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Auditorium - Sala Musica

Dirett.ce Artistica: Monique Vireau

Messaggioda Caroline Priscilla » 18/10/2014, 16:50

Sarebbe rimasta a sprofondare nell'autocommiserazione per tutto quel tempo, se una ragazza non avesse interrotto quel momento solo per lei, avvicinandosi alla Tassorosso. Non appena i passi di Victoria echeggiarono per l'Auditorium vuoto, Cappie alzò la testa mettendo a fuoco per la prima volta qualcosa o, meglio, qualcuno che non fossero i suoi stessi pensieri. Non ebbe bisogno di presentazioni per riconoscere la Randall, la ragazza con il quale si stava frequentando il suo migliore amico. La definiva in quel modo non perchè non accettava la new entry nella vita di Jorge, ma perchè Jorge stesso non aveva ancora ben definito il rapporto che aveva con la Draghessa, nonostante fossero passati almeno tre mesi. Forse, se la tassetta fosse stata pienamente in sè, avrebbe fatto una ramanzina di quelle potenti al suo fratellone, solo per fargli comprendere che non era quello il modo giusto di comportarsi con una ragazza.
Ma la mente della O'Neill era distante anni luce dai problemi che circondavano i suoi migliori amici, per questo non aveva ancora detto una parola su quella situazione, mantenendo semplicemente il silenzio.

L'hai… l'hai scritta tu?
È davvero bella…


Come?
Si...l'ho scritta io...


Un sorriso debole si aprì sul volto della O'Neill, di più non sarebbe riuscita a fare in quel momento. Si sentiva spossata dopo aver messo a nudo la propria anima e non si aspettava certo che un'altra persona fosse lì ad assistere all'intero spettacolo. Forse la cosa buona era proprio che la Randall non la conoscesse così bene da poterla giudicare e questo sollevava di molto il peso che la tassetta portava sul cuore.

Sono Victoria Randall…

La ragazza di Jorge...- completò lei l'informazione mancante dell'altra, spinta non si sa bene da quale spirito estremamente calmo e piatto che aveva pervaso l'anima della ragazza. Se uno solo dei suoi migliori amici l'avesse vista in quello stato, probabilmente avrebbe pensato che c'era qualcosa che non andava nella Tassorosso, tipo una malattia. Cappie scosse appena la testa, cercando di riprendersi da quello stato di sogno nel quale la sua mente cadeva puntualmente, decidendo di alzarsi finalmente in piedi e di avvicinarsi alla nuova arrivata -E io sono Cappie O'Neill, la sua migliore amica...- lei forse si faceva qualche scrupolo in più a specificare -Molto piacere.

Le strinse la mano, ma quella stretta non sprizzava l'abituale energia che solitamente pervadeva l'irlandese. Decisamente Vicky, così ribattezzata nella mente della ragazza, non era arrivata nel momento giusto, ma di questo non si poteva certo fare una colpa a lei.

Non ero mai entrata in Auditorium… ci si sente davvero microscopici, non pensi?

Stava osservando gli occhi lucidi dell'altra, chiedendosi se la Randall fosse solo raffreddata o se avesse pianto poco prima di entrare lì. Per questo ci mise un po' a rispondere alla sua domanda, elaborando solo dopo una manciata di secondi quello che le aveva chiesto.

Oh...si, si certo, ci si sente molto piccoli qui dentro.
In effetti era proprio quello il mio scopo...
- provare ad annullarsi all'interno di uno spazio enorme, per non sentire più quella voce che la chiamava dentro la sua testa -Scusami, questo non è proprio un bel momento come avrai capito...- era abbastanza evidente dal tipo di canzone che aveva appena cantato -E sinceramente non mi sembra che tu te la stia passando meglio.
C'entra Jorge? Ti ha detto o fatto qualcosa di male?


Anche se non era in vena di sprizzare allegria da tutti i pori, non era mica così insensibile ai problemi dell'altra, specie se si trattava della ragazza per cui Jorge aveva perso la testa. A causa della sua recente rottura con Devo, non si era mai presa la briga di parlarle nè tantomeno di conoscerla, costringendo la stessa Victoria a rincorrerla per poter instaurare con lei un rapporto.

Siediti pure se ti va.
Abbiamo un intero Auditorium da poter sfruttare, approfittiamone...


Disse lei, prendendo posto sul bordo del palcoscenico e lasciando che le proprie gambe penzolassero nel vuoto.
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Caroline Priscilla
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Messaggioda Victoria » 18/10/2014, 17:19

[handwriting]Come?
Si...l'ho scritta io…


Sicuramente possedeva doti artistiche, Caroline Priscilla, che Victoria non si sarebbe mai potuta sognare di avere: non provava invidia per questo, al massimo una placida ammirazione per la bravura e la creatività della Tassorosso, alla quale si presentò poco dopo.

La ragazza di Jorge…

Ah, beh, non sono certa di potermi definire tale… - ammise la bionda con un'alzata di spalle leggermente imbarazzata, stringendo comunque la mano dell'altra mentre si presentava a sua volta.

E io sono Cappie O'Neill, la sua migliore amica…

'E ti va bene essere solo questo?'

Si domandò la Randall tra sé, sapendo però che a quella domanda al momento non avrebbe trovato risposta, e che sarebbe rimasta irrisolta fino a che non l'avesse posta in prima persona alla diretta interessata.

Molto piacere.

Piacere mio! - esclamò l'americana, trovando però qualcosa di strano, di diverso nella Tassorosso: vero, non le aveva mai parlato personalmente, ma l'aveva osservata da lontano, aveva visto come si poneva verso Jorge e verso gli altri: e al momento sembrava del tutto…

'Spenta.'

Pensò Victoria, spostandosi dal viso una ciocca di capelli che era sfuggita alla coda bassa e laterale con cui aveva fermato la chioma bionda prima di commentare in modo piuttosto blando la grandezza dell'Auditorium.

Oh...si, si certo, ci si sente molto piccoli qui dentro.
In effetti era proprio quello il mio scopo…


Ah… - mormorò la Dragargenteo, un po' a disagio di aver evidentemente scelto la tempistica peggiore per avvicinarsi a lei.

Scusami, questo non è proprio un bel momento come avrai capito…

Scusami tu, a quanto pare sono un disastro nello scegliere i momenti migliori per parlare con qualcuno… - replicò Victoria, imbarazzata ed in parte anche mortificata.

E sinceramente non mi sembra che tu te la stia passando meglio.
C'entra Jorge? Ti ha detto o fatto qualcosa di male?


Come? - aveva ancora gli occhi lucidi? - No no, Jorge non c'entra nulla… - ed era vero.

Siediti pure se ti va.
Abbiamo un intero Auditorium da poter sfruttare, approfittiamone…


D'accordo, grazie! - esclamò Victoria, avvicinandosi al bordo del palcoscenico per sederle accanto, posando la borsa che si era portata appresso accanto a sé.

Per qualche istante si limitò a fissare l'enorme spazio di fronte a sé, in silenzio, con aria assorta e le gambe che ogni tanto si muovevano libere, visto che i piedi non poggiavano sul pavimento.
Poi…

… oggi è… era il compleanno di mia madre.
È morta qualche mese fa, quindi questo è il primo anno in cui non la festeggio, e… beh, credo sia un motivo più che sufficiente per essere un po' giù di morale.
- le spiegò, con un sorriso leggero ed amaro sulle labbra.

