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Marsiglia

Messaggioda Monique » 08/06/2015, 22:21

Era sconcertato?
Arrabbiato?
Spaventato?
Monique non sapeva che pensare, a parte che avrebbe tanto, tanto voluto potergli leggere nel pensiero in quel momento: sostenne il suo sguardo col proprio, lucido, le mani che proteggevano il grembo in un gesto spontaneo non perché pensasse che il marito potesse farle in alcun modo del male, ma perché temeva che non fosse felice, e che quella non felicità potesse arrivare fino ai gemelli, come se potessero in qualche modo percepirla.
Invece... Sandyon la abbracciò forte, istintivamente, lasciandola sorpresa, basita... e commossa: ricambiò quella stretta, chiudendo gli occhi e lasciandosi avvolgere dal calore di quell'abbraccio, dalla certezza appena ottenuta che nonostante le paure, i dubbi e le incertezze, il marito era felice quanto lei per l'avvenimento.

Bravissima amore mio... Bravissima...
... Sniff... Sniff...

Sandyon...

Nonostante avesse recuperato gran parte della sua anima, capitava di rado che l'uomo si mostrasse tanto commosso: eppure, in quel momento, egli aveva le lacrime agli occhi, e la guardava felice, felice quanto lo era Monique; ricambiò il bacio sulle labbra all'istante, stringendosi a lui e ridendo come una bambina quando la fece volteggiare in aria.
Ora che sapeva quanto Sandyon fosse felice, ora che non doveva preoccuparsi più di nulla che non fosse la loro splendida famiglia, poteva ridere, scherzare, piangere di gioia per tutto il tempo che voleva.
... e sì, magari anche come pensare a dirlo al resto dei parenti.

Come ti senti?

Euforica, spaesata, terrorizzata e felice, in ordine sparso.

Stanno bene?
Cioè, nasceranno forti e sani?


Dobbiamo andare a parlare col Medimago Hurran, ci sta aspettando nel suo ufficio proprio ora.

Due maschi?
Due femmine?


Meglio... - gli diede un altro bacio sulle labbra, dolce e raggiante - Un maschio ed una femmina. - ne sarebbe stato felice? Lei lo era, immensamente - Vieni, il dottore ci sta aspettando.

Lo prese per mano, amorevolmente, e lo condusse così fino all'ufficio del Medimago Hurran, dove l'uomo li stava aspettando.

Ah, accomodatevi, prego!
Madame... Monsieur Vastnor... beh, innanzitutto congratulazioni!
- li accolse così il dottore che poco prima le aveva dato la bella notizia, facendoli sedere entrambi e prendendo tra le mani il fascicolo della donna - Dunque, come ho già avuto modo di spiegare a sua moglie, inizialmente pensavamo che il bambino fosse solo uno, e solo grazie ad un secondo accertamento ci siamo accorti che la sorellina stava giocando a nascondino coi nostri monitor! - esclamò con un gran sorriso - Calcolando che la signora è incinta di circa dodici settimane, il parto è stimato approssimativamente per Dicembre, salvo complicazioni: naturalmente nessuno vi costringe ad effettuare il parto nella nostra struttura, ma saremmo onorati di ospitarla nel nostro reparto maternità, uno dei migliori di Francia, se mi permettete.

In fondo, visto che stava dicendo la pura verità - e tutte le riviste mediche avevano concordato su questo - non c'era nulla di male nel pubblicizzarsi un poco.

Mi sono permesso di prepararle un foglio, Madame, con alcuni suggerimenti per una gravidanza più sicura: integratori vitaminici, esercizi giornalieri, piccoli consigli per aiutarla in questo percorso.
Suggerirei, oltre ad un corso pre-parto, anche una visita da un dietologo specializzato: dai suoi esami clinici risulta che attualmente gode di ottima salute, ma sono dell'idea che non le farebbe affatto male prendere qualche chilo, anzi... dopotutto aspetta due gemelli, e per il suo corpo ciò significa uno sforzo doppio.
Meglio non rischiare complicazioni o problemi per madre e piccoli, ne conviene Monsieur?
- si rivolse a Sandyon, questa volta, parlando in tono serio e professionale, di chi il suo lavoro lo sapeva fare ed anche bene - Se non avete un dietologo di fiducia, posso suggerirvi il Medimago Steigerwalt?
È uno dei migliori nel suo campo, e svolge visite sia qui che nel suo studio privato, a Berlino. Posso darvi l'indirizzo, se lo desiderate.


Insomma, sì, era una clinica che costava - per dirla alla babbana - un occhio della testa... ma almeno sapevano quello di cui parlavano.

Avete domande specifiche da pormi?
Qualche dubbio, qualche incertezza... sono a vostra disposizione, per qualsiasi cosa.
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Messaggioda Sandyon » 09/06/2015, 22:18

Un maschio ed una femmina.

Un maschio... E una femmina...

Quanto poteva essere stata brava sua moglie?
Sandyon non aveva parole per descrivere quanto fosse stata fenomenale la francese, anche se ci si sforzava, non riusciva, era impossibile.
Dentro quel ventre albergavano due vite, due vite meravigliose, due vite che avrebbero avuto un futuro stupendo davanti a loro.
Lui avrebbe protetto quei bambini da qualsiasi cosa, da chiunque osasse fare loro del male, uccidendo anche se fosse stato necessario.
Sentiva già di nuovo quell'istinto paterno pervaderlo completamente e come poteva essere altrimenti?

Vieni, il dottore ci sta aspettando.

Come?
Chi?
... Ah sì sì, andiamo.


Durante tutta la conversazione col dottore, Sandyon fu pressoché assente. Non certo perché non fosse interessato, ma era troppo impegnato a ripensare al miracolo avvenuto. Aveva paura, timore che potessero essere in pericolo i suoi piccoli, ma da un'altra parte si sentiva euforico al pensiero di diventare papà per la terza volta, sì, perché per lui il giorno che aveva scoperto chi fosse realmente Aryanne aveva rappresentato la prima volta in cui era divenuto padre, se non si contava la farsa architettata da Dominique. Come li avrebbero chiamati? Sarebbero nati a Dicembre, quindi nel segno dell'Asperi. Quale stanza avrebbero dovuto usare per fare la camera e soprattutto... di quale casa?

Forse le chiederò di vendere sia il mio cottage che la sua villa e prenderne una tutta nuova.
Mi sembra un'ottima idea, si consoliderebbe ancora di più la nostra unione familiare e i piccoli avrebbero una sola casa dove stare.
A parte quella della loro sorella maggiore, ovviamente...


Come l'avrebbe presa Aryanne quella storia? Contenta? Gelosa? Infastidita? Indifferente? Sandyon già si chiedeva se avrebbe dovuto parlargli prima lui in separata sede oppure assieme alla moglie, ma forse la prima opzione era la migliore in assoluto. Incrociò le braccia al petto e intanto il dottore parlava... parlava... parlava... ma quanto aveva da chiacchierare? Corso pre-parto? Un dietologo? Non erano faccende di suo interesse, Monique ne avrebbe potuto parlare con cugina, sorella e migliore amica. Già, il battesimo della Trama: chi sarebbero stati madrine e padrini?
Lui qualche idea in mente già l'aveva (Asher scontato), ma per il resto? La minore delle Vireau e la Sauvage avrebbero fatto a botte per il posto?

Avete domande specifiche da pormi?
Qualche dubbio, qualche incertezza... sono a vostra disposizione, per qualsiasi cosa.


...

L'ex n°1 se ne stava bellamente in mezzo ai propri pensieri, ma qualora la moglie l'avesse "risvegliato"...

Mh?
Che c'è?
... Oh, domande, dunque... No, nessuna, vorrei andarmene al più presto.
Tu ne hai, moglie?


Sì, Sandyon Vastnor non era esattamente l'apoteosi dell'educazione, ma Monique ormai doveva farci l'abitudine e scusarsi al posto suo con le persone che purtroppo invece non lo conoscevano e che quindi potevano rimanere interdette od offese dal suo atteggiamento poco umano.
Qualora non ci fossero state altre chiacchiere da fare, quindi, la coppia sarebbe uscita dall'ospedale, affacciandosi sulla strada. Fortunatamente non si vedeva per niente Veronique in giro e questo permetteva ai due coniugi di potersi guardare un'altra volta negli occhi con tranquillità e scambiarsi (almeno lui lo voleva un sacco) un dolce bacio innamorato, con il marito che carezzava con il dorso della mancina la pancia della donna.

