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Messaggioda Monique » 16/03/2012, 22:13

Attenzione!!!


A differenza delle altre Stanze del Castello, la Stanza delle Necessità funziona in modo diverso: difatti si può giocare solo un gruppo alla volta, specificando all'inizio del primo post il giorno, la data e chi sono i componenti della ruolata.


[Lunedì - ore 21.34 - Giocatori: Monique, Sandyon, Tisifone ed Estelle]


Inoltre alla fine della giocata, l'ultimo componente del gruppo deve inserire nel suo post la dicitura di chiusura ruolata, secondo l'esempio


[FINE]


Solo dopo che la giocata si è conclusa, se ne può iniziare una seconda, e successivamente una terza e così via.
Ricordo inoltre che l'accesso alla Stanza delle Necessità è VIETATO agli studenti del primo e del secondo anno.
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Messaggioda Aryanne » 19/03/2012, 23:18

[Giovedì - ore 22.46 - Giocatori: Arianna e Vergil]


Aveva avuto il benestare di Typhon, perciò era una sorta di resa dei conti: era palese ormai che al ragazzo piacesse Alexis come a lei piaceva Vergil, perciò la questione ora era...

... quanto siamo disposti a rinunciare del nostro rapporto per stare vicino a queste persone?

Pensieri seri e profondi quelli della ragazza, che aveva deciso di prendere in mano la situazione scrivendo un biglietto a Vergil per invitarlo nella Stanza delle Necessità alle 23 di quella sera, l'unico luogo in cui si potevano vedere tranquillamente, lontano dai professori e dagli studenti, al riparo da occhi indiscreti.


Immagine


Verrai, lo so che verrai... e vedremo veramente quanto tu e faccina d'angelo siete entrati in sintonia...

Mormorò Arianna, tutta sola per il momento in quella Stanza che compariva solo a chi ne aveva bisogno: il luogo perfetto per un incontro che forse avrebbe cambiato le loro vite. Si era messa in tiro per l'occasione, giusto perchè se tanto doveva "giocare" tanto valeva farlo in modo diretto e pesante: capelli lunghi, mossi e castani, vestito senza spalline piuttosto corto e leggero, tanto aveva fatto sì che la stanza fosse arredata come una camera da letto con camino scoppiettante, tavolino basso e poltrone comode. Non sapeva bene cosa aspettarsi da quella serata, ma era sicura che molte cose non sarebbero più state le stesse da quel momento in poi.

E tu, l'hai già vista? Ti avrà catturato il cuore?

Domanda legittima quella di lei che sapeva bene cosa ci fosse in ballo: d'altronde però, se entrambi i ragazzi avessero provato un'attrazione per Alexis e Vergil più forte della loro relazione, sarebbe stato ovvio che non era il caso di portarla avanti e che forse, semplicemente, avevano aspettato troppo; si diceva che il tempo rafforzasse le unioni, ma a volte poteva anche distruggerle e logorarle e forse nel loro caso era stato proprio così.

Qualunque sia la risposta, almeno per quanto mi riguarda sto per scoprirlo...

Si disse la Dragargenteo, sentendo un rumore provenire dalla porta della Stanza e dunque sporgendosi dal divano dov'era seduta per accogliere con lo sguardo il suo ospite.


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Vergil, sei tu?
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Messaggioda Vergil » 20/03/2012, 19:43

| GIOVEDI' - GIOCATORI : ARIANNA & VERGIL |

Non poteva di certo immaginare una cosa del genere.
Essere invitato a passare una serata con Arianna quella notte, con il benestare del fatto che non avevano ronda né l'uno né l'altra, una bella idea quindi, anche se per più di mezza giornata Vergil Cartwright si era chiesto come mai di un simile invito, visto e considerato che da qualche giorno non si erano nemmeno incrociati per le strade del castello e pensava che la prefetta fosse troppo impegnata anche con il suo fidanzato.
Alla fine comunque, dopo aver passato diverso tempo con Alexis, la delfina, aveva deciso che forse non era la strada che cercava, sopratutto dato che per molto tempo del pranzo non fece che stare con gli occhi fissi sul corpo dell'altra ragazza, l'italiana, e a quel punto c'erano ben poche scuse riguardo a quelli che dovevano essere i suoi sentimenti, dunque la cosa migliore era farsene una bella ragione ed andare avanti.
Eppure Arianna pareva avercela con lui da quel punto di vista, con quell'invito sul tardo che l'aveva lasciato molto perplesso però allo stesso tempo curioso, la sua solita curiosità che gli impediva di ragionare lucidamente.

