Re: Stanza delle Necessità
Inviato: 19/10/2014, 15:57
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Baciarlo intensamente dopo aver acconsentito a seguirlo qualsiasi cosa avesse in mente la rendeva carica di desiderio ed aspettativa insieme: il primo per il bacio, che non aveva fatto altro se non acuire la voglia di lui… e la seconda per la voglia di scoprire dove Jorge la stesse portando e cosa avesse in mente.
Fiduciosa, però -sicura che sì, forse avrebbero fatto qualcosa di non propriamente lecito, ma si sperava di non troppo pericoloso- aveva lasciato che il Delfino la guidasse per i corridoi della scuola, il suo braccio intorno al fianco e la propria testa posata sulla sua spalla: aveva notato gli sguardi curiosi dei pochi studenti in giro per il Castello, mentre camminavano, ma aveva deciso di non farci caso; che pensassero quello che volevano, che parlassero quanto volevano… tanto, quando si voleva spettegolare, si trovava sempre il modo per farlo.
Tranquilla non ci vuole molto.
Sono più curiosa che stanca, non ti preoccupare… - lo rassicurò lei, facendogli l'occhiolino.
Beh, come darle torto?
Jorge aveva alimentato la sorpresa non dicendole nulla riguardo alla loro destinazione, e questo aveva permesso a Victoria di fare mille supposizioni: ipotizzava che, qualsiasi fosse il posto scelto dal ragazzo, esso si trovasse all'interno del Castello… ma questo non è che restringesse di molto il campo.
Insomma, era curiosa e ansiosa di scoprire dove sarebbero andati, anche se tutta questa euforia scemò leggermente quando i due si fermarono di fronte a…
'Un muro?'
D'accordo, non era esattamente quello che si era aspettata, ma… doveva esserci qualcosa di più, per forza!
Lasciò che il ragazzo facesse qualche passo lontano da lei, fissandolo però alquanto perplessa quando si mise a camminare su e giù di fronte al muro quasi del tutto spoglio.
Jorge, ma che stai… oh porca miseria! - esclamò, facendo istintivamente un passo indietro.
Era stata presa in contropiede, ma come ci sarebbe dovuta rimanere nel momento in cui una porta era apparsa dal nulla come se nulla fosse? Sì, d'accordo, Hogwarts era piena di misteri e tesori nascosti… c'era solo da sperare che ciascuno non le facesse venire un infarto!
Dopo di lei Signorina…
Io non ci posso credere, ma come hai fatto a far… !!! - cosa stava dicendo sui tesori nascosti e la speranza che non le prendesse un infarto ogni volta che ne scopriva uno?
Non sapeva come o perché, ma una volta entrata in quella stanza, tutto ciò che Victoria si trovò di fronte era qualcosa che nulla, nulla aveva a che vedere col normale arredamento di una camera… in realtà non c'erano più nemmeno le pareti a ricordare una stanza, solo un'immensa distesa di verde con un laghetto e tanti fiori, una cosa fuori dal mondo, fuori da ogni concezione.
Era magia? Ma di che tipo? Avrebbero imparato anche loro a farla, prima o poi?
Ti piace?
Io… sì, è… cavolo Jorge, ma è stupendo! - esclamò Victoria, sorridendo sbalordita mentre stringeva istintivamente le mani di lui poggiate sulla propria pancia - Ma com'è possibile?
Dove… dove siamo finiti? - domandò, incredula.
Forse avevano preso una sorta di Passaporta istantanea per un altro luogo, forse non si trovavano più al Castello, la Randall non sapeva cosa pensare e -se ne rese conto qualche istante dopo- in fondo non era nemmeno sicura che le importasse: era col Delfinazzurro, erano soli e si trovavano nel luogo più bello del mondo… tutto il resto passava decisamente in secondo piano.
E se intanto Jorge le avesse spiegato esattamente dove si trovassero, e che dunque erano ancora a scuola ma semplicemente in una stanza speciale -e segreta- del Castello, lo stupore della bionda non avrebbe fatto altro che aumentare, portandola a guardarsi intorno con una mano sulle labbra ed un sorriso felice, stupito.
Ci sono persino gli uccellini, io non riesco a crederci…
Ti avevo promesso un pic nic ed è quasi l’ora di pranzo.
Jorge… - sussurrò Victoria con aria estasiata, avvicinandosi a lui per rubargli un bacio leggero - Credo che questo picnic riuscirà a compensare almeno in parte l'impossibilità di stare insieme, questo weekend… - le sarebbe mancato, ovviamente, ma almeno avrebbe potuto ripensare a quella giornata per le successive 48 ore.
