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Messaggioda Alexis » 18/03/2012, 15:14

Che razza di figura.
Non che ci fosse nulla di male nel non averlo riconosciuto visto che le dava le spalle, però... però cavolo, tra tante persone doveva incontrare proprio lui dopo avergli fatto, per quanto senza volerlo, del male? A volte le sembrava che Hogwarts giocasse del tutto contro di lei e i suoi desideri: Ferdy sicuramente avrebbe avuto bisogno di un po' di tempo per riprendersi, e non di certo di ritrovarsi Alexis davanti ad un paio di giorni da quella conversazione avuta al bosco.

D'altronde non è che ora posso prendere ed andarmene come se nulla fosse...

Si disse Alexis, giudicando il comportamento molto scortese e maleducato oltre che inopportuno: che alternativa aveva però? Rimanere lì ferma impalata? Non poteva certo cacciarlo, magari aveva chiesto il permesso a Madama Berforth per poter stare lì ed andare a domandarglielo l'avrebbe fatta passare per puntigliosa e precisina fino alla nausea. Si mordicchiò appena il labbro palesemente a disagio, notando che anche lui non sembrava essere messo molto meglio: era comprensibile comunque, visto che era stata lei a rifiutare la possibilità di una relazione.

Come... come stai?

Che domanda stupida!!


Non aveva nemmeno finito di pronunciare quella domanda che già se n'era pentita: va bene fare un po' di convenevoli, ma perchè essere per forza così indelicate? Sussultò ed arrossì vistosamente, schiarendosi la gola per cercare in qualche modo di rimediare alla gaffe.

Cosa stavi studiando?
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Messaggioda Ferdy » 19/03/2012, 15:58

Una volta salutata non si soffermò di più a guardarla, non perché non volesse ma perché si sentiva terribilmente a disagio nel guardarla negli occhi semplicemente; continuò ad esaminare le pagine del libro distrattamente, tanto per farlo, senza avere una motivazione seria; la poteva sentire, era ancora lì, e non si sentiva di mandarla via, dopotutto lei aveva espresso solo il suo parere, non era per caso costretta e questo il Corvo non lo metteva in dubbio, ma forse lei meglio di lui avrebbe dovuto capire la situazione, e non se la sarebbe dovuta prendere se aveva quell'atteggiamento, che forse con il tempo sarebbe passato, chissà...

Come... come stai?

Gli parve una domanda molto inopportuna, se non stupida: come voleva che stesse?! Oddio non che provasse il suicidio, non era certo la fine del mondo, ma ognuno dentro di se ha la concezione di vita, di mondo e di sentimeno e lui poteva prenderla in quel modo mentre altri se ne sarebbero fatti semplicemente una ragione e avrebbero lasciato perdere, ma aveva sbagliato fin dal momento che l'aveva baciata, allontanandola quasi, e mettendola in confusione. Gli errori si commettevano dopotutto, e se sarebbero stati errori che si sarebbero potuti riparare con il tempo quello si sarebbe visto con il tempo, quello che avrebbe deciso per lui, o, magari, per loro.
Inarcò le sopracciglia a quel domanda e poi silimitò a rispondere con un:

Non male, grazie.

Sempre senza volgere lo sguardo in sua direzione, eppure, anche non guardandola, si sentiva esattamente come se lo stesse facendo; spoglio, la sensazione che aveva avuto nel boschetto nascosto, ciò innesco un senso di retroazione negativa dentro se, e si rizzò sulla sedia.


Cosa stavi studiando?

Lui chiuse il libro, come per volerle mostrare il titolo del testo, poi lo riaprì alla pagina in cui aveva lasciato il segno e riprese a scorrerlo.

Una lettura leggera.

Mantenne uno sguardo assente, in modo da non far dedurre ciò che stesse pensando in quel preciso momento; quasi quasi lo faceva sentire in colpa, non che non gli dispiacesse che la trattasse così, ma fare il contrario sarebbe stato prenderla in giro.

Non prendertela, io non l'ho fatto...

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Messaggioda Alexis » 19/03/2012, 22:29

Una lettura leggera.

