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Messaggioda Jorge » 16/02/2014, 0:11

Era stato nervoso e agitato per tutto il viaggio in treno e quei primi giorni a Hogwarts li aveva vissuti con un senso di disagio e inadeguatezza che non avvertiva più dalle vacanze di Natale del suo primo anno e quello, ovviamente, non aveva fatto altro che peggiore il suo già pessimo umore. Una volta entrato nella Stanza delle Necessità, con la spalla sinistra leggermente dolorante per il peso familiare dei generi di conforto che aveva portato con sé – per un pomeriggio poteva anche fare uno sgarro alla dieta da fame che Vergil gli aveva dato prima dell’estate – e aver individuato la sua sorellina seduta a terra su dei cuscini, Jorge però aveva sentito una sorta di click nella testa, come se qualcosa avesse premuto dentro di lui un interruttore che non sapeva di possedere facendo evanescere buona parte dei sentimenti negativi che gli stavano avvelenando il ritorno a scuola. Per quante crisi di identità potesse avere e quante personalità potessero albergare in lui, quella ragazzina chiacchierona e momentaneamente afflitta da chissà quali pensieri complessi – o almeno così gli sembrava [Intuito(P)=13] – aveva la capacità di farlo sentire se non proprio a casa, almeno normale, accettato con tutti i suoi controsensi. Le rivolse quindi un mezzo sorriso, solo una pallida imitazione di quelli che solitamente illuminavano i suoi lineamenti ma un enorme passo avanti rispetto all’espressione cupa che aveva sfoggiato in quei giorni, e si lasciò cadere su un mucchio di cuscini al suo fianco, posando la borsa semiaperta davanti a loro, per poi dare la colpa a Kelly per il modo in cui lo aveva salutato.

Sai com'è, è la mia compagna di stanza!

Ma non l’unica… Ti ricordo che i Dormitori sono da sei. Ci sarà almeno una di loro che non parla come uno scaricatore di porto babbano, no?

Offensivo forse nelle parole ma di certo non nel tono e non solo perché non voleva iniziare l’anno con una mega litigata con la sua sorellina. Semplicemente Jorge non era ancora riuscito a decidere da che parte stare con Kelly e quindi aveva optato per giocare su entrambi i fronti, alleandosi con lei o battibeccando a seconda delle situazioni, cosa quella che sembrava andare bene a entrambe le Tassette. Battute a parte, il Delfino aveva un buon motivo per aver fatto tardi e cioè l’aver scambiato quattro chiacchiere con una ragazzina del primo anno di cui ovviamente non ricordava il nome ma solo il soprannome che le aveva attribuito.

Piccola Fenice?

Esatto una primina dei Draghi…

Ok, non voglio sapere chi è: con questa tua fissa dei soprannomi mi confondi le idee ogni volta! Meno male che non ti ho ancora sentito darne uno a Kelly! A proposito lo sai che adesso sta insieme a Evan Chambers?

La mia non è una fissazione è solo un modo per rendere speciali le persone a cui tengo o per offendere in maniera elegante quelle che non sopporto – come era il caso di Lingua Argentata. – Il fatto che tu non lo conosca non vuol dire che io non glielo abbia dato – precisò con aria saputa, allungando le gambe in avanti e incrociando le caviglie, i palmi delle mani posate a terra – ma semplicemente che il mio istinto di sopravvivenza si è andato affinando nel corso degli anni.

In realtà più che un soprannome Jorge, proprio per cercare di rimanere su un territorio sicuro, si era limitato per il momento a storpiare il cognome della ragazza ma evitata di dirlo apertamente perché si prestava molto facilmente a doppi sensi sessisti, o almeno era quello che gli aveva fatto notare Xavier quando gliene aveva parlato. Il suo intento a mantenere segreto il soprannome di Kelly però andò in fumo praticamente subito vista l’esclamazione che gli sfuggì quando Caroline Priscilla gli diede la “bella notizia”.

E così alla fine Chambers è riuscito a scalare il bimonte Everest… anche se non deve essere stato tutto questo sforzo – più per la taglia di reggiseno della ragazza che per il suo essere “una facile” – Sono contento per lui o forse dovrei dire per loro… Quindi quest’anno la vedremo meno del solito?

La reazione di Jorge fu abbastanza sotto tono anche se per un attimo o due il suo sguardo si velò di un sentimento misto di invidia e rabbia che nulla aveva a che vedere con la neocoppia. In un lampo la frustrazione per aver dovuto abbandonare Rosita con una spiegazione balbettante e inconsistente tornò prepotente a galla, insieme alla rabbia per il non poter vivere in maniera normale la sua infatuazione e all’ansia di dover orientare le proprie attenzioni solo ed esclusivamente verso il Mondo Magico. Non che avesse qualche problema nel pensare di corteggiare una strega ma un conto era volerlo fare un conto essere costretto a farlo per non restare solo o, peggio, dover rinunciare al suo essere mago. Paure assurde le sue, ma che per lui rappresentavano un plausibile futuro, considerato che non aveva avuto la possibilità di confrontarsi con qualcuno. Distolse lo sguardo dal viso della sua sorellina, un gesto istintivo residuo di quelle lunghe vacanze che aveva trascorso a dissimulare i propri pensieri e depistare la curiosità tutta femminile della sua ragazza, senza però tener conto di come l’altra avrebbe potuto interpretarlo. Rimase mezzo minuto a rimuginare sulle proprie disgrazie sentimentali, prima di riportare la propria attenzione sull’irlandese e chiederle in quello che credeva fosse una maniera diretta, come avesse passato i due mesi appena trascorsi.

Fredde? Al massimo piovose! C'è stato bel tempo solo poche settimane e poi è stato come ritornare a Ottobre! Comunque per ora nessuna novità: ho fatto la brava, ho finito tutti i compiti, ho incontrato un investigatore privato a Notturn Alley...ah ma questo già lo sai!

Ho cercato di dimenticarlo in effetti ma non so perché non riesco a cancellare dalla mia mente l’immagine di te presa in ostaggio e sotto il tiro di due bacchette…

Disse vibrante di rabbia repressa, le mani che si chiudevano a pugno per un paio di secondi per poi rilassarsi, giusto per non perdere l’appoggio. Lei era stata incosciente a inoltrarsi a Notturn Alley pedinando due brutti figuri, ma in cuor suo non poteva biasimarla troppo perché al suo posto avrebbe fatto lo stesso, o forse di peggio, ma mai quanto quel maginvestigatore da strapazzo che si era permesso di lanciarle contro un incantesimo senza avere la certezza che potesse andare a buon fine.

Fra l'altro, gli ho chiesto di venire alla sfida contro la Cyprus! Speriamo che riesca ad esserci almeno potrò fartelo conoscere! Lo sai, secondo me è un mezzo-gigante...

Da come si è comportato propendo più per credere che sia un mezzo – Troll. – mugugnò ancora visibilmente irritato - Non capisco perché ci tieni così tanto a rivederlo ma soprattutto non vedo la necessità di trascinarlo fino in America. Non potevi chiedergli di venire a Hogsemade uno di questi finesettimana?

Era evidente che non saltava dalla gioia all’idea di dover incontrare il Supermago che aveva messo a repentaglio la sicurezza della propria sorellina ma nonostante tutto una luce calcolatrice gli illuminò lo sguardo. Poteva stargli antipatico a pelle ma, da quello che gli aveva raccontato Cappie, avrebbe avuto molto da imparare da lui soprattutto rispetto a quella che era la sua unica strategia di difesa nei duelli e cioè “incassare” gli incantesimi.

Tu invece? Hai delle belle novità da raccontarmi?

Rimase in silenzio una manciata di secondi, riflettendo non tanto sulla risposta da dare quanto sulla domanda. Aveva delle novità? Si certo. Erano belle? Forse, di certo l’avevano fatto stare bene almeno lì per lì anche se ora ne pagava le conseguenze.

Questa estate mi ha riservato delle piacevoli sorprese anche se non eclatanti ed esotiche come le tue… – esordì quindi velatamente ironico, riferendosi indirettamente all’americano – Madama Lemourt mi ha preso come apprendista/garzone/commesso/elfo domestico/schiavo tuttofare nel suo negozio e mi ha concesso l’uso del laboratorio di pozioni nel retrobottega – privilegio quello che aveva sfruttato molto poco visto che gli ingredienti che usava li avrebbe dovuti pagare in denaro o in prestazioni lavorative non retribuite – e sono andato in campeggio con Xavier e alcuni amici. Per il resto nulla di particolare, lavoro, studio, mare, sbronze e … sesso.

Pronunciando l’ultima parola puntò lo sguardo negli occhi della sua sorellina pronto, si sperava, a cogliere ogni sua sfumatura a quel riferimento esplicito. Ricordava perfettamente tutto quello che gli aveva scritto nel suo gufo e ora era curioso di sapere cosa fosse accaduto con Devo e per quale motivo non doveva dare ascolto alla Everett. Si mise quindi in attesa, curioso di vedere se l’altra avesse abboccato all’amo. In caso contrario aveva già pronto il piano di riserva che era decisamente più diretto e brutale.
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Messaggioda Caroline Priscilla » 26/02/2014, 22:11

Ma non l’unica… Ti ricordo che i Dormitori sono da sei. Ci sarà almeno una di loro che non parla come uno scaricatore di porto babbano, no?

Kelly non parla come uno scaricatore di porto babbano!- rispose piccata, in difesa della sua amica londinese -E poi è l'unica che mi permette di dormire insieme a lei quando ho qualche incubo...

