Re: Via Principale
Inviato: 06/05/2019, 22:58
27-03-2114
Mansarda
Hogsmeade
Ore 04:19
Caro Ben, questa notte ci sarà da divertirsi!
... Pf, beccati questa Emanuelle!
"Guarda Capo che probabilmente ci sta solo perché le dispiace dirti di no, lascia perdere".
E adesso chi è quella che dice di no, mh?
Se l'era lavorata per tutta la sera, mandandole per iniziare una consumazione gratuita, attaccando poi bottone.
Qualche battuta comica delle sue, due o tre sorrisi fatti nel modo giusto ed un brano cantato e dedicatole in diretta.
Era il suo repertorio classico mischiato anche ad un po' di originalità improvvisata.
Ed eccolo lì, sul pianerottolo di casa di lei, già pronto ad entrare e concludere in bellezza.
Allora... Abiti da sola o devo aspettarmi qualche amica coinquilina con le solite domande di rito?
"La tratterò benissimo, non ti preoccupare", che sarà poi seguito da "Se la fai soffrire ti strozzo" e via dicendo...
... Oh oh aspetta, non abiti ancora con i tuoi, vero?
Perché in quel caso i dialoghi con i padri mi mettono sempre in agitazione!
Ahahaha, ma no!
Nessuna coinquilina protettiva o padre geloso!
Abito da sola...
Uff, che sudata momentanea, quindi si può andare senza problemi...
... Beh, in teoria...
... E in... Pratica?
In pratica entro solo io, scusami!
... Ahahahah, divertente, mi ci hai fatto quasi credere per un attimo!
...
Ahah... Ahah... Mh... Mh...
Calò un silenzio a dir poco imbarazzante, con lei che lo fissava sorridendo di circostanza e lui rimasto con l'espressione da scemo.
Fuori si sentivano distintamente due o tre civette emettere i loro versi, rendendo la situazione anche più imbarazzante.
Benedykt batté le palpebre tre/quattro volte, inspirando profondamente, mentre la ragazza invece gli occhi li abbassava.
Fu dopo che la vide giochicchiare con le chiavi di casa portandosi dietro una ciocca di capelli che si decise a parlare.
... Mi hai dato corda per bontà di cuore, vero?
Perdonami, non volevo darti false speranze, ma tu ti sei comportato così bene, eri tanto carino...
... Tanto carino eh, già, ok, d'accordo...
Scusa...
Emanuelle ci aveva visto benissimo, lei e il suo maledetto intuito femminile.
Insomma, credo sia meglio che vada, è un po' tardi, domani forse devi svegliarti presto...
Sì, credo sia meglio, allora buona notte, gran bel locale comunque!
Felice che ti sia piaciuto... Almeno lui...
Come?
No no, nulla, notte notte, spero di rivederti presto allo Shamrock!
Si allontanò dopo quel mezzo sussurro tra sé, scuotendo la testa, con le mani in tasca e una mezza erezione scemata.
Uscito all'esterno della palazzina, osservò il cielo stellato, rabbrividendo per il vento notturno.
Non si era manco portato appresso la giacca, credendo che il tragitto sarebbe stato breve.
Non gli andava però di ripassare al locale a prenderla, meglio tornarsene direttamente a casa propria e buttarsi sul letto.
Che palle, non me ne va bene una...
Solitamente non era da lui abbattersi, ma alle volte, con determinate circostanze, diventava anche più semplice deprimersi.
Inoltre Eagle era ripartito da poco e l'assenza del migliore amico non aiutava il suo stato d'animo altalenante.
Per non parlare della sorella che praticamente negli ultimi tempi non si vedeva mai.
Quando non aveva il turno serale al pub ne aveva un altro come lavapiatti o fattorina per altri locali di Londra e limitrofi.
Se non altro si starà mettendo un bel po' di soldi da parte...
Sì, per poi consegnarli ad un boss mafioso con cui aveva cercato di fare la furba, ma questo Benedykt fortunatamente non lo sapeva.
Nella sua ottica al massimo c'era il pericolo che la sorella fuggisse nuovamente via in giro per il mondo dopo aver racimolato abbastanza.