Tu, invece, perché sei triste?
Quella canzone che hai cantato prima… beh, tanto allegra non era…
- si azzardò a chiederle, sperando di non toccare un tasto troppo dolente per la ragazza, prima di essere folgorata da una domanda che passò dalla mente all'esterno senza alcun filtro - Non l'hai scritta per Jorge, vero?

Aveva parlato senza pensare, e quello era il risultato.
Non appena si rese conto di ciò che aveva detto, la Randall abbassò lo sguardo e cercò di nascondere il rossore sulle proprie guance, dandosi mentalmente dell'imbecille per non aver saputo porsi un freno.

Scusami… non avrei dovuto farti quella domanda.
Ti prego, non farci caso! Oggi sono un po' esaurita, mi sa…
[/handwriting]
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Messaggioda Caroline Priscilla » 18/10/2014, 20:24

Ah, beh, non sono certa di potermi definire tale…

Non era certa di potersi definire la sua ragazza? Decisamente aveva passato troppo tempo ad estraniarsi dal mondo per capire fino a che punto il suo migliore amico stesse tenendo sulle spine una ragazza bella e dolce come Victoria. Avrebbe voluto essere più reattiva e magari consolarla o ascoltarla parlare di sè per conoscerla meglio. Ma la O'Neill era strana e quel giorno sentiva che proprio non riusciva a provare interesse per nulla, neanche per la Draghessa. Tuttavia non era quello il giusto modo di comportarsi con una persona che nei suoi problemi non c'entrava affatto, per questo Cappie si sforzò per lo meno di rispondere alle sue domande, osservando attentamente il viso della biondina.

Come? No no, Jorge non c'entra nulla…

Ok, se lo dici tu mi fido...

C'era dell'altro ma non era sicuro che la ragazza avrebbe voluto parlarne proprio con lei. In effetti ormai non era più sicura di niente, quella depressione la stava buttando giù in una maniera incredibile! Propose comunque all'altra di sedersi, visto che nessuno (a parte loro due) era così matto da passare il sabato mattina chiuso in Auditorium. Ci fu un attimo di silenzioso imbarazzo fra di loro, rotto poi dalla stessa Vicky che volle spiegare quale fosse la causa del suo pianto recente.

… oggi è… era il compleanno di mia madre.
È morta qualche mese fa, quindi questo è il primo anno in cui non la festeggio, e… beh, credo sia un motivo più che sufficiente per essere un po' giù di morale.


Poteva capire perfettamente lo stato d'animo dell'altra, mentre gli occhi si fissavano su di lei con un'espressione che finalmente la faceva apparire viva e lì presente.

Solo un po' giù di morale?- chiese, accennando finalmente una mezza risata che tuttavia non dimostrava allegria ma solo un'ironia di fondo molto, molto amara-Io ho passato un anno intero a cercare di ricordare cosa significasse non provare dolore...ma immagino che tu lo sappia bene quanto me.- non era sicura che Jorge le avesse parlato di lei e del suo passato, per questo aggiunse con un sospiro -Mio padre è...scomparso da quattro anni. Ormai non ci sono molte speranze per ritrovarlo vivo, almeno così dicono...- così era convinta lei, che aveva delle prove per affermare quanto appena detto. Certo nessuno nel mondo magico le avrebbe creduto, visto che un presagio e una veggente non erano le prove più concrete e tangibili di questo mondo, ma Cappie sapeva di non potersi ingannare ulteriormente. Doveva accettare la realtà dei fatti, senza cercare scappatoie.

Tu, invece, perché sei triste?
Quella canzone che hai cantato prima… beh, tanto allegra non era…


Mi dispiace...se già eri giù di morale, credo di averti appena depressa ancora di più...

Disse scherzando, mentre pian piano cercava di recuperare un po' del suo vecchio spirito autoironico, che tanto la rendeva famosa nel suo gruppo di amici. Sarebbe accaduto con molta lentezza in verità se la Randall non si fosse lasciata sfuggire delle parole che provenivano direttamente dal suo cuore e quindi totalmente sincere.

Non l'hai scritta per Jorge, vero?

Si voltò di scatto verso di lei, fissandola sbalordita per mezzo secondo prima di scoppiare a ridere in una grassa risata, una risata che ricordava molto quelle sue tipiche, anche se non ci si avvicinava abbastanza da scaldare il cuore di chi le stava intorno.

Scusami… non avrei dovuto farti quella domanda.
Ti prego, non farci caso! Oggi sono un po' esaurita, mi sa…


Ma no, non scusarti!
Sei stata sincera, almeno tu...
- una frase criptica per la Randall, ma non per la Tassorosso -Jorge non c'entra nulla...- disse, ripetendo le stesse identiche parole della Draghessa -Mi sono lasciata all'incirca da un mese con il mio ragazzo e...ecco, la cosa mi sta buttando un po' giù.- comprensibile, visto che era la prima volta che la tassetta doveva affrontare un'esperienza del genere.

Sono io quella che dovrebbe scusarsi con te. Jorge per tutto questo tempo mi ha parlato di te, ma presa com'ero dai miei pensieri mi sembra quasi di non aver sentito una singola parola di quello che ha detto...- questo per farle capire che ultimamente aveva avuto un calo di concentrazione allucinante e che la colpa non era della ragazza -Questo sembra il momento giusto per fondare un club sulle ragazze tristi e depresse, almeno potremmo supportarci e sopportarci a vicenda...

Disse, sbuffando appena ma sorridendo furbetta alla Draghessa.
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Messaggioda Victoria » 18/10/2014, 21:11

[handwriting]Non rimpiangeva il fatto di aver deciso di parlare e conoscere meglio Caroline Priscilla, perché trovava importante farlo in quanto migliore amica di Jorge -senza contare che, possibilmente, era una persona fantastica che le avrebbe arricchito la vita- ma le dispiaceva aver scelto, evidentemente, il momento peggiore del mondo.
Per carità, non che lei fosse tanto più felice, ma almeno Victoria aveva avuto la facoltà di scegliere se parlarle o meno, mentre la Tassorosso se l'era ritrovata di fronte: l'unica consolazione era che, apparentemente, alla Prefetta non scocciasse troppo averla accanto, il che spinse la Randall a sederle accanto e a spiegarle perché si sentisse triste, quella mattina.

Solo un po' giù di morale?
Io ho passato un anno intero a cercare di ricordare cosa significasse non provare dolore...ma immagino che tu lo sappia bene quanto me.


Quando sono al Castello, in realtà, è più facile… posso illudermi che lei sia semplicemente lontana e troppo impegnata per scrivermi: so che non è così, so che è morta, ma mi aiuta ad andare avanti.
Però poi ci sono giorni come questo in cui…
- si morse il labbro inferiore e sospirò, scuotendo il capo - Nemmeno prendermi in giro è di qualche utilità. - e lo dimostrava il fatto di aver pianto per almeno un paio d'ore, quella mattina.

Tu invece, perché provi dolore… ?

