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Centro città

Messaggioda Lyra » 04/12/2017, 15:26

[5 Novembre 2113 - Villa di Lyra Bennet, Westminster (Londra) - Ore 15:30]


1 Novembre 2113


Gentilissimo signor Z. Laars

Mi auguro che questa mia non sia per lei una totale sorpresa, in quanto mi aspetto che suo cugino, Robyn Laars, le abbia fornito tutte le informazioni del caso sul perché necessito di un appuntamento con lei.
Egli mi ha raccontato dei suoi molti pregi, musicalmente parlando, e gradirei poterla conoscere di persona prima di accettare incondizionatamente le richieste fattomi da suo cugino sull'esecuzione del brano "Unchained Melody".
Poiché il 25 Dicembre non è da considerarsi una data troppo lontana, potrei richiedere con la massima urgenza di incontrarla nella mia villa a Londra il cinque di questo mese, non prima delle 15:30?
Gradirei conferma per la suddetta data entro pochissimi giorni.

Cordialmente sua
Lyra C. Bennet


L'invito alla villa era stato spedito e la risposta era giunta in breve, suscitando nella famosa cantante una buona impressione di partenza. Robyn le aveva fornito l'indirizzo di Zelos, rassicurandola che sarebbe stato lui ad informare il parente della situazione che si era venuta a creare in quei pochissimi giorni. La richiesta del Laars era giunta con molto poco preavviso, ma Lyra non se l'era sentita di rifiutargliela. Un po' perché lei stessa sapeva di essere abbastanza capricciosa e pignola sul lavoro, un po' perché le veniva davvero difficile dirgli di no. Ne subiva il fascino e avendo un debole per lui, gli concedeva molte più cose di quante avrebbe concesso ad una persona qualunque.

Se suo cugino non dovesse andare bene, mi ritroverei davvero nei guai.
Non avrei dovuto accettare ad occhi chiusi la sua richiesta...


Un po' di pentimento c'era, ma solo perché aveva pochissime garanzie su questo fantomatico parente. Conosceva di lui molto poco, il suo curriculum vitae era generico e nemmeno sapeva per quale casa discografica avesse lavorato. Dava per scontato che il ragazzo si sarebbe presentato lì portandole tutti gli attestati degli studi e il suo curriculum aggiornato, ma non avendolo specificato nella lettera che gli aveva inviato poteva anche essere che Zelos sarebbe venuto a mani vuote.

In quel caso è facile capire se ha davvero talento oppure no...

Il suo pianoforte, quello dove aveva passato ore e ore a comporre musica per i propri testi, se ne stava fisso nella zona soggiorno, splendente di lucidatura. Faceva venire un esperto strumentista ogni tre-quattro mesi per essere sicura che fosse ancora perfettamente funzionante. Di certo grazie alla magia poteva stare tranquilla che gli oggetti si deteriorassero in un tempo maggiormente lungo. Si trovava nel salotto, seduta sulla poltrona a leggere e rileggere gli spartiti di alcune delle canzoni proposte per il concerto della Vigilia, quando il campanello della porta fece intendere che l'ospite era arrivato, perfettamente puntuale.

Lilly, sii gentile: apri al mio ospite e portalo qui.
Dopo aver servito il té con i dolcetti, puoi tornare a casa.


Certamente, Miss Lyra.

Sistemò i fogli in ordine, facendo qualche coccola ai suoi due gatti che passavano di lì per caso, incuriositi di vedere il nuovo arrivato. Quando i passi di Zelos sul pavimento lucido si fecero più forti, i due scapparono via, lasciando semplicemente Lyra ad attenderlo nella stanza, con un completo intero di colore nero, le gambe accavallate ed un velo appena accennato di trucco sul viso.

Immagine


Signor Laars, è un vero piacere conoscerla.

Si alzò in piedi, sorridendogli morbidamente e porgendogli la mano per stringere quella del ragazzo. La somiglianza con il Laars era davvero impressionante e questo fugava ogni possibile dubbio sulla loro effettiva parentela. Robyn di certo presentava più classe ed eleganza nel suo modo di fare, ma Zelos aveva lo sguardo più dolce e gentile. Entrambi condividevano il medesimo colore per occhi e capelli. Il primo semplicemente li portava corti, lisci, mentre l'altro aveva una bella cascata di riccioli che contornava il volto giovanile e -forse- anche un po' spaesato.

Si accomodi dove più le aggrada, la prego.
Non voglio che si senta a disagio.
Anzi, direi che potremmo darci del tu direttamente, così da saltare certi formalismi.
Per te andrebbe bene, Zelos?


Immagine


Dolce, musicale, angelica. Manteneva un portamento elegante, ma sapeva renderlo meno austero grazie alla dolcezza dello sguardo, al sorriso che si apriva facile sulle sue labbra, a quel modo di fare che tendeva a voler mettere a proprio agio il prossimo. Specialmente un giovane venticinquenne, che si trovava lì per convincere una delle cantanti più famose di quell'epoca a prenderlo come suo pianista durante alcune esibizioni del suo prossimo tour invernale.

Allora Zelos, prima di tutto una domanda molto importante...
... Black Tea o Earl Grey?


In quel momento entrò la domestica della donna, Lilly, con un carrellino sopra il quale erano disposte due teiere calde, ancora fumanti, ed una serie di tre vassoi a castello con tanti piccoli pasticcini per accompagnare il té pomeridiano.

Grazie Lilly, molto gentile.

Quello sulla destra è Earl Grey, quello sulla sinistra Black Tea.

Molto bene, da qui in poi ce la sapremo cavare da soli.
Puoi andare, ci vediamo domani.


A domani miss Lyra.

Erano completamente da soli, per cui non c'era pericolo che qualcuno potesse disturbarli durante il loro primo incontro. Un incontro che poteva dare molta agitazione al ragazzo seduto di fronte a lei.

Sembri così giovane, eppure Robyn mi ha detto che sei un piccolo prodigio della musica.
Toglimi una curiosità: quanti anni hai?


Meglio rompere il ghiaccio -nel suo caso letteralmente- con delle domande semplici e banali.
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Messaggioda Zelos » 04/12/2017, 19:40

29 Ottobre 2113
Ore 15:15
Salotto
Villa Laars
American West Coast


Non ti agitare, andrà tutto alla grande!

Come puoi pretendere che non sia agitato?
Non sto per incontrare una persona qualunque!
Io non ho le carte in regola per...
... Per tutto!
Lei è davvero troppo e io...


Zelos!
Puoi fare silenzio ed ascoltarmi?!
Sei un fenomeno, d'accordo?
Attualmente sei a spasso e questo è un guadagno facile e sicuro.
Di certo non dovresti temere che la celebre Lyra faccia la furba con i bonifici, no?


Ma questo cosa c'entra?
Perché mai dovrebbe prendermi?
Ha una lista infinita di persone che farebbero di tutto pur di essere sul palco con lei!


Sì, ma si dia il caso che verso di me, lei abbia una sorta di... Riguardo speciale!
Credimi se ti dico che devi andare rilassato ed essere solamente te stesso.
Al resto ci penserà la mia influenza.


Non l'hai costretta magicamente in qualche modo, vero?

Ma no no, caro pronipote, figurati!
Non mi serve...
Tu pensa solo a vestirti bene, senza esagerare... E a presentarti in perfetto orario.


Ma lei ha detto dopo le 15:30, non ha specificato un orario...

Zelos, Zelos, Zelos...
È una vanitosa, egocentrica donna di successo e spettacolo.
Ti ha detto "dopo le 15:30"?
Bene, vorrà dire che tu alle 15:31 dovrai suonare il campanello.
Intesi?


O-ok...

Scusa se ti ho presentato come un Laars, ma pur essendo altolocati, il nostro cognome non ha una cassa di risonanza troppo potente.
Meglio evitare grane. Qualcuno, pensando di infastidire Aryanne, potrebbe rompere le palle a te o addirittura a Lyra, creando un bel guaio.
Per il resto, non potrai portare con te attestati o cose del genere, ma non penso sarà un problema.


Uff, se lo dici tu!

1 Novembre 2113



Illustr.ma Lyra Bennet

Mio cugino mi aveva avvertito di questo probabile contatto da parte sua entro pochi giorni, quindi no, nessuna sorpresa.
Ad ogni modo, anche fosse stata tale, avrebbe avuto carattere assolutamente positivo e ben più che gradito, nonché lusinghiero.
Comprendo pienamente le sue esigenze e posso confermarle immediatamente la mia disponibilità all'incontro.
Spero di risultare all'altezza della positiva "pubblicità" svolta da Robyn.
Nel frattempo, le auguro un piacevole proseguo della settimana.

I miei più sentiti omaggi,
Zelos L. Laars


05 Novembre 2113
Villa di Lyra
Londra Magica
Inghilterra


Così, seppur inquieto e abbastanza nervoso, Zelos accettò di eseguire quel colloquio, facendo agire il Ghiaccio sulle sue ansie.
Nel suo presente, la Bennet rappresentava un'altra grossa pietra miliare del panorama musicale magico.
Premi, riconoscimenti, canzoni ascoltate ancora e ancora, pur a distanza di decenni dalla morte.
Ritrovarselo davanti era già di per sé una grossa emozione, ma addirittura lavorarci a contatto.
Un vero e proprio sogno.

Elegante ma non troppo... Chissà se ci ho azzeccato...