Mi hai reso di nuovo l'uomo più felice del mondo...
Dopo l'avermi sposato, non pensavo potesse capitare ancora...
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Messaggioda Monique » 09/06/2015, 22:47

Un maschio... E una femmina...

Annuì, guardandolo con amore e devozione: lui pensava che Monique fosse stata brava, lei invece pensava che fossero stati entrambi molto bravi, perché avevano dato la vita a due esserini meravigliosi che presto sarebbero venuti al mondo, dopo aver passato sei mesi - tre erano già trascorsi all'insaputa di tutti - nella comoda pancia della mamma orgogliosa.

Vieni, il dottore ci sta aspettando.

Come?
Chi?
... Ah sì sì, andiamo.


Mentre il Medimago Hurran parlava, la francese stava molto attenta, cercando di ricordarsi tutto quello che le stava venendo detto: sì, avrebbe preferito partorire lì visto che si trattava della struttura migliore di tutte Francia, e per quanto le piacesse poco l'idea di prendere peso, se serviva per far star bene i piccoli si sarebbe sforzata quanto più possibile! Avere un dietologo le avrebbe fatto poco, e dato che la clinica sarebbe stato il posto dove avrebbe partorito, sarebbe stato quasi stupido non avvalersi della consulenza del medico dietista consigliatole dall'uomo.
Insomma, mentre la Vireau si preoccupava di ascoltare tutto e rispondere, Sandyon se ne stava con la mente per i cavoli propri, perso in chissà quali pensieri... e lo dimostrò quando la moglie dovette richiamarlo all'appello con un colpetto di tosse leggero ed una lieve gomitata al fianco.

Mh?
Che c'è?
... Oh, domande, dunque... No, nessuna, vorrei andarmene al più presto.
Tu ne hai, moglie?


Lo scusi...

Tanto ormai era abituata a chiedere perdono al posto suo per i suoi metodi un tantino rudi; per sua fortuna, il Medimago Hurran sorrise e dimostrò di non prendersela.

Ad ogni modo no, nemmeno io ho domande per il momento.

Molto bene.
Poiché ha deciso di effettuare qui il parto, se è d'accordo potremmo rivederci tra due settimane col Medimago Steigerwalt, ed approntare una dieta specifica che l'aiuti a vivere la sua gravidanza nel modo migliore.


Naturalmente, mi metto nelle sue mani.

Confermò la francese con un sorriso, congedandosi poi dall'uomo ed uscendo poi dalla struttura mano nella mano con Sandyon, respirando l'aria intorno a sé che, pur essendo del tutto uguale ad un'ora prima, ora le sembrava completamente diversa.
Si volse verso il marito, sorridendogli con amore e baciandolo intensamente, cercando di trasmettergli tutta la felicità provata in quel momento.

Mi hai reso di nuovo l'uomo più felice del mondo...
Dopo l'avermi sposato, non pensavo potesse capitare ancora...


Ti amo, e sono felice, tanto felice, così immensamente felice che potrei... non lo so, urlare, saltare, fare qualcosa di pazzo!
Non vedo l'ora di dirlo a tutti i nostri amici e parenti, primi tra tutti i tuoi genitori: diventeranno nonni, ma ci pensi?
- lo baciò ancora, accarezzandogli il viso mentre lui le sfiorava delicatamente la pancia - Però ora... voglio solo andare a casa ed accoccolarmi accanto a te.
Si può fare?


E come avrebbe mai potuto dire di no alla futura madre dei suoi adorabili, splendidi gemellini?

Fine
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Messaggioda Aeon » 24/04/2019, 11:44

27 Marzo 2114 - Sede Giornalistica - Quartiere Magico Marsigliese - Ore 21:50

Il reporter interessato ha comunicato che l'articolo sarà pronto entro domani pomeriggio, le 17:00 per essere più precisi.
Le fotografie sono già in archivio e ci sta lavorando Gabriel, domani mattina alle 08:00 saranno già ordinate e pronte alla stampa.
Sono pronte tutte le pagine eccetto quella sui servizi dedicati alla cronaca politica e artistica, ma non preoccuparti, è tutto sotto controllo, il mio ovviamente.
Ho spostato la riunione con il direttivo della testata a Venerdì mattina ore 12:00 come mi ha chiesto Sabato, nessuna obiezione.
Inoltre, ultimo ma non per importanza, questo vestito ti sta di incanto...


Immagine

Mathis Boyer era uno dei pochi, pochissimi individui dentro quel posto a potersi permetterle di darle del "Tu".
Era il suo TuttoFare giornalistico, colui che aveva sudato camicie su camicie solo ed esclusivamente per lei fin dal 2109.
Teneva praticamente a memoria ogni minima variazione o richiesta di Sylvie e quando c'era un problema, sapeva sempre come risolverlo.
Schifosamente omosessuale, era stato sfruttato in una rivista di moda e viaggi per oltre cinque anni, prima di conoscere la sorellastra dei Montesquieu ad un meeting giornalistico.
Due chiacchiere accompagnate da tre drink uno di fila all'altro e la Vandenberghe se ne era completamente innamorata, giudicandolo sprecato e bisognoso di un posto rilevante.

Luce dei miei occhi, so che mi odierai perché sto ripetendo la questione da circa tre settimane, ma devi assolutamente trovare un nuovo Assistente Personale.
Te l'ho detto, lo farei io molto volentieri, ma non ho le competenze adatte, è necessario un Giornalista completo e possibilmente non così vicino a te.
Ci manca solo che comincino a girare voci inutili di corridoio sul fatto che hai dato il posto a qualcuno esclusivamente per simpatia...
Dovrai quindi escludere dalla rosa dei candidati Arnold, Lucyenne, Jada, Laurent, Betty... Ma sì, Betty, non la ricordi?
Quella soprannominato "Oreo" per via di quella cosuccia a tre fatta con i due fotografi congalesi l'anno scorso, uhuhuhuh!


Un Assistente Personale non era altri che una sottospecie di galoppino al servizio del Capo Redattore, incaricato di fare ciò che faceva Mathis, ma sul piano professionale.
Momentaneamente era proprio quest'ultimo a sostituirlo, ma doveva trattarsi solo ed esclusivamente di una situazione temporanea e non a lungo termine.
Mathis infatti era in prevalenza un punto di riferimento per le questioni diplomatiche, sociali e mondane della Vandenberghe.
All'Assistente invece la responsabilità di gestire le variazioni sul piano lavorativo e curare l'efficienza di dialogo e scambio tra i diversi settori del personale giornalistico.
Oltre a questo poi, non era da escludere che di tanto in tanto gli fosse anche destinato qualche ruolo editoriale di alto livello, come la scrittura di articoli da prima, seconda o terza pagina.

Visto com'è tardi?
Stasera ho il mio meraviglioso bagno caldo che mi aspetta!
Ah, il Lunedì è sempre così, pieno ritmo fino a tardi e mai un attimo di pausa, quindi devo proprio mettere la parola fine a questa giornata!
... Buona serata e buona notte, Capo Redattrice da Capo Giro, ci vediamo domattina!
Oh, andava bene il cappuccino d'orzo stamattina o lo preferisci meno schiumato?


Ricevuta quell'ultima informazione, Mathis si congedò, salutando nuovamente Sylvie con un sorriso sereno e affabile.
Ella sarebbe quindi tornata alle proprie ultime faccende prima di chiudere definitivamente bottega e tornarsene a casa o dovunque volesse.
Peccato che, ad un certo punto, avrebbe sentito ancora una volta la voce del proprio affidabile collaboratore.
E non solo la sua in realtà, ma anche un'altra, in quel caso mai sentita prima ed anch'essa maschile, per quanto decisamente più virile.
Il tutto poco fuori dal suo ufficio, nella sala principale con tutte le scrivanie ormai vuote di quel glorioso, tanto agognato ultimo piano.

Oh per la Trama Onnipotente, sei ancora tu!

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Sei più insistente di una macchia di sudore, come vuoi che te lo faccia capire?
Miss Vandenberghe è troppo occupata in questo periodo per dare un'occhiata al tuo lavoro!
Chiedi un appuntamento programmato e verrai ricevuto non appena possibile!


Ed il prossimo disponibile quando dovrebbe essere?

Non lo ricordo con precisione, ma penso tra non più di cinque mesi.

Cinque mesi?
Ma io non posso aspettare tutto questo tempo!
Ho necessità di incontrare il Capo Redattore, adesso.


Senti un po' bel fusto, io te lo farei anche il favore, con quel bel faccino che ti ritrovi, ma tengo più al posto di lavoro che ad accontentare te, ci siamo capiti?

