Re: Riva del Lago
Inviato: 14/04/2014, 11:24
Forse era vero in passato. Non avevamo nulla in comune quindi perché perdere tempo a conoscere qualcosa che non si comprende né si condivide?
Non poteva che darle ragione. Ma allo stesso tempo si poneva un dubbio: cosa Tisifone non condivideva e comprendeva, esattamente, di lei?
Se avesse potuto avrebbe riso, per quanto tutta quella situazione stesse diventando comica e assurda. Quindi Tisifone non aveva voluto conoscerla perchè non la "comprendeva"; ma cosa c'era da comprendere poi? Estelle non si era esposta, con nessuno, e nessuno poteva dire di conoscerla bene, se non Lucas. Ancora lui.. perchè alla fine c'era sempre lui nei suoi pensieri e nei loro discorsi?
Per un attimo le sembrò di capire. Quando si parlava di Lucas non si poteva non parlare di Tisifone. Perchè il passato tornava sempre a tormentarli?
Era comunque una risposta che non avrebbe voluto darsi, anche perchè in quel momento sentiva davvero di voler chiudere con il passato, in tutti i sensi. Ed anche con Lucas. Lei gli aveva mentito, ed aveva fatto sì che la loro storia terminasse. Sapeva anche quanto Lucas fosse stato sincero con lei, ma non poteva davvero accettare che avesse reso Tisifone partecipe di così tanto. Quello no.
Ma adesso… Le sue azioni hanno colmato tutte le lacune degli ultimi anni e hanno portato alla luce il suo vero volto.
Ah si? E quale sarebbe? Mi illumini, visto che mi conosce benissimo..
Che saccente. Ma come poteva una donna così matura ridursi a questo?
Estelle non si sentiva nemmeno superiore, perchè conosceva le sue colpe e le ammetteva. Ma mai avrebbe potuto presentarsi con una certa sfacciataggine.
Di sicuro, quell'incontro, non avrebbe portato alcun miglioramento nei loro rapporti, anzi, avrebbe rafforzato ancor più l'astio che provavano l'una per l'altra, però Estelle aveva almeno la consapevolezza che non avrebbe avuto più a che fare con lei. Ora che lei e Lucas aveva rotto poteva davvero dirle addio. Senza alcun rancore, questo era certo.
Aver mentito con una innocenza da Oscar babbano all’uomo che diceva di amare rende difficile dar credito a qualsiasi sillaba che pronuncia, ne è consapevole?
Di nuovo la donna che voleva proteggere Lucas. Ma davvero voleva proteggerlo? Ma come poteva avanzare certe pretese su di lui?
Estelle non aveva neanche voglia di domandarselo. Lucas le aveva portato una grande felicità, e lei - anche se non lo ammetteva a se stessa - lo amava ancora. Ma avere Tisifone attorno no. Non dopo quello, non dopo ciò che si stavano dicendo. Ma Estelle non voleva neanche scusarsi con lei. Poteva anche essere una bambina capricciosa, ma davvero era troppo per lei sopportare tutto questo.
Non solo Lucas che l'aveva mollata, non solo il non vederlo per mesi - e sapeva che non era stato un caso -, e non solo quelle colpe che magari il Tassorosso le avrebbe rinfacciato sempre. Ora anche lei, che centrava, ma non centrava. Che non aveva alcun permesso di mettersi in mezzo in quella relazione - che ormai non c'era più - e nella sua vita, soprattutto. Non poteva ammetterlo.
Provò anche a scusarsi, ma la Samyliak era davvero troppo immatura per non accettare alcuna scusa, anzi, come Lucas, pure a dubitare di lei e di ogni parola che formulasse. Non ne poteva più.
E quanto avrebbe voluto prendere la bacchetta e puntargliela contro, se non fosse stato per le parole di suo padre nella mente, che rimbombavano come un avviso, come a volerla riportare alla coscienza, e non farsi trasportare così dalla rabbia. Ah, Yvan. Quante cose le aveva insegnato, e quanto l'aiutava anche quando non era presente.
Ma forse suo padre sbagliava. Forse anche lei sbagliava a ripetersi le parole di suo padre per mantenere la calma. Tisifone non esitò affatto a mantenerla.
Estelle non ebbe neanche il tempo di scansarsi, e se ne avesse avuto ci sarebbe anche riuscita. [Talento (F) = 15 + 10= 25; Lancio d20, risultato: 10]
Il palmo aperto della Divinante la colpì esattamente sulla guancia sinistra. Uno schiaffo che causò uno schiocco potente, e che le fece bruciare la guancia. Così come il resto del corpo, invaso dalla rabbia che anche il lei ribolliva. Ma non aveva davvero intenzione di reagire.
