Re: Quest n° 6: La Stanza Nascosta
Inviato: 25/05/2015, 11:25
[handwriting]Non aveva in programma di urlare, in realtà non credeva nemmeno di averne la forza: ma quando l’ennesima pugnalata le aveva colpito il cuore, facendolo sanguinare, non ce l’aveva fatta più, e tutto l’autocontrollo mostrato fino a quel momento era andato a farsi fottere, lasciando il posto ad una rabbia cieca ed incontrollata che aveva bisogno di essere sfogata ad ogni costo.
Fu per questo che se la prese con le due persone che, per lei, avevano più colpe: Brianna in realtà un po’ di meno, perché la sua vera mancanza era stata quella di non fermare Jorge dal prendere il libro… quest’ultimo invece si era rivelato un pezzo egoista sprovvisto di buon senso, che aveva anteposto i propri egoistici desideri ai sentimenti della fidanzata.
Sì, durante quella sfuriata Victoria si espresse in toni molto duri, con parole che forse facevano male… ma quanto male le aveva fatto il portoghese, dimostrandole ad ogni suo gesto come contassero di più i suoi desideri piuttosto che il benessere di colei che diceva di amare?
Eppure né Jorge né Brianna pensarono per un solo, singolo istante di chiedere scusa, abbozzare e rimanere in silenzio… al contrario presero ad urlare anche loro nel tentativo di difendere le loro azioni quando, a parere della Randall, da difendere non c’era proprio un cazzo.
Farsa, farsa??? Pensi davvero che io abbia mentito tutto quel tempo? Che davvero abbia preferito fare la figura dell’idiota incapace di riflettere lucidamente per cosa? Per potermi portare via il libro a vostra insaputa? Il tuo QI può anche non essere arrivato a quattromila ma non puoi parlare di qualcosa che non hai provato. Quei tentacoli non si sono attaccati alle tue tempie come degli elettrodi, non ti hanno strappato qualcosa di tuo, non ti sei ritrovata rotolante su un pavimento con la testa che ti scoppiava e pensieri prima lucidi all’improvviso avvolti nella nebbia e nella confusione, con difficoltà a ragionare…
Strano però, talmente avevi difficoltà a ragionare e talmente eri confuso che sei stato proprio tu a trovare il baule col quale farci uscire, vero?! -replicò Victoria sprezzante- E che mi dici del combattimento contro il Lich?! Uno che è confuso, che ha il cervello avvolto nella nebbia e che non riesce a ragionare non sa nemmeno castare un incantesimo, Jorge, quindi piantala di prendermi per il culo!!
Prima lezione di Incantesimi descritta nel libro che usavano con la Vireau: “Se non si è concentrati e focalizzati pienamente sull’incantesimo che si vuole castare e sul fine che si vuole raggiungere, non otterrete mai il risultato sperato.”
C’era davvero bisogno di aggiungere altro? Se davvero era così confuso, inoltre, così palesemente incapace di ragionare, perché diavolo Brianna non gli aveva strappato il libro dalle mani, impedendogli di portarselo appresso?
Ci ha provato ma io gliel’ho impedito…
Gli ho detto che poteva essere pericoloso, che poteva essere una trappola, ma ha fatto la sua scelta, non vi ho detto nulla perchè...
CHE DIAVOLO AVETE TUTTI E DUE NEL CERVELLO?!?!?
POTEVAMO MORIRE!!!
Credi che non me ne sia accorta? Credi davvero che non me ne sia accorta? Cosa passa A TE nel cervello? C'ero anch'io sai? Era in gioco la mia vita quanto la tua, oltre a quella di Glaedr.
Oltre?! OLTRE?!?!??!? Pensi davvero che la nostra vita valga MENO di quella del tuo dannatissimo animale?! -perché questo si evinceva dalle sue parole, che la vita di Glaedr fosse la più importante, quella prioritaria da salvare, e che quella di Victoria fosse un surplus, mentre Jorge e Cappie nemmeno venivano contemplati- Se davvero tenevi così tanto a lui, non te lo saresti portato dietro!
Non sapevi a cosa saremmo andati incontro, non avevi alcun indizio sulla pericolosità o meno del luogo che volevamo esplorare, se volevi che fossi al sicuro l’avresti lasciato a dormire nel dormitorio, perciò non venire a dirmi che te ne sei accorta, perché se il tuo prezioso Glaedr si fosse ritrovato aperto in due -per citare la visione di Vastnor- sarebbe stata solo colpa TUA!!!
Chiaramente le sarebbe dispiaciuto per il petauro che era innocente, ma per quanto stretto fosse mai potuto essere il rapporto tra Victoria ed un suo animale, mai avrebbe permesso che la seguisse non sapendo i rischi in cui sarebbero potuti incorrere.
NON PENSAVO CHE FOSSE COSI' TANTO PERICOLOSO lo vuoi capire o no? L'ha preso perché probabilmente pensava che potesse essere in qualche modo utile, ed io non sono proprio nessuno per impedirgli di fare le sue scelte…
TALMENTE UTILE DA LASCIARLO MARCIRE NELLA TASCA DEI SUOI PANTALONI?! -replicò Victoria, che trovava surreale e da pazzi giustificare un comportamento del genere- Avete trovato un diario pieno di formule alchemiche su cui aveva scritto anche Donald, e non vi è mai venuto in mente che prenderlo potesse essere pericoloso?! Che razza di pazzi incoscienti siete?!? E che diavolo significa quello che hai detto?! Se vedi un uomo che si sta per suicidare, invece di fermarlo lo lasci fare perché è una sua scelta e non glielo puoi impedire?! -la fissò incredula, chiedendosi se Brianna ci fosse o ci facesse- Come hai fatto a non renderti conto che la SUA scelta avrebbe avuto ripercussioni su tutti noi?! Parleresti ancora così se per colpa di quel cazzo di libro il tuo Glaedr fosse morto?!? Io non credo, quindi evita questo patetico buonismo perché NON C’È ALCUNA GIUSTIFICAZIONE CHE TENGA!!!!
Eppure sembrava che Jorge in primis e Brianna di seguito, seppur in misura minore, volessero continuare a difendere il proprio comportamento, un modo di fare che portava la Randall ad arrabbiarsi sempre di più.