Allora, vediamo un po'... Se mi ha invitato ci deve essere un motivo, però non ho libri da restituire né tanto meno soldi ed in più non ricordavo di essere nella lista dei suoi migliori amici!
Forse vuole chiedermi qualcosa su come vanno le cose con Lex, ma allora perchè proprio nella stanza delle necessità?
Troppo privato, troppo intimo, insomma, lì non ci sentirebbe e vedrebbe ness-... Ah ma adesso ho capito, avrà organizzato nuovamente qualcosa con tutti e quattro, magari un festino per pochi eletti!


E fu proprio quello il pensiero che lo accompagnò dall'ora di pranzo o poco più tardi fino alle 22:50, quando con un po' di anticipo e fattosi spiegare bene da Calvin come accedervi, si presentò di fronte al muro del settimo piano, iniziando a camminare su e giù con un unico pensiero in testa che avrebbe dovuto richiamare la porta della famosa camera segreta utilizzata da chi aveva necessità di qualcosa o in quel caso, qualcuno.
Questa volta però aveva deciso di evitare eccessivi exploit di eleganza, optando per il classico "mi butto nell'armadio e quello che si attacca ci esco", così alla fin fine il suo abbigliamento fu caratterizzato da una maglietta attillata color verde scuro con jeans in abbinato e scarpe da passeggio blu elettrico e bianco, sportive e basse.

Immagine

Devo vedere la più gnocca della scuola... Devo vedere la più gnocca della scuola... Devo vedere la più gnocca della scuola...

Come se anche la stanza delle necessità fosse perfettamente a conoscenza della bellezza accecante della Ricciardi, fece apparire la propria porta a distanza di pochissimi metri da dove si trovava il tassorosso e finalmente l'americano poté dedicarsi all'avvicinamento all'ingresso e appoggiare la mano sul pomello, aprendo lentamente facendo un rumore sottile a metà tra l'antico e il pesante.
Spinta con una buona semplicità, il ragazzo sistemò la porta chiusa dietro di se, battendo le mani per mandar via qualche granello di polvere, voltandosi nuovamente per osservare in lontananza un divano di grandi dimensioni sul quale poco prima era seduta... uno schianto.

Vergil, sei tu?

Oh porca miseria...

... Si... Sono... Io...

Strabuzzò gli occhi, fissando da poco lontano la ragazza che quel giorno aveva i capelli mori.
Aveva un vestito mozzafiato che abbinato al suo corpo poi, lasciava poco spazio all'immaginazione. Vergil deglutì sonoramente non capacitandosi subito di quello che aveva di fronte, avanzando di qualche passo scendendo i due gradini e cominciando a camminare piano piano in direzione di Ary con un poco di titubanza e parecchia eccitazione che cominciava a pulsare per tutte le vene e le arterie del corpo.
Arrivato a circa due metri da lei, riprese ancora una volta a fissarla dall'alto verso il basso, impunemente con un sorriso abbastanza vispo e solare, annuendo col capo e incrociando le braccia al petto, inspirando e facendo ancora un po' fatica a trovare le parole per dire qualcosa di sensato.

... Beh... Wow... Cioè, porca paletta ragazzi, se mi avvertivi che ti avrei trovata in questa forma avrei prenotato con qualche decennio di anticipo un'operazione al cuore!

Sorrise ancora, tornando adesso a guardarla definitivamente negli occhi, poi un poco intorno a se, accorgendosi che al momento erano soli lì dentro, una stanza piuttosto grande e spaziosa che poteva ospitare davvero una festa da chissà quante persone.
Non c'erano altri suoni a parte le loro voci e Vergil per un momento si sentì un bel po' in soggezione nel sapere di essere da solo con Arianna, visto che aveva brividi per tutta la schiena ed un'insolita attività anomale nel basso ventre che non lo aiutava a ragionare razionalmente e con lucidità.

A... Allora, dunque, deve arrivare qualcun altro, giusto?
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Messaggioda Aryanne » 20/03/2012, 20:14

[Giovedì - ore 23.00 - Giocatori: Arianna e Vergil]


... Si... Sono... Io...

Come quasi sempre accadeva quando Vergil si trovava di fronte ad Arianna, lo sguardo del Tassorosso era... decisamente eccitato: all'italiana la cosa piaceva parecchio, la lusingava e di sicuro non avrebbe mai frenato quell'incapacità di lui di essere impassibile. In fondo aveva preso una cotta per qualcuno di completamente diverso da Typhon, no? C'era solo da capire quanto questa cotta fosse seria ed intensa.

... Beh... Wow... Cioè, porca paletta ragazzi, se mi avvertivi che ti avrei trovata in questa forma avrei prenotato con qualche decennio di anticipo un'operazione al cuore!

