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Messaggioda Rebecca » 04/11/2014, 20:56

Aveva detto a Jorge tutto ciò che sapeva per poterlo aiutare a diventare un Animagus: i consigli erano stati dati, così come le rassicurazioni. Ora il resto del lavoro era tutto nelle sue mani. L'Auditore aveva assistito a ben poche trasformazioni nella sua vita. Di tanto in tanto insegnava, al Ministero, il modo corretto con il quale il mago o la strega doveva percepire la propria energia magica per trasfigurare l'intero corpo da umano ad animale. Ma non era compito suo assistere alla parte pratica della lezione, se non in rare occasioni. Per questo, in quel momento la giovane donna provò una forte curiosità nello scoprire finalmente in cosa si sarebbe trasformato lo studente Delfinazzurro.
Non appena Jorge fu pronto, Rebecca si sistemò con la schiena poggiata ad un albero, aspettando in silenzio che egli trovasse la giusta concentrazione per effettuare quell'incantesimo. Lo vide provare prima in piedi, poi sedersi per terra e rannicchiarsi con le ginocchia al petto, come se provasse il bisogno di rompere quel guscio umano per lasciare venire fuori la sua vera forma animale.
Non si scompose neanche quando, ad un certo punto, lo vide alzarsi con fare molto inquieto e dirigersi verso le acqua del lago, supponendo a torto che forse di lì a poco avrebbe visto davvero spuntargli delle branchie sul collo. Lo seguì, osservando senza dire una parola il ragazzo slanciarsi verso le acque rese scintillanti dai raggi del sole prima che l'intero suo corpo cambiasse forma, sparendo sotto dei vestiti diventati decisamente troppo grandi per lui.
Nonostante il tutto fosse accaduto in un attimo però, l'italo-svedese aveva fatto in tempo a notare delle piume nere come l'inchiostro al posto delle braccia del portoghese. I suoi sospetti vennero confermati poi dal deciso gracchiare che proveniva dalla maglia abbandonata per terra, prima che un piccola gazza ladra ne uscisse fuori fiera e saltellando.

Ce l'hai fatta!

Quella frase suonò molto come un grido di gioia, mentre Jorge spiccava il volo, godendosi la sua primissima esperienza in forma animale. Tuttavia l'Auditore -per quanto generosa- non poteva lasciare che il ragazzo continuasse troppo a lungo quel giro: non tutti erano capaci di mantenersi concentrati abbastanza a lungo da rimanere in quello stato per molto tempo e se il Delfinazzurro avesse esaurito la sua concentrazione avrebbe potuto finire nudo nelle acque gelate del lago. Per questo la docente di Rune gli fece segno di ritornare sulla terraferma, spostandosi per lasciare che egli avesse tutto il tempo di atterrare. Come previsto, il corpo del ragazzo ritornò ben presto umano -ruzzolando proprio ai piedi della Terran - mentre la giovane donna lo coprì per bene con la coperta affinchè non sentisse troppo a lungo le rigide temperature invernali.

Stai bene?- fu la prima cosa che chiese, sebbene il sorriso sulle labbra di Jorge le fece intendere molto più di mille parole messe insieme- Ottimo lavoro Jorge, davvero un ottimo lavoro.
Ti sei trasformato in una splendida gazza ladra!
- un animale con il quale lei stessa aveva una certa affinità a causa dell'elemento che condividevano.

Hai ancora paura di ciò che sei?

Chiese subito dopo, mentre lo aiutava a rialzarsi e a porgergli i vestiti, girandosi per dare modo al ragazzo di vestirsi in tutta tranquillità.
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Messaggioda Jorge » 06/11/2014, 10:20

Il segreto del successo è la perseveranza.

