Re: Collinetta del Lago
Inviato: 04/12/2013, 19:14
Ma..Vi siete baciati?
Quella domanda non se l'aspettava. Certo, non che non avesse mai pensato a quelle serie tv dove due fidanzatini si baciavano innamorati, ne aveva immaginato ogni scena con dolcezza. Ma pensare che una cosa del genere potesse accadere a lei e Sam...no, quello no. Gli unici baci che si erano mai scambiati erano stati dati sulle guance, e già allora erano stati imbarazzanti. Ma in quel momento, avrebbe anche potuto superare la vergogna e farlo. Labbra contro labbra. La sola idea la fece arrossire, e subito fece no con la testa, abbassando lo sguardo sul verde dell'erba. No, non c'è mai stato niente di così intimo, fra noi...siamo stati sempre e solo amici, cresciuti insieme come fratelli in un momento in cui le nostre famiglie erano in difficoltà. Non mi sarebbe mai passato in testa di...di poter provare certe cose per lui...mai rispose deglutendo a fatica, la bocca asciutta dopo aver detto quelle parole. Non poteva permettersi di scoppiare di nuovo in lacrime, non dopo aver dato ampia dimostrazione di quanto fosse fragile in quel momento di fronte ad una perfetta estranea. Si voltò nuovamente verso di lei e le sorrise, quando capì che lei aveva provato sulla sua stessa pelle cosa volesse dire avere qualcuno al di fuori del mondo magico che la tartassava di domande.
Posso capirti.
Anche i miei mi fanno sempre un sacco di domande. Vogliono sapere tutto di tutto, anche le più piccole cose, dettagli che nemmeno io so.
Annuì sorridendo ancora, sopraffatta dalla voce di Samuel che risuonava vivida nei suoi ricordi, sempre così curioso di capire la diversità tra lui e la sua amica del cuore. Essere amici, tra babbani e maghi, era sempre stato complicato, ma non per loro. Lui era avido di conoscenza, e non aveva paura di lei, non più di un ragazzino alle prime armi con quel mondo Mille volte gli aveva mostrato le magie più semplici, e mille volte lui l'aveva osservata con quegli occhi sorpresi e affascinati. Samuel è sempre stato curioso sulla magia, nonostante non fosse un mago. Quindi sì, puoi capirmi quando dico che anche se è un babbano, rimane sempre stupefatto dalla magia, non spaventato, semplicemente stupefatto aggiunse, guardando quella nuova amica con sguardo assente, perso nelle mille immagini che le si presentavano davanti agli occhi in quel preciso istante. Mi prendeva sempre in giro quando mi allenavo con gli incantesimi e non mi riuscivano. Sempre a ridacchiare...una volta l'ho spaventato facendo volare un suo giocattolo mentre lui non guardava...quando il pupazzo gli è caduto in testa, ha fatto un salto di due metri sull'albero del giardino...non voleva più scendere concluse, ridendo anche lei mentre rifletteva su quell'episodio. Le lacrime le pungevano ancora gli occhi, ma bastò uno sguardo verso il cielo azzurro per ricacciarle e rimetterle al proprio posto. Ora le sue iridi erano solo leggermente lucide, più scure rispetto al solito.
Io proprio non riesco ad immaginarmi un ragazzo della nostra età che manda un mazzo di fiori..