Vorrà dire che non mi muoverò da qui fino a quando non mi avrà ricevuto.

Questa insistenza non verrà premiata, caro mio!
Pensi che Miss Vandenberghe si lasci forzare da un atteggiamento simile?
Quanto si vede che non la conosci per nulla!


A me non serve conoscerla, mi serve metterla al corrente del fatto che ho ottenuto qualcosa che fino ad ora non ha ottenuto nessuno!

Un nobel per la perseveranza forse?

Forse, anzi, con estrema probabilità, nel bel mezzo di quel sarcasmo infastidito alla fine anche la stessa Sylvie si sarebbe affacciata a capire cosa stesse succedendo.

Ecco, visto cosa hai fatto?
L'hai disturbata a tal punto da farla uscire dal suo ufficio!
Non ti vergogni neanche un po'?


Veramente eri tu a starnazzare ad alto volume.
Io mi limitavo a rispondere a voce normale.


Mathis aprì bocca per cercare di emettere qualche suono, ma non riuscì ad andare oltre un sospiro inviperito per l'offesa ricevuta.

La prego di scusarci, Capo, provvedo immediatamente a cacciare via questo cafone!

Tanto tenero nel tono con Sylvie, tanto fu truce e lapidario quando, vero la fine della frase, tornò a fissare l'ospite indesiderato con occhio torvo.
La donna, comunque, avrebbe quindi osservato quell'individuo evidentemente fin troppo intenzionato ad avere a che fare con lei.
Un abbigliamento distinto e ricercato, occhi brillanti e chiari, capigliatura castana e riccioluta, fascino innegabile, altezza considerevole.
Pur essendo sua dipendente di certo non poteva pensare di ricordarlo, trovandosi lui diversi piani più in basso e per di più assunto da non molto tempo.
L'uomo lanciò un'occhiata in sua direzione, fissandola senza timori, a braccia morbide lungo i fianchi, con nella mano destra un fascicolo di piccole dimensioni.

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Mi chiamo Aeon Kellendros, sono un suo dipendente è desidero arrivare a varcare la soglia di questo piano ogni giorno.

Pf, ma sentitelo...

... Per conquistarmela ho con me una intervista esclusiva alla cantante Lyra, svolta nemmeno dieci giorni fa, nel suo studio di registrazione.

C-c-c-c-che cosa?!

Leggere per credere.

A quel punto stava solo ed esclusivamente alla Capo Redattrice decidere sul da farsi con quel tipo.
Poteva ugualmente mandarlo via, imponendogli di prendere un appuntamento, oppure poteva riceverlo per qualche minuto e dare un'occhiata a quell'articolo.
Non poteva trattarsi di un bluff, perché ella avrebbe potuto tranquillamente chiedere conferma alla stessa Lyra Bennet sulla veridicità delle parole di Aeon.
Innegabile di riflesso che la persona di fronte a lei avesse portato a termine una impresa mai riuscita nemmeno ai suoi migliori incaricati straordinari.
Aeon non voleva/poteva attendere tutti quei mesi prima di decidere il suo destino professionale, ma volente o nolente esso si trovava in ogni caso nelle mani della bella donna in carriera.
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Messaggioda Sylvie » 30/04/2019, 23:08

27 Marzo 2114
Sede Giornalistica, Quartiere Magico Marsigliese
Ore 21:50


Un'altra lunga giornata di lavoro si era quasi conclusa.
Sylvie era in piedi da quella mattina alle 6:00, era la prima ad andare a lavoro e l'ultima che se ne tornava a casa. Essere fondatrice e caporedattrice della rivista "Veritaserum" aveva i suoi vantaggi e svantaggi, e come svantaggi c'era il dover rimanere fino a tardi all'interno della sede della testata giornalistica, per terminare gli ultimi controlli.
Non aveva un compagno -e le piaceva non averlo- perché era una donna forte, indipendente e autoritaria. Lo sapevano tutti, là dentro, che la Vandenberghe fosse un osso duro, ma d'altronde la sua parentela con i Reali di Andorra faceva ben supporre che tanta aggressività da qualche parte ella avesse dovuto prenderla.
Tutti erano a conoscenza del fatto che Sylvie Vandenberghe fosse la sorellastra -mai riconosciuta- del Principe e della Principessa Montesquieu. Una verità che la donna aveva deciso di far venire fuori, perché schifata dal comportamento del padre biologico, che aveva scelto di insabbiare tutto quanto, un insabbiamento venuto persino male.
La famiglia di Sylvie si era sfasciata già da molto tempo e per questo avrebbe dovuto ringraziare il vecchio Principe di Andorra, responsabile -insieme alla madre- delle prime disgrazie avvenute nella vita della donna.
La Vandenberghe, però, aveva dimostrato di possedere un carattere talmente determinato da fregarsene della possibile caduta in disgrazia. Si era data da fare, aveva tirato su lei quell'impero che era diventato "Il Veritaserum", si era fatta molti nemici nel mondo delle persone importanti, spaventati dal suo accanimento nel voler fiutare tutti i loro orrendi segreti per poterli poi spiattellare all'intero mondo magico.
Ma nel corso della sua vita aveva anche incontrato persone amiche, che erano diventati per lei fondamentali nella gestione del suo Impero.

Il reporter interessato ha comunicato che l'articolo sarà pronto entro domani pomeriggio, le 17:00 per essere più precisi.
Le fotografie sono già in archivio e ci sta lavorando Gabriel, domani mattina alle 08:00 saranno già ordinate e pronte alla stampa.
Sono pronte tutte le pagine eccetto quella sui servizi dedicati alla cronaca politica e artistica, ma non preoccuparti, è tutto sotto controllo, il mio ovviamente.
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Capita quando annoveri fra i contatti della tua agenda uno stilista di fama mondiale che ti adora...

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Mathis era suo dipendente e carissimo amico fin da quando la donna aveva fondato quella rivista nel 2109. Il Boyer era rimasto al suo fianco, affascinato forse dal carisma della Vandenberghe e, successivamente, dalle sue idee e dal suo modo di fare, adorabilmente stronzo, pungente e velenoso.
Sylvie non era rinomata per essere una persona dolce e amorevole, bensì sapeva colpire proprio con quella parlantina che andava a toccare i punti più esposti di una persona, spingendola a commettere qualche passo falso. Era così che, all'inizio, era riuscita a procurarsi i propri primi scoop da sola.
Se si esclude l'intervista esclusiva fatta ad uno dei quotidiani magici più in vista, sulla propria vita e sulla scoperta della parentela con i Montesquieu. Arrivista, ma solo quando aveva un fine, il suo scopo era stato quello di vendere al migliore offerente la propria storia per potersi permettere di fondare, completamente da sola, la propria personale rivista, nella quale dare sfogo a tutta la rabbia ed il veleno accumulato nei confronti dei cosiddetti V.I.P.
Gente che giocava con le persone, che si tradiva, si pugnalava alle spalle, sperando di farla franca, di non essere messi alla berlina per i loro misfatti. La Vandenberghe non ci stava, non dopo quello che aveva passato la sua famiglia per una cosa simile.
Fregandosene delle conseguenze per i suoi fratellastri -che fra l'altro, facevano già notizia da soli con la loro relazione incestuosa- la donna aveva esposto anche loro ad una pubblicità mediatica incredibile, superata solo dal loro annuncio di volersi sposare e mettere su famiglia.
Dopo quell'annuncio, lei si era sentita minuscola in confronto a ciò che erano riusciti a crearsi da soli.

Luce dei miei occhi, so che mi odierai perché sto ripetendo la questione da circa tre settimane, ma devi assolutamente trovare un nuovo Assistente Personale.

Sì, ti odio, perché sono già tre settimane che ti rispondo sempre nello stesso identico modo e tu non vuoi proprio accettare la mia proposta.

Te l'ho detto, lo farei io molto volentieri, ma non ho le competenze adatte, è necessario un Giornalista completo e possibilmente non così vicino a te.
Ci manca solo che comincino a girare voci inutili di corridoio sul fatto che hai dato il posto a qualcuno esclusivamente per simpatia...


Pf, le voci di corridoio girano già ed anche ben più gravi.
La più recente riguarda un mio possibile intrallazzo con i miei fratellastri... Sai come si dice, no?
Buon sangue non mente.


Dovrai quindi escludere dalla rosa dei candidati Arnold, Lucyenne, Jada, Laurent, Betty...

Betty?

Ma sì, Betty, non la ricordi?
Quella soprannominata "Oreo" per via di quella cosuccia a tre fatta con i due fotografi congalesi l'anno scorso, uhuhuhuh!