Mio padre è...scomparso da quattro anni. Ormai non ci sono molte speranze per ritrovarlo vivo, almeno così dicono…

E tu credi che abbiano ragione?
Che non sia più il caso di… sperare?
- le domandò con voce delicata, sondando il suo sguardo per capire se avesse esagerato troppo con quel quesito.

Subito dopo, a Victoria venne spontaneo chiedere perché lei fosse triste -perché la canzone che aveva suonato non le sembrava molto adatta alla tristezza provata per la perdita di un genitore, a meno che non si stesse palesemente sbagliando.

Mi dispiace...se già eri giù di morale, credo di averti appena depressa ancora di più...

Almeno la canzone era bella! - esclamò la Randall con una leggera alzata di spalle, prima di lasciarsi sfuggire una domanda decisamente infelice, secondo i suoi canoni.

Avrebbe voluto sotterrarsi -le guance rosse d'imbarazzo ne erano la testimonianza- o sparire semplicemente il più lontano possibile da lei… invece la Tassorosso, per un qualche strano ed inspiegabile motivo, stava… ridendo.

Ma no, non scusarti!
Sei stata sincera, almeno tu…
- non capì il senso delle parole della O'Neill, ma preferì non chiedere nulla e permetterle di continuare a parlare.
Jorge non c'entra nulla…
Mi sono lasciata all'incirca da un mese con il mio ragazzo e...ecco, la cosa mi sta buttando un po' giù.


Oh… mi dispiace molto, Care… - mormorò Victoria, usando quel nomignolo con la Tassorosso senza nemmeno rendersene conto, in modo del tutto spontaneo - Ci stavi insieme da tanto?
Sai, Jorge mi aveva accennato al fatto che avevi dei problemi con lui, ma non pensavo fossero così gravi.
- perché lui aveva taciuto così da preservare la privacy della migliore amica, e la bionda aveva preferito non insistere ed ottenere altri dettagli.

Sono io quella che dovrebbe scusarsi con te. Jorge per tutto questo tempo mi ha parlato di te, ma presa com'ero dai miei pensieri mi sembra quasi di non aver sentito una singola parola di quello che ha detto…

Non ti preoccupare, è evidente che avevi ben altro per la testa… - replicò la Draghessa con un sorriso comprensivo.

Questo sembra il momento giusto per fondare un club sulle ragazze tristi e depresse, almeno potremmo supportarci e sopportarci a vicenda…

Potremmo creare delle spillette carine da appenderci ai vestiti, oppure uno slogan da urlare nei corridoi per vedere se riusciamo a reclutare qualche altro membro del nostro club! - esclamò Victoria, cercando di usare l'ironia per far sorridere l'altra e stemperare un po' l'atmosfera.

Comunque mi dispiace davvero di aver pensato male di te ed Jorge…
È solo che tu sei così carina, e lo conosci da tanto tempo… immagino di essermi sentita un po'… intimidita da te, dall'importanza che hai nella sua vita.
- ammise, guardandola di sottecchi.

Ma mi piacerebbe poterti conoscere meglio, magari diventare amiche… e non per tenerti d'occhio o qualcosa del genere, ma solo perché visto quanto ti considera speciale Jorge, sarei felice di averti nella mia vita, almeno all'interno del Castello!
Che ne pensi?
- le domandò, sperando in una risposta positiva.

E se vuoi parlare della rottura col tuo fidanzato… beh, io sono una brava ascoltatrice, e oltretutto non conoscendolo sono totalmente imparziale, perciò… - alzata di spalle - Approfittane![/handwriting]
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Messaggioda Caroline Priscilla » 19/10/2014, 20:54

Se avesse avuto libertà di scelta, la Tassorosso sarebbe rimasta tutto il giorno da sola, lasciando che i ricordi e i rimpianti la sommergessero fino a quando non fosse stata in grado di dire basta. Una persona però aveva sconvolto i suoi piani, trascinandola fuori dal caos dei suoi pensieri e costringendola a prestare attenzione a ciò che le stava attorno e non più alla sua interiorità. Victoria era sicuramente una ragazza che sapeva il fatto suo, altrimenti mai e poi mai sarebbe stata smistata fra i Dragargenteo. Eppure mostrava un carattere molto diverso dagli unici Draghi con il quale la Tassorosso aveva avuto a che fare: Typhon Seal non si poteva definire la persona più dolce del mondo, anche se Cappie era fermamente convinta che dentro di sè lui fosse proprio così. Neanche Aryanne era mai stato un mostro di simpatia, almeno per l'irlandese, che tuttavia non poteva avere un giudizio obiettivo nei suoi confronti, visti i precedenti con Vergil. Vicky invece era dolce, tenera e soprattutto ferita. Ferita dalla vita che le aveva tolto la madre, esattamente come lei quattro anni prima aveva perso suo padre. Forse fu proprio quel punto in comune fra le due ragazze a risvegliare seppur di poco l'interesse della O'Neill e a renderla ben disposta ad ascoltare la Randall.

Quando sono al Castello, in realtà, è più facile… posso illudermi che lei sia semplicemente lontana e troppo impegnata per scrivermi: so che non è così, so che è morta, ma mi aiuta ad andare avanti.
Però poi ci sono giorni come questo in cui…Nemmeno prendermi in giro è di qualche utilità.


Annuì silenziosa, ammirando il coraggio che stava dimostrando l'altra nel parlare di un'esperienza tanto dolorosa. Lei aveva vissuto una situazione diversa, molto più complessa rispetto a Victoria che aveva dovuto accettare la morte della madre senza penare per sapere se lo fosse realmente. Per Cappie invece non era stato così: prima di accettare una simile ipotesi, aveva lottato ogni giorno contro l'angoscia e la disperazione di non poter più rivedere suo padre, di non poterlo riabbracciare neanche un'ultima volta prima di dirgli per sempre addio. Il suo ultimo ricordo con lui riguardava un brutto litigio nel quale per la prima volta la O'Neill aveva ricevuto uno schiaffo in faccia dall'uomo e di seguito le parole delle quali si sarebbe pentita ogni giorno della sua vita per averle pronunciate. Non aveva preso atto che lui era morto, ma solo che forse avrebbe potuto non rivederlo mai più.

E tu credi che abbiano ragione?
Che non sia più il caso di… sperare?


Dopo quattro anni nel quale non si sono avute più sue notizie, non una traccia, non un indizio, se non quelle che risalgono a prima della sua scomparsa?
Un uomo non svanisce nel nulla senza lasciare dietro qualcosa di sè...
- disse, con una sfumatura cinica della voce dettata in parte dalla situazione del momento -Quindi per rispondere alla tua domanda...no, non credo che sia più il caso di sperare.

Aveva smesso da tempo di farlo, ma ad aiutarla in quel lungo cammino aveva avuto accanto delle persone che le facevano dimenticare il dolore dell'accaduto: Jorge, Kelly, Vergil, Ariel...e Devo. Un brivido scosse l'intero corpo della ragazza quando quel nome si materializzò nella sua mente, mentre il desiderio di urlare e di piangere al tempo stesso si faceva sentire sempre più forte. Solo facendo un enorme sforzo di volontà riuscì ad evitarselo, ben sapendo che avrebbe rischiato di risultare agli occhi dell'altra, oltre che depressa, anche completamente matta. Il modo migliore per non pensarci, o quasi, fu far presente alla Draghessa il motivo che l'aveva spinta a cantare e suonare quella canzone e che la rendeva ancora adesso triste. Non prima però di essersi fatta una bella risata quando l'altra se ne uscì, con tono quasi spaventato, chiedendole se in realtà la canzone non fosse stata scritta per Jorge stesso.