Era la verità: nonostante le apparenze, la Everett aveva sempre dimostrato di possedere un gran cuore, specie nei riguardi della sua migliore amica. Se solo lei e Jorge avessero imparato a conoscersi meglio, pensava la tassetta, probabilmente anche il suo fratellino l'avrebbe trovata simpatica e divertente, una persona da annoverare fra la propria cerchia di amici. I presupposti c'erano tutti: entrambi erano Natibabbani, entrambi possedevano una lingua abbastanza tagliente da ferire e in più anche la situazione economica delle loro famiglie era identica. L'unica differenza sostanziale era che Kelly aveva esplicitamente chiesto alla Tassorosso di non farne parola con nessuno, non tanto perchè proveniente da una famiglia povera, quanto dalla situazione che la povertà aveva generato in casa sua.
Cappie evitò comunque di soffermarsi troppo su quale genere di incubi fossero tanto atroci da spingerla a cercare conforto nelle braccia di un'amica per concentrarsi invece su tutto quello che aveva da dire al suo fratellino, aggiornandolo sulle ultime novità. In realtà, la Tassorosso aveva mantenuto aggiornato Jorge quasi su tutto ciò che le era successo durane l'estate, tenendo da parte l'unica cosa veramente importante per ultima: voleva guardare in faccia il suo migliore amico prima di dargli la notizia del suo fidanzamento (e a quel pensiero il cuore sembrava battere più forte) con Devo e quella sembrava essere l'occasione giusta per farlo. Prima però i due amici ritrovati non poterono fare a meno di battibeccarsi a vicenda e in maniera scherzosa su questo e su quell'argomento, come quando la O'Neill informò il ragazzo del fidanzamento di Kelly Everett con Evan Chambers, il migliore amico di Vergil.

E così alla fine Chambers è riuscito a scalare il bimonte Everest… anche se non deve essere stato tutto questo sforzo

Bimonte Everest? In che senso, scusa?

Rispose perplessa la ragazza, non riuscendo a collegare la battuta di Jorge a pensieri sconci e spinti.

Sono contento per lui o forse dovrei dire per loro… Quindi quest’anno la vedremo meno del solito?

Non lo so, forse vedremo invece Evan più del solito!

Rispose con un'alzata di spalle e sorridendo allegra verso il Delfino, salvo poi notare l'espressione rabbuiata sul suo viso: qualcosa lo preoccupava, ma Cappie non riusciva a capire cosa. Prima però che potesse azzardare qualsiasi domanda, fu Jorge a precederla chiedendole un resoconto di come aveva passato le vacanze, sperando forse che lei si decidesse finalmente a fargli un resoconto dettagliato del giorno del suo compleanno e di quelli a venire. La Tassorosso, invece, si limitò a parlare in maniera generale del tempo, delle ore dedicate allo studio e a rammentargli dell'incontro con Marshall Rosenberg, l'investigatore che l'aveva salvata a Notturn Alley.

Ho cercato di dimenticarlo in effetti ma non so perché non riesco a cancellare dalla mia mente l’immagine di te presa in ostaggio e sotto il tiro di due bacchette…

Jorge te l'ho detto: lui sapeva il fatto suo!- disse scuotendo il capo, senza dimostrare rabbia nei confronti del ragazzo ma solo...dispiacere -Sono sicura che non avrebbe mai lanciato quello Schiantesimo se non fosse stato sicuro di colpire il mio aggressore!

Tipico della tassetta difendere tutto e tutti, specie quando si trattavano di persone amiche o di persone per il quale la strega provava una forte stima. Lo stesso era accaduto con Marshall al loro primo incontro, quando l'uomo le aveva schiuso con la sua carriera delle porte fino ad allora impensabili per la giovane O'Neill. Jorge tuttavia non era riuscito a mandare giù il fatto che in mezzo a quello scontro ci era finita lei e, forse proprio per quello, non riusciva a pensare a Rosenberg come ad una persona degna di fiducia nè da conoscere.

Non capisco perché ci tieni così tanto a rivederlo ma soprattutto non vedo la necessità di trascinarlo fino in America. Non potevi chiedergli di venire a Hogsemade uno di questi finesettimana

Mh-mh no, non volevo disturbarlo. Probabilmente ha un sacco di lavoro da fare e non mi andava di disturbarlo in questo modo...- rispose subito, incrociando le gambe e stringendo le mani sulle caviglie -E per quanto riguarda la sfida contro la Cyprus è una questione diversa: gli ho promesso che sarei stata reintegrata nel Coro e quale modo migliore di dimostrarglielo esibendomi proprio durante la sfida che ci sarà in America?

Domanda retorica quella della tassetta, che ancora aveva molti dubbi e molte incognite sulla possibilità effettiva di ritornare a cantare e suonare e non solo di essere un semplice elemento di supporto. Non che trovasse il suo compito denigrante, ma Cappie provava l'impulso di dimostrare a sè stessa e al mondo intero che stava crescendo e stava migliorando, proprio come ci si aspettava da lei. Diventare brava a cantare e suonare era solo un altro passo in più verso quella meta.
Finalmente, approfittando di un secondo di silenzio, la ragazza chiese al suo migliore amico come fossero trascorse le sue vacanze estive, stando ben attenta ad ascoltare delle eventuali novità che Jorge avrebbe potuto raccontarle.

Questa estate mi ha riservato delle piacevoli sorprese anche se non eclatanti ed esotiche come le tue…
Madama Lemourt mi ha preso come apprendista/garzone/commesso/elfo domestico/schiavo tuttofare nel suo negozio e mi ha concesso l’uso del laboratorio di pozioni nel retrobottega


Woooow...spero che ti tratti bene fratellino, da come me l'avevi descritta l'ultima volta sembrava una vera strega! Nel senso di spaventosa...

e sono andato in campeggio con Xavier e alcuni amici. Per il resto nulla di particolare, lavoro, studio, mare, sbronze e … sesso.

Per un attimo il respiro della tassetta le si bloccò in gola, facendole strabuzzare gli occhi dalla sorpresa e aprire la bocca in una perfetta "o" di stupore.

Sesso?! Hai fatto sesso?!!! Non ci posso credere, ma che cosa vi è preso a tutti quanti! Prima Kelly, ora tu...e con chi? Quando? Come? E' stato...bello? Ti è piaciuto?
Insomma non startene l' impalato e raccontami tutto, voglio ogni minimo particola...no aspetta, non sono così tanto sicura di voler sapere proprio OGNI minimo particolare...Kelly mi ha raccontato anche fin troppo...


Convinta che l'ultima parola fosse riferita a sè stesso e non a lei, Cappie aveva del tutto frainteso il discorso del Delfino che mirava invece a scoprire se fra Devo e la sua sorellina fosse successo qualcosa di effettivamente concreto. D'altro canto, la O'Neill non poteva cogliere occasione migliore per introdurre il suo migliore amico al discorso che avrebbe voluto fargli quel giorno. Quindi, dopo aver atteso la sua eventuale risposta, la Tassorosso fece un bel respiro profondo, chinando il capo e arrossendo all'istante, mentre con gli occhi verdi, puri e innocenti fissava il suo migliore amico mentre pronunciava poche, semplici parole.

A-anche fra me e...Devo è successo qualcosa...
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Messaggioda Jorge » 02/03/2014, 0:38

Kelly non parla come uno scaricatore di porto babbano!- non ribattè a quella precisazione perché era abbastanza palese che le sue intenzioni di essere ironico e non offensivo non avevano sortito alcun effetto -E poi è l'unica che mi permette di dormire insieme a lei quando ho qualche incubo...

Si mosse a disagio sui cuscini, chiedendosi come diavolo avesse fatto con una semplice battuta ad affossare il tono giocoso e rilassato con cui si erano salutati appena pochi minuti prima. Lui poteva anche non essere un genio, ma conosceva abbastanza bene [Intuito(P)=13] la sua sorellina per avere un’idea fin troppo dettagliata di che tipo di incubi stesse parlando. Indirizzò quindi un enorme “grazie” mentale alla Everett per badare a Caroline Priscilla quando lui non c’era, compito quello che si era assunto senza ovviamente condividerlo con l’altra la sera in cui li avevano ricoverati in Infermeria dopo lo scontro con i minidraghi, e tentò di riportare la conversazione su toni un po’ più leggeri, spiegandole la causa del suo ritardo e spettegolando sui pochi argomenti che non avevano affrontato nelle loro chilometriche conversazioni via gufo, come per esempio il neo fidanzamento di Kelly – che Jorge aveva ribattezzato bimonte Everest in un chiaro accenno a una specifica parte anatomica della ragazza – con uno dei ragazzi del coro Evan Chambers.

Bimonte Everest? In che senso, scusa?


Nel senso di bi… - si sporse in avanti verso la tassetta e sollevò le mani all’altezza del petto dell’altra, le dita leggermente flesse a formare due piccole sfere – monte… E questa posizione mi ricorda qualcosa a proposito di qualcuno che si misura le tette da un compleanno all’altro – ricordò con un sorriso sornione in volto senza accennare in alcun modo a spostarsi o a ritirare le mani da quella zone pericolosamente vicina ai seni dell’altra – che dici controlliamo se effettivamente non sono cresciute?

Se non fosse stata per la luce divertita – e per nulla maliziosa – che gli illuminava gli occhi, Jorge sarebbe potuto benissimo assomigliare a un medico in procinto di misura il peso o l’altezza di una paziente. D’altro canto Cappie non avrebbe dovuto dimostrarsi neanche troppo sorpresa da quella proposta, considerato che il Delfino le aveva già preannunciato via gufo che si sarebbe accollato l’onere di procedere a quel tipo di misurazione. Indipendentemente dalla risposta della ragazza vi erano delle congratulazioni da fare a cui il Delfino non si sottrasse – eventualmente dopo averle palpato le tette.

Non lo so, forse vedremo invece Evan più del solito!

Benissimo così potrò approfittarne per chiedergli se può insegnarmi a suonare il basso.

