Re: Centro città
Inviato: 08/04/2017, 21:44
NOTTE TRA IL 31/07 E IL 01/08 DEL 2113
Un caldo davvero fuori dal comune quell'anno.
La temperatura oscillava nella notte tra i 28° e i 31°, pur essendo in Inghilterra, stato più fresco rispetto a molti altri europei.
Il Fuoco e l'Acqua, dinamici e vorticanti nello Spirito di Callisto, non le garantivano pace, portandola a sentirsi accaldata e a sudare tanto, troppo.
Era un bagno di sudore in quel materasso con le lenzuola sfatte, mentre la bionda si rigirava di continuo, con i capelli umidi e le labbra secche.
La verità però era anche un'altra. Il sonno non stava venendo infastidito solo dal calore e dai due Elementi in conflitto di interessi, bensì dall'opera del Conflux.
Lotta.
Pondera.
Sopporta.
Tre voci che si accavallarono nella mente della bionda, mentre lentamente ella apriva gli occhi, piano piano, focalizzandosi sui contorni della camera da letto.
Alzandosi in piedi andò ad aprire la finestra per far passare quel poco filo d'aria presente, poi, decise che forse sarebbe stato meglio bere un po', causa sete tremenda.
Passando vicino al bagno però, si rese conto che il rubinetto della vasca fosse aperto ed essa, riempita oltre l'orlo, stesse straripando da poco. La chiuse subito, bagnandosi i piedi.
Di certo non si sarebbe mesa ad asciugare a notte fonda, troppo stanca e troppo caldo. Arrivò in cucina, aprendo il MagiFrigo ed afferrando una bottiglietta che finì in pochi secondi.
Per poco però non le prese un colpo quando il fornello della cucina si accese di improvviso da solo, facendo una grossissima sfiammata, esaurendosi in circa cinque secondi.
CRUNK... TRAK... FFFFRRRR... TRAK... CRUNK...
Rumori piuttosto strani provenienti dal salotto. Ma cosa stava succedendo quella dannata e fottuta notte? La donna corse verso la stanza da dove provenivano i rumori.
Lì dove teoricamente doveva esserci un tappeto, la terra sembrava essersi squarciata, facendo uscire da sotto un tronco di arbusto spesso e ramificato.
Il pavimento di ruppe di più e le ramificazioni aumentarono. Facendo qualche passo indietro, Callisto non sentì il pavimento sotto la pianta del piede e si girò di scatto.
Il vuoto più totale. Un baratro buio e indefinito che si andava a perdere nella profondità. Nemmeno il tempo di realizzare che anche l'altro terreno cedette.
La Dyther percepì il proprio corpo cadere all'indietro verso il vuoto... Inesorabile, infinito... Fino a quando... Non riaprì gli occhi ancora una volta.
Non c'è più molto tempo.
Non c'è più molto tempo.
Non c'è più molto tempo.
Un sogno. Aveva sognato ognuna di quelle stranezze dentro casa sua... Ma... Non aveva certo finito di sognare, anzi.
Callisto non era più nel suo letto, ma in un altro, molto più grande ma asettico. Non indossava la propria vestaglia estiva ma un abito colorato. Motivi rossi, blu e verdi.
Mettendosi seduta avrebbe notato la presenza di diverse tende lunghe e trasparenti. Quelle voci provenivano da una zona precisa, apparentemente lontana.
Era scalza, ma il pavimento era di liscissimo cristallo. I capelli come fosse appena stata la parrucchiere. Sveglia, non assonnata e per nulla spaventata.
Insospettabilmente, il proprio Spirito pareva placido e completamente a proprio agio in quella dimensione onirica e assolutamente silenziosa.
Oltrepassando le tende ed individuando l'unico sentiero disponibile, alla fine la donna sarebbe giunta all'interno di una grande, vastissima sala con immense vetrate scure.
Tutto fatto di cristallo lucente. Sembrava proprio che ci fosse solamente lei, ma quelle voci, allora? Che fine avevano fatto?
Le domande ebbero presto una risposta. Avanti al corpo della Veterinaria, sulla sinistra, si materializzò un Fuoco grande e potente, dove al suo interno albergava una figura umanoide maschile.
Frontalmente invece si alzò una colonna d'acqua che fece intravedere dentro di sé un'altra figura umanoide, ma in quel caso di sesso femminile.
Per concludere, a sulla destra, una stalagmite sbucò dal pavimento, aprendosi poi e rivelando l'ennesima figura, nuovamente però di sesso maschile.
Ben Arrivata Nel Limbo Dell'Oltremondo
Noi siamo "Mephit", Creature Magiche Rare e alle volte Messaggeri del Mana in persona.
Il nostro Signore e Governatore Universale ha richiesto di poter comunicare con te tramite noi.
Il sogno che hai vissuto serviva a scuotere il tuo inconscio così che le nostre voci potessero essere più udibili e nitide.