Immagine

Robyn gli aveva consigliato di non esagerare in modo da non sembrare una specie di damerino impomatato per l'occasione.
Quindi il ragazzo aveva optato sì per un pantalone e camicia, ma senza cravatta e con l'aggiunta di un maglione classico ed una giacca lunga raffinata.
Era tutto sommato un abbigliamento a lui congeniale, pur non necessitando di coprirsi così tanto grazie al proprio Elemento dinamico e rigoglioso.
Rimase fuori dal perimetro della villa per alcuni minuti, guardando l'orologio.
15:27... 15:28... 15:29... 15:30... 15:31.

DLIN DLON

Buona... Buonasera!
Mi chiamo Zelos, sono qui per un colloquio con la padrona di casa.
È permesso?


La governante gli fece cenno di poter entrare e il ragazzo quindi, con un altro bel sospiro, la seguì senza fare un fiato.
Non appena la donna lo condusse però fino alla stanza dove lo attendeva Lyra, dovette per forza fare appello a tutto il suo Ghiaccio.
Deglutì, percependo il battito accelerare.

Signor Laars, è un vero piacere conoscerla.

Il piacere, glielo assicuro, è tutto mio.

La Bennet gli porse la mano per stringere quella di lui, ma Zelos al contrario incalzò eseguendo un baciamano sottile e non invasivo.

Per me è davvero una emozione senza pari potermi trovare faccia a faccia con lei.
È addirittura più bella rispetto alle fotografie.
Io mi sento largamente onorato di parlare con un colosso musicale come la sua persona!


Tentò di fare un piccolo sorriso, mentre alcuni ricci gli finivano davanti al viso, spostati quasi all'istante.

Si accomodi dove più le aggrada, la prego.
Non voglio che si senta a disagio.
Anzi, direi che potremmo darci del tu direttamente, così da saltare certi formalismi.
Per te andrebbe bene, Zelos?


Oh, addirittura del "Tu", con lei... Te...
Ecco, sì, per me ovviamente non ci sarebbe problema...
Se non lo è per lei... Cioè per te!


Zelos non era un Acuan del Ghiaccio analogo a tutti gli altri, perché il suo Elemento non veniva sfruttato nella vita di tutti i giorni.
Egli lo aveva sviluppato per far fronte ai dolori subiti nella guerra, per diventare freddo nei confronti dei combattimenti più sanguinari.
Non certo per badare a certe situazioni così tanto fuori dall'ordinario ma ovviamente positive e non catastrofiche.
Si andò ad accomodare. Il cappotto tanto lo aveva consegnato a Lilly non appena entrato.
Lunghi respiri lo aiutavano a mantenere un vago autocontrollo, ma era inevitabile per lui soffermarsi molto sulle carismatiche fattezze della diva inglese.

Allora Zelos, prima di tutto una domanda molto importante...
... Black Tea o Earl Grey?


Oh... Ahaha... Ecco... Direi... Black Tea.

Differenza con il "cugino", che invece preferiva di gran lunga l'Earl Grey.

Molto bene, da qui in poi ce la sapremo cavare da soli.
Puoi andare, ci vediamo domani.


A domani miss Lyra.

Ah, buon fine giornata!

Molto ben educato, il ragazzo salutò a sua volta la signora addetta al servizio, mettendosi anche di nuovo un attimo in piedi, in segno di rispetto.

Sembri così giovane, eppure Robyn mi ha detto che sei un piccolo prodigio della musica.
Toglimi una curiosità: quanti anni hai?


Venticinque.
Oh beh, prodigio non saprei.
Diciamo solo che la musica è stata per tutta la mia vita...
... La più grande fonte di gioia e benessere dell'anima.
Ho dedicato ad essa tutto me stesso, fin da piccolo.


Stranamente, nel parlare e nel dare quella spiegazione, la voce del Vastnor si fece molto più calma, tranquilla, quasi serena.
Un timbro più pulito e caldo, come quasi se stesse parlando di una persona amata, di qualcosa in grado di donargli una felicità ineguagliabile.
Continuava a guardare negli occhi la Bennet e nel contempo i propri brillavano, intensi e vivi.
Si versò poi un poco di tè nella tazza, bevendone qualche sorso.
L'aroma buonissimo della miscela lo colpì quasi all'istante.

Wow...
Mai assaggiata una variante di Black Tea così gradevole...
Immagino che non si possa trovare nei negozi, vero?


Accennò lui, in quel caso, una piccola dimostrazione di ironia, sorridendo verso la donna con gentilezza.

Robyn mi ha presentato lo spartito della canzone.
Ha una esecuzione piuttosto complessa, lo ammetto.
Ma credo di essere in grado di replicarla in maniera ottimale.
Se posso permettermi, vorrei inoltre aggiungere che la sua interpretazione sia stata stupenda.
Ha reso una così perfetta giustizia assoluta al testo che non sembra proprio sia stato scritto da qualcun altro, glielo giuro!


In tutto quel frangente, il caro Zelos si era dimenticato nuovamente l'accordo di pochi minuti prima, ma per fortuna se ne accorse dopo pochi secondi.

... Pf, scusami!
Il "tu", è vero!
Ahaha...
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Messaggioda Lyra » 06/12/2017, 19:26

Il piacere, glielo assicuro, è tutto mio.

Ne aveva viste tante di persone comportarsi in sua presenza come se fossero di fronte ad un idolo. Ma Zelos sembrava aver di fronte una vera e propria Dea. Lo sguardo rapito, il sorriso impacciato ma luminoso, gli occhi dolci che percorrevano la sua figura come se lei non fosse veramente reale, come se lei fosse di un altro mondo.
Quasi, in verità lei apparteneva ad un altro tempo, un tempo nel quale era morta ormai da tantissimi anni ed era solamente il ricordo di lei ad essere sopravvissuto. Un ricordo però che riecheggiava con forza, come dimostrava la profonda reverenza con la quale il Vastnor/Laars la trattava.

Per me è davvero una emozione senza pari potermi trovare faccia a faccia con lei.
È addirittura più bella rispetto alle fotografie.
Io mi sento largamente onorato di parlare con un colosso musicale come la sua persona!


Parla come se avesse appena incontrato una leggenda ahahahahah!
La ringrazio signor Laars, i complimenti non fanno mai male ma i suoi decisamente mi elevano ben oltre al di sopra dell'essere umano.
É meglio che si fermi qui prima che io mi monti troppo la testa...


Perché già di suo montata lo era, ma il giusto e consapevole di poterselo permettere. Fece accomodare il ragazzo dove preferisse, cercando di metterlo subito a suo agio concedendogli la possibilità -o l'onore?- di darle del tu. Forse più l'onore, a giudicare dalla reazione che ebbe il Laars al pensiero di poterle parlare senza alcun formalismo, ma come se fossero delle conoscenze di vecchia data.

Oh, addirittura del "Tu", con lei... Te...
Ecco, sì, per me ovviamente non ci sarebbe problema...
Se non lo è per lei... Cioè per te!


Se fosse stato un problema non ti avrei nemmeno invitato a farlo.

Rispose con assoluta tranquillità e leggerezza, un sorriso dolce e gentile che voleva rendere l'altro più tranquillo durante quel colloquio. Prima di iniziare, fece servire il té dalla propria domestica insieme ad una nutrita varietà di pasticcini. Lilly aveva terminato il proprio turno quel giorno, per cui sarebbe potuta tornare a casa e lasciare i due completamente da soli e liberi di parlare.

A domani miss Lyra.

Ah, buon fine giornata!

Educato, oltre che puntuale.
Questo ragazzo mi sta piacendo sempre di più...


Pensò fra sé, prendendo la teiera che conteneva l'Earl Grey e versandone la giusta dose nella propria tazza, lasciando che l'ospite si servisse da solo. Un cucchiaino di miele e una goccia di latte ed il suo té caldo era pronto per essere bevuto.

Sembri così giovane, eppure Robyn mi ha detto che sei un piccolo prodigio della musica.
Toglimi una curiosità: quanti anni hai?


Venticinque.
Oh beh, prodigio non saprei.
Diciamo solo che la musica è stata per tutta la mia vita...
... La più grande fonte di gioia e benessere dell'anima.
Ho dedicato ad essa tutto me stesso, fin da piccolo.


Questa è musica per le mie orecchie.
Mi fa piacere che tuo cugino mi abbia consigliato una persona che ha questo forte attaccamento alla musica.
Significa che può stabilire facilmente una connessione con me, con quello che sento, con quello che provo.
Sono molto colpita, davvero molto colpita.


Non le passò nemmeno per un istante l'idea che Zelos le stesse mentendo. Lo intuiva facilmente dal tono della sua voce. Una voce che si era caricata di dolcezza, di amore per quella passione che accomunava lui e la Bennet. I motivi chiaramente erano diversissimi fra di loro, ma ciò che contava era l'effetto comune: lei amava la musica tanto quanto l'amava lui. Una gioia per il cuore romantico della donna.

Wow...
Mai assaggiata una variante di Black Tea così gradevole...
Immagino che non si possa trovare nei negozi, vero?


Immagini bene!
Se ti piace così tanto, più tardi possiamo passare in cucina e puoi prenderne quanto ne vuoi.
Lilly fa sempre una scorta abbondante di té, ma ne avanza quasi tutto!
Serviti pure, senza nessun problema.