Oh… mi dispiace molto, Care… -non si stranì quando la chiamò in quel modo, anche se preferiva di gran lunga Cappie. C'era un'altra persona che difficilmente la chiamava con il suo nomignolo, usando di solito Caroline o bambolina. Doveva smettere di pensare a lui, smetterla di stare così tanto male per quello che ormai era finito. Era stata lei a volerlo, quindi non avrebbe dovuto rimpiangerlo così tanto, giusto? Forse, ma si sa al cuore non si comanda e quello di Cappie, come qualsiasi altro, faceva fatica ad abituarsi alla solitudine -Ci stavi insieme da tanto?
Sai, Jorge mi aveva accennato al fatto che avevi dei problemi con lui, ma non pensavo fossero così gravi.


Un anno e mezzo circa...- rispose in tono laconico e con una leggera alzata di spalle -No, non erano problemi tanto seri...

Disse scuotendo la testa, ma non riuscendo proprio ad andare avanti: non ce la faceva a parlare ancora di lui, anche se la sua mente non faceva altro. Preferiva di gran lunga concentrarsi su Victoria e provare a conoscerla, piuttosto che ripetere dentro di sè che era una stupida e che la rottura con Devo se l'era ampiamente meritata.
Per farlo, si scusò con la ragazza per non essere venuta subito da lei a conoscerla e, dal momento che entrambe non erano proprio le persone più felici del mondo, le propose in maniera scherzosa di fondare un club per ragazze come loro, che si sentivano tristi e depresse.

Potremmo creare delle spillette carine da appenderci ai vestiti, oppure uno slogan da urlare nei corridoi per vedere se riusciamo a reclutare qualche altro membro del nostro club!

E magari imparare a cucinare torte e biscotti, sia per attirare nuovi membri, sia per tirarci su di morale mangiandoli!

Della cioccolata in effetti avrebbe saputo come renderla felice. Sapevano entrambe che non avrebbero mai fondato un simile club, ma era divertente poterne parlare e scherzare, magari inventandosi altri particolari assurdi al solo scopo di lasciar sfogare un po' la propria fantasia. Quel sogno però venne interrotto dalla stessa Vicky, che a quanto pare sentiva il dovere di scusarsi con l'irlandese per aver pensato che vi fosse qualcosa di più fra lei e il suo migliore amico.

Comunque mi dispiace davvero di aver pensato male di te ed Jorge…- la risata si spense all'istante perchè non riusciva a capire da dove la Randall avesse tirato fuori quel pensiero: provò a ricordare se Jorge qualche volta glielo avesse fatto presente, ma nulla le sovveniva al momento alla memoria. Certo, Cappie sapeva che la Draghessa era entrata nella vita del suo fratellone già al tempo nel quale era accaduto tutto quel casino con il portoghese, ma sperava che l'amico non lo avesse fatto presente alla sua, forse, futura ragazza proprio per non precludere a lei e a se stessa una bella amicizia -È solo che tu sei così carina, e lo conosci da tanto tempo… immagino di essermi sentita un po'… intimidita da te, dall'importanza che hai nella sua vita.

Lei carina? Il binomio Cappie-manico di scopa era talmente radicato nella mente della tassetta che difficilmente la ragazza riusciva a vedersi in modo positivo quando si guardava allo specchio. In realtà, pian piano la fiducia che le aveva infuso Vergil stava dando i suoi frutti se non ci si fosse messa in mezzo quella brutta batosta. In ogni caso, un complimento era pur sempre un complimento e Cappie fu grata all'altra perchè implicitamente la stava tirando su di morale. Per questo sorrise dolcemente, scuotendo la testa come a dire che era assurdo essere intimidita da lei.

Lui è mio fratello.- mai come in quel momento sentiva il bisogno che il loro rapporto fosse così -Sono importante per lui quanto lui lo è per me. Ma è un'importanza diversa di ciò che sta nascendo fra di voi.- le delusioni la rendevano forse più matura? Probabilmente era così, perchè nessuno si sarebbe mai sognato di sentire quelle parole uscire fuori dalle labbra della Tassorosso.

Ma mi piacerebbe poterti conoscere meglio, magari diventare amiche… e non per tenerti d'occhio o qualcosa del genere, ma solo perché visto quanto ti considera speciale Jorge, sarei felice di averti nella mia vita, almeno all'interno del Castello!
Che ne pensi?


La verità?- ultimamente stava diventando un'ossessione per la giovane prefetta -Che mi dispiace non essere diventate amiche prima di...tutto questo- il fidanzamento con l'americano andato a puttane -Perchè sono sicura che avresti conosciuto la parte migliore di me.
Stai tranquilla, non mi è mai passato per la testa che tu volessi diventare mia amica solo per tenermi d'occhio
- ci pensò su un attimo -ma ti ringrazio per avermelo fatto presente, ora posso creami nuove paranoie con le quali passare il tempo. Quelle che ci sono ultimamente sono trite e ritrite...

Lo disse in maniera ironica e facendole la linguaccia, cercando di prenderla un po' in giro e provando ad entrare nello spirito della CPD, ovvero la Cappie Prima di Devo.

E se vuoi parlare della rottura col tuo fidanzato… beh, io sono una brava ascoltatrice, e oltretutto non conoscendolo sono totalmente imparziale, perciò… Approfittane!

Ammettilo, dentro di te sei un po' autolesionista e ti piace farti martoriare le orecchie da una ragazza chiacchierona e col cuore spezzato!- un cocktail micidiale, che Jorge era costretto a sopportare quasi ogni giorno -Eheh ti ringrazio Vicky ma non c'è molto da dire o di cui parlare.
Ho scoperto che in passato il mio ragazzo mi ha tradita e questo è stato il motivo per cui l'ho lasciato. La cosa che mi brucia e mi fa star male è che avrei dovuto prevederlo, avrei dovuto capirlo che sarebbe stato in grado di fare una cosa del genere...ma sono sempre così convinta che tutti in fondo abbiano qualcosa di buono che ho voluto fidarmi di lui ciecamente.
E adesso mi ritrovo a non averlo mai voluto fare...


Aveva davvero bisogno di sfogarsi con una persona diversa da Jorge e da Kelly, sempre pronti a dare addosso all'americano e incapaci in questo di supportarla come avrebbero dovuto. Non perchè loro avessero delle mancanze, ma perchè la Tassorosso necessitava di un tipo diverso di spalla sul quale piangere.

Mi sento davvero patetica a volte...
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Messaggioda Victoria » 19/10/2014, 21:55

[handwriting]Dopo quattro anni nel quale non si sono avute più sue notizie, non una traccia, non un indizio, se non quelle che risalgono a prima della sua scomparsa?
Un uomo non svanisce nel nulla senza lasciare dietro qualcosa di sè…
Quindi per rispondere alla tua domanda...no, non credo che sia più il caso di sperare.