Questo dici? - domandò, prendendo un lembo del vestito tra le dita per sollevarlo così da mostrare "casualmente" le cosce al ragazzo - Sei molto gentile, ma è la prima cosa che ho trovato nell'armadio.

Ovviamente stava mentendo, ma sfortunatamente per Vergil anni ed anni di pratica avevano reso la Ricciardi un'attrice assolutamente perfetta e dunque non ci sarebbero stati dubbi sul fatto che il ragazzo avrebbe letto nello sguardo di lei la sincerità più assoluta.
Intanto lui si guardava intorno, ed Arianna non poté fare a meno di chiedersi cos'avrebbe pensato dell'arredamento lussuoso ma discreto, del camino acceso e soprattutto dell'elegante ed apparentemente comodissimo letto matrimoniale situato in fondo alla stanza.

A... Allora, dunque, deve arrivare qualcun altro, giusto?

Uhm?

A quella domanda, la ragazza alzò un sopracciglio senza capire, guardandosi intorno per poi alzare le braccia ed indicare con un gesto delle mani tutto l'arredamento.

Non mi sembra ci serva la presenza di qualcun altro... io, te, un camino, un letto... e la possibilità di avere ciò che vogliamo solo pensandolo: cosa vuoi di più?

Sì, Typhon Seal era sicuramente molto più insidioso mentre la sua collega Arianna Ricciardi era molto, molto più diretta: due modi di fare opposti ma che potevano funzionare entrambi a seconda delle situazioni, e lei sperava che, nel caso specifico, la sua di tattica funzionasse.

Devo spingerti fino al limite e poi oltre, devo farti dire cosa provi per me... perchè tu provi qualcosa per me, vero Cartwright?

Si domandò Arianna mentre tornava a sedersi sul divano ed accavallava le gambe con fare malizioso e sensuale, prendendo a giocare con una ciocca di capelli mentre inclinava leggermente la testa di lato ed osservava Vergil con un sorriso divertito e tentatore sulle labbra.

Spero non ti dispiaccia se siamo solo noi, stasera... ti vuoi sedere?
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Messaggioda Vergil » 20/03/2012, 20:49

| Giovedì - ore 23.05 - Giocatori: Arianna & Vergil |

Questo dici?
Sei molto gentile, ma è la prima cosa che ho trovato nell'armadio.


Se ti metti sempre addosso la prima cosa che ti capita di vedere nell'armadio cercherò di farci un salto quanto prima!

Affermò il ragazzo, facendole un occhiolino leggero mentre adesso spostava lo sguardo sulle cosce di Arianna con un'evidente azzeramento della salivazione. Non aveva mai visto tanta perfezione in vita sua, era incredibile che un corpo del genere esistesse sul serio e superava di gran lunga quello di qualsiasi altra ragazza e donna presenti in tutti i suoi ricordi fin dalla nascita.
Scese poi ancora un po' con lo sguardo individuando i piedi nudi della giovane, molto fini, curati, delicati e lievemente smaltati con uno smalto trasparente e french d'alta classe, insomma, sapeva bene come abbellirsi la Ricciardi ma non aveva molti dubbi in merito.

Non mi sembra ci serva la presenza di qualcun altro... io, te, un camino, un letto... e la possibilità di avere ciò che vogliamo solo pensandolo: cosa vuoi di più?

Risalì velocemente su di lei, fissandola in viso quando gli fece presente che erano soltanto loro due quella sera, che non ci sarebbe stato nessun altro a parte la prefetta dei draghi e il prefetto dei tassi, insomma, due incontri molto particolari tra due persone altrettanto particolari.
Vergil non ci stava credendo sul serio e le svariate fisse che lo elettrizzavano al cavallo dei pantaloni non aiutavano assolutamente il cervello ad elaborare dei pensieri e delle relative frasi di senso compiuto adeguate a giuste.
Il camino, scoppiettante e caldo, il letto, matrimoniale e visivamente morbido e comodo, avere tutto ciò che si voleva? Ogni cosa?

Allora vorrei tanto avere la vista a raggi x...

Spero non ti dispiaccia se siamo solo noi, stasera... ti vuoi sedere?

Proseguì poco dopo la ragazza andandosi a sedere sul divano accavallando le gambe con fare sensuale, malizioso, tentatore, una tentazione che Vergil era ben disposto ad accettare per quanto non comprendesse ancora cosa stava portando Arianna ad essere così mortalmente distruttiva per il suo lato ormonale, in fondo stava con Typhon, quindi perchè mai doversi comportare in quella maniera, forse si voleva divertire un po'?
Forse voleva passare una serata un po' diversa per farsi quattro chiacchiere con lui?
Non lo sapeva con esattezza ma di certo il rimanere lì impalati a far nulla non era affatto indicato al momento.
Avanzò di qualche passo fino ad arrivare vicino a lei, fissandola dall'alto verso il basso, fissando ogni parte del suo corpo, dal seno prosperoso e perfetto quasi in procinto di voler uscir fuori da quel vestito, alle gambe allenate e toniche ai piedi delicati e a dir poco perfetti.