Generosa, oltre che gentile. Un Angelo ed un Diavolo che coesistevano nella stessa persona, senza più entrare in conflitto l'uno con l'altro. Zelos al momento stava conoscendo soltanto la parte più in luce di lei ignorando quanto potesse essere sordidamente perversa e cattivella la bella Lyra. Non c'era comunque motivo che lo scoprisse, non in quel frangente o possibilmente mai. Prese lui l'iniziativa e parlando della canzone che avrebbe dovuto suonare insieme alla diva durante tutte le date del suo concerto nelle quali Robyn non era disponibile.

Robyn mi ha presentato lo spartito della canzone.
Ha una esecuzione piuttosto complessa, lo ammetto.
Ma credo di essere in grado di replicarla in maniera ottimale.


Credi?
Voglio che tu ne sia convinto, anzi che ti reputi persino più bravo di lui.
Tuo cugino mi ha accennato agli studi che hai fatto e se quello che dice è vero, stai peccando troppo di modestia in questo momento.
Sii più deciso, devi convincere una cantante esperta e famosa a considerarti il miglior pianista sulla faccia della Terra!


Lo disse sempre con il sorriso sulle labbra, scherzando anche se non del tutto. Zelos doveva fare un'impressione fenomenale su di lei per convincerla che fosse un degno sostituto di Robyn. Dimostrarsi tanto umile rischiava di ottenere l'effetto contrario. Fortuna che il ragazzo sapeva come ammansire e rabbonire una donna tanto vanitosa ed egocentrica come la Bennet, esprimendo il suo giudizio -totalmente sincero- riguardo la sua personale interpretazione del brano.

Se posso permettermi, vorrei inoltre aggiungere che la sua interpretazione sia stata stupenda.
Ha reso una così perfetta giustizia assoluta al testo che non sembra proprio sia stato scritto da qualcun altro, glielo giuro!


Ma lo fece, come al solito, dandole del lei. Lyra rimase in silenzio per qualche secondo, trattenendo il sorriso sulle labbra ma non quello che le spuntava dagli occhi.

... Pf, scusami!
Il "tu", è vero!
Ahaha...


Attento ad utilizzare ancora il lei, stuzzichi la mia vanità ogni volta che parli in quel modo ahahah!
Comunque ti ringrazio, fa sempre piacere trovare persone che apprezzino il modo in cui esprimo me stessa nella musica.


Già, sarebbe stato eccitante renderlo il suo dolce, tenero schiavo, perché Zelos pareva prestarsi con molta facilità ad adorare la diva come una Dea. Non era ciò che cercava in un compagno, ma se avesse dovuto semplicemente divertirsi allora che cosa glielo impediva? In quel momento l'etica del lavoro, qualcosa che aveva ereditato dalla sorella maggiore. E poi non era il caso di intrattenersi con un Laars quando nei suoi pensieri, al momento, ce n'era un altro.

Hai portato il tuo curriculum e gli attestati di studi alla Juilliard?
Vorrei visionarli per farmi un'idea precisa delle tue esperienze in questo campo.


Forse quello fu il vero e primo momento di imbarazzo. Il Laars non aveva assolutamente quelle carte e questo costituiva per Lyra davvero un bel problema. Doveva conoscerlo anche in base alle sue credenziali, sapere almeno come si chiamasse la casa discografica dove aveva lavorato. Ma il ragazzo non aveva nulla di tutto ciò e questo costrinse la Bennet a prendere una decisione leggermente più drastica.

... Non hai portato nessuna di queste cose.
Ho capito.


Rimase in silenzio a riflettere, sorseggiando il proprio té per pochi secondi. Si era fidata molto di Robyn e le dispiaceva dover credere che le avesse mandato una persona non in grado di soddisfare le proprie esigenze. Di contro Zelos le piaceva molto, lo aveva preso subito in simpatia e non le andava di mandarlo via solo perché non aveva con sé le sue credenziali. Era una cosa assurda, certo, ma era pur vero che quando assisteva ad un colloquio non si basava quasi mai solamente su ciò che c'era scritto sulla carta. No, la maggior parte delle volte, anzi, quasi sempre, erano le esecuzioni pratiche a convincerla se quella persona poteva lavorare con lei oppure no.

Bene, allora fammi un riassunto di quelli che sono stati i tuoi trascorsi fino ad oggi.
Lavorativamente parlando, è chiaro.
Non tralasciare nulla, sono molto curiosa di sapere quali sono i tuoi sogni, le tue aspirazioni e perché al momento sei senza lavoro.
Tuo cugino mi ha detto anche questo, ma non ha specificato il motivo.


Il sorriso era ritornato ad essere gentile e cordiale, ma gli occhi nascondevano un proposito molto più grande. Presto o tardi sarebbe arrivata la vera e propria prova di esame per Zelos, con calma però. Prima di arrivare a quello, Lyra voleva sentire dalla sua bocca che cosa avesse da raccontare di sé il ragazzo.
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Messaggioda Zelos » 08/12/2017, 16:41

Era abbastanza ovvio per Lyra rimanere un po' stupita dall'atteggiamento e comportamento di Zelos.
Non poteva immaginare cosa sapesse lui di lei, o meglio, della lei del suo presente ormai abbandonato per sempre.
Molti più premi, riconoscimenti, meriti e compagnia bella, per un tripudio di successo e conferma palese nel panorama artistico mondiale.
Per il finto Laars era una grossa, grossissima emozione trovarsi davanti ad un colosso simile nel pieno apice della propria carriera.
Purtroppo però non poteva esaltarsi eccessivamente o avrebbe rischiato di apparire quasi come un fanatico.
Utilizzando il Ghiaccio, provò a conferirsi una buona controllata, restando ugualmente gentile, cortese e con quel velo di emozione comprensibile.
Doveva soltanto riuscire a districarsi bene con la questione del "lei" e del "tu", mentre beveva un tè davvero eccezionale.

Wow...
Mai assaggiata una variante di Black Tea così gradevole...
Immagino che non si possa trovare nei negozi, vero?


Immagini bene!
Se ti piace così tanto, più tardi possiamo passare in cucina e puoi prenderne quanto ne vuoi.
Lilly fa sempre una scorta abbondante di té, ma ne avanza quasi tutto!
Serviti pure, senza nessun problema.


Ne approfitterò volentieri allora, sì... La... Ti ringrazio!

Gli piaceva il vestiario di lei: così elegante. Le donava da morire, donandole un fascino ed un erotismo femminile al 100%.
Zelos non era solito soffermarsi troppo su certe cose, più per una sorta di rispetto e apparente pudore, ma con lei riusciva piuttosto difficile.
La cantante sapeva apparire e rendersi desiderabile facilmente, merito anche del proprio atteggiamento, dei propri sorrisi e sguardi.
Ecco perché proprio per un attimo gli occhi del ragazzo andarono sulla curva del seno, la zona del collo, le labbra, la linea delle cosce e le scarpe.
Ovviamente fu tutto molto veloce, senza soffermarsi eccessivamente, infatti poi scelse di riprendere subito a parlare proprio per non rimanere tanto imbambolato.

Robyn mi ha presentato lo spartito della canzone.
Ha una esecuzione piuttosto complessa, lo ammetto.
Ma credo di essere in grado di replicarla in maniera ottimale.


Credi?
Voglio che tu ne sia convinto, anzi che ti reputi persino più bravo di lui.
Tuo cugino mi ha accennato agli studi che hai fatto e se quello che dice è vero, stai peccando troppo di modestia in questo momento.
Sii più deciso, devi convincere una cantante esperta e famosa a considerarti il miglior pianista sulla faccia della Terra!


... Ma io non lo sono.

No, purtroppo nessuno lo avrebbe mai convinto a peccare... di superbia, non ce la faceva, era più forte di lui.
Gli occhi avevano una luce calma, docile, una sfumatura a tratti quasi di dispiacere, mentre posava la tazza sul piattino.
Un lungo respiro. Non voleva che lei fraintendesse, era felice di trovarsi lì, ma non voleva tirare acqua al suo mulino senza ritegno.

Sono convinto che al mondo ci siano pianisti di gran lunga più bravi del sottoscritto, con ancora più esperienza.
Io non vorrei mai e poi mai rovinare in qualche modo il tuo spettacolo, la tua musica, insomma, tutto quanto.
Quindi se riterrai necessario qualcuno di ancora migliore, lo capirò alla perfezione, senza provare a venderti bronzo spacciandolo per oro.
Però una cosa posso garantirla... La mia tecnica, la mia bravura, il mio stile, di qualsiasi qualità siano, verrebbero disposti in modo da entrare in risonanza con te.
Credo che nessuna eccellenza artistica al mondo valga qualcosa senza un collegamento, una sintonia, un feeling perfetto tra il cantante e il musicista.
La certezza che posso darti è l'impegno a fondo nel capire i tuoi sguardi, le tue aspettative, le tue richieste, sia fuori che sul palco, in piena esecuzione.
... Sono veramente pessimo nei colloqui di lavoro, non è così?


Non ne aveva mai fatto uno in tutta la sua vita, non di quel calibro almeno.
Robyn non aveva avuto il tempo di prepararlo in tal senso e figurarsi se Ryurik fosse capace di dargli dritte di alcun genere.
Zelos era decisamente umile, una differenza ancora più sostanziale con Robyn rispetto a dei semplici gusti sulle varianti di tè.
Erano agli antipodi nell'atteggiamento. Il vero Laars era spavaldo, sicuro, ben consapevole delle proprie capacità ed anche strafottente.
Il Vastnor invece, contrariamente al retaggio del proprio cognome, si mostrava quasi l'opposto, seppur non esageratamente insicuro, quello no, solo onesto.