NON L’HO RUBATO!!! L’ho solo preso in prestito perché DAVVERO pensavo che ci sarebbe stato utile…
ERA NELLA TASCA DEI TUOI PANTALONI JORGE, PORCA TRAMA!!!!!!!
Non aveva mai, mai bestemmiato in vita sua, ed Jorge invece ce l’aveva portata: questa era la riprova più palese di quanto tutto quel discorso e le continue scuse che era costretta a sentire la stessero mandando ai matti.
E come facevo a saperlo che non volevate che lo portassi via quando siete state voi due a farmi presente che era importante, che dovevamo leggere il più possibile perché poteva esserci nascosta qualche indizio importante? O forse l’avete detto solo per tenermi buono? Per non avermi tra i piedi mentre risolvevate l’ultima porta perché tanto io sono solo d’impiccio? Non avevo intenzione di tenerlo, non volevo portarmelo qui, nella nostra realtà, ma che dovevo fare? Restituirlo all’Alchimista? A quell’essere senza rotelle e avere sulla coscienza chissà quali altre catastrofe fatte in buona fede?
NON PROVARE A RIGIRARE LA FRITTATA, NON PROVARE A FARE LA VITTIMA PERCHÈ GIURO CHE NON RISPONDO PIÙ DI ME!!! -no, quello non lo doveva proprio dire, fare il povero incompreso e rifilare la colpa a loro, all’Alchimista, a chiunque tranne che a se stesso era l’ultima cosa che doveva fare- Perché pensi che abbiamo insistito tanto sul leggere il libro, razza d’imbecille?! Perché sapevamo di non potercelo portare dietro, che era pericoloso, che doveva essere lasciato dov’era perché sarebbe stato da pazzi portarselo appresso, e se eri così consapevole di non saper ragionare lucidamente TI DOVEVI FERMARE!!!!!
Strano, era stato consapevole di non essere in sé… eppure il libro se l’era preso lo stesso.
Ma stava prendendo lei e Cappie per sceme o cosa?
Tra l’altro non era nemmeno finita lì, no, a quanto sembrava ce n’era ancora sia per lui… che per Brianna.
Come cazzo ragiono? Come. Cazzo. Ragiono? NO! Tu come cazzo ragioni! Ma ti senti? Senti quello che stai dicendo? Adesso che siamo qui è facile parlare ed incolpare gli altri vero? Come potevamo anche solo sospettare in cosa si era trasformato Donald? Mi ero completamente scordata che l'aveva preso su, e comunque pensava che potesse essergli utile altrimenti non l'avrebbe preso, e non ve l'ho fatto presente perchè come ognuno di noi stavo cercando l'apertura per uscire dal Laboratorio ed avevo ben altri pensieri per la testa, che non devo certo venire a rendere conto a te, chiaro??
E TU TI SEI AFFIDATA ALLA CAPACITÁ DI GIUDIZIO DI QUALCUNO CHE, PER SUA STESSA AMMISSIONE, NON ERA IN GRADO DI RAGIONARE LUCIDAMENTE?! -scoppiò in una risata, ma di allegro in quel suono non c’era proprio nulla… anzi- Abbiamo camminato per mezzo chilometro prima del bivio, e non ti è MAI venuto in mente di dirci che si era preso qualcosa che, se doveva esserci utile, avremmo dovuto usare proprio in quel momento, prima di scegliere da che parte andare?! QUANDO CI DOVEVA ESSERE UTILE SECONDO TE, DOPO ESSER STATI TUTTI SQUARTATI IN DUE DA QUEL FOLLE DI DONALD?!
L’avrebbe presa a schiaffi, perché era evidente che non si rendesse conto della gravità delle sue azioni: il fatto che fossero tutti vivi non poteva far dimenticare -a Victoria perlomeno- che per colpa della LORO superficialità stavano tutti quanti per morire.
… è inutile vero? Qualsiasi cosa io possa dire in mia difesa è inutile… tu… voi? Ormai hai ... avete (?) già preso la tua decisione e anche se mi offrissi di prendere del Veritaserum continueresti ad accusarmi di esseri un avido, bugiardo egoista…
Sono i fatti che parlano Jorge, e i fatti dicono che sei stato una MERDA dall’inizio alla fine!!!! -replicò la Randall, disgustata ancora una volta dal vittimismo del portoghese- Non ti voglio vedere mai più, mi hai capita?!
Sparisci dalla mia vista, sparisci dalla mia vita, MI FAI SCHIFO!!!
Ti odio Jorge, odio la persona che mi hai mostrato di esser e ringrazio solo la Trama di non aver perso la mia verginità con uno stronzo come te, ti odio, TI ODIO!!!!!
Vicky BASTA!
Si lasciò bloccare da Cappie, anche se in realtà fu più un farsi sorreggere da lei, perché le forze le erano ormai venute a mancare e, se ne rese conto solo in quel momento, aveva disperatamente bisogno di un abbraccio.
Guardami e ascoltami...basta....basta...non continuare...
Vedrai che si sistemerà tutto, ma devi calmarti e metterti seduta...
Mi dispiace...ok? Mi dispiace tanto per quello che è successo, ma a tutto c'è un rimedio...
I tuoi occhi...quelli sono rimasti gli stessi di sempre...
L’ho perso… -sussurrò tra le lacrime Victoria, aggrappandosi all’amica con le poche forze che aveva- Era l’unica cosa che mi legava a lei… ed ora non c’è più, se n’è andato per sempre… -singhiozzò, sentendo il proprio cuore lacerarsi dal dolore.
Era sconvolta, totalmente sconvolta all’idea di aver perso il legame fisico con la madre, al punto che quando finalmente le lacrime smisero di rigarle il viso -grazie anche a Kirby che prese ad aspirarle- il suo sguardo divenne vacuo, il dolce di Cappie le scivolò dalla mano in cui era stato cacciato a forza… e lei rimase immobile, capace solo di ascoltare ciò che intanto stava avvenendo intorno a sé, e che forse qualche reazione gliel’avrebbe, suo malgrado, scatenata.