Non commentò quelle parole, presa da un serio conflitto interiore: in realtà poteva anche essere che una persona improvvisamente tagliasse ogni ponte col proprio passato e ricominciasse una vita totalmente diversa -soprattutto nel mondo magico- quindi forse c'era l'1% di possibilità che al padre di Caroline Priscilla fosse successo proprio questo… ma che diritto aveva lei di farle presente una cosa del genere, col rischio magari di mandarla in confusione quando ormai si era rassegnata al fatto che il genitore fosse morto?
Scosse appena il capo, per scacciare con prepotenza quei pensieri dalla sua mente: no, non le avrebbe detto nulla perché era giusto così, punto e basta.
A quel punto meglio spostare la conversazione su altri binari, anche se sempre piuttosto deprimenti -come la rottura della Tassorosso col fidanzato.

Un anno e mezzo circa…
No, non erano problemi tanto seri...


Le sembrava che la ragazza fosse enormemente in difficoltà, e come darle torto?
Tutto ciò che le venne in mente fu la possibilità di gettare un po' d'ironia in mezzo al discorso, approfittando dell'idea della Prefetta stessa di fondare un club per le ragazze tristi in piena depressione.

E magari imparare a cucinare torte e biscotti, sia per attirare nuovi membri, sia per tirarci su di morale mangiandoli!

Beh, lo sanno tutti che i dolci hanno la miracolosa proprietà di tirare su di morale chiunque li mangi… - confermò Victoria, cercando qualcosa nella sua borsa che poi porse alla Tassorosso - E a proposito… tieni! - una meravigliosa ed intonsa barretta di cioccolato al latte venne praticamente sventolata sotto al naso della O'Neill - Io me ne porto sempre un paio nella borsa per i momenti più critici… e mi pare che tu, in questo momento, ne abbia davvero bisogno. - e perché, lei no?

Non a caso, infatti, l'altra barretta -gianduia con nocciole- finì presto tra le mani della Draghessa, che la scartò con facilità per dare poi un morso al cioccolato e fare un piccolo mugolio di piacere.

Sì, ci voleva, assolutamente! - esclamò, leccandosi le labbra e ritornando poi seria.

Ci voleva -tornare seri- visto che si dovette scusare con lei per aver pensato male, per aver creduto che, in qualche modo, Cappie potesse essere interessata a Jorge in un senso che andava ben oltre l'amicizia; ma era lecito, dal suo punto di vista, avere così tanti timori, visto che persone speciale lei fosse -sia fisicamente che caratterialmente- per quel poco che aveva avuto modo di conoscerla.

Lui è mio fratello.
Sono importante per lui quanto lui lo è per me. Ma è un'importanza diversa di ciò che sta nascendo fra di voi.


Annuì, ben disposta a crederle: sì, voleva crederle, perché voleva che lei e la Tassorosso potessero diventare amiche… o quantomeno che non dovesse guardarla male una volta sì e l'altra pure!

La verità?
Che mi dispiace non essere diventate amiche prima di...tutto questo… Perchè sono sicura che avresti conosciuto la parte migliore di me.


Beh, guarda il lato positivo… se divento tua amica quando sei depressa, pensa quanto mi risulterai ancora più simpatica una volta che ti sarà passata! - esclamò Victoria, con una risata leggera ed un morso al cioccolato.

Perché sì, prima o poi le sarebbe passato, accadeva così per tutti: con fatica, con dolore, con rabbia… ma sarebbe passato.
Cappie doveva solo trovare, dentro di sé, la forza di resistere.
Ed appoggiarsi ai suoi amici -lei compresa- per i momenti più difficili da superare.

Stai tranquilla, non mi è mai passato per la testa che tu volessi diventare mia amica solo per tenermi d'occhio, ma ti ringrazio per avermelo fatto presente, ora posso creami nuove paranoie con le quali passare il tempo. Quelle che ci sono ultimamente sono trite e ritrite…

Uhm… il cioccolato che fa venire i brufoli e quindi ci rovinerà la pelle del viso irrimediabilmente può essere considerata una paranoia abbastanza valida? - scherzò la Randall, e tanto per rimarcare il concetto un altro pezzo di cioccolato venne staccato dalla barretta che teneva in mano.

Le faceva piacere farla sorridere, ma voleva anche che Cappie si sfogasse con lei, se se la fosse sentita.

Ammettilo, dentro di te sei un po' autolesionista e ti piace farti martoriare le orecchie da una ragazza chiacchierona e col cuore spezzato!

Assolutamente autolesionista! - confermò la bionda con aria semi-seria.

Eheh ti ringrazio Vicky ma non c'è molto da dire o di cui parlare. - le piaceva che avesse usato un soprannome, con lei.
Non era il primo passo per essere amiche?
Ho scoperto che in passato il mio ragazzo mi ha tradita e questo è stato il motivo per cui l'ho lasciato. La cosa che mi brucia e mi fa star male è che avrei dovuto prevederlo, avrei dovuto capirlo che sarebbe stato in grado di fare una cosa del genere...ma sono sempre così convinta che tutti in fondo abbiano qualcosa di buono che ho voluto fidarmi di lui ciecamente.
E adesso mi ritrovo a non averlo mai voluto fare…


Non puoi biasimarti per avergli creduto, per esserti fidata… eri innamorata, Care, che altro avresti potuto fare? - le domandò retoricamente Victoria - Quando ami qualcuno tendi a vedere solo il buono che c'è in lui, o comunque a dimenticare le cose negative che conosciamo di quella persona: è più forte di noi, è naturale, è umano…

Mi sento davvero patetica a volte…

Perché, perché ti sei innamorata della persona sbagliata?
O perché questo ti fa soffrire?
- le rivolse un piccolo sorriso dolce, dandole una leggera gomitata col proprio braccio - Non c'è nulla di patetico nell'amore, o nel soffrire per amore… forse l'unica cosa patetica è considerarsi patetica perché provi sentimenti tipici di un essere umano, e tu tutto mi sembri tranne che una persona patetica!

Ma quante volte aveva pronunciato la parola "patetica" nella stessa frase?[/handwriting]
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Messaggioda Caroline Priscilla » 20/10/2014, 20:39

Non le piaceva molto parlare di suo padre e delle circostanze nel quale era scomparso, ma Victoria le aveva fatto una domanda diretta e lei, in maniera altrettanto diretta, aveva risposto. Era una fortuna per la O'Neill che la Draghessa avesse deciso di tenere per sè le proprie considerazioni: la sua reazione più sincera e spontanea sarebbe stata dare di matto nel sentirsi dire che il padre aveva semplicemente deciso di abbandonare moglie e figlia per rifarsi una nuova vita. Non era così, non avrebbe mai potuto essere così: suo padre amava la sua famiglia, non le avrebbe mai abbandonate sole a sè stesse e questa era l'unica cosa certa in tutta la sua vita.
Invece l'argomento di conversazione si spostò su un'altra persona della quale Cappie avrebbe fatto volentieri a meno di parlare: Devo l'aveva ferita, ingannata e tradita e adesso che lei aveva messo la parola fine alla loro storia, le pareva di sentire il cuore scoppiare di dolore per quel senso di appartenenza che ormai non esisteva più. Unire il suo stato d'animo con quello di Vicky, neanche lei così tanto felice, avrebbe portato secondo le due giovani alla necessità di fondare un club per ragazze come loro, bisognose di supporto e di dolci per andare avanti durante i periodi più tristi e depressivi della loro vita.