Dispiacermi? E perchè mai?
L'unica cosa che mi spiace è che qui si possono chiedere solo oggetti magici e non babbani, altrimenti penso proprio che avrei desiderato una macchinetta fotografica per immortalarti e tenerti con me in camera nelle notti più solitarie e "manuali"!
A parte questo... mi siedo molto volentieri signorina Ricciardi!


Dicendo questo quindi, il ragazzo si sedette al fianco di lei mettendo il braccio intorno alle sue spalle, un po' come si fa alla maniera babbana quando si vuole rimorchiare una ragazza al cinema.
Ovviamente il suo era un modo di fare scherzoso, abbastanza tranquillo senza doppi fini evidenti e certi, anche perchè a tutti gli effetti per lui lei era ancora bella ed impegnata... purtroppo!

E quindi, sentiamo sentiamo... Come mai la femmina più eccitante di tutta la scuola ha deciso di chiamarmi in separata sede in questa calda notte di Marzo?
Avanti dillo che voleva farmi una confessione di amore eterno e spassionato su...
Ultima modifica di Vergil il 20/03/2012, 21:51, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda Aryanne » 20/03/2012, 21:28

[Giovedì - ore 23.11 - Giocatori: Arianna e Vergil]


Lo stava provocando? Oh sì, ed anche alla grande: ovviamente il ragazzo non poteva immaginarlo proprio, al momento, ma l'avrebbe di certo scoperto e non avrebbe nemmeno dovuto attendere troppo con tutta probabilità.
Si era dunque seduta sensualmente sul divanetto, lasciando che Vergil facesse una lunga panoramica del suo corpo prima di sedersi accanto a lei.

Dispiacermi? E perchè mai?
L'unica cosa che mi spiace è che qui si possono chiedere solo oggetti magici e non babbani, altrimenti penso proprio che avrei desiderato una macchinetta fotografica per immortalarti e tenerti con me in camera nelle notti più solitarie e "manuali"!
A parte questo... mi siedo molto volentieri signorina Ricciardi!


Si accomodi, mister Cartwright... e per quanto riguarda la macchina fotografica, mi creda... non ne avrà bisogno...

Commentò Arianna con aria misteriosa, sorridendogli furbescamente mentre sul tavolino di fronte a loro appariva una bottiglia di Whisky Incendiario con due bicchieri: l'italiana ne versò due dita per ciascuno e glielo passò con un sorriso vispo e luminoso, che poteva far presagire solo un'imminente rivelazione scioccante.

E quindi, sentiamo sentiamo... Come mai la femmina più eccitante di tutta la scuola ha deciso di chiamarmi in separata sede in questa calda notte di Marzo?
Avanti dillo che voleva farmi una confessione di amore eterno e spassionato su...


Magari più tardi - disse Arianna con un ghigno divertito ma non del tutto ironico sulle labbra, bevendo un sorso del liquore forte e dal sapore intenso prima di posare il bicchiere sul tavolino e leccarsi le labbra con aria soddisfatta - In realtà ciò che m'interessa e per cui ti ho fatto venire qui stasera, è farti scoprire le carte, Cartwright... e scoprirle a mia volta. Quindi...

E così dicendo gli si avvicinò a gattoni, con aria sensuale e tentatrice, fino a - se lui gliel'avesse lasciato fare - scivolargli sulle gambe sedendosi a cavalcioni sopra di lui.

Perchè non mi dici quanto ti piaccio, Vergil?
E poi magari chissà, potrei anche farti quella confessione che tanto desideri...


Sussurrò con voce maliziosa ma eccitata, spostandosi i capelli dalla spalla per farli scendere come una tenda di seta scura su quella sinistra, una mano poggiata sul suo petto e l'altra sul proprio collo: sì, quella serata sarebbe stata indimenticabile.
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Messaggioda Vergil » 20/03/2012, 22:16

| Giovedì - ore 23.16 - Giocatori: Arianna & Vergil |

Si accomodi, mister Cartwright... e per quanto riguarda la macchina fotografica, mi creda... non ne avrà bisogno...

