1664 punti 1267 punti 1021 punti 1415 punti 1750 punti 1032 punti

Primo Piano

Morsi, punture, scottature, spine, eccetera

Messaggioda Leonidas » 11/07/2016, 21:44

Ospedale San Mungo
Londra Magica
Secondo Piano
01/08/2112
Ore 10:10


Non è stato facile trovarti, Dea della Saggezza.
Il tuo spirito si è confuso bene.
Disperso e rarefatto con l'avanzare degli anni, dei decenni, dei secoli.
Ma il potere che ho assorbito da te mi ha condotto al tuo nuovo corpo.
Non ha più senso aspettare, ora che possiamo ricreare ciò che c'era un tempo.
Tu collaborerai, volente o nolente.


Aveva preso "in prestito" degli abiti consoni a quella nuova era, presso un negozio esclusivo e chic nelle vicinanze.
Molti codici di apparenza non erano mutati rispetto al passato: mostrarsi con vesti di valore fungeva da garanzia per fiducia e rispetto.
Il genere umano era rimasto così sciocco e credulone anche dopo secoli di storia e dimostrazioni del contrario, ma cosa poteva interessare a lui?
Erano una razza inferiore, quasi si sentiva obbligato a governarli e dare loro un codice da seguire, insomma, voleva soltanto far loro un grosso favore.
Entrato nella grossa struttura, aveva chiesto di poter parlare con la rappresentante delle Infermiere del Secondo Piano.
Il semplice interrogatorio effettuato sull'ex responsabile del personale, trovato morto nella sua stessa abitazione, aveva dato i suoi frutti.
Peccato non essere riusciti a rintracciare il colpevole, ma d'altronde, come si potevano individuare impronte digitali sul collo di un defunto, quando l'omicida non faceva parte di quell'epoca?

La corruzione, l'odio, la collera, hanno proliferato liberi, serpeggiando tra le persone.
La mentalità non ha fatto altro che peggiorare, incredibile a dirsi ma devo arrendermi all'effettiva verità.
In un Best Seller rinomato tra i non maghi pare giri la voce di un diluvio ripulitore globale.
Simpatica come opera di fantasia, ma perché sommergere tutto quanto?
È così bello far piovere sangue e aspettare solo che i superstiti si inginocchino da soli.


All'apparenza distinto e per nulla pericoloso, Leonidas Vastnor, Illustre Stregone Na'eh tra i più potenti esistiti, aspettava la sua preda.
Era consapevole che non appena ella avesse posato gli occhi su di lui, cosciente o meno, lo avrebbe individuato all'istante, prendendo il sopravvento.
Purtroppo però scappare in quella struttura era alquanto impossibile e bisognava solo sperare che Nayru non facesse la sciocchezza di farlo correre.
Indossava abiti così belli e una camicia pulita di bucato, non c'era bisogno di farlo sudare inutilmente, no?
Non appena la voce del nuovo responsabile del personale richiamò la sua attenzione, l'uomo assottigliò lo sguardo.
Finalmente il momento tanto atteso era giunto.

Ecco, signorina Shepard, il signore qui presente ha chiesto di lei.
Dottore, può rivolgere le sue lamentele alle signorina, sono certo che saprà darle tutte le risposte che cerca.


Immagine

Gli occhi celesti del Na'eh Originario si mossero lentamente fino ad individuare Charlotte, il corpo che ospitante la coscienza della Dea.

Grazie infinite, sono assolutamente sicuro anche io che la signorina mi saprà fornire tutto ciò che mi è utile.

Sorrise, un sorriso gelido, inquietante.
Un tono di voce basso, leggermente rauco e tremendamente eccitato, pur nascondendo bene le proprie emozioni.
Non appena il responsabile si allontanò lasciandoli soli, Leonidas fece qualche passo verso una Charlotte forse stranamente ed inspiegabilmente terrorizzata.
Posando una mano sulla spalla della ragazza, fece in modo che all'istante venisse fuori lo spirito di Nayru, pur rimanendo con il corpo della infermiera del San Mungo.
I suoi poteri erano in grado di fare quello ed altro, non c'era da stupirsi che fosse il migliore e il più temuto fra tutti i Na'eh, sia in passato, che adesso.
Inspirò profondamente, sbattendo piano le palpebre, poi sorrise più di gusto.