Jorge, tu hai letto le ULTIME pagine del libro?
Come? Si ma non sono riuscito a leggerle tutte, non ho fatto in tempo…
Non alzò lo sguardo su Cappie ed Jorge, nemmeno quando la prima pose la stessa domanda alla Wollis che rispose in modo più o meno identico al Delfino.
Beh... abbiamo cercato di leggere il più possibile dell'ultima parte del diario, ma il tempo era davvero poco... l'abbiamo sfogliato alla ricerca di indizi utili... beh, guardiamo cosa c'è scritto!
Continuò a tenere gli occhi bassi anche quando la O’Neill chiese a Sandyon di poté visionare il diario, ma quand’ella poi vi castò sopra un incantesimo, la Randall vi posò sopra lo sguardo, registrando con sorpresa -seppur all’esterno fosse impassibile- ciò che esso rivelò: lo Specialis Revelio, un incanto che aveva studiato proprio quell’anno e che aveva ripassato in vista dei G.U.F.O., un incanto che forse le sarebbe venuto in mente di usare, o forse no, ma che a prescindere le era stato precluso a causa della superficialità di Brianna e dell’egoismo di Jorge.
Jorge, Brianna: quando io vi ho detto che dovevate concentrare la vostra ricerca sulle ultime memorie dell'alchimista o chi per lui avesse continuato il diario, era OVVIO che vi stessi dicendo di basare la vostra ricerca sulle ultime pagine, partendo a ritroso dall'ultima...
Certo che lo era, almeno per Victoria.
La voce di Cappie appariva stanca, ma una stanchezza più mentale che fisica unita, forse, ad una rassegnata delusione.
Tuttavia, in questo caso, non avreste trovato nulla di più utile, perchè il libro era incantato affinchè nascondesse la sua parte più preziosa e importante.
Brianna, hai detto che non potevate sapere che fosse pericoloso, dico bene?
Si...
Ma un libro le cui pagine si sfogliano da sole, appartenuto ad un'alchimista pazzo omicida e con all'interno una trappola mortale, che cosa ti ha portato a credere? Che fosse davvero INNOCUO?
Non lo so, ma...
Non lo sa… -ripeté in un sussurro impercettibile Victoria, scuotendo il capo con amarezza: come avevano fatto a pensare che potesse essere un oggetto come qualsiasi altro, quando tutto, TUTTO in quell’Ottavo Piano era parso fin da subito come sospetto e potenzialmente pericoloso? Quale scala di valutazione assurda e da incoscienti usavano per giudicare le cose e decidere le proprie azioni?
E tu Jorge: sapevi che il libro era passato di mano a Donald. Forse non ti sarebbe mai venuto in mente di usare lo Specialis Revelio, anche se in venti minuti di tempo, la scintilla poteva anche scattare dentro il tuo cervello. Ma a parte questo, sapevi che era passato a Donald e che ci trovavamo all'interno di un luogo dove tutto sembrava sospeso nel tempo, come se qualcuno ci abitasse davvero. E tu vuoi farmi credere che non hai pensato, neanche per un secondo, che quel pazzo omicida potesse uscire fuori se tu ti fossi portato dietro il libro, mettendoci tutti, tutti quanti in pericolo?
Quando ho preso il libro ero convinto che Donald fosse fuori da qui a godersi il frutto delle sue scoperte e che al massimo era l’Alchimista ad abitare l’Ottavo Piano.
Non mi è mai passato per la testa, neanche per un secondo che prendendo il libro ci avrei messo in pericolo.
Certo…
Sono un pazzo omicida che ha scritto le prove della propria colpevolezza in un diario, e invece di portarmelo appresso come una reliquia, custodirlo o perlomeno metterci degli incantesimi di protezione sopra cosicché nessuno possa prenderlo, permetto a chiunque capiti di qui per caso di portarselo via senza fare una piega… -si sentiva il sarcasmo nelle parole pronunciate da Victoria?
Non eri giustificato, nè prima nè dopo, a prenderlo e tu Brianna avresti dovuto dircelo. Anche dopo essere usciti dal laboratorio, avreste dovuto renderci partecipe di ciò che non sapevamo, perchè forse io e Vicky avremmo potuto pensarci, a differenza vostra, su cosa farne esattamente e questo avrebbe impedito a tutti di noi di rischiare la vita.
Hai ragione Cappie ma in tutto quello che era successo mi ero completamente scordata che l'aveva preso...
Avevano agito da incoscienti, senza pensare, e quello era il risultato.
Osservò Cappie porgere il libro a Jorge, chiedendogli di leggere ad alta voce le ultime cinque pagine… e non riuscì a spalancare gli occhi man mano che la voce del Delfino le riempiva le orecchie, un’amara consapevolezza che le si insediava dentro al cuore: avrebbero saputo tutto.
Sì, forse non si parlava esplicitamente del Lich in quanto tale nel diario… ma avrebbero saputo quanto potesse essere pericoloso affrontarlo, avrebbero potuto andare a chiamare i professori e lasciare che fossero loro ad occuparsene… non avrebbero rischiato di morire, se solo…
Già, se solo.
E ora dimmi una cosa: davvero hai pensato SOLO ed ESCLUSIVAMENTE al nostro bene, quando hai voluto prendere quel libro?
Non ti è mai passato per la mente che forse avresti potuto studiare le formule contenute al suo interno? Riprodurle in qualche modo? Soddisfare il tuo desiderio di conoscenza in campo alchemico?
Guardami dritto negli occhi e giurami che, a parte intenzioni altruiste, non ti ha spinto nient'altro.
Sbuffò sardonica, perché sarebbe stata pronta a scommettere la propria vita che quelle di Jorge non erano state intenzioni puramente egoistiche… e non le servivano sette anni di conoscenza per capirlo: aveva colto la sua luce avida, bramosa ed egoistica appena messo piede in quel laboratorio, uno sguardo che non avrebbe mai dimenticato.
Non posso.