Non c'era modo di avere una conversazione, evidentemente: d'altronde, cosa poteva pretendere, che lui le parlasse in modo normale? L'aveva davvero ferito, se ne rendeva conto, e non sapeva come rimediare; oltretutto sarebbe stato più facile se lui l'avesse insultata o aggredita, almeno avrebbe saputo come reagire. Invece così, con quell'indifferenza ed apatia, Alexis si ritrovava nella posizione di non sapere minimamente che fare con Ferdy.
Alla fine fece un leggero sospiro, annuendo e mordendosi il labbro prima di fare un piccolo sospiro rassegnato,

Bene, allora... ti lascio leggere.
Se hai bisogno di qualcosa, sono in mezzo a quei reparti.


Gli disse allora semplicemente, indicando al ragazzo due scaffali più avanti pieni di libri che avevano un urgente bisogno di una spolverata: se lui non l'avesse fermata, Alexis si sarebbe semplicemente allontanata con un sospiro triste, scuotendo il capo con tristezza e rassegnazione.
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Messaggioda Ferdy » 21/03/2012, 22:54

Non osò alzare lo sguardo nè voleva farlo; cosa gli stesse prendendo non lo sapeva nemmeno lui, sapeva solo che in quel comportamento non c'era nulla di scorretto, era solo umano. Altri avrebbero potuta prenderla peggio, avrebbero potuto chiudere definitivamente il capitolo e incominciarne un altro, ma lui rimaneva così, in sospeso, senza prendere una decisione definitiva, ma ciò nonostante sapeva che il momento di quella decisione sarebbe dovuto arrivare, perlomeno non avrebbe dovuto darle spiegazioni, perché doveva? Lei probabilmente se ne fregava dei suoi pensieri... Non si stava facendo prendere dalla rabbia, non era prepotente, era solo ciò che supponeva, niente di certo.

Bene, allora... ti lascio leggere.
Se hai bisogno di qualcosa, sono in mezzo a quei reparti


E così dicendo alzò il braccio indicando degli scaffali, ma lui non si voltò ancora, scorgendola solo con la coda dell'occhio. Ritornò a fissare il libro e si accorse che era ormai troppo tempo che era fermo su quella pagina, e se la ragazza si fosse chiesta se mai stesse fingendo di leggere il suo fare sarebbe stato facilmente confondibile come delle considerazioni su un difficile concetto da apprendere.

Si, va pure.

Disse senza nessuna nota di sentimento nella voce, e per un momento si figurò nella mente Tisifione Samyliak, un paragone accettabile se non fosse per il fatto che lui non era poi così acido e "lanciatore" di frecciatine. Sentì un sospiro, quasi di rassegnazione più in là, ma non disse niente, e voltò nuovamente pagina.

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Messaggioda Typhon » 08/05/2013, 2:33

| MERCOLEDI' NOTTE - SETTORE PROIBITO - ORE 00:33 - 48 ORE PRIMA DELLA QUEST N°5 |


Le cose qui procedono bene, grazie.
Non voglio che ti adagi sugli allori.
Eseguire le lezioni è un aiuto per il futuro.
Studiare è un tuo dovere.
Apprendi e impara tutte le qualità positive dell'Agerato Celestino.
Riceverai domande inerenti all'argomento al mio ritorno.
Puoi contarci.

Buone Giornate.

Lindë


Quando fa così io la... Strozzerei!

Rilesse quel dannato foglio ancora una volta, ed ancora un'altra ed un'altra ancora.
Dopo di che, preferì accartocciarlo e riporlo nella propria borsa, afferrando per l'ennesima volta l'unico libro vagamente utile in mezzo a tutta quella immensa varietà di tomi di ogni genere su piante, velenose, acide, carnivore e malevole.
La fortuna dell'essere un professore e un Prefetto allo stesso tempo era che con la scusa di fare le ronde notturne, al termine del servizio poteva usufruire del Settore Proibito per i propri scopi, altrimenti col cavolo che sarebbe giunto a qualche conclusione idonea sull'argomento richiesto dalla professoressa Vilvarin, ormai fuori da circa dieci mesi e quindi, prossima al ritorno.
La domanda che gli aveva fatto non era affatto facile, anzi, forse la più difficile da quando si era allontanata per i propri affari.
L'Agerato Celestino era una pianta estremamente velenosa, in grado, anche in minime dosi, di creare un effetto corrosivo interno al corpo capace di condurre ad emorragie interne incredibilmente estese e mortali... E lei voleva che lui scovasse qualche uso positivo di quell'arma erbologica.

