Re: Per il corridoio...
Inviato: 06/06/2013, 18:00
Fu un lungo attimo. Era così, ogni volta che provava un incantesimo: c'erano quei pochi istanti, subito dopo averlo scagliato, in cui non sapeva se le era riuscito o meno, quindi se ne stava in attesa, con gli occhi puntati di fronte a lei, in preda alla curiosità. Per fortuna, in quell'occasione l'aspettativa fu soddisfatta.
Ce l'aveva fatta. Quell'incantesimo le era riuscito così, al primo colpo. Stentava davvero a crederci, quasi come se non credesse di essere in grado di lanciare incantesimi complessi. In effetti, a scuola andava piuttosto bene, ma nelle materie in cui si usava la bacchetta (trasfigurazione, incantesimi, difesa contro le arte oscure) non eccelleva. Per questo fu una sorpresa.
Si ho visto! Sei stata bravissima! Batti il cinque!
Si era rivolta a Peter, non appena aveva intravisto l'uccellino zampettare sul davanzale interno e lui pareva entusiasta esattamente quanto lei.
Aveva forse trovato un compare?
Grazie!
Rispose al complimento, prima di allungare la mano destra, ovvero quella senza bacchetta, in sua direzione e battere il cinque.
I palmi dei due ragazzini si unirono in un piccolo scroscio sonoro.
Non l'avevo mai provato, direi che il risultato è perfetto!
Aggiunse, guardando ora in direzione del pettirosso che, come lei, stava lentamente prendendo confidenza con l'accaduto. Se lei doveva ficcarsi in testa il fatto di aver fatto bene un incantesimo, la gomma doveva capire che ora non era più un oggetto, ma un animale.
Ehi, adesso cerca di tranquillizzare la tua testa...
Sentì le mani del Corvonero cercare di fermarla e lei docilmente si lasciò accasciare per terra. Forse il suo entusiasmo era stato davvero eccessivo.
Mi gira un po' la testa, ma sto bene.
Lo rassicurò, mentre lentamente si sedeva sul pavimento, con la schiena poggiata al muro di pietra della Torre Ovest. La mano di lui appoggiata alla sua spalla non la dava per nulla fastidio; in realtà in quel momento quasi non se ne accorse.
Inspirò profondamente, poi espirò; questo per circa cinque volte.
Che dici? Sarà pronto per volare?
Chiese infine, riferendosi al pettirosso, sempre più a suo agio nel suo nuovo corpo.
Non potevano fare altro per lui: la finestra alle sue spalle era aperta, ora doveva solo prender coraggio e spiccare il volo.
Lo fissò per qualche istante, quindi tornò a rivolgersi al compagno.
Aspettiamo un po' qui finchè non vola via, va bene?
Ora che aveva compiuto il "miracolo", non voleva assolutamente perdersi la scena finale.
Ce l'aveva fatta. Quell'incantesimo le era riuscito così, al primo colpo. Stentava davvero a crederci, quasi come se non credesse di essere in grado di lanciare incantesimi complessi. In effetti, a scuola andava piuttosto bene, ma nelle materie in cui si usava la bacchetta (trasfigurazione, incantesimi, difesa contro le arte oscure) non eccelleva. Per questo fu una sorpresa.
Si ho visto! Sei stata bravissima! Batti il cinque!
Si era rivolta a Peter, non appena aveva intravisto l'uccellino zampettare sul davanzale interno e lui pareva entusiasta esattamente quanto lei.
Aveva forse trovato un compare?
Grazie!
Rispose al complimento, prima di allungare la mano destra, ovvero quella senza bacchetta, in sua direzione e battere il cinque.
I palmi dei due ragazzini si unirono in un piccolo scroscio sonoro.
Non l'avevo mai provato, direi che il risultato è perfetto!
Aggiunse, guardando ora in direzione del pettirosso che, come lei, stava lentamente prendendo confidenza con l'accaduto. Se lei doveva ficcarsi in testa il fatto di aver fatto bene un incantesimo, la gomma doveva capire che ora non era più un oggetto, ma un animale.
Ehi, adesso cerca di tranquillizzare la tua testa...
Sentì le mani del Corvonero cercare di fermarla e lei docilmente si lasciò accasciare per terra. Forse il suo entusiasmo era stato davvero eccessivo.
Mi gira un po' la testa, ma sto bene.
Lo rassicurò, mentre lentamente si sedeva sul pavimento, con la schiena poggiata al muro di pietra della Torre Ovest. La mano di lui appoggiata alla sua spalla non la dava per nulla fastidio; in realtà in quel momento quasi non se ne accorse.
Inspirò profondamente, poi espirò; questo per circa cinque volte.
Che dici? Sarà pronto per volare?
Chiese infine, riferendosi al pettirosso, sempre più a suo agio nel suo nuovo corpo.
Non potevano fare altro per lui: la finestra alle sue spalle era aperta, ora doveva solo prender coraggio e spiccare il volo.
Lo fissò per qualche istante, quindi tornò a rivolgersi al compagno.
Aspettiamo un po' qui finchè non vola via, va bene?
Ora che aveva compiuto il "miracolo", non voleva assolutamente perdersi la scena finale.