Re: Per il corridoio
Inviato: 20/11/2019, 0:13
A CHI HAI DATO DELL'IDIOTA, BRUTTO IMBECILLE?
N-non era quello il s-senso della...
Dì le tue ultime parole Laars, perché sto per mandarti all'altro mondo...
Manco lo stesse per uccidere veramente.
Perché non stava per ucciderlo sul serio, giusto?
Ci fu un millesimo di secondo nel quale non fu così tanto certo che la ragazza avesse solo intenzione di garantirgli un'ampia sofferenza.
Il raziocinio arrivò in suo soccorso molto in fretta, ma semplicemente per tranquillizzarlo sul fatto che probabilmente la compagna di scuola non fosse una assassina.
Ciò però non significava che lo avrebbe ugualmente fatto volare a destra e sinistra con abbondanza di tonfi o lividi per tutto il corpo.
Sarebbe stata sicuramente punita per quello, ma a quanto pare non le interessava.
Chiuse gli occhi, aspettando ormai l'infausto fato prossimo, ma poté riaprirli quasi subito all'arrivo della salvatrice dallo sguardo angelico.
Fossi in te metterei giù quella bacchetta, Halliwell... A meno che tu non voglia finire direttamente nell'ufficio della Preside Bergman...
Memorizzò il cognome della pazza dalla bacchetta facile, ma questo solo per inserirla nel promemoria delle femmine da cui stare distante anni luce.
Nella lista risultavano anche quella stessa Prefetta appena arrivata ed altre due sue amiche.
Quando il fidanzato di Ingrid lo aveva minacciato, lei stava di spalle assieme a loro, quindi non aveva capito quale delle tre rimuovere da qualsiasi campo visivo.
Il disappunto si dipinse sul volto della Grifondoro, che scoccò un'occhiata infastidita e rancorosa verso la Serpeverde.
Si può sapere che cosa sta succedendo?
L-lei è convinta che io le abbia sottratto di nascosto l'indumento intimo, ma sono stato incastrato Signorina Prefetta, glielo posso assicurare!
"Signorina Prefetta"... Parli proprio come un imbecille!
Era abituato a sentirsi chiamare così.
Alla Cyprus avevano iniziato molto prima, seppur per motivazioni differenti.
Dopo la lunga lista di errori idioti commessi in classe durante le lezioni di Pozioni, arrivare a definirlo "cretino" o complimenti annessi fu un attimo.
Quindi le parole della ragazza non lo offesero o toccarono chissà quanto, spingendolo solo ad abbassare nuovamente lo sguardo.
Forse parlerebbe in maniera meno agitata se tu la smettessi di terrorizzare il prossimo.
Questo rospo schifoso mi ha fregato le mutandine!
No, non te le ha fregate... Alcuni Delfinazzurro hanno deciso di farvi uno scherzo, li ho sentiti parlottare prima mentre scendevo le scale...
Ecco! Visto? Che ti dicevo? Quelli lì ridevano un po' troppo in effetti...
Spostò l'attenzione sulla Prefetta, ricevendo l'occhiolino e rispondendo con un sorriso debole ed anche piuttosto imbarazzato.
Non si sentiva colpevole, ma allo stesso tempo essere al centro di una questione simile lo metteva a disagio.
Per fortuna che la ragazza aveva intercettato i due compagni maledetti, altrimenti sarebbe passato per sempre come un maniaco ladro di biancheria.
Di sicuro non il miglior biglietto da visita.
Tu sei Kenneth Laars, il nuovo arrivato, dico bene?
Eh? Sì!
Restituiscile ciò che è suo... Così almeno ci lascerà in pace...
Annuì, andando svelto ad afferrare l'indumento intimo rimasto dentro la cartella.
Non fece neanche in tempo a metterlo un minimo in mostra che Buffy lo intercettò subito, riprendendolo alla velocità del suono.
Di sicuro i riflessi e la sveltezza fisica non le mancavano affatto.
Non per nulla nel Club dei Duellanti era un vero e proprio asso.
A proposito... Farò rapporto alla tua Caposcuola per questo comportamento inammissibile.
Mi pare che questa settimana tu non avessi ancora ricevuto punizioni... Sto dicendo bene?