Se posso permettermi, vorrei inoltre aggiungere che la sua interpretazione sia stata stupenda.
Ha reso una così perfetta giustizia assoluta al testo che non sembra proprio sia stato scritto da qualcun altro, glielo giuro!


...

... Pf, scusami!
Il "tu", è vero!
Ahaha...


Attento ad utilizzare ancora il lei, stuzzichi la mia vanità ogni volta che parli in quel modo ahahah!
Comunque ti ringrazio, fa sempre piacere trovare persone che apprezzino il modo in cui esprimo me stessa nella musica.


Se le piace che venga stuzzicata, possiamo tornarci tranquillamente, glielo assicuro...

Pur non avendo la pratica intenzione di risultare malizioso nel tono e nelle frase, fu un po' quello che venne fuori dalle sue parole.
Anche lo sguardo si fece poco meno "dolce" e quasi più simile a quello del falso cugino, ma alla fine il sangue era quello, indubbiamente.
La differenza sostanziale stava nel fatto che Zelos non andava ricercando niente di costruito, mentre il Laars architettava tutto nel dettaglio.

Hai portato il tuo curriculum e gli attestati di studi alla Juilliard?
Vorrei visionarli per farmi un'idea precisa delle tue esperienze in questo campo.


Oh... Beh... Ecco... Robyn non mi ha detto nulla... Ma è anche vero che ci avrei dovuto pensare da solo, sono mortificato...

... Non hai portato nessuna di queste cose.
Ho capito.


Restò in silenzio, non potendo fare o dire molto altro.
Come poterle portare attestati di così tanti anni nel futuro?
Ma perché Robyn gli aveva detto di stare tranquillo?!

Bene, allora fammi un riassunto di quelli che sono stati i tuoi trascorsi fino ad oggi.
Lavorativamente parlando, è chiaro.
Non tralasciare nulla, sono molto curiosa di sapere quali sono i tuoi sogni, le tue aspirazioni e perché al momento sei senza lavoro.
Tuo cugino mi ha detto anche questo, ma non ha specificato il motivo.


Alla fine del corso, alla Juilliard, ho intrapreso un percorso specialistico triennale presso la "Royal Academy of Magic and Music"...

Anche se per lui, quella scuola possedeva tutt'altro nome, molto legato alla persona di fronte a sé.

... nel frattempo ho lavorato, sempre alla Juilliard, come assistente del docente di solfeggio per un anno e mezzo e del docente di composizione per il restante anno e mezzo.
Una volta concluso, per un periodo di tempo ho sostituito mio cugino come Vocal Coach presso il Coro della Scuola di Hogwarts.
Successivamente ho avuto un periodo di fermo dal lavoro vero e proprio professionale, dedicandomi ad un ruolo come insegnante di ripetizioni per studenti di vari istituti di musica.
Infine, nel corso dell'ultimo anno... Ho lavorato per alcuni mesi, sette in tutto, come Vocal Coach di Ariel Jiménez presso la "Cat&Fox Recording Studio".
Tale ruolo si è però concluso non appena lei ha dovuto cambiare sede, spostandosi in Texas.


Quella era una buona scusa per giustificare la fine del percorso lavorativo con la ex Grifondoro.
D'altronde non tutti potevano reputarsi pronti o volenterosi di cambiare di sana pianta la sede della propria vita.
Almeno così aveva dato una risposta alla domanda sull'essere attualmente disoccupato
Si sperava quindi che Lyra non avesse intenzione di approfondire sulla parte precedente, tutta vera per carità... Ma non in quell'epoca.
Il vero problema, fu rispondere al quesito riguardo...

Parlando dei miei sogni, le mie aspirazioni... Sarebbe fin troppo generico dire di voler arrivare soltanto ad un po' di felicità e serenità?

Come avrebbe potuto dirle di non volere più incubi di guerra, morte, dolore, carestia e sofferenza?
Non essendo capace di inventare discorsi di sana pianta, dovette soltanto celare la verità, ammettendo però un desiderio reale.
Se non altro era riuscito a parlare di Ariel senza far trapelare nessun tipo di emozione particolare o intuibile.
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Messaggioda Lyra » 10/12/2017, 22:52

Zelos possedeva un fascino di cui egli stesso non sapeva l'esistenza. Mentre parlavano, bevevano il té, stavano in compagnia, Lyra si soffermò più volte ad osservare le espressioni dolci del suo viso, il suo modo di fare imbarazzato che spuntava fuori dai gesti più semplici ed ordinari. Era un amore, un incanto per gli occhi ed una preda appetitosa per una donna affamata come lei di innocenza e purezza. Oh sì, stava accarezzando più volte durante il corso di quell'incontro l'idea di trasformare il Vastnor nel suo schiavo devoto e fedele, ma erano al momento fantasie che non avrebbero trovato sfogo nella realtà. Con il ragazzo avrebbe dovuto instaurare un rapporto di lavoro. Quello sessuale, per il momento, non era ancora previsto.

Sii più deciso, devi convincere una cantante esperta e famosa a considerarti il miglior pianista sulla faccia della Terra!

... Ma io non lo sono.

Tanta, troppa umiltà. Eppure, anche quel suo lato la stava lentamente conquistando. Pur avendolo esortato a fare il contrario, in realtà Lyra stava apprezzando la totale sincerità del cugino di Robyn, ascoltando con molta attenzione il suo discorso. Non architettato, non falso, ma vero al cento per cento. Si vedeva che possedeva un animo puro, glielo si leggeva nello sguardo, uno sguardo fatto per sciogliere ed intenerire anche il cuore più duro.

Sono convinto che al mondo ci siano pianisti di gran lunga più bravi del sottoscritto, con ancora più esperienza.
Io non vorrei mai e poi mai rovinare in qualche modo il tuo spettacolo, la tua musica, insomma, tutto quanto.
Quindi se riterrai necessario qualcuno di ancora migliore, lo capirò alla perfezione, senza provare a venderti bronzo spacciandolo per oro.
Però una cosa posso garantirla... La mia tecnica, la mia bravura, il mio stile, di qualsiasi qualità siano, verrebbero disposti in modo da entrare in risonanza con te.
Credo che nessuna eccellenza artistica al mondo valga qualcosa senza un collegamento, una sintonia, un feeling perfetto tra il cantante e il musicista.
La certezza che posso darti è l'impegno a fondo nel capire i tuoi sguardi, le tue aspettative, le tue richieste, sia fuori che sul palco, in piena esecuzione.


Non disse nulla per molti secondi. Il discorso del ragazzo l'aveva colpita, commossa, conquistata. Gli occhi si erano fatti appena più lucidi, la bocca sorrideva leggermente. Era palese quanto fosse rimasta emozionata da ciò che Zelos le aveva detto, perché in un attimo il suo atteggiamento costruito cadde, rivelando la parte angelica che veramente c'era in lei. La dolcezza nel suo sguardo, il sorriso benevolo, il cuore che palpitava empaticamente con quello del finto Laars. Un ritmo che seguiva l'amore per la musica, sia per lui che per lei.

... Sono veramente pessimo nei colloqui di lavoro, non è così?

... No, affatto.
Stai andando benissimo Zelos.
Questo è proprio quello che cerco in un musicista, in una persona che vuole lavorare insieme a me.
Le tue parole mi hanno commossa: sembra quasi che tu sia riuscito a leggermi dentro.
Prometti molto bene...


Gli sorrise, guardandolo come una donna può guardare un ragazzo più giovane, con tenerezza quasi. Forse Robyn aveva deciso di affidare a suo cugino quel compito conoscendolo bene e sapendo cosa di lui avrebbe potuto apprezzare la cantante. Non aveva modo di saperlo, non fino a quando non avesse ascoltato il Vastnor esibirsi, ma ugualmente la sua opinione di lui continuava a farsi sempre più positiva.
Era facile inoltre con lui passare da momenti più seri a momenti più frivoli, quasi comici ed anche vagamente stuzzicanti. Zelos aveva l'abitudine di osannare tutto ciò che faceva Lyra e lei di questo nutriva il proprio ego. Volle comunque mettere in guardia il Laars dal proseguire su quella strada, sapendo bene dove potesse portarla ad arrivare la propria vanità. Tuttavia il ragazzo sembrava più che disposto a rischiare, mettendosi a sua completa e totale disposizione.

Se le piace che venga stuzzicata, possiamo tornarci tranquillamente, glielo assicuro...

Oh sì... Mi piace molto essere stuzzicata...
Troppo...
Dopo non riesco più a fermarmi, è un mio grosso difetto...


Si stava riferendo alla propria vanità o ad altro? Lasciò che Zelos cogliesse da solo quel dubbio, non andando a specificare oltre. Il bello era proprio quello, far credere al prossimo che stesse parlando con assoluta innocenza, ma non abbastanza da non fargli venire qualche dubbio in merito. Sorrise in maniera quasi birichina al Vastnor, non diabolica, perché non voleva scoprirsi troppo con lui. Inoltre voleva vedere la sua reazione, comprendere se Zelos possedesse la stessa mente perversa di Robyn oppure, a parte il cognome e l'aspetto, non condividessero niente altro.
Cambi di passaggio fra il "lei" ed il "tu" a parte, finalmente si giunse alla parte vera e fondamentale di quell'incontro, ovvero parlare delle esperienze del ragazzo al livello lavorativo. Zelos non aveva con sé alcun curriculum, per cui Lyra si fece raccontare per filo e per segno quale tipo di esperienze egli avesse fatto. Studi importanti, come quelli alla Juilliard e alla "Royal Academy of Magic and Music", un lavoro come assistente alla Juilliard stessa, Vocal Coach al Coro di Hogwarts. Insomma, tutto molto interessante, ma fu l'ultima parte che la colpì di più, quando il Vastnor disse di aver fatto da Vocal Coach ad Ariel Jiménez. Una collaborazione breve, dato che la colombiana era stata spostata nella sede americana della sua casa discografica, interrompendo i rapporti professionali con l'altro Laars.