Non sapeva quale autore babbano l’avesse detto ma mentre sorvolava il Lago Nero Jorge credeva che mai frase fosse stata più veritiera. Se non avesse perseverato nel suo intento, se si fosse arreso alle prime difficoltà, se non avesse ceduto al suo orgoglio, chiedendo aiuto a Rebecca, non avrebbe mai provato l’ebbrezza di librarsi nell’aria senza l’ausilio di una scopa e non avrebbe mai potuto ammirare la sua forma Animagus riflessa nelle acque del lago. Non era stato semplice, non tanto la trasformazione in sé – per quello l’Auditore aveva avuto ragione, era stata questione di un attimo – quanto preparare il suo spirito e la sua magia a compiere il grande passo e liberare la gazza ladra che dormiva in lui, ma la soddisfazione che pervadeva ogni sua minuscola cellula era tale da compensare qualsiasi sforzo fatto. Sarebbe rimasto lì in cielo a sperimentare le sue nuove ali e ad abituarsi al nuovo sistema visivo per tutto tutta la mattina. Voleva planare e scendere in picchiata e risalire e appollaiarsi su uno dei rami più in alto e scrutare l’orizzonte alla ricerca di cibo o di qualcosa di brilluccicante da nascondere ma non poteva. Non aveva la percezione del tempo che scorreva, o almeno non era la stessa di quella di un normale essere umano, ma sentiva in un angolo remoto della sua coscienza che stava chiedendo troppo a se stesso. Non aveva ancora il pieno controllo dell’incantesimo e il suo livello di concentrazione andava diminuendo ogni secondo che passava. Fu solo per un’enorme botta di fortuna che invece di precipitare nel lago e correre il rischio di morire congelato finì per ruzzolare per terra, provocandosi qualche livido alla spalla destra su cui era atterrato, fino ai piedi dell’insegnante.

Stai bene?

Sbattè le palpebre stordito e in parte sorpreso di essere di nuovo in grado di farlo, la mente sovraccaricata da tutti i nuovi input che aveva ricevuto negli ultimi minuti e incapace di comprendere il senso di quelle due semplici parole. L’unica cosa che riusciva a fare era sorride come un ebete – e per fortuna che riaveva la sua bocca perché sarebbe stato impossibile farlo con un becco – almeno fino a quando il vento freddo invernale non iniziò a penetrare nelle ossa ricordandogli come la pelle, a differenza delle piume, non era sufficiente a mantenerlo al caldo.

Ssssi o almeno credo.

Rispose e il balbettio iniziale si andò via via trasformando in un risolino quasi isterico mentre con una mano tratteneva i lembi della coperta a coprire le sue nudità e con l’altra si tastava a casaccio parti del corpo per essere certo che tutto fosse esattamente dove doveva essere.

Ottimo lavoro Jorge, davvero un ottimo lavoro.

Grazie, ma il merito è in gran parte suo… Senza il suo sostegno credo che non ci sarei riuscito, non in tempi così relativamente brevi almeno.

Ti sei trasformato in una splendida gazza ladra!

Allora avevo ragione! – esclamò sorpreso e soddisfatto allo stesso tempo – Quando mi sono visto riflesso nell’acqua ho subito avuto la sensazione di essere una gazza ladra ma credevo che fosse solo una sensazione… Sa un tirare a indovinare…

Scrollò le spalle, reprimendo senza molto successo una smorfia di dolore per il movimento brusco che andava a interessare la parte lesa, mentre con l’aiuto della docente cercava di rimettersi in piedi.

Crede che dovrò documentarmi o mi verrà tutto naturale e istintivo com'è stato per il volo? - si informò giusto per non correre il rischio di "suicidarsi" accidentalmente mentre era in forma animale - Wow e non ho neanche distrutto i vestiti!

Esclamò soddisfatto, avvicinandosi alla pozza di indumenti che si era creata a terra durante la trasformazione per poi rivestirsi il più velocemente possibile, apprezzando la delicatezza della docente nel lasciargli un po' di privacy.

Hai ancora paura di ciò che sei?

Si bloccò a metà mentre stava infilando la felpa, una mano già fuori e la testa ancora nascosta dal tessuto, colpito da quella domanda come se non avesse alcun senso, come se non avesse passato le ultime ore, se non settimane, a torturarsi con quella paura.

Io... non ci avevo più pensato... - affermò quindi sorpreso e titubante allo stesso tempo facendo sbucare la testa dal collo della felpa e mostrando all'altra un'espressione del viso che rifletteva perfettamente non solo il tono di voce ma anche il suo stato d'animo - E' come se tutti i miei timori si fossero dissolti una volta avvenuta la trasformazione... - si fermò un secondo, la fronte aggrottata a dimostrazione che si stava fortemente concentrando per afferrare un pensiero, o forse un ricordo - In realtà credo che sia accaduto un attimo prima... Stavo lì a lasciarmi cullare dal "suono" dell'Oceano - e racchiuse la parola tra due virgolette mimate con le dita - [b]e avvertivo una pace interiore così assoluta che mi sono detto chi se ne frega delle conseguenze se è questo ciò che si prova? e poi pfù... [/b]

Si era ritrovato con piume e becco a sbattere le ali nel tentativo di liberarsi dei vestiti e spiccare il volo.