Spiacente del piccolo incidente dell'esplosione.
Ma in fondo qualche rifiuto in meno su questo mondo non è una grande perdita.
Ti donano le curve, ma scommetto che l'Ibrido preferisce ricordarti per com'eri un tempo.


Attese che la Na'eh Bianca rispondesse qualcosa, prima di proseguire e dettare subito le regole.

Seguimi immediatamente... O ti posso assicurare che di questa struttura rimarrà solamente polvere e resti di carcasse carbonizzate.

Come rifiutare un invito così accomodante e gentile?
Al confronto Hyenn era un comico nato.
Avatar utente
Leonidas
Na'eh Originario
Na'eh Originario
 
Grado: 15+
 
Messaggi: 14
Iscritto il: 06/07/2016, 20:48

Messaggioda Charlotte » 11/07/2016, 22:54

Ospedale "San Mungo" • Londra • Inghilterra • 2112, Agosto, 1 • h 10.12


Ha portato la cartella che le avevo chiesto?

Naturalmente dottor Harris, eccola qui!
Se non le servo più qui, vorrei andare a controllare la paziente della 307.


Vada vada, infermiera Shepard!

Con un cenno del capo, la giovane donna si congedò dal suo superiore e si avviò nella direzione opposta rispetto a quella da cui era arrivata per raggiungere il dottor Harris e portargli le cartelle che gli servivano, non solo per il paziente appena visitato ma anche per quelli di tutta la corsia; c'era sempre tanto da fare in ospedale, ma a lei non dispiaceva affatto correre di qua e di là senza mai perdere il sorriso, senza mai negare al prossimo una parola gentile.
E poi il pensiero di Hyenn, col quale avrebbe passato la serata, bastava ed avanzava per cancellare ogni traccia di stanchezza dal suo viso: le cose tra loro andavano bene, anche se a volte, doveva ammetterlo, la Shepard aveva come la sensazione di avere la testa da un'altra parte quando stava con lui, come se non fosse molto presente... ma il Liafort non le aveva mai palesato una realtà simile, quindi forse era tutta una sua paranoia.
E poi erano mesi che riusciva a dormire bene, senza più fare quei sogni assurdi, quindi non aveva motivo di preoccuparsi, no, proprio nessuno!

Infermiera Shepard?

Sì?

Mi scusi, c'è una persona che desidera parlare con lei in quanto rappresentante delle Infermiere del secondo piano.
Può seguirmi cortesemente all'ingresso?


Oh, ahm...
Va bene, sì, d'accordo!


Ipotizzando -erroneamente- che si trattasse di una questione veloce, Charlotte diede il suo benestare per seguire il nuovo responsabile del personale -ancora non poteva credere che il suo precedessore fosse stato assassinato in casa sua, ma in che razza di mondo vivevano?- fino alla sala principale del San Mungo, dove un uomo dall'aria distinta sembrava attendere proprio loro.

Ecco, signorina Shepard, il signore qui presente ha chiesto di lei.
Dottore, può rivolgere le sue lamentele alle signorina, sono certo che saprà darle tutte le risposte che cerca.


Grazie infinite, sono assolutamente sicuro anche io che la signorina mi saprà forniretutto ciò che mi è utile.

Difficile dire cosa scattò, in quel momento, nella mente della Shepard: non conosceva quell'uomo, non l'aveva mai visto prima in vita sua, ma la prima cosa che percepì non appena lo guardò negli occhi... fu la paura.
Non ansia, non nervosismo, non inquietudine, bensì quel terrore profondo e viscerale, quell'angoscia primitiva che la portò a tremare all'istante, a sentire il cuore battere all'impazzata, ad aver voglia di scappare via urlando a più non posso, di gridare appunto, affinché qualcuno potesse aiutarla; appena l'uomo fece un passo verso di lei, istintivamente Charlotte ne fece uno indietro, pregando che qualcuno passasse di lì per richiamarla al dovere mentre lo guardava già con le lacrime agli occhi e l'espressione, appunto, terrorizzata.

Immagine


Non voleva che lui la toccasse, non voleva nemmeno che si avvicinasse a lei, temeva di morire e non riusciva minimamente a spiegarsene il motivo... e forse fu proprio quello sconcerto che le impedì di essere abbastanza veloce, e che permise all'uomo di posarle una mano sulla spalla, mettendo a tacere lo spirito di Charlotte e richiamando all'istante quello di Nayru che, attraverso gli occhi di colei che la "ospitava", assunse un'espressione di gelida consapevolezza.