Non vorrei mai rovinarti il record...
Fo****i Brouwer.
M-ma no, Prefetta, non ce n'è bisogno!
C'è stato un malinteso e lei aveva tutti il diritto di arrabbiarsi...
... Alla fine è stata violata la sua privacy e...
Probabilmente a quel punto Buffy lo avrebbe fissato ancora peggio di prima, intimandogli di stare zitto e non proseguire oltre con le difese.
Lui deglutì, mettendosi una zip metaforica sulle labbra, chiedendosi perché tanto fastidio, alla fine voleva solo evitarle una punizione.
Guardò la bionda andarsene una volta per tutte e per un singolo istante gli cadde l'occhio sulla zona del fondoschiena generoso.
Si pentì e incolpò quasi subito per quell'occhiata e scosse la testa.
Già le aveva rubato le mutandine senza volerlo, doveva mancarla ancora più di rispetto in quel modo?
Cosa avrebbero detto i suoi parenti, la sua famiglia, nel sapere una cosa simile?
Meglio che il cugino Robyn certe cose non venisse a saperle e non nel senso inteso dal Corvonero.
Molto piacere, il mio nome è Ingrid Brouwer... E mi scuso a nome dell'intera scuola per quello che hai dovuto patire a causa di quella squilibrata.
Piacere mio Prefetta Brouwer!
Non ce n'è bisogno, più che squilibrata forse direi esageratamente agitata...
Non tutti gli studenti qui sono come lei, per fortuna di soggetti simili ce ne sono davvero pochi.
Eheheh...
Piuttosto, credo proprio che farò un bel discorsetto a quei Delfinazzurro, così almeno ti lasceranno in pace.
La prossima volta, però, invece di fuggire, ti consiglio di parlare direttamente con un docente: quella poteva davvero farti molto male...
Avrei voluto, ma lei se n'è accorta proprio mentre estraevo l'indumento dalla tracolla.
Qualcuno deve averla indirizzata da me all'istante e a quel punto, vedendola così indisposta al dialogo...
Se l'era data a gambe come un codardo.
Il sunto del discorso era quello e non era necessario che terminasse la frase.
Non era esattamente il miglior prototipo di coraggio e questo suo malgrado lo doveva alla madre.
Nessuno lo avrebbe mai e poi mai accomunato a suo cugino, anzi, quasi sicuramente la stessa Ingrid pensava che fosse solo un semplice caso di omonimia del cognome.
Hai da fare?
Qual è la tua prossima lezione?
Aritmanzia... A proposito, tu sei l'Assistente del Professore, vero?
Ti ho vista l'altro ieri durante le interrogazioni, hai messo dei brutti voti a tre miei compagni del terzo anno.
I ricordi affioravano a poco a poco e questo succedeva perché lui stesso ancora stava assimilando più concetti insieme.
Hogwarts era un mondo davvero grande e vasto, per niente accomunabile alla Cyprus sotto tutti gli aspetti.
Giusto per dirne una, non era ancora riuscito a visitare i Giardini ed esplorarli un po'.
Conosceva la zona delle Serre solo perché erano luogo di lezione.
La professoressa Vilvarin era geniale ed anche il suo Assistente e Vice Professore Seal lasciava esterrefatti per la sua cultura in materia.
Lì non c'era un singolo docente che non dimostrasse una bravura fuori dal comune, proprio come la sua preferita, la Professoressa Cartwright, ovviamente.
Ma anche il Professor Remingford era eccezionale, seppur la sua branca di studio non fosse tra le sue preferite.
Se vuoi ti accompagno io, almeno nessuno tenterà di disturbarti di nuovo.
Oh ma sei ferito... Forse è meglio passare prima in Infermeria...
No no, è appena qualche contusione leggera, passerà da sola!
Grazie per la premura ma davvero, non fa niente... Ci manca solo che mi prendano per quello che si è fatto proteggere dalla Prefetta.
Farò più attenzione in futuro e magari incanterò la cerniera della cartella affinché resti ben sigillata...
Arrivati nei pressi di una scalinata, vide distintamente la classe del sesto e settimo anno di Grifondoro assieme alle rispettive di Tassorosso accedere all'aula di DCAO.