... Indimenticabile...

Le veniva più facile, ormai, associare dei soprannomi ai veri nomi delle persone che lavoravano per lei. Erano così tante che Sylvie non aveva il tempo di stare ad imparare tutto quanto a memoria, preferendo invece associare una loro caratteristica che glieli ricordasse meglio.
Betty, in un certo senso, se l'era andata a cercare. Quella storia era venuta fuori abbastanza in fretta e tutti all'interno della redazione avevano iniziato a chiamarla così, Vandenberghe compresa.
Un soprannome pratico ed utile, impossibile da dimenticare.

Visto com'è tardi?
Stasera ho il mio meraviglioso bagno caldo che mi aspetta!


Ed io il mio bicchiere di vino rosso.

Ah, il Lunedì è sempre così, pieno ritmo fino a tardi e mai un attimo di pausa, quindi devo proprio mettere la parola fine a questa giornata!
... Buona serata e buona notte, Capo Redattrice da Capo Giro, ci vediamo domattina!
Oh, andava bene il cappuccino d'orzo stamattina o lo preferisci meno schiumato?


Era perfetto... Proprio come te.
Buonanotte Mathis, ci vediamo domani.


Ritornò alla propria scrivania, afferrando gli occhiali da riposo e proseguendo a leggere gli ultimi spezzoni di un articolo che aveva lasciato. Era stanca, come ogni sera, ma come ogni sera sarebbe rimasta all'interno di quell'ufficio per un'altra oretta circa, beandosi del silenzio e della solitudine.
In realtà non aveva bisogno di tornare a casa per bersi del buon vino, perché all'interno del suo ufficio personale aveva un MagiFrigo-Bar di ultima generazione, che conservava e manteneva fresche tutte le bevande preferite della donna.
Come ogni sera, dunque, la Vandenberghe avrebbe messo su della musica classica, così da creare l'atmosfera giusta e rilassante all'interno della stanza. Si sarebbe slacciata le scarpe, qualunque esse fossero, per stare a piedi nudi e comoda dentro il suo ufficio. Un bicchiere di vino quella sera, oppure dello champagne, o ancora dell'Acquaviola, con ciliegie o olive, a seconda di quello che le andava di stuzzicare.
Con quelle comodità, era più facile terminare il proprio lavoro, ma sembrava proprio che quel Lunedì non dovesse finire mai, perché all'improvviso la voce alterata di Mathis arrivò fin dove si trovava lei, spingendola a togliersi gli occhiali dal naso, perplessa.

Oh per la Trama Onnipotente, sei ancora tu!

L'accesa discussione che seguì, spinse la Vandenberghe a dover controllare di persona con chi stesse parlando il suo Assistente Personale a voce tanto alta. Aveva sentito infatti la voce di un uomo, piuttosto insistente a dire il vero se aveva fatto perdere la pazienza al Boyer.
L'alterco stava avvenendo tutto poco fuori l'ufficio di Sylvie, che si affacciò con espressione contrita sul volto, fissando malamente i due presenti.

Si può sapere cos'è tutto questo baccano?

Ecco, visto cosa hai fatto?
L'hai disturbata a tal punto da farla uscire dal suo ufficio!
Non ti vergogni neanche un po'?


Veramente eri tu a starnazzare ad alto volume.
Io mi limitavo a rispondere a voce normale.


La prego di scusarci, Capo, provvedo immediatamente a cacciare via questo cafone!

Che non si ripeta più, intesi?
La prossima volta chiama la Vigilanza interna, sono miei dipendenti, almeno facessero il loro lavoro quando serve.


Rispose, degnando il nuovo arrivato di un semplice sguardo -glaciale- prima di girare i tacchi in procinto di andarsene. Ma poco prima che ella riuscisse a farlo, l'uomo -che rispose al nome di Aeon Kellendros- parlò ancora, ritardando il momento di assoluta pace e relax della donna.

Mi chiamo Aeon Kellendros, sono un suo dipendente è desidero arrivare a varcare la soglia di questo piano ogni giorno.

Pf, ma sentitelo...

E credi di farlo facendo irruzione qui dentro?

... Per conquistarmela ho con me una intervista esclusiva alla cantante Lyra, svolta nemmeno dieci giorni fa, nel suo studio di registrazione.

C-c-c-c-che cosa?!

Leggere per credere.

Assottigliò lo sguardo, la Vandenberghe. Era piuttosto brava a fiutare i bugiardi, proprio perché la sua rivista si divertiva a smascherarli, il più delle volte. Ma non si occupava solo di questo, bensì anche di gossip, il più generico e banale che potesse esserci. Non disdegnava i pettegolezzi la donna, a patto che corrispondessero sempre a verità. Per tale motivo pretendeva dai suoi dipendenti l'assoluta correttezza delle fonti, per non scadere nel patetico come certe riviste da due zellini.
Lo sguardo di Aeon era piuttosto limpido e cristallino, come se non avesse timore di dire la verità. Era anche piuttosto bello e affascinante, motivo che in qualche modo spinse la donna ad essere più accondiscendente, attirata da lui ma anche da ciò che diceva di possedere.
Fissò Mathis in volto, braccia conserte, rivolgendosi per prima cosa a lui.

Vai pure Mathis, posso gestirmelo da sola.
Ci vediamo domani mattina, come promesso.
Tu... Apollo... Nel mio ufficio.


No, non aveva sbagliato nome. Aveva deciso di chiamare il Kellendros in quel modo perché era bello, proprio come un dio greco, e di conseguenza l'associazione di idee le era venuta spontanea. Camminò avanti a lui, precedendolo nella stanza e sistemandosi non alla scrivania, bensì su una comoda poltrona dal design ultra moderno che si trovava poco prima, come in una sorta di piccolo salottino.
C'era infatti un tavolinetto basso, un divanetto due posti in pelle -pregiata e lussuosa- e vari liquori poggiati sulla destra, sopra una cristalliera. Qualora la donna avesse voluto stare nel comfort più totale, avrebbe avuto insomma l'imbarazzo della scelta.

Passami l'articolo che hai scritto.

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Nessun giornalista, dacché lei sapesse, era riuscito ad ottenere un'intervista esclusiva da parte della famosa cantante. Era inavvicinabile quella Bennet, in quanto seguiva in maniera stretta la politica della sua casa discografica di concedere solo interviste mirate e ben precise, a ridosso dell'uscita di un album o di un suo tour.
Le regole si erano fatte così restrittive nel momento stesso in cui Lyra era diventata famosa come l'Angelo della Musica. Una sorta di protezione per evitare che la sua immagine di angioletto potesse cadere, perdendo di fascino e credibilità.

...

Passarono alcuni minuti in perfetto silenzio, mentre Sylvie leggeva l'articolo scritto dal Kellendros. Non gli aveva nemmeno concesso la possibilità di mettersi a sedere, lasciandolo appeso in piedi fino a quando non terminò di leggere anche l'ultima riga. Quando questo accadde, finalmente la donna si decise ad alzare lo sguardo, intimando al nuovo arrivato di prendere posto.

Prima di sederti, versami un bicchiere del vino che si trova nel mio frigo.
Svelto!


E come faceva lui a sapere dove si trovasse il bicchiere o il frigo? Con un po' di ingegno, Aeon sarebbe riuscito a cavarsela, dando alla Vandenberghe ciò che ella chiedeva, mentre la donna pareva scorrere lo sguardo una seconda volta sull'articolo, velocemente. Cosa stesse cercando, l'uomo non lo seppe fino a quando la donna non si decise finalmente a parlare, sebbene l'inizio fosse più simile ad un terzo grado vero e proprio.

Come hai ottenuto quest'intervista?

Pausa.

Hai prove che confermino le tue parole?

Pausa.

In tutta sincerità, che impressione ti ha fatto Lyra?

Pausa.

... Spiegami esattamente per quale motivo dovrei promuovere te al posto di qualcuno che si è fatto il culo per anni in questa sede.

Per Aeon era arrivato il momento di giocarsela tutta in quel momento. O riusciva a sfondare oppure se ne tornava indietro a mani vuote, con un articolo veritiero, ma inutile per ottenere ciò che cercava.
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Messaggioda Aeon » 04/05/2019, 23:20

Pf, le voci di corridoio girano già ed anche ben più gravi.
La più recente riguarda un mio possibile intrallazzo con i miei fratellastri... Sai come si dice, no?
Buon sangue non mente.