... Ai fiori seguono piccoli frutti contenenti i semi. Le piante di agerato possono svilupparsi per un’altezza di circa 35-45 cm, ma esistono numerose cultivar nane, che si mantengono al di sotto dei 30 cm, che vengono utilizzate nelle aiole di annuali e nelle bordure.
Tra le tante cultivar esistono anche varietà a fiori bianco, lilla o rosa.
Per favorire un’abbondante fioritura si consiglia di rimuovere i fiori appassiti.
L’agerato predilige terreni soffici e ricchi di humus; si utilizza un buon terriccio bilanciato, mescolato a poco stallatico, e ad una buona quantità di sabbia, per favorire il drenaggio, ed evitare che il terreno si compatti eccessivamente, non permettendo al sottile apparato radicale dell'agerato di svilupparsi al meglio.


Già, fantastico... Ma io non me ne faccio niente di tutte queste informazioni!
Grrr... Positive, proprietà e scopi positivi... In una pianta che favorisce emorragie... Ma come c***o...


Chiaramente parlava a bassa voce, sussurrando a se stesso con molta rabbia e frustrazione.
Accanto a se, un incanto "Lumos" permanente su un cristallo rendeva sempre accesa una lampada portatile e il silenzio era quasi spettrale.
Inutile dire che Typhon Seal, noto per il suo incredibile coraggio e poca propensione a credere alle favole di paura, se ne fregava altamente quell'atmosfera da film horror babbano, proseguendo nella lettura cercando di ipotizzare gli usi benefici che un simile vegetale potesse avere.
Pensò inizialmente all'uso come un unguento, magari benevolo sulla pelle, ma scoprì che le spore presenti sui petali creavano irritazione forte.
Al seguito quindi, prese in considerazione l'utilizzo in una minestra riscaldata ad alte temperature per annichilire il veleno, ma giunse alla conclusione che aumentando troppo il calore, anche qualsiasi altro principio avrebbe fatto la stessa fine.
Un vicolo cieco, un vero vicolo cieco senza precedenti, e la cosa peggiore, e la Vilvarin questo lo sapeva bene, era che Typhon rappresentava uno tra i peggiori testardi sulla faccia del pianeta e mai e poi mai si sarebbe arreso, nemmeno dopo una intera settimana solo nel Settore Proibito.
Prese un altro sorso di rum e pera, presente nella boccetta nera al suo fianco, fissando ancora scocciato il libro sul tavolo davanti a se.
Come sempre, portava la sua giacca di pelle nera, coordinata con un maglione attillato bordeaux e dei jeans neri.
Occhi scuri come gli scarponi ai piedi, stile anfibio, e capelli all'indietro di quell'inconfondibile biondo platino che un giorno, Ty si era deciso ad abbandonare, pur non sapendo ancora bene quando.

Immagine


L'estratto dell'Agerato Celestino, se ingerito, procede in modo analogo al veleno del serpente a sonagli "Gargantua Ipnosis", attaccando gli strati dell'organo interno irritando le cellule e facendole morire velocemente.
Strano a pensare invece quanto sia incredibile che lo stesso veleno prodotto dal Gargantua, se iniettato nel corpo di un esemplare appartenente ad una specie analoga, come il boa, il cobra o il pitone, provochi invece un effetto contrario e cioè una rigenerazione spontanea dei tessuti interni e delle cellule in difficoltà o malattia.
Tuttavia le modalità con le quali tali veleno abbia effetto curativo sono ancora ignote, poiché non è stato possibile studiare un esemplare di Gargantua in fase di trasmissione di veleno dall'interno.


Comprensibile ed ovvio...
Bene, grazie, molto interessante, ma se non so come funziona questo veleno di serpente, che me ne faccio?
Non c'è scritto nient'altro a proposito e non ho idea del perché o del per come il veleno da serpente a serpente abbia un effetto positivo!
Forse non avrebbe comunque alcun collegamento con l'Agerato ma... Sempre meglio non tralasciare nulla... Uff...
Niente analisi accurata del veleno del serpente a sonagli, niente avanzamento di ipotesi, Seal, fanc**o!