Tra di loro spiccò Buffy. Ma la figura che si accorse di lui all'istante fu probabilmente ancora più pericolosa.
Abbastanza alto, piuttosto muscoloso e longilineo, con il mento squadrato e il taglio degli occhi da duro.
Molti lo avevano soprannominato il "Typhon della Nuova Generazione", forse anche perché apparteneva alla stessa Casata, ovvero i Dragargenteo.
Elijah Krum, discendente del famoso giocatore di Quidditch Viktor Krum, legame familiare che lo faceva sentire di diritto la nuova promessa sportiva del Mondo Magico.
Per metà bulgaro e per metà scozzese, era considerato né più e né meno tra le più spiccate celebrità scolastiche.
Anche lui vestiva il ruolo di Cercatore ma sopratutto... Quello di fidanzato della bella e angelica Ingrid Brouwer.
Che stai combinando con quello sfigato?
L'occhiata che arrivò alla bionda platino sembrava far intendere proprio una domanda simile.
Subito dopo, il fidanzato geloso assottigliò la vista proprio sul famoso "sfigato", facendogli formicolare la spina dorsale (ammesso che in quell'istante ne possedesse una).
Un cenno verso tre suoi compagni del settimo anno, forse per indicare loro di tenere sotto sorveglianza entrata ed uscita della Torre dei Corvi.
Ci mancava soltanto quell'inconveniente.
F-forse se potessi parlare con lui ammetto che non mi dispiacerebbe!
Tre giorni fa mi ha minacciato dicendomi che se mi avesse visto guardarti da lontano ancora una volta, mi avrebbe fatto bere l'acqua di tutti i water del bagno di Mirtilla.
... A-aspetta, non significa che ti stavo guardando davvero, io stavo guardando le Clessidre e i punteggi, ma tu eri là in mezzo, in linea visiva, capisci?
La porta dell'aula si richiuse e lui non poté fare altro che sbuffare stanco e affranto da quella giornata dalla sfortuna indecente.
Com'era possibile che dovunque andasse puntualmente gli dovesse capitare qualcosa di pessimo?
Anche in quel caso, uno come Robyn avrebbe saputo dare la risposta più azzeccata... E probabilmente anche lo zio Sandyon, in modo ancora più sprezzante e schietto.
Ma Kenneth non era un vero Laars o un vero Vastnor, non nel senso inteso da loro.
Non c'era niente che lo accomunava a nessuno degli altri a cominciare proprio dalla sicurezza, dal successo e dal talento.
Decise di avvicinarsi ad una delle nuovissime macchinette distributrici automagiche installate per i corridoi.
Inserì tre falci, facendo intendere alla Prefetta che le avrebbe offerto qualsiasi cosa desiderasse, tanto ormai la frittata era fatta, che il fidanzato li beccasse pure a quel punto.
... Ma quella ragazza prende sempre d'aceto così facilmente?
Ha estratto la bacchetta ancora prima che riuscissi ad esprime una sola sillaba...
Comunque dico sul serio, te lo chiedo per favore, non fare rapporto, non è necessario.
E poi la bacchetta me l'ha puntata sul naso però mica ha fatto magie!
Nel tentativo di scagionarla da ogni accusa però, non fece altro che mettere la pulce nell'orecchio alla Prefetta.
Perché sottolineare quel dettaglio, considerando che tanto lei fosse apparsa dopo e non durante l'inseguimento.
Se Ingrid glielo avesse fatto notare, sarebbe subito trasalito, cercando di emettere dei suoni con la bocca ma con scarsa riuscita.
Aveva appena aggravato ulteriormente la situazione e questo poteva significare solo un altro buon motivo per prenderlo a pugni e calci.
No aspetta senti, adesso è colpa mia, tutta colpa mia.
Se non avessi aggiunto quel dettaglio e tu avessi comunque deciso di punirla, i 40 punti in meno sarebbero rimasti 4, 5, 6 o 7 ma non di più.
Farò qualsiasi cosa ma per favore non... Sporgere denuncia?
... Si dice così?
Un po' di solidarietà femminile, no?
Pensa se ti avessi rubato le mutandine, pensa a cosa ci avrei potuto fare!