Forse l'accettazione di sè è una delle chiavi fondamentale di accesso all'Animagia, non crede?

Chiese curioso mentre, con la schiena appoggiato al tronco di un albero, si stava infilando le scarpe da tennis.
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Messaggioda Rebecca » 07/11/2014, 19:02

Assistere Jorge durante le fasi di preparazione all'animagia era qualcosa che esaltava e al tempo stesso appagava la giovane docente di Rune: le piaceva insegnare, trasmettere il proprio sapere agli altri, aiutarli a crescere e a trovare la propria strada. Non poteva dirsi saggia e matura come lo era lo zio acquisito, Raiden Lambert, ma faceva del suo meglio per seguire il suo stesso esempio, anche se ce ne sarebbe voluto di tempo prima che lei potesse dirsi simile al vecchio Consigliere.
Quando il ragazzo si trasformò in una spledida gazza ladra, Rebecca sorrise di felicità, forse proprio perchè il Vento nel suo spirito si animò quando vide il volatile volteggiare in cielo, prima di ritornare indietro sull'isola. Lei non aveva mai provato l'ebbrezza del volo, perchè la sua forma Animagus era quella di un lupo, quindi molto più legato alla Terra che al Vento. Eppure, quando ella correva sotto le spoglie di una lupa della Tundra, riusciva ugualmente a sentire il secondo elemento sferzarle la folta pelliccia della quale si ricopriva l'intero suo corpo, esaltandola ancora di più.

Tutto bene?

Ssssi o almeno credo.

Per fortuna il portoghese non si era fatto male, quando era ruzzolato ai suoi piedi di nuovo in versione umana. Era comprensibile che non fosse riuscito a prolungare il tempo della sua trasformazione: probabilmente lo sforzo di rimanere in quella forma più l'ebbrezza di provare per la prima volta a volare erano troppo per un ragazzino come lui.

Mi hai fatto quasi prendere un colpo quando ti sei allontanato in fretta e furia!
Per fortuna hai capito subito che dovevi tornare indietro o sarei stata costretta a doverti ripescare dalle acque del lago!


Gli disse, dandogli la coperta e aiutandolo ad avvolgersi in essa, complimentandosi poi con lui per quella splendida prova di trasfigurazione umana.

Quando mi sono visto riflesso nell’acqua ho subito avuto la sensazione di essere una gazza ladra ma credevo che fosse solo una sensazione… Sa un tirare a indovinare…

E invece no, il tuo istinto ha avuto ragione!- disse, ridendo sincera per poi voltarsi e dare modo ad Alvares di vestirsi senza lo sguardo della docente addosso -Ricordati che per invertire il processo di tua volontà, dovrai pensare a qualcosa che ti ricordi cosa significa essere umano.

Gli spiegò, voltata di schiena, mentre l'altro le rivolgeva ancora un'altra domanda.

Crede che dovrò documentarmi o mi verrà tutto naturale e istintivo com'è stato per il volo?

Documentarsi non fa mai male, in fondo potrà esserti d'aiuto per capire il corretto comportamento dell'animale nel quale ti sei trasformato...- affermò decisa, lei almeno aveva fatto così -Ma credo che in tutto questo l'istinto ti aiuterà moltissimo.
Ricordati solo che fino a quando non avrai passato l'esame del Ministero, non potrai sfruttare la tua Animagia
- quelle erano le regole stabilite dal Ministro in persona, alla quale contravvenire significava molto di più che una semplice espulsione da scuola -Per allenarti, ti consiglio di farlo in camera tua o in un luogo segreto, dove nessuno possa vederti.
Ti servirà farlo, anche perchè al momento riesci a mantenere la trasformazione solo per pochi minuti.
Intesi?


Chiese conferma all'altro, prima di voltarsi una volta che fu completamente vestito.

Hai ancora paura di ciò che sei?