Commentò, senza però il solito entusiasmo, perché pensare a quella giovane coppia appena formata lo spinse, inevitabilmente, a riflettere sulla sua condizione sentimentale che rasentava una tragedia greca babbana. Aveva assoluto bisogno di parlarne con qualcuno ma purtroppo la sua sorellina non era decisamente la persona più indicata non tanto perché donna quanto perché Mezzosangue e quindi, secondo la sua poco autorevole opinione, incapace di comprendere il dilemma che lo dilaniava e il senso di dissociazione che avvertiva ogni volta che passava da un Mondo a un altro. Preferì quindi informarsi su come avesse passato le sue vacanze senza accennare minimamente al suo compleanno perché sperava che l’altra avrebbe vuotato il sacco spontaneamente, cosa che però non fece, limitandosi a ripetergli quello che già gli aveva raccontato sullo studio e su quel magiinvestigatore che per poco non l’aveva uccisa con uno schiantesimo.

Jorge te l'ho detto: lui sapeva il fatto suo! Sono sicura che non avrebbe mai lanciato quello Schiantesimo se non fosse stato sicuro di colpire il mio aggressore!

Scrollò le spalle in un gesto che sapeva molto di “ se lo dici tu allora sarà così” perché se avesse pronunciato quelle parole il suo tono sarebbe uscito decisamente più scettico. In realtà non metteva in discussione le capacità dell’uomo – non era più così immaturo da giudicare qualcuno senza prima averlo visto all’opera – quanto il suo “cattivo gusto” nell’aver attaccato senza prima aver liberato l’ostaggio. Per quel che ne sapeva lui, era così che ci si comportava o meglio era così che si comportavano le squadre speciali babbane – portare in salvo gli ostaggi e far fuori i cattivi – ma forse quella era solo una delle tante piccole lacune che il portoghese aveva del Mondo Magico. Purtroppo però quel ragionamento da persona matura non era sufficiente a smorzare il rancore che il ragazzino provava, soprattutto quando questo si mescolava a qualcosa di simile alla gelosia per l’interesse che Cappie mostrava nei suoi confronti tanto da invitarlo ad andarla ad ascoltare durante lo scontro con la Cyprus.

Mh-mh no, non volevo disturbarlo. Probabilmente ha un sacco di lavoro da fare e non mi andava di disturbarlo in questo modo... E per quanto riguarda la sfida contro la Cyprus è una questione diversa: gli ho promesso che sarei stata reintegrata nel Coro e quale modo migliore di dimostrarglielo esibendomi proprio durante la sfida che ci sarà in America?


Con il mento appoggiato sulle proprie ginocchia e le braccia avvolte intorno alle gambe, Jorge inclinò leggermente la testa e osservò intensamente il viso della sua sorellina con un’espressione seria e indecifrabile negli occhi. Gli piaceva suonare e anche molto ma alla fine era entrato nel Coro solo perché lei aveva insistito e quanto la Vireau li aveva degradati a ruolo di supporter ci era rimasto male non perché in quel modo non avrebbe avuto la possibilità di gareggiare quanto perché la punizione lo aveva colpito nell’orgoglio. Fino a quel momento, però, non si era mai chiesto come la Tassetta avesse vissuto e stesse vivendo veramente quell’allontanamento forzato dal palco e questo lo fece sentire uno schifo come amico.

Ci tieni tanto a poterti esibire, vero? – chiese e gli sarebbe bastato un solo cenno di assenso da parte dell’altra per aggiungere, serio – Allora ti esibirai, dovessi passare tutto il tempo libero dei prossimi mesi a sentirti storpiare qualsiasi tipo di canzone …

Aveva fiducia nella sua Capa, anche se per lui quel sentimento nei confronti di un adulto era nuovo e strano da gestire, e questo lo spingeva a credere che avrebbe reintegrato Cappie nel coro se l’avesse vista impegnarsi anima e corpo per migliorare. Certo ottenere un effettivo miglioramento non avrebbe guastato ma anche quello sarebbe arrivato con un bel po’ di duro lavoro, o almeno lo sperava. Certo sarebbe stata dura rimanere a Hogwarts mentre tutti loro partivano alla volta dell’America – perché di certo a lui non lo avrebbero reintegrato anche se si fosse accampato in Auditorium – ma si sarebbe dimostrato forte e avrebbe fatto buon viso a cattivo gioco, soprattutto perché qualsiasi altro comportamento avrebbe implicato tagliare le corde vocali di Lingua Argentata. Elisabeth infatti non avrebbe perso occasione per punzecchiarlo e vantarsi di come lei avrebbe tenuto alto l’onore di Hogwarts di fronte al pubblico americano mentre lui rimaneva a casa a lucidarsi il plettro. Quando poi fu Cappie a chiedergli come avesse trascorso le vacanze, Jorge decise che era il momento di fare sul serio e tentare di spingere la sua sorellina a raccontargli “con le buone” quello che era accaduto il giorno del suo compleanno. All’inizio, quindi, si tenne sul vago, parlandole del lavoretto estivo che aveva trovato e che, sperava, potesse diventare anche un lavoretto invernale e per tutto il periodo che passava lontano da Hogwarts.

Woooow...spero che ti tratti bene fratellino, da come me l'avevi descritta l'ultima volta sembrava una vera strega! Nel senso di spaventosa...

Da quello che mi racconta mio cugino mi tratta meglio di molti altri datori di lavoro stagionali babbani e quando non uso qualcosa per i miei esperimenti mi paga regolarmente.

Commentò con un sorriso birichino sul volto, dovuto al ricordo degli unici due esperimenti a cui si era dedicato durante l’estate un po’ perché non voleva abusare della pazienza e della disponibilità di Madama Lemourt passando più tempo del lecito nel suo laboratorio, un po’ perché gli ingredienti erano costosi e non voleva ipotecare troppi mesi della sua vita a lavorare in quel negozio e un po’ perché si era ritagliato un po’ di tempo per sé da passare in allegria insieme al cugino e a Rosita. E fu proprio accennando alle scampagnate che aveva fatto in loro compagnia che sganciò la bomba sul sesso che avrebbe dovuto sciogliere la lingua di Cappie.

Sesso?! Hai fatto sesso?!!! Non ci posso credere, ma che cosa vi è preso a tutti quanti! Prima Kelly, ora tu...e con chi? Quando? Come? E' stato...bello? Ti è piaciuto?
Insomma non startene l' impalato e raccontami tutto, voglio ogni minimo particola...no aspetta, non sono così tanto sicura di voler sapere proprio OGNI minimo particolare...Kelly mi ha raccontato anche fin troppo...


Ridacchiò internamente di fronte a quel fiume in piena, congratulandosi con se stesso, mentre rivolgendo alla ragazza un sorriso enigmatico incamerava tutte le informazioni che gli stava dando spontaneamente, di cui la più importante di tutte era che lei non avesse ancora fatto sesso. Non è che la volesse vergine per tutta la vita ma conoscendo la sua sorellina ed essendo lui un maschietto che sapeva come ragionava la maggior parte di loro, era sicuro che andare a letto con quell’americano snob l’avrebbe probabilmente soddisfatta fisicamente ma devastata emotivamente.

E così Evan è andato in prima base – commentò divertito usando l’unica espressione che aveva sentito usare da Gorca riferita al portarsi al letto una ragazza che non implicasse un uso spropositato di volgarità – ed è stato all’altezza delle aspettative? In ogni caso no, non ho fatto sesso o per essere precisi visto che vuoi ogni minimo particolare non ho avuto un rapporto completo ma un sacco di stupefacenti incontri ravvicinati … con la mia ragazza.

Calcò per bene sull’ultima parola, ignorando la morsa allo stomaco che minacciava di fargli rimettere i pasti degli ultima settimana. Rosita non era più la sua ragazza, o almeno non avrebbe dovuto esserla, e in ogni caso non gli faceva per nulla bene pensare a lei come se lo fosse ancora. Il rossore che si diffuse sulle guance della Tassetta subito dopo lo costrinse, per sua fortuna, a mettere da parte ogni pensiero sulla propria situazione sentimentale: il pesciolino sembrava aver abboccato all’amo.

A-anche fra me e...Devo è successo qualcosa...

Ah si? – disse con il tono più innocente e noncurante che aveva a disposizione nel suo scarso repertorio – E hai intenzione di raccontarmi anche cosa? E mi raccomando abbonda di particolari che non mi scandalizzo.

Aggiunse, distendendo di nuovo le gambe in avanti e posando i palmi a terra, cercando di dimostrare sia con il linguaggio del corpo che con quello del viso la sua disponibilità ad ascoltarla, sperando che in quel modo si sentisse abbastanza a proprio agio per vuotare finalmente il sacco.
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Messaggioda Caroline Priscilla » 02/03/2014, 19:29

Non era una novità che quando i due amici si incontravano, passavano buona parte del tempo a ridere, scherzare e parlare di ciò che più interessava loro: gli argomenti spaziavano, ma in quel preciso istante essi sembravano vertere immancabilmente su tutte le novità che erano accadute durante i mesi di vacanza. Cappie aveva rivelato del fidanzamento ufficiale fra Kelly e Evan, ricevendo un commento al riguardo che la tassetta non fu in grado di capire.

Nel senso di bi… - osservò con attenzione le sue mani mimare due piccole sfere tonde e sode all'altezza del proprio petto -monte… E questa posizione mi ricorda qualcosa a proposito di qualcuno che si misura le tette da un compleanno all’altro

Ehi non c'è nulla di male a farlo di tanto in tanto! Volevo vedere se è vero quello che dice mia madre...che probabilmente, com'è accaduto a lei, mi spunteranno quando sarò diventata più grande!

Che dici controlliamo se effettivamente non sono cresciute?

La Tassorosso lo fissò in volto, notando subito il tono di scherno e per nulla malizioso che il fratellino aveva adottato, un po' per prenderla in giro, un po' per rassicurarla che palparle il seno non avrebbe provocato in lui strani scompensi ormonali. La ragazza si fissò le piccole protuberanze all'altezza del petto, stringendole fra di loro per cercare in qualche modo di renderle più gonfie e più grosse di ciò che erano. Come aveva potuto Devo trovarle bellissime? Lei si sentiva mancare di qualcosa ogni qual volta le fissava di fronte allo specchio. In ogni caso, non appena avesse terminato il proprio esame personale, prese con tranquillità le mani del suo migliore amico, guidandole su entrambi i suoi seni.