Curioso...
Sembra proprio destino che Ariel collabori con e poi perda i Laars...
Certo, con tuo cugino si è trattato di chiudere i rapporti per questioni sentimentali.
Con te, da quel che ho capito, non combaciavano le vostre esigenze professionali...


Non si rese conto di nulla perché il Ghiaccio in Zelos era molto forte e gli permetteva di mantenere il controllo sulle proprie emozioni. Avrebbe stuzzicato fin troppo la Bennet sapere che anche il cugino giovane si era perdutamente innamorato della colombiana, scatenando in lei istinti da primadonna che poi sarebbero stati difficili da controllare.

Parlando dei miei sogni, le mie aspirazioni... Sarebbe fin troppo generico dire di voler arrivare soltanto ad un po' di felicità e serenità?

Vuoi le stesse cose che vogliamo tutti, quindi direi che siamo un po' tutti generici in questo.- rispose di nuovo ridendo, poi mutando la sua espressione e diventando più seria -Con la tua risposta però lasci intuire che non vivi o non hai vissuto una vita facile. È così?

Chiese conferma e solo quella, perché se il Vastnor avesse tentato di spiegare -probabilmente con qualche bugia- il perché di quell'uscita, Lyra lo avrebbe bloccato alzando la mano e posando l'indice per qualche secondo sulle labbra del ragazzo.

Ssssh...
Non c'è bisogno che me ne parli.
Non adesso, che mi conosci ancora così poco.
Qualunque cosa sia accaduta, è personale e privata e ti sentirai pronto a condividerla per spontaneità, non perché ti senti costretto a farlo.
D'accordo?


Disse con dolcezza, facendo scivolare poi giù il dito. Era stato un contatto molto caldo da parte sua, per via del Fuoco che finalmente bruciava vivido dentro di lei. Una volta constatato che entrambi avessero concluso di bere il té, la Bennet si alzò in piedi facendo segno anche a Zelos di seguirla. Si spostarono nella zona dove era esposto il pianoforte. Era posizionato accanto ad una finestra molto grande che si affacciava sul giardino della villa. La diva si fermò in piedi accanto allo strumento, guardando in maniera abbastanza eloquente il Laars.

Ti dispiacerebbe dimostrarmi di cosa sei capace?
Sono molto curiosa di vedere questo giovane talento all'opera...
Puoi suonare quello che vuoi. Anche cantare, se lo reputi necessario.
Io mi limiterò ad ascoltarti e basta.


Disse, invitandolo con un gesto a sedersi mentre lei raggiunse un'altra poltroncina sistemata poco distante dal pianoforte. Posò un braccio sul bracciolo, la testa che ciondolava sul pungo chiuso ed il sorriso che si faceva morbido, ma anche più serio.

Avanti Zelos...

... Incantami.
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Messaggioda Zelos » 12/12/2017, 20:16

... Sono veramente pessimo nei colloqui di lavoro, non è così?

... No, affatto.

Dici sul serio?

Stai andando benissimo Zelos.
Questo è proprio quello che cerco in un musicista, in una persona che vuole lavorare insieme a me.
Le tue parole mi hanno commossa: sembra quasi che tu sia riuscito a leggermi dentro.
Prometti molto bene...


... Con e soprattutto... Per te.

Certo, perché a prescindere da tutto, era fondamentale che Lyra fosse sicura che Zelos avesse sempre messo lei al primo posto, sul palco.
Alcuni musicisti tendevano a sfruttare la visibilità del cantante per far vedere di cosa fossero fatti, rubandosi più di un applauso individuale.
Zelos non ricercava tutto ciò. Nella sua umiltà c'era proprio il rendere la Bennet come unica stella presente della serata.
Forse era anche in base a certi propositi che Robyn si era sentito tanto tranquillo nel mandare lui dalla donna, ben sapendo cosa potesse piacerle.
Un accompagnatore musicale non solo molto capace, ma anche disposto a farsi da parte, eclettico, con la musica nel cuore e... Dedito a stuzzicare il suo lato vanitoso.

Se le piace che venga stuzzicata, possiamo tornarci tranquillamente, glielo assicuro...

Oh sì... Mi piace molto essere stuzzicata...
Troppo...
Dopo non riesco più a fermarmi, è un mio grosso difetto...


... Temo di non capire... Quale sarebbe il grosso difetto... Esattamente?

Immagine

Si espresse in una mezza smorfia tra l'ammiccante e l'ironico, Non facendo comprendere quanto effettivamente avesse colto quel doppio senso.
La sua propensione alla malizia c'era, ma era indubbiamente molto meno accentuata rispetto a Robyn che ne faceva invece la sua arma più letale.
Quella di Zelos poteva definirsi Genuina, mentre quella del Laars... Pericolosa.
Inoltre, il modo in cui l'aveva posta Lyra restava ugualmente poco incline all'erotismo, quanto più al comparto egocentrico.
Infatti, l'occhiolino che egli le rivolse fu più che altro giocoso e innocente, quella apparente innocenza che forse a lei stava piacendo così tanto.
Comunque, che potesse essere sulla sua stessa lunghezza d'onda o meno, era necessario parlare anche di trascorsi, sia di studio che lavorativi.
Pur non avendo dietro un curriculum o degli attestati, Zelos provò ad essere il più specifico possibile, sperando che alla donna bastasse.

Curioso...
Sembra proprio destino che Ariel collabori con e poi perda i Laars...
Certo, con tuo cugino si è trattato di chiudere i rapporti per questioni sentimentali.
Con te, da quel che ho capito, non combaciavano le vostre esigenze professionali...


Beh, diciamo così, la mia separazione da lei è avvenuta per lo più a causa delle distanze e degli spostamenti.
Che poi potessero esserci altri tipi di interessi di mezzo, trovo che la cosa sia pressoché ininfluente.
Lei non ha saputo niente ed io non ho detto nulla, concentrandomi sul mio lavoro, fin quando ho potuto.


In quell'istante il Ghiaccio vacillò appena, facendo notare un volto più incerto, ma anche intenzionato a non spostare la conversazione in tal senso.
Non aveva idea di quanto potessero risultare "importanti" quelle parole e scoperte per la Bennet, semplicemente non se la sentì di mentirle, non del tutto.
D'altronde la sua vita era da sempre una esistenza all'insegna dell'adeguarsi al fluire degli eventi, alle tristezze della realtà, ai pochi sorrisi, alle poche felicità.
Fu quindi contento che ella lo interruppe dal cercare di risponderle, dopo aver ricevuto una domanda tanto delicata, quanto difficile.
Annuì piano, con un sorriso morbido, alzandosi poi in piedi per poterla seguire fino alla zona del pianoforte.

Davvero perfetto...

Chiese il consenso per poterlo sfiorare, sentire sotto la pelle delle dita la consistenza del legno laccato, alzando poi il coperchio rivelando i tasti lucidi.

Ti dispiacerebbe dimostrarmi di cosa sei capace?

... Come?
Ah intendi...
Vorresti sentirmi suonare?


Sono molto curiosa di vedere questo giovane talento all'opera...

Ma certo, naturalmente...
Hai qualche preferenza, per caso?
Devo suonare o anche cantare?


Puoi suonare quello che vuoi.
Anche cantare, se lo reputi necessario.
Io mi limiterò ad ascoltarti e basta.


In quel preciso istante, Zelos fece un lungo, lunghissimo respiro, quasi a sentirsi vagamente in difficoltà.
Pensava di dover semplicemente suonare, ma Lyra aveva parlato anche di cantare, pur non ponendola come una volontà.
Evidentemente ci teneva ad accontentarla, però c'era un piccolo problema, un problema che volle dire subito, pur non presentandolo come troppo grave.

Ecco...
... Sarebbe possibile avere prima qualcosa da bere per idratare la gola?
Temo di avere qualche lieve fastidio...
... No no! Davvero, voglio cantare per te, ci tengo incredibilmente...
Mi basta solo bere qualcosa di fresco.


La fissò con degli occhi molto dolci e gentili, rassicurandola che gli sarebbe bastato solo quello per potersi poi mettere all'opera.
Naturalmente questo avrebbe messo di riflesso in guardia la Bennet su un dettaglio fondamentale: qualsiasi cosa avesse sentito, non sarebbe stata lui al 100%.
Un metro di giudizio molto interessante, anche per fare un blando paragone con il cugino, casomai per lei ce ne fosse stata voglia o bisogno.

Immagine

Bevanda idratante vocale alla mela verde, wow, deliziosa, credo la mia preferita!

La mela verde era il suo frutto preferito, manco a farlo apposta, che casualità.
Mandò giù piano, con lenti sorsi, così da far arrivare il principio attivo alle corde e lenire così il leggero arrossamento dato chissà, forse dal mal tempo.
Poi, una volta concluso, posò il bicchiere sopra il vassoio del tavolino, avvicinandosi al pianoforte.
Si sedette, carezzando i tasti quasi come se per lui quello strumento avesse vita, anima, uno spirito.
Quando fece un altro sospiro, esso non fu per il disagio, ma per la completa ricerca della concentrazione, infatti chiuse anche gli occhi.
Così, mentre Lyra si andava accomodando in poltrona, pronta ad ascoltarlo, lui cercava di allontanare il Ghiaccio da dentro di sé, facendo sgorgare il calore.
Non appena sentì quella spinta forte, impulsiva, emotiva, le sue mani andarono praticamente da sole... E Zelos, prese a suonare e cantare senza bisogno di vedere.