Beh, lo sanno tutti che i dolci hanno la miracolosa proprietà di tirare su di morale chiunque li mangi…E a proposito… tieni!- Cappie afferrò la barretta di cioccolata, fissando interrogativa la Draghessa -Io me ne porto sempre un paio nella borsa per i momenti più critici… e mi pare che tu, in questo momento, ne abbia davvero bisogno.

Grazie...- rispose con un sorriso, scartando la propria barretta e dandone un ampio morso: quella al latte era il suo gusto preferito! -Anche io ho questa abitudine, ma ultimamente ho finito le mie scorte, quindi sono rimasta a secco!- spiegò a beneficio della ragazza ed era facile immaginare per quale motivo i suoi dolciumi si fossero esauriti in quei giorni -Dovrei fare un salto da Mielandia e comprare un bel po' di roba...- cioccolata di tutti i tipi, caramelle, penne di zucchero, bon bon ripieni di caramello e nocciole...insomma, tutto ciò che poteva far salire l'acquolina in bocca ad una Tassorosso in fase da pre-ciclo.

Il cioccolato aveva l'incredibile capacità di scaldare i cuori e donare un sorriso a chiunque ne mettesse in bocca anche solo un pezzetto: per Cappie almeno era così, che sentiva il sangue fluire normalmente, accendendole le guance di un bel color porpora.
A contribuire nel migliorare il suo umore ci si mise Victoria stessa, incapace di nascondere i propri timori nei confronti del rapporto fra lei e Jorge. In altri tempi e in altre situazioni, la O'Neill si sarebbe sentita profondamente in colpa di questo, ma poichè l'esperienza con l'americano era ancora troppo fresca nella sua mente, le era difficile provare un sentimento di biasimo verso sè stessa: parlando obiettivamente si era sempre comportata bene, affinchè non potesse ricadere nella stessa identica trappola del 31 Ottobre. L'unica sua pecca era stata quella di ignorare Vicky per tutto quel tempo, qualcosa alla quale stava cercando di rimediare in quel momento, sebbene non fosse proprio quello più adatto per stringere un'amicizia.

Beh, guarda il lato positivo… se divento tua amica quando sei depressa, pensa quanto mi risulterai ancora più simpatica una volta che ti sarà passata!

Oppure potresti scoprire quanto posso essere rompiscatole durante questi periodi e decidere di evitarmi per non rischiare di dovermi stare vicina in futuro!

Era un'ipotesi più che plausibile per l'irlandese, mentre continuava a staccare piccoli morsi dalla sua barretta, godendosi quel mini spuntino insieme alla Draghessa.

Uhm… il cioccolato che fa venire i brufoli e quindi ci rovinerà la pelle del viso irrimediabilmente può essere considerata una paranoia abbastanza valida?

Solo se l'abbini alla paura di prendere tre chili di grasso sui fianchi ad ogni morso che dai!- disse, fissando la barretta, poi i suoi fianchi e infine il suo seno, tirando giù un sospiro rassegnato -Dovrebbero inventare la cioccolata che fa crescere il seno: se esistesse non smetterei mai di mangiarla...

La Draghessa stava riuscendo a farle dimenticare in parte la sua situazione e in parte l'aiutava ad aprirsi un po' di più con lei, raccontandole infine cosa esattamente fosse successo fra lei e il suo ormai ex-ragazzo. La O'Neill si sentiva in realtà patetica man mano che andava avanti nel proprio racconto, a causa di quel dolore che, almeno a detta sua, non avrebbe mai dovuto provare.

Non puoi biasimarti per avergli creduto, per esserti fidata… eri innamorata, Care, che altro avresti potuto fare?

Dare retta a Jorge e a Kelly, ma immagino che ormai sia inutile starci a pensare...

Quando ami qualcuno tendi a vedere solo il buono che c'è in lui, o comunque a dimenticare le cose negative che conosciamo di quella persona: è più forte di noi, è naturale, è umano…

Non ne era tanto convinta, forse perchè aveva come esempio la sua migliore amica che di sicuro non vedeva mai nulla di buono in nessuno. In realtà, la Everett era solo molto disillusa e cinica, ma non per questo quando incontrava una persona degna della sua fiducia non riusciva a vedere in essa tutti i pregi e a ignorarne, almeno per la maggior parte delle volte, i difetti.

Mi sento davvero patetica a volte…

Perché, perché ti sei innamorata della persona sbagliata?
O perché questo ti fa soffrire?


La seconda...

Non c'è nulla di patetico nell'amore, o nel soffrire per amore… forse l'unica cosa patetica è considerarsi patetica perché provi sentimenti tipici di un essere umano, e tu tutto mi sembri tranne che una persona patetica!

Aveva ripetuto così tante volte la parola "patetica" che la O'Neill dovette pensarci un attimo prima di comprendere il genere di discorso che la Randall le aveva appena fatto.

Quindi non sono patetica perchè sto soffrendo come una persona patetica, ma perchè mi sento patetica nel soffrire per un amore patetico. Ho detto bene, giusto?- rispose, prendendola un po' in giro e sorridendole, tornando però seria subito dopo -Mi sento una stupida a sentire così tanto la sua mancanza...- rivelò alla fine, puntando lo sguardo verso l'angolo più lontano dell'Auditorium -Dopo quello che mi ha fatto non sarei più in grado di ritornare da lui eppure...sto così male, perchè non ce l'ho accanto, perchè mi sento così sola senza di lui!
Non sono abituata a sentirmi in questo modo...ho sempre avuto Jorge al mio fianco e Kelly e anche Vergil...tanti amici, che anche quando mio padre è scomparso mi sono rimasti vicini e mi hanno aiutato ad andare avanti...
Allora perchè sento come se loro non fossero più abbastanza per me?
Perchè mi sembra di desiderare a tutti i costi una persona che non mi voglia semplicemente bene, ma che mi ami veramente?
E' in questo che temo di apparire...patetica...
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Messaggioda Victoria » 20/10/2014, 21:39

[handwriting]Grazie…
Anche io ho questa abitudine, ma ultimamente ho finito le mie scorte, quindi sono rimasta a secco! Dovrei fare un salto da Mielandia e comprare un bel po' di roba…


Se ti va potremmo andarci insieme, il prossimo fine settimana!
Io non mi so ancora orientare alla perfezione, e magari potrebbe essere divertente! Che ne dici?
- le propose Victoria.

Non che volesse imporre a Caroline Priscilla la sua presenza, ed avrebbe accettato tranquillamente un "no" di risposta da parte della Tassorosso… ma visto che entrambe amavano i dolci, perché non approfittare dell'occasione di rifornirsi di dolciumi per approfondire la loro conoscenza?
A lei sembrava un'ottima idea, soprattutto perché stava apprezzando i modi di fare della O'Neill… e dire che era depressa, figurarsi quand'era nel pieno della sua forma!

Oppure potresti scoprire quanto posso essere rompiscatole durante questi periodi e decidere di evitarmi per non rischiare di dovermi stare vicina in futuro!

