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Messaggioda Elisabeth » 09/09/2012, 13:35

Elisabeth aveva osservato divertita i nuovi primini di Hogwarts, salire sul treno che gli avrebbe condotti tutti nella scuola di magia, le sembrava strano pensare che quell’anno ci sarebbero stati dei bambini più piccoli di lei e la cosa la incuriosiva.

Intanto il treno aveva fischiato una seconda volta, presto si sarebbe messo in movimento ed Alexander prese la sua bambina per mano e la fece salire sul treno accompagnandola fino al suo posto, mise il trasportino
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con Daphne addormentata, accanto alla bimba, dicendole che la cuccia della piccola era già stata caricata insieme al suo baule, ma, Elisabeth aveva un’altra domanda per il suo papà

Papà quando pensi di mandarmi Viktor a scuola, muoio dalla voglia di far vedere ad Hans le ultime cose che gli abbiamo insegnato, gli piaceranno un mondo ne sono sicura e vorrà insegnarle a Wharor immeditamente.

disse la piccola sorridendo

Stai tranquilla molto presto manderò il tuo Viktor a tenerti d’occhio, Daphne è ancora troppo piccola per riuscire a starti dietro

disse l’uomo ripensando a come la bimba qualche giorno prima a Diagon Alley era riuscita a sfuggire alla custodia di due dei loro Elfi domestici ed al fatto che anche lui aveva avuto qualche difficoltà a starle dietro, era partita in quarta proprio come faceva lui quando era impegnato in qualche missione e vedere la bimba comportarsi allo stesso modo gli fece credere, forse a buon ragione che la sua bambina sarebbe potuta diventare un Medimago ed un Auror proprio come lui, le qualità sembrava che le avesse, ma, era la bimba che doveva decidere sul suo futuro e non lui, così per metterla alla prova le ricordò la promessa che pochi minuti prima entrambi si erano scambiati

Ti ricordi cosa mi hai promesso non è vero Elisabeth?

Si papà, parola per parola - disse tutta seria la piccola - Tu papà ti ricordi cosa mi hai promesso in cambio non è vero?

L’uomo sorrise divertito dalla parole della bimba, praticamente identiche a quelle che avrebbe pronunciato lui

Certo che me lo ricordo parola per parola, tu mantieni fede alla parola data ed io farò lo stesso con la mia, siamo intesi?

Si papà – rispose la piccola con le parole dell’uomo bene impresse nella mente.

Lentamente il treno cominciò a muoversi, Alexander le fece le ultime raccomandazioni, le diede un paio di bacioni su entrambe le guanciotte ed abbracciandola stretta stretta la salutò, per poi smaterializzarsi sul marciapiede accanto al treno e continuando a salutarla fino a quando la bimba riuscì a vederlo.

Ora la piccola non vedeva l’ora di arrivare ad Hogwarts aveva un obiettivo da raggiungere e si sarebbe impegnata al massimo delle sue capacità ed anche oltre per poter ottenere l’agognata ricompensa, così per far passare velocemente le ore del viaggio per la scuola, invece di gironzolare per i vagoni come era normale che facesse una bambina alla ricerca di qualche amica con cui chiacchierare, rimase tranquilla al suo posto, aveva adagiato il trasportino con la piccola Daphne al suo interno sul pavimento e per non svegliare la piccola si era messa a leggere la sua personalissima copia del Profeta, ebbene si, quell’anno suo padre le aveva fatto sottoscrivere il suo primo abbonamento al giornale, una volta alla settimana, un gufo le avrebbe recapitato la sua copia del Profeta direttamente a scuola, mentre leggeva interessata i vari articoli di tanto in tanto, come una mammina apprensiva la piccola Elisabeth controllava che la sua cucciolina fosse tranquilla nel suo trasportino, la bimba aveva voluto comprare un trasportino bello grande in modo da poterlo utilizzare una volta aperta come cuccia per la piccola Daphne.

Mentre la bimba era intenta a leggere il suo giornale la cucciolina cominciò a fatica la sua arrampicata verso la libertà, la piccola proprio come la sua padroncina non amava rimanere rinchiusa per troppo tempo e da piccola peste qual’era, riuscì ad uscire dal trasportino, senza muovere il suo pupazzetto, in modo che la bimba non si potesse subito accorgere della sua fuga, per essere piccola era piuttosto astuta la nostra piccola Daphne, così riuscì a sfuggire al controllo della padroncina ed andò nel corridoio della carrozza, ma, una volta raggiunta la sua meta invece di osservare cosa le stava intorno e di esplorare i dintorni si mise a uggiolare spaventata.

Elisabeth al primo uggiolio della piccola alzò immediatemente il viso cercando la piccola e lasciato il giornale che stava leggendo sul sedile ando in mezzo al corridoio a recuperare la sua piccola amica spaventata, avrebbe dovuto sgridarla perché si era allontanata senza permesso, ma, sentirla piangere e vederla tremare la fece desistere, la prese dolcemente fra le braccia ed iniziò a tranquillizzarla

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Poverina la mia Daphne, guarda come tremi, devi fare la brava non puoi andare in giro da sola sei piccola e li fuori ci sono persone cattive che potrebbero decidere di portarti via da me e tu non vuoi questo non è vero?

disse la bimba alla volpacchiotta, mentre le accarezzava la testolina, Elisabeth non riusciva ad essere troppo severa con Daphne era ancora troppo piccola per i suoi gusti ed avere solo un mese di vita le impediva di rimproverarla a dovere e poi c’era anche l’attenuante che seppur molto piccola Daphne ubbidiva ciecamente ai comandi della sua padroncina , intanto la cucciola avendo smesso di tremare e si godeva beata le carezze della padroncina e per impedire alla bimba di allontanare la manina la piccola con entrambe le zampine tentava di tenerla stretta a lei.

Mentre la serpina stava rientrare nel suo scompartimento, si sentì chiamare da una vocina familiare

Ellie!

La piccola serpina sorrise alla vista di Caroline Priscilla, la tassina le era mancata moltissimo durante l’estate, la presenza di Daphne e del grosso baule che Cappie trascinava evitarono ad Elisabeth di venire soffocata dai uno degli abbracci affettuosi dell’amica

Ciao Cappie sono felice di rivederti

disse la bimba, guardando l’amica e notando che non era cambiata molto durante l’estate, per la verità nemmeno lei era molto cambiata d’altronde, era solo crescita di un paio di centimetri, intanto la tassina la sommergeva di parole

Come stai? Come hai passato le vacanze? Tutto bene? Io sono stata a casa dai miei, non siamo andati in molti posti, qualche gita qua e là ma nulla di che. Oh mi sei mancata tantissimo! Mi spiace non averti scritto lettere, purtroppo non teniamo gufi in casa, il gatto se li è mangiati tutti! Però ho deciso quest’anno di comprare un gufo tutto per me, lo terrò in salvo da quel gattaccio malefico! Hai visto gli altri? Jorge? JaneYue? C’è spazio nella cambina? Spero di si, non ce la faccio più a trascinarmi dietro questo coso!