Un pugno, dato con forza appena moderata sulla superficie del tavolo, tanto che se qualcuno ancora non l'aveva sentito, adesso invece avrebbe avuto la certezza della sua presenza in mezzo a quel silenzio tombale della biblioteca.
Strinse il suddetto pugno, sbattendo le palpebre lentamente, per niente stanco e non per la poca stanchezza, ma per l'adrenalina che gli scorreva in corpo a fronte della sfida con se stesso e con la Vilvarin che stava affrontando.
Un altro sorso dalla sua fidata boccetta, poi di nuovo immerso nella lettura, anche se per il momento, vagabondava in un labirinto senza uscita.

Ah ma tanto non mollo cara mia, che ti credi?
Tsk... Erbologa maledetta, con un gran bel fondoschiena, ma maledetta!


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Messaggioda Melia » 08/05/2013, 22:00

[Mercoledì - ore 24. 40]


La ronda.
Non che le dispiacesse farla, in fondo era uno dei suoi doveri da Prefetta, e poi andare in giro a beccare i ragazzi compiere infrazioni era divertente, in un certo senso; non toglieva mai punti alle Casate, quello no, preferiva di gran lunga chiedere ai colpevoli favori, caso mai le servissero... ed avere informatori per tutta Hogwarts aveva sicuramente i suoi vantaggi
Le era toccato il terzo piano, e stava giusto passando davanti alla Biblioteca, quando sentì un rumore provenire dal suo interno che la spinse a fermare lentamente il suo incedere, ed inclinare il capo in direzione dell'entrata del luogo preferito da studenti come la Parker, di lì a poco una dei Diplomati di Hogwarts.
Piuttosto di buon umore quella sera, visto che tutto procedeva secondo i piani: Dylan era suo e Ferdy sotto il suo controllo, riceveva sempre i punteggi più alti in entrambe le materie, e per quello che aveva elaborato Turner e la Samyliak sarebbero stati presto due completi estranei; perché non dover sorridere alla vita, insomma?
Con la bacchetta tra le dita, la ragazza si avvicinò dunque all'ingresso della Biblioteca per poi oltrepassarlo ed avviarsi verso il punto da cui era partito il rumore che, se aveva sentito bene, si trovava nel Settore Proibito: un ragazzino che tentava di fare il furbo? Uno studente troppo secchione? O qualcuno che stava cercando di vincere una qualche scommessa?
No, niente di tutto questo: quando la Serpeverde si sporse appena da dietro uno scaffale, attirata da una luce soffusa poco distante da sé, fu la figura del Prefetto dei Draghi nonché neo-professore di Erbologia in sostituzione della Vilvarin a riempire il suo sguardo; sembrava pensieroso, riflessivo... e anche piuttosto scazzato a dirla tutta.
Melia sorrise nel buio a quella visione, decidendo di disturbarlo un po'.

Professor Seal...

Lo salutò quindi con voce dolce, melodiosa e carezzevole, uscendo allo scoperto e rivelandosi in tutta la sua innocente bellezza, con un vestitino attillato senza spalline di colore nero, al ginocchio, leggings che le fasciavano le gambe e stivali con un accenno di tacco, i capelli liberi e mossi sulle spalle e quegli occhi d'oro puro dalla pupilla verticale che, come sempre, rappresentavano un mistero carico di fascino.

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O posso chiamarti solo Typhon, quando siamo soli?
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Messaggioda Typhon » 09/05/2013, 0:02

Era troppo impegnato a fissare quel libro con aria sperduta per accorgersi che qualcun altro aveva varcato la soglia del Settore Proibito.
Si, era un docente, un Prefetto e quant'altro ma trovava difficile che a quell'ora qualcuno avrebbe potuto disturbare la sua quiete.
Ormai gli studenti autentici come lui ed Arianna non c'erano più e quelli che ritenevano di essere dei veri fuori-legge altri non erano che una pallida imitazione di quello che un tempo rappresentavano la coppia Seal-Ricciardi in giro per Hogwarts.
Gli occhi brillarono un solo istanti, riportando alla mente quei tempi, come se fosse stato ancora ieri, come ad essere convinto che, tornando nella propria Sala Comune vi avrebbe trovato la collega bionda pronta a sfotterlo e bere con lui un paio di birre per passare il resto della notte insieme, saltando bellamente metà delle lezioni mattutine del giorno successivo.
Invece non era così, no, la realtà era ben diversa e si era tramutata in un mondo più adulto e maturo nell'arco di pochissimi mesi, scivolati via dalle loro mano come sabbia in pugno semichiuso nel vento.
Inclinò all'indietro la testa, sbuffando, lasciando cadere le braccia ciondolanti, non stanco fisicamente ma mentalmente, per quella ricerca senza fine e senza risoluzione che pareva non giungere mai ad una meta ben precisa.
Proprio in quello stesso momento, una voce calda, carezzevole e conosciuta, sopraggiunse, facendolo tornare lentamente con la vista diretta avanti a se, ed una espressione seria, curiosa e perplessa in volto.