Il discorso con lei l'aveva fatto però e Paige gli aveva assicurato che mai e poi mai se ne sarebbe andata via dallo Shamrock.
Il Milkovich aveva deciso di fidarsi, d'altronde di cose a cui pensare ne aveva già troppe.
Rientrato dentro casa si tolse malamente i vestiti, infilandosi la propria canottiera da notte, sbuffando una volta messa la testa sul cuscino.
... Va beh, da un lato meglio così, in fondo non mi interessava sul serio, sarebbe stata solo una distrazione...
I suoi reali interessi erano altri, o meglio, nei confronti di qualcun altro, che però, tanto quanto Kaylee in passato, non lo degnava di un'occhiata.
Tra l'altro quel tipo che frequenta adesso mi sembra tutto fumo e niente arrosto!
La giovane imprenditrice aveva intrapreso una relazione con uno degli alti dirigenti della "Kusanagi Records" presente nella sede londinese.
Il solito uomo d'affari tutto d'un pezzo, professionale ma impettito, sempre in perfetta forma ma prevedibile e inconsistente.
Anzi, questo era ciò che pensava Ben, perché alla fin fine e chi lo conosceva?
Tanto, alla fin fine, il ragazzo passava facilmente dalla padella nella brace, considerando la sua nuova cotta.
Meglio mi sento, dal ricco uomo d'affari all'aitante militare...
Senza considerare poi che neanche il suo staff sapeva essere magnanimo con lui.
Emanuelle glielo aveva detto palesemente che le speranze, nel caso in cui Clovis ci avesse provato con Kelly, sarebbero state esigue per Ben.
Lui però aveva risposto che l'aspetto non fosse tutto e che la Everett di certo non era una persona superficiale.
Dopo di che aveva dovuto trascorrere le successive due ore a convincere una offesa Emanuelle che non le aveva affatto dato della superficiale.
Che caratterino...
... Come farà il fidanzato a sopportarla...
Quello fu il suo ultimo pensiero, l'ultima riflessione, prima di sprofondare nel sonno più totale.
Erano ormai le cinque e voleva recuperare tutta l'energia possibile, riaprendo gli occhi non prima delle due del pomeriggio.
Aveva molta stanchezza addosso e il due di picche non migliorava la situazione.
Ma non sarebbe migliorata neanche nei suoi sogni, purtroppo.
Nessuna immaginazione o fantasia.
Benedykt si ritrovò a sognare semplicemente una visione avuta la settimana prima, di Venerdì sera, proprio allo Shamrock.
Kelly ad un certo punto si era messa a ballare per conto proprio approfittando del giusto spazio in pista, sfogando un po' di stress.
Era magnifica, eccitante, sensuale, attraente.
Ben aveva quasi creduto che per un attimo gli avesse lanciato uno sguardo, ma probabilmente era stata soltanto una vana speranza.
ORE 10:04
Mh...
DLIN DLON
... Kelly...
DLIN DLON
Le palpebre si alzarono con una lentezza tremenda mentre il campanello ancora suonava.
Benedykt ci mise qualche secondo a rendersi conto di trovarsi in camera sua e non nel letto della Marchesa di Andorra.
Si leccò le labbra, con la bocca impastata, asciugandosi la bavetta sul lato della guancia destra, mettendosi malamente in piedi.
Dopo essersi stiracchiato, alzò la voce dicendo un "Arrivo! Un momento!", filando in bagno per darsi una veloce lavata al volto.
Quando alzò la testa specchiandosi, rimase per un po' perplesso.
Maledizione a quando faccio troppo uso del gel...
Con un po' d'acqua si abbassò il ciuffo tremendo ed orribile, emettendo un altro lungo sbadiglio.
Aveva riposato appena cinque ore, troppo poche, ma poteva anche essere il postino con qualche raccomandata urgente.
Oppure un Vigilante che aveva arrestato sua sorella per qualsivoglia motivo.
Senza indugiare oltre, quindi, arrivò alla porta aprendola con tranquillità...
... Prima di ritrovarsi travolto da una perfetta sconosciuta dotata di due angurie al posto dei seni.