Non posso giurarti di aver avuto solo intenzioni altruistiche. Ho pensato che fosse una fonte inestimabile di conoscenza e sono stato tentato di sfogliarlo per cercare di assorbire quante più nozioni possibili ma non l’ho fatto… Me lo sono messo in tasca perché ero sicuro che sarebbe potuto tornarci utile per uscire vivi da quel maledetto piano ma poi l’ho lasciato lì, me ne sono dimenticato…
Ascoltò la domanda di Cappie -simile all’affermazione da lei fatta precedentemente- sorridendo di nuovo con amarezza: già, l’aveva reputato talmente utile per la loro sicurezza da scordarselo in tasca, quando avrebbero invece avuto a disposizione tutto il tempo dal corridoio fino al bivio per consultarlo.
Oltretutto, quale utilità avrebbe mai potuto avere un libro che, senza lo Specialis Revelio, era per l’80% un insieme di formule alchemiche che avrebbero fatto gola solo ad un aspirante Pozionista?
Non avevo intenzione di tenerlo per me, è troppo pericoloso, ma ho aspettato di essere di nuovo a Hogwarts per consegnarlo… Ho pensato in un modo e ho agito in un altro… o più probabilmente ha ragione Victoria… non ho pensato e basta…
Non gli credeva.
Una parte di lei, nel profondo del suo cuore, avrebbe voluto credere che davvero l’intento di Jorge una volta usciti da lì fosse stata quella di consegnare il libro… ma non riusciva a farlo.
Non aveva intenzione di discutere ancora, aveva detto tutto quello che pensava e, a posteriori, pur moderando i toni non avrebbe cambiato una virgola del proprio pensiero.
Aveva solo un’ultima cosa da aggiungere, una presa di coscienza pronunciata -solo dopo aver guardato intensamente Brianna prima ed Jorge poi per qualche secondo- con voce triste, amara… vuota.
… tante parole spese per difendersi, giustificarsi, discolparsi… e nemmeno una spesa per dire “mi dispiace”.
E per quello che la riguardava, forse la cosa in assoluto più grave di tutte, era quella.
Stanotte... Vi siete trovati di fronte a dei difetti molto pericolosi.
Non starò a dire chi in particolare li ha dimostrati, perché immagino lo comprenderete da soli senza il mio aiuto.
Scarsa capacità di analisi.
Superficialità.
Orgoglio.
Incapacità di imporsi.
Troppa fiducia.
Poca cautela.
Sopravvento delle buone intenzioni sul buon senso.
Questi i più importanti ma ne potrei citare tanti altri, peccato che sono stanco e voglio andare a dormire.
Quali di questi difetti avrebbe dovuto riconoscere nelle proprie azioni, al fine di migliorare? In quel momento Victoria non avrebbe saputo dirlo, ma sperava che la notte, una notte piena di incubi probabilmente, ma pur sempre lontana da quel piano e dal Lich, le avrebbe portato consiglio.
O'Neill, le tue motivazioni a favore del non sbattervi fuori sono interessanti, ma stanno poco in piedi.
Non per un uomo che pur non terminando mai la scuola ha appreso incantesimi anche peggiori di quelli ricevuti da voi oggi.
Quando si affronta una situazione, si accettano benefici e perdite, anche quando i primi sono minimi e le seconde molte.
Potreste ritrovarvi domani fuori da questo istituto con le vostre magie nuove di zecca e dire:"Bene, cosa cazzo ci faccio adesso?".
Anche questa è una lezione che spero imparerete col tempo: valutare se il gioco vale la candela.
E visto lo sguardo che Vastnor lanciò ad Jorge, la domanda era una sola: era valsa la pena perdere la fidanzata e forse la migliore amica per il suo egoismo sfrenato?
Ho necessità di riflettere molto attentamente su questa faccenda e soprattutto a mente fresca e riposata.
Le disposizioni che vi darò adesso, pretendo vengano seguite senza battere ciglio, pena la mia collera priva di mente fresca e riposata.
Poteva star tranquillo in questo senso, perché se Victoria avesse continuato a studiare lì evitando -miracolosamente- l’espulsione, probabilmente non avrebbe più infranto alcuna regola scolastica fino ai M.A.G.O.
Alvares e Wollis verranno scortati dalla Prefetta O'Neill nella propria Sala Comune, dopo di che la Tassorosso tornerà nei Sotterranei.
La signorina Randall invece verrà con me, giù, in infermeria, dove chiederò al Prefetto Seal di sistemare la ragazza in una zona isolata all'oscuro da sguardi indiscreti, fino a domani mattina quando verrò a trovarla assieme alla Vice Preside e alla Preside.
Annuì, anche perché sapeva bene di non potersi far vedere così dalle compagne di Casata: il pensiero di cosa avrebbe detto suo padre le fece nuovamente salire le lacrime agli occhi, lacrime che però si costrinse a ricacciare indietro; avrebbe avuto la sua zona isolata in Infermeria, per piangere.
Ognuno di voi dovrà considerare per ora la promozione o il diploma come una faccenda in sospeso, ergo non sperateci completamente.
Domani pomeriggio, dopo aver riposato, forse un po' male ma credo che sia da aspettarselo, vi recherete tutti in infermeria dove la signorina Harada si preoccuperà di decidere, in base alle vostre condizioni, se sarò necessario trascorrere 24 ore sotto osservazione.
Immaginando che sia tutto perfettamente chiaro, vi invito a muovervi e non azzardatevi minimamente a sillabare alcun che.
Le punizioni saranno nella misura di quanto mi andrà di specificare a proposito della vostra avventura, ma di sicuro non vi è dato saperlo.
Avrebbe potuto raccontare tutto o niente, ma dentro di sé la Randall sapeva che nessuno di loro si meritava di passare per innocente, ed era pronta ad accettare le conseguenze delle proprie azioni, così come non aveva mai dato a nessuno la colpa di essere stata messa in mezzo a quell’incubo… perché quella era stata una scelta effettuata in modo del tutto autonomo.
La pecora elettrica e la palla rosa seguiranno le loro attuali padrone, mentre le uova per adesso le custodirò io, restituendole alla proprietaria non appena si sarà ripresa abbastanza da potersene occupare completamente, in fondo adesso sono un suo fardello.
... Filare.