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Messaggioda Lyra » 14/12/2017, 22:41

Stai andando benissimo Zelos.
Questo è proprio quello che cerco in un musicista, in una persona che vuole lavorare insieme a me.
Le tue parole mi hanno commossa: sembra quasi che tu sia riuscito a leggermi dentro.
Prometti molto bene...


... Con e soprattutto... Per te.

Sorrise, deliziata da quelle parole. Zelos non soltanto si stava dimostrando umile e attento alle esigenze della cantante, ma poneva il proprio talento al suo completo servizio. Una cosa rara, per un'artista, che puntava spesso ad emergere per il proprio ego personale. Un po' come Lyra ed anche un po' come Robyn, ma no, Zelos era fatto in modo completamente diverso. Quasi pensò che fosse finto. Quasi, perché quegli occhi parlavano di dolcezza e sincerità assoluta, per cui non potevano essere tanto ingannevoli. I propri sapevano celare, ma il Vastnor non era in grado di fare una cosa del genere. E per certi versi era meglio così. Lo preferiva in quel modo, alimentava la sua voglia di prendersi cura di lui, sia in senso metaforico che letterale. Un desiderio che chiaramente sapeva tenere sotto controllo, trovandosi all'interno di un colloquio di lavoro. Questo però non le impediva di palesare di tanto in tanto la propria vera natura, anche solo per cogliere la reazione dell'altro, che si differenziava rispetto al cugino più stronzo e bastardo.

Se le piace che venga stuzzicata, possiamo tornarci tranquillamente, glielo assicuro...

Oh sì... Mi piace molto essere stuzzicata...
Troppo...
Dopo non riesco più a fermarmi, è un mio grosso difetto...


... Temo di non capire... Quale sarebbe il grosso difetto... Esattamente?

Pf ahahahahaha!
Mi piaci Zelos! Mi stai piacendo veramente tanto!


La risata le partì spontanea, bella, solare. Tutto merito del Vastnor, del suo modo di fare ironico ma piacevole, della sua gentilezza e del suo fascino. Aveva notato quanto anche il ragazzo fosse affascinato da lei. Lo aveva persino sorpreso poco prima a farle una radiografia completa del corpo, soffermandosi inevitabilmente sui piedi, celati dalle scarpe. Buon sangue non mente, questo pensò la Bennet, soffermandosi molto poco su quel dettaglio ma tenendolo da conto per eventuali situazione future.
Era molto bello stare in sua compagnia, ma dovevano necessariamente parlare anche di cose più serie, come gli studi e le esperienze fatte dal ragazzo. Fu sorpresa quando Zelos le rivelò di essere stato il Vocal Coach della colombiana Jiménez, ma in realtà nemmeno troppo: chissà per quale motivo, si aspettava una cosa del genere da un Laars, anche se era davvero curioso che anche lui si fosse distaccato da Ariel come aveva fatto Robyn. I motivi però erano diversi, o almeno lo sperava. Speranza andata perduta quando il venticinquenne rivelò con molta discrezione di aver provato per lei qualcosa, senza però palesarlo mai.

Beh, diciamo così, la mia separazione da lei è avvenuta per lo più a causa delle distanze e degli spostamenti.
Che poi potessero esserci altri tipi di interessi di mezzo, trovo che la cosa sia pressoché ininfluente.
Lei non ha saputo niente ed io non ho detto nulla, concentrandomi sul mio lavoro, fin quando ho potuto.


Il Fuoco ebbe un guizzo. Era rimasta infastidita la Bennet, ma non era sicuro che Zelos riuscisse a comprenderne il motivo. Si trattava sicuramente di qualcosa che aveva appena detto: era qualcosa che avrebbe minato la sua possibile collaborazione con lei? No, certo che no, perché la natura del suo nervosismo era legata principalmente alla propria vanità. Non le piaceva affatto che Ariel avesse attirato ancora una volta le attenzioni di un ragazzo e per di più un consanguineo di Robyn. Un po' come dire che i Laars stavano tutti appresso alla colombiana, mentre sembravano piuttosto distaccati con lei. Zelos a dire il vero sembrava che si fosse ritrovato al cospetto di una Dea quando aveva visto Lyra in carne ed ossa per la prima volta, ma venerarla come artista non era la stessa cosa che venerarla come donna. Una differenza molto importante per la parte più egocentrica e vanitosa di lei.
Non disse comunque nulla, limitandosi a lasciar bruciare il proprio fuocherello fino a quando non si spense da solo. Anche perché era molto curiosa di vedere, anzi di sentire, Zelos all'opera. lo portò di fronte al proprio pianoforte, quello dove lei stessa si era seduta mille e più volte per cantare, suonare e scrivere la maggior parte delle proprie canzoni. Gli concesse quell'onore e gli chiese di dimostrarle tutto il suo talento. Lei si sarebbe accomodata sul divanetto di poco distante, ascoltandolo dare vita alla melodia che più preferisse.

Ecco...
... Sarebbe possibile avere prima qualcosa da bere per idratare la gola?


Ti fa male?

Temo di avere qualche lieve fastidio...

Non devi sforzarla per me, puoi anche limitarti a suonare e basta.

... No no! Davvero, voglio cantare per te, ci tengo incredibilmente...
Mi basta solo bere qualcosa di fresco.


Lo fissò per qualche secondo, commossa, poi annuì e si allontanò per prendergli qualcosa per alleviare il dolore alla gola. Se avesse avuto con lui più confidenza, gli avrebbe dato un dolce bacio a fior di labbra per le belle parole che le aveva rivolto. Eh sì, Zelos sapeva come conquistare il prossimo senza nemmeno impegnarsi troppo, una qualità davvero molto rara.

Bevanda idratante vocale alla mela verde, wow, deliziosa, credo la mia preferita!

Questo tipo di bevande non mancano mai in casa mia, quello è sicuro.

Il fatto che il Vastnor volesse cantare pur non essendo al massimo della propria forma fisica era molto toccante ed anche un tantino spavaldo. Non credeva che lo avesse fatto per spavalderia, ma era chiaro che la performance poteva non riuscire bene per una cosa simile. O era molto coraggioso o molto stupido, oppure semplicemente il suo talento traboccava come non mai in lui. In ogni caso Lyra lo avrebbe scoperto presto, non appena si accomodò sul divanetto.

Inizia quando vuoi...

Nessuna costrizione né ordine. Lasciò al Vastnor il tempo che gli serviva. Aveva il presentimento che ben presto sarebbe avvenuto un piccolo miracolo lì dentro. E quando Zelos iniziò a cantare e suonare, ad occhi chiusi, Lyra comprese di aver avuto ragione. La melodia si apriva la strada nel cuore di chi ascoltava già dalle prime note. Era una canzone d'amore, la si riconosceva per il ritmo, per la delicatezza con la quale accompagnava l'orecchio alla musica, catturandolo. Non era una canzone che la Bennet conosceva per cui poteva supporre a ragione che fosse completamente originale. Le parole scaldavano il cuore della cantante, commuovendola fino al punto di farle spuntare delle lacrime negli occhi. Era davvero eccezionale, Zelos, un prodigio che la donna stava scoprendo, per caso, nel salotto della propria casa. Ascoltava con una mano posata insistentemente sul proprio cuore, sentendolo battere forte, sentendolo battere per quella canzone. Soltanto il cugino era riuscita a farla innamorare di una melodia fin dal primo istante. Forse c'era qualcosa di veramente magico nel sangue dei Laars.

... I guess that fools never learn how to fall out of love.

Passarono cinque secondi di assoluto silenzio, quando il ragazzo terminò l'esibizione. Secondi in cui Lyra elaborò ciò che aveva ascoltato non con la testa, bensì con il cuore. Era tutto meravigliosamente nuovo per lei, anche per via dell'Elemento che le faceva assaporare quei piaceri in maniera diversa rispetto al passato. Poteva sentire il calore di esso diffondersi nel suo spirito e nel suo corpo, scaldandola con un dolce tepore. E fu caldo anche il suo sorriso, quando si sciolse dalla posizione in cui era rimasta per tutto quel tempo, andando a congiungere le mani in un lento ma profondamente sentito applauso.

CLAP... CLAP... CLAP...


Si alzò anche in piedi, raggiungendo in pochi passi il ragazzo. Non gli permise di alzarsi, perché prima che potesse farlo lei si sedette accanto a lui al pianoforte, guardandolo fisso negli occhi. Voleva che vedesse l'effetto che aveva avuto su di lei la sua canzone. Voleva che notasse gli occhi lucidi e commossi, il sorriso, la pelle d'oca sotto il vestito. Tutto questo ed altro, perché ad un certo punto la Bennet gli prese entrambe le mani stringendole fra le proprie, trasmettendogli lo stesso calore che stava provando la donna. Iniziando a parlare con una voce che di tanto in tanto lasciava trapelare tutta l'emozione accumulata durante l'esibizione.