Nevaeh scoppiò improvvisamente in una grande risata a quell'affermazione, cosciente che in effetti la nuova amica tutti i torti non li aveva. Quei fiori avevano stupito anche lei, all'inizio. Samuel non era tipo da smancerie, non lo era mai stato, ma si era sempre interessato alle piante e ai fiori, studiandone il significato e parlandole in continuazione di cosa volesse dire una specie che aveva trovato nel boschetto vicino casa. Ma non ricordava di avergli mai sentito nominare quelli che le aveva fatto trovare insieme al regalo e al biglietto. Sì, fu una cosa strana anche per me, e la mia reazione la conosci, te l'ho detta. Merlino, è una cosa così...dolce, non è proprio da lui comportarsi così, e puoi immaginare la mia faccia rispose, facendo una smorfia stramba. Beh, una faccia adatta alla sorpresa che lui le aveva fatto, e a quel punto non avrebbe saputo dire se fosse stata positiva o negativa. Kayleen continuò con le domande, lasciandola a bocca aperta. Per essere una sconosciuta si preoccupava davvero tanto di sapere i dettagli di tutta quella storia. Perché l’hai fatto? Voglio dire.. Perché non gli hai detto che eri rimasta stupita da quel suo gesto? Se eravate in confidenza, non avresti dovuto sentirti in imbarazzo..come avrebbe voluto avere una risposta a quella questione. Quando aveva buttato il biglietto sul fondo del cassetto, stava studiando Storia della Magia. Si era alzata per fare una pausa, e lo aveva intravisto sotto uno dei suoi libri, l'angolo destro piegato sotto il peso delle pagine. Lo aveva preso e l'aveva chiuso nel comodino, non volendo più vederlo. Paura? Sorpresa? Terrore? Non lo sapeva, ma ancora adesso si pentiva di non aver chiesto spiegazioni all'ormai ex amico. Non lo so Kay...forse proprio perché avevamo un rapporto così...confidenziale, ho avuto paura di scoprire cosa si nascondeva dietro quell'atteggiamento smielato. So solo che non sono molto contenta di come mi sono comportata, e come hai visto piango come una bambina tutte le volte che rivedo quelle parole...e tirò fuori il pezzo di cartoncino, porgendoglielo. Ecco leggi, disse, e si rese conto che quella era la prima volta che qualcun altro, oltre a se stessa, leggeva la grafia leggera e un po' storta di Samuel.
Dovresti riscrivergli si sentì dire, e quella frase le fece più male del previsto. Kay non sapeva quante volte aveva stracciato fogli di pergamena intatti con sopra poche cose scritte, come "Ciao, sono io, mi dispiace". Aveva immaginato così tanto di avere il coraggio di scrivergli, ma alla fine non lo aveva mai fatto, il timore di una risposta negativa troppo forte da permetterle anche solo di vergare un semplice ciao. Con un sospiro annuì e si girò dall'altra parte, incerta su cosa rispondere. Lo so, forse un giorno...disse, più a se stessa che alla coetanea. Fece qualche passo verso l'albero che si trovava dietro di lei, incrociando lo sguardo stupefatto della nuova amica. Sei.. Innamorata? Ma ne sei sicura?. Nevaeh sgranò gli occhi, insicura ora più che mai. Non sui suoi sentimenti, di quelli era certa, erano forti e chiari, ma sulla natura di questi ultimi. Era davvero amore? Quella cosa grande e dolce che impregnava i libri e la vita di ogni essere adulto...era davvero ciò che provava? O era semplicemente l'assenza di Samuel a farle pensare in quel modo? Io...c-credo di sì...insomma...mi manca tantissimo, e vorrei fargli capire che tengo a lui quanto lui tiene a me...ma...sì, credo di esserlo balbettò, le mani che tremavano leggermente per colpa di quella leggera brezza che le sfiorava la pelle. Forse non avrebbe dovuto parlare di Samuel a Kayleen, ma il danno ormai era fatto, quindi aspettò altre domande, o magari una risposta, sicuramente più saggia di quella che avrebbe dato lei se si fosse trovata al suo posto.
Non ci sarebbe stato modo migliore per iniziare un'amicizia disse poi, strappandole un sorriso enorme. Sì, in fondo non aveva commesso un errore...Kay le si era avvicinata in un momento terribile, togliendole un peso dal cuore e caricandoselo sulle proprie spalle. Non sapeva se quell'amicizia sarebbe durata, e nemmeno voleva saperlo. L'attimo presente era ciò che contava, e in quell'istante lei e Nevaeh erano avevano appena trovato ciò che entrambe cercavano da sempre. Un'amica.