... No aspetta, non pensarlo, era solo per farti capire che, oh Dio...
N-non era quello il s-senso della...
Dì le tue ultime parole Laars, perché sto per mandarti all'altro mondo...
Manco lo stesse per uccidere veramente.
Perché non stava per ucciderlo sul serio, giusto?
Ci fu un millesimo di secondo nel quale non fu così tanto certo che la ragazza avesse solo intenzione di garantirgli un'ampia sofferenza.
Il raziocinio arrivò in suo soccorso molto in fretta, ma semplicemente per tranquillizzarlo sul fatto che probabilmente la compagna di scuola non fosse una assassina.
Ciò però non significava che lo avrebbe ugualmente fatto volare a destra e sinistra con abbondanza di tonfi o lividi per tutto il corpo.
Sarebbe stata sicuramente punita per quello, ma a quanto pare non le interessava.
Chiuse gli occhi, aspettando ormai l'infausto fato prossimo, ma poté riaprirli quasi subito all'arrivo della salvatrice dallo sguardo angelico.
Fossi in te metterei giù quella bacchetta, Halliwell... A meno che tu non voglia finire direttamente nell'ufficio della Preside Bergman...
Memorizzò il cognome della pazza dalla bacchetta facile, ma questo solo per inserirla nel promemoria delle femmine da cui stare distante anni luce.
Nella lista risultavano anche quella stessa Prefetta appena arrivata ed altre due sue amiche.
Quando il fidanzato di Ingrid lo aveva minacciato, lei stava di spalle assieme a loro, quindi non aveva capito quale delle tre rimuovere da qualsiasi campo visivo.
Il disappunto si dipinse sul volto della Grifondoro, che scoccò un'occhiata infastidita e rancorosa verso la Serpeverde.
Si può sapere che cosa sta succedendo?
L-lei è convinta che io le abbia sottratto di nascosto l'indumento intimo, ma sono stato incastrato Signorina Prefetta, glielo posso assicurare!
"Signorina Prefetta"... Parli proprio come un imbecille!
Era abituato a sentirsi chiamare così.
Alla Cyprus avevano iniziato molto prima, seppur per motivazioni differenti.
Dopo la lunga lista di errori idioti commessi in classe durante le lezioni di Pozioni, arrivare a definirlo "cretino" o complimenti annessi fu un attimo.
Quindi le parole della ragazza non lo offesero o toccarono chissà quanto, spingendolo solo ad abbassare nuovamente lo sguardo.
Forse parlerebbe in maniera meno agitata se tu la smettessi di terrorizzare il prossimo.
Questo rospo schifoso mi ha fregato le mutandine!
No, non te le ha fregate... Alcuni Delfinazzurro hanno deciso di farvi uno scherzo, li ho sentiti parlottare prima mentre scendevo le scale...
Ecco! Visto? Che ti dicevo? Quelli lì ridevano un po' troppo in effetti...
Spostò l'attenzione sulla Prefetta, ricevendo l'occhiolino e rispondendo con un sorriso debole ed anche piuttosto imbarazzato.
Non si sentiva colpevole, ma allo stesso tempo essere al centro di una questione simile lo metteva a disagio.
Per fortuna che la ragazza aveva intercettato i due compagni maledetti, altrimenti sarebbe passato per sempre come un maniaco ladro di biancheria.
Di sicuro non il miglior biglietto da visita.
Tu sei Kenneth Laars, il nuovo arrivato, dico bene?
Eh? Sì!
Restituiscile ciò che è suo... Così almeno ci lascerà in pace...
Annuì, andando svelto ad afferrare l'indumento intimo rimasto dentro la cartella.
Non fece neanche in tempo a metterlo un minimo in mostra che Buffy lo intercettò subito, riprendendolo alla velocità del suono.
Di sicuro i riflessi e la sveltezza fisica non le mancavano affatto.
Non per nulla nel Club dei Duellanti era un vero e proprio asso.
A proposito... Farò rapporto alla tua Caposcuola per questo comportamento inammissibile.
Mi pare che questa settimana tu non avessi ancora ricevuto punizioni... Sto dicendo bene?
Non vorrei mai rovinarti il record...
Fo****i Brouwer.