... Hai perfettamente ragione. Gli sciocchi non impareranno mai questa lezione.
Si innamoreranno sempre, perché non riescono a farne a meno, è più forte dello stesso atto di respirare.
Credo di aver compreso che questo pezzo lo abbia scritto tu, non è così?
... Proprio come immaginavo.
Non credevo di poter sentire nuovamente ciò che mi aveva fatto provare Robyn con la sua "Unchained Melody" ma tu... Ci sei riuscito... Perfettamente.
Ho sentito questa canzone non con l'udito, ma con il cuore... L'ho sentita subito mia, ne sono rimasta affascinata, catturata, rapita... E ti sei esibito ad occhi chiusi e persino non nel pieno delle tue forze!
Qualunque dubbio potessi avere su di te, lo hai spazzato via in un attimo.
Congratulazioni Zelos... Il lavoro è tuo.


Aprì le braccia, invitando l'altro ad avvicinarsi per stringerlo affettuosamente e suggellare le parole appena dette con un gesto caloroso e di benvenuto. Mentre lo stringeva, poteva sentire il suo profumo, un odore molto buono che non le dispiacque affatto. Chissà se anche lui si stava inebriando del suo, un essenza floreale delicata e appena accennata? Se lo chiese fugacemente quando si staccò, ma non andò a soffermarsi troppo su quel pensiero. Lyra fu costretta ad asciugarsi una lacrima traditrice, che le era sfuggita dall'angolo dell'occhio destro.

Ma te guarda che cosa mi fai fare!
Non mi emozionavo così tanto da non so quanto tempo... Sniff...


Una vittoria su tutti i fronti per il Vastnor.
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Messaggioda Zelos » 17/12/2017, 22:52

Quanto poteva essere strano cantare un brano scritto in un altro tempo, dentro la villa di colei che in futuro sarebbe stata ricordata come una Diva tra le dive?
Moltissimo, ma a dire la verità, Zelos se ne stava preoccupando molto poco, decidendo di dare spazio ad altre sensazioni, altre emozioni.
Volendo dimostrare alla donna la propria affidabilità, si cimentò nell'esecuzione della canzone al meglio delle proprie capacità, lasciando stare ogni altro pensiero.
Quel testo non era stato dedicato o formato per nessuno, ma sorto semplicemente dalla propria necessità di amare in un puro tempo di guerra e dolore.
Oltre a dimostrare il proprio valore come pianista, il tenere gli occhi chiusi in un certo senso lo aiutò anche a contenere le lacrime.

CLAP... CLAP... CLAP...

Immagine

... Anche se purtroppo l'operazione non riuscì completamente, pur avendoci messo tutti gli sforzi.
Zelos era un ragazzo che desiderava ardentemente amare, anche se un'idea simile poteva apparire in contrasto col suo Elemento.
Il Ghiaccio lo aiutava solo a non soccombere di fronte alle avversità della vita, ma il fatto che volesse condividerle con qualcuno era tutt'altra faccenda.

Sniff... Scusa... Forse mi sono lasciato trasportare troppo!

Si raccolse la lacrima con il dito indice della mano destra, poco prima che Lyra si mettesse accanto a lui, sul sedile del pianoforte.
La bellissima inglese emanava un odore buonissimo, l'odore sia di donna che di classe, di eleganza, tutto misto assieme.
Si focalizzò su di lei, aspettando quindi un responso, per quanto l'applauso la diceva già positivamente sull'impatto avuto nel suo cuore.

... Hai perfettamente ragione. Gli sciocchi non impareranno mai questa lezione.
Si innamoreranno sempre, perché non riescono a farne a meno, è più forte dello stesso atto di respirare.
Credo di aver compreso che questo pezzo lo abbia scritto tu, non è così?


Ah ecco...
... Sì, in effetti è così.
Ho voluto cantare qualcosa di mio, per dare il massimo.


... Proprio come immaginavo.
Non credevo di poter sentire nuovamente ciò che mi aveva fatto provare Robyn con la sua "Unchained Melody" ma tu... Ci sei riuscito...
... Perfettamente.


Oh beh, non saprei, insomma, "Unchained Melody" è un pezzo esemplare, magnifico su ogni fronte...

Sì, sempre e perennemente umile il finto Laars, con quel sorriso imbarazzato mentre nascondeva il viso abbassandolo un po'.

Ho sentito questa canzone non con l'udito, ma con il cuore... L'ho sentita subito mia, ne sono rimasta affascinata, catturata, rapita...
E ti sei esibito ad occhi chiusi e persino non nel pieno delle tue forze!
Qualunque dubbio potessi avere su di te, lo hai spazzato via in un attimo.


Quindi questo vorrebbe dire forse che...

Congratulazioni Zelos... Il lavoro è tuo.

Non rispose nulla, si limitò ad alzare di nuovo la testa, sorridendo emozionato verso la Bennet, per poi corrispondere l'abbraccio.
Si perse alcuni istanti nel profumo emanato dalla pelle così a stretto contatto con la propria, inspirando appena imbarazzato.
Quando tornarono a guardarsi in viso, ella seguì la sua stessa fine, commuovendosi un po' troppo.

Ma te guarda che cosa mi fai fare!
Non mi emozionavo così tanto da non so quanto tempo... Sniff...


D'accordo sì, lo ammetto è tutta colpa mia!
Ho iniziato io e ti ho contagiata!
Ahahahah...


Una volta finita l'esibizione, dunque, si presumeva che sarebbero tornati in salotto o dovunque la donna avesse voluto.
Zelos l'avrebbe seguita, facendo attenzione a non soffermarsi su determinati dettagli eccessivamente osé, per così dire.
Il vestito indossato da lei, infatti, metteva decisamente in risalto la forma del sedere, richiamo difficile da non ascoltare.
Ma il Vastnor sapeva essere adeguatamente educato, cercando di guardare ed osservare altrove, forse in modo un po' artefatto, ma abbastanza efficace.
C'era sempre il pericolo che lei potesse accorgere e di riflesso, c'era da sperare che la cosa non la infastidisse troppo.

Va bene, allora, adesso che ho ottenuto l'incarico immagino vorrai illustrarmi tutto quanto.
Considerando che il periodo Natalizio sia molto vicino, credo non vorrai perdere un solo secondo.
Sono a tua completa disposizione, per tutto il tempo che serve e non penso servirà specificare che abbia tutta la giornata libera!


Congiunse le mani, sorridendole di nuovo, morbido e gentile, pronto ad ascoltare ogni possibile info o disposizione.

... Insomma, per farla breve, ogni tuo desiderio è un ordine!
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Messaggioda Lyra » 18/12/2017, 23:56

Sniff... Scusa... Forse mi sono lasciato trasportare troppo!

Osservò le lacrime sul bellissimo volto di Zelos e le venne da piangere per la commozione. Si alzò in piedi anche Lyra, andando a sistemarsi accanto al ragazzo, asciugandogli le lacrime con un fazzoletto bianco di cotone che passò delicatamente sul suo viso, tamponandolo.

Non scusarti... Non con me.
Quando una persona si lascia trasportare dalla musica, ha tutta la mia ammirazione...


Gli rispose con dolcezza, sorridendo in maniera angelica, ma questa volta senza alcun artifizio da parte sua. Colse quell'occasione per spiegargli cosa avesse percepito della sua esibizione, cosa avesse pensato e a quale conclusione fosse giunta alla fine. Nessuno meritava quel posto più del Vastnor. Dunque da quel momento in poi avrebbe potuto considerarsi parte integrante del suo team.

Quindi questo vorrebbe dire forse che...

Congratulazioni Zelos... Il lavoro è tuo.

Lo abbracciò in maniera molto affettuosa, sciogliendo il distacco che li aveva separati all'inizio. Ora non c'era motivo che lei si comportasse in maniera più fredda, perché aveva deciso di accogliere il ragazzo nella sua cerchia ristretta di collaboratori. Voleva farlo sentire a proprio agio, a casa, in famiglia. Senza pensare quanto Zelos avesse bisogno di quel calore, senza immaginare quanto profondamente desiderasse sentirsi amato e amare a sua volta. Era semplicemente meraviglioso nella sua purezza e questo stimolava la parte più buona della diva.
Al termine dell'abbraccio, anche Lyra non riuscì più a trattenere le lacrime. Quella canzone l'aveva colpita, lui l'aveva colpita e adesso per causa sua stava piangendo proprio come una ragazzina. Certe cose di lei non sarebbero mai cambiate.

Ma te guarda che cosa mi fai fare!
Non mi emozionavo così tanto da non so quanto tempo... Sniff...


D'accordo sì, lo ammetto è tutta colpa mia!
Ho iniziato io e ti ho contagiata!
Ahahahah...


Rise insieme a lui, scuotendo appena la testa, poi si alzò in piedi e lo invitò a seguirlo nuovamente in salotto. Avevano ancora tanto di cui parlare e dopo aver cantato per lei, la Bennet si sentiva responsabile della voce e della salute di Zelos. Lo invitò caldamente a bere dell'altro té, quindi, con l'aggiunta di miele al posto del solito zucchero. Seduta in poltrona, anche lei gli fece compagnia, ascoltandolo mentre l'argomento lavoro venne introdotto proprio dal Vastnor.

Va bene, allora, adesso che ho ottenuto l'incarico immagino vorrai illustrarmi tutto quanto.
Considerando che il periodo Natalizio sia molto vicino, credo non vorrai perdere un solo secondo.


Credi bene, ho bisogno di te praticamente già da domani.
Prima conoscerai il resto dei tuoi colleghi, prima potrai iniziare a capire in che modo io lavori.