Qui non è un discorso di sangue mon tresor, ma di obiettività!
Se mio fratello avesse l'aspetto del Principe mi darei all'incesto alla velocità del suono...
... Quindi figuriamoci se fosse solamente fratellastro!
Tra l'altro, altre voci invece dicono che si ripassi saltuariamente la collaboratrice, quella Marchesa, dici che saranno vere?


Immagine


La notiziola scandalistica era venuta fuori da qualche settimana.
Ad uno dei tanti gala nobiliari dei Montesquieu, il Principe aveva preteso un ballo con Kelly Everett, dopo diversi rifiuti.
Inevitabilmente la stampa più maliziosa aveva ipotizzato ad un blando tentativo di seduzione, visto che alla fine la bionda aveva ceduto.
Non era mancato qualche piede pestato, per carità, ma l'uomo non si era mai scomposto, anzi, aveva sorriso sereno esprimendo divertimento.

Beh, alla fine lo capirei, considerando quello che si dice in giro sulla presunta mogliettina infedele!

Non era sfuggita al mirino dei paparazzi nemmeno Danielle Montesquieu, chiaramente.
La neo Principessa era stata invece osservata in più di una occasione in compagnia del responsabile della sorveglianza Clovis Belmont.
Il rapporto piuttosto stretto tra i due e la confidenza di buon livello aveva condotto subito a pensare male.
In tanti avevano smentito la possibilità, adducendo quella vicinanza ad un ovvio rapporto professionale tra BodyGuard e Protetta.
Solo che purtroppo, il passato non esageratamente casto della precedente Contessa non aveva aiutato per nulla.

L'hai conosciuta bene?
Che persona è?
... E comunque, giusto per essere precisi, all'ultima festicciola di corte quel Clovis gli occhi non li staccava di dosso a te!
Me ne sono accorto sai?
Chissà, magari la Principessa si ingelosirà e farà un passo più lungo della gamba, forse dovremmo scatenare i nostri reporter...


Non avrebbe mai fatto nulla senza il consenso di Sylvie, ovvio, ma l'idea l'aveva proposta e buttata lì per essere analizzata.
Alla Capo redattrice interessavano storie essenzialmente vere e quanto più possibile documentate e risolte, con prove tangibili.
Evitava chiacchiere inutili senza alcun fondamento, ecco poi perché la notizia bomba lanciata da Aeon poco dopo creò tanto stupore.
Lo stesso Mathis, pur essendosi parecchio alterato, rimase a bocca aperta, sconvolto di fronte ad una presunta intervista a Lyra Bennet.
Il Kellendros però sembrava molto sicuro di sé e non bugiardo, cosa che spinse infine la donna a dargli un minimo di credito.

Vai pure Mathis, posso gestirmelo da sola.
Ci vediamo domani mattina, come promesso.
Tu... Apollo... Nel mio ufficio.


Dirò comunque alla sorveglianza di contattarla tra una mezz'ora per assicurarsi che sia tutto a posto, Capo.
... A domani, buona notte.
E tu bada bene a come ti comporti.
Intesi?


Mathis fulminò Aeon ma l'uomo non gli diede chissà quanta importanza, cosa che per altro fece irritare ancora di più il francese.
Ignorando anche il soprannome ricevuto da Sylvie, il "greco" seguì la donna fino al suo ufficio, dando un'occhiata attorno.
Così era quello il regno, il trono della Capo Redattrice.
I posti per sedersi erano molteplici, ma non gli venne dato il permesso di accomodarsi per diversi minuti.
Egli quindi restò lì, appoggiato sullo stipite, a braccia conserte, fissando la giovane donna in carriera intenta a leggere il suo articolo.

Prima di sederti, versami un bicchiere del vino che si trova nel mio frigo.

... Come?

Svelto!

Avrebbe risposto a tono molto volentieri, ma Aeon, a differenza di Hyenn, sapeva quando starsene zitto e al proprio posto.
Sospirò, guardandosi qua e là così da individuare la scorta di vino pregiatissimo in possesso del boss.
Ogni bottiglia doveva costare una vera fortuna, insomma si trattava proprio bene quella lì.
Ripensò per un attimo all'occhiata gelida, glaciale, ricevuta poc'anzi.
Un tratto distintivo non certo comune, che restava impresso, bisognava ammetterlo.

Ecco.

Ma non si sedette, perché non gli era stato imposto, bensì ella aveva semplicemente ipotizzato che volesse mettersi comodo.
Preferiva stare su, era rimasto col culo a scrivere per diversi giorni ed era un po' stanco, sinceramente.
Quando poi finalmente ella concluse di analizzare al microscopio quell'intervista, forse stabilendo che fosse vera, tornò a dargli attenzione.

... Ebbene?

Come hai ottenuto quest'intervista?

Con una specie di inganno.
Mi sono candidato come musicista inviando un mio brano alla casa discografica così da ottenere un incontro con lei.
Ho vinto e mi sono aggiudicato il tête-à-tête.


Hai prove che confermino le tue parole?

Tra poco verranno pubblicati nome e cognome del vincitore con il relativo titolo del brano.
Posso anticiparle il nome della canzone ancor prima che venga reso pubblico, cantargliela anche in diretta adesso, se lo ritiene necessario.
... Le basta?


Manteneva il contatto visivo senza dimostrare mai timori, ma nemmeno poco rispetto.
Parlava diretto, con calma ma anche concretezza e fermezza.
Solo a quel punto si decise a muoversi avanti e sedersi davanti a lei, osservandone sempre meglio la figura.
Era una donna con un innegabile fascino e carisma dettato anche dalla propria posizione e influenza.
Non era difficile immaginare che fosse quel tipo di persona capace di ottenere tutto grazie alla volontà.

In tutta sincerità, che impressione ti ha fatto Lyra?

Le mie impressioni riguardano quell'incontro e quel dialogo ottenuti essenzialmente barando in correttezza.
Vorrei quindi preservarne almeno una piccola parte rimasta tenendo per me le considerazioni più personali ed intime.
Mantenendomi sul generico, posso dire che Lyra ha una profondità emotiva e psicologica tale da poterci fare un documentario.


Poteva sembrare superficiale, una persona senza chissà quale grande spessore, da mettere da una parte, sostituibile, valida solo per la voce.
Ma non era così ed Aeon lo aveva percepito in tante piccole risposte e parole ricevute da lei in quei pochi minuti trascorsi assieme.
L'aveva ingannata e per quel motivo non avrebbe rivelato molto a nessuno, nessuno al suo stesso capo, anche a rischio di non accontentarlo.
Aveva la sua integrità, Aeon Kellendros, dettaglio caratteristico che poteva piacere o non piacere.
Dipendeva da chi si stesse trovando davanti e in quel caso, sarebbe piaciuto alla Vandenberghe?

... Spiegami esattamente per quale motivo dovrei promuovere te al posto di qualcuno che si è fatto il culo per anni in questa sede.

Perché quel qualcuno forse non le ha mai portato nulla di simile.
Credo che in un ambiente come questo siano prevalentemente i fatti che contano.
L'impegno è essenziale, ma deve puntare a dei risultati ed io quei risultati glielo porti in un fascicolo.
Alla fine se sono qui oggi è perché ho osato e osare fa parte di quelle doti in più che distinguono un giornalista, secondo me.


Mathis lo aveva assunto come suo segretario personale semplicemente da una chiacchierata, per esempio.
Tanto quindi faceva l'intuito, quel sesto senso che faceva intendere che qualcuno, in un modo o nell'altro, fosse avvantaggiato sugli altri.
Aeon aveva ottenuto le proprie qualità stilistiche come giornalista assorbendole da qualcun altro, certo, ma non c'entrava nulla con l'inventiva.
Si era ingegnato per riuscire a raggiungere un traguardo mai raggiunto da nessuno e quello, nella sua ottica, era un check-point da premiare.
Ma non spettava a lui l'ultima parola, sfortunatamente.

A prescindere dalla possibilità per me di ricevere la promozione, posso sapere almeno se lo reputa un lavoro valido?
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Messaggioda Sylvie » 06/05/2019, 22:04

Qui non è un discorso di sangue mon tresor, ma di obiettività!
Se mio fratello avesse l'aspetto del Principe mi darei all'incesto alla velocità del suono...
... Quindi figuriamoci se fosse solamente fratellastro!


Perché tu sei fondamentalmente una zo****a, Mathis...