Quella frase fu la prima a dargli un po' da pensare.
Perchè mai dover dire una cosa simile a lui? Non avrebbe avuto bisogno della macchinetta fotografica, già, ma per quale motivo?
Non poteva certo leggerle nella mente ma purtroppo per se stesso invece, Arianna in quella di lui avrebbe potuto spaziare come nulla viste le espressioni perplesse e spaesate che le stava concedendo, totalmente in contrasto con la fredda serietà e imperturbabilità del suo fidanzato, Typhon, che al posto suo probabilmente sarebbe rimasto impassibile e gelido per non far capire niente; peccato che in quel frangente Vergil se ne fregasse altamente di nascondere qualcosa dato che era fatto così e non vedeva il motivo per il quale nasconderlo.
Deglutì quindi, limitandosi ad annuire con un sorriso un po' ebete e un po' in difficoltà, sedendosi accanto a lei e quindi cercando di acquistare nuovamente un po' di sincera tranquillità e pace, anche se Arianna era decisa a far si che non fosse così semplice.

Magari più tardi.
In realtà ciò che m'interessa e per cui ti ho fatto venire qui stasera, è farti scoprire le carte, Cartwright... e scoprirle a mia volta. Quindi...


Qui... Quindi cosa?

Non ci poteva credere, non poteva credere a quegli occhi, a quelle labbra intente a dire sul serio certe cose a lui, come se ci fosse un ambiguo tentativo di sedurlo, di mandarlo totalmente in confusione e bisognava dire che ci stava riuscendo davvero.
Scoprire le carte, lui, e poi scoprirle lei. Cosa c'era da scoprire?
L'unica cosa che lui in quel momento avrebbe voluto scoprire era proprio lei, di quel vestito che reputava inutile ogni secondo di più visto che lasciava intravedere praticamente tutto il necessario per immaginare quasi con precisione tutto quello che mal celava, ma di certo quel piccolo particolare non lo pronunciò, quasi pauroso che lei lo prendesse in parola e si mettesse nuda davanti a lui, la prima volta che Vergil Cartwright non fosse stato speranzoso di una cosa simile... forse perchè non sarebbe stato per gioco.
La lasciò fare, e come poterle dare contro mentre come una gatta si avvicinava di più a lui ondeggiando i fianchi a quattro zampe su quel divano fino a mettersi a cavalcioni sopra di lui.
Era assurdo e lei era... calda... bollente... da stupro immediato, o meglio, era lei nelle condizioni di poterlo stuprare liberamente se solo l'avesse voluto, oh beh di certo non si sarebbe fatto indietro... o forse si?

Porca miseria ma proprio a quell'altezza ti dovevi mettere?
Ci manca soltanto che faccio una bella figura con... Uff... Sentirà tutto, ma tanto non credo che non se l'aspetti...
Ary, ma che diavolo ti prende?


Perchè non mi dici quanto ti piaccio, Vergil?
E poi magari chissà, potrei anche farti quella confessione che tanto desideri...


Ary...

E qui il suo sguardo divenne più serio, risoluto, profondo, con i suoi occhi verde acqua che affondavano in quelli castani della ragazza più bella che avesse mai incontrato e che ora, impensabilmente si trovava a cavalcioni su di lui, come se fosse la sua ragazza, come se appartenesse a lui, ma prima di fiatare o lasciarsi andare totalmente ai sensi e agli istinti, visto che questo gli suggeriva il corpo, decise che prima di ogni cosa veniva la lealtà e il rispetto e in quell'istante non volle risultare essere un giocattolo nelle mani di una ragazza che forse per qualche litigata col suo uomo ha deciso di fargliela pagare amaramente andando con il primo della lista che trovasse lontanamente meritevole di attenzione.

Lontanamente meritevole di attenzione per la Ricciardi... WOW... Ok no aspetta Cartwright, autoncontrollo, per favore, ragiona!

Typhon, hai problemi con lui?
Non sono una ruota di scorta, né un mezzo per farlo ingelosire.
Sei la creatura più fottutamente eccitante che esista e sulla quale io abbia mai avuto l'onore di posare gli occhi ma, ho una dignità, anche se nella maggior parte della mia giornata tipo non sembra risultare in nessun modo... Parla, voglio capire di più perchè sei qui sopra di me ora, se hai confessioni da farmi vorrei saperle adesso... o per lo meno prima di rendermi ancora più ridicolo facendo saltellare sotto di te il mio caro amico infervorato che grida "Evviva, adesso potrei provarla dal vivo e non solo nei tuoi pensieri notturni!".
Fa' lo stupido, devi scusarlo... ma ti assicuro che non ha preso da me, assolutamente!


