Re: Hogwart's Express
Inviato: 01/11/2011, 12:24
Per nulla. Sei tu che non fai altro che rapportare tutto e tutti a quello che esiste o non esiste a Beauxbatons. E se quello è il tuo unico termine di paragone allora è normale che lo si usi per parlare con te.
Sentendosi ridicolizzato Adam si inasprì nei confronti della professoressa Samyliak e per evitare di sentirsi ancora più ridicolo non rispose a quella che secondo lui era una provocazione che la donna gli aveva lanciato contro.
Oh! Mi scusi, l'atmosfera sembrava così piacevole che ho pensato che presentarsi col nome completo fosse troppo formale... mi chiamo Rakmov, Cedric Rakmov. Molto lieto, professoressa Samyliak.
Non saprei dirle in che parte della Russia sono nato esattamente... Nonostante lo zio Avabrook fosse amico di mio padre da molto, gli fui semplicemente affidato senza troppe spiegazioni... lo zio mi disse che mio padre volò ininterrottamente con me e se ne andò via subito dopo avermi affidato alle sue cure con qualche indicazione. Pare che abbia... o avesse a cuore che come lui io diventassi cavaliere di draghi. Zio Avabrook mi comprò un uovo per il mio quinto compleanno. Da allora Arelya è stata la mia amica più fidata.
Cedric iniziò a parlare di se e della sua vita mentre il giovane francesino rimaneva imbambolato ad osservare il pitone ora nascosto dietro la chioma nera di tisifone.
Tu non hai qualche curiosità su di te da raccontarci? Forse parlo un po' troppo, ma mi piace anche ascoltare le storie altrui... Sono incuriosito dal tuo silenzio.
Adam rimase un minuto in silenzio e dopo che si accorse che Cedric si stava rivolgendo a lui, ne fu un po' sorpreso.
Bhè io...
Non sapendo da dove iniziare decise che forse era meglio partire dall'inizio.
Il mio cognome è Malvoides, l'ho ereditato da mio padre un povero babbano. Ora vivo con i suoi genitori e i miei cugini perchè sia lui che mia madre sono scomparsi però è strano visto che l'unica volta che si sono parlati è stato quando mi hanno concepito.
Adam era andato a finire su una riflessione personale che forse, vista la natura imbarazzante, si sarebbe potuta evitare. diventò un po' rossiccio involto per poi continuare per non lasciare spazio a commenti.
Quindi penso siano scomparsi ognuno per conto proprio però sinceramente è strana anche questa versione della storia.
Si blocco in un'altra pausa riflessiava e poi continuò con il racconto.
Mi ha praticamte cresciuto mia nonna perchè anche quando lei c'era in realtà non c'era almeno per quel che riguardava me. Mia nonna l'ho sempre ammirata molto perchè insegnava trasfigurazione alla prestiggiossissima Beauxbatons.
Con queste parole scoccò una frecciatina alla professoressa che però non sembrava interessata all'argomento visto che stava sfogliando un vecchio libro.
Dopo che mia madre scomparve lei morì per magia emozionale. Praticamente provava emozioni e dolori così forti da non riuscire a controllare la sua magia. Lei mi ha sempre insegnato l'odio per Questa scuola perchè è stata Hogwarts la colpa di tutte queste tragedie. Comunque, morta mia nonna, che riposi in pace, mi hanno costretto ad andare a vivere dai miei nonni paterni.
Si girò verso Cedric e gli sorrise.
Grazie per l'ascolto.
E rivolgendosi solo a lui scocò un'altra frecciatina alla professoressa evidentemente poco interessatata.
Sentendosi ridicolizzato Adam si inasprì nei confronti della professoressa Samyliak e per evitare di sentirsi ancora più ridicolo non rispose a quella che secondo lui era una provocazione che la donna gli aveva lanciato contro.
Oh! Mi scusi, l'atmosfera sembrava così piacevole che ho pensato che presentarsi col nome completo fosse troppo formale... mi chiamo Rakmov, Cedric Rakmov. Molto lieto, professoressa Samyliak.
Non saprei dirle in che parte della Russia sono nato esattamente... Nonostante lo zio Avabrook fosse amico di mio padre da molto, gli fui semplicemente affidato senza troppe spiegazioni... lo zio mi disse che mio padre volò ininterrottamente con me e se ne andò via subito dopo avermi affidato alle sue cure con qualche indicazione. Pare che abbia... o avesse a cuore che come lui io diventassi cavaliere di draghi. Zio Avabrook mi comprò un uovo per il mio quinto compleanno. Da allora Arelya è stata la mia amica più fidata.
Cedric iniziò a parlare di se e della sua vita mentre il giovane francesino rimaneva imbambolato ad osservare il pitone ora nascosto dietro la chioma nera di tisifone.
Tu non hai qualche curiosità su di te da raccontarci? Forse parlo un po' troppo, ma mi piace anche ascoltare le storie altrui... Sono incuriosito dal tuo silenzio.
Adam rimase un minuto in silenzio e dopo che si accorse che Cedric si stava rivolgendo a lui, ne fu un po' sorpreso.
Bhè io...
Non sapendo da dove iniziare decise che forse era meglio partire dall'inizio.
Il mio cognome è Malvoides, l'ho ereditato da mio padre un povero babbano. Ora vivo con i suoi genitori e i miei cugini perchè sia lui che mia madre sono scomparsi però è strano visto che l'unica volta che si sono parlati è stato quando mi hanno concepito.
Adam era andato a finire su una riflessione personale che forse, vista la natura imbarazzante, si sarebbe potuta evitare. diventò un po' rossiccio involto per poi continuare per non lasciare spazio a commenti.
Quindi penso siano scomparsi ognuno per conto proprio però sinceramente è strana anche questa versione della storia.
Si blocco in un'altra pausa riflessiava e poi continuò con il racconto.
Mi ha praticamte cresciuto mia nonna perchè anche quando lei c'era in realtà non c'era almeno per quel che riguardava me. Mia nonna l'ho sempre ammirata molto perchè insegnava trasfigurazione alla prestiggiossissima Beauxbatons.
Con queste parole scoccò una frecciatina alla professoressa che però non sembrava interessata all'argomento visto che stava sfogliando un vecchio libro.
Dopo che mia madre scomparve lei morì per magia emozionale. Praticamente provava emozioni e dolori così forti da non riuscire a controllare la sua magia. Lei mi ha sempre insegnato l'odio per Questa scuola perchè è stata Hogwarts la colpa di tutte queste tragedie. Comunque, morta mia nonna, che riposi in pace, mi hanno costretto ad andare a vivere dai miei nonni paterni.
Si girò verso Cedric e gli sorrise.
Grazie per l'ascolto.
E rivolgendosi solo a lui scocò un'altra frecciatina alla professoressa evidentemente poco interessatata.
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