EEEEEEAGLEEEE-CHAAAAAAAAAN!
Se non avesse pronunciato prima il nome del suo caro amico, probabilmente lo avrebbe classificato come il miglior buongiorno del 2114.
Invece, seppur un po' rintontito, il Milkovich ricordò all'attimo il suffisso -chan raccontato da Eagle riferendosi alla sua avventura giapponese.
Non poteva però credere seriamente che Muka fosse lì, sopratutto perché Eagle non c'era!
La lunga serie di frasi in lingua orientale però fugò ogni dubbio sull'entità della persona.
Anche se a dire il vero pure la pressione delle tette sul suo petto fu già di per sé una prova più che consistente.
E tu chi sei?!
Oh, meno male, mastichi l'inglese, stavo già iniziando ad andare nel panico!
Sono Ben, Benedykt per la precisione...
... Eagle-chan non ti ha mai parlato di me?
Quindi tu dovresti essere la famosa...
Io sono Ruka-chan!
Mannaggia a me, stavo per dire davvero "Muka", devo fare attenzione!
Sono venuta a trovare Eagle-chan!
Dov'è Eagle-chan?
Posso aspettarlo dentro?
... Eheheh... Eheheh... Eheh... Entra pure ed anzi forse è meglio se ti siedi anche...
E adesso come poteva darle quella cocente delusione?
Probabilmente la ragazza aveva fatto tutti quei chilometri perché seriamente interessata al ragazzetto di colore.
Ben chiese interiormente scusa all'amico ma diede una lunga occhiata panoramica alla giovane giapponese formosa.
Cosce e davanzale risaltavano immediatamente all'occhio ma non si poteva dire certo che di viso non fosse un gran che, anzi.
Ti posso offrire qualcosa?
Hai già fatto colazione?
Dolce?
Salato?
Le fece posare la borsa sul divano del salotto, dopo di che la condusse nella cucina.
Dentro al congelatore magico teneva un po' di riserva di brioche che normalmente vendeva nel locale.
Accese il forno e ne infilò un paio all'interno, così che iniziassero a prepararsi.
Le chiese poi cosa volesse da bere e alla risposta "Latte Bianco", per poco non stette a fissarle il petto per associazione di idee.
Mentre le brioche si cuocevano e lei poteva sorseggiare il proprio latte caldo, quindi, Benedykt le si sedette di fronte.
Vediamo, da dove posso cominciare, dunque, diciamo che Eagle adesso come adesso non si trova propriamente qui...
... Nel senso, tu sai che lavoro fa immagino.
In questi giorni sta partecipando ad una missione quindi non rientrerà stasera come sempre.
... M-ma tornerà eh?!
Figurati, mi ha anche scritto proprio ieri dicendomi che avesse forse quasi finito, quindi non c'è da perdere la speranza!
Non era assolutamente vero ma Ben doveva prendere tempo affinché potesse avvertirlo e sperare che potesse fare una scappata lì.
Gli avrebbe scritto sul serio non appena Ruka non fosse stata nei paraggi, informandolo della visita inattesa.
Ma non poteva capitare in Europa appena sei giorni prima, no eh?!
Che razza di situazione...
Non so se conosci bene la cittadina o sei mai stata in Inghilterra.
Potresti fare un po' da turista fino al suo ritorno e naturalmente non dovresti pagare alcun affitto!
Tanto la camera di Eagle adesso è libera, puoi dormire lì e a cena saresti sempre ospite nel mio Pub del centro!
Te ne ha parlato Eagle-chan?
Si chiama Shamrock, forse lo hai già sentito...
Il suono del MagiForno lo richiamò all'ordine e Ben estrasse ben cotte le due brioche.
Una al cioccolato bianco e l'altra alla crema chantilly, che mise su un piattino e successivamente porse alla ragazza.
Si sentiva un po' in imbarazzo ad essere vestito così sciatto da casa ma non valutava la presenza di ospiti.
Quella canottiera, pantaloni della tuta da ginnastica bianchi senza manco dei boxer sotto e delle ciabatte tipo moppine.