Controlla, diffidente!
Vedi? Non ho praticamente nulla! Anzi, quello che senti adesso è addirittura l'imbottitura del reggiseno...


Disse con tono sconsolato, aspettando che anche Jorge dicesse la sua al riguardo prima di passare a parlare d'altro. Non aveva provato il minimo imbarazzo durante quella sorta di esame, dal momento che la Tassorosso considerava il suo migliore amico veramente come un fratello, al quale raccontava tutti i suoi segreti più intimi e imbarazzanti. O quasi tutti. Di sicuro, Marshall Rosenberg rientrava nella categoria di ciò che Cappie poteva dire al ragazzo, senza subire ire fineste da parte sua. Escludendo l'immotivato rancore, immotivato per la tassetta, che Jorge provava nei confronti dell'investigatore, la giovane O'Neill si sentiva più che felice di poter condividere con il suo fratellino le sue speranze e le aspettative che aveva nei confronti della sfida contro la Cyprus. Voleva essere reintegrata come effettiva componente del Coro, per dimostrare che anche una tipa come lei, crescendo, avrebbe potuto mettere la testa a posto. E in questo, il supporto del Delfino era più che fondamentale, come si dimostrò subito dopo.

Ci tieni tanto a poterti esibire, vero?

Certo che si!

Allora ti esibirai, dovessi passare tutto il tempo libero dei prossimi mesi a sentirti storpiare qualsiasi tipo di canzone …

Ehi! Guarda che sono migliorata tantissimo!

Rispose in tono fintamente offeso, facendogli la linguaccia prima di scoppiare a ridere: aveva capito che, in un modo un po' contorto, il suo fratellino stava cercando di dirle che ogni qual volta lei avesse avuto bisogno di lui, Jorge ci sarebbe stato, a qualsiasi costo. E questo, più di qualsiasi altra cosa, fece molto piacere alla Tassorosso, specie dal momento che i suoi migliori amici erano diventati il suo supporto e le colonne portanti della propria vita.
Una volta concluso quel piacevole intermezzo, l'argomento si spostò sulle esperienze che i due avevano vissuto stando lontani durante l'estate e, in particolar modo, su quelle esperienze che riguardavano il coinvolgimento con l'altro sesso. Nel momento stesso in cui il Delfino lanciò, per così dire, la sua bomba, Cappie ci cascò in pieno, iniziando a tartassarlo di domande sul chi, come quando e perchè avesse fatto sesso con una ragazza a lei sconosciuta. Per un attimo, la tassetta provò un moto di fastidio nel pensare una cosa del genere, non tanto perchè Jorge avesse fatto una cosa del genere (cosa che ben presto scoprì non essere vera) quanto perchè l'amico non le aveva minimamente accennato alla cosa durante le sue lettere. Ma in fondo, lei stessa non poteva biasimarlo, dal momento che aveva aspettato di vedersi faccia a faccia e tranquillamente per potergli confessare il suo segreto.

E così Evan è andato in prima base ed è stato all’altezza delle aspettative?

A detta di Kelly si, ma non chiedermi i dettagli ti prego! Non sarei in grado di raccontarteli!

In ogni caso no, non ho fatto sesso o per essere precisi visto che vuoi ogni minimo particolare non ho avuto un rapporto completo ma un sacco di stupefacenti incontri ravvicinati … con la mia ragazza.

La Tassorosso, a quell'affermazione, lo fissò stranita, boccheggiando per un paio di secondi prima di riuscire a recuperare l'uso della parola.

Tu...hai una ragazza?! Perchè non me lo hai detto?!

Fu la sua prima reazione, impetuosa ed energica, prima di calmarsi quel tanto che bastava per confessare che anche fra lei e Devo era accaduto qualcosa. Prima di puntare il dito contro il Delfino, infatti, la tassetta doveva fare i conti con la propria coscienza e spiegare al suo migliore amico tutto ciò che le era successo.

Ah si? E hai intenzione di raccontarmi anche cosa? E mi raccomando abbonda di particolari che non mi scandalizzo.

Era ormai inutile tergiversare: dal momento che Jorge stesso aveva vuotato il sacco con lei, la ragazza non poteva esimersi dal fare altrettanto. Per questo, Cappie decise di partire dalla notizia più sensazionale, sperando che il Delfino riuscisse a prenderla meglio di quanto prospettava lei.

C-ci siamo messi insieme...

L'aveva detto infine, con tono titubante ma fissandolo dritto negli occhi, come a voler dimostrare che riusciva a sostenere il suo sguardo senza sentirsi in colpa. Ed in effetti, così sarebbe dovuto essere: anche se appartenente alla squadra avversaria, Devo rimaneva un ragazzo dolce e gentile con lei, sempre disponibile e che, ne era convinta, teneva alla sua ragazza tanto quanto la Tassorosso teneva a lui. Naturalmente, la verità era ben lontana dagli occhi e dal cuore della tassetta, ma per sua sfortuna essa ignorava quale fosse e per tanto agiva di conseguenza, ovvero sfoderando la spada o la bacchetta ogni qual volta qualcuno aveva qualcosa da ridire su di lui. In ogni caso, prima di iniziare il resoconto dettagliato di ciò che era successo durante il giorno del suo compleanno, la O'Neill attese la reazione del Delfino, sperando che anche egli si sarebbe aperto con lei nel frattempo, rivelandole molto più di quanto avesse detto fino a quel momento.
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Messaggioda Jorge » 07/03/2014, 15:47

Alla richiesta di spiegazioni da parte della Tassetta per il soprannome che aveva affibbiato alla sua migliore amica - soprannome che aveva sempre tenuto per sè per non sembrare troppo offensivo, cosa quella che probabilmente gli aveva salvato la vita visto che difficilmente Evan avrebbe apprezzato che la sua ragazza venisse chiamata in quel modo - Jorge sollevò mentalmente gli occhi al cielo. Ma si poteva essere così ingenui? Un'occhiata veloce all'espressione effettivamente perplessa di Cappie e si diede una sconfortante risposta positiva prima di spiegarle visivamente cosa intendesse con "bi-monte" ricordando allo stesso tempo a entrambi quello che si erano scritti durante l'estate.

Ehi non c'è nulla di male a farlo di tanto in tanto! Volevo vedere se è vero quello che dice mia madre...che probabilmente, com'è accaduto a lei, mi spunteranno quando sarò diventata più grande!

Non capisco perchè ti fai tutti questi problemi... Piccole, grandi l'importante è che siano morbide e recettive...

Commentò sincero, scrollando anche le spalle per sottolineare quanto poco fosse importante quel dettaglio secondo lui. Certo Rosita aveva un seno prosperoso su cui gli piaceva affondare il viso - e non solo - ma Iole invece aveva più o meno la stessa misura di Cappie e Xavier non si era mai lamentato, anzi. Lanciò quindi la sua proposta, più scherzo che per altro, per poi guardare perplesso la sua sorellina palparsi i seni, stringerli e sollevarli, causando così una leggere tensione al suo basso ventre. Non aveva mai considerato Caroline Priscilla da un punto di vista sessuale ma alla fine era pur sempre un ragazzino di quindici anni con gli ormoni a palla e in astinenza da coccole spinte e quindi non ci si poteva effettivamente aspettare che il suo corpo non reagisse minimamente a quello spettacolo. Tentennò un secondo o due quando la ragazza gli prese le mani per poi darsi mentalmente dello stupido e posarle sulle piccole protuberanze della maglietta.

Controlla, diffidente!
Vedi? Non ho praticamente nulla! Anzi, quello che senti adesso è addirittura l'imbottitura del reggiseno...


In effetti dovette ridurre un po' il diametro delle "sfere" che le sue dita andavano disegnando nell'aria per poter afferrare con delicatezza i seni della Tassetta ma non abbastanza da fargli apparire inconsistenti al tocco.

Boh per quanto imbottito qualcosa sotto c'è...

Si limitò a commentare, ritirando le mani e posandole a terra per mantenere l'equilibrio mentre si sistemava più comodamente sui cuscini. Era stato strano, stimolante ma non eccitante, come se il suo corpo e la sua mente fossero scissi e viaggiassero su due binari differenti trasmettendosi a vicenda impulsi contraddittori. Considerata la confusione emotiva in cui verteva di certo non aveva alcun bisogno, in quel momento, di fare una sorta di autoanalisi per capire cosa dipendesse solo dal fatto di essere "uomo" e cosa invece poteva avere una qualche altra origine. Inoltre da come aveva ripreso a parlare di Marshall e del loro incontro, era evidente che quel tocco fugace non aveva causato in Cappie nè imbarazzo o altro e quindi poteva benissimo crogiolarsi nella sua ignoranza. Quello che invece non poteva in alcun modo ignorare era quanto lei desiderasse essere riammessa al Coro in tempo per la sfida con la Cyprus, dimostrando così a se stessa e agli altri quanto valeva, e fu per quello che si offrì di aiutarla al massimo delle sue possibilità, anche se quello avesse voluto dire danneggiarsi l'udito a vita.

Ehi! Guarda che sono migliorata tantissimo!

Sese... vedremo anzi no sentiremo...

Le rispose a sua volta, ridendo apertamente e allungando la mando destra verso il suo viso, pollice, anulare e mignoli piegati sul palmo mentre l'indice e il medio si muovevano velocemente a simulare una forbice che avrebbe, in teoria, dovuto tagliare quella linguaccia impertinente. Senza di essa, però, Jorge si sarebbe ritrovato praticamente tagliato fuori dal mondo, all'oscuro di tutti i nuovi pettegolezzi che giravano per Hogwarts e che avrebbero potuto interessarlo in qualche modo come per esempio il fatto che la migliore amica di Cappie e uno dei bassisti del Coro non solo facessero coppia fissa ma che avessero persino approfondito la reciproca conoscenza carnale. In realtà sapere che Kelly e Evan facevano sesso non gli cambiava particolarmente la vita ma gli diede la possibilità di spostare la conversazione sull'argomento che davvero gli interessava e che, a torto o a ragione, aveva la sensazione che la sua sorellina stesse cercando di allontanare il più possibile - e cioè cosa fosse accaduto ad Agosto tra lei e quell'americano snob - anche se, per fare quello, dovette confessare di avere una ragazza.