Lo prese in giro, insultandolo anche, ma nel loro rapporto certe parole erano concesse. Sylvie era un tipo raffinato, elegante, seducente e dal linguaggio pressoché pulito, tranne in alcune occasioni dove poteva dare libero sfogo alla volgarità senza alcun freno.
Il suo collaboratore più stretto lo sapeva bene, difatti rise quasi lusingato, come se fosse un complimento quello detto dalla Vandenberghe. Per quanto riconoscesse che il Principe suo fratellastro fosse un uomo davvero molto bello ed affascinante, l'odio che la donna provava nei confronti dei Montesquieu la rendeva piuttosto immune al fascino di suddetto fratello.
Insomma, non ci sarebbe finita a letto, non almeno intenzionalmente, ma quel pettegolo di Mathis non aveva certo finito le chiacchiere su Joël.

Tra l'altro, altre voci invece dicono che si ripassi saltuariamente la collaboratrice, quella Marchesa, dici che saranno vere?

Se così fosse dovrei mettergli alle costole qualcuno che sorvegli costantemente quella ragazza...
Non male, come idea...


Il suo fratellastro poteva anche mostrarsi un uomo di sani principi, sempre educato e gentile, ma Sylvie era convinta che ogni persona nascondesse sempre una parte riprovevole e disgustosa, a maggior ragione se si trattava di un Montesquieu. Perché avrebbe dovuto essere fedele alla moglie Joël? Buon sangue non mente, come aveva già ripetuto la donna, dunque era facile pensare che l'uomo avesse ereditato la vena da traditore infedele del padre... A meno che essa non fosse finita tutta quanta, direttamente, nei geni della sorellastra.

Beh, alla fine lo capirei, considerando quello che si dice in giro sulla presunta mogliettina infedele!

Una faccia da z*****a fatta e finita, quella là.
Da quel che ho saputo non ne ha solo l'aspetto, ma non sono mai riuscita a trovare prove a sufficienza da poter sbattere in prima pagina...


Giravano voci su una presunta relazione segreta fra Danielle e la sua Guardia del Corpo. Erano stati visti spesso insieme, con lui che seguiva la Principessa ovunque. I ben pensanti credevano che fosse per svolgere meglio il suo lavoro, ma non tutti erano convinti della veridicità di questa affermazione.
Mathis, come Sylvie, sospettavano che ci fosse altro, purtroppo da lì ad averne le prove c'era ancora molto lavoro da fare.

L'hai conosciuta bene?

Non molto, veramente.

Che persona è?

Una ca**a degna del suo soprannome.
Non le sto simpatica, ma lei non sta simpatica a me, quindi direi che siamo pari.
Per il resto non ho mai ricercato molto il contatto con l'altra mia famiglia, né lei si è mai sforzata di volermi vedere.
A differenza del fratello... Ops, marito in questo caso... Mi guarda come se fossi un verme disgustoso da schiacciare.
Forse mi vede davvero come una minaccia al suo matrimonio, tsk...


... E comunque, giusto per essere precisi, all'ultima festicciola di corte quel Clovis gli occhi non li staccava di dosso a te!

Clovis... Clovis...

Immagine


Aaaah... sì... Lo scimmione col papillon...

Me ne sono accorto sai?

Anche io, giusto un paio di volte.

Chissà, magari la Principessa si ingelosirà e farà un passo più lungo della gamba, forse dovremmo scatenare i nostri reporter...

Questo imporrebbe a me di dover flirtare con un primate.
Credo mi manchi la voglia di mescolarmi con tipi del genere, specie perché sono individui dal basso quoziente intellettivo, bravi solo a pompare i muscoli per compensare ciò che manca loro in altre zone del corpo.
... Anche se, considerando le passioni segrete della mia sorellastra, non escluderei a priori che lì sotto, invece, sia messo piuttosto bene.


Quelle erano tutte chiacchiere da salotto, divertenti da fare quando ci si trovava a casa, magari consumando un aperitivo sfizioso, ma non in sede di lavoro. Mathis aveva concluso per quel giorno, lo stesso non si poteva dire per la Capo Redattrice: lei sarebbe rimasta ancora qualche ora, a supervisionare tutto il lavoro della giornata.
In compagnia della solitudine, della musica e di un buon bicchiere di vino, quindi, la Vandenberghe era pronta a terminare in santa pace il proprio lavoro, quando un alterco piuttosto acceso la smosse dalla sua postazione, spingendola a controllare cosa stesse accadendo.
Un seccatore -fra l'altro suo dipendente- voleva entrare a tutti i costi nell'ufficio della donna per proporle un'intervista che nessuno era mai riuscito ad ottenere prima d'ora. Si trattava di un'intervista fatta a Lyra Bennet in persona, la famosa cantante tanto amata e tanto chiusa quando si trattava di giornalisti e paparazzi.
Se davvero Apollo -questo il suo nome attualmente- era riuscito ad intervistarla, allora il suo lavoro andava almeno un minimo considerato. Dopo aver mandato via Mathis, Sylvie si accomodò nel proprio ufficio, dando il permesso al Kellendros di entrarvi.
Lei ovviamente si mise subito in poltrona mentre Aeon doveva versare -perché la sua non fu una richiesta, ma un ordine- del vino in un bicchiere. Solo dopo aver avuto il suo bicchiere di vino e aver preso gli occhiali, la mezza francese si mise all'opera, leggendo con attenzione ed in assoluto silenzio l'articolo scritto da quell'aspirante giornalista.

Come hai ottenuto quest'intervista?

Con una specie di inganno.
Mi sono candidato come musicista inviando un mio brano alla casa discografica così da ottenere un incontro con lei.
Ho vinto e mi sono aggiudicato il tête-à-tête.


Hai prove che confermino le tue parole?

Tra poco verranno pubblicati nome e cognome del vincitore con il relativo titolo del brano.
Posso anticiparle il nome della canzone ancor prima che venga reso pubblico, cantargliela anche in diretta adesso, se lo ritiene necessario.
... Le basta?


Per il momento sì, verificherò poi di persona che le tue informazioni siano veritiere.
In tutta sincerità, che impressione ti ha fatto Lyra?


Le mie impressioni riguardano quell'incontro e quel dialogo ottenuti essenzialmente barando in correttezza.
Vorrei quindi preservarne almeno una piccola parte rimasta tenendo per me le considerazioni più personali ed intime.
Mantenendomi sul generico, posso dire che Lyra ha una profondità emotiva e psicologica tale da poterci fare un documentario.


Parole molto lusinghiere, che si andavano ad aggiungere al resto di quelle già sentite dalla Vandenberghe nel corso della vita. Non aveva mai incontrato una singola persona disposta a parlar male di Lyra, un personaggio talmente tanto perfetto sotto molti punti di vista da sembrare quasi finto, almeno agli occhi di Sylvie.
Chissà che Apollo non stesse parlando di lei in quei termini forse perché era stato coinvolto fisicamente con la famosa cantante. Oppure si era lasciato abbagliare dal suo fascino, in quel caso sarebbe stato pessimo come segno per un giornalista. Ma andando ad analizzare meglio le parole del greco, la donna avrebbe dovuto ammettere che egli non aveva parlato di qualità positive, bensì di un mondo che la Bennet celava dentro di sé, un mondo tutto da scoprire.

... Spiegami esattamente per quale motivo dovrei promuovere te al posto di qualcuno che si è fatto il culo per anni in questa sede.

Perché quel qualcuno forse non le ha mai portato nulla di simile.
Credo che in un ambiente come questo siano prevalentemente i fatti che contano.
L'impegno è essenziale, ma deve puntare a dei risultati ed io quei risultati glieli porto in un fascicolo.
Alla fine se sono qui oggi è perché ho osato e osare fa parte di quelle doti in più che distinguono un giornalista, secondo me.


Hai un'opinione molto chiara di quello che dovrebbe o non dovrebbe essere un giornalista...

Commentò, sarcastica e pungente. Le piaceva quel carattere, lo ammise: coloro che volevano davvero fare carriera là dentro dovevano dimostrare di possedere palle molto fumanti, altrimenti la Vandenberghe difficilmente li avrebbe presi in considerazione. Dunque ciò che aveva fatto Aeon era molto apprezzato per Sylvie, ma c'era ancora qualcosa che non la convinceva: aveva detto di aver ingannato la Bennet per ottenere quell'intervista, un'intervista tutto sommato molto generica.
Gli unici punti di interesse riguardavano forse la domanda che egli le aveva rivolto riferito alla cantante colombiana Ariel, ma per il resto non c'era stata -nelle risposte di Lyra- nulla che la donna non avesse già letto da qualche altra parte. Il Kellendros si era dato da fare, ma poteva -secondo il giudizio insindacabile della Vandenberghe- fare di più. Quelle riflessioni, tenute per il momento per sé, vennero interrotte dallo stesso Aeon, che chiese un parere sul suo articolo, a prescindere che fosse riuscito o meno a colpire la mezza francese.