Portò le mani sulle gambe scoperte della ragazza, fissandola ancora, incapace di essere totalmente serio per più di dieci o venti secondi, ma era fatto così, non poteva farci molto, e forse era proprio quello il motivo per il quale lei si era presa così di lui, si era presa così della sua follia e del suo umorismo, ma se avesse davvero voluto fare una dichiarazione reale, doveva essere consapevole di avere davanti il vero Vergil e non uno costruito per l'occasione anche perchè nel caso lui di fingere non sarebbe stato affatto capace.
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Messaggioda Aryanne » 20/03/2012, 22:34

[Giovedì - ore 23.25 - Giocatori: Arianna e Vergil]


Ary...

Lo sguardo di Vergil si fece più intenso e serioso, anche se sicuramente era eccitato perso e questo Arianna lo poteva capire benissimo senza sforzarcisi visto che "l'amichetto" del Tassorosso sembrava essersi improvvisamente svegliato e fosse pronto per giocare con lei.
Questo ovviamente rendeva felice ed orgogliosa la Dragaragenteo, che però subito dopo sentì il sorriso smorzarsi viste le successive parole del ragazzo.

Typhon, hai problemi con lui?
Non sono una ruota di scorta, né un mezzo per farlo ingelosire.


Pensi quindi che ti abbia fatto venire qui per usarti?

Sei la creatura più fottutamente eccitante che esista e sulla quale io abbia mai avuto l'onore di posare gli occhi ma, ho una dignità, anche se nella maggior parte della mia giornata tipo non sembra risultare in nessun modo... Parla, voglio capire di più perchè sei qui sopra di me ora, se hai confessioni da farmi vorrei saperle adesso... o per lo meno prima di rendermi ancora più ridicolo facendo saltellare sotto di te il mio caro amico infervorato che grida "Evviva, adesso potrei provarla dal vivo e non solo nei tuoi pensieri notturni!".
Fa' lo stupido, devi scusarlo... ma ti assicuro che non ha preso da me, assolutamente!


Sei un cretino, Cartwright.

Tre parole - quattro se contiamo il cognome di lui - sbottate con occhi assolutamente offesi da parte di Arianna che si alzò con uno scatto, strattonando anche se il ragazzo avesse tentato di fermarla: pensava davvero che invece di risolverli, l'avrebbe portato in quella stanza se avesse avuto problemi con Typhon?

Quindi è questo che pensi di me, mi consideri la sgualdrina di turno che per far venire la bile al fidanzato fa la stupida con un altro come se niente fosse, mh?
Ma per chi mi hai preso, Cartwright?! Pensi davvero che se volessi far ingelosire Typhon ti avrei invitato qui a quest'ora, invece che alla luce del giorno di fronte a lui? Praticamente mi stai dando della stupida, oltre che della t***a.


Gli domandò ora in piedi, le braccia incrociate all'altezza del petto e gli occhi che mandavano scintille per la rabbia: era davvero... umiliante che Vergil avesse quella visione di lei.

Beh, stai pure tranquillo... non ho nessun bisogno di far ingelosire Typhon visto che non stiamo più insieme.
E indovina un po'? Ci siamo lasciati perché mi piaci tu, razza di un Tasso stronzo!


Eh sì, era arrabbiata e pure parecchio.
D'altronde lei non era Alexis, non rimaneva tranquilla e pacata... anzi.
Lei urlava.
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Messaggioda Vergil » 20/03/2012, 23:16

| Giovedì - ore 23.39 - Giocatori: Arianna & Vergil |

Sei un cretino, Cartwright.

- / - BOOM! - / -

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Oh mamma ho detto la cazzata...

Arianna sembrò totalmente offesa dal suo dire, tanto che con un veloce movimento di reni (e che reni) si tolse da quella posizione eccitante per spostarsi e allontanarsi quanto più possibile da lui, nevrotica e assolutamente offesa, stizzita da quelle parole che lui le aveva appena detto, da quella domanda che aveva appena fatto, come se in un certo senso qualcosa di molto profondo e interno a lei avesse subito un colpo, facendo chiaramente intendere all'americano che c'era qualcosa sotto di molto più serio che una ripicca, ma tanto la sfuriata non era affatto conclusa lì, per nulla proprio, e quindi calmo e stranito, col sopracciglio incarcato continuò ad ascoltare la prefetta come imbambolato da tutta quella seri di parole a pari dei Vergil dei momenti migliori ed in vena di chiacchiere.

Quindi è questo che pensi di me, mi consideri la sgualdrina di turno che per far venire la bile al fidanzato fa la stupida con un altro come se niente fosse, mh?
Ma per chi mi hai preso, Cartwright?! Pensi davvero che se volessi far ingelosire Typhon ti avrei invitato qui a quest'ora, invece che alla luce del giorno di fronte a lui? Praticamente mi stai dando della stupida, oltre che della t***a.