Spiacente del piccolo incidente dell'esplosione.
Ma in fondo qualche rifiuto in meno su questo mondo non è una grande perdita.
Ti donano le curve, ma scommetto che l'Ibrido preferisce ricordarti per com'eri un tempo.


... Leonidas...
Quindi sei stato tu... tu hai ucciso tutti quegli innocenti...


Seguimi immediatamente... O ti posso assicurare che di questa struttura rimarrà solamente polvere e resti di carcasse carbonizzate.

... lasciami avvertire una mia collega, prima.
Devo avvisarla che me ne sto andando, o si insospettirà.


D'altronde l'uomo poteva stare sicuro che Nayru non avrebbe mai tentato di scappare, visto il rischio di porre fine a centinaia di persone senza alcuna colpa: gli diede le spalle, asciugandosi velocemente gli occhi per non far notare le lacrime di terrore di Charlotte, dopodiché si avvicinò a Cassidy, un'infermiera mora dall'animo gentile che, lo sapeva bene purtroppo, non le avrebbe fatto alcuna storia se fosse andata via prima.

Cassie...

Charlotte, dimmi!
Tutto bene?


Sì... sì, tutto bene.
Solo che mi servirebbe un favore... dovrei andare via prima, oggi.


Prima quando?

Prima... adesso.

Adesso?!
E come mai?!


Diciamo che è sopraggiunto un impegno improvviso a cui non posso... non posso proprio mancare.
Potresti finire tu i miei giri, per questa volta? Ti prometto che mi farò perdonare...


Ma certo, stai tranquilla!
Và pure e non ci pensare, d'accordo?


Ti ringrazio.
... Cassie?


Uhm?

Mi faresti un altro favore molto, molto importante?

Cavolo, quanto sei seria... dimmi, che ti serve?

Contatta Hyenn il più in fretta che puoi, e digli... digli che mi sono dovuta allontanare con Leonidas.
Lui capirà.


Leonidas?
Che nome singolare!


Cassie, non scherzare.
È una cosa importante, d'accordo?
Devi farla subito.


Va bene, va bene, me ne occupo io!

La abbracciò forte, sperando che quella non fosse l'ultima volta che la incontrava, prima di sorriderle e tornare dal Na'eh che l'aspettava placido e tranquillo, consapevole di avere la situazione in pugno, sotto il suo pieno controllo, e di poterla portare ovunque avesse voluto.
Avatar utente
Charlotte
Infermiere
Infermiere
 
Grado: 10
 
Messaggi: 41
Iscritto il: 13/07/2015, 20:41

Messaggioda Leonidas » 12/07/2016, 10:46

Seguimi immediatamente... O ti posso assicurare che di questa struttura rimarrà solamente polvere e resti di carcasse carbonizzate.

... lasciami avvertire una mia collega, prima.
Devo avvisarla che me ne sto andando, o si insospettirà.


Il Na'eh annuì pacato e lento, continuando a fissarla intensamente, carico di aspettativa ed eccitazione, tanto sapeva che sarebbe tornata.
In realtà, sapeva anche che l'intento probabile della Dea fosse quello di far recapitare un messaggio all'Ibrido Hyenn per farsi aiutare e soccorrere.
Anche per quello aveva scelto di darle completa libertà: perché perdere tempo dopo a cercare pure lui per ucciderlo quando poteva farsi comodamente raggiungere?
Quando la vide tornare, non perse altri secondi preziosi, dirigendosi verso il tetto dell'ospedale, più precisamente sulla terrazza, dove sarebbero rimasti soli e tranquilli.
Una volta giunto lì, grazie ai propri poteri aprì un portale magico diretto a Madain Sari, l'antico santuario.

Credo che lì la tua coscienza risulterà più forte, anche se a questo tuo problema porremo rimedio più efficace tra poco.
Anticipami, te ne prego, lo sai che sono sempre stato un galantuomo.