A prescindere dalla possibilità per me di ricevere la promozione, posso sapere almeno se lo reputa un lavoro valido?

Se non fosse valido, non sarei arrivata nemmeno a metà di quanto hai scritto.

Rispose, bevendo un sorso dal proprio bicchiere ed alzandosi in piedi, avvicinandosi alla finestra. Il suo intento era quello di sistemare il Magigrammofono nella stanza -un articolo piuttosto antico, bello e probabilmente molto costoso- dal quale, con un colpo di bacchetta, si sprigionò una delicata musica classica che riempì il vuoto di quella stanza.

Ma non lo è abbastanza per ottenere una promozione, non seguendo i miei standard chiaramente.

Si voltò di nuovo verso l'uomo, restituendogli il lavoro da lui svolto. Lui voleva qualcosa di molto grosso per sé e per ottenerlo Sylvie doveva mettere ancora alla prova le sue capacità come giornalista d'assalto. Un'intervista privata a Lyra Bennet era un ottimo banco di prova, ma un'intervista che sviscerava quella profondità intuita da Aeon gli avrebbe valso un posto in redazione per il resto dei suoi giorni.

Hai avuto la possibilità di scavare a fondo nella psiche e nella vita di Lyra Bennet e non l'hai fatto, almeno da ciò che ho letto in questo articolo.
Parole sicuramente autentiche, ma che ricalcano risposte già viste in precedenza e che non dicono nulla di nuovo.
Dai miei reporter pretendo pochissimi scrupoli per ottenere degli scoop e molta, molta aggressività.
Se vuoi quel posto di lavoro, se lo vuoi davvero così tanto, allora ritorna dalla Bennet, intervistala, falle uscire fuori l'anima e riporta tutto quanto in un nuovo articolo da pubblicare in esclusiva.
Pochi scrupoli, Apollo, e non tutti hanno lo stomaco per farlo.


Terminato quel discorso, la Vandenberghe si sedette nuovamente dietro la scrivania, inforcando gli occhiali e, apparentemente, ignorando l'uomo rimasto in piedi. Sembrava che il discorso fosse concluso lì, ma quella non era affatto un'impressione: la donna aveva davvero chiuso il discorso, alzando lo sguardo giusto un attimo sul greco, ancora fermo, probabilmente, in piedi.

Sai quando tornare.
... Mentre te ne vai avvisa Oswald che sono rimasta solo io nell'edificio.
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Messaggioda Aeon » 12/05/2019, 0:00

Sylvie era una femmina concreta, precisa, esigente.
Aveva fondato il suo lavoro e la sua vita precisamente sui risultati e sui fatti, sia i propri che quelli altrui.
Mathis apprezzava e stimava il suo datore di lavoro per questo e lei stimava Mathis per essere sempre al passo con tutto.

Tra l'altro, altre voci invece dicono che si ripassi saltuariamente la collaboratrice, quella Marchesa, dici che saranno vere?

Se così fosse dovrei mettergli alle costole qualcuno che sorvegli costantemente quella ragazza...
Non male, come idea...


Sarà giusto un po' difficile far gironzolare qualcuno dei nostri per i corridoi del Ministero...
... Bisognerebbe vedere se qualcuno ai tornelli di ingresso sia sufficientemente corruttibile.


Faceva parte del loro lavoro dispensare qualche Galeone in cambio di una entrata garantita per qualche reporter più audace e coraggioso.
Tutto quanto in nero, per forza, così da non incappare in possibili denunce o prove di quella violazione.
Kelly Everett doveva iniziare a preoccuparsi, perché era finita sul taccuino indiziate della Vandenberghe... E non solo lei.

Beh, alla fine lo capirei, considerando quello che si dice in giro sulla presunta mogliettina infedele!

Una faccia da z*****a fatta e finita, quella là.
Da quel che ho saputo non ne ha solo l'aspetto, ma non sono mai riuscita a trovare prove a sufficienza da poter sbattere in prima pagina...


Peccato non avere qualche dipendente molto affascinante affinché la possa tentare un po' verso il tradimento...
... Lui si divertirebbe e noi otterremo uno scoop di proporzioni epiche!


Certo, questo avrebbe significato rendere il Principe di Andorra una cornuto per l'intero Mondo Magico ma alla sorellastra poco importava.
Le colpe dei genitori erano fortemente ricadute sui figli, per lei, ergo niente l'avrebbe persuasa dal pungolare velenosamente i propri "parenti".
Specie poi se di mezzo c'era l'opportunità di distruggere nettamente Danielle Montesquieu.
Il Principe ne sarebbe uscito quasi come vittima, ma la "Principessa" sarebbe stata letteralmente umiliata.
In ogni caso quelle erano tutte belle fantasie per il momento, non essendoci molte chance di beccare la donna con le mani sul pacco.

... E comunque, giusto per essere precisi, all'ultima festicciola di corte quel Clovis gli occhi non li staccava di dosso a te!

Clovis... Clovis...
Aaaah... sì... Lo scimmione col papillon...


Me ne sono accorto sai?

Anche io, giusto un paio di volte.

Chissà, magari la Principessa si ingelosirà e farà un passo più lungo della gamba, forse dovremmo scatenare i nostri reporter...

Questo imporrebbe a me di dover flirtare con un primate.
Credo mi manchi la voglia di mescolarmi con tipi del genere, specie perché sono individui dal basso quoziente intellettivo, bravi solo a pompare i muscoli per compensare ciò che manca loro in altre zone del corpo.
... Anche se, considerando le passioni segrete della mia sorellastra, non escluderei a priori che lì sotto, invece, sia messo piuttosto bene.


Ti sta forse salendo un po' di curiosità?
E comunque sai come si dice mia cara: chi disprezza compra...
... Che poi, flirtare, dovresti arrivare a così tanto?
Se come hai detto tu, stiamo parlando di un primate, basterebbe soltanto fargliela annusare da lontano ed il gioco è fatto.
Beh semmai dovessi decidere, che ne diresti di una scommessa? Per me ce l'ha tra i 18 e i 21!


Chiacchiere proprio tra donne, quelle di Mathis e Sylvie, anzi, alle volte quando uno dei due era maschio Gay venivano pure meglio.
Complicità e scherzo, ironia e un po' di sana satira sarcastica, questo era il loro rapporto, un rapporto sempre e comunque vissuto nel rispetto.
Mathis non sconfinava mai, sapeva bene che quelle fossero solo tutte storielle divertenti ma senza necessariamente una reale conclusione.
La Vandenberghe non era detto che volesse un giorno scoprire la dotazione di Clovis Belmont né Mathis l'avrebbe esortata a farlo.
Inoltre c'erano altre faccende più importanti a cui dare credito, tipo la presunta intervista con Lyra consegnata da Aeon.

Hai un'opinione molto chiara di quello che dovrebbe o non dovrebbe essere un giornalista...

Sylvie ed Aeon erano rimasti soli dentro l'ufficio della Capo Redattrice, senza Mathis a sbraitare come un'oca isterica.
L'uomo di bellissimo aspetto aveva lasciato leggere alla femmina glaciale il proprio lavoro, rispondendo poi ad alcune domande.
Si notava quanto fosse determinato, ma allo stesso tempo era chiaro che lei non fosse persona facile da impressionare.
Il suo era un lavoro più che valido, questo era assodato, ma non era altrettanto certo che bastasse a garantirgli il posto.
Anzi, a giudicare da quello che disse successivamente la sorellastra di Danielle, altro che garanzia.

Hai avuto la possibilità di scavare a fondo nella psiche e nella vita di Lyra Bennet e non l'hai fatto, almeno da ciò che ho letto in questo articolo. Parole sicuramente autentiche, ma che ricalcano risposte già viste in precedenza e che non dicono nulla di nuovo.
Dai miei reporter pretendo pochissimi scrupoli per ottenere degli scoop e molta, molta aggressività.


Sapeva dove ella andasse a parare, era facilmente intuibile e non gli piaceva per nulla la piega presa da quel discorso.
Incrociò le braccia al petto, continuando a mantenere una buona parvenza di calma, anche perché scattare non sarebbe servito a nulla.
Piuttosto, doveva ragionare attentamente su come e cosa rispondere, perché andarsene via così a mani vuote era troppo rischioso.
Sì, ovvio, Lyra non aveva detto chissà cosa, ma aveva detto.
Aveva ottenuto quell'intervista con l'inganno, come poteva Sylvie pretendere che potesse fare domande anche delicate?