Tu...hai una ragazza?! Perchè non me lo hai detto?!

E' così difficile da credere? - chiese alzando un sopracciglio perplesso forse fraintendendo il tono con cui l'altra gli si era rivolto - Forse perchè parlare di certe cose via gufo non è il massimo? Se tu coltivassi la tua metà babbana come fai con quella magica forse avremmo potuto tenerci in contatto via telefono e forse ti avrei raccontato certe cose prima...

Polemico con una nota di astio ben evidente nella voce e quasi del tutto fuori luogo. Prima di partire per le vacanze Jorge aveva solamente accennato a Cappie la possibilità di scambiarsi un numero di telefono ma poi tra i preparativi per il viaggio, la confusione che avevano fatto sul treno e la fretta di ricongiungersi ai propri cari aveva fatto cadere la proposta nel dimenticatoio. Da quando aveva lasciato Lisbona, però il Delfino si sentiva un po' stretto in quei suoi "doppi" panni, avvertendo sempre di più il peso di dover tenere separati quei due mondi che gli apparteneva alla stessa misura ma che non doveva incontrarsi mai - o almeno era quello che lui credeva.

In ogni caso non mi sembra che tu mi abbia detto proprio tutto nelle tue lettere...

Aggiunse poco dopo, scompigliandosi i capelli con entrambi le mani e tirando alcune ciocche con un po' troppa forza, come se volesse infilarle dentro e riordinarsi i pensieri materialmente. Il tono adesso era già un po' più morbido e, come sperava, indusse Cappie a prendere l'argomento "Devo" anche se era certo che la sua esplosione di poco prima non sarebbe passata sotto silenzio per molto. Un'altra piccola spintarella ed eccola sganciare la sua di bomba.

C-ci siamo messi insieme...

Cosa??? - esclamò alzando il tono di voce, saltando in piedi come una molla, gli occhi sgranati fissi in quelli dell'altra. - Ma come? E perchè? Ma Merlino benedetto è come se io decidessi spontaneamente di mettermi con Lingua Argentata - esibendosi in un conato di vomito finto si ma realmente sentito - E' freddo, è snob, con quell'espressione sempre seria con cui guarda gli altri dall'alto in basso credendosi chissà chi, con quell'aria da finto misterioso e tenebroso con cui cerca di fare colpo sulle ragazze...

Si fermò di botto, rendendosi conto solo in quel momento di essersi messo a passeggiare nervosamente avanti e indietro di fronte alla Tassetta, volgendo verso di lei lo sguardo.

Ok cosa diavolo ci trovi in lui? E cosa ha fatto per convincerti a dirgli di si? E, come già detto, non lesinare sui dettagli.

Non era un ordine, ovviamente, perchè per quanto fosse sconvolto non si sarebbe mai sognato di dare ordini alla ragazza quanto più una richiesta accorata, l'unico modo che conosceva per tentare di calmarsi e darle la possibilità di spiegargli il suo punto di vista sulla situazione perchè lui, proprio, non lo capiva.
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Messaggioda Caroline Priscilla » 13/03/2014, 23:26

Iniziare il loro appuntamento parlando del seno della Tassorosso non era proprio un argomento che i più avrebbero considerato tipico in due ragazzi della loro età. Nonostante i livelli di ormoni presenti nei loro corpi, infatti, solitamente le ragazze si dimostravano molto timide nel parlare dei propri difetti fisici con il sesso opposto e fra queste Cappie non faceva esclusione. L'unica eccezione era il suo migliore amico, per il quale non provava alcun tipo di imbarazzo non solo nel confessargli che annualmente controllava se il proprio seno era aumentato di una taglia, ma che non si fece problemi a far sì che il Delfino toccasse con mano ciò che lei reputava inesistente.

Non capisco perchè ti fai tutti questi problemi... Piccole, grandi l'importante è che siano morbide e recettive...

Tu dici? Avanti tocca allora!

Sicura della solida amicizia che stava alla base del loro rapporto, la Tassorosso non ebbe problemi a mettere il proprio petto a disposizione del ragazzo che, dal canto suo, sembrò invece perdere un po' della sua sicurezza e spavalderia quando Cappie gli diede il permesso di palparla. La O'Neill, convinta di non avere altro da offrire se non l'imbottitura del proprio reggiseno, attese tranquillamente il verdetto dell'amico, chiedendosi nel frattempo se una cosa del genere fosse fattibile da fare anche con Vergil o Evan. Scosse appena la testa a quel pensiero, primo perchè non sarebbe mai riuscita a farsi toccare il seno dal suo adorato prefetto e secondo perchè difficilmente la sua migliore amica avrebbe dato il permesso al suo fidanzato di tastarla in una zona tanto intima. La tassetta avrebbe dovuto fare affidamento solo sul suo fratellino o, al massimo, su Devo Nightmare. Ma sospettava che quest'ultimo fosse molto di parte.

Boh per quanto imbottito qualcosa sotto c'è...

Dici davvero?!

Chiese sorpresa e allo stesso tempo felice delle parole di Jorge: sapeva che lui non le avrebbe mai mentito, neanche per una buona causa, e che se le aveva fatto quel complimento (perchè per la Tassorosso quello ERA un complimento) allora pensava sul serio che il suo seno avesse una certa consistenza.

Se lo dici tu, allora ci credo!

Rispose semplicemente, sottolineando in quel modo che qualunque cosa fosse uscita dalla bocca del suo migliore amico lei non avrebbe fatto fatica a fidarsi completamente. Dopo aver parlato un po' del Coro e un po' di come erano andate le loro vacanze, il Delfino mise in atto il suo piano per far si che la tassetta sputasse letteralmente il rospo su quanto era accaduto fra lei e Devo. Tuttavia, per fare ciò, il portoghese fu costretto a confessare anche egli un suo piccolo segreto, ovvero il fatto di essersi fidanzato anche lui quell'estate. Il tono sorpreso con il quale Cappie commentò la notizia venne male interpretato dal suo fratellino, che si mise subito sulla difensiva rispondendole in maniera acida e con un tono di sfida quasi.

E' così difficile da credere?

E' difficile da credere che tu non me lo abbia detto subito, non che sia accaduto!
Perchè me lo hai nascosto?


Forse perchè parlare di certe cose via gufo non è il massimo? Se tu coltivassi la tua metà babbana come fai con quella magica forse avremmo potuto tenerci in contatto via telefono e forse ti avrei raccontato certe cose prima...

Io coltivo la mia metà babbana, come dici tu!- rispose a tono al suo migliore amico, sentendosi punta sul vivo dopo quell'affermazione -Solo che credevo di farti un favore, ecco...- perchè chiamare con telefoni fissi o cellulari da uno Stato all'altro era un dispendio di soldi non indifferente sia per la propria famiglia che per quella di Jorge. La Tassorosso arrossì, come se temesse di aver appena offeso il suo migliore amico in quel modo; ma in fondo, adottava lo stesso metodo anche con Kelly Everett e lei, nonostante il suo orgoglio, non si era mai lamentata -Io e Kelly ci teniamo costantemente aggiornate tramite gufo perchè nè io nè lei possiamo permetterci di pagare troppo telefonandoci a vicenda...credevo che la cosa stesse bene anche a te...

In ogni caso non mi sembra che tu mi abbia detto proprio tutto nelle tue lettere...

Quell'ultima uscita da parte del Delfino le fece intendere che ormai la pazienza dell'altro era arrivata agli sgoccioli e che o gli diceva tutta la verità oppure avrebbe anche potuto dire addio ad un sereno e tranquillo anno scolastico, per avere al suo fianco un ragazzo scontroso e, giustamente, arrabbiato con lei. Cappie fece un bel respiro prima di esordire con la notizia più eclatante (ovvero che lei e Devo alla fine si erano messi insieme); ma la prima reazione del ragazzo la fece rimanere talmente male che per una buona manciata di minuti non fu in grado di spiaccicare parola, tanto da essere costretta ad assistere alla scenata del suo fratellino nel silenzio più totale.

Cosa??? Ma come? E perchè? Ma Merlino benedetto è come se io decidessi spontaneamente di mettermi con Lingua Argentata. E' freddo, è snob, con quell'espressione sempre seria con cui guarda gli altri dall'alto in basso credendosi chissà chi, con quell'aria da finto misterioso e tenebroso con cui cerca di fare colpo sulle ragazze...

Non è vero! Lui non è così!

Sbottò infine, questa volta supportata dalla rabbia e dalla delusione che la reazione del suo fratellino aveva scatenato in lei. Solo dopo che il portoghese le rivolse la domanda con più calma, la tassetta accettò di abbassare a sua volta i toni, sebbene sul suo viso era ancora ben presente un broncio di quelli che Jorge non avrebbe dimenticato per un bel po'.

Ok cosa diavolo ci trovi in lui? E cosa ha fatto per convincerti a dirgli di si? E, come già detto, non lesinare sui dettagli.