Elisabeth sorrise divertita dalla raffica di domande della piccola Cappie eppure doveva saperlo che la bimba era una macchinetta e quando partiva nessuno riusciva a fermarla e questa era una delle qualità che amava nell’amica come il fatto che era sempre di buon umore

Sono felice che non sei cambiata in questi mesi, mi sei mancata moltissimo sai Cappie, specialmente il tuo buon umore contagioso. - disse la bimba sorridendo all’amica – Come puoi vedere sto bene e ti ringrazio per avermelo chiesto e tu come stai? … vediamo cosa mi hai chiesto dopo? … Ah si … io ho passato delle splendide vacanze grazie, con il papà siamo stati a Villa Walker e ci siamo divertiti un mondo, poi siamo andati un paio di settimane sull’isola di Creta, se riesco a trovarle da qualche parte qualche foto ti faccio vedere un po’ di posti, sempre se non ho messo le foto nel baule s’intende, altrimenti devo trovare il modo di fartele vedere una volta arrivate a scuola, magari a colazione o a merenda, quando c’è meno gente in giro. – disse la bimba sorridendo all’amica – Be tu non mi hai scritto, ma, io si, mi sa che quella specie di piccione che usano a Creta per la posta dei maghi non è un granché come postino, devo ricordarmi a fine mese di scrivere a papà di fare un bel esposto per il servizio postale di Creta che a quanto pare è piuttosto scadente , bé lasciamo perdere – disse la bimba alzando le spalle, come per dire che la cosa ormai le importava bene poco, per poi proseguire il suo discorso con la tassina – Cappie mi prometti che l’anno prossimo mi scriverai almeno una volta al mese, per favore, così potremo tenerci in contatto e raccontarci tutto quello che facciamo, io intanto ti prometto fin d’ora che ti scriverò spessissimo – disse seria per poi tornare a sorridere felice di poter trascorrere un po’ di tempo con la sua amica – Non credo che il tuo gatto sia così cattivo e poi mi spieghi come fa a mangiare un gufo tutto da solo, non è che per caso ha lo stesso appetito della sua padroncina? Eh Cappie – disse la bimba con uno strano sorrisino – Per il momento tu sei la prima amica che rivedo dalle vacanze, non ho visto il tuo Jorge tranquilla lo sai no che non riesce a starti lontano per troppo tempo vedrai apparirà presto, come presto vedremo JaneYue e Kayleen. Dai accomodati – disse la bimba spostandosi leggermente per far entrare Cappie nello scompartimento – Come puoi vedere ci siamo solo io e Daphne quindi abbiamo tutto il posto che vogliamo, scegli un bel sedile ed accomodati pure – disse la bimba sorridendo per poi aggiungere ancora qualche parola – Ora che ho risposto a tutte le tue domande Cappie, ti presento Daphne non è bellissima? – disse la bimba sorridendo all’amica e stampando un bel bacione sulla testolina della volpacchiotta e rivolgendosi alla piccola

Vedi Daphne questa bella bambina è la mia amica Cappie, con lei devi comportarti da brava volpetta mi hai capita?

chiese la bimba alla cucciolina, la quale le rispose con un piccolo verso, sembrava che le avesse detto di si, d’altronde Daphne ubbidiva solo ad Elisabeth ed ogni tanto non sempre anche al padre della bimba, cosa molto utile visto che la piccola volpe una volta cresciuta avrebbe dovuto prendersi cura della padroncina.

Mentre le due bimbe parlavano, o meglio mentre Elisabeth rispondeva alle domande di Cappie, una bimba, probabilmente una primina dai capelli rossi si avvicinò loro con un timido sorriso presentandosi

Ciao! Io sono Ali Taylor, e sono nuova. Posso sedermi qui con voi?

Elisabeth si voltò per prima verso la bimba, guardandola dalla testa ai piedi

Lo vedo che sei nuova mia cara non sono mica cieca

pensò la serpina, qualche cambiamento nella bimba c’era stato eccome se c’era stato, intanto un’idea si affacciava nella testolina della bimba, la piccola continuò a fissare la nuova venuta e con un sorriso cordiale dipinto sul viso si rivolse alla rossa

Ciao Ali Taylor, io sono Elisabeth Alexandra Walker .

le disse salutandola e cercando con un po' di fatica di porgerle la manina, mentre la cucciolina faceva di tutto per impedirglielo

Daphne quante storie che fai, cosa ti prende? E' solo una bambina non è mica un berretto rosso - disse la serpina alla volpacchiotta accarezzandole la testolina, mentre la piccola faceva un versetto alla padroncina

Non ci credo, sei gelosa, bella la mia Daphne.

disse la bimba divertita dalla perfomance della cucciola

Dai Daphne saluta Ali

la piccola fece uno strano versetto che fece scoppiare a ridere la padroncina

Mi dispiace per il comportamente di Daphne, Ali, ti chiedo scusa, se vuoi puoi accomodarti qui con noi, c’è tanto posto e magari durante il viaggio potresti riuscire a fare amicizia con questa monella

aggiunse la serpina indicando la cucciolotta che stringeva fra le braccia e facendo segno ad Ali di precederla all’interno dello scompartimento.

Intanto la piccola Elisabeth ebbe l’impressione che qualcun’altro la stesse chiamando, non poteva esserne cerca c’era una gran confusione per i corridoi bambini che si chiamavano l’un l’altro e tante risate

Cappie, Eli!

la serpina si voltò in direzione della voce che era riuscita a sentire con qualche difficoltà in mezzo a tutta quella confusione ed in quel momento vide JaneYue che si spostava su di un lato del corridoio per farsi vedere, la piccola stando bene attenta a non far cadere Daphne, salutò con la manina l’amica e le fece segno di avvicinarsi.

Intanto fra il vociferare in corridoio e qualche volto noto o meno, alla serpina sembrò di intravedere Kayleen, Jorge e la Prefetta dei Dragargentei Arianna, così rimase ferma sull'ingresso dello scompartimento in attesa che la Grifa ed il Delfino si avvicinassero, ma, oltre i due bambini, le era sembrato di intravedere altri volti familiari, bè il viaggio era lungo ci sarebbe stato tutto il tempo di salutare Peter, Ethan Travis, Hans e gli altri amici sparsi per il treno, in fin dei conti il viaggio era appena iniziato e sicuramente prima di arrivare ad Hogwarts la bimba sarebbe riuscita a scambiare quattro chiacchiere con tutti i suoi amici.
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Messaggioda Caroline Priscilla » 10/09/2012, 11:25

[1 Settembre - Ore 7:00 - Hogwart's Express]


Si sentiva raggiante in quel momento. Aveva fatto un milione di domande ad Elisabeth tanto da non rendersi conto di cosa la serpina tenesse in braccio. Lanciò uno sguardo incuriosito al piccolo batuffolo di pelo, chiedendosi cosa fosse, ma la sua attenzione venne nuovamente catturata dalle parole dell'amica.

Sono felice che non sei cambiata in questi mesi, mi sei mancata moltissimo sai Cappie, specialmente il tuo buon umore contagioso. Come puoi vedere sto bene e ti ringrazio per avermelo chiesto e tu come stai? … vediamo cosa mi hai chiesto dopo? … Ah si … io ho passato delle splendide vacanze grazie, con il papà siamo stati a Villa Walker e ci siamo divertiti un mondo, poi siamo andati un paio di settimane sull’isola di Creta, se riesco a trovarle da qualche parte qualche foto ti faccio vedere un po’ di posti, sempre se non ho messo le foto nel baule s’intende, altrimenti devo trovare il modo di fartele vedere una volta arrivate a scuola, magari a colazione o a merenda, quando c’è meno gente in giro

"Mi sei mancata moltissimo sai Cappie, specialmente il tuo buon umore contagioso" a quelle parole la bambina arrossì deliziata. Era felice che la sua esuberanza non fosse fastidiosa, ma anzi rendeva anche gli altri felice.

Sull'isola di Creta? Wow! Non ci sono mai stata! E Villa Walker è dove abiti? Deve essere una casa davvero grande! Oh si sarei felicissima di poter vedere le foto che hai fatto!

Be tu non mi hai scritto, ma, io si, mi sa che quella specie di piccione che usano a Creta per la posta dei maghi non è un granché come postino, devo ricordarmi a fine mese di scrivere a papà di fare un bel esposto per il servizio postale di Creta che a quanto pare è piuttosto scadente , bé lasciamo perdere...Cappie mi prometti che l’anno prossimo mi scriverai almeno una volta al mese, per favore, così potremo tenerci in contatto e raccontarci tutto quello che facciamo, io intanto ti prometto fin d’ora che ti scriverò spessissimo

Non c'è neanche bisogno di chiederlo capo- disse la bambina, esibendosi in un perfetto saluto militare- ti sommergerò di lettere senza neanche che tu me lo chieda! Mi spiace non aver ricevuto la tua lettera, può darsi che il piccione abbia perso la strada...boh, chissà che fine avrà fatto...