Professor Seal...

Trattavasi di Melia Herbert, Prefetta di Serpeverde, quinto anno, quasi sesto, idolo di tutti i maschi del castello.
Non c'era da stupirsi al riguardo, la ragazza era davvero incredibile, erotica e sensuale in ogni sguardo, gesto o movimento del corpo che eseguiva.
Un tempo una del genere avrebbe rappresentato un valido passatempo per Typhon Seal, per sciogliere i nervi e rilassarsi, ma adesso le cose erano ben diverse anche da quel punto di vista, per questo il professore si limitò a fare un mezzo sorriso accomodante, appoggiando le scarpe e i talloni sul banco da lavoro in legno, congiungendo le mani sopra l'addome e dondolandosi di poco grazie alla poltrona con rotelle girevole.
Era la prima volta che si incontravano lontano da tutto e tutti e ad un orario così assurdo, ma evidentemente lei si trovava lì per la propria ronda e in sincerità Ty era contento di non doverla stare a riprendere come una studentessa qualsiasi, evitandosi la grana di doversi alzare per accompagnarla alla propria Sala Comune colmando il percorso con due tre parole classiche da ramanzina.

Herbert...

O posso chiamarti solo Typhon, quando siamo soli?

Non ho mai amato le formalità, Melia, quindi regolati di conseguenza, almeno... Fin quando non c'è gente.

Occhi penetranti, di quel dorato chiaro quasi inumano, e quelle pupille per niente simili a quelle normali, inquietanti per molti.
Il resto poi, beh, non aveva molto di inquietante, anzi, tutt'altro, dallo slancio delle gambe all'offerta visiva del vestitino senza spalline.
Le scarpe soltanto accennate del tacco le avevano permesso di camminare senza fare troppo rumore, ma questo a lui interessava davvero poco, concentrato su ben altro, su di lei, ovviamente, quasi ipnotizzato dal fascino magnetico che quella allieva di Hogwarts infondeva in tutti i maschi e al quale lui riusciva a resistere soltanto grazie ai suoi sentimenti per Alexis e per la lunga gavetta con un'altra strafiga quale era Arianna.
Fermò il movimento con la sedia, fissando a destra e sinistra della ragazza per individuare se ci fossero altre poltrone... Affermativo.
Bene, se non altro, qualora si fosse voluta sedere, la possibilità c'era.

Tolti parecchi punti stanotte?
Se vuoi prendere un goccio fa' pure, è rum con succo di pera, ma io ovviamente, non ti ho offerto nulla...
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Messaggioda Melia » 09/05/2013, 12:54

L'unica volta che aveva rivolto al ragazzo qualche parola in più che "buongiorno" e "buonasera" era stata alla festa d'inaugurazione dello Sheliak&Vega, parecchio tempo prima: in effetti, era la prima volta che i due si trovavano così, faccia a faccia, senza nessun altro oltre a loro.
Appoggiata allo scaffale dietro di sé, ed illuminata a sufficienza dalla luce che proveniva proprio da Seal, da un cristallo incantato da lui probabilmente, la Prefetta Serpeverde lo salutò tranquilla, forse appena velatamente maliziosa, ma quello poteva anche passare per un tratto della sua voce non per forza voluto, ma tipico di lei, del suo modo di fare; in effetti era molto popolare per il Castello grazie alle sue movenze sensuali, al sorriso dolce e allo sguardo, sì, soprattutto per quello, quell'oro così intenso e la pupilla verticale che incuriosivano ed inquietavano, forse, al tempo stesso.

Non ho mai amato le formalità, Melia, quindi regolati di conseguenza, almeno... Fin quando non c'è gente.

Sorrise deliziata a quelle parole, rivolgendogli un'occhiata complice ed annuendo appena, con un cenno del capo, lasciando che, se l'avesse voluto, Seal potesse fare una panoramica del suo corpo prima di posare lo sguardo felino - serpentesco - su ciò a cui lui stava lavorando.

Tolti parecchi punti stanotte?
Se vuoi prendere un goccio fa' pure, è rum con succo di pera, ma io ovviamente, non ti ho offerto nulla...


Non amo punire gli studenti e togliere loro dei punti, preferisco riprenderli e vedere se possono "scontare" la loro infrazione in qualche altro modo... - ammise Melia, avvicinandosi per prendere la boccetta indicatale prima da Typhon e bere un sorso generoso di alcolico - Grazie - fece un occhiolino in sua direzione, andando poi a sedersi su una delle poltroncine che avvicinò al tavolo dove si trovava lui, così da potergli parlare a voce bassa, intima - Su cosa stai lavorando? La tua prossima lezione di Erbologia?

S'informò la Prefetta, curiosa ma come sempre gentile e dolce, o almeno questo era ciò che la sua voce, e tutto di lei in generale, dall'espressione degli occhi a quella del corpo, voleva far credere.
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Messaggioda Typhon » 09/05/2013, 16:02

Non amo punire gli studenti e togliere loro dei punti, preferisco riprenderli e vedere se possono "scontare" la loro infrazione in qualche altro modo...

Interessante e allo stesso tempo diabolico, ma comunque accettato nell'ottica del Prefetto dei Draghi.
Ai tempi anche lui aveva fatto delle cose simili, come anche la sua ex collega, adesso intenta ad allenarsi per diventare una mercenaria.
D'altro canto inoltre, la Herbert possedeva in se una scintilla di malizia malvagia che rendeva facile pensare che avesse determinate strategie.
Si mosse in avanti, alla luce della torcia magica, mostrandosi in tutta la sua bellezza e sensualità, perché comunque Ty non poteva negare che ne possedesse in abbondanza, e forse quel movimento tanto lento poteva anche essere voluto, ma di certo il professore non l'avrebbe chiesto per rischiare di ricevere la risposta che maggiormente temeva, sopratutto in quei vasti periodi di astinenza forzata e lontananza dalla sua dolce e meravigliosa metà.

Tu sai che io queste cose non le dovrei nemmeno sentire vero?

Con la mano dalle dita lunghe e affusolate, afferrò la boccetta metallica, portandola alle labbra e sorseggiando un po' di alcolico.
Ad ogni sorso il cuore di Seal perdeva qualche battito, e i suoi occhi rimanevano focalizzati su quella bocca imperalata di lucida-labbra che pareva quasi avvolgere ed accarezzare l'estremità della boccetta al pari di una pratica molto, estremamente proibita e sessuale.
Espirò con forza dal naso il ragazzo, tornando a guardare il proprio libro per cambiare argomento nella sua mente, sfogliando in maniera confusionaria una decina di pagine senza un apparente motivo o naturale coinvolgimento con i capitoli trattati.
Appena pochi secondi più tardi, la voce carezzevole e quasi mielosa di Melia tornò a farsi sentire, ed il tono con il quale espresse quel ringraziamento, Typhon non seppe dire se fosse riferito soltanto all'offerta del rum oppure alla propria ammissione implicita che avrebbe fatto finta di non sentire i metodi di sfruttamento degli studenti da parte della collega Serpeverde.

Grazie...
Su cosa stai lavorando? La tua prossima lezione di Erbologia?


Mi piacerebbe confermare la tua ipotesi...
Sto svolgendo dei compiti lasciati dalla Vilvarin, me ne manda circa due al mese e quest'ultimo periodo si è sbizzarrita!


Quasi scazzato, anzi, senza il "quasi", chiuse il libro in un mezzo impeto di rabbia, posandolo non troppo distante, stiracchiandosi.
Si tolse anche la giacca di pelle, visto che adesso sentiva maggiormente caldo, e la sistemò sullo schienale della poltrona vicina alla propria.
Afferrata la boccetta la avvicinò al suo viso, osservandola per alcuni secondi, ricordando che adesso su di essa c'era la traccia della saliva e del sapore della Prefetta, cosa alla quale prima non aveva pensato e che in un certo senso non doveva dargli particolari emozioni.
Forse in quel frangente lei l'avrebbe potuto capire quello a cui lui stava riflettendo, dato che era abbastanza palese, ma nell'arco di un paio di secondi, dopo averle lanciato una mezza occhiata, mandò giù un paio di sorsi, non volendosi forzatamente curare di percepire la consistenza e il buon odore lasciato dall'Aberrazione della Setta sul proprio oggetto.

