.
Bravissima.
Miglior Compito
- Irvyne Trigger
9
punti 35 per Caroline Priscilla
Non potevo aspettarmi che la perfezione dalla mia nuova Assistente.
Ottimo, anzi, eccellente Jiménez.
10
Niente male come ipotesi, illustrata anche con molta cura dei dettagli pratici e cosmici.
Direi che ci siamo ampiamente.
8
Esattamente come per la prima ricerca.
Evidentemente è il tuo forte la parte riassuntiva e rielaborativa, Ariel.
Attenzione a qualche lievissimo errore di battitura.
9
E finalmente una persona che opta per la Smaterializzazione, credevo di non trovarne più.
Molto bene Ariel, risposta esemplare e ben argomentata.
Miglior Compito
- Irvyne Trigger
8
punti 35 per Ariel
"Ci sono anche processi più esotici che possono portare alla produzione di buchi neri"
Temo di non aver compreso bene questa frase, potresti spiegarmela meglio tramite MP?
Ad ogni modo risposta molto ristretta, non posso considerarla sufficiente, mi spiace.
4
Idea molto, molto interessante, da approfondire, sicuramente.
Anche se più di "altra dimensione", parlerei di "piano astrale universale".
7
Anche in questo caso, risposta molto povera di nozioni e spiegazioni.
Male, molto male.
4
Sintetica ma nel complesso c'era poco da aggiungere.
Sbrigativa, senza dubbio, ma non è un motivo per penalizzare la risposta.
6
punti 21 per Kaetherine
Bene, davvero brava.
Hai svolto una ricerca abbastanza prolissa e corposa.
8
La tua idea non posso trovarla del tutto esatta proprio per la stessa cosa che hai detto tu:
"rallenta, fin quasi ad apparire fermo"
Esatto, quel "quasi" è fondamentale, perché in realtà in prossimità dell'orizzonte degli eventi nulla si blocca, cosa che invece avviene nell'incantesimo da te citato, che coinvolge non solo il punto di vista dell'osservatore esterno ma anche la materia investita dalla magia.
5
Come per la domanda numero 1.
8
Il rischio non è la forza di molti miei studenti.
La motivazione per rinunciare alla Smaterializzazione è sempre la stessa ma attenzione, non la giudico sbagliata, affatto.
La sicurezza è importante, signorina Delacroix, meglio farsi un bel volo nelle tiepide giornate soleggiate d'Autunno.
7
punti 28 per Nevaeh
Ricerca a dir poco intoccabile.
Pulita, precisa, dettagliata e completa.
10
Per quanto la tua idea, signor Kenway, possa essere reputata valida ad una prima analisi, gradirei spiegarle per MP le motivazioni che mi spingono però ad essere un poco scettico.
Ad ogni modo apprezzo l'impegno nello spiegare attentamente il fenomeno magico.
7
Ho apprezzato l'accostamento dell'ideologia metaforica a quella scientifica.
Uno dei pochi che me l'ha presentata ed ammetto che mi ha fatto molto piacere.
9
Non immaginavo ci fossero così tanti dilungamenti filosofici ai quali appoggiarsi.
Attento a non far collimare troppo la logica e l'etica, cerca di sfruttare maggiormente l'istinto, specie per risposte come queste.
E' solo un consiglio ma ti pregherei di pensarci bene, d'accordo?
Miglior Compito
- Irvyne Trigger
8
punti 34 per Zephyr