Tisifone poteva davvero fare come voleva, comportarsi anche come una bambina, ma mai si sarebbe abbassata a certi livelli. Senza neanche accorgersene, un punto brevissimo di sangue fuoriuscì dall'angolo delle labbra. Si passò una mano con aria confusa. Ah, quanto avrebbe voluto demolirla. Ma non poteva.
Purtroppo, con suo grande dispiacere, si ritrovò a pensare a Lucas, e a quanto l'uomo teneva alla Divinante. Non poteva farlo anche per lui. Non l'avrebbe perdonata per quello.
Ma allo stesso tempo.. avrebbe potuto perdonare Tisifone per quel confronto, quando l'ultima volta che si erano visti Lucas le aveva detto di amarla?
Con suo grande dispiacere, sapeva che Lucas avrebbe difeso la donna sbagliata.
Non ha distrutto nessuna felicità? Per lei forse la sua storia con Lucas é stato solo un piacevole passatempo ma lui l'amava davvero e adesso grazie a lei ha l'animo dilaniato.
Come se non lo sapesse già. E non era di certo qualcosa di cui andava fiera. Ma ovviamente Tisifone sapeva tutto, e non poteva di certo ammettere il contrario. La Divinante era certa di ciò che pensava, non poteva per nessuno motivo aprirsi a lei e alle sue ragioni.
Ah, la rabbia.. alcune volte faceva davvero diventare ciechi. Lei lo sapeva benissimo.
Ciò che c'è stato tra me e Lucas non sono di certo affari suoi.
Rispose, senza aggiungere altro, sapendo che questo avrebbe portato a prolungare semplicemente la conversazione, quando era esattamente l'ultima cosa che voleva.
Lei é solo una bambina viziata che considera le persone al pari di bambole con cui giocare a proprio piacimento. Provo una immensa pena per l'uomo che si farà irretire da quel suo finto faccino d'angelo.
Bene, non posso che esserne d'accordo.
Ora credo che non ci sia nient'altro da aggiungere. Lei deve tornare da chi ama, io dovrei tornare a casa per farmi una doccia fresca.
Voleva davvero tornare a casa, e dimenticare, ma soprattutto farsi davvero quella doccia per lasciar andare via la rabbia, e finalmente poter porre fine a quell'incontro e soprattutto ad un rapporto che mai sarebbe potuto nascere. Ma anche ad un rapporto che era nato e che avrebbe voluto chiudere.
Non poteva che darle ragione. Ma allo stesso tempo si poneva un dubbio: cosa Tisifone non condivideva e comprendeva, esattamente, di lei?
Se avesse potuto avrebbe riso, per quanto tutta quella situazione stesse diventando comica e assurda. Quindi Tisifone non aveva voluto conoscerla perchè non la "comprendeva"; ma cosa c'era da comprendere poi? Estelle non si era esposta, con nessuno, e nessuno poteva dire di conoscerla bene, se non Lucas. Ancora lui.. perchè alla fine c'era sempre lui nei suoi pensieri e nei loro discorsi?
Per un attimo le sembrò di capire. Quando si parlava di Lucas non si poteva non parlare di Tisifone. Perchè il passato tornava sempre a tormentarli?
Era comunque una risposta che non avrebbe voluto darsi, anche perchè in quel momento sentiva davvero di voler chiudere con il passato, in tutti i sensi. Ed anche con Lucas. Lei gli aveva mentito, ed aveva fatto sì che la loro storia terminasse. Sapeva anche quanto Lucas fosse stato sincero con lei, ma non poteva davvero accettare che avesse reso Tisifone partecipe di così tanto. Quello no.
Ma adesso… Le sue azioni hanno colmato tutte le lacune degli ultimi anni e hanno portato alla luce il suo vero volto.
Ah si? E quale sarebbe? Mi illumini, visto che mi conosce benissimo..
Che saccente. Ma come poteva una donna così matura ridursi a questo?
Estelle non si sentiva nemmeno superiore, perchè conosceva le sue colpe e le ammetteva. Ma mai avrebbe potuto presentarsi con una certa sfacciataggine.
Di sicuro, quell'incontro, non avrebbe portato alcun miglioramento nei loro rapporti, anzi, avrebbe rafforzato ancor più l'astio che provavano l'una per l'altra, però Estelle aveva almeno la consapevolezza che non avrebbe avuto più a che fare con lei. Ora che lei e Lucas aveva rotto poteva davvero dirle addio. Senza alcun rancore, questo era certo.
Aver mentito con una innocenza da Oscar babbano all’uomo che diceva di amare rende difficile dar credito a qualsiasi sillaba che pronuncia, ne è consapevole?