- / - ) KABOOM! ( - / -

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E quello fu ancora peggio, visto che la ragazza stava andando a ruota libera quasi fosse presa da un fremito di rabbia gigantesco ed incontenibile e di sicuro Vergil non poteva rimanere lì fermo a guardare mentre si consumava quel bombardamento a tappeto che presto o tardi lo avrebbe frantumato in mille pezzi insieme probabilmente a tutta quella stanza.
Si alzò in piedi svelto bloccandosi appena un secondo per notare che il suo gingillo stava ancora dando impunemente spettacolo e sospirò facendo roteare gli occhi esasperato dal suo stesso corpo, prima di fare qualche passo avanti in direzione di Arianna mettendo le mani avanti, ma lei no, non aveva per niente finito.

Beh, stai pure tranquillo... non ho nessun bisogno di far ingelosire Typhon visto che non stiamo più insieme.
E indovina un po'? Ci siamo lasciati perché mi piaci tu, razza di un Tasso stronzo!


- // - )) < SKATABOOM! > (( - // -

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Ora come ora il pensiero di concludere la sua vita bruciato nel camino della stanza delle necessità non pareva una cosa così terribile, anzi, poteva anche essere una fine onorevole vista la figura che aveva appena creato davanti a se con una sventola come lei che per altro aveva ammesso scoprendo le carte molto a modo suo che era interessata a lui.
Prese di istinto la bottiglia di alcolico e senza minimamente usare il bicchiere la portò alle labbra bevendo un gran sorso, anzi due... anzi tre, anzi quattro... meglio cinque.
Posò nuovamente la bottiglia sul tavolino, leccandosi le labbra cominciando a sentire il liquore salire già al cervello per via del fatto che aveva mangiato poco e niente ed in più era passato già un bel po' di tempo dalla digestione.
Si portò una mano ai capelli stropicciandoseli un pochino, classico gesto di imbarazzo di chi sa dire poco ed esprimere molto, poi scosse il capo, fissando il pavimento, tornando a fissarla, facendo ancora qualche passo avanti e se lei glielo avesse permesso senza dire nulla l'avrebbe semplicemente abbracciata da dietro appoggiando il mento nell'incavo del suo collo alzando gli occhi e lo sguardo per fissarla adesso con una faccia simile ad un cucciolo bastonato e allo stesso tempo ad un furbo Tasso stronzo ma buono.

Lo sai che quando ti arrabbi sei ancora più bella?
Ma credo che d'ora in poi correrò il rischio di non vederti poi tanto fantastica se questo significa sentir tremare i vetri delle stanze...


Alzò la testa dal contatto con la sua pelle, per quanto gli costasse molto, per poi portare le mani alle spalle di lei e cercare di farla voltare lentamente per trovarsela davanti, fissandola con un sorriso dispiaciuto, quel sorriso di chi sa di aver sbagliato ma che è incapace di fare un'espressione abbattuta o negativa, perchè fatto in quel modo, fatto in un modo che magari non tutti accetterebbero ma che lui si sente di lasciare perchè poi, le emozioni che sente dentro sono autentiche.

Non sei stupida, né tanto meno troia, hai solo il gigantesco difetto di essere perfetta!
Ed è un brutto difetto perchè ha il potere di far instupidire i poveri esseri umani come me che nella loro imperfezione non si sentono degni di trovarsi di fronte ad una come te e allora quando poco poco vengono messi in mezzo le pensano tutte per giustificare che una Dea rivolga attenzione ad un mortale...
Quello che voglio dire non è che ho ragione ad aver avuto paura, oh no per niente, ma che merito un po' di comprensione come povero essere pluricellulare dotato di un cervello diviso a metà tra sopra il collo e basso ventre...
Mentre tu invece meriti delle scuse, e ammetto che Tasso stronzo non suona così male, ha una piccola nota dark, migliore di Tasso fesso se non altro, a quanto ho capito va di moda in questa scuola da almeno un paio di secoli!


Le sorrise con ancora più convinzione, mentre le mani si avvicinarono a quelle di lei per tentare di prenderle e stringerle un poco, e magari se ci fosse riuscito, anche a farla avvicinare di qualche passo verso di lui, invitandola a salire con i piedi sulle sue scarpe.

Ecco calpestami, fai bene!
... Posso avere l'onore di richiedere il vostro perdono, Dea Arianna?


E solo dopo che lei avesse parlato sperando che gli avesse concesso il suo perdono, lui sorridendo ancora un poco fissandola negli tenendola ancora per mano si sarebbe effettivamente accorto delle parole precedenti di lei prendendone piena coscienza, sgranando gli occhi di riflesso aprendo la bocca e sbattendo le palpebre più volte allo stesso ritmo con il quale una libellula solitamente sbatte le ali.

