Re: Parigi
Inviato: 31/10/2014, 21:39
§ Lunedì 29 Febbraio 2109 . Ufficio Giuridico Montesquieu/Remingford . ore 13.57 §
Uhm, sì, capisco.
È sicuro che qui ci sia tutta la documentazione che le ho chiesto? È importante non dimenticarsi nulla, nemmeno il più piccolo dettaglio.
Seria, competente, professionale, così appariva sul lavoro Danielle Montesquieu: d'altronde, lì a Parigi, era una dei MagiAvvocati più quotati - se non la più quotata in assoluto - quindi doveva dimostrarsi impeccabile fin dalla prima impressione; non a caso aveva scelto i mobili più costosi, pregiati e di antiquariato per arredare il suo studio, non a caso non si faceva mai mancare fiori freschi nella stanza ed una selezione sempre aggiornata di strumenti d'ultima generazione magi-tecnologica, e non a caso non si presentava mai a lavoro con un capello fuori posto. Anche in quella tarda mattina, ad esempio, la donna si era presentata con uno stile impeccabile: capelli ordinatamente sciolti e mossi, una gonna a tubino nera e al ginocchio, una camicetta semi trasparente nera con sotto un body dello stesso colore e delle scarpe décolletées nere col tacco, un look sobrio, elegante ma con quel tocco di delicata sensualità che faceva parte di lei.
Sapeva bene che quella era una sorta di maschera esteriore, poiché chi la conosceva bene era consapevole di quanto fosse diversa dalla persona formale, educata e per certi versi fredda che mostrava all'esterno... ma la Contessa di Andorra era consapevole di non poter fare diversamente sul posto di lavoro, un po' perché quello era un ambiente competitivo e che richiedeva uno strato spesso di peli sullo stomaco, ed un po' perché, vista la nomea che si era fatta, doveva assolutamente cercare di tener fede al soprannome che le era stato dato.
Mentre Danielle riguardava per l'ennesima volta i documenti che Mister Cutter le aveva portato, la mente vagò per un secondo sulla lunga settimana che l'attendeva, e sul weekend che finalmente le avrebbe permesso di rilassarsi un po' in compagnia di Cole: frequentare l'uomo e stare con lui le aveva permesso, nel tempo, di comprendere le sfumature delicate di un rapporto serio e monogamo; lei, ad esempio, ad un certo punto aveva dato per scontato che la loro fosse una relazione vera e propria, che stessero insieme... mentre per Darksteel non era stato affatto ovvio visto che non ne avevano mai parlato apertamente, dimostrandole così che a volte le cose implicite per lei non lo erano per il resto del mondo.
Sì, dunque, mi pare ci sia davvero tutto.
Esaminerò la documentazione il prima possibile, e per la fine della settimana dovrei riuscire a--
La porta del suo ufficio venne spalancata - sfondata - con un calcio, facendo balzare in piedi Danielle che lanciò anche un urlo a metà tra lo spaventato ed il sorpreso.
Azzardati a muovere un muscolo e sei un uomo morto!
Era una persona solitamente composta, la Montesquieu, ma l'entrata del Capitano dei Sicari la sconvolse al punto da ritrovarsi pietrificata sul posto, con gli occhi spalancati ed il colorito pallido.
Ti dichiaro in arresto per attentato alla pubblica legge magica!
Mani in alto dannato bastardo.
Attentato... ?
Quell'uomo voleva... ucciderla?
Il cuore le batteva all'impazzata nel petto, il respiro era corto ed irregolare, per lo spavento, la sorpresa e l'inquietudine: sapeva bene di essere considerata una minaccia da molti, ma non avrebbe mai pensato che ci sarebbe andata così vicina... così vicina all'essere uccisa.
... Stai bene?
Ho ricevuto la confessione di un complice dieci minuti fa.
Non so ancora chi, ma la tua adesione alla causa contro la "United Magic Resource" non è ben voluta.
... ho bisogno d'aria.
Rispose di rimando Danielle, appena tremante, chiedendo silenziosamente all'uomo se, dopo aver consegnato il suo quasi-assassino al Ministero, sarebbe potuto tornare subito da lei: voleva che portasse via la persona che stava per porre fine alla sua vita, non voleva vederla lì un secondo di più... ma voleva altresì che Cole tornasse immediatamente da lei, dopo.
E se l'uomo l'avesse fatto, l'avrebbe trovata sul balcone del proprio ufficio - con la vista che dava su Parigi - le braccia incrociate sulla fronte e l'espressione ancora incredula e spaesata che subito si fermò su di lui.
Se tu non fossi arrivato... sarei morta, di sicuro. - mormorò, passandosi lentamente una mano tra i capelli prima di avvicinarsi al corpo dell'uomo ed abbracciarlo, in silenzio.
Forse al momento era la cosa di cui aveva più bisogno in assoluto.