Prima di tutto, Devo NON mi ha convinta a fare nulla: ci siamo messi insieme perchè ENTRAMBI lo volevamo e mi aspetto che tu capisca quello che sto dicendo Jorge.
Io ti voglio davvero bene ma a volte sembra che tu metta in discussione la mia capacità di giudizio sulle persone...e la cosa mi ferisce...
- ovvio che il Delfino avesse ragione a preoccuparsi per lei e a dubitare del suo buon senso, ma la Tassorosso era fermamente convinta di essere in grado di riconoscere le persone buone da quelle cattive, da non porsi neanche il problema che forse Devo aveva dei secondi fini nei suoi confronti e non del tutto casti e puri -Lui non è snob, è semplicemente molto chiuso e introverso! Ha sofferto tanto nella sua vita e si fida poco delle persone, è vero! Ma è un ragazzo dolcissimo e ci tiene davvero a me, altrimenti non sarebbe mai venuto fino a Cork solo per vedermi no?- disse, riciclando quella stessa logica con il quale l'americano l'aveva abbindolata durante le vacanze -E poi è davvero intelligente: parliamo sempre tanto e mi piace starlo ad ascoltare! Inoltre non perde mai la pazienza con me anche se sono un po'...goffa e maldestra...- e il ricordo di come lo aveva trattato il giorno del suo compleanno, non solo negandogli il proprio corpo, ma allo stesso tempo rovinandogli una camicia sicuramente molto costosa, la fece arrossire: in fondo non aveva dimenticato la passione con il quale Devo l'aveva baciata quell'estate o il modo con il quale si era dedicato a lei, scendendo fino in mezzo alle sue gambe.

Mi piace, fratellino, e volevo starci insieme.

Concluse lapidaria, attendendo in silenzio la reazione di Jorge fissandolo dritto negli occhi.
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Messaggioda Jorge » 14/03/2014, 19:27

Poteva essere un esperimento scientifico, poteva trattarsi della sua sorellina, poteva anche palpare più stoffa che altro ma l'atto in sé aveva qualcosa di intrigante che non poteva lasciare Jorge completamente indifferente. In ogni caso il Delfino assolse a quel compito gravoso con professionale distacco - quindi concentrandosi su altro - e alla fine diede il suo verdetto non del tutto negativo.

Dici davvero?!

Non ti mentirei mai, soprattutto su una questione così importante.

Precisò con tono noncurante, troppo occupato a chiedersi perché l'altra avesse reagito in quel modo per perdere tempo a fare l'offeso. Lui era certo che tra Caroline Priscilla e l'americano fosse accaduto qualcosa quell'estate, nessun uomo sano di mente secondo i suoi canoni attraversava mezzo mondo per una ragazza solo per parlare, ma quella esclamazione sorpresa e contenta lo stava costringendo a rivedere le sue convinzioni. L'affermazione successiva poi lo mandò ancora di più in confusione.

Se lo dici tu, allora ci credo!

Era ovviamente contento per quella manifestazione di fiducia spontanea e quasi assoluta, tanto che senza rendersene quasi conto raddrizzò la schiena e allungò il collo soddisfatto, ma la Tassetta aveva davvero bisogno delle sue rassicurazioni sull'appetibilità dei suoi seni? Doveva assolutamente svelare quel mistero prima che la sua curiosità lo uccidesse o i suoi neuroni andassero in tilt per il troppo pensare. Così tra un pettegolezzo sulle nuove coppie di Hogwarts e una rassicurazione sulla possibilità di esibirsi durante la sfida con la Cyprus finalmente la conversazione toccò l'argomento che più gli stava a cuore, il sesso o meglio i rispettivi rapporti con l'altro sesso. Purtroppo la sua storia con Rosita lo aveva reso tanto felice durante l'estate quanto nervoso e instabile al suo ritorno nel Mondo Magico, portandolo a reagire male e in maniera spropositata.

È difficile da credere che tu non me lo abbia detto subito, non che sia accaduto! - quella precisazione smorzò anche si di pochissimo il suo malumore. La prima settimana che lui e Rosy si erano messi insieme aveva collezionato tante di quelle occhiate dubbiose e poco convinte che anche a distanza di tempo gli faceva bene sentire che qualcuno non metteva in dubbio le sue capacità "virili"- Perchè me lo hai nascosto?

Una domanda legittima e più curiosa che altro a cui Jorge rispose in maniera più che sgarbata, precisando come di certe cose fosse meglio parlarne per telefono. Era quindi colpa della Tassetta e del suo trascurare il suo lato babbano se non le aveva raccontato nulla prima. Merlino santissimo si dava fastidio da solo con quel suo prendere tutto come una accusa, ma non riusciva a fare altrimenti grazioso alla folta coda di paglia babbana che si ritrovava.

Io coltivo la mia metà babbana, come dici tu!

Sei riuscito a farle perdere la calma, complimenti.

Si prese in giro con un tono acido, desideroso di potersi rimangiare l'ultima affermazione.

Solo che credevo di farti un favore, ecco...- le rivolse una occhiata perplessa mentre in viso doveva avere una espressione decisamente ridicola a metà strada tra l'imbronciato e il dispiaciuto -Io e Kelly ci teniamo costantemente aggiornate tramite gufo perchè nè io nè lei possiamo permetterci di pagare troppo telefonandoci a vicenda...credevo che la cosa stesse bene anche a te...

Scattò con la testa all' indietro come se lo avesse schiaffeggiato e si sarebbe davvero preso a schiaffi da solo per non aver riflettuto prima di fare quella sparata fuori luogo. Aveva smesso da tempo di vergognarsi delle condizioni economiche in cui verteva da sempre la sua famiglia e non avrebbe avuto alcun problema ad ammettere apertamente che in effetti anche per lui sarebbe stato troppo oneroso sentirsi per telefono se non fosse stato per il suo orgoglio ferito - non si capiva bene da chi o da cosa. Cercò quindi di andare oltre, rinfacciando alla ragazza di aver tenuto con lui quello stesso comportamento quando aveva sorvolato su quello che era accaduto il giorno del suo compleanno. Da una parte sarebbe stato meglio se lei avesse continuato a nicchiare sull'argomento visto l'effetto che la verità ebbe sui nervi del Delfino, facendolo scoppiare come una pentola a pressione babbana.

Prima di tutto, Devo NON mi ha convinta a fare nulla: ci siamo messi insieme perchè ENTRAMBI lo volevamo e mi aspetto che tu capisca quello che sto dicendo Jorge. - no non lo capiva visto il cumulo di difetti che hai suoi occhi aveva l'americano e avrebbe volentieri sollevato un sacco di obiezioni se quello non gli avesse impedito di ottenere i dettagli che desiderava - Io ti voglio davvero bene ma a volte sembra che tu metta in discussione la mia capacità di giudizio sulle persone...e la cosa mi ferisce...

Non voglio ferirti o offenderti ma tu davvero non sei in grado di cogliere la malizia e i doppi fini nelle azioni degli altri. Maledetto Salazar sei così dolce - e il suo tono si addolcì di riflesso - che non cogli neanche i doppi sensi in quello che dico!

Non si era soffermato a riflette su come avrebbe reagito la sua sorellina a quelle parole, di certo lui intendeva farle un bel complimento, elevandola dalla massa di ragazzine superficiali e finte che si divertivano a giocare con i maschi.

In ogni caso il problema non sei tu, ma lui.

Lui non è snob, è semplicemente molto chiuso e introverso! Ha sofferto tanto nella sua vita e si fida poco delle persone, è vero! Ma è un ragazzo dolcissimo e ci tiene davvero a me, altrimenti non sarebbe mai venuto fino a Cork solo per vedermi no? - aprì la bocca per ribattere ma Cappie era in modalità tornado quindi fu costretto a richiuderla in attesa che l'altra sentisse il bisogno di respirare- E poi è davvero intelligente: parliamo sempre tanto e mi piace starlo ad ascoltare! Inoltre non perde mai la pazienza con me anche se sono un po'...goffa e maldestra... Mi piace, fratellino, e volevo starci insieme.

Sostenne il suo sguardo non con sfida ma con determinazione, approfittando del silenzio che seguì per organizzare i pensieri e tenere sotto controllo il suo temperamento.

Tu non sei goffa o maldestra ma spontanea e se lui ti fa sentire così allora non ha poi tutti questi pregi. La persona con cui stai dovrebbe farti sentire speciale e perfetta non inadeguata - esordì quindi sedendosi nuovamente a terra accanto a lei. O almeno era così che la vedeva lui e si era prodigato tutta l'estate a rendere felice Rosy - E dimmi questo ragazzo dolcissimo che tiene un sacco a te non ci ha provato neanche una volta? Non ti ha mai invogliato a fare cose?

Insinuò con tono noncurante cosa che gli riuscì abbastanza bene considerato che non era ancora riuscito a farsi un'idea chiara di quello che era accaduto. Da un lato infatti c'era l'esclamazione di sorpresa al suo giudizio sulle sue tette, dall'altro il rossore comparso improvvisamente sulle sue guance, per non parlare del fatto che secondo lui difficilmente un ragazzo faceva tutta quella strada senza cercare di avere nulla in cambio.
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Messaggioda Caroline Priscilla » 17/03/2014, 22:36

Alla fine Cappie era riuscita a dire al Delfino tutta la verità su lei e su Devo, rivelando che i due stavano insieme ora. La reazione del portoghese non fu delle più felici: Jorge iniziò ad attaccare l'americano descrivendone tutti i peggior difetti, difetti che in ogni caso la tassetta non riscontrava in lui e che pertanto non considerava validi. Ciò che l'aveva ferita maggiormente del suo comportamento era che il ragazzo non mostrasse alcuna fiducia nelle sue capacità di giudizio e questo la portò a sentirsi ferita e allo stesso tempo insultata dall'atteggiamento provocatorio del suo migliore amico. Quando infine la Tassorosso scoppiò facendogli notare che lei era abbastanza adulta da saper distinguere una persona buona da una cattiva, la risposta del Delfino ebbe l'effetto di zittirla e di calmarla, anche se per poco.

Non voglio ferirti o offenderti ma tu davvero non sei in grado di cogliere la malizia e i doppi fini nelle azioni degli altri. Maledetto Salazar sei così dolce che non cogli neanche i doppi sensi in quello che dico!
In ogni caso il problema non sei tu, ma lui.


Le guance della ragazza arrossirono di fronte ad un complimento tanto sincero quanto sentito da parte del suo migliore amico; per un attimo la rabbia che aveva provato andò scemando, come se quella parola gentile da parte di Jorge avesse avuto l'effetto di calmare i suoi bollenti spiriti, facendola anche riflettere su ciò che aveva appena detto. Bastò però che il Delfino ponesse il problema su Devo piuttosto che su di lei per farla infervorare ancora una volta e ancora una volta travolgerlo con un fiume in piena di parole, descrivendo tutte le buone qualità possedute dall'americano, almeno secondo il suo punto di vista.