M-ma no, Prefetta, non ce n'è bisogno!
C'è stato un malinteso e lei aveva tutti il diritto di arrabbiarsi...
... Alla fine è stata violata la sua privacy e...
Probabilmente a quel punto Buffy lo avrebbe fissato ancora peggio di prima, intimandogli di stare zitto e non proseguire oltre con le difese.
Lui deglutì, mettendosi una zip metaforica sulle labbra, chiedendosi perché tanto fastidio, alla fine voleva solo evitarle una punizione.
Guardò la bionda andarsene una volta per tutte e per un singolo istante gli cadde l'occhio sulla zona del fondoschiena generoso.
Si pentì e incolpò quasi subito per quell'occhiata e scosse la testa.
Già le aveva rubato le mutandine senza volerlo, doveva mancarla ancora più di rispetto in quel modo?
Cosa avrebbero detto i suoi parenti, la sua famiglia, nel sapere una cosa simile?
Meglio che il cugino Robyn certe cose non venisse a saperle e non nel senso inteso dal Corvonero.
Molto piacere, il mio nome è Ingrid Brouwer... E mi scuso a nome dell'intera scuola per quello che hai dovuto patire a causa di quella squilibrata.
Piacere mio Prefetta Brouwer!
Non ce n'è bisogno, più che squilibrata forse direi esageratamente agitata...
Non tutti gli studenti qui sono come lei, per fortuna di soggetti simili ce ne sono davvero pochi.
Eheheh...
Piuttosto, credo proprio che farò un bel discorsetto a quei Delfinazzurro, così almeno ti lasceranno in pace.
La prossima volta, però, invece di fuggire, ti consiglio di parlare direttamente con un docente: quella poteva davvero farti molto male...
Avrei voluto, ma lei se n'è accorta proprio mentre estraevo l'indumento dalla tracolla.
Qualcuno deve averla indirizzata da me all'istante e a quel punto, vedendola così indisposta al dialogo...
Se l'era data a gambe come un codardo.
Il sunto del discorso era quello e non era necessario che terminasse la frase.
Non era esattamente il miglior prototipo di coraggio e questo suo malgrado lo doveva alla madre.
Nessuno lo avrebbe mai e poi mai accomunato a suo cugino, anzi, quasi sicuramente la stessa Ingrid pensava che fosse solo un semplice caso di omonimia del cognome.
Hai da fare?
Qual è la tua prossima lezione?
Aritmanzia... A proposito, tu sei l'Assistente del Professore, vero?
Ti ho vista l'altro ieri durante le interrogazioni, hai messo dei brutti voti a tre miei compagni del terzo anno.
I ricordi affioravano a poco a poco e questo succedeva perché lui stesso ancora stava assimilando più concetti insieme.
Hogwarts era un mondo davvero grande e vasto, per niente accomunabile alla Cyprus sotto tutti gli aspetti.
Giusto per dirne una, non era ancora riuscito a visitare i Giardini ed esplorarli un po'.
Conosceva la zona delle Serre solo perché erano luogo di lezione.
La professoressa Vilvarin era geniale ed anche il suo Assistente e Vice Professore Seal lasciava esterrefatti per la sua cultura in materia.
Lì non c'era un singolo docente che non dimostrasse una bravura fuori dal comune, proprio come la sua preferita, la Professoressa Cartwright, ovviamente.
Ma anche il Professor Remingford era eccezionale, seppur la sua branca di studio non fosse tra le sue preferite.
Se vuoi ti accompagno io, almeno nessuno tenterà di disturbarti di nuovo.
Oh ma sei ferito... Forse è meglio passare prima in Infermeria...
No no, è appena qualche contusione leggera, passerà da sola!
Grazie per la premura ma davvero, non fa niente... Ci manca solo che mi prendano per quello che si è fatto proteggere dalla Prefetta.
Farò più attenzione in futuro e magari incanterò la cerniera della cartella affinché resti ben sigillata...
Arrivati nei pressi di una scalinata, vide distintamente la classe del sesto e settimo anno di Grifondoro assieme alle rispettive di Tassorosso accedere all'aula di DCAO.
Tra di loro spiccò Buffy. Ma la figura che si accorse di lui all'istante fu probabilmente ancora più pericolosa.