Non credo che il tuo gatto sia così cattivo e poi mi spieghi come fa a mangiare un gufo tutto da solo, non è che per caso ha lo stesso appetito della sua padroncina? Eh Cappie

A quelle parole la piccola scosse decisa il capo, lo sguardo ora tornato serio mentre la sua voce si caricava di tragica teatralità per descriverlo.

Oh no. Per niente. Lui è la malvagità fatta gatto. Sembra innocuo a prima vista, ma in realtà quel miserabile ha già tramato qualcosa contro di te. Non so come faccia mia madre ad adorarlo. In primo luogo è grasso. E' un gatto grosso e pesante, che crede di essere tutto il contrario. Quando entra in camera mia, rompe sempre qualcosa perchè pensa di poter fare lo slalom fra i vari oggetti che ho sugli scaffali, ma in realtà la sua mole è talmente grande che non ce la fa. Mi ha rovinato più di un peluche con le sue unghiacce e non fa altro che lamentarsi di continuo! Se non lo coccoli, miagola; se non gi dai da mangiare, miagola; se gli dai da mangiare, miagola; se non gli presti attenzione, miagola; se gli presti attenzione, miagola! Prima o poi lo trasformerò in un topo! E poi mangia i gufi! E non per appettito! E' solo ingordo e non ha il senso della misura! Aspetta, dovrei avere una sua foto nel baule...

disse la tassina, aprendo il baule e rovistando fra le varie cose, prima di tirare fuori una foto con un'esclamazione soddisfatta.

Mia madre ha voluto a tutti i costi darmi anche una sua foto. Si chiama Mirtillo II ed è la mia nemesi...

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Qui sembra un angelo, ma non lasciarti ingannare dal suo aspetto innocuo...- disse seria, rimettendo la foto nel baule e chiudendolo con un calcio. Poi le due bimbe ricominciarono a parlare tranquillamente

Per il momento tu sei la prima amica che rivedo dalle vacanze, non ho visto il tuo Jorge tranquilla lo sai no che non riesce a starti lontano per troppo tempo vedrai apparirà presto, come presto vedremo JaneYue e Kayleen. Dai accomodati

Jorge? Stare lontano da me? Ma se mi frequenta solo per poterti prendere in giro!- rispose ridendo, mentre trascinava il proprio baule all'interno dello scompartimento e lo sistemava, non con qualche difficoltà, nella'apposito sostegno.Oh si! Non vedo l'ora di salutarla, chissà come sta! Uhm...Kayleen...Kayleen...non è quella ragazza di Grifondoro? Non ci ho mai parlato, è simpatica?- chiese, per poi concentrarsi nuovamente sulle parole della serpina

Ora che ho risposto a tutte le tue domande Cappie, ti presento Daphne non è bellissima? Vedi Daphne questa bella bambina è la mia amica Cappie, con lei devi comportarti da brava volpetta mi hai capita?

Ellie...è bellissima! Ecco cos'era! E' una volpe! Posso accarezzarla?- gli occhi della giovane strega luccicavano estasiati, tuttavia la loro conversazione venne interrotta in quel momento da un'altra bambina, sembrava più giovane di loro, dai lunghi capelli rossi.

Ciao! Io sono Ali Taylor, e sono nuova. Posso sedermi qui con voi?

Ciao Ali! Io sono Cappie, piacere di conoscerti. Certo, credo che non ci siano problemi vero Ellie? Abbiamo posto a sufficienza!- disse, uscendo dalla cabina per permettere alla nuova arrivata di entrare. Nel mentre era intenta in quella operazione, sentì una voce chiamare lei e la serpina

Cappie, Eli!

La piccola si girò, riuscendo a vedere in mezzo a quel casino il volto raggiante di JaneYue. Le tre amiche avevano vissuto una bellissima esperienza al Lago, qualche giorno prima di partire per le vacanze, e questo non aveva fatto altro che rinsaldare ancora di più la loro amicizia. O almeno così era per la giovane Cappie. La bambina quasi si sbracciò nel salutarla. Nel fare così, notò altre due persone un po' più in lontananza. Una ragazza che forse aveva intravisto ogni tanto al tavolo dei Grifondoro, forse proprio Kayleen, e il suo amico delfino Jorge Alvares, la nemesi/amante di Elisabeth.

Jorge! Da questa parte!
JaneYue! Quanto tempo! Hai bisogno di una mano?


chiese la piccola, dirigendosi verso l'amica per aiutarla eventualmente col suo bagaglio. Chissà che fine avevano fatto gli altri suoi compagni di avventura. Sperava di avere l'occasione di vederli presto, pensava la bambina mentre si avvicinava all'altra Serpeverde per abbracciarla con trasporto, se quest'ultima glielo avesse permesso...


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Messaggioda Jorge » 18/09/2012, 19:13

Alvares, Ward...

Stava rincorrendo i boccoli biondi di Kayleen per poter trascorrere il viaggio in piacevole compagnia, pianificando, forse, qualche marachella da compiere quell’anno, giusto per rendere più divertente la permanenza a Hogwarts, quindi al saluto di AriannaRicciardi trasalì vistosamente. Sapeva che esistevano incantesimi che permettevano di leggere nella mente, anche se non sapeva esattamente come funzionavano, e temeva che la Prefetta dei Draghi potesse comprendere, solo passandogli accanto, che non aveva buone intenzioni e quindi punirlo preventivamente. La sua sortita dell’anno scorso nei dintorni della Foresta Proibita gli bruciava ancora, ma più della punizione avuta quello che le imputava era l’avergli impedito di vedere un vero e proprio drago in ali e scaglie. Forse poteva organizzare con Kayleen un qualche scherzo ai suoi danni per vendicarsi…

Jorge Alvares, come ti permetti di fare questi pensieri?

La voce della mamma irruppe nella sua mente con tanta forza che il portoghese si appiccicò alla parete del vagone, rosso in viso per la vergogna.

Prefetta Ricciardi.

Rispose quindi in automatico, con un tono di voce rispettoso e palesemente non finto, come se sua madre potesse davvero vederlo.

Jorge! Da questa parte!
JaneYue! Quanto tempo! Hai bisogno di una mano?


La voce di Cappie sovrastò quella della madre nella sua mente, costringendolo a riprendere in mano il suo baule e trascinarlo, questa volta in una direzione ben precisa.

Su figlia dei fiori, che con la tassetta ci divertiamo…

Diede così una pacca sulla spalla alla Grifondoro, superandola e entrando nello scompartimento di fronte al quale stazionavano Caroline Priscilla e Elisabeth.

Lingua Argentata… è un piacere sapere che anche quest’anno sarai dei nostri…

Salutò così la Serpeverde, gettando non senza poche fatiche il baule sulla rete posta sopra i sedili e rimanendo in piedi vicino alla porta visto che a quanto pare nessuna delle sue compagne di viaggio aveva intenzione di sedersi. Si guardò intorno, osservando Cappie provare ad abbracciare la mini ninja e notando la piccola volpe che Elisabeth teneva tra le braccia.

Carina la tua piccola palla di pelo… è proprio l’animale che fa per te…

Disse quindi con un sorriso sincero e un tono di voce per la prima volta non canzonatorio, anche se forse, Elisabeth non avrebbe apprezzato la motivazione che c’era dietro a quella affermazione. Un movimento frenetico nella sua tasca gli ricordò che era da quando avevano lasciato il Paiolo Magico che Patis non usciva a prendere un po’ d’aria. Così aprì la borsa che teneva a tracolla per dare al suo furetto la possibilità di mettere il musetto pezzato fuori.