Mi piace rischiare ed amo le sfide, sono una Dragargenteo, ricordi?
Potrei sfidare me stessa a sopportarti oltre i limiti universalmente riconosciuti!
- scherzò la Randall, che al massimo avrebbe trovato nuovi spunti per deprimere l'altra… come i brufoli che sarebbero spuntati ad entrambe a causa del cioccolato.

Solo se l'abbini alla paura di prendere tre chili di grasso sui fianchi ad ogni morso che dai!

Ad ogni morso?! - ripeté la bionda, spalancando gli occhi - Meraviglioso, praticamente a barretta finita dovrà rotolare fino al mio dormitorio! - commentò, sbuffando fintamente preoccupata.

Dovrebbero inventare la cioccolata che fa crescere il seno: se esistesse non smetterei mai di mangiarla...

Anche a me non dispiacerebbe farmi crescere un po' di più il davanzale, visto che adesso è solo una sporgenza! - ammise l'americana, prima di far passare la conversazione ad un argomento più serio.

Essendo lei imparziale verso tutta la storia di Cappie e del fidanzato, forse avrebbe potuto darle un parere oggettivo, e magari questo l'avrebbe potuta aiutare a sentirsi meglio, in qualche modo… anche se il discorso che le fece fu, ad onor del vero, piuttosto confuso.

Quindi non sono patetica perchè sto soffrendo come una persona patetica, ma perchè mi sento patetica nel soffrire per un amore patetico. Ho detto bene, giusto?

A parte l'amore che non è patetico, ma che al massimo si è rivelato doloroso, sì, direi che hai centrato la questione! - confermò la Dragargenteo.

Mi sento una stupida a sentire così tanto la sua mancanza…
Dopo quello che mi ha fatto non sarei più in grado di ritornare da lui eppure...sto così male, perchè non ce l'ho accanto, perchè mi sento così sola senza di lui!
Non sono abituata a sentirmi in questo modo...ho sempre avuto Jorge al mio fianco e Kelly e anche Vergil...tanti amici, che anche quando mio padre è scomparso mi sono rimasti vicini e mi hanno aiutato ad andare avanti...
Allora perchè sento come se loro non fossero più abbastanza per me?
Perchè mi sembra di desiderare a tutti i costi una persona che non mi voglia semplicemente bene, ma che mi ami veramente?
E' in questo che temo di apparire...patetica


Perché pensi che sia strano che tu ti senta sola?
A prescindere da ciò che ti ha fatto è stato la tua quotidianità per tanto tempo, la persona che hai amato, a cui hai donato il tuo cuore ed il tuo corpo…
- per la prima volta o meno che fosse - ed ora ti ritrovi improvvisamente a dover fare a meno di tutto questo.
Certo che ti manca, certo che ti senti sola, onestamente mi stupire del contrario!
- esclamò Victoria, cercando con insistenza il suo sguardo per rivolgerle un'espressione intensa ed un sorriso dolce in volto.

Gli amici sono una delle cose più belle che ci siano al mondo… ma non bastano.
Tutti al mondo vorrebbero qualcuno da amare e da cui essere amati, anche quelli che non lo ammettono: è nella nostra natura, capisci? Perché gli amici possono considerare speciale te come magari altre persone, altri amici appunto… mentre un fidanzato, un compagno, un marito… la persona giusta, l'anima gemella, considererà te come la persona più speciale del mondo, al di sopra di chiunque altro.
Patetico è chi afferma di non aver bisogno dell'amore, di poterne fare a meno… ammettere di desiderarlo, al contrario, è un atto di coraggiosa onestà.
- si fermò un secondo, poi alzò le spalle con un sorriso - Almeno, questo è quello che penso io! Magari vale poco la mia opinione, ma penso onestamente che sia stato lui a perderci, non tu… perché persone così sincere e passionali come te non si trovano certo tutti i giorni, quindi è stato uno stupido a fare quello che ha fatto!
E tu devi convincertene e trovare la forza per andare avanti, sicura che lì fuori c'è un ragazzo che aspetta solo di amarti veramente: devi solo permetterglielo!
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Messaggioda Caroline Priscilla » 21/10/2014, 19:06

Se ti va potremmo andarci insieme, il prossimo fine settimana!
Io non mi so ancora orientare alla perfezione, e magari potrebbe essere divertente! Che ne dici?


Passare un sabato mattina fra le squisitezze di Mielandia e magari al Tre Manici di Scopa o allo Shamrock a bere una pinta di Burrobirra? Si poteva essere un'ottima idea, rispetto a quella iniziale, ovvero rimanere in camera sua a piangere fino a quando non avesse esaurito tutte le lacrime e il muco disponibili. Victoria era davvero molto gentile a proporsi, nonostante l'avesse conosciuta da poco più di dieci minuti. Per questo motivo la Tassorosso le sorrise, dimostrandosi entusiasta della proposta dell'altra.

Affare fatto e dopo potremmo passare da quel negozio di bigiotteria, prima di andare al pub!

Perchè si sa, il modo migliorare di dimenticare una delusione d'amore era fare shopping e immaginava che la Randall sarebbe stata d'accordo con lei. Non che Cappie sentisse tutto questo bisogno di spendere soldi, ma in fondo svagarsi la mente guardando gli oggetti in vendita e magari comprarsene uno poteva essere un buon punto di partenza per uscire da quella depressione cronica che la rendeva assolutamente insopportabile. La Draghessa invece sembrava amare quella sfida: rimanerle vicino anche in quello stato, a detta sua, non era un problema ma anzi un ostacolo che avrebbe superato volentieri in nome di quell'amicizia che stava nascendo fra le due ragazze.

Mi piace rischiare ed amo le sfide, sono una Dragargenteo, ricordi?
Potrei sfidare me stessa a sopportarti oltre i limiti universalmente riconosciuti!


Potrebbe servirti come allenamento per tutto il tempo che sarai costretta a sopportare Jorge, in effetti...

Lo disse come se fosse qualcosa di giusto e sensato, portando il dito indice sulle labbra e picchettandole con fare pensoso. Poco dopo la sua bocca si aprì in un sorriso, mentre mangiava con gusto la barretta di cioccolata che l'altra le aveva offerto. Aveva davvero bisogno di un po' di zuccheri, anche se questo avrebbe significato rischiare che brufoli indesiderati le spuntassero sul viso o che rotoli di ciccia le si accumulassero sui fianchi. Mai una volta che quei rotoli si spostassero in una zona specifica del corpo però, cosa sulla quale Cappie avrebbe volentieri fatto una petizione come protesta.

Anche a me non dispiacerebbe farmi crescere un po' di più il davanzale, visto che adesso è solo una sporgenza!

Dico, ma vuoi scherzare?- rispose sbalordita, fissandole il seno e tirando la maglietta affinchè aderisse al proprio di petto -Come minimo porti una terza e fidati che rispetto ad una tavola piatta come quella che ho io è tanto!
Io me le sogno due tette come le tue...