... Oppure consideravi soltanto una toccata e fuga?
Mansarda
Hogsmeade
Ore 04:19
Caro Ben, questa notte ci sarà da divertirsi!
... Pf, beccati questa Emanuelle!
"Guarda Capo che probabilmente ci sta solo perché le dispiace dirti di no, lascia perdere".
E adesso chi è quella che dice di no, mh?
Se l'era lavorata per tutta la sera, mandandole per iniziare una consumazione gratuita, attaccando poi bottone.
Qualche battuta comica delle sue, due o tre sorrisi fatti nel modo giusto ed un brano cantato e dedicatole in diretta.
Era il suo repertorio classico mischiato anche ad un po' di originalità improvvisata.
Ed eccolo lì, sul pianerottolo di casa di lei, già pronto ad entrare e concludere in bellezza.
Allora... Abiti da sola o devo aspettarmi qualche amica coinquilina con le solite domande di rito?
"La tratterò benissimo, non ti preoccupare", che sarà poi seguito da "Se la fai soffrire ti strozzo" e via dicendo...
... Oh oh aspetta, non abiti ancora con i tuoi, vero?
Perché in quel caso i dialoghi con i padri mi mettono sempre in agitazione!
Ahahaha, ma no!
Nessuna coinquilina protettiva o padre geloso!
Abito da sola...
Uff, che sudata momentanea, quindi si può andare senza problemi...
... Beh, in teoria...
... E in... Pratica?
In pratica entro solo io, scusami!
... Ahahahah, divertente, mi ci hai fatto quasi credere per un attimo!
...
Ahah... Ahah... Mh... Mh...
Calò un silenzio a dir poco imbarazzante, con lei che lo fissava sorridendo di circostanza e lui rimasto con l'espressione da scemo.
Fuori si sentivano distintamente due o tre civette emettere i loro versi, rendendo la situazione anche più imbarazzante.
Benedykt batté le palpebre tre/quattro volte, inspirando profondamente, mentre la ragazza invece gli occhi li abbassava.
Fu dopo che la vide giochicchiare con le chiavi di casa portandosi dietro una ciocca di capelli che si decise a parlare.
... Mi hai dato corda per bontà di cuore, vero?
Perdonami, non volevo darti false speranze, ma tu ti sei comportato così bene, eri tanto carino...
... Tanto carino eh, già, ok, d'accordo...
Scusa...
Emanuelle ci aveva visto benissimo, lei e il suo maledetto intuito femminile.
Insomma, credo sia meglio che vada, è un po' tardi, domani forse devi svegliarti presto...
Sì, credo sia meglio, allora buona notte, gran bel locale comunque!
Felice che ti sia piaciuto... Almeno lui...
Come?
No no, nulla, notte notte, spero di rivederti presto allo Shamrock!
Si allontanò dopo quel mezzo sussurro tra sé, scuotendo la testa, con le mani in tasca e una mezza erezione scemata.
Uscito all'esterno della palazzina, osservò il cielo stellato, rabbrividendo per il vento notturno.
Non si era manco portato appresso la giacca, credendo che il tragitto sarebbe stato breve.
Non gli andava però di ripassare al locale a prenderla, meglio tornarsene direttamente a casa propria e buttarsi sul letto.
Che palle, non me ne va bene una...
Solitamente non era da lui abbattersi, ma alle volte, con determinate circostanze, diventava anche più semplice deprimersi.
Inoltre Eagle era ripartito da poco e l'assenza del migliore amico non aiutava il suo stato d'animo altalenante.
Per non parlare della sorella che praticamente negli ultimi tempi non si vedeva mai.
Quando non aveva il turno serale al pub ne aveva un altro come lavapiatti o fattorina per altri locali di Londra e limitrofi.
Se non altro si starà mettendo un bel po' di soldi da parte...
Sì, per poi consegnarli ad un boss mafioso con cui aveva cercato di fare la furba, ma questo Benedykt fortunatamente non lo sapeva.
Nella sua ottica al massimo c'era il pericolo che la sorella fuggisse nuovamente via in giro per il mondo dopo aver racimolato abbastanza.