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Messaggioda Miyabi » 21/09/2012, 14:09

[1 Settembre - Ore 7.05 - King's Cross Station => Hogwart's Express]


Com'erano passate in fretta le vacanze estive: sembrava ieri che era tornata sull'isola di Enoshima, suo luogo di nascita, a trovare i parenti più anziani, ed ora invece era già lì, all'ingresso della stazione londinese, diretta verso il binario 9 e 3/4 coi propri genitori.
Ricordava bene quanto fossero stati sconvolti l'anno prima nel dover attraversare la barriera tra il binario 9 e 10, ed era felice di sapere che, quell'anno, sarebbe stato tutto più facile: durante quei tre mesi di vacanza aveva avuto modo di raccontare alla sua mamma e al suo papà tutto quello che aveva fatto ad Hogwarts, che lezioni avesse seguito e quali fossero i meccanismi interni alla Scuola, come la Coppa delle Case ad esempio.
Certo, ne aveva approfittato anche per rilassarsi, ma era felice di tornare all'accademia di magia così avrebbe potuto rivedere tutti i suoi amici come Kayleen, Jorge, Elisabeth... ed Ethan Travis, il bambino al quale aveva pensato di più durante quel periodo di lontananza: chissà se stava bene e se l'aveva pensata ogni tanto?
Quei pensieri l'accompagnarono fino a quando, coi genitori vicini, non attraversò la colonna di pietra tra i due binari, ritrovandosi infine di fronte a quello che davvero le interessava: il binario 9 e 3/4, dove era situato l'imponente e fiammeggiante Espresso per Hogwarts.

Ci siamo...

Mormorò quindi la bambina, voltandosi verso i genitori con un po' di tristezza negli occhi perché le dispiaceva separarsi nuovamente da loro e sapeva di poterli rivedere solo a Natale.
La prima ad avvicinarsi a lei fu sua madre, con un piccolo sorriso sulle labbra e l'espressione molto dolce, espressione che tra l'altro si vedeva raramente in Azusa.

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Yoikoto, to dare mo kinishinaide kudasai. Gyōgi yoku shi, kenmeina koto.
(Sii brava, e non dare fastidio a nessuno. Comportati bene e sii giudiziosa.)

Le disse, accarezzandole il capo in una carezza piuttosto delicata.

Rūru o yaburu to, anata no ie ni pointo o ushinawanai yō ni shiyou to shinaide kudasai. Anata no watashitachiha hokori ni omo~tsu te kudasai.
(Non infrangere le regole e cerca di non far perdere punti alla tua Casata. Rendici fieri di te.)

Watashi wa, okāsan o o yakusoku shimasu.
(Te lo prometto, mamma.)

Rispose subito la bambina, con un piccolo sorriso tremolante per l'emozione.
Dopo Azusa, fu la volta di William di avvicinarsi alla bambina, abbracciandola forte e baciandole i capelli con affetto.

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Ascolta tua madre, ma cerca anche di divertirti, mh?
E coltiva le amicizie, sono la cosa più importante.


Sorrise più ampiamente a quelle parole, annuendo solo prima di staccarsi da suo padre e guardare entrambi negli occhi per un lungo, lunghissimo istante.

Watashi wa anata o ketsujō suru koto ni... Mi mancherete.

Mormorò prima nella sua lingua madre e poi in inglese, sorridendo un'ultima volta per poi dare loro le spalle e correre verso l'Espresso, salendo su di esso con un sospiro: odiava le partenze, anche se sapeva che li avrebbe rivisti presto.
Una volta salita sul treno, la bambina si guardò intorno, indecisa su dove andare perché a prima vista non vedeva nessuno di conosciuto nei dintorni.

Soshite imanani?
(E ora che faccio?)

Si domandò a bassa voce, fino a che non le sembrò di scorgere una figura familiare che voltava l'angolo.

Kayleen?

Provò a seguire quell'ombra vista per una manciata di secondi, girando l'angolo a sua volta, fino a che non si ritrovò davanti ad uno scompartimento pieno di bambini che, con suo enorme sollievo, conosceva.

Jorge, Kayleen, Elisabeth... ciao a tutti!

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Messaggioda Vergil » 24/09/2012, 22:03

| PRESSO HOGWARTS EXPRESS |


Dammi ascolto e cerca di capire quando ti dico che è un'opportunità da non sottovalutare!

Pa'... Onestamente non credo che un corso formativo di equitazione con struzzi sia importante per la mia esperienza di vita!

Ed è qui che ti sbagli figliolo!
Io ho cominciato così!


Cavalcando struzzi?
Pa' tu hai iniziato la tua carriera vendendo frutta e verdura, cosa c'entrano gli struzzi?


Che le uova dello struzzo sono molto preziose e buonissime, inoltre è una specie in via di estinzione, quindi le uova possono essere piazzate ad un prezzo altissimo, dunque imparando a galopparli imparerai a diventare loro amico, ergo allevamento di struzzi, ergo tante uova ed ergo tanti soldi!

... Tu sei sicuro che non stai dicendo questo solo perché hai paura che prenda in considerazione l'idea di diventare Auror vero?
Non mi dire che tu e la mamma avete ancora paura per la mia incolumità...


Beh... In parte forse è così... Ma cerca di capire la mamma, è tanto in apprensione, e se ti succede qualcosa?

E se uno struzzo mi rende per sempre sterile con una beccata precisa e letale?

E' sicuramente meno probabile di un malvivente che ti punta una bacchetta alla gola e tu sei costretto ad affrontarlo perché ti pagano per farlo... Abbiamo tanti soldi, siamo una famiglia molto ricca, perché non puoi fare un lavoro tranquillo?

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Perché... Sono fatto così... Non voglio scegliere il mio destino in base a quello che è stato prima di me, in base a voi...
E poi scusa ma gli struzzi non mi vanno per nulla a genio!


Ah in quel caso ho sentito dire che anche i fenicotteri sono in via di estinzione e...

Pa'... E' meglio che vada, parte il treno e non posso di certo inseguirlo al galoppo di uno struzzo!

... Uff, hai ragione figliolo, allora dirò a tua madre che non hai accettato nemmeno questo, dovrò sorbirmela io durante i suoi deliri di apprensione e terrore!

Grazie Pa', adesso vado, mandale un bacio e dille di non preoccuparsi, ci sono ancora due anni davanti a me, chissà che non cambi idea!

Sei un Cartwright e so bene quanto noi Cartwright siamo precisi quando scegliamo una strada, ma le dirò questa bugia a fin di bene... Per ora!
... Dai un abbraccio al tuo vecchio!


Non sei mica tanto vecchio, ho visto fenicotteri con molte più rughe, sai?

E fu così che al termine di una conversazione/discussione iniziata da molto prima di arrivare in stazione, padre e figlio si poterono scambiare un affettuoso gesto di vicinanza familiare, stretto e complice, di due uomini con sangue simile ed un simile senso dell'umorismo nei confronti della vita.
Si, ormai era arrivato il successivo anno di scuola anche per Vergil Cartwright, prefetto di Tassorosso nonché professore ad honorem di fannullonogia.
Lo zaino in spalla non era poi così grosso, ma era anche dato dal fatto che la maggior parte dei veri bagagli erano già stati spediti a scuola.
La famiglia di Vergil era molto ricca, piena di risorse e con molti agganci nel mondo economico babbano e magico, chi lo avrebbe mai detto osservando un figlio come lui, quel capellone, che di sicuro non si perdeva in vestiari sofisticati o ostentazioni di chissà quale stirpe piena di possibilità economiche.
Il ragazzo non aveva intenzione di nascondere certe cose, semplicemente non gli veniva in mente di menzionarle, essendo stato abituato da padre e madre fin da piccolo a farsi accettare per quello che era, non per quello che possedeva.
Al termine di quell'abbraccio, i due familiari si diedero il cinque a vicenda, come se fossero grandi amici e così Vergil poté voltarsi deciso e pronto a salire a bordo dell'espresso per Hogwarts.
Prese la scaletta del vagone numero quattordici, mentre salutava qualche ragazzino che lo riconosceva al volo e nel frattempo lanciava occhiate ovunque per cercare di vedere gente come Calvin, Evan o magari proprio la sua ragazza, Arianna che si trovava appena qualche metro più avanti.
La sua attenzione però, fu colta un poco prima da una bambina orientale salita pochi secondi prima di lui che Vergil conosceva molto ma molto bene.
Sorrise contento e sereno, osservandone il cambio dei tratti, quelli di una piccola creatura che fioriva molto velocemente e che nei suoi dodici anni dimostrava già un'ottima propensione alla bellezza canonica della sua razza nipponica.