Rimase serio e in attesa fino a quando Charlotte/Nayru non si addentrò nella porta mistica, dopo di che la seguì quasi subito, scomparendo da quella zona di Londra.
Nel frattempo, a diversa distanza dal San Mungo, più precisamente dentro la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, accadeva un fatto assolutamente imprevisto.
La Vigilanza Magica irruppe con estrema velocità e in larga scala di Agenti, percorrendo i corridoi del Castello lasciando perplessi molti studenti di passaggio.
Saliti al Primo Piano, fecero irruzione senza alcun permesso nella classe di Difesa Contro le Arti Oscure, sorprendendo tutti gli allievi presenti, professore compreso.
Sandyon Vastnor, inarcando il sopracciglio inizialmente e facendosi più serio nell'arco di pochi secondi, fissò gelido le diverse bacchette che gli vennero puntate contro.

Immagine

Professor Sandyon Vastnor, la dichiaro in arresto per omicidio.

... Di chi?

Il dottor Zachary Killjoy.

Mai sentito nominare.

Sono parole che potrà replicare al Ministero.
Si arrenda senza provare a fare resistenze, ne va della sua incolumità.


Davvero?
Sarei proprio curioso di sapere in che modo...


I Vigilanti alzarono e tesero di più le bacchette: alcuni di loro erano più nervosi di altri, forse spiazzati e timorosi verso l'eccessiva sicurezza del docente.
Nonostante però all'ex n°1 non andasse per niente di interrompere la lezione, alla fine con un sospiro ed una alzata delle sopracciglia prese a camminare verso di loro con le mani dietro la schiena.
Una volta giunto lì si volse e lasciò che gli Agenti gli mettessero le manette magiche anti smaterializzazione.
Proprio in quel preciso istante fece la sua comparsa la Vice Preside nonché moglie dell'uomo, Monique Vireau, visibilmente sconvolta e confusa.
Si frappose momentaneamente tra l'uscita e i Vigilanti.

Che cosa state facendo?
Vorreste cortesemente darmi delle spiegazioni plausibili?


Suo marito ha ucciso a sangue freddo un innocente, strangolandolo.
Basta come spiegazione, signora Vireau-Vastnor?


Monique.

La richiamò subito calmo e serio il marito.

Contatta Robyn e digli di venire subito a fare supplenza.
Quel benedetto ragazzo finirà per sostituirmi del tutto.


Ha il diritto di rimanere in silenzio.
Tutto ciò che dirà potrà essere usato contro di lei.
Ha diritto a chiamare un MagiAvvocato, qualora non ne avesse uno, potrà esserle assegnato uno d'ufficio.


... Non ti azzardare a contattare il Principe.
Il collega di Aritmanzia andrà benissimo.


Quelle furono le sue ultime parole, prima di farsi scortare fuori dall'aula, anzi no.
Opponendo una minima resistenza, si volse un istante verso tutti i ragazzi rimasti ammutoliti dalla faccenda.

Il punto debole si trova dietro le scapole.
Relazione completa sull'argomento da consegnare entro dieci giorni.
Che sia io a correggere o il supplente, non è affar vostro.


Ecco, adesso aveva detto proprio tutto.

INTANTO

Immagine

Il tempo non è stato molto clemente con questo luogo, non trovi?

Percorreva i passi all'interno di Madain Sari con una sicurezza ed una lentezza disarmanti.
Dentro quella struttura, lo spirito di Nayru era completamente stabile e perpetuo, ma metteva in serio pericolo la stabilità psicologica ed emotiva di Charlotte.
A Leonidas però non importava niente delle conseguenze che potevano esserci per il corpo ospitante della Dea: a lui interessava che fosse lei quella intatta.
Giunti fino al salone centrale, dove un tempo se ne stava il cristallo contenente Thera, Leonidas interruppe il suo cammino, assottigliando lo sguardo.
Le fiaccole si accesero di improvviso, per opera della sua magia.

Insomma alla fine il Faro si è risvegliato.
È un problema che risolverò più tardi, comunque.
D'altronde dovrei un po' ringraziarla, quella cara ragazza.
Se non fosse stato anche per lei, io oggi non sarei qui.
In effetti dovrei ringraziare sia te, che il tuo galoppino.


Voltandosi, guardò negli occhi carichi di odio, probabilmente, la Maga Bianca per eccellenza tra i Na'eh, il sogno più ambito fra tutti.
Ella era colei con la quale tutti, chi più, chi meno, avrebbero voluto celebrare il rito di accoppiamento, così da avere figli capaci e abili.
Ma non era solo quello il motivo: Nayru possedeva un fascino ed un carisma particolari, speciali, fascino che ammaliava e la rendeva la più interessante fra tutte.
Il desiderio puramente fisico tra i Na'eh non esisteva, non era contemplato nemmeno il sentimento dell'amore, ma adesso che Leonidas aveva in sé una piccola partizione umana, le cose erano diverse.
Sentiva l'impulso di dare sfogo ai suoi istinti, non la amava, no, non gli interessava a tal punto di lei, ma ben presto l'avrebbe usata, più e più volte.