Andiamo a mangiare allora, e intanto raccontami quando e come hai scoperto questo posto, dai![/handwriting]
• Venerdì _ Gennaio, 7 _ 2109 _ ore 12.00 •
Baciarlo intensamente dopo aver acconsentito a seguirlo qualsiasi cosa avesse in mente la rendeva carica di desiderio ed aspettativa insieme: il primo per il bacio, che non aveva fatto altro se non acuire la voglia di lui… e la seconda per la voglia di scoprire dove Jorge la stesse portando e cosa avesse in mente.
Fiduciosa, però -sicura che sì, forse avrebbero fatto qualcosa di non propriamente lecito, ma si sperava di non troppo pericoloso- aveva lasciato che il Delfino la guidasse per i corridoi della scuola, il suo braccio intorno al fianco e la propria testa posata sulla sua spalla: aveva notato gli sguardi curiosi dei pochi studenti in giro per il Castello, mentre camminavano, ma aveva deciso di non farci caso; che pensassero quello che volevano, che parlassero quanto volevano… tanto, quando si voleva spettegolare, si trovava sempre il modo per farlo.
Tranquilla non ci vuole molto.
Sono più curiosa che stanca, non ti preoccupare… - lo rassicurò lei, facendogli l'occhiolino.
Beh, come darle torto?
Jorge aveva alimentato la sorpresa non dicendole nulla riguardo alla loro destinazione, e questo aveva permesso a Victoria di fare mille supposizioni: ipotizzava che, qualsiasi fosse il posto scelto dal ragazzo, esso si trovasse all'interno del Castello… ma questo non è che restringesse di molto il campo.
Insomma, era curiosa e ansiosa di scoprire dove sarebbero andati, anche se tutta questa euforia scemò leggermente quando i due si fermarono di fronte a…
'Un muro?'
D'accordo, non era esattamente quello che si era aspettata, ma… doveva esserci qualcosa di più, per forza!
Lasciò che il ragazzo facesse qualche passo lontano da lei, fissandolo però alquanto perplessa quando si mise a camminare su e giù di fronte al muro quasi del tutto spoglio.
Jorge, ma che stai… oh porca miseria! - esclamò, facendo istintivamente un passo indietro.
Era stata presa in contropiede, ma come ci sarebbe dovuta rimanere nel momento in cui una porta era apparsa dal nulla come se nulla fosse? Sì, d'accordo, Hogwarts era piena di misteri e tesori nascosti… c'era solo da sperare che ciascuno non le facesse venire un infarto!
Dopo di lei Signorina…
Io non ci posso credere, ma come hai fatto a far… !!! - cosa stava dicendo sui tesori nascosti e la speranza che non le prendesse un infarto ogni volta che ne scopriva uno?
Non sapeva come o perché, ma una volta entrata in quella stanza, tutto ciò che Victoria si trovò di fronte era qualcosa che nulla, nulla aveva a che vedere col normale arredamento di una camera… in realtà non c'erano più nemmeno le pareti a ricordare una stanza, solo un'immensa distesa di verde con un laghetto e tanti fiori, una cosa fuori dal mondo, fuori da ogni concezione.
Era magia? Ma di che tipo? Avrebbero imparato anche loro a farla, prima o poi?
Ti piace?
Io… sì, è… cavolo Jorge, ma è stupendo! - esclamò Victoria, sorridendo sbalordita mentre stringeva istintivamente le mani di lui poggiate sulla propria pancia - Ma com'è possibile?
Dove… dove siamo finiti? - domandò, incredula.
Forse avevano preso una sorta di Passaporta istantanea per un altro luogo, forse non si trovavano più al Castello, la Randall non sapeva cosa pensare e -se ne rese conto qualche istante dopo- in fondo non era nemmeno sicura che le importasse: era col Delfinazzurro, erano soli e si trovavano nel luogo più bello del mondo… tutto il resto passava decisamente in secondo piano.
E se intanto Jorge le avesse spiegato esattamente dove si trovassero, e che dunque erano ancora a scuola ma semplicemente in una stanza speciale -e segreta- del Castello, lo stupore della bionda non avrebbe fatto altro che aumentare, portandola a guardarsi intorno con una mano sulle labbra ed un sorriso felice, stupito.
Ci sono persino gli uccellini, io non riesco a crederci…
Ti avevo promesso un pic nic ed è quasi l’ora di pranzo.
Jorge… - sussurrò Victoria con aria estasiata, avvicinandosi a lui per rubargli un bacio leggero - Credo che questo picnic riuscirà a compensare almeno in parte l'impossibilità di stare insieme, questo weekend… - le sarebbe mancato, ovviamente, ma almeno avrebbe potuto ripensare a quella giornata per le successive 48 ore.
Andiamo a mangiare allora, e intanto raccontami quando e come hai scoperto questo posto, dai![/handwriting]