Quella domanda non se l'aspettava. Certo, non che non avesse mai pensato a quelle serie tv dove due fidanzatini si baciavano innamorati, ne aveva immaginato ogni scena con dolcezza. Ma pensare che una cosa del genere potesse accadere a lei e Sam...no, quello no. Gli unici baci che si erano mai scambiati erano stati dati sulle guance, e già allora erano stati imbarazzanti. Ma in quel momento, avrebbe anche potuto superare la vergogna e farlo. Labbra contro labbra. La sola idea la fece arrossire, e subito fece no con la testa, abbassando lo sguardo sul verde dell'erba. No, non c'è mai stato niente di così intimo, fra noi...siamo stati sempre e solo amici, cresciuti insieme come fratelli in un momento in cui le nostre famiglie erano in difficoltà. Non mi sarebbe mai passato in testa di...di poter provare certe cose per lui...mai rispose deglutendo a fatica, la bocca asciutta dopo aver detto quelle parole. Non poteva permettersi di scoppiare di nuovo in lacrime, non dopo aver dato ampia dimostrazione di quanto fosse fragile in quel momento di fronte ad una perfetta estranea. Si voltò nuovamente verso di lei e le sorrise, quando capì che lei aveva provato sulla sua stessa pelle cosa volesse dire avere qualcuno al di fuori del mondo magico che la tartassava di domande.
Posso capirti.
Anche i miei mi fanno sempre un sacco di domande. Vogliono sapere tutto di tutto, anche le più piccole cose, dettagli che nemmeno io so.
Annuì sorridendo ancora, sopraffatta dalla voce di Samuel che risuonava vivida nei suoi ricordi, sempre così curioso di capire la diversità tra lui e la sua amica del cuore. Essere amici, tra babbani e maghi, era sempre stato complicato, ma non per loro. Lui era avido di conoscenza, e non aveva paura di lei, non più di un ragazzino alle prime armi con quel mondo Mille volte gli aveva mostrato le magie più semplici, e mille volte lui l'aveva osservata con quegli occhi sorpresi e affascinati. Samuel è sempre stato curioso sulla magia, nonostante non fosse un mago. Quindi sì, puoi capirmi quando dico che anche se è un babbano, rimane sempre stupefatto dalla magia, non spaventato, semplicemente stupefatto aggiunse, guardando quella nuova amica con sguardo assente, perso nelle mille immagini che le si presentavano davanti agli occhi in quel preciso istante. Mi prendeva sempre in giro quando mi allenavo con gli incantesimi e non mi riuscivano. Sempre a ridacchiare...una volta l'ho spaventato facendo volare un suo giocattolo mentre lui non guardava...quando il pupazzo gli è caduto in testa, ha fatto un salto di due metri sull'albero del giardino...non voleva più scendere concluse, ridendo anche lei mentre rifletteva su quell'episodio. Le lacrime le pungevano ancora gli occhi, ma bastò uno sguardo verso il cielo azzurro per ricacciarle e rimetterle al proprio posto. Ora le sue iridi erano solo leggermente lucide, più scure rispetto al solito.
Io proprio non riesco ad immaginarmi un ragazzo della nostra età che manda un mazzo di fiori..