Il discorso con lei l'aveva fatto però e Paige gli aveva assicurato che mai e poi mai se ne sarebbe andata via dallo Shamrock.
Il Milkovich aveva deciso di fidarsi, d'altronde di cose a cui pensare ne aveva già troppe.
Rientrato dentro casa si tolse malamente i vestiti, infilandosi la propria canottiera da notte, sbuffando una volta messa la testa sul cuscino.
... Va beh, da un lato meglio così, in fondo non mi interessava sul serio, sarebbe stata solo una distrazione...
I suoi reali interessi erano altri, o meglio, nei confronti di qualcun altro, che però, tanto quanto Kaylee in passato, non lo degnava di un'occhiata.
Tra l'altro quel tipo che frequenta adesso mi sembra tutto fumo e niente arrosto!
La giovane imprenditrice aveva intrapreso una relazione con uno degli alti dirigenti della "Kusanagi Records" presente nella sede londinese.
Il solito uomo d'affari tutto d'un pezzo, professionale ma impettito, sempre in perfetta forma ma prevedibile e inconsistente.
Anzi, questo era ciò che pensava Ben, perché alla fin fine e chi lo conosceva?
Tanto, alla fin fine, il ragazzo passava facilmente dalla padella nella brace, considerando la sua nuova cotta.
Meglio mi sento, dal ricco uomo d'affari all'aitante militare...
Senza considerare poi che neanche il suo staff sapeva essere magnanimo con lui.
Emanuelle glielo aveva detto palesemente che le speranze, nel caso in cui Clovis ci avesse provato con Kelly, sarebbero state esigue per Ben.
Lui però aveva risposto che l'aspetto non fosse tutto e che la Everett di certo non era una persona superficiale.
Dopo di che aveva dovuto trascorrere le successive due ore a convincere una offesa Emanuelle che non le aveva affatto dato della superficiale.
Che caratterino...
... Come farà il fidanzato a sopportarla...
Quello fu il suo ultimo pensiero, l'ultima riflessione, prima di sprofondare nel sonno più totale.
Erano ormai le cinque e voleva recuperare tutta l'energia possibile, riaprendo gli occhi non prima delle due del pomeriggio.
Aveva molta stanchezza addosso e il due di picche non migliorava la situazione.
Ma non sarebbe migliorata neanche nei suoi sogni, purtroppo.
Nessuna immaginazione o fantasia.
Benedykt si ritrovò a sognare semplicemente una visione avuta la settimana prima, di Venerdì sera, proprio allo Shamrock.
Kelly ad un certo punto si era messa a ballare per conto proprio approfittando del giusto spazio in pista, sfogando un po' di stress.
Era magnifica, eccitante, sensuale, attraente.
Ben aveva quasi creduto che per un attimo gli avesse lanciato uno sguardo, ma probabilmente era stata soltanto una vana speranza.
ORE 10:04
Mh...
DLIN DLON
... Kelly...
DLIN DLON
Le palpebre si alzarono con una lentezza tremenda mentre il campanello ancora suonava.
Benedykt ci mise qualche secondo a rendersi conto di trovarsi in camera sua e non nel letto della Marchesa di Andorra.
Si leccò le labbra, con la bocca impastata, asciugandosi la bavetta sul lato della guancia destra, mettendosi malamente in piedi.
Dopo essersi stiracchiato, alzò la voce dicendo un "Arrivo! Un momento!", filando in bagno per darsi una veloce lavata al volto.
Quando alzò la testa specchiandosi, rimase per un po' perplesso.
Maledizione a quando faccio troppo uso del gel...
Con un po' d'acqua si abbassò il ciuffo tremendo ed orribile, emettendo un altro lungo sbadiglio.
Aveva riposato appena cinque ore, troppo poche, ma poteva anche essere il postino con qualche raccomandata urgente.
Oppure un Vigilante che aveva arrestato sua sorella per qualsivoglia motivo.
Senza indugiare oltre, quindi, arrivò alla porta aprendola con tranquillità...
... Prima di ritrovarsi travolto da una perfetta sconosciuta dotata di due angurie al posto dei seni.