Si alzò in piedi, recuperando l’uovo dorato e muovendosi a passo malfermo verso il docente -con Kirby al seguito- al quale porse l’oggetto regalatole dall’Alchimista: fatto ciò, semplicemente, si mise a seguirlo verso l’Infermeria, senza più guardare nessuno in faccia.
Almeno fino al mattino dopo… voleva solo dormire e non sognare.
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Fu per questo che se la prese con le due persone che, per lei, avevano più colpe: Brianna in realtà un po’ di meno, perché la sua vera mancanza era stata quella di non fermare Jorge dal prendere il libro… quest’ultimo invece si era rivelato un pezzo egoista sprovvisto di buon senso, che aveva anteposto i propri egoistici desideri ai sentimenti della fidanzata.
Sì, durante quella sfuriata Victoria si espresse in toni molto duri, con parole che forse facevano male… ma quanto male le aveva fatto il portoghese, dimostrandole ad ogni suo gesto come contassero di più i suoi desideri piuttosto che il benessere di colei che diceva di amare?
Eppure né Jorge né Brianna pensarono per un solo, singolo istante di chiedere scusa, abbozzare e rimanere in silenzio… al contrario presero ad urlare anche loro nel tentativo di difendere le loro azioni quando, a parere della Randall, da difendere non c’era proprio un cazzo.
Farsa, farsa??? Pensi davvero che io abbia mentito tutto quel tempo? Che davvero abbia preferito fare la figura dell’idiota incapace di riflettere lucidamente per cosa? Per potermi portare via il libro a vostra insaputa? Il tuo QI può anche non essere arrivato a quattromila ma non puoi parlare di qualcosa che non hai provato. Quei tentacoli non si sono attaccati alle tue tempie come degli elettrodi, non ti hanno strappato qualcosa di tuo, non ti sei ritrovata rotolante su un pavimento con la testa che ti scoppiava e pensieri prima lucidi all’improvviso avvolti nella nebbia e nella confusione, con difficoltà a ragionare…
Strano però, talmente avevi difficoltà a ragionare e talmente eri confuso che sei stato proprio tu a trovare il baule col quale farci uscire, vero?! -replicò Victoria sprezzante- E che mi dici del combattimento contro il Lich?! Uno che è confuso, che ha il cervello avvolto nella nebbia e che non riesce a ragionare non sa nemmeno castare un incantesimo, Jorge, quindi piantala di prendermi per il culo!!
Prima lezione di Incantesimi descritta nel libro che usavano con la Vireau: “Se non si è concentrati e focalizzati pienamente sull’incantesimo che si vuole castare e sul fine che si vuole raggiungere, non otterrete mai il risultato sperato.”
C’era davvero bisogno di aggiungere altro? Se davvero era così confuso, inoltre, così palesemente incapace di ragionare, perché diavolo Brianna non gli aveva strappato il libro dalle mani, impedendogli di portarselo appresso?
Ci ha provato ma io gliel’ho impedito…
Gli ho detto che poteva essere pericoloso, che poteva essere una trappola, ma ha fatto la sua scelta, non vi ho detto nulla perchè...
CHE DIAVOLO AVETE TUTTI E DUE NEL CERVELLO?!?!?
POTEVAMO MORIRE!!!
Credi che non me ne sia accorta? Credi davvero che non me ne sia accorta? Cosa passa A TE nel cervello? C'ero anch'io sai? Era in gioco la mia vita quanto la tua, oltre a quella di Glaedr.
Oltre?! OLTRE?!?!??!? Pensi davvero che la nostra vita valga MENO di quella del tuo dannatissimo animale?! -perché questo si evinceva dalle sue parole, che la vita di Glaedr fosse la più importante, quella prioritaria da salvare, e che quella di Victoria fosse un surplus, mentre Jorge e Cappie nemmeno venivano contemplati- Se davvero tenevi così tanto a lui, non te lo saresti portato dietro!
Non sapevi a cosa saremmo andati incontro, non avevi alcun indizio sulla pericolosità o meno del luogo che volevamo esplorare, se volevi che fossi al sicuro l’avresti lasciato a dormire nel dormitorio, perciò non venire a dirmi che te ne sei accorta, perché se il tuo prezioso Glaedr si fosse ritrovato aperto in due -per citare la visione di Vastnor- sarebbe stata solo colpa TUA!!!
Chiaramente le sarebbe dispiaciuto per il petauro che era innocente, ma per quanto stretto fosse mai potuto essere il rapporto tra Victoria ed un suo animale, mai avrebbe permesso che la seguisse non sapendo i rischi in cui sarebbero potuti incorrere.
NON PENSAVO CHE FOSSE COSI' TANTO PERICOLOSO lo vuoi capire o no? L'ha preso perché probabilmente pensava che potesse essere in qualche modo utile, ed io non sono proprio nessuno per impedirgli di fare le sue scelte…
TALMENTE UTILE DA LASCIARLO MARCIRE NELLA TASCA DEI SUOI PANTALONI?! -replicò Victoria, che trovava surreale e da pazzi giustificare un comportamento del genere- Avete trovato un diario pieno di formule alchemiche su cui aveva scritto anche Donald, e non vi è mai venuto in mente che prenderlo potesse essere pericoloso?! Che razza di pazzi incoscienti siete?!? E che diavolo significa quello che hai detto?! Se vedi un uomo che si sta per suicidare, invece di fermarlo lo lasci fare perché è una sua scelta e non glielo puoi impedire?! -la fissò incredula, chiedendosi se Brianna ci fosse o ci facesse- Come hai fatto a non renderti conto che la SUA scelta avrebbe avuto ripercussioni su tutti noi?! Parleresti ancora così se per colpa di quel cazzo di libro il tuo Glaedr fosse morto?!? Io non credo, quindi evita questo patetico buonismo perché NON C’È ALCUNA GIUSTIFICAZIONE CHE TENGA!!!!
Eppure sembrava che Jorge in primis e Brianna di seguito, seppur in misura minore, volessero continuare a difendere il proprio comportamento, un modo di fare che portava la Randall ad arrabbiarsi sempre di più.
NON L’HO RUBATO!!! L’ho solo preso in prestito perché DAVVERO pensavo che ci sarebbe stato utile…
ERA NELLA TASCA DEI TUOI PANTALONI JORGE, PORCA TRAMA!!!!!!!