Ormai a breve sarà l'una e il tuo turno si concluderà... Hai altro da fare o scapperai a dormire?
Tutto a posto per la promozione di quest'anno?
... Da quanto ho sentito in giro, sei un autentico prodigio in Alchimia.


E chissà perché, o meglio, lei il perché lo sapeva benissimo, ma per il resto della scuola, compreso Connor, era un autentico mistero come mai ad ogni c***o di compito prendesse sempre il massimo dei voti con il miglior compito.
Non che fosse stato mai invidioso Ty, per carità, ma comunque era davvero un mistero come mai la ragazza fosse tanto portata per una delle materie più difficili di Hogwarts, tanto da superare spesso e volentieri anche la fidanzata Parker.
Solo in Alchimia, per intenderci, sul resto la delfina deteneva comunque il primato e presto fortunatamente si sarebbe diplomata anche lei.
Fortuna, una parola grossa viste le attività dei due, la stragrande maggioranza di ore passate a fare mille cose, per costruire un futuro, costruirsi una vita e rendersi indipendenti per coronare un possibile futuro sogno d'amore più concreto.
Typhon si augurava solo che quella preparazione alla felicità non facesse scivolare via troppi anni giovanili e spensierati.
Assurdo poi come determinate riflessioni venissero spazzate via, seppur per un solo infinitesimo istante, da uno sguardo fugace e non voluto sulla curva del seno prosperoso della verde-argento, che lo costrinse a socchiudere gli occhi, spostare il capo e concentrarsi su un qualunque altro punto del Settore Proibito che non fosse lei, per almeno un minuto buono.

Comunque se ti interessa...

Almeno si spezzava il silenzio imbarazzante.

... Sto cercando delle congruenze tra l'effetto positivo del veleno del serpente a sonagli sui suoi simili e quello di una pianta specifica ed apparentemente solo letale verso chiunque.
Se comprendessi in che modo il veleno dei serpenti in quel caso specifico agisce in modo innocuo, forse andrei avanti con la mia ricerca, ma per ora sono in un vicolo cieco e quindi nel frattempo maledico la Vilvarin con un doveroso sorriso sarcastico e omicida!


Concluse quella frase accompagnandola appunto con il suddetto sorriso, tornando a guardarla finalmente... Negli occhi.
Bollenti spiriti calmati, espressione che riprese ad essere la solita: seria e pacata, da bad man.
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Messaggioda Melia » 11/05/2013, 23:07

Tu sai che io queste cose non le dovrei nemmeno sentire vero?

Sorrise divertita, la Prefetta Herbert, osservando il collega Dragargenteo con espressione alquanto pensierosa ora, riflessiva e concentrata: non si era mai fermata a studiare troppo il suo modo di fare, il suo essere in generale, relegandolo in un angolo della sua mente a fidanzato di Alexis, una delle poche persone a cui Melia non sentiva la voglia di fare del male; ora che l'aveva di fronte, però, non poteva fare a meno di sentirsi in qualche modo attratta da Typhon, curiosa di conoscerlo meglio, e di divertirsi magari anche un po' con lui. In fondo, se gliel'avesse fatto dimenticare, nessuno tra lui e la Parker avrebbe mai sofferto... no?

Mi piacerebbe confermare la tua ipotesi...
Sto svolgendo dei compiti lasciati dalla Vilvarin, me ne manda circa due al mese e quest'ultimo periodo si è sbizzarrita!


Mi sembra di capire che tu sia parecchio in difficoltà...

Commentò Melia, ridacchiando divertita, quasi prendendolo un po' in giro: in realtà, quelle parole scherzose mascheravano un tentativo ben preciso della ragazza; prima di pronunciarle, infatti, la Serpeverde aveva cercato dentro di sé la concentrazione necessaria per usare il proprio potere, e dopo aver parlato tentò di rilasciarlo verso Seal, per avvolgerlo e farlo proprio.
In un primo momento sembrò che tutto fosse andato a buon fine, le pupille di lei si dilatarono e così anche quelle dell'altro... salvo poi tornare normali, come se niente fosse successo, tanto che il Drago si portò la boccetta con l'alcolico alle labbra e ne bevve un sorso prima di riprendere a parlare con lei del tutto tranquillamente.

Ormai a breve sarà l'una e il tuo turno si concluderà... Hai altro da fare o scapperai a dormire?
Tutto a posto per la promozione di quest'anno?


Stranita, interdetta più che altro anche se sapeva dissimularlo bene: era riuscita ad irretire un docente come Dylan ed uno all'ultimo anno come Ferdy, ormai ipnotizzare studenti più piccoli era diventata una passeggiata per lei... allora cos'era andato storto?

... Da quanto ho sentito in giro, sei un autentico prodigio in Alchimia.

Quella domanda la costrinse a riprendersi: sbatté un paio di volte le palpebre, annuendo solo all'inizio prima di schiarirsi la voce e parlare, così da dissimulare il tutto al meglio, sorridendo con quella dolcezza letale che caratterizzava la sua persona, che era il suo punto di forza insieme agli occhi, naturalmente, aiutati anche da una voce e da un fisico che la rendevano perfetta.

Magari mi farò un giro, la notte Hogwarts ha tutto un altro fascino...
La promozione è l'ultima delle mie preoccupazione, e per quanto riguarda Alchimia, è una materia che mi prende davvero, la mia preferita.
Ma ultimamente... ho rivalutato anche Erbologia.


Rispose, una volta recuperato appieno l'auto-controllo: non solo, ma tentò una seconda volta di ipnotizzarlo, richiamando nuovamente a sé la concentrazione per proiettare il suo potere mentale contro di lei, così da avvolgerlo ed irretirlo come aveva sempre fatto; e di nuovo, purtroppo per lei, il tentativo fallì miseramente, lasciandola con un pugno di mosche in mano ed un Typhon che stava tranquillamente seduto al suo posto, immerso nei suoi pensieri e ben lontano dal consegnarle la propria mente su un piatto d'argento.

E' la prima volta che incontro qualcuno con una volontà così forte... o sono io che sono più debole del solito?

Si domandò Melia mentre Seal, dopo averle fissato per una manciata di secondi il seno, riprese a parlare, costringendola nuovamente a concentrarsi sulle sue parole.

Comunque se ti interessa...

Uhm? Dimmi...

... Sto cercando delle congruenze tra l'effetto positivo del veleno del serpente a sonagli sui suoi simili e quello di una pianta specifica ed apparentemente solo letale verso chiunque.
Se comprendessi in che modo il veleno dei serpenti in quel caso specifico agisce in modo innocuo, forse andrei avanti con la mia ricerca, ma per ora sono in un vicolo cieco e quindi nel frattempo maledico la Vilvarin con un doveroso sorriso sarcastico e omicida!


Lo fissò per diversi istanti dopo quelle parole, piuttosto indecisa: aiutarlo o non aiutarlo? Si morse il labbro con fare pensieroso, sbatté le palpebre e, alla fine, alzò le spalle tra sé, alzandosi in piedi per avvicinarsi all'altro, aggirando il tavolo così da sedercisi sopra, proprio accanto a Typhon, accavallando le gambe con fare sexy.

Il veleno del serpente a sonagli è particolare, Seal... quando viene iniettato nel sangue di un suo simile, gli enzimi presenti in comune si mischiano e si uniscono creando un composto differente ma affine, quindi innocuo - gli spiegò, con l'aria di chi sapeva bene di cosa stesse parlando - Hai presente in matematica che succede coi simboli meno e più? Più per meno fa meno, ma meno per meno fa più... ed è lo stesso principio che vige nella mescolanza dei veleni dei serpenti: veleno con veleno risulta composto curativo.

Sapeva di averlo appena aiutato da morire, praticamente gli aveva messo in mano la soluzione ad ogni suo pensiero, almeno per quella notte... ne era piuttosto soddisfatta in realtà, non le pesava affatto come cosa, anzi; le stava simpatico, in un certo senso, e se aveva potuto aiutarlo semplicemente condividendo con lui le sue conoscenze, allora perché non farlo?
Non avrebbe mai fatto niente per niente però, questo no: per la terza volta, raccolse tutte le sue energie e la sua concentrazione, dilatò le pupille e cercò di proiettare quel potere portato al massimo possibile verso di lui, abbracciandolo con la sua oscurità.

Ti ho aiutato molto, vero?
Non mi merito nulla in cambio?



[Terzo Tentativo - Uso Potere "Ipnosi": Concentrazione => 13 + Bonus Potere Base => 8 + Tiro d20 => 13 = 34]
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