Ma guarda chi si vede!
Le ametiste più passano i mesi e più brillano eh!?
Come stai Miyabi?


Chiese facendosi velocemente avanti, parlando a voce buona e moderata, un tono che probabilmente Arianna poco più avanti avrebbe sentito dalla poca distanza che li stava separando.
Nel frattempo quindi il ragazzo proseguiva avanti e afferrava velocemente la valigia di Miyabi mettendola sopra lo scomparto togliendole il peso di chiedere aiuto o di sforzarsi troppo, mentre con una veloce prontezza di riflessi poco dopo afferrava al volo una cioccorana che aveva fatto un bel balzo tentando in tutti i modi di fuggire dalle grinfie di un piccolo primino, restituendogliela con un sorriso divertito e solare.

Ecco a te, attenzione che sono molto latitanti!
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Messaggioda Aryanne » 25/09/2012, 12:47

Prefetta Ricciardi.

Arianna fissò per un momento Jorge, il Delfino che aveva punito l'anno prima insieme alla Grifondoro Kayleen, inarcando per un momento un sopracciglio con aria inizialmente scettica; le sembrava un po' strano quel tono rispettoso da parte sua, che non aveva mai fatto mistero di non adorare la Prefetta.
In ogni caso, un piccolo sorriso increspò le sue labbra a quel saluto: l'anno prima era passato ormai, si sperava che lui fosse un po' più cresciuto e lei sicuramente lo era, o almeno ci si sentiva; se fino al precedente anno scolastico aveva sempre pensato a quanto fosse divertente usare il suo potere per togliere punti e dispensare punizioni, sentiva ora che quelle stupidaggini avevano davvero perso importanza, e quindi era inutile trattare con aria di superiorità il Delfino.

Spero tu abbia passato delle belle vacanze.

Gli disse infatti, con un'inflessione nella voce il più possibile amichevole per fargli comprendere che per quanto la riguardava potevano anche ricominciare da capo.
Lo salutò con un cenno del capo e lo lasciò dai suoi amici, andando a mischiarsi con un gruppo di Draghesse del suo stesso anno.

Ary!

Margaret, ciao. Passate delle belle vacanze?

Oh sì, sono stata a Montréal con i miei genitori, non puoi capire che b-- .... Ary, ma cos'è quello?

La Draghessa abbassò lo sguardo sul bracciale che portava al polso, e che la compagna di Casata aveva indicato con aria schifata: un bracciale con delle piccole borchie, sicuramente non il suo genere e comprendeva bene perché la ragazza l'avesse indicato con aria abbastanza stranita.

Un regalo... perché?

Beh, sai, non è che sia proprio il tuo genere...

La Ricciardi assottigliò lo sguardo a quelle parole, lanciando all'altra un'occhiata gelida e perforante che le fece addirittura fare un passo indietro per la paura.

M-ma è comunque bellissimo, molto fashion!

Uno sbuffo sarcastico uscì dalle labbra di Arianna, la cui attenzione però venne poi catturata da una voce, una voce familiare che non aveva sentito per tutta l'estate e che ora, dopo tutto quel tempo, suonava nelle sue orecchie quasi come melodiosa.

Ecco a te, attenzione che sono molto latitanti!
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Volse il capo verso quella voce e ridacchiò, scuotendo appena la testa mentre salutava l'amica con un cenno della mano e si avvicinava a lui che stava ora parlando con una giapponesina sconosciuta alla Prefetta.

Ancora non siamo arrivati a scuola e già sei diventato l'eroe dei primini... ma che bravo, Cartwright.

Fu così che Arianna si rivolse a Vergil, un sorriso malizioso sulle labbra che si ampliò nel momento in cui il ragazzo si fosse voltato verso di lei: non era cambiato molto in quei tre mesi, forse appena più alto ma tanto la superava già dall'anno prima.

Non mi presenti alla tua piccola amica?

Gli domandò poi, indicando Miyabi con un cenno della testa ed un piccolo sorriso.
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Messaggioda JaneYue » 26/09/2012, 20:26

[Hogwarts Express- Pochi minuti prima della partenza]


Folla, veramente una gran folla c'era nei vagoni del treno ancora a qualche minuto dalla partenza!

Le sue amiche Elisanbeth e Cappie parvero non sentirla inizialmente. Jane non sopportava trovarsi in mezzo a tanta gente. Il motivo principale era che non poteva tenere sotto controllo la situazione o comunque non come avrebbe voluto! Inoltre non era abituata a tutte quelle grida! Insomma, si, l'era capitato di trovarsi in certe situazioni, specialmente a Miami e recentemente ad Hogsmeade o a Diagon Alley. In quei momenti, probabilmente solo in quelli, quasi sentiva nostalgia della quiete che regnava al Clan.. Per qualche istante, la mente della piccola tornò alla sede del Clan, in Giappone. Come in un flashback la sua mente le fece rivedere delle immagini... Tanti bambini ma tutti in riga, tutti in silenzio... Il suo sguardo si fece assorto..

Ma durò solo qualche istante quando intravedendo Elisabeth, che avendola vista la stava salutando facendole segno di raggiungerla, tornò alla realtà. La bambina ringraziò mentalmente l'amica. Sorrise prontamente annuendole. Pochi secondi dopo, anche Cappie la vide.

Jorge! Da questa parte!
JaneYue! Quanto tempo! Hai bisogno di una mano?

Jorge?! C'era anche lui?! La piccola fece per girarsi per guardarsi alle spalle ma si bloccò avvertendo che qualcuno le si stava avvicinando. Infatti qualche secondo e venne letteralmente travolta dall'abbraccio caloroso dalla Tassina. JaneYue, adorava gli abbracci ma non le veniva tanto semplice darne, meglio dire quindi, che si lasciò travolgere da quell'abbraccio inaspettato ma gradito.

Cappie... Disse Jane dolcemente, in evidente imbarazzo ma rivolgendo all'amica un piccolo sorriso sincero.

Con la coda dell'occhio intravide Jorge passare accanto a loro per entrare nello scompartimento.
Il suo sguardo tornò all'amica.

Ehm...Non preoccuparti Cappie, mancano pochi passi allo scompartimento.. Affermò ancora mezza imbarazzata rispondendo alla sua precedente domanda.

Pero' la curiosità prese il sopravvento così le chiese

Cappie, la ragazza davanti a me, dietro di te, è una nuova arrivata? Non mi sembra di averla mai vista. Ovviamente si riferiva alla rossa che la precedeva.

Poi si voltò velocemente per controllare la situazione dietro di sé. Intravide Kayleen.

Kay! Disse sorridendole. I ricordi della divertente ed avventurosa mattina passata con lei ed Elisabeth a Hogsmeade prima delle Vacanze, erano ben impressi nella sua mente.

Jorge, Kayleen, Elisabeth... ciao a tutti!

La serpina si spostò leggermente per capire la provenienza della vocina che aveva appena udito. Sembrava appartenere ad un'altra ragazzina, un'orientale come lei. Sembrava essere giapponese... Nemmeno lei aveva mai visto prima.

Dovrebbe essere al secondo anno anche lei.. Pensò.

Cappie, che ne dici di entrare nello scompartimento e smaltire la fila in attesa?! Dentro potremo parlare tranquillamente e potrò mostrarvi due cosette e poi il treno sta per partire. Propose tranquillamente alla Tassina. Con "due cosette" si riferiva ai due regali, il suo nuovo amichetto/cucciolo di Lince Ray, che inoltre aveva una gran voglia di far uscire dalla gabbietta, e la sua Scopa. Sapeva che così probabilmente avrebbe alimentato la curiosità dell'amica ma le venne quasi naturale accennarglielo..era così contenta ed orgogliosa di quei due regali!