Cosa cosa cosa, vi siete mollati????
Perchè ti piaccio... IO?
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Messaggioda Aryanne » 21/03/2012, 15:16

[Giovedì - ore 23.44 - Giocatori: Arianna e Vergil]


Oh, eccome se era arrabbiata: le dispiaceva molto che Vergil avesse quell'idea di lei, che pensasse veramente che Arianna si sarebbe potuta comportare in quel modo per far ingelosire il ragazzo... cosa del tutto inutile tra l'altro, perchè se davvero fosse stato quello l'intento sarebbe stato meglio provocarlo davanti a lui, e non nascondersi nella Stanza delle Necessità a quell'ora. Gli dava le spalle in quel momento, le braccia incrociate all'altezza del petto ed un'espressione rabbiosa sul viso: in quell'istante le venne spontaneo chiedersi, visto ciò che era appena successo, se non avesse fatto male a prendersi di un ragazzo che aveva quel tipo di considerazione per lei; mentre rifletteva sulla cosa, sentì due braccia abbracciarla da dietro, ed il capo del Prefetto posato col mento nell'incavo del suo collo.

Lo sai che quando ti arrabbi sei ancora più bella?
Ma credo che d'ora in poi correrò il rischio di non vederti poi tanto fantastica se questo significa sentir tremare i vetri delle stanze...


Uhmpf, e mi sono pure tenuta...

Commentò Arianna ancora chiaramente sulle sue, accettando però di voltarsi verso il ragazzo per guardarlo negli occhi e sentire cos'avesse da dire: inizialmente lui parlò un po' in quel suo modo assurdo che ti faceva venire il mal di testa solo ad ascoltarlo, ma in seguito per fortuna adottò un linguaggio più comprensibile... ed era una bella cosa visto che doveva usare questo linguaggio per farle delle scuse, e lei adorava sentirsele fare.

Quello che voglio dire non è che ho ragione ad aver avuto paura, oh no per niente, ma che merito un po' di comprensione come povero essere pluricellulare dotato di un cervello diviso a metà tra sopra il collo e basso ventre...
Mentre tu invece meriti delle scuse, e ammetto che Tasso stronzo non suona così male, ha una piccola nota dark, migliore di Tasso fesso se non altro, a quanto ho capito va di moda in questa scuola da almeno un paio di secoli!


Si concesse un piccolo sorriso a quelle parole, ammorbidendo l'espressione del suo volto che rimase comunque ancora un po' offeso e distaccato: tuttavia si lasciò prendere le mani, e quando lui la invitò a salire sui propri piedi come a calpestarlo, Arianna fece uno sbuffo divertito ma non si sottrasse alla cosa, come se lo stesse in qualche modo punendo davvero per la sua mancanza.

Ecco calpestami, fai bene!
... Posso avere l'onore di richiedere il vostro perdono, Dea Arianna?


E sia... ma vedi di non fare più il cretino, siamo intesi?
Proprio perchè come hai detto tu sono una Dea, è meglio non sfidare la mia collera divina...


Rispose lei, lasciandosi finalmente andare ad un sorriso nuovamente sereno: forse Vergil non aveva poi tutti i torti, forse anche lei al posto suo avrebbe creduto subito di essere uno strumento per far ingelosire qualcun altro... in ogni caso, questione chiusa.
Anche perchè finalmente il Tassorosso riusciva a metabolizzare il commento della ragazza fatto poco prima, per la serie "meglio tardi che mai".

Cosa cosa cosa, vi siete mollati????
Perchè ti piaccio... IO?


La tua perspicacia è notevole, Cartwright.

Commentò la Dragargenteo, scendendo dai suoi piedi per spingerlo all'indietro e poi farlo sedere con un ultimo colpo al petto sul divano di poco prima, tornando a cavalcioni sopra di lui in quella posizione comoda e sicuramente eccitante che li aveva visti protagonisti poco prima.

Sembra che a quel pranzo a quattro tu non abbia combinato un granché per conquistare la Parker... al contrario di lei, che invece senza fare nulla ha fatto perdere la testa a Typhon. E visto che anche io l'ho persa per... - e qui gli lanciò una lunga occhiata eloquente - Abbiamo preferito lasciarci. Ma la domanda è sempre la stessa, Ver...

Arianna a quelle parole fece una seconda pausa, scendendo con la bocca a pochissima distanza da quella del ragazzo, così da potergli far percepire il suo respiro: gli occhi castani, scintillanti e maliziosi, erano fissi in quelli di lui.

... cosa provi per me?
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