Tu non sei goffa o maldestra ma spontanea e se lui ti fa sentire così allora non ha poi tutti questi pregi. La persona con cui stai dovrebbe farti sentire speciale e perfetta non inadeguata

Lui non mi fa mai sentire inadeguata, Jorge! Ma porca la Trama, sono io che mi ci sento! E' vero, sono goffa e maldestra, non faccio altro che combinare guai ovunque vada, non sono neanche capace di godermi una giornata da sola con lui senza combinare qualche pasticcio! Ma Devo ci tiene talmente tanto a me che...mi rassicura su tutto. Quando è venuto a Cork, ha accettato di passare un'intera giornata al Luna Park e solo per stare insieme a me!- disse, sottointendendo come per un Purosangue certi tipi di attrazioni babbane non fossero proprio l'ideale -Ha riso e scherzato con me e quando mi teneva per mano mentre passeggiavamo io...mi sentivo come se stessi camminando sulle nuvole, invece che per terra...

Arrossì di nuovo nello svelare quel piccolo particolare, mentre ricordava le sensazioni provate il giorno del suo sedicesimo compleanno. Sperava di essere riuscita a far capire al suo migliore amico che Devo non era una persona cattiva e che non la stava prendendo in giro, anzi! Tuttavia il Delfino sembrò non voler ascoltare neanche una parola di quello che lei aveva detto, puntando un argomento specifico nel loro discorso.

E dimmi questo ragazzo dolcissimo che tiene un sacco a te non ci ha provato neanche una volta? Non ti ha mai invogliato a fare cose?

Per quanto il tono utilizzato da Jorge fosse noncurante e quasi privo di secondi fini, la Tassorosso non potè sopportare oltre quella sorta di terzo grado che il suo fratellino aveva iniziato da quando erano entrati là dentro: era sempre stata sua intenzione dirgli tutta la verità con calma e tranquillità, ma sembrava che il Delfino non riuscisse proprio a darsi un freno quando si trattava dell'incolumità fisica e sentimentale della sua sorellina. E nonostante Cappie riuscisse a comprendere che quella discussione era nata solo ed esclusivamente perchè il portoghese non riusciva a non preoccuparsi per lei, sentirgli pronunciare quell'ultima domanda aveva scatenato in lei il desiderio prorompente di ribattere e senza più tenere a freno la propria lingua.
Cosa ovviamente che fece subito dopo.

Si! Si! Si! Ci ha provato, va bene?
Mi ha baciato con la lingua, mi ha spogliata e mi ha buttata sul letto! E ha continuato a baciarmi e a toccarmi anche...anche in mezzo alle gambe!
E vuoi sapere una cosa? Mi è piaciuto davvero tanto!


Era esplosa infine e senza più peli sulla lingua: nel mentre rivelava quello che era successo fra lei e l'americano (non specificando proprio tutto nei minimi dettagli), la O'Neill era diventata più rossa di un pomodoro maturo, mentre dentro di sè sentiva crescere l'imbarazzo nel descrivere ciò che aveva fatto insieme a Devo. Con Kelly era stato tutto più semplice, forse perchè lei era una ragazza e perchè probabilmente non l'aveva messa tanto a disagio (se non prendendola bonariamente in giro). Ma con Jorge, vuoi per l'atteggiamento assunto dal fratellino, vuoi perchè lui era a tutti gli effetti un maschio, non riusciva proprio a non dire determinate cose senza sentirsi un vulcano in procinto di esplodere. In ogni caso, quando ormai ebbe finito, la ragazza rimase ferma e in silenzio con lo sguardo torvo e il viso imbronciato, fissando dritto negli occhi l'amico e sfidandolo a dire un'altra singola parola.

E' stato strano all'inizio, è vero, e non riuscivo a lasciarmi andare del tutto. Infatti quando Devo ha visto che...non volevo fare nulla, si è fermato e si è comportato con me in maniera meravigliosa, senza farmi sentire in colpa o altro!
Ma da quella volta ci ho pensato e ripensato e ogni volta che penso a quello che abbiamo fatto...be', ecco, sento delle strane fitte allo stomaco e la voglia matta di rifarle ancora!
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Messaggioda Jorge » 21/03/2014, 13:31

C’era qualcosa che non andava in tutta quella situazione, una nota stonata che non riusciva - o forse che non voleva - cogliere e che stava mettendo in crisi il loro rapporto ancora una volta. Non si era immaginato così non solo quel pomeriggio ma soprattutto quel tipo di conversazione. Caroline Priscilla era una delle ragazze più romantiche – almeno nella sua limitata conoscenza del panorama femminile – che avesse mai incontrato e una parte di lui aveva seriamente temuto che dopo la tragedia accorsa a suo padre quella parte di lei sarebbe evaporata, soffocata dalla rabbia, dalla delusione e dal cinismo. Aveva ringraziato chiunque gli fosse venuto in mente – maghi del passato e divinità babbane – quando le era tornato quel sorriso e aveva ripreso a essere la ragazzina di sempre attirando gli sguardi di molti dei loro compagni di scuola. Forse la Tassetta non se ne era resa conto – e a giudicare dall’argomento “tette” che avevano appena avuto la sua iniziava a essere una certezza – ma il suo corpo era come esploso in qualcosa di bello che unito al suo carattere solare la rendeva molto appetibile. Era certo, il portoghese, che ben presto lei avrebbe preso una sbandata per qualcuno e si era interrogato un bel po’ su come avrebbe dovuto comportarsi quando quel giorno sarebbe arrivato per non fare la figura dello stronzo menefreghista o dello stronzo bigotto. E allora come diavolo era finito in quella situazione? A urlarle contro complimenti e a esternare le sue preoccupazioni vomitando addosso al suo ragazzo una valanga di ingiurie e difetti? Eppure lo sapeva che dipingere Nightmare come un diavolo approfittatore snob e privo di valori morali non era esattamente il modo migliore per farsi ascoltare dalla sua sorellina e cercare di farla ragionare. Avrebbe voluto farle vedere l’americano attraverso i propri di occhi, non offuscati da alcun sentimento d’amore, per farle comprendere le sue preoccupazioni e infonderle un pizzico di realismo e distacco in più ma a giudicare dalla piega in discesa verso il baratro che aveva preso la conversazione non ne sarebbe stato in grado, se mai una cosa del genere sarebbe stata possibile.

Lui non mi fa mai sentire inadeguata, Jorge! Ma porca la Trama, sono io che mi ci sento! E' vero, sono goffa e maldestra, non faccio altro che combinare guai ovunque vada, non sono neanche capace di godermi una giornata da sola con lui senza combinare qualche pasticcio! Ma Devo ci tiene talmente tanto a me che...mi rassicura su tutto.

Se ti vuole portare a letto non può fare altrimenti…

Pensò cinico, mordendosi l’interno della guancia per impedire a un ghigno sarcastico di spuntare sul suo viso. L’aver passato tutta l’estate con Xavier e i suoi amici – molti dei quali maggiorenni insospettabili con in testa solo il sesso, l’alcool e un modo senza troppi sforzi di racimolare qualche soldo – l’aveva spinto a maturare da un punto di vista emotivo e sentimentale e a guardare gli altri da un’altra prospettiva. No, non aveva adottato la loro filosofia di vita – e il fatto di non essere andato a letto con Rosita visto che non credeva di esserne innamorato ne era per lui la prova – ma aveva capito che il sesso, la conquista, erano elementi inebrianti che spingevano l’uomo a fare cose all’apparenza stupide o senza senso.

Quando è venuto a Cork, ha accettato di passare un'intera giornata al Luna Park e solo per stare insieme a me! Ha riso e scherzato con me e quando mi teneva per mano mentre passeggiavamo io...mi sentivo come se stessi camminando sulle nuvole, invece che per terra...

Gentile da parte del Purosangue accontentarsi di certe forme dozzinali e babbane di divertimento… - commentò più riflessivo che acido perché il riferimento allo stato di sangue di Devo aveva riportato a galla il suo “problema” con la propria natura – E tu ti sei sentita come? Felice? Grata? Fortunata? Perché lui ha acconsentito a fare qualcosa che per te è normale? Che appartiene alla tua cultura?

Disgusto, non tanto verso Devo o la sua sorellina quanto verso se stesso perché lui si sarebbe sentito in quel modo se Rosita o chi per lei avesse acconsentito a passare un pomeriggio con lui da Mielandia o a vedere una partita di Quidditch. Scosse la testa, per cancellare quei pensieri scomodi e fuorvianti perché tanto non si sarebbe mai trovato in quella condizione con una ragazza babbana, perché lui avrebbe avuto solo ragazze – streghe e Rosita era solo una parentesi che non sarebbe più capitata e forse se avesse continuato a ripeterselo ogni istante per tutti i prossimi mesi alla fine avrebbe finito con il crederci anche lui.
In ogni caso, non era lui o la sua fantomatica ragazza a essersi comportati in quel modo, ma l’odiato americano e alla luce del cinismo che Xavier gli aveva instillato c’era solo un motivo che poteva aver spinto Devo a comportarsi in quel modo e cioè il sesso. E soprattutto esisteva solo un modo per fugare ogni dubbio e cioè chiederlo direttamente a Cappie usando quel tatto che non aveva dimostrato di avere fino a quel momento e che, a giudicare dal modo in cui la Tassetta gli rispose non gli apparteneva.

Si! Si! Si! Ci ha provato, va bene?
Mi ha baciato con la lingua, mi ha spogliata e mi ha buttata sul letto! E ha continuato a baciarmi e a toccarmi anche...anche in mezzo alle gambe!
E vuoi sapere una cosa? Mi è piaciuto davvero tanto!