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Messaggioda Elisabeth » 09/10/2012, 22:11

L’Hogwarts Express era partito da Londra e ben presto un nuovo anno scolastico sarebbe iniziato.
Elisabeth era riuscita ad afferrare la piccola Daphne, la sua dolcissima volpacchiotta, che nel bel mezzo del corridoio del vagone subito dopo averla sentita uggiolare ed un attimo dopo aveva fatto la sua comparsa Caroline Priscilla, “Miss Mitraglietta”, come aveva preso a chiamarla durante l’estate nella sua testolina, la piccola Tassa era un vero portento riusciva a pronunciare un infinità di parole in pochissimi secondi ed alla bimba quella qualità e soprattutto il buonumore dell’amica le erano mancate moltissimo, nonostante con lei ci fosse il suo adorato papà.

Appena la Serpina fu a tiro della Tassa venne inondata da una marea di parole e dall’allegria dell’amica, la piccola Elisabeth rispose di buon grado a tutte le domande dell’amica e udite udite era persino riuscita a farla arrossire.

Appena Elisabeth vide l’amica tutta rossa in viso iniziò a sorridere soddisfatta, era la prima volta che le riusciva un’impresa del genere, fare arrossire Cappie era una cosa fuori dal comune

Credo proprio che il nuovo anno scolastico sarà molto divertente

Pensò la bimba sorridendo e pensando a quale marachella poteva mettere in atto, in fin dei conti doveva ancora far vedere che era degna figlia di suo padre, una Walker che non ne combina di tutti i colori, non sarebb stata una Walker e soprattutto se buon sangue non mentiva, ed era ovvio che nelle vene della bimba scorresse dell’ottimo sangue, ne avrebbe combinate di tutti i colori ricalcando fedelmente le orme paterne.
Intanto il discorso delle due bimbe si era spostato sulle vacanze con Elisabeth che menzionava i posti dove era stata e la tassina che le rispondeva

Sull'isola di Creta? Wow! Non ci sono mai stata! E Villa Walker è dove abiti? Deve essere una casa davvero grande! Oh si sarei felicissima di poter vedere le foto che hai fatto!

Elisabeth si divertiva sempre un mondo in compagnia di Cappie e quei pochi minuti trascorsi con lei, la resero molto felice

Ti posso garantire che Creta è un bellissimo posto, mi dispiace solo non essere riuscita a visitarla tutta. Si Villa Walker è dove sono cresciuta è un bel posto, potresti venire a trovarmi qualche volta.

Disse la bimba, per poi dire all’amica che le aveva scritto dall’isola utilizzando degli strani volatili molto simili ai piccioni e chiedendo all’amica di scriverle l’estate successiva e promettendole subito che l’estate successiva lei l’avrebbe fatto spesso.

A quelle parole la piccola Cappie rispose prontamente con un piccolo saluto militare che alla bimba piacque molto, anche se per un momento, un solo piccolissimo momento, il bel sorriso che aveva sul volto era sparito, quel saluto le aveva ricordato suo papà che avrebbe rivisto se tutto fosse andato nel migliore dei modi l’estate successiva.

Non c'è neanche bisogno di chiederlo capo ti sommergerò di lettere senza neanche che tu me lo chieda! Mi spiace non aver ricevuto la tua lettera, può darsi che il piccione abbia perso la strada...boh, chissà che fine avrà fatto...

Elisabeth fissò sconcertata Cappie per poi chiederle

Da quando mi chiami capo, Cappi? Questa mi giunge nuova. Ricordati che me l’hai promesso mi dovrai sommergere di lettere la prossima estate

Dalle vacanze appena trascorse si passò a parlare del gattone della tassina, la quale sosteneva che era cattivo ed Elisabeth che pur non conoscendolo lo difendeva, la bimba non poteva credere che quel gatto fosse cattivo come diceva l’amica e poi anche lo fosse stato realmente la serpina l’avrebbe difeso comunque, avere un nonno veterinario ed averne ereditato la passione per gli animali faceva si che la bimba adorasse ogni animaletto che incontrava, che fosse magico o meno non faceva differnza.

Intanto Cappie aveva preso a descrivere il suo gatto
Oh no. Per niente. Lui è la malvagità fatta gatto. Sembra innocuo a prima vista, ma in realtà quel miserabile ha già tramato qualcosa contro di te. Non so come faccia mia madre ad adorarlo. In primo luogo è grasso. E' un gatto grosso e pesante, che corangee di essere tutto il contrario. Quando entra in camera mia, rompe sempre qualcosa perchè pensa di poter fare lo slalom fra i vari oggetti che ho sugli scaffali, ma in realtà la sua mole è talmente grande che non ce la fa. Mi ha rovinato più di un peluche con le sue unghiacce e non fa altro che lamentarsi di continuo! Se non lo coccoli, miagola; se non gi dai da mangiare, miagola; se gli dai da mangiare, miagola; se non gli presti attenzione, miagola; se gli presti attenzione, miagola! Prima o poi lo trasformerò in un topo! E poi mangia i gufi! E non per appettito! E' solo ingordo e non ha il senso della misura! Aspetta, dovrei avere una sua foto nel baule...

Dai Cappie il tuo gatto non è cattivo come dici vuole solo giocare

E mentre la serpina diceva queste cose vide la tassina aprire il baule e cercare qualcosa, per poi potrarle soddisfatta una foto del gatto in questione e riprendendo a parlare.

Mia madre ha voluto a tutti i costi darmi anche una sua foto. Si chiama Mirtillo II ed è la mia nemesi... Qui sembra un angelo, ma non lasciarti ingannare dal suo aspetto innocuo…

Dai Cappie è solo un gatto, tu gli dici di fare qualcosa e lui la fa, semplice no.

Per Elisabeth era semplice, lei sapeva come trattare con gli animali ed un gatto come quello di Cappie sarebbe stata capacissima di metterlo in riga in poco tempo, d'altronde in Francia l’aveva fatto con il gatto di sua nonna.

I discorsi fra bambine cambiano ad una velocità sorprendendo ed ora dopo le vacanze, il gatto della Tassina il discorso si era spostato sugli altri amici con Elisabeth che sosteneva che non aveva incontrato nessuno, tantomeno Jorge, JaneYue e Kayleen.

Subito dopo aver menzionare il Delfino la Tassina si mise a ridere e le rispose

Jorge? Stare lontano da me? Ma se mi frequenta solo per poterti prendere in giro!

Effettivamente adesso che mi ci fai pensare, dopo che abbiamo fatto merenda tutti insieme in Sala Grande ogni volta che mi ritrovo il Pinnato, fra i piedi tu sei nei paraggi o quasi sempre ci sei

E quella nuova macabra scoperta irritava enormemente la bimba

Quindi se voglio passare un po’ di tempo con Miss Mitraglietta mi devo subire la compagnia del “Mammifero Pinnato”

Chissà poi perché invece di utilizzare i nomi dei bambini, la piccola Elisabeth stava utilizzando quei buffi soprannomi che si era inventata un pomeriggio sulle spiagge di Creta, dove annoiata più del solito stava cercando di leggere un libro di Cura che le aveva mandato il nonno dalla Francia.

Intanto Cappie aveva ripreso a parlare facendo in modo che Elisabeth si concentrasse nuovamente su di lei

Oh si! Non vedo l'ora di salutarla, chissà come sta! Uhm...Kayleen...Kayleen...non è quella ragazza di Grifondoro? Non ci ho mai parlato, è simpatica?

Kay simpatica, è una bambina simpaticissima vedrai diventerete subito amiche

Disse la Serpina stupita del fatto che una bimba come Cappie non conoscesse la Grifa, avendo un carattere allegro e solare come il suo Elisabeth sarebbe stata in grado di conoscere in poco tempo tutti gli studenti di Hogwarts.