EEEEEEAGLEEEE-CHAAAAAAAAAN!
Se non avesse pronunciato prima il nome del suo caro amico, probabilmente lo avrebbe classificato come il miglior buongiorno del 2114.
Invece, seppur un po' rintontito, il Milkovich ricordò all'attimo il suffisso -chan raccontato da Eagle riferendosi alla sua avventura giapponese.
Non poteva però credere seriamente che Muka fosse lì, sopratutto perché Eagle non c'era!
La lunga serie di frasi in lingua orientale però fugò ogni dubbio sull'entità della persona.
Anche se a dire il vero pure la pressione delle tette sul suo petto fu già di per sé una prova più che consistente.
E tu chi sei?!
Oh, meno male, mastichi l'inglese, stavo già iniziando ad andare nel panico!
Sono Ben, Benedykt per la precisione...
... Eagle-chan non ti ha mai parlato di me?
Quindi tu dovresti essere la famosa...
Io sono Ruka-chan!
Mannaggia a me, stavo per dire davvero "Muka", devo fare attenzione!
Sono venuta a trovare Eagle-chan!
Dov'è Eagle-chan?
Posso aspettarlo dentro?
... Eheheh... Eheheh... Eheh... Entra pure ed anzi forse è meglio se ti siedi anche...
E adesso come poteva darle quella cocente delusione?
Probabilmente la ragazza aveva fatto tutti quei chilometri perché seriamente interessata al ragazzetto di colore.
Ben chiese interiormente scusa all'amico ma diede una lunga occhiata panoramica alla giovane giapponese formosa.
Cosce e davanzale risaltavano immediatamente all'occhio ma non si poteva dire certo che di viso non fosse un gran che, anzi.
Ti posso offrire qualcosa?
Hai già fatto colazione?
Dolce?
Salato?
Le fece posare la borsa sul divano del salotto, dopo di che la condusse nella cucina.
Dentro al congelatore magico teneva un po' di riserva di brioche che normalmente vendeva nel locale.
Accese il forno e ne infilò un paio all'interno, così che iniziassero a prepararsi.
Le chiese poi cosa volesse da bere e alla risposta "Latte Bianco", per poco non stette a fissarle il petto per associazione di idee.
Mentre le brioche si cuocevano e lei poteva sorseggiare il proprio latte caldo, quindi, Benedykt le si sedette di fronte.
Vediamo, da dove posso cominciare, dunque, diciamo che Eagle adesso come adesso non si trova propriamente qui...
... Nel senso, tu sai che lavoro fa immagino.
In questi giorni sta partecipando ad una missione quindi non rientrerà stasera come sempre.
... M-ma tornerà eh?!
Figurati, mi ha anche scritto proprio ieri dicendomi che avesse forse quasi finito, quindi non c'è da perdere la speranza!
Non era assolutamente vero ma Ben doveva prendere tempo affinché potesse avvertirlo e sperare che potesse fare una scappata lì.
Gli avrebbe scritto sul serio non appena Ruka non fosse stata nei paraggi, informandolo della visita inattesa.
Ma non poteva capitare in Europa appena sei giorni prima, no eh?!
Che razza di situazione...
Non so se conosci bene la cittadina o sei mai stata in Inghilterra.
Potresti fare un po' da turista fino al suo ritorno e naturalmente non dovresti pagare alcun affitto!
Tanto la camera di Eagle adesso è libera, puoi dormire lì e a cena saresti sempre ospite nel mio Pub del centro!
Te ne ha parlato Eagle-chan?
Si chiama Shamrock, forse lo hai già sentito...
Il suono del MagiForno lo richiamò all'ordine e Ben estrasse ben cotte le due brioche.
Una al cioccolato bianco e l'altra alla crema chantilly, che mise su un piattino e successivamente porse alla ragazza.
Si sentiva un po' in imbarazzo ad essere vestito così sciatto da casa ma non valutava la presenza di ospiti.
Quella canottiera, pantaloni della tuta da ginnastica bianchi senza manco dei boxer sotto e delle ciabatte tipo moppine.
... Oppure consideravi soltanto una toccata e fuga?