Vero, ma era anche vero che la Tassorosso poteva vantare tante altre qualità, pur non eccedendo in taglie di reggiseno: le labbra erano uno dei suoi punti forti, così come il taglio degli occhi che le davano sostanzialmente un'aria sbarazzina; era minuta, ma quel suo essere piccola pareva piacere a molti ragazzi, per non parlare del fondoschiena, un piccolo tesoro che la O'Neill, pur potendo, difficilmente metteva in risalto. Insomma la depressione post-Devo non le permetteva di vedere tutti quei piccoli pregi del suo fisico e anche del suo carattere che la rendevano unica e speciale, affossando la sua autostima e al contempo facendo nascere nell'irlandese un senso di vuoto e di solitudine che mai prima d'ora aveva provato.

Perché pensi che sia strano che tu ti senta sola?
A prescindere da ciò che ti ha fatto è stato la tua quotidianità per tanto tempo, la persona che hai amato, a cui hai donato il tuo cuore ed il tuo corpo…ed ora ti ritrovi improvvisamente a dover fare a meno di tutto questo.
Certo che ti manca, certo che ti senti sola, onestamente mi stupire del contrario!


Dici davvero?

Gli amici sono una delle cose più belle che ci siano al mondo… ma non bastano.
Tutti al mondo vorrebbero qualcuno da amare e da cui essere amati, anche quelli che non lo ammettono: è nella nostra natura, capisci? Perché gli amici possono considerare speciale te come magari altre persone, altri amici appunto… mentre un fidanzato, un compagno, un marito… la persona giusta, l'anima gemella, considererà te come la persona più speciale del mondo, al di sopra di chiunque altro.


Victoria aveva ascoltato con pazienza il suo sfogo e con saggezza stava cercando di farle guardare le cose da un altro punto di vista. Non avrebbe dovuto sentirsi patetica perchè aveva amato Devo e, adesso che si erano lasciati, ne sentiva la mancanza; non avrebbe dovuto provare sensi di colpa perchè i suoi migliori amici, al momento, non erano abbastanza. Era normale ed umano sentirsi così, semplicemente lei avrebbe dovuto imparare ad accettarlo.

Patetico è chi afferma di non aver bisogno dell'amore, di poterne fare a meno… ammettere di desiderarlo, al contrario, è un atto di coraggiosa onestà. Almeno, questo è quello che penso io! Magari vale poco la mia opinione, ma penso onestamente che sia stato lui a perderci, non tu… perché persone così sincere e passionali come te non si trovano certo tutti i giorni, quindi è stato uno stupido a fare quello che ha fatto!

Già...hai proprio ragione...

Devo non la meritava. Non meritava affatto il suo corpo, il suo amore e nemmeno le sue lacrime. Le aveva spezzato il cuore con quella menzogna e l'unica cosa patetica, tanto per cambiare, in tutta quella storia era sentirsi in difetto per causa sua. Meritava una persona migliore, qualcuno che l'amasse veramente e le desse la giusta importanza. Se a questo si fosse aggiunta una sincera onestà, sarebbe stato il ragazzo perfetto per la O'Neill, che dopo quanto aveva passato era improbabile che si avvicinasse a qualcuno di simile anche solo alla lontana al suo ex-fidanzato.
Niente più oscurità, solo verità schietta e istantanea. Forse avrebbe dovuto chiedere alla migliore amica di cambiare sesso, ma non era proprio sicura che Kelly sarebbe potuta essere l'uomo della sua vita, vista la sua abitudine ad essere anche fin troppo sincera!

E tu devi convincertene e trovare la forza per andare avanti, sicura che lì fuori c'è un ragazzo che aspetta solo di amarti veramente: devi solo permetterglielo!

Sai che c'è Vicky?
Hai perfettamente ragione!
Non devo lasciarmi buttare giù da questa storia, non è da me: da oggi in poi farò tutto ciò che mi è possibile per reagire ed andare avanti! E se tu vorrai essere al mio fianco come amica per aiutarmi...ne sarei davvero molto, molto felice!


Si voltò a guardarla, mentre le labbra si aprirono in un sorriso enorme, spontaneo, felice. Si, Cappie stava sorridendo di felicità, perchè in quel momento grazie alle parole della Draghessa si sentiva in grado di superare ogni ostacolo, anche quelli posti dall sua rottura con Devo. Non doveva temere di rimanere da sola nè di provare quel determinato sentimento. Sicuramente ci sarebbero stati dei giorni nei quali la solitudine le sarebbe pesata più del dovuto; l'importante però era che la O'Neill non si facesse abbattere costantemente da quell'emozione ma che lasciasse che le scivolasse addosso, per non perdersi tutte quelle piccole gioie che la vita poteva ancora offrirle.

Che dici, ti va di anticipare ad oggi la nostra uscita ad Hogsmeade?
Avrei proprio voglia di fare una passeggiata...
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Messaggioda Victoria » 21/10/2014, 21:05

[handwriting]Affare fatto e dopo potremmo passare da quel negozio di bigiotteria, prima di andare al pub!

Dolci, shopping e poi una… Burrobirra si chiama, vero? - chiese Victoria per conferma - Secondo me è il programma perfetto, affare fatto!

E lo disse con sincera felicità, perché le piaceva l'idea di passare una giornata con la sua nuova -poteva considerarla tale ormai, sì?- amica, che avrebbe sopportato nella buona e nella cattiva sorte, giusto per essere poetici.

Potrebbe servirti come allenamento per tutto il tempo che sarai costretta a sopportare Jorge, in effetti...

Rise a quelle parole, divertita e, dentro di sé, un po' speranzosa che quel tempo fosse davvero lungo.
Ma per non pensarci troppo, si concentrò sul cioccolato che aveva in mano, dispiaciuta quando Caroline Priscilla che i dolci non facessero crescere il seno.

Dico, ma vuoi scherzare? Come minimo porti una terza e fidati che rispetto ad una tavola piatta come quella che ho io è tanto!
Io me le sogno due tette come le tue...


Però hai delle labbra pazzesche, sei minuta, e gli occhi hanno un taglio bellissimo… fidati Care, hai così tante buone qualità fisiche che il seno passa proprio in secondo piano! - commentò sincera Victoria.

Poi, però, la conversazione si fece più seria, e la Randall si lanciò in un monologo sul perché e il per come la Tassetta non si dovesse sentire patetica né altro, al massimo ben decisa a riprendersi perché là fuori, da qualche parte, c'era qualcuno di ben più adatto a lei dell'ex fidanzato: non si aspettava di tirarla molto su di morale, ma la reazione che vide in lei fu tanto inaspettata quanto positiva.

Sai che c'è Vicky?
Hai perfettamente ragione!
Non devo lasciarmi buttare giù da questa storia, non è da me: da oggi in poi farò tutto ciò che mi è possibile per reagire ed andare avanti! E se tu vorrai essere al mio fianco come amica per aiutarmi...ne sarei davvero molto, molto felice!


Ah… beh, wow, sono contenta di averti convinto! - esclamò la bionda, felice - E mi farebbe davvero piacere starti accanto ed aiutarti, esserti amica insomma! - sì, lo pensava davvero.

Che dici, ti va di anticipare ad oggi la nostra uscita ad Hogsmeade?
Avrei proprio voglia di fare una passeggiata...


Ma certo!
Andiamo, ho giusto qualche soldino che mi è avanzato da Natale che non vedo l'ora di spendere…


Era andata lì per affrontare una possibile rivale in amore e si era ritrovata con una nuova amica… ma allora era vero che al Castello di Hogwarts tutto era possibile!

~ Fine ~
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