Ti starai chiedendo come mai sono arrivato qui ed in che modo.
Plausibile, ma non sono costretto a rispondere sui mezzi da me sfruttati per raggiungere questa epoca.
Sai bene che con la nostra forza, la nostra energia ed il nostro potere siamo sempre stati in grado di fare cose senza limiti.
Posso solo dirti che utilizzando la matrice di Trama scaturita dalla tua presenza e quella dei due Ibridi, ho innescato un processo di rinascita.
Un ammirevole gesto altruistico di un prelato ha fatto sì che il mio corpo potesse riottenere le fattezze originarie e quindi eccomi qui, oggi, in tutto il mio splendore.


Beh, in effetti non si poteva certo dire che fosse brutto!

Il mio scopo? Semplicissimo: ristabilire la stirpe Na'eh e tornare a dominare con il mio popolo in questo nuovo mondo.
Tu sarai il recipiente dei miei figli e insieme faremo tornare a splendere la razza Na'eh che metterà a tacere lo schifo cresciuto e radicato nella società odierna.
Non ti sembra che sia uno scempio? Ti sei resa conto della corruzione, del degrado, della malavita che ormai scorre ed è radicata sul pianeta?
Insieme possiamo impedire tutto questo, possiamo creare un ordine migliore, un ordine governato da persone col senno di ciò che è meglio e più opportuno per la sopravvivenza.
Gli umani non sono stati concepiti per saper sfruttare adeguatamente il libero arbitrio, lo gettano via come spazzatura, ma noi Na'eh siamo molto più capaci, degni, eletti.


A quel punto, era probabile che Nayru avesse ormai acquistato nuovamente il suo aspetto originale, grazie all'influenza del santuario.
Nel vederla, così splendente, magnifica e mirabile, Leonidas sospirò eccitato, avvicinandosi di più a lei, fino a quando la schiena della Dea non sfiorò il freddo muro.
Erano talmente vicini che i respiri si confondevano e l'uomo si leccò le labbra con aria lasciva e vogliosa.

Ho sempre desiderato farti capire chi fosse l'unico essere in grado di offrirti le ricchezze che meriti.
Adesso in più desidero essere l'unico in grado di fornirti il piacere nel vero senso della parola, unico ed inimitabile.
Lasciati andare alle tue passioni più basse, lasciati andare ai tuoi istinti umani acquisiti ormai del tutto e facenti parte di te.
Non bloccarli, non limitarli, falli sfociare in ciò che pensi possa darti sollievo, io so che ne senti il bisogno, la necessità.
Questo luogo sarà perfetto per il nostro primo contatto intimo e ti assicuro che per questa volta non saranno previste gravidanze.


La magia di attrazione del Na'eh aveva già iniziato ad espandersi dal suo corpo, mentre quest'ultimo con la mano andava a sfiorare la guancia destra della Dea.
Un tocco bollente e ghiacciato allo stesso tempo, consapevole e maturo ma anche preludio di un fare molto meno gentile e positivo.
L'altra invece saettò in un gesto fulmineo e selvaggio sotto la gonna da infermiera ancora indossata dalla ragazza, raggiungendo il centro della sua intimità.
Qualora ella non avesse saputo opporre la giusta resistenza, in balia dei poteri e dei sensi, Leonidas avrebbe cominciato a strofinare le dita nel punto più sensibile della nuova Nayru.
In tutto ciò, era così assurdo percepire quelle strane reazioni del corpo quasi impossibili da arrestare, l'eccitazione che cresceva al basso ventre, un'eccitazione sempre più dura e consistente.

fatti tentare... Dea della Saggezza... E ti giuro che potranno ribattezzarti Dea del Piacere...


Immagine
Avatar utente
Leonidas
Na'eh Originario
Na'eh Originario
 
Grado: 15+
 
Messaggi: 14
Iscritto il: 06/07/2016, 20:48

Data Utente Tipo Dado Risultato  
Precedente

 

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite

cron