Di nuovo la donna che voleva proteggere Lucas. Ma davvero voleva proteggerlo? Ma come poteva avanzare certe pretese su di lui?
Estelle non aveva neanche voglia di domandarselo. Lucas le aveva portato una grande felicità, e lei - anche se non lo ammetteva a se stessa - lo amava ancora. Ma avere Tisifone attorno no. Non dopo quello, non dopo ciò che si stavano dicendo. Ma Estelle non voleva neanche scusarsi con lei. Poteva anche essere una bambina capricciosa, ma davvero era troppo per lei sopportare tutto questo.
Non solo Lucas che l'aveva mollata, non solo il non vederlo per mesi - e sapeva che non era stato un caso -, e non solo quelle colpe che magari il Tassorosso le avrebbe rinfacciato sempre. Ora anche lei, che centrava, ma non centrava. Che non aveva alcun permesso di mettersi in mezzo in quella relazione - che ormai non c'era più - e nella sua vita, soprattutto. Non poteva ammetterlo.
Provò anche a scusarsi, ma la Samyliak era davvero troppo immatura per non accettare alcuna scusa, anzi, come Lucas, pure a dubitare di lei e di ogni parola che formulasse. Non ne poteva più.
E quanto avrebbe voluto prendere la bacchetta e puntargliela contro, se non fosse stato per le parole di suo padre nella mente, che rimbombavano come un avviso, come a volerla riportare alla coscienza, e non farsi trasportare così dalla rabbia. Ah, Yvan. Quante cose le aveva insegnato, e quanto l'aiutava anche quando non era presente.
Ma forse suo padre sbagliava. Forse anche lei sbagliava a ripetersi le parole di suo padre per mantenere la calma. Tisifone non esitò affatto a mantenerla.
Estelle non ebbe neanche il tempo di scansarsi, e se ne avesse avuto ci sarebbe anche riuscita. [Talento (F) = 15 + 10= 25; Lancio d20, risultato: 10]
Il palmo aperto della Divinante la colpì esattamente sulla guancia sinistra. Uno schiaffo che causò uno schiocco potente, e che le fece bruciare la guancia. Così come il resto del corpo, invaso dalla rabbia che anche il lei ribolliva. Ma non aveva davvero intenzione di reagire.
Tisifone poteva davvero fare come voleva, comportarsi anche come una bambina, ma mai si sarebbe abbassata a certi livelli. Senza neanche accorgersene, un punto brevissimo di sangue fuoriuscì dall'angolo delle labbra. Si passò una mano con aria confusa. Ah, quanto avrebbe voluto demolirla. Ma non poteva.
Purtroppo, con suo grande dispiacere, si ritrovò a pensare a Lucas, e a quanto l'uomo teneva alla Divinante. Non poteva farlo anche per lui. Non l'avrebbe perdonata per quello.
Ma allo stesso tempo.. avrebbe potuto perdonare Tisifone per quel confronto, quando l'ultima volta che si erano visti Lucas le aveva detto di amarla?
Con suo grande dispiacere, sapeva che Lucas avrebbe difeso la donna sbagliata.
Non ha distrutto nessuna felicità? Per lei forse la sua storia con Lucas é stato solo un piacevole passatempo ma lui l'amava davvero e adesso grazie a lei ha l'animo dilaniato.
Come se non lo sapesse già. E non era di certo qualcosa di cui andava fiera. Ma ovviamente Tisifone sapeva tutto, e non poteva di certo ammettere il contrario. La Divinante era certa di ciò che pensava, non poteva per nessuno motivo aprirsi a lei e alle sue ragioni.
Ah, la rabbia.. alcune volte faceva davvero diventare ciechi. Lei lo sapeva benissimo.
Ciò che c'è stato tra me e Lucas non sono di certo affari suoi.
Rispose, senza aggiungere altro, sapendo che questo avrebbe portato a prolungare semplicemente la conversazione, quando era esattamente l'ultima cosa che voleva.
Lei é solo una bambina viziata che considera le persone al pari di bambole con cui giocare a proprio piacimento. Provo una immensa pena per l'uomo che si farà irretire da quel suo finto faccino d'angelo.
Bene, non posso che esserne d'accordo.
Ora credo che non ci sia nient'altro da aggiungere. Lei deve tornare da chi ama, io dovrei tornare a casa per farmi una doccia fresca.
Voleva davvero tornare a casa, e dimenticare, ma soprattutto farsi davvero quella doccia per lasciar andare via la rabbia, e finalmente poter porre fine a quell'incontro e soprattutto ad un rapporto che mai sarebbe potuto nascere. Ma anche ad un rapporto che era nato e che avrebbe voluto chiudere.
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