Non aveva mai, mai bestemmiato in vita sua, ed Jorge invece ce l’aveva portata: questa era la riprova più palese di quanto tutto quel discorso e le continue scuse che era costretta a sentire la stessero mandando ai matti.
E come facevo a saperlo che non volevate che lo portassi via quando siete state voi due a farmi presente che era importante, che dovevamo leggere il più possibile perché poteva esserci nascosta qualche indizio importante? O forse l’avete detto solo per tenermi buono? Per non avermi tra i piedi mentre risolvevate l’ultima porta perché tanto io sono solo d’impiccio? Non avevo intenzione di tenerlo, non volevo portarmelo qui, nella nostra realtà, ma che dovevo fare? Restituirlo all’Alchimista? A quell’essere senza rotelle e avere sulla coscienza chissà quali altre catastrofe fatte in buona fede?
NON PROVARE A RIGIRARE LA FRITTATA, NON PROVARE A FARE LA VITTIMA PERCHÈ GIURO CHE NON RISPONDO PIÙ DI ME!!! -no, quello non lo doveva proprio dire, fare il povero incompreso e rifilare la colpa a loro, all’Alchimista, a chiunque tranne che a se stesso era l’ultima cosa che doveva fare- Perché pensi che abbiamo insistito tanto sul leggere il libro, razza d’imbecille?! Perché sapevamo di non potercelo portare dietro, che era pericoloso, che doveva essere lasciato dov’era perché sarebbe stato da pazzi portarselo appresso, e se eri così consapevole di non saper ragionare lucidamente TI DOVEVI FERMARE!!!!!
Strano, era stato consapevole di non essere in sé… eppure il libro se l’era preso lo stesso.
Ma stava prendendo lei e Cappie per sceme o cosa?
Tra l’altro non era nemmeno finita lì, no, a quanto sembrava ce n’era ancora sia per lui… che per Brianna.
Come cazzo ragiono? Come. Cazzo. Ragiono? NO! Tu come cazzo ragioni! Ma ti senti? Senti quello che stai dicendo? Adesso che siamo qui è facile parlare ed incolpare gli altri vero? Come potevamo anche solo sospettare in cosa si era trasformato Donald? Mi ero completamente scordata che l'aveva preso su, e comunque pensava che potesse essergli utile altrimenti non l'avrebbe preso, e non ve l'ho fatto presente perchè come ognuno di noi stavo cercando l'apertura per uscire dal Laboratorio ed avevo ben altri pensieri per la testa, che non devo certo venire a rendere conto a te, chiaro??
E TU TI SEI AFFIDATA ALLA CAPACITÁ DI GIUDIZIO DI QUALCUNO CHE, PER SUA STESSA AMMISSIONE, NON ERA IN GRADO DI RAGIONARE LUCIDAMENTE?! -scoppiò in una risata, ma di allegro in quel suono non c’era proprio nulla… anzi- Abbiamo camminato per mezzo chilometro prima del bivio, e non ti è MAI venuto in mente di dirci che si era preso qualcosa che, se doveva esserci utile, avremmo dovuto usare proprio in quel momento, prima di scegliere da che parte andare?! QUANDO CI DOVEVA ESSERE UTILE SECONDO TE, DOPO ESSER STATI TUTTI SQUARTATI IN DUE DA QUEL FOLLE DI DONALD?!
L’avrebbe presa a schiaffi, perché era evidente che non si rendesse conto della gravità delle sue azioni: il fatto che fossero tutti vivi non poteva far dimenticare -a Victoria perlomeno- che per colpa della LORO superficialità stavano tutti quanti per morire.
… è inutile vero? Qualsiasi cosa io possa dire in mia difesa è inutile… tu… voi? Ormai hai ... avete (?) già preso la tua decisione e anche se mi offrissi di prendere del Veritaserum continueresti ad accusarmi di esseri un avido, bugiardo egoista…
Sono i fatti che parlano Jorge, e i fatti dicono che sei stato una MERDA dall’inizio alla fine!!!! -replicò la Randall, disgustata ancora una volta dal vittimismo del portoghese- Non ti voglio vedere mai più, mi hai capita?!
Sparisci dalla mia vista, sparisci dalla mia vita, MI FAI SCHIFO!!!
Ti odio Jorge, odio la persona che mi hai mostrato di esser e ringrazio solo la Trama di non aver perso la mia verginità con uno stronzo come te, ti odio, TI ODIO!!!!!
Vicky BASTA!
Si lasciò bloccare da Cappie, anche se in realtà fu più un farsi sorreggere da lei, perché le forze le erano ormai venute a mancare e, se ne rese conto solo in quel momento, aveva disperatamente bisogno di un abbraccio.
Guardami e ascoltami...basta....basta...non continuare...
Vedrai che si sistemerà tutto, ma devi calmarti e metterti seduta...
Mi dispiace...ok? Mi dispiace tanto per quello che è successo, ma a tutto c'è un rimedio...
I tuoi occhi...quelli sono rimasti gli stessi di sempre...
L’ho perso… -sussurrò tra le lacrime Victoria, aggrappandosi all’amica con le poche forze che aveva- Era l’unica cosa che mi legava a lei… ed ora non c’è più, se n’è andato per sempre… -singhiozzò, sentendo il proprio cuore lacerarsi dal dolore.
Era sconvolta, totalmente sconvolta all’idea di aver perso il legame fisico con la madre, al punto che quando finalmente le lacrime smisero di rigarle il viso -grazie anche a Kirby che prese ad aspirarle- il suo sguardo divenne vacuo, il dolce di Cappie le scivolò dalla mano in cui era stato cacciato a forza… e lei rimase immobile, capace solo di ascoltare ciò che intanto stava avvenendo intorno a sé, e che forse qualche reazione gliel’avrebbe, suo malgrado, scatenata.
Jorge, tu hai letto le ULTIME pagine del libro?
Come? Si ma non sono riuscito a leggerle tutte, non ho fatto in tempo…
Non alzò lo sguardo su Cappie ed Jorge, nemmeno quando la prima pose la stessa domanda alla Wollis che rispose in modo più o meno identico al Delfino.