Nevaeh scoppiò improvvisamente in una grande risata a quell'affermazione, cosciente che in effetti la nuova amica tutti i torti non li aveva. Quei fiori avevano stupito anche lei, all'inizio. Samuel non era tipo da smancerie, non lo era mai stato, ma si era sempre interessato alle piante e ai fiori, studiandone il significato e parlandole in continuazione di cosa volesse dire una specie che aveva trovato nel boschetto vicino casa. Ma non ricordava di avergli mai sentito nominare quelli che le aveva fatto trovare insieme al regalo e al biglietto. Sì, fu una cosa strana anche per me, e la mia reazione la conosci, te l'ho detta. Merlino, è una cosa così...dolce, non è proprio da lui comportarsi così, e puoi immaginare la mia faccia rispose, facendo una smorfia stramba. Beh, una faccia adatta alla sorpresa che lui le aveva fatto, e a quel punto non avrebbe saputo dire se fosse stata positiva o negativa. Kayleen continuò con le domande, lasciandola a bocca aperta. Per essere una sconosciuta si preoccupava davvero tanto di sapere i dettagli di tutta quella storia. Perché l’hai fatto? Voglio dire.. Perché non gli hai detto che eri rimasta stupita da quel suo gesto? Se eravate in confidenza, non avresti dovuto sentirti in imbarazzo..come avrebbe voluto avere una risposta a quella questione. Quando aveva buttato il biglietto sul fondo del cassetto, stava studiando Storia della Magia. Si era alzata per fare una pausa, e lo aveva intravisto sotto uno dei suoi libri, l'angolo destro piegato sotto il peso delle pagine. Lo aveva preso e l'aveva chiuso nel comodino, non volendo più vederlo. Paura? Sorpresa? Terrore? Non lo sapeva, ma ancora adesso si pentiva di non aver chiesto spiegazioni all'ormai ex amico. Non lo so Kay...forse proprio perché avevamo un rapporto così...confidenziale, ho avuto paura di scoprire cosa si nascondeva dietro quell'atteggiamento smielato. So solo che non sono molto contenta di come mi sono comportata, e come hai visto piango come una bambina tutte le volte che rivedo quelle parole...e tirò fuori il pezzo di cartoncino, porgendoglielo. Ecco leggi, disse, e si rese conto che quella era la prima volta che qualcun altro, oltre a se stessa, leggeva la grafia leggera e un po' storta di Samuel.
Dovresti riscrivergli si sentì dire, e quella frase le fece più male del previsto. Kay non sapeva quante volte aveva stracciato fogli di pergamena intatti con sopra poche cose scritte, come "Ciao, sono io, mi dispiace". Aveva immaginato così tanto di avere il coraggio di scrivergli, ma alla fine non lo aveva mai fatto, il timore di una risposta negativa troppo forte da permetterle anche solo di vergare un semplice ciao. Con un sospiro annuì e si girò dall'altra parte, incerta su cosa rispondere. Lo so, forse un giorno...disse, più a se stessa che alla coetanea. Fece qualche passo verso l'albero che si trovava dietro di lei, incrociando lo sguardo stupefatto della nuova amica. Sei.. Innamorata? Ma ne sei sicura?. Nevaeh sgranò gli occhi, insicura ora più che mai. Non sui suoi sentimenti, di quelli era certa, erano forti e chiari, ma sulla natura di questi ultimi. Era davvero amore? Quella cosa grande e dolce che impregnava i libri e la vita di ogni essere adulto...era davvero ciò che provava? O era semplicemente l'assenza di Samuel a farle pensare in quel modo? Io...c-credo di sì...insomma...mi manca tantissimo, e vorrei fargli capire che tengo a lui quanto lui tiene a me...ma...sì, credo di esserlo balbettò, le mani che tremavano leggermente per colpa di quella leggera brezza che le sfiorava la pelle. Forse non avrebbe dovuto parlare di Samuel a Kayleen, ma il danno ormai era fatto, quindi aspettò altre domande, o magari una risposta, sicuramente più saggia di quella che avrebbe dato lei se si fosse trovata al suo posto.
Non ci sarebbe stato modo migliore per iniziare un'amicizia disse poi, strappandole un sorriso enorme. Sì, in fondo non aveva commesso un errore...Kay le si era avvicinata in un momento terribile, togliendole un peso dal cuore e caricandoselo sulle proprie spalle. Non sapeva se quell'amicizia sarebbe durata, e nemmeno voleva saperlo. L'attimo presente era ciò che contava, e in quell'istante lei e Nevaeh erano avevano appena trovato ciò che entrambe cercavano da sempre. Un'amica.