Re: Per il corridoio...
Inviato: 08/12/2012, 23:36
[tahoma]Ecco, l'aveva detto: non avrebbe mai potuto prenderlo in giro, tantomeno lo voleva; era consapevole che il suo cuore batteva solo ed esclusivamente per Vergil, quindi perché non essere onesti fin da subito?
Certo, ancora non conosceva Zephyr e non lo poteva definire un suo amico, ma questo non l'avrebbe resa meno propensa ad essere sincera con lui come ad una persona di grande affetto; era altresì consapevole che il Tassorosso non ricambiasse i suoi sentimenti, e che non c'era alcuna certezza che l'avrebbe fatto in futuro... eppure questo non diminuiva la forza dell'amore che Ariel provava per lui, un amore che in quattro anni aveva avuto modo di crescere e di consolidarsi nel suo animo.
Hai detto che ti piace, non che ci stai assieme...
Perché ti reputi non disponibile?
Forse sai già che non potrei mai piacerti quanto ti piace lui?
Tu sei indubbiamente un bel ragazzo...
Si ritrovò a dire la Grifondoro, rendendosi conto appena un secondo più tardi di aver fatto un complimento ad un ragazzo: questo la portò a far scattare la mano davanti alla sua bocca mentre le guance avvamparono con tale intensità da rendersi perfettamente visibili; il cuore si mise a battere all'impazzata e lo sguardo si abbassò al terreno, mentre la mano lasciava libera le labbra e tornava accanto al fianco.
Io, ecco... insomma, volevo dire che io... io sono innamorata di questa persona.
E lo sono da quattro anni, pur sapendo che lui non...
Si fermò un momento, e dovette deglutire in modo un po' forzato per proseguire nel suo discorso, perché non era facile per lei pronunciare quelle parole.
Non ricambia ciò che sento.
Per questo non mi reputo disponibile, perché sento di voler essere di un'altra persona.
Era stata molto chiara, o almeno lo sperava: sapeva che ad alcune ragazze sarebbe parsa una ghiotta occasione quella, avere la possibilità di farsi corteggiare da un bel ragazzo come lo era il Corvonero... ma lei non era quel tipo di persona, che giocava con la sensibilità altrui, e se sapeva fin dall'inizio che non avrebbe smesso di amare Vergil, allora perché dargli false speranze?
Io ti vorrei.
Posso rubarti il cuore?
Quella domanda, così diretta, la fece sobbalzare: alzò lo sguardo con uno scatto del viso, cercando il suo per capire se stesse scherzando; certo, c'era la possibilità che fosse una gigantesca presa in giro, ma a che pro? Che aveva mai fatto per meritarsi tanta cattiveria gratuita?
E se invece, per un qualche motivo a lei incomprensibile, Zephyr fosse stato serio... perché proprio lei? Insomma sì, poteva anche trovarla carina - per quanto Ariel facesse fatica a pensarlo - ma... non sapeva nulla del suo modo di essere a parte l'aspetto esteriore, come poteva bastargli per farlo parlare così?
Non posso certo impedirti di volerlo, ma... fossi in te, non perderei tempo.
Il mio cuore è già stato rubato da un altro.
Anche se quest'altro non lo voleva, ma quella era un'altra storia.[/tahoma]
Certo, ancora non conosceva Zephyr e non lo poteva definire un suo amico, ma questo non l'avrebbe resa meno propensa ad essere sincera con lui come ad una persona di grande affetto; era altresì consapevole che il Tassorosso non ricambiasse i suoi sentimenti, e che non c'era alcuna certezza che l'avrebbe fatto in futuro... eppure questo non diminuiva la forza dell'amore che Ariel provava per lui, un amore che in quattro anni aveva avuto modo di crescere e di consolidarsi nel suo animo.
Hai detto che ti piace, non che ci stai assieme...
Perché ti reputi non disponibile?
Forse sai già che non potrei mai piacerti quanto ti piace lui?
Tu sei indubbiamente un bel ragazzo...
Si ritrovò a dire la Grifondoro, rendendosi conto appena un secondo più tardi di aver fatto un complimento ad un ragazzo: questo la portò a far scattare la mano davanti alla sua bocca mentre le guance avvamparono con tale intensità da rendersi perfettamente visibili; il cuore si mise a battere all'impazzata e lo sguardo si abbassò al terreno, mentre la mano lasciava libera le labbra e tornava accanto al fianco.
Io, ecco... insomma, volevo dire che io... io sono innamorata di questa persona.
E lo sono da quattro anni, pur sapendo che lui non...
Si fermò un momento, e dovette deglutire in modo un po' forzato per proseguire nel suo discorso, perché non era facile per lei pronunciare quelle parole.
Non ricambia ciò che sento.
Per questo non mi reputo disponibile, perché sento di voler essere di un'altra persona.
Era stata molto chiara, o almeno lo sperava: sapeva che ad alcune ragazze sarebbe parsa una ghiotta occasione quella, avere la possibilità di farsi corteggiare da un bel ragazzo come lo era il Corvonero... ma lei non era quel tipo di persona, che giocava con la sensibilità altrui, e se sapeva fin dall'inizio che non avrebbe smesso di amare Vergil, allora perché dargli false speranze?
Io ti vorrei.
Posso rubarti il cuore?
Quella domanda, così diretta, la fece sobbalzare: alzò lo sguardo con uno scatto del viso, cercando il suo per capire se stesse scherzando; certo, c'era la possibilità che fosse una gigantesca presa in giro, ma a che pro? Che aveva mai fatto per meritarsi tanta cattiveria gratuita?
E se invece, per un qualche motivo a lei incomprensibile, Zephyr fosse stato serio... perché proprio lei? Insomma sì, poteva anche trovarla carina - per quanto Ariel facesse fatica a pensarlo - ma... non sapeva nulla del suo modo di essere a parte l'aspetto esteriore, come poteva bastargli per farlo parlare così?
Non posso certo impedirti di volerlo, ma... fossi in te, non perderei tempo.
Il mio cuore è già stato rubato da un altro.
Anche se quest'altro non lo voleva, ma quella era un'altra storia.[/tahoma]