Facciamo così Cappie, la prossima volta che vedo Kay e tu sei nei paraggi te la presento

Disse la bimba, per poi presentare all’amica la sua adorabile volpina.

Ellie...è bellissima! Ecco cos'era! E' una volpe! Posso accarezzarla?

Certo che puoi accarezzarla, ti consiglio un bel grattino dietro l’orecchio destro a Daphne piace un mondo e farete subito amicizia

Disse la Serpina con due occhietti che le brillavano.

Subito dopo Cappie e la piccola Ali, una primina con i capelli rossi, fece la sua apparizione una concasata di Elisabeth, JaneYue.

Cappie, Eli!

Elisabeth sorrise all’amica e visto che non poteva abbracciarla visto che Cappie l’aveva preceduta si limitò a salutarla cordialmente

Ben arrivata Jane, passato delle belle vacanze?

Chiese la bimba sorridendo, mentre “Cappie occhio di lince” riconobbe subito il Delfino e gli fece cenno di avvicinarsi, decisamente Elisabeth quel giorno era in vena di dare soprannomi

Jorge! Da questa parte!
JaneYue! Quanto tempo! Hai bisogno di una mano?


Elisabeth fece un sorriso in direzione di Kay, anche se era in compagnia del Delfino e sorridendo abbracciò l’amica, si erano divertite un mondo ad Hogsmeade ed abbracciarla per pochi minuti nel salutarla le era sembrata la cosa più normale di questo mondo

Ciao Kay, come stai?

Elisabeth non badò molto al Delfino era molto più interessata a salutare le sue amiche, intanto il ragazzino si era avvicinato e prima di entrare nello scompartimento salutò a modo suo la serpina

Lingua Argentata… è un piacere sapere che anche quest’anno sarai dei nostri…
Carina la tua piccola palla di pelo… è proprio l’animale che fa per te…


E dove dovrei essere “Sottospecie di mammifero Pinnato”. Parla chiaro cosa volevi dire su Daphne?

I due bambini erano vicini da due secondi e già Elisabeth rispondeva a tono al bambino, intanto dalla borsa del Delfino fece capolino un musetto simpatico e per pochi secondi Elisabeth si dimenticò di detestare il bambino

Ma che carino che sei – disse la bimba guardando il furetto, per poi ricordarsi chi era il proprietario dell’animaletto – Grazioso animaletto – disse la bimba per poi voltarsi dall’altra parte.

Sembrava che lo scompartimento che il padre Elisabeth aveva scelto per la bimba avesse chissà che attrazione particolare tutti gli amici e gli amici/nemici della bimba erano lì, ma, invece di stare al suo interno erano tutti fuori, sembravano curiosi di vedere chi altri si sarebbe aggiunta al piccolo gruppetto, la Serpina accarezzava la testolina della sua volpina ed appoggiata alla porta dello scompartimento buttava qualche occhiatina fuori dal finestrino, nonostante ci fossero tanti amici ed era felice di rivederli si sentiva triste, triste perché avrebbe dovuto aspettare un anno per rivedere suo padre ed un anno era un periodo lunghissimo per una bambina.

Mentre guardava fuori dal finestrino la piccola Elisabeth sentì una vocina familiare

Jorge, Kayleen, Elisabeth... ciao a tutti!

Era la sua amica Miyabi, la prima bambina che aveva conosciuto e alla quale non importava che lei fosse di Serpeverde, come a lei non aveva importato e non importava niente che lei fosse una natababbana, così felice andò verso Miyabi

Ciao Miyabi, come stai?

Disse la serpina abbracciando l’amica, stando ovviamente attenta a non fare male alla cucciolina che stringeva fra le braccia.

Decisamente quel vagone era fin troppo popolato, la bimba vide passare anche degli studenti più grandi che conosceva solo di vista, riconobbe il prefetto dei Tassi Vergil Cartwright e la Prefetta dei Draghi Arianna Ricciardi , così visto che era si trovava lì per educazione salutò entrambi.

Buongiorno Prefetta Ricciardi, buongiorno Prefetto Cartwright

Dopo aver salutato i due prefetti la piccola Elisabeth fece una proposta ai suoi amici

Forza ragazzi entriamo, altrimenti rischiamo di fare tutto il viaggio qui fuori in piedi, non so voi, ma, io preferisco fare conversazione seduta comodamente su uno dei sedili là dentro

e dopo aver pronunciato quelle parola la bimba entrò nello scompartimento, tolse il trasportino di Daphne dal sedile che aveva occupato poco prima, lo adagiò per terra e si sedette tranquillamente con la cucciolina sulla ginocchia, non si fidava a rimetterla nel suo trasportino, la cucciolina era come la padroncina, niente le avrebbe impedito di mettersi nei guai, ma, la Serpina era ben decisa a farle fare il primo viaggio per Hogwrats senza troppi traumi e dolcemente le accarezzava la testolina per convinere la piccola a stare buona e perchè no, magari a farsi una bella dormita.

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Messaggioda Caroline Priscilla » 11/10/2012, 17:29

Quanta folla sul treno! Più il tempo andava avanti, più la gente continuava ad affluire, ostruendo il passaggio, cercando scompartimenti vuoti e salutando vecchi amici. In tutta questa baraonda, anche Cappie ed Elisabeth riuscirono ad incontrarsi e a chiacchierare del più e del meno. Parlarono delle loro vacanze, dei loro animali domestici (quello di Cappie era un grosso grasso stupido gatto mangiatore di gufi), degli amici che ancora non vedevano ma che sarebbero comparsi presto. Continuarono a parlare di tutte queste cose, con la giovane strega che dava un piacevole benventuo a Daphne, la volpe della serpina, facendole qualche coccola dietro l'orecchio, come le era stato consigliato. Ad un certo punto, in mezzo alla folla, la piccola vide spuntare due volti familiari: quello di JaneYue e di Jorge, altri suoi due grandi amici. La tassetta si sbracciò per salutarli, per poi correre in aiuto della serpina che le sembrava in enorme difficoltà nel trasportare il bagaglio. In questo modo, si perse il dolce battibeccare di benvenuto che si diedero il delfino ed Elisabeth: se vi avesse assistito, sicuramente avrebbe alzato gli occhi al cielo in segno di esasperazione e li avrebbe abbracciati entrambi con un sorriso divertito. Invece, si impegnò a fondo per dimostrare a JaneYue quanto le fosse mancata, stritolandola in un abbraccio alla "SuperCappie"

Ehm...Non preoccuparti Cappie, mancano pochi passi allo scompartimento...
Le rispose l'amica, prima che lei potesse prendere il suo bagaglio e trascinarlo nello scompartimento che lei ed Elisabeth avevano scelto. Stava per ribattere, quando ad un certo punto la bambina si lasciò distrarre dall'arrivo di Vergil, il prefetto di Tassorosso, che faceva la sua entrata plateale comportandosi come un gentil cavaliere in aiuto dei primini.

HEI VER...gil...ciao- aveva alzato la mano, pronta a salutarlo con tutta la gioia e la felicità che poteva provare nel vederlo, tuttavia, quando al suo fianco sopraggiunse la prefetta di Dragargenteo, Arianna Ricciardi, la voce le venne meno. La piccola bisbigliò il suo saluto, abbassando delusa la mano. Magari l'avrebbe salutato meglio in Sala Comune, si disse, rincuorandosi e tornando a concentrarsi su ciò che le stava dicendo JaneYue, che nel frattempo le aveva rivolto una domanda.