Beh... abbiamo cercato di leggere il più possibile dell'ultima parte del diario, ma il tempo era davvero poco... l'abbiamo sfogliato alla ricerca di indizi utili... beh, guardiamo cosa c'è scritto!
Continuò a tenere gli occhi bassi anche quando la O’Neill chiese a Sandyon di poté visionare il diario, ma quand’ella poi vi castò sopra un incantesimo, la Randall vi posò sopra lo sguardo, registrando con sorpresa -seppur all’esterno fosse impassibile- ciò che esso rivelò: lo Specialis Revelio, un incanto che aveva studiato proprio quell’anno e che aveva ripassato in vista dei G.U.F.O., un incanto che forse le sarebbe venuto in mente di usare, o forse no, ma che a prescindere le era stato precluso a causa della superficialità di Brianna e dell’egoismo di Jorge.
Jorge, Brianna: quando io vi ho detto che dovevate concentrare la vostra ricerca sulle ultime memorie dell'alchimista o chi per lui avesse continuato il diario, era OVVIO che vi stessi dicendo di basare la vostra ricerca sulle ultime pagine, partendo a ritroso dall'ultima...
Certo che lo era, almeno per Victoria.
La voce di Cappie appariva stanca, ma una stanchezza più mentale che fisica unita, forse, ad una rassegnata delusione.
Tuttavia, in questo caso, non avreste trovato nulla di più utile, perchè il libro era incantato affinchè nascondesse la sua parte più preziosa e importante.
Brianna, hai detto che non potevate sapere che fosse pericoloso, dico bene?
Si...
Ma un libro le cui pagine si sfogliano da sole, appartenuto ad un'alchimista pazzo omicida e con all'interno una trappola mortale, che cosa ti ha portato a credere? Che fosse davvero INNOCUO?
Non lo so, ma...
Non lo sa… -ripeté in un sussurro impercettibile Victoria, scuotendo il capo con amarezza: come avevano fatto a pensare che potesse essere un oggetto come qualsiasi altro, quando tutto, TUTTO in quell’Ottavo Piano era parso fin da subito come sospetto e potenzialmente pericoloso? Quale scala di valutazione assurda e da incoscienti usavano per giudicare le cose e decidere le proprie azioni?
E tu Jorge: sapevi che il libro era passato di mano a Donald. Forse non ti sarebbe mai venuto in mente di usare lo Specialis Revelio, anche se in venti minuti di tempo, la scintilla poteva anche scattare dentro il tuo cervello. Ma a parte questo, sapevi che era passato a Donald e che ci trovavamo all'interno di un luogo dove tutto sembrava sospeso nel tempo, come se qualcuno ci abitasse davvero. E tu vuoi farmi credere che non hai pensato, neanche per un secondo, che quel pazzo omicida potesse uscire fuori se tu ti fossi portato dietro il libro, mettendoci tutti, tutti quanti in pericolo?
Quando ho preso il libro ero convinto che Donald fosse fuori da qui a godersi il frutto delle sue scoperte e che al massimo era l’Alchimista ad abitare l’Ottavo Piano.
Non mi è mai passato per la testa, neanche per un secondo che prendendo il libro ci avrei messo in pericolo.
Certo…
Sono un pazzo omicida che ha scritto le prove della propria colpevolezza in un diario, e invece di portarmelo appresso come una reliquia, custodirlo o perlomeno metterci degli incantesimi di protezione sopra cosicché nessuno possa prenderlo, permetto a chiunque capiti di qui per caso di portarselo via senza fare una piega… -si sentiva il sarcasmo nelle parole pronunciate da Victoria?
Non eri giustificato, nè prima nè dopo, a prenderlo e tu Brianna avresti dovuto dircelo. Anche dopo essere usciti dal laboratorio, avreste dovuto renderci partecipe di ciò che non sapevamo, perchè forse io e Vicky avremmo potuto pensarci, a differenza vostra, su cosa farne esattamente e questo avrebbe impedito a tutti di noi di rischiare la vita.
Hai ragione Cappie ma in tutto quello che era successo mi ero completamente scordata che l'aveva preso...
Avevano agito da incoscienti, senza pensare, e quello era il risultato.
Osservò Cappie porgere il libro a Jorge, chiedendogli di leggere ad alta voce le ultime cinque pagine… e non riuscì a spalancare gli occhi man mano che la voce del Delfino le riempiva le orecchie, un’amara consapevolezza che le si insediava dentro al cuore: avrebbero saputo tutto.
Sì, forse non si parlava esplicitamente del Lich in quanto tale nel diario… ma avrebbero saputo quanto potesse essere pericoloso affrontarlo, avrebbero potuto andare a chiamare i professori e lasciare che fossero loro ad occuparsene… non avrebbero rischiato di morire, se solo…
Già, se solo.
E ora dimmi una cosa: davvero hai pensato SOLO ed ESCLUSIVAMENTE al nostro bene, quando hai voluto prendere quel libro?
Non ti è mai passato per la mente che forse avresti potuto studiare le formule contenute al suo interno? Riprodurle in qualche modo? Soddisfare il tuo desiderio di conoscenza in campo alchemico?
Guardami dritto negli occhi e giurami che, a parte intenzioni altruiste, non ti ha spinto nient'altro.
Sbuffò sardonica, perché sarebbe stata pronta a scommettere la propria vita che quelle di Jorge non erano state intenzioni puramente egoistiche… e non le servivano sette anni di conoscenza per capirlo: aveva colto la sua luce avida, bramosa ed egoistica appena messo piede in quel laboratorio, uno sguardo che non avrebbe mai dimenticato.
Non posso.
Non posso giurarti di aver avuto solo intenzioni altruistiche. Ho pensato che fosse una fonte inestimabile di conoscenza e sono stato tentato di sfogliarlo per cercare di assorbire quante più nozioni possibili ma non l’ho fatto… Me lo sono messo in tasca perché ero sicuro che sarebbe potuto tornarci utile per uscire vivi da quel maledetto piano ma poi l’ho lasciato lì, me ne sono dimenticato…
Ascoltò la domanda di Cappie -simile all’affermazione da lei fatta precedentemente- sorridendo di nuovo con amarezza: già, l’aveva reputato talmente utile per la loro sicurezza da scordarselo in tasca, quando avrebbero invece avuto a disposizione tutto il tempo dal corridoio fino al bivio per consultarlo.