Sono a tua completa disposizione, per tutto il tempo che serve e non penso servirà specificare che abbia tutta la giornata libera!
... Insomma, per farla breve, ogni tuo desiderio è un ordine!


Credimi, un giorno ti pentirai di avermi detto una cosa del genere.
Quando la sfrutterò senza alcuna pietà e tu non potrai assolutamente dirmi di no...


Gli sorrise, leggermente più maliziosa, girando il miele nella tazza da tè che poi passò al ragazzo, mentre lei si versava il resto nella propria tazza. C'era molto di cui dovevano parlare in effetti, tutte questioni importanti perché legate alla parte amministrativa e pratica del suo lavoro. Il contratto, gli orari in cui presentarsi, i giorni stabiliti; fortuna che Zelos non aveva un altro impiego, perché in questo modo Lyra sapeva di poter sempre contare su di lui, in qualsiasi momento.
Dato che avrebbero dovuto passare del tempo insieme ancora un po', perché non approfittarne per fare un piccolo regalo -molto velato- al suo nuovo ospite? Aveva notato in precedenza il suo interesse per i propri piedi. Probabilmente si era chiesto più volte come ce li avesse. Vuoi per la sua bravura al pianoforte, vuoi per la dolcezza dimostrata o per la semplicità con cui era entrato subito nel cuore della diva, la Bennet prese la decisione di concedergli un frammento di paradiso, senza risultare troppo invadente o sfacciata.

Abbiamo molto di cui parlare, quindi mettiti comodo e prendi tutto ciò che vuoi.
La mia domestica non ci ha lasciati di sicuro affamati...
- breve risata, poi di colpo l'espressione mutò, come se fosse infastidita da qualcosa. Anzi, più che infastidita, appena appena insofferente. -Scusami tanto Zelos, sono una padrona di casa davvero imperdonabile. Porto i tacchi da stamattina e ultimamente sopporto poco le scarpe scomode. So che siamo entrati da poco in confidenza ma... Ti darebbe fastidio se rimanessi a piedi nudi? Ne avrei davvero bisogno...

Non avrebbe potuto dirle di no. Non solo perché incuriosito/eccitato, ma anche perché era un ragazzo fin troppo gentile e disponibile per infastidirsi.

Grazie, non sai che regalo che mi stai facendo...

Emise dei versi soddisfatti quando si tolse le scarpe, lasciando entrambi i piedi liberi di respirare. Piedi perfetti. Curati. Dalla pelle liscia. E con unghie completamente prive di smalti.

... Dove eravamo rimasti?

Trascorse il resto del tempo con i piedi in bella vista, facendo finta di ignorare qualunque occhiata potesse lanciarle il Vastnor. Parlando comunque di lavoro, ma divertendosi segretamente nel fare un certo effetto al cugino di Robyn. Era davvero un ragazzo molto interessante. Lavorare insieme a lui le avrebbe riservato molte piacevoli sorprese, ne era sicura.

[Fine]
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Messaggioda Davis » 28/03/2018, 19:09

Appartamento Condiviso di Cyrus Bahamut e Davis Valefor
Liverpool SemiCentrale
Venerdì 12 Gennaio 2114
Ore 19:22


Ma sei serio?!

Certo, perché dovrei prenderti in giro?

E speri che accetti di uscire dopo tutto questo periodo di silenzio?

Glielo hai detto o no che in missione non mi è possibile comunicare?

Ovvio, ma essendo tu rientrato da due giorni, credevo l'avessi contattata...

E perché mai? Tanto glielo hai fatto già presente tu che sia tornato, no?

Appunto, se lei sa che sei rientrato, significa che...

Significa che avrà probabilmente aspettato che mi facessi vivo, ma meglio lasciarla cuocere un poco...

Tu le vuoi davvero male... E poi se l'avessi cotta troppo potrebbe pure mandarti a fare in culo, ci hai pensato?

... Eh già, mi è proprio mancato il suo atteggiamento focoso!

Non riesco ancora a capire se tu voglia più male a lei o a te stesso!

Si fecero una risata, i due amici, mentre Davis continuava a prepararsi come nulla fosse, avendo già predisposto tutto.
Eh sì, aveva prenotato il posto, l'orario, senza calcolare minimamente Emanuelle nell'equazione, perché lei doveva solo pagare il proprio pegno.
Insomma, lui si era piazzato tra i primi tre posti, più precisamente al primo, dunque come giurato, le toccava uscire fuori a cena.

Hai preso il mio gel?

Me ne serviva un po', problemi?

No no, giusto per sapere... Ehi, ma che eleganza, allora vuoi proprio fare colpo!

Io ho già fatto colpo in palestra bello... Questo look serve per ammorbidirla il giusto che mi permetta di farla cedere ad uscire.

Calcoli sempre tutto nei minimi dettagli con lei o ti viene spontaneo?
Io tutti questi giochetti con Stella non li ho dovuti fare, ma è anche vero che sto prendendo io il tempo per riflettere.
Mi piace molto ma voglio andare per gradi, evitando coinvolgimenti in fretta e senza controllo...


Fai quello che ti senti e non forzarti, altrimenti finirai per mandare tutto all'aria...
E poi mica tutte le coppie possono essere perfettamente assortite e praticamente super compatibili come me e Visetto Imbronciato.
... Tra l'altro, quand'è che dovrebbe farti il famoso provino per il lavoro?


Il diciassette, ma su quello non ho molti timori, anzi, considerando che me la s***o ed in più sono competente, non dovrei avere rivali!

Finì di pettinarsi, Davis, sistemando meglio la camicia di cotone pesante di colore bianco, per poi mettersi su una giacca di jeans semi elegante.
I pantaloni, di tessuto invernale grigio scuro, completavano alla perfezione assieme a delle scarpe da passeggio tipo Hogan che ne slanciavano ulteriormente la figura.
Si stava allacciando la scarpa quando il MagiFonino di Cyrus squillò.

... Allora, che ti ha detto?

Mi ha confermato che stasera Emanuelle ha la serata libera, quindi è a casa...
Al momento se ne sta comoda sul divano a spiluccare delle patatine bianche ma se non ti sbrighi a breve passerà agli avanzi del pranzo.
Ho detto a Stella di temporeggiare e far finta che non abbia ancora fame ma considerando il tipo, la scusa non reggerà per molto!


Ahahahah...

Immagine

Il Valefor si mise in piedi, osservandosi allo specchio e constatando che stesse piuttosto bene, adeguato a fare la sua porca figura di fronte a Pauline.
Afferrò il proprio profumo fresco e virile, dando un paio di spruzzate nella zona petto e collo, per poi riporlo al suo posto nello scaffale del bagno.

Non mi hai nemmeno detto se la missione sia andata bene oppure no.

Poteva andare meglio, mettiamola su questo piano.

Non si dilungò troppo, forse perché c'erano dettagli di essa un po' troppo top secret da non poter rivelare nemmeno all'amico.
D'altronde anche Cyrus era spesso costretto a fare la stessa cosa quando c'erano in ballo progetti di Mercenari fin troppo attenti e prudenti.

Preferisci che io e Stella ce ne andiamo prima del tuo arrivo?

Non esiste, mi serve la manforte della migliore amica!
Se le cose vanno come previsto, alla fine lei si fingerà piuttosto indecisa e riottosa...
... A quel punto l'intervento della biondina risulterà determinante nel mandarla a cambiarsi.


... Dico seriamente, c'è qualcosa che non programmi prima?!

E dire che dei due quello che insegnava tattica e strategia era proprio il Bahamut.
Ma Davis aveva da sempre sfruttato la propria mente sveglia e furba per tutto, rapporti umani compresi.
Aveva un lato sfuggente, quasi criptico, derivante dalle proprie origini o magari dall'influenza della carriera.
Essere una Spia poneva nell'ottica di pensare e soltanto dopo agire, improvvisando al limite, ma allenandosi anche in quello.
Ma in fondo, con una patata bollente come Emanuelle, giusto un tipo simile poteva sperare di sfangarla.

Avverti Stella che sto per arrivare!

Ricevuto, buona fortuna, ne avrai bisogno...

Come sei catastrofico... Però forse hai ragione.

Appartamento Condiviso di Stella Cartwright ed Emanuelle Lamarck
Londra SemiCentrale
Venerdì 12 Gennaio 2114
Ore 19:52


DLIN DLON

Aveva chiesto a Cyrus di dire alla Cartwright di inventare un modo affinché dovesse andare la canadese ad aprire la porta.
Davis se ne stava davanti ad essa, appoggiato allo stipite esterno, con le braccia incrociate.
Ecco, così se lo sarebbe ritrovato davanti la Lamarck, in qualsiasi mise si fosse mostrata.

... Ancora così stai?
La prenotazione è per le 20:45.


Con estrema probabilità, dopo circa due secondi, la ragazza gli avrebbe chiuso di botto l'ingresso di casa in faccia.
Sorridendo tra sé, il Valefor allora avrebbe alzato un po' la voce, così che ella potesse sentirlo e forse irritarsi un altro po', ma lo scopo era quello.

È così che tratti il tuo fidanzato reduce da una missione pericolosa e potenzialmente mortale?!
... E comunque quelle adorabile ciabatte peluche ti donano incredibilmente!


Ora la palla passava completamente nelle mani di Pauline... E forse anche un po' della migliore amica, supporto segreto e traditore del biondo.
Pronostici? Nessuno, in fondo con un Fuoco fare pronostici eccessivi era praticamente impossibile, ma come già esposto al Bahamut... A Davis piaceva rischiare.
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Davis
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