Cappie, la ragazza davanti a me, dietro di te, è una nuova arrivata? Non mi sembra di averla mai vista

Che? Cosa? Ah...ehm...si, cioè no, non la conosco. E' una primina, ha chiesto di sedersi con noi- disse con un'alzata di spalle- Dai vieni, non lasciamo Jorge ed Ellie soli per troppo tempo...rischiano di far saltare in aria il treno se non li controlliamo...- aggiunse col suo solito tono divertito, facendo strada alla serpina in maniera da facilitarle il passaggio in corridoio fino al loro scompartimento, accettando il consiglio dell'amica di muoversi per non bloccare la fila di gente.
Una volta giunti a destinazione, la tassetta notò fermi davanti l'ingresso due figure che non conosceva, Miyabi e Kayleen, due Grifondoro del secondo anno. La piccola rivolse loro uno dei suoi migliori sorrisi

Scusate gente, bagaglio in arrivo! Fate passare, su, così possiamo sistemarci tutti quanti! Molto piacere io sono Cappie O'Neill, Tassorosso! Siete di Grifondoro vero? Conoscete Ethan? Quel gigante, alto tipo un grattacielo, un ragazzo davvero molto simpatico! Credo che conosciate già Jorge ed Elisabeth...che stanno litigando come al solito, appunto...questa è JaneYue! Oh...scusa Jane, prego passa pure...eheh, stiamo continuando ad intralciare la fila...

La bambina era una fiumana di parole, come al solito, chissà se la giapponesina e la sua concasata avrebbero capito una parola di quello che stava dicendo. Comunque, la piccola avrebbe stretto le mani ad entrambe, una stretta forte, salda, sicura di sé, poi si sarebbe spostata per permettere all'amica JaneYue di passare e di sistemare finalmente le sue cose.

Jorge! Come stai? Tranquillo, non ti abbraccio, l'anno scorso mi hai fatto delle storie solo perchè ho cercato di stringerti una mano...ti trovo in forma! E quella cosa pelosa? Oh è bellissimo! Ma avete tutti quanti animali così carini?

chiese a macchinetta, cercando poi di spostarsi all'interno della cabina, in maniera da non sostare ancora per il corridoio. Rubò letteralmente un posto vicino al finestrino, il suo preferito, e poi lanciò uno sguardo a tutti quanti, a chi stava ancora in piedi e a chi si era già seduto, come lei, donando a tutti uno dei suoi splendidi sorrisi.

Ragazzi...è bello avervi di nuovo qui...

disse solo, con tono di voce più calmo, esprimendo sinceramente ciò che provava dentro di lei...
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Messaggioda Jorge » 13/10/2012, 18:02

Spero tu abbia passato delle belle vacanze.

Jorge guardò Arianna Ricciardi come se si fosse trattato di una specie rara di Sirena: da quanto in qua ciglia epilettiche gli rivolgeva la parola in un contesto diverso dal togliergli punti e per giunta con un tono civile? C’era qualcosa che non andava, di sicuro, forse era ubriaca oppure si trattava di qualcuno che aveva preso le sue sembianze con la Polisucco. Di una cosa era certa, se la ragazza avesse continuato a tenere quel comportamento anche a scuola, il Delfino avrebbe dovuto fare qualcosa che non aveva mai fatto nella sua breve vita: cambiarle il soprannome! E questo voleva dire studiarla attentamente e parlarci non solo per farsi mettere in punizione.


Orrende, grazie per averlo chiesto.

Era questo che il Delfino avrebbe voluto rispondere ma probabilmente l'altra avrebbe preso la sua sincerità per un'offesa, quindi scelse un approccio più diplomatico.

Bene grazie. Spero che anche le sue siano state divertenti e avventurose.

Le augurò quindi, dandole istintivamente e senza sapere il perchè, del lei. Subito dopo Jorge proseguì nel corridoio del treno fino a giungere in prossimità di Caroline Priscilla e Elisabeth e autoinvitarsi nel loro scompartimento, sperando che Kayleen lo seguisse.

E dove dovrei essere “Sottospecie di mammifero Pinnato”. Parla chiaro cosa volevi dire su Daphne?

Ho sentito dire che le famiglie dei purosangue tendono a dare un’educazione privata ai loro figli e quindi ho pensato che forse, i tuoi genitori, avessero deciso di tenerti a casa con loro quest’anno… di sicuro hai saccheggiato l’enciclopedia degli animali – la prese in giro, scuotendo la testa di fronte alla complessità del soprannome che la Serpina aveva trovato per lui – Ehi… ma hai la coda di paglia? – aggiunse poi sollevando le mani davanti a sé e scuotendole mentre un ghigno sarcastico gli compariva sul viso – Non posso fare un complimento al tuo animaletto? E’ così tenero che forse riuscirà ad ammorbidire il tuo pessimo carattere – e ridacchiò al ricordo dei commenti di suo cugino sulle volpi, animali ingenui e tonti la cui unica abilità era quella di saper adattare il loro stile di caccia all’ambiente circostante.

Ma che carino che sei – il ghigno sul volto di Jorge si tramutò in un sorrisino saputo di fronte alla reazione di Elisabeth al suo furetto. – Grazioso animaletto.

Troppo gentile Lingua Argentata… - disse, scrollando le spalle una volta che la ragazzina gli ebbe voltato le sue. Non poteva mica stare simpatico a tutti o farsene un problema, non quando altri volti amici stavano entrando nello scompartimento – Visino di pesca che bello vederti.

Esclamò quindi, avvicinandosi a Miyabi con un enorme sorrisone sul viso con l’intenzione di salvarla dal fiume di parole che Caroline Priscilla le stava riversando addosso.

Quest’anno avrai un po’ di tempo da dedicare a questo povero e ignorante delfino?

La canzonò, giusto per il gusto di vederla arrossire, cosa che sul viso della Grifondoro aveva un qualcosa di tenero. Sapeva che la colpa del fatto che l’anno precedente non si erano frequentati molto era solo sua, visto che aveva passato più tempo a mettersi nei guai che a studiare in maniera diligente come la piccola giapponesina.

…che stanno litigando come al solito, appunto...questa è JaneYue! Oh...scusa Jane, prego passa pure...eheh, stiamo continuando ad intralciare la fila...

Io non litigo con nessuno… - ribattè con un’aria sfrontata e una faccia da schiaffi da premio nobel – E’ lei che mi tratta male e fraintende ogni mia parola – si difese per poi voltarsi a guardare JaneYueMinininja è un piacere rivedere anche te…

E usare un tono cordiale per rivolgersi all’altra serpe gli costò non poco, ma non poteva fare altrimenti se non voleva sbugiardarsi di fronte a tutti.


Jorge! Come stai? Tranquillo, non ti abbraccio, l'anno scorso mi hai fatto delle storie solo perchè ho cercato di stringerti una mano...ti trovo in forma! E quella cosa pelosa? Oh è bellissimo! Ma avete tutti quanti animali così carini?

Ti ho solo spiegato le usanze che abbiamo dalle mie parti – puntualizzò con un tono serio per poi scoppiare a ridere e dare una pacca sulla spalla alla tassetta forse con un po’ troppa forza – E’ così che ci si saluta da noi… - precisò prima che l’altra potesse accusarlo di averla picchiata o altro- Ti piace? E’ un furetto e si chiama Patis… se non me lo spaventi ti ci farò giocare…

Assicurò, lanciando un’occhiata a Elisabeth. Pensava che anche alla serpe sarebbe piaciuto giocare con Patis ma dubitava che glielo avrebbe chiesto.

Su dai sediamoci così potete farmi impazzire con i racconti delle vostre vacanze estive – propose, per nulla a disagio a essere l’unico ragazzino in mezzo a tante femmine. – e poi se liberiamo il corridoio il carrello dei dolci passa prima e io ho un certo languorino.

Non si smentiva mai il portoghese quando si trattava di cibo soprattutto quando non aveva fatto in tempo al Paiolo Magico di fare colazione.

HUmmm… il Prefetto dei Tassi sembra una persona un sacco simpatica e sveglia… - disse poi sovrappensiero, come se stesse in un qualche modo valutando Vergil per chissà quali scopi – Voi due che ne pensate?

Chiese a Miyabi e Cappie, le uniche due che sembravano in qualche modo conoscerlo meglio.
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