Oltretutto, quale utilità avrebbe mai potuto avere un libro che, senza lo Specialis Revelio, era per l’80% un insieme di formule alchemiche che avrebbero fatto gola solo ad un aspirante Pozionista?
Non avevo intenzione di tenerlo per me, è troppo pericoloso, ma ho aspettato di essere di nuovo a Hogwarts per consegnarlo… Ho pensato in un modo e ho agito in un altro… o più probabilmente ha ragione Victoria… non ho pensato e basta…
Non gli credeva.
Una parte di lei, nel profondo del suo cuore, avrebbe voluto credere che davvero l’intento di Jorge una volta usciti da lì fosse stata quella di consegnare il libro… ma non riusciva a farlo.
Non aveva intenzione di discutere ancora, aveva detto tutto quello che pensava e, a posteriori, pur moderando i toni non avrebbe cambiato una virgola del proprio pensiero.
Aveva solo un’ultima cosa da aggiungere, una presa di coscienza pronunciata -solo dopo aver guardato intensamente Brianna prima ed Jorge poi per qualche secondo- con voce triste, amara… vuota.
… tante parole spese per difendersi, giustificarsi, discolparsi… e nemmeno una spesa per dire “mi dispiace”.
E per quello che la riguardava, forse la cosa in assoluto più grave di tutte, era quella.
Stanotte... Vi siete trovati di fronte a dei difetti molto pericolosi.
Non starò a dire chi in particolare li ha dimostrati, perché immagino lo comprenderete da soli senza il mio aiuto.
Scarsa capacità di analisi.
Superficialità.
Orgoglio.
Incapacità di imporsi.
Troppa fiducia.
Poca cautela.
Sopravvento delle buone intenzioni sul buon senso.
Questi i più importanti ma ne potrei citare tanti altri, peccato che sono stanco e voglio andare a dormire.
Quali di questi difetti avrebbe dovuto riconoscere nelle proprie azioni, al fine di migliorare? In quel momento Victoria non avrebbe saputo dirlo, ma sperava che la notte, una notte piena di incubi probabilmente, ma pur sempre lontana da quel piano e dal Lich, le avrebbe portato consiglio.
O'Neill, le tue motivazioni a favore del non sbattervi fuori sono interessanti, ma stanno poco in piedi.
Non per un uomo che pur non terminando mai la scuola ha appreso incantesimi anche peggiori di quelli ricevuti da voi oggi.
Quando si affronta una situazione, si accettano benefici e perdite, anche quando i primi sono minimi e le seconde molte.
Potreste ritrovarvi domani fuori da questo istituto con le vostre magie nuove di zecca e dire:"Bene, cosa cazzo ci faccio adesso?".
Anche questa è una lezione che spero imparerete col tempo: valutare se il gioco vale la candela.
E visto lo sguardo che Vastnor lanciò ad Jorge, la domanda era una sola: era valsa la pena perdere la fidanzata e forse la migliore amica per il suo egoismo sfrenato?
Ho necessità di riflettere molto attentamente su questa faccenda e soprattutto a mente fresca e riposata.
Le disposizioni che vi darò adesso, pretendo vengano seguite senza battere ciglio, pena la mia collera priva di mente fresca e riposata.
Poteva star tranquillo in questo senso, perché se Victoria avesse continuato a studiare lì evitando -miracolosamente- l’espulsione, probabilmente non avrebbe più infranto alcuna regola scolastica fino ai M.A.G.O.
Alvares e Wollis verranno scortati dalla Prefetta O'Neill nella propria Sala Comune, dopo di che la Tassorosso tornerà nei Sotterranei.
La signorina Randall invece verrà con me, giù, in infermeria, dove chiederò al Prefetto Seal di sistemare la ragazza in una zona isolata all'oscuro da sguardi indiscreti, fino a domani mattina quando verrò a trovarla assieme alla Vice Preside e alla Preside.
Annuì, anche perché sapeva bene di non potersi far vedere così dalle compagne di Casata: il pensiero di cosa avrebbe detto suo padre le fece nuovamente salire le lacrime agli occhi, lacrime che però si costrinse a ricacciare indietro; avrebbe avuto la sua zona isolata in Infermeria, per piangere.
Ognuno di voi dovrà considerare per ora la promozione o il diploma come una faccenda in sospeso, ergo non sperateci completamente.
Domani pomeriggio, dopo aver riposato, forse un po' male ma credo che sia da aspettarselo, vi recherete tutti in infermeria dove la signorina Harada si preoccuperà di decidere, in base alle vostre condizioni, se sarò necessario trascorrere 24 ore sotto osservazione.
Immaginando che sia tutto perfettamente chiaro, vi invito a muovervi e non azzardatevi minimamente a sillabare alcun che.
Le punizioni saranno nella misura di quanto mi andrà di specificare a proposito della vostra avventura, ma di sicuro non vi è dato saperlo.
Avrebbe potuto raccontare tutto o niente, ma dentro di sé la Randall sapeva che nessuno di loro si meritava di passare per innocente, ed era pronta ad accettare le conseguenze delle proprie azioni, così come non aveva mai dato a nessuno la colpa di essere stata messa in mezzo a quell’incubo… perché quella era stata una scelta effettuata in modo del tutto autonomo.
La pecora elettrica e la palla rosa seguiranno le loro attuali padrone, mentre le uova per adesso le custodirò io, restituendole alla proprietaria non appena si sarà ripresa abbastanza da potersene occupare completamente, in fondo adesso sono un suo fardello.
... Filare.
Si alzò in piedi, recuperando l’uovo dorato e muovendosi a passo malfermo verso il docente -con Kirby al seguito- al quale porse l’oggetto regalatole dall’Alchimista: fatto ciò, semplicemente, si mise a seguirlo verso l’Infermeria, senza più guardare nessuno in faccia.
Almeno fino al mattino dopo… voleva solo dormire e non sognare.
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