Sostenne lo sguardo dell’altra senza emettere alcun suono, flettendo le dita di entrambe le mani, come se fosse indeciso se chiuderle a pugno o meno, per poi infilarle nei capelli e gettarsi all’indietro sui cuscini mentre una risatina sarcastica gli scuoteva le spalle. Xavier e i suoi amici avevano ragione e lui era certo, pur non avendo alcuna prova, che l’americano fosse fatto della loro stessa pasta.

E dimmi al Luna Park ci siete andati prima o dopo? – chiese senza alcuna particolare intonazione di voce, voltandosi su un fianco, la mano destra a reggere la testa. Se ci fossero andati prima il sesso sarebbe stato una sorta di ricompensa per aver dovuto sopportare i babbani se ci fossero andati dopo era per dimostrarle che il sesso non era il suo scopo principale ma che era interessato a tutto di lei. In entrambi i casi, grazie alla forza dei preconcetti, l’americano non ci faceva una bella figura – Anzi no, non dirmelo non è poi così importante… Quello che è importante è come ti sei sentita.

Aggiunse con un tono di voce molto più dolce e accondiscendente di prima, come se avesse perso ogni energia o interesse a combattere contro il sentimento che lei provava per Nightmare. Poteva sembrare che lo avesse accettato, che la sfuriata che aveva fatto fino a un secondo prima era solo una sana scenata di gelosia mista a preoccupazione fraterna e che adesso, vedendola così determinata e innamorata avesse compreso di essere in torto e che le stesse porgendo una sorta di ramo d’ulivo. In realtà Jorge rimaneva fermo nelle sue convinzioni, solo non era così stupido da rischiare di litigare seriamente con Cappie per colpa di quello snob damerino.

E' stato strano all'inizio, è vero, e non riuscivo a lasciarmi andare del tutto. Infatti quando Devo ha visto che...non volevo fare nulla, si è fermato e si è comportato con me in maniera meravigliosa, senza farmi sentire in colpa o altro!
Ma da quella volta ci ho pensato e ripensato e ogni volta che penso a quello che abbiamo fatto...be', ecco, sento delle strane fitte allo stomaco e la voglia matta di rifarle ancora!


Quello vuol dire semplicemente che sei viva sorellina e che i tuoi ormoni funzionano alla grande… - la prese quindi in giro bonariamente, rivolgendole un sorriso aperto e sincero, di quelli che raramente si vedevano sul viso del Delfino negli ultimi giorni – e lui è stato bravo a non farti sentire in colpa – e c’era una reale nota di ammirazione nel tono della sua voce perché trattenersi in certe circostanze non era per nulla semplice, indipendentemente dal motivo per cui ci si frenava – Ti va di raccontarmi cosa ti ha bloccata o è un argomento un po’ troppo intimo?

Chiese poi facendole l’occhiolino per poi stendersi nuovamente a terra, le mani dietro la testa e lo sguardo fisso al soffitto ad ascoltare, eventualmente, la spiegazione della Tassetta.

Sai adesso ho un motivo in più per convincere la mia Capa a farmi andare in America con il Coro… Oh si una bella chiacchierata con Nightmare è quello che ci vuole per chiudere l’anno in bellezza…
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Messaggioda Caroline Priscilla » 21/03/2014, 23:59

Perchè dovevano sempre finire a litigare? Perchè non potevano semplicemente parlare come due amici normali, scambiarsi opinioni, ridere, scherzare? No, era qualcosa di troppo semplice e la vita non era mai stata semplice per lei: da quando suo padre era morto, Cappie aveva sperimentato sulla propria pelle cose come la disperazione, il dolore, il senso di colpa e il vuoto profondo che attanagliavano la sua anima peggio degli artigli di una belva feroce. Eppure col passare del tempo il suo cuore aveva ripreso a battere, grazie all'aiuto dei suoi amici certo, ma anche di Devo Nightmare. L'americano la faceva sentire viva, desiderata, speciale; e non c'erano ragionamenti logici che avrebbero potuto farle cambiare idea dal momento che il suo cuore, ancora troppo ingenuo e inesperto, non riusciva a concepire una cattiveria simile come quella che di nascosto stava dimostrando il suo ragazzo.
Jorge invece aveva compreso tutto, forse grazie alla sua natura di maschio, e sapendo che tipo di ragionamenti passassero per la testa dei ragazzi cercava in tutti i modi di mettere in guardia la sua sorellina. I tentativi del Delfino però sembravano non riuscire ad andare in porto in nessun modo, causa anche l'incapacità del portoghese di riuscire a comunicare con la tassetta senza palesare il proprio fastidio e la propria rabbia. E furono proprio le insistenze del ragazzo a rompere gli argini e a far uscire l'acqua, che inondò Jorge sottoforma di parole crude, cariche di rabbia e fulminee come solo la Tassorosso sapeva fare. Quello che non aveva previsto la giovane strega era la reazione del Delfino che si comportò in maniera...del tutto insolita! Invece che arrabbiarsi con lei, Jorge rise facendo riflettere la ragazza su quanto aveva appena detto. Tuttavia il sangue che avrebbe dovuto alimentare i suoi neuroni sembrò offuscarli a causa della rabbia che lentamente cresceva nel vedere una simile reazione, quasi da strafottente, nel suo migliore amico.

E dimmi al Luna Park ci siete andati prima o dopo? Anzi no, non dirmelo non è poi così importante… Quello che è importante è come ti sei sentita.

Jorge stava giocando a ping pong con le sue emozioni, facendola infuriare e sfuriare in un nanosecondo, cosa che provocò un tilt nella parlantina solitamente fluida e spigliata della ragazza. Cappie era indecisa se sentirsi offesa da ciò che il suo fratellino le stava dicendo o se sotterrare l'ascia di guerra per il momento e rispondergli in maniera quasi civile, facendogli però comprendere con un cipiglio imbronciato quanto ci fosse rimasta male per il suo comportamento. La seconda opzione prevalse sulla prima e alla fine la Tassorosso spiegò a modo suo ciò che aveva provato quando Devo l'aveva toccata la prima volta e ciò che stava provando in quel momento, dopo settimane di distanza.

Quello vuol dire semplicemente che sei viva sorellina e che i tuoi ormoni funzionano alla grande…

Si, lo ha detto anche Kelly...

e lui è stato bravo a non farti sentire in colpa

Esatto! Proprio così!

Disse con tono di sfida, come se volesse spingere il Delfino ad uscire allo scoperto e ad attaccare nuovamente l'americano. In realtà si era sentita profondamente in colpa, ma la Tassorosso era più che convinta che quel sentimento dipendesse da lei e non dal comportamento che aveva tenuto Devo dopo averlo rifiutato. Lui si era sempre dimostrato dolce, paziente, tenero con lei: come avrebbe mai potuto pensare male di lui? Cappie stava rimuginando ancora su quei pensieri, quando Jorge le fece una proposta che in un attimo fece svanire tutta la rabbia che provava nei suoi confronti e la spinse a confidargli il peso che gravava sul suo cuore.

Ti va di raccontarmi cosa ti ha bloccata o è un argomento un po’ troppo intimo?

Lo vide steso per terra, in attesa della sua risposta che, sapeva, non poteva trattenere oltre. La tassetta lo fissò ancora per qualche secondo torva, prima di sciogliere il proprio cipiglio arrabbiato e avvicinarsi con cautela al corpo steso del suo fratellino; quindi, posizionandosi in maniera da avere la testa poggiata sul suo petto e il braccio a circondargli la vita, la ragazza si rannicchiò contro il corpo del suo migliore amico, iniziando a parlare fissando un punto sul muro di pietra della stanza.

E se stessi facendo la cosa sbagliata?- esordì in un primo momento, per poi cercare di correggersi subito dopo onde evitare fraintendimenti da parte del portoghese -Nel senso...come faccio a capire se sono veramente innamorata di lui? Continuavo a chiedermelo e a chiedermelo e la cosa mi bloccava perchè...se lo sto prendendo in giro senza saperlo io mi sentirei davvero in colpa...- era quello il motivo principale che l'aveva bloccata durante il loro primo appuntamento, ovvero il pensiero che ciò che la tassetta provava per l'americano non fosse reale quanto lei o lui sperava -Non voglio farlo soffrire, per questo non riuscivo ad andare avanti...- anche in un momento simile, anche quando l'americano la stava palesemente prendendo in giro, il primo pensiero della Tassorosso era che non fosse lei a ferire lui, che non fosse lei a causargli dolore e a renderlo infelice -Io vorrei fare le cose con calma, ma secondo Kelly è stupido andare calmi quando si è innamorati- e si che la Everett aveva un bel caratterino, di quelli impossibili da domare o da rendere calmi e mansueti -Tu che cosa ne pensi?

Chiese infine la ragazza, alzando leggermente la testa per poter vedere l'espressione sul volto di Jorge. Nonostante la litigata, lui rimaneva uno dei suoi punti fermi, una sorta di faro che l'aiutava e la guidava quando lei si sentiva persa e incapace di ritrovare la strada. Per questo, nonostante i loro caratteri li portassero spesso a scontrarsi fra di loro, le basi della loro amicizia erano più salde che mai e incapaci di sgretolarsi neanche sotto i colpi più forti. Certo, se il Delfino fosse stato capace di tenere a freno la lingua di tanto in tanto, le cose fra di loro sarebbero state molto più vivibili; ma in fondo era bello anche così, era bello poter litigare e poi fare pace e sapere che l'uno poteva sempre contare sull'altro.

Sai adesso ho un motivo in più per convincere la mia Capa a farmi andare in America con il Coro… Oh si una bella chiacchierata con Nightmare è quello che ci vuole per chiudere l’anno in bellezza…

Spero tu non stia dicendo sul serio, Jorge Alvares!

Rispose di rimando la tassetta, fissando nuovamente torva l'amico e aspettandosi che, da un momento all'altro, egli confermasse che quanto aveva detto poco prima era solo un altro dei suoi scherzi.
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