Io... non ci avevo più pensato...E' come se tutti i miei timori si fossero dissolti una volta avvenuta la trasformazione...
In realtà credo che sia accaduto un attimo prima... Stavo lì a lasciarmi cullare dal "suono" dell'Oceano e avvertivo una pace interiore così assoluta che mi sono detto chi se ne frega delle conseguenze se è questo ciò che si prova? e poi pfù...


Ero sicura che sarebbe successo.

Annuì fra sè e sè, conscia del fatto che il ragazzo non avesse nulla di cui aver paura da quella trasformazione.

Forse l'accettazione di sè è una delle chiavi fondamentale di accesso all'Animagia, non crede?

Una delle tante si, ma sono convinta che ognuno alla fine ne abbia una propria personale.- disse, osservandolo indossare l'ultimo indumento rimasto, ovvero le scarpe -L'Animagia è una tecnica complessa e ci vuole davvero molta concentrazione e molta capacità per riuscire a mutare l'intero corpo umano in un animale. Quindi è ovvio che se qualcosa ci spaventa sarà difficile ottenere qualche risultato.

Lasciare libero l'istinto era la chiave che avrebbe portato al successo assicurato, ma questo il Delfinazzurro lo aveva già compreso. Era passata poco più di un'ora da quando erano giunti sull'isolotto, molto meno di quanto avesse previsto l'Auditore. Una volta che Jorge fu di nuovo in piedi e pronto a camminare, la giovane donna si rivolse a lui con un sorriso molto dolce, invitandolo a seguirla con la mano.

Possiamo tornare ad Hogwarts.
Immagino che i tuoi amici ti stiano aspettando per sapere com'è andata.


Poteva solo ipotizzare che il ragazzo avesse parlato con qualcuno di quello che aveva intenzione di fare, per questo la bella italiana non volle far perdere altro tempo al portoghese. Non appena egli si fosse messo in cammino insieme a lei, la docente lo avrebbe condotto sulla stessa barca con la quale erano giunti fin lì, generando un incantesimo con la bacchetta che li avrebbe portati fino alla riva del lago.
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Messaggioda Jorge » 08/11/2014, 18:35

Ce l’aveva fatta, ce l’aveva fatta, ce l’aveva fatta. Come un disco babbano rotto la mente del portoghese riusciva a riprodurre solo quella frase, all’infinito, con tanto di musichetta di vittoria in sottofondo e piccole cheerleader con il visto di Victoria che danzavano e agitavano ponpon dai colori dei Delfinazzurri, rendendogli difficile concentrarsi su ciò che lo circondava. Nello specifico su Rebecca che gli stava prestando un primo soccorso, avvolgendolo intorno alla coperta che aveva portato per evitare che si prendesse un febbrone da cavallo. E per una neo gazza ladra sarebbe stato davvero ironico!

Mi hai fatto quasi prendere un colpo quando ti sei allontanato in fretta e furia!
Per fortuna hai capito subito che dovevi tornare indietro o sarei stata costretta a doverti ripescare dalle acque del lago!


Non me ne sono reso conto – si scusò, di nuovo padrone di sé o quasi – L’unica cosa a cui riuscivo a pensare era che dovevo impadronirmi di ciò che luccicava laggiù…

Indicò con la testa un punto indefinito al centro del lago dove, l’unica cosa che brillava, erano le increspature dell’acqua colpite dai raggi del sole. Essendo una gazza ladra, quindi, non aveva fatto altro che seguire la propria natura, il proprio istinto.

Lo stesso vale per il ritornare. Non è stata una decisione razionale. C’era solo questo senso di urgenza che mi attirava verso la terra ferma. Per fortuna non mi ero allontanato troppo.

Rabbrividì al pensiero del rischio che aveva corso. Non si era reso quasi per nulla conto del fatto di star riprendendo la sua forma umana e se avesse tardato anche di solo un istante sarebbe finito nel bel mezzo del Lago Nero o si sarebbe sfracellato al suolo invece di limitarsi a ruzzolare da un’altezza dignitosa ma non dannosa. Tutta la preoccupazione del mondo però non sarebbe bastata per farlo pentire del mini volo che aveva fatto, troppa l’euforia provata soprattutto quando, vedendosi riflesso nell’acqua, aveva avuto la sensazione , corretta, di essere una gazza ladra.