Abbastanza alto, piuttosto muscoloso e longilineo, con il mento squadrato e il taglio degli occhi da duro.
Molti lo avevano soprannominato il "Typhon della Nuova Generazione", forse anche perché apparteneva alla stessa Casata, ovvero i Dragargenteo.
Elijah Krum, discendente del famoso giocatore di Quidditch Viktor Krum, legame familiare che lo faceva sentire di diritto la nuova promessa sportiva del Mondo Magico.
Per metà bulgaro e per metà scozzese, era considerato né più e né meno tra le più spiccate celebrità scolastiche.
Anche lui vestiva il ruolo di Cercatore ma sopratutto... Quello di fidanzato della bella e angelica Ingrid Brouwer.
Che stai combinando con quello sfigato?
L'occhiata che arrivò alla bionda platino sembrava far intendere proprio una domanda simile.
Subito dopo, il fidanzato geloso assottigliò la vista proprio sul famoso "sfigato", facendogli formicolare la spina dorsale (ammesso che in quell'istante ne possedesse una).
Un cenno verso tre suoi compagni del settimo anno, forse per indicare loro di tenere sotto sorveglianza entrata ed uscita della Torre dei Corvi.
Ci mancava soltanto quell'inconveniente.
F-forse se potessi parlare con lui ammetto che non mi dispiacerebbe!
Tre giorni fa mi ha minacciato dicendomi che se mi avesse visto guardarti da lontano ancora una volta, mi avrebbe fatto bere l'acqua di tutti i water del bagno di Mirtilla.
... A-aspetta, non significa che ti stavo guardando davvero, io stavo guardando le Clessidre e i punteggi, ma tu eri là in mezzo, in linea visiva, capisci?
La porta dell'aula si richiuse e lui non poté fare altro che sbuffare stanco e affranto da quella giornata dalla sfortuna indecente.
Com'era possibile che dovunque andasse puntualmente gli dovesse capitare qualcosa di pessimo?
Anche in quel caso, uno come Robyn avrebbe saputo dare la risposta più azzeccata... E probabilmente anche lo zio Sandyon, in modo ancora più sprezzante e schietto.
Ma Kenneth non era un vero Laars o un vero Vastnor, non nel senso inteso da loro.
Non c'era niente che lo accomunava a nessuno degli altri a cominciare proprio dalla sicurezza, dal successo e dal talento.
Decise di avvicinarsi ad una delle nuovissime macchinette distributrici automagiche installate per i corridoi.
Inserì tre falci, facendo intendere alla Prefetta che le avrebbe offerto qualsiasi cosa desiderasse, tanto ormai la frittata era fatta, che il fidanzato li beccasse pure a quel punto.
... Ma quella ragazza prende sempre d'aceto così facilmente?
Ha estratto la bacchetta ancora prima che riuscissi ad esprime una sola sillaba...
Comunque dico sul serio, te lo chiedo per favore, non fare rapporto, non è necessario.
E poi la bacchetta me l'ha puntata sul naso però mica ha fatto magie!
Nel tentativo di scagionarla da ogni accusa però, non fece altro che mettere la pulce nell'orecchio alla Prefetta.
Perché sottolineare quel dettaglio, considerando che tanto lei fosse apparsa dopo e non durante l'inseguimento.
Se Ingrid glielo avesse fatto notare, sarebbe subito trasalito, cercando di emettere dei suoni con la bocca ma con scarsa riuscita.
Aveva appena aggravato ulteriormente la situazione e questo poteva significare solo un altro buon motivo per prenderlo a pugni e calci.
No aspetta senti, adesso è colpa mia, tutta colpa mia.
Se non avessi aggiunto quel dettaglio e tu avessi comunque deciso di punirla, i 40 punti in meno sarebbero rimasti 4, 5, 6 o 7 ma non di più.
Farò qualsiasi cosa ma per favore non... Sporgere denuncia?
... Si dice così?
Un po' di solidarietà femminile, no?
Pensa se ti avessi rubato le mutandine, pensa a cosa ci avrei potuto fare!
... No aspetta, non pensarlo, era solo per farti capire che, oh Dio...
Immagine esplicativa del cervello di Kenneth: