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Messaggioda Ethan Travis » 03/11/2011, 11:41

[Carrozza n°2 e Vagone 4 (prima dello smistamento)]

Un po' di nervosismo, un po' di ansia ma anche un po' di euforia per quel viaggio fantastico è indescrivibile che stava per andare a percorrere, lì in quel treno fino alla scuola di magia unica d'Europa, scuola nella quale aveva già studiato il suo unico e grande idolo...

... Hermione, finalmente potrò seguire le tue orme!

Già, insomma, un amore spasmodico e grande per quella maga che un tempo fece valere il nome dei non purosangue e si dimostrò come caparbia, geniale e assolutamente potente.
Ethan la adorava fin da piccolo quando lesse la sua storia casualmente in un libro e da allora decise che sarebbe voluto essere come lei un giorno, un mezzosangue in grado di fare grandi cose e di dimostrare a tutti il suo valore a tutto tondo.
Camminava tranquillamente tra i vari scomparti per riuscire a trovarne uno abbastanza vuoto da ospitarlo, trasportando con se la gabbia con all'interno il suo piccolo gheppio del quale ancora doveva trovare un nome, fino a raggiungerne uno che sembrava contenere solo una ragazza dall'aspetto molto gradevole.

Immagine

Sorrise sereno, molto anche, visto che nei confronti di tutti cercava sempre di risultare cordiale e gentile, aprendo lentamente la porta scorrevole puntando gli occhi verde smeraldo su Zhalia.

... Buongiorno futura compagna di scuola e magari spero anche di casata, è libero qualche posto oppure stai aspettando qualcuno? Io sono Ethan, molto piacere!

Rimase quindi sull'uscio della porta di ingresso dato che aspettava comunque il permesso da parte della ragazza per poter entrare e casomai mettersi seduti a fare un po' di conversazione e conoscersi meglio.
Era bello finalmente cominciare già a farsi qualche amico, il giovane Travis era molto socievole nei confronti di tutti, buono nel suo fondo ed anche all'esterno visto e considerato che dai suoi occhi traspariva soltanto luminosa tranquillità e bontà.

Oh... ciao anche a te!

Disse infine, osservando per un secondo l'interezza dello scoperto, scoprendo proprio vicino alla bambina la figura animalesca di un gattino di colore candido che almeno a pelle gli ispirava molta tenerezza, sopratutto perchè anche con gli animali il gallese sapeva essere molto amichevole e coccolone.

... Che bello, forse già una prima possibile amica! E che occhi particolari, blu blu blu...
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Messaggioda Zhalia » 03/11/2011, 12:17

No, non è occupato da nessuno, puoi sederti se ti fa piacere...

Rispose lei con cordiale timidezza all'intraprendente ragazzo che stava sull'uscio del suo scompartimento.
Era alto e leggermente muscoloso, i suoi occhi erano piccoli, ma ben proporzionati al corpo e di colore smeraldo... Insomma un uomo che il padre Carlos avrebbe commentato con un sonoro "che schianto! Se solo fosse più maturo..." attirando le ire di Luke, assai geloso del compagno dalle origini iberiche, che non si risparmiava battutine su qualsiasi uomo che vedeva.

Piacere di conoscerti, Ethan. Io mi chiamo Zhalia, Zhalia Casterville...

Aggiunse poi guardandolo con i suoi occhi blu oltremare. I Casterville erano una famiglia Purosangue conosciuta in tutto il mondo: erano di origini Anglosassoni, ma per strani motivi si erano trasferiti agli inizi del diciannovesimo secolo nella Terra del Fuoco, in Argentina. Ma lei non sapeva niente di loro eccetto questo e di suo padre, un rampollo di nome Julian Casterville, che dopo aver messo in cinta una ragazza purosangue del luogo era scappato, lasciandola a una diciassettenne che incapace di crescerla l'aveva affidata a Luke e a Carlos, i suoi due padri dai bizzarri caratteri e abitudini.

Lui è Mr Friggins... è poco socievole, è abituato a stare su una poltrona dal tessuto royal blue nell'appartamento dei miei papà, sonnecchiando tutto il giorno.

Commentò lei con naturalezza facendo cenno a Ethan di sedersi in uno dei posti disponibili di quello scompartimento.

Non vedo di arrivare a Hogwarts e di essere smistata in una delle sei case.

Aggiunse lei sospirando. Più che non vederne l'ora era tremendamente in ansia di ciò: Carlos voleva che lei diventasse Delfinazzurro, come lo era stato lui un tempo, Luke, invece, sarebbe stato fiera di vederla tra i Corvonero, la sua vecchia casa di appartenenza...
Sapeva che qualsiasi casa avesse scelto il cappello parlante per lei avrebbe fatto scontento uno dei sue padri e ciò la poneva in uno stato d'agitazione non indifferente.


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Messaggioda Ethan Travis » 03/11/2011, 14:05

Attese quindi che lei gli desse il benestare per essere parte dello scomparto di quella zona del treno ed infine sorrise cordiale e sollevato quando Zhalia decise per farlo entrare.
Fece un piccolo inchino col capo ed una risatina e così si diresse al posto di fronte a lei, sistemando tutte le sue cose, un borsone per la precisione e la gabbia con il suo gheppio.
Le gambe facevano già un po' di fatica a stare in quello spazio organizzato e sistemato per dei bambini visto che a 11 anni era già più di un metro e settanta, insomma, un gallese piuttosto sviluppato.
Si volse ancora un secondo verso l'animaletto in gabbia e cerco con uno sguardo gentile di calmarlo un pochino visto che agitava le ali nervoso e agitato.

Immagine

Su su piccolo, calmo, lo so che il viaggio è stato un po' turbolento ma adesso stiamo tranquilli, visto? Abbiamo anche trovato una bambina carinissima che ci ha fatto accomodare...

Il capo si girò quindi di nuovo su Zhalia, e venne rivoltole un grande sorriso anche a lei, anzi, sopratutto a lei.
Posò le mani conserte sulle gambe guardando anche un pochino fuori dal finestrino, c'era un po' di pioggia che batteva sul metallo dei vagoni dell'Hogwarts Express, una pioggia rilassante e leggera, di quelle della fine dell'estate. Ancora un po' di contemplazione e viaggio nei suoi pensieri, poi le parole di lei richiamarono la sua attenzione che si spostò quindi con gli occhi pronto a risponderle velocemente con educazione e scioltezza.

E' un nome così particolare Zhalia, da dove vieni? Io sono del Galles, mezzosangue... vorrei tanto essere smistato a Grifondoro invece, la casata della grande e storica Hermione Granger, il mio idolo più grande. Vorrei tanto essere come lei un giorno, intelligente, sagace e pieno di risorse e di amici... Ti piacerebbe se lo diventassimo?

E così nel mentre rivolgeva quella domanda con assoluta tranquillità come lui deteneva sempre, nel frattempo avvicinò una mano in direzione del musetto del micio lentamente, senza volerlo spaventare, per cominciare se non altro a farsi conoscere anche da lui oltre che dalla padrona.
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Messaggioda Zhalia » 03/11/2011, 15:19

Zhalia guardò il gheppio del nuovo arrivato, anche lui come il suo Mr Friggins era agitato... Evidentemente il binario 9 e 3/4 non era posto per animali tenuti sempre in casa o, come riteneva per il rapace di Ethan, fosse sempre stato tenuto in stato brado.

E' bellissimo, come si chiama?

Gli domando lei ammirando il gheppio del ragazzo, travisando sull'essere chiamata "bambina"... Lei, nonostante fosse piccola di corporatura, si sentiva una ragazza... Certo, a volte portava ancora il suo orsetto per dormire, a volte giocava ancora con le sue bambole, ma quelli alla fin fine erano solo... dettagli.

Vengo dalle Terre del Fuoco, ma vivo da quando avevo meno di un anno a Londra. Non è che abbia una casa in cui vorrei essere smistata, so solo che non mi troverei bene a Serpeverde, non che vi siano cattive persone, ma credo di avere un modo diverso di lavorare e pensare rispetto a loro.

Lei era dinamica, amava le diversità ed era anche piuttosto elastica di mente, adorava anche sudare per ottenere ciò che più voleva e non barare. Infine, amava prendersi cura degli altri... già si vedeva con un camice bianco a curare qualche paziente, oppure al Ministero della Magia ad aiutare qualche Licantropo a reinserirsi nella società.

Amici? Sì, mi piace!

Esclamò lei entusiasta, mentre lui accarezzava il suo gatto, che, anche se un po' restio a tali attenzioni, si lasciava coccolare circospetto.
Anche lei, come il proprio felino, era un po' guardinga, ma non di certo si privava di quest'occasione di fare nuove conoscenze.

Hermione Granger è un'ottimo personaggio da prendere come esempio... I miei genitori sono il mio punto di riferimento.

Sentenziò lei pensando a Carlos e a Luke.


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Messaggioda Adam » 03/11/2011, 17:08

[Ultimo Vagone - Ultima Carrozza]


Tisifone sembrava perplessa dalle parole che Adam pronunciò. Nel suo viso vedeva l'indecisione tra il commentare le sue parole o far finta di niente. Alla fine optò per rispondergli.

Da quello che dici, Hogwarts ha contribuito a creare la tua famiglia non a distruggerla. Senza la guerra tua madre non sarebbe mai andata a Zurigo, non avrebbe mai incontrato tuo padre e tu non saresti mai nato.

Lei sbaglia.

Adam sapeva cosa aveva detto e sapeva anche che era la più totale verità e nulla l'avrebbe mai fatto cambiare idea.

I miei genitori non sono la mia famiglia, non lo sono mai stati. La mia famiglia era mia nonna e tutte le sofferenze che Hogwarts le ha portato non hanno eguali per me. Avrei preferito non nascere pur di vedere la famiglia Doureaux prospera e felice con eredi che avrebbero per sempre narrato le sue gesta e invece per colpa di Hogwarts mia nonna si è rovinata così anche mia madre costretta a lavorare per babbani. L'unica famiglia che mi è rimasta è il mio sangue Doureaux macchiato da quello babbano dei Malvoides, di cui porto il cognome.

Le parole del ragazzo erano ingiuste e anche prive di qualsiasi umanità o di rispetto verso i suoi parenti babbani che però lui amava molto. Quel ragazzo era un controsenzo vivente, ma infondo nacque come un controsenzo e venne cresciuto con cose insensate, come poteva cambiare?

Miyabi si accomodò educatamente affianco a Tisifone ma dalle parole che successivamente uscirono dalla sua bocca, il povero criceto della fanciulla era visto come un dessert.

Forse è il caso che tu tenga nascosto il tuo criceto. È una tentazione troppo grossa per Idra…

Adam rimase un'attimo sconvolto e capì immediatamente il motivo per cui sua nonna quando era piccino non gli faceva tenere alcun animale.

<Se non sono ben addestrati e abituati al contatto con la gente potrebbero dimostrarsi delle vergogne, ma sopratutto tenere un'animale per quanto piccolo in uno spazio stretto è assolutamente sbagliato e controproducente. Gli animali sono vivi e come tali vanno tratti!>


Queste erano le sue parole e da queste Adam imparò ad avere degli animali, ma non comprandoli come fossero oggetti, bensì facendoci amicizia e rispettando i loro voleri e i loro bisogni. A villa Malvoides aveva uno scoiattolo, un criceto e un usignolo che lo aspettavano, ma anche se voleva molto bene a tutt'e tre, mai li avrebbe costretti ad abbandonare il loro habitat per seguirlo fino in inghilterra.

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Messaggioda Miyabi » 03/11/2011, 18:03

Rimanere in silenzio non era stato un grosso problema per Miyabi, alla fine si trovava meglio ad ascoltare gli altri piuttosto che essere al centro dell'attenzione: in questo caso, sentire i discorsi di Adam, Cedric e della professoressa Tisifone era per lei molto più appagante che rispondere ad eventuali loro domande; molto meglio, a questo punto, continuare a giocare con Murai... se non fosse stato per un piccolo ma fondamentale inconveniente.
Un inconveniente strisciante e sibilante, che rispondeva al nome di "Idra".

Forse è il caso che tu tenga nascosto il tuo criceto. È una tentazione troppo grossa per Idra…

Gomenasai Samyliak-Sensei.

Sussurrò in risposta la bambina, scusandosi così moltissimo con la sua insegnante e prendendo Murai per farselo sparire all'interno dei vestiti, dove il cricetino trovò un comodo e caldo rifugio sul pancino della padrona: in questo modo l'animale era fuori dalla portata visiva di Idra e Miyabi sperava che questo bastasse per evitare che il serpente provasse il desiderio di sbranarselo, anche perchè sennò la giapponesina non avrebbe proprio saputo come fare per eliminare il problema.

Che pasticciona che sono, ma come potevo immaginare che la Sensei possedesse un serpente?
Dovrò stare attenta a non far uscire Murai per tutto il resto del viaggio se non voglio creare guai.


Pensò Miyabi, ascoltando solo distrattamente il discorso di Adam: ovviamente si era persa le parti prima quindi non poteva certo dire di comprendere le parole del ragazzo, ma qualcosa le diceva che la sua situazione familiare non era delle più rosee; troppo timida ed educata per fare qualsivoglia domanda, comunque, si limitò a rispostare lo sguardo verso il finestrino, consapevole che comunque non erano minimamente affari suoi.
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Messaggioda Tisifone » 04/11/2011, 12:15

[Ultimo Vagone – Ultima Carrozza]


Lei sbaglia.

Conciso e determinato. Così appariva Adamin quel momento agli occhi di Tisifone e poco le importava che quel ragazzino undicenne si stesse prendendo un sacco di libertà nei suoi confronti che, oltre ad essere un’adulta, era pur sempre una sua Insegnante. Dopotutto stavano ufficialmente la scuola non era ancora iniziata e quindi i ruoli non erano ancora ben definiti.

Dimostramelo.

Secca e concisa anche lei, una sola parola in risposta a una sentenza che non ammetteva repliche. Era curiosa di sapere che tipo di infrastrutture mentali il ragazzo si era creato per riuscire a negare in maniera così categorica quella che a lei sembrava una cosa così chiara e semplice.

I miei genitori non sono la mia famiglia, non lo sono mai stati. La mia famiglia era mia nonna e tutte le sofferenze che Hogwarts le ha portato non hanno eguali per me. Avrei preferito non nascere pur di vedere la famiglia Doureaux prospera e felice con eredi che avrebbero per sempre narrato le sue gesta e invece per colpa di Hogwarts mia nonna si è rovinata così anche mia madre costretta a lavorare per babbani. L'unica famiglia che mi è rimasta è il mio sangue Doureaux macchiato da quello babbano dei Malvoides, di cui porto il cognome.

Ragionamento contorto quello di Adam, logicamente sbagliato, ma a quanto sembrava a fondo radicato dentro di lui. Che rispondere? Che poteva essere orgoglioso della famiglia Doureaux anche se lui è un sangue misto? Che le sue origini purosangue non sparivano nel nulla solo perché era cresciuto in una famiglia babbana? Sarebbero state parole vuote, inutili, che probabilmente avrebbero solo finito per far chiudere il ragazzo ancora di più nel suo guscio di certezze insensate.

Spero che tu troverai qualcosa che renda il tuo soggiorno a Hogwarts quanto meno tollerabile, perché sette anni sono tanti da passare a macerare nell’odio o in desideri di vendetta.

Si limitò quindi a dire, continuando ad accarezzare in maniera ritmica Idra e sibilandole parole senza senso solo per tranquillizzarla.

Gomenasai Samyliak-Sensei.

Non c’è nulla di cui scusarsi, Signorina Fujutsuki

Affermò poi Tisifone, rivolgendosi a Miyabie annuendo soddisfatta alla sua idea di nascondere il criceto dentro i suoi vestiti.

Idra è ancora un cucciolo abituato a vivere nella giungla di Sumatra. Ha deciso di lasciare la sua casa per vivere con me, ma purtroppo cambiare abitudini per un animale così piccolo e indipendente è difficile.

Non era tenuta a dare tutte queste spiegazioni, ma dall’espressione del viso aveva la sensazione che la ragazzina ci fosse rimasta male per quella gaffe di cui, in ogni caso, non aveva alcuna colpa.

Il tuo criceto invece sembra essere molto a proprio agio con tutte queste persone intorno.

Chiese quindi, con un tono il più gentile possibile per cercare un po’ di coinvolgere la ragazzina nella conversazione e un po’ per metterla a proprio agio.

Professoressa, mi è venuto in mente solo ora che prima ha parlato con Idra in serpentese... so che è un dono raro... mi chiedevo se, oltre a saperlo fare dalla nascita, fosse possibile impararlo. E' una lingua che mi affascina. Se non è di troppo disturbo, le sarebbe possibile insegnarmi?

Alla domanda di Cedric, Tisifone non rispose immediatamente, il viso di nuovo rivolto verso il finestrino, perso nella contemplazione del paesaggio che sfrecciava veloce lontano da loro.

Mi spiace Signorino Dragnov ma come ha detto lei stesso il serpentese è un dono, un qualcosa con cui si nasce e che non è possibile imparare né, di conseguenza, insegnare.

Disse alla fine, rivolgendo la sua attenzione al ragazzo.

In ogni caso a cosa si deve questo suo desiderio?

Chiese subito dopo, non comprendendo come mai qualcuno dovesse voler imparare una lingua che permette di parlare solo con i rettili, se non ha un serpente come famiglio.
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Messaggioda Cedric » 04/11/2011, 21:49

In ogni caso a cosa si deve questo suo desiderio?

Solo curiosità... Spesso gli amici dello zio mi hanno definito "il ragazzino più curiosio che io abbia mai conosciuto". In particolare ho una conoscenza abbastanza buona di scienze babbane... mi diverto a imparare quanto più possibile, potrebbe sempre tornare utile.

Concluse il giovane, posando il libricino tascabile li accanto. Incrociò le braccia e rivolse gli occhi cremisi fuori dal finestrino. Pensava ancora al contorto ragionamento cui Tisifone l'aveva spinto a proposito della sua decisione di essere cavaliere di draghi.

...Forse è meglio studiare per questi sette anni... per allora dovrei essere in grado di decidere cosa fare in proposito... e se... no, sarà meglio che decida io per il mio futuro, come mi ha suggerito la professoressa Samylak.

Ormai erano sempre più vicini al castello di Hogwarts...

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Messaggioda Adam » 04/11/2011, 22:18

Le parole che Tisifone disse dopo la sua spiegazione del concetto di famiglia lo infastidirono ancora di più di quanto già non lo fosse.

Spero che tu troverai qualcosa che renda il tuo soggiorno a Hogwarts quanto meno tollerabile, perché sette anni sono tanti da passare a macerare nell’odio o in desideri di vendetta.

Ma chi si crede di essere! Mi ha preso per una megera? Non provo mica solo odio io...!
Sono capacissimo di trovarmi bene anche nel deserto se serve!


Adam continuò imperterrito a inveire contro la professoressa mentre lei parlava con Cedric. Il ragazzino però notò che Miyabi silenziosa guardava fuori dal finestrino e così quando la professoressa le rivolse la parola, anche Adam ne approfittò per coinvolgerla nella conversazione.

Il tuo criceto invece sembra essere molto a proprio agio con tutte queste persone intorno.

Si infatti. È da molto che lo possiedi? Non ci hai raccontato nulla di te, perchè non ci parli delle tue origini?

Adam cercò di farsi capire il meglio possibile. Sapeva che la ragazza conosceva l'inglese perchè capì subito le parole di Tisifone, ma non era sicuro che la sua pronuncia un po' francofona le fosse chiara. Così scandendo le parole sperò di non sembrare un'idiota.

Nel frattempo la strada che divideva la scuola da loro si accorciava sempre più e una dolce ragazzina, forse del secondo o terzo anno aprì la portiera del nostro scompartimento e ci avvertì che tra meno di un'ora saremmo tutti arrivati e che quindi ci sarebbe convenuto iniziare ad indossare la divisa scolastica.

Oh capperi e io come faccio?

Pensò Adam portandosi una mano alla bocca. La carrozza era arrivata giusto in tempo per non fargli perdere il treno e quindi non aveva avuto tempo di comprare l'occorrente tra cui la tunica. Nel valigione, posato sopra la testa della professoressa di divinazione, c'erano solamente vestiti comuni e gli accessori più intimi. L'unica veste che poteva assomigliare a un vestito da magho era un mantello celestino molto leggero, praticamente estivo, su cui all'altezza del petto, alla sinistra, c'era cucito sopra lo stemma di Beauxbatons. Quello era un ricordo di sua nonna Amelia che quando glielo aveva donato aveva detto:

<Portalo con orgoglio e quando sei in quella scuola dannata, dimostra a tutti le tue origini. Dimostra il tuo valore e la tua superiorità!>

Era il caso di metterlo?
È il caso di metterlo? Si chiese Adam aflittò dal dubbio.

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Messaggioda Ethan Travis » 05/11/2011, 14:14

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La persona che si stava rapportando con lui era estremamente gentile anche se ancora molto silenziosa, beh, in effetti erano i suoi standard per la silenziosità visto che lui era un tipo piuttosto incline al dialogo e a volte fin troppo chiacchierone, probabilmente chiunque altro l'avrebbe presa come una persona normale ma lui per certi versi sentiva che forse Zhalia stava ancora un po' sulle sue.

Beh c'è sempre tempo per entrare più in confidenza no?! Non diamoci per vinti!

Il suo solito ottimismo e solarità presero il sopravvento abbastanza velocemente, nel mentre a quel punto la ragazzina davanti a lui gli rivolgeva una domanda assai complicata, visto che la risposta non la sapeva nemmeno lui ancora, ma a tutto in realtà c'è una motivazione giusta e valida, almeno dal punto di vista soggettivo.

A dire il vero non ho ancora deciso come chiamarla ad essere sinceri, sai, credo che gli animali siano delle creature fantastiche e meravigliose, così emotive e forti nel loro piccolo... Dar loro un nome è come darlo ad un neonato della nostra specie, per me. Quindi ci sto pensando molto bene, ogni tanto gliene propongo qualcuno per sentire come reagisce ma non lo vedo mai troppo convinto...

Un piccolo moto di delusione si dipinse sul suo volto, ma durò giusto pochi attimi, poi dalla sacchetta attaccata alla gabbia dell'uccellino ancora piccolo e cucciolo, prese un pezzetto di biscotto e lo donò al volatile che apprezzò di buon gusto il dono ricevuto, dimostrandosi subito più calmo e tranquillo, rilassato rispetto a prima.
Tornò a guardarla felicissimo adesso nel sapere che lei reputava Hermione un'ottima figura, ma d'altronde come poteva non essere così visto che... Hermione è Hermione? Ovviamente nella sua ottica di idolatrazione di quella maga del passato.

Tenere alla famiglia anche è un bellissimo valore, fai benissimo Zhalia e sono ancora più contento che tu voglia essere mia amica, anche perchè hai un sorriso che mi da' tanta fiducia!

Aggiunse senza la minima malizia visto che, quale malizia avrebbe mai potuto avere un bambino di undici anni, per quanto spilungono potesse essere?
Il treno nel frattempo avanzava sempre di più avvicinandosi alla zona del castello, a breve sarebbero arrivati quindi, una bella emozione e una trepidante attesa. La pioggia accennava un po' a dar tregua a tutti gli abitanti di quel treno veloce che sfrecciava a velocità inaudita verso la scuola, un treno che anche se gli anni erano passati ed erano anche stati molti, aveva trattenuto il suo stile retrò senza mai scontentare tutti gli appassionati e i veterani che lo avevano preso almeno una volta per cominciare il loro percorso di studio.

... Perchè non mi parli dei tuoi gusti e delle tue passioni? Sarebbe bello ascoltarti...

Tornò a fissarla intensamente, senza il minimo problema, ponendo le mani intrecciate sopra il cavallo dei pantaloni e incurvandosi un po' con la schiena in avanti come a voler essere più vicino per ascoltarla meglio, curioso come non mai
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