E invece no, il tuo istinto ha avuto ragione! Ricordati che per invertire il processo di tua volontà, dovrai pensare a qualcosa che ti ricordi cosa significa essere umano.

Quindi meglio escludere il Quidditch.

Esclamò divertito, considerato che Quidditch equivaleva a volare su una scopa, non l’attività più adatta a convincerlo a rinunciare alla sua forma animale. Avrebbe dovuto esercitarsi molto per trovare quel qualcosa capace di riportarlo con i piedi per terra, nel vero senso della parola, visto che volare era il più grande desiderio nascosto che aveva. Quello però non era un gioco, ma solo un nuovo aspetto della propria vita e Jorge non aveva alcuna intenzione di prenderlo sottogamba con il rischio di compiere chissà quale sciocchezza inconsapevolmente, per questo chiese alla docente se reputasse saggio che si documentasse sulle gazze ladre.

Documentarsi non fa mai male, in fondo potrà esserti d'aiuto per capire il corretto comportamento dell'animale nel quale ti sei trasformato...

Allora farò un salto in Biblioteca il prima possibile e se del caso parlerò anche con la Professoressa Chamberlain.

Chi meglio della docente di Cure infatti avrebbe potuto aiutarlo a comprendere come rapportarsi con la sua parte animale?

Ma credo che in tutto questo l'istinto ti aiuterà moltissimo.
Ricordati solo che fino a quando non avrai passato l'esame del Ministero, non potrai sfruttare la tua Animagia


E come faccio a prendere familiarità con tutto questo?

Chiese con una punta di apprensione, evitando di menzionare il fatto che non sarebbe mai riuscito a resistere senza trasformarsi per troppo tempo. Certo lui compiva gli anni ad Aprile ma con Cappie avevano deciso di andare insieme al Ministero per espletare tutte le pratiche e questo voleva dire attendere almeno fino ad Agosto.

Per allenarti, ti consiglio di farlo in camera tua o in un luogo segreto, dove nessuno possa vederti.
Ti servirà farlo, anche perchè al momento riesci a mantenere la trasformazione solo per pochi minuti.
Intesi?


Tutto chiaro. Non si preoccupi non ho intenzione di violare nessuna legge, non ora che finalmente ho raggiunto il mio obiettivo.

Al massimo avrebbe passato molto tempo rinchiuso nella Stanza delle Necessità, anche se dubitava che l’avrebbe fatto da solo. Sarebbe stato davvero così rischioso mostrarsi a Cappie o a Victoria nella sua forma animale? Sperava proprio di no perché era così orgoglioso del suo essere una gazza ladra che non vedeva l’ora di poterla esibire davanti alle sue “due donne”. Tutte le paure che lo avevano assillato nei giorni precedenti sembravano essere evaporate un attimo prima che riuscisse nella trasformazione, come se l’accettarsi per quello che era fosse un passaggio fondamentale per riuscire, come raccontò alla docente.

Una delle tante si, ma sono convinta che ognuno alla fine ne abbia una propria personale. L'Animagia è una tecnica complessa e ci vuole davvero molta concentrazione e molta capacità per riuscire a mutare l'intero corpo umano in un animale. Quindi è ovvio che se qualcosa ci spaventa sarà difficile ottenere qualche risultato.

Annuì, appuntandosi mentalmente la necessità di trovare un modo per migliorare la sua concentrazione. Forse avrebbe potuto chiedere alla Bennet, in fondo quella era una delle qualità necessarie per un Pozionista.

Possiamo tornare ad Hogwarts.
Immagino che i tuoi amici ti stiano aspettando per sapere com'è andata.


In realtà non ho detto a nessuno saremmo venuti qui – per scaramanzia, perché aveva paura di fallire – Però si, non vedo l’ora di raccontare alla mia sorellina e alla mia ragazza cos’è accaduto oggi.

Aggiunse entusiasta, senza rendersi conto di aver appena definito inconsciamente la Randall la propria ragazza di fronte alla docente. Ripiegò la coperta, sistemandola nella borsa, si avvolse nuovamente nel mantello e, dopo aver lanciato un’ultima occhiata al panorama, si incamminò dietro all’Auditore pronto a tornare sulla terraferma.

FINE
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