Se vuoi quel posto di lavoro, se lo vuoi davvero così tanto, allora ritorna dalla Bennet, intervistala, falle uscire fuori l'anima e riporta tutto quanto in un nuovo articolo da pubblicare in esclusiva.
Pochi scrupoli, Apollo, e non tutti hanno lo stomaco per farlo.


Possibile che non comprendesse quanto fosse stato già di per sé complesso ottenere quell'intervista così tanto semplice?
Aveva praticamente preso in giro la diva, ella avrebbe potuto tranquillamente farlo sbattere fuori, davvero la Redattrice non ci arrivava?

Sai quando tornare.
... Mentre te ne vai avvisa Oswald che sono rimasta solo io nell'edificio.


In effetti sì, potrei tornare tra un anno, sempre che qualcun altro non vinca al posto mio.

Già, Sylvie si era anche dimenticata di quel sottile particolare: Aeon aveva avuto accesso alla Casa Discografica ottenendo un premio.
Ritornare da Lyra avrebbe significato aspettare di nuovo quell'iniziativa e sfornare un'altra canzone vincitrice.
Senza considerare che a quel punto la stessa diva si sarebbe ricordata di lui, decidendo magari anche di escluderlo a priori.
No, quella non era una condizione, bensì un invito a non tornare più lì.
Non con quei presupposti.

Miss Lyra era già poco predisposta ad una intervista.
Se anche avessi voluto, non avrei ottenuto più di quello che c'è scritto lì.
Lei vuole pochi scrupoli, ma penso che sia importante anche un reporter capace di intuire quando non tirare troppo la corda.
Avevo solo quella opportunità e se avessi esagerato, oggi non sarei nemmeno qui con quel fascicolo, comunque fatto bene.
Perché se adesso mi presentassi per un secondo round, verrei comunque bloccato esattamente come tutti gli altri.


Lyra lo aveva accontentato in virtù di quel faccia a faccia dove, tutto sommato, aveva scelto di decidere da sola di esporsi.
Ma per il resto, la presenza del Manager fungeva da barriera sempiterna che Aeon non avrebbe più potuto oltrepassare.
Sylvie stava chiedendo qualcosa di impossibile, la domanda però era: lo sapeva e voleva vedere semplicemente la reazione di lui?
Comprendere se fosse qualcuno pronto alla sconfitta?
Il Kellendros si avvicinò alla scrivania e cercò lo sguardo glaciale della Vandenberghe, posando le mani sulla superficie liscia di legno.

Non potrebbe considerare questo articolo come una prova di ammissione all'esame finale?
Mi dia un altro scoop che potrebbe garantirmi il posto ed io farò il possibile per portarlo a termine.


Non gli andava di sfruttare nuovamente il suo fascino soprannaturale per garantirsi il benestare della giornalista di punta.
Voleva sperare che ella scegliesse di propria volontà la via della fiducia, conferendogli un nuovo incarico, anche molto difficile.
La determinazione nello sguardo dell'Artefatto Umano Na'eh era moltissima, così come nella sua voce.
La partizione buona del suo essere lo aiutò nel temporeggiare e restare in attesa del responso finale.
Qualora però Sylvie avesse optato per un nuovo rifiuto, allora non gli avrebbe lasciato alcuna scelta.
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Messaggioda Sylvie » 22/05/2019, 17:00

Una faccia da z*****a fatta e finita, quella là.
Da quel che ho saputo non ne ha solo l'aspetto, ma non sono mai riuscita a trovare prove a sufficienza da poter sbattere in prima pagina...


Peccato non avere qualche dipendente molto affascinante affinché la possa tentare un po' verso il tradimento...
... Lui si divertirebbe e noi otterremo uno scoop di proporzioni epiche!


Non scorreva buon sangue fra Sylvie e la sorellastra. Danielle Montesquieu non aveva mai nascosto di trovare sgradevole la presenza della Vandenberghe nella loro vita. La guardava dall'alto, come se fosse indegna di possedere sangue Montesquieu, e con molta probabilità non le piaceva l'idea che ella si avvicinasse a suo fratello, nonché marito. Sylvie non aveva mai dimostrato interesse di entrare a far parte nella grande famiglia nobiliare di Andorra, nonostante gli sforzi del fratello maggiore di essere gentile e accomodante con lei. Joël non le aveva mai fatto nulla di male, in fondo, e per questo motivo la Vandenberghe credeva che scoprire le malefatte della moglie gli avrebbe solo che giovato.

... E comunque, giusto per essere precisi, all'ultima festicciola di corte quel Clovis gli occhi non li staccava di dosso a te!

Ne giravano tante di voci su Danielle, sulla sua presunta infedeltà e su chi avrebbe dovuto essere il fortunato amante. Supposizioni gustose, che profumavano di scoop, ma il profumo non bastava a rendere corposo e sostanzioso la portata principale. Diverse voci parlavano di una tresca fra la Principessa e la sua Guardia del Corpo, una Guardia del Corpo però che aveva dimostrato di apprezzare parecchio la Vandenberghe durante una festa nobiliare. Quello zotico scimmione non aveva fatto altro che sbavare sul bel corpo della donna, la quale non se la sentiva di dover flirtare con un tipo simile, trovando la situazione veramente sgradevole e raccapricciante.

Credo mi manchi la voglia di mescolarmi con tipi del genere, specie perché sono individui dal basso quoziente intellettivo, bravi solo a pompare i muscoli per compensare ciò che manca loro in altre zone del corpo.
... Anche se, considerando le passioni segrete della mia sorellastra, non escluderei a priori che lì sotto, invece, sia messo piuttosto bene.


Ti sta forse salendo un po' di curiosità?

Sarebbe l'unico motivo che mi spingerebbe ad interessarmi ad un tipo come lui...

E comunque sai come si dice mia cara: chi disprezza compra...

Non nel mio caso, il mio disprezzo è più che reale e sincero.

... Che poi, flirtare, dovresti arrivare a così tanto?
Se come hai detto tu, stiamo parlando di un primate, basterebbe soltanto fargliela annusare da lontano ed il gioco è fatto.


Qualche occhiata più intensa, un sorriso malizioso, ed il gioco è fatto.
... Sì, potresti aver ragione, ma lo indurrei a credere che possa avvicinarsi a me e abbordarmi, direi proprio che questo rientra nella categoria flirt.


Beh semmai dovessi decidere, che ne diresti di una scommessa? Per me ce l'ha tra i 18 e i 21!

Ahahahahah, se ho intuito bene i gusti della mia sorellastra, io direi invece fra i 24 e i 26...

Cifre sparate davvero alte, ma in fondo la Principessa di Andorra non era forse un'amante delle taglie forti? Sylvie era convinta che se qualcosa c'era fra lei e la sua guardia del corpo, allora il ragazzo doveva essere messo benissimo per competere con quello a cui solitamente, la Montesquieu, era abituata. Le chiacchiere fra donne sarebbero potute proseguire ancora per qualche tempo, sennonché l'arrivo di una visita inaspettata pose fine sia alle battutine maliziose fra la Vandenberghe e il suo fidato collega ed amico, sia al lavoro della Capo Redattrice. Un suo reporter, alle prime armi da quel che ne sapeva, aveva preteso un incontro con lei, portandole un'intervista unica ed esclusiva a Lyra Bennet. Le doti dell'uomo erano innegabili -nessuno era mai riuscito ad ottenere qualcosa dalla Diva per eccellenza- ma l'articolo, secondo il giudizio critico e ferreo della donna, non era piuttosto abbastanza.
Le domande, personali, che aveva rivolto alla cantante, non erano riuscite a scalfire quella maschera di Angelo da sempre costruita intorno alla figura di Lyra. Per Sylvie perdere una simile occasione era segno di parziale incapacità in quel mestiere. La promozione tanto agognata da Aeon non poteva essergli concessa, non secondo i propri standard attuali, ma poteva accontentarsi di essere tenuto da conto e, qualora avesse voluto proseguire a scalare la vetta, questa volta non avrebbe dovuto irrompere nel suo ufficio a ridosso della mezzanotte, bisticciando con Mathis. Ma il lavoro che il Kellendros avrebbe dovuto consegnarle sarebbe dovuto essere completo, accattivante, pungente e realmente interessante.

Sai quando tornare.
... Mentre te ne vai avvisa Oswald che sono rimasta solo io nell'edificio.


In effetti sì, potrei tornare tra un anno, sempre che qualcun altro non vinca al posto mio.

Non è affar mio.

Rispose, placidamente, con un sorriso che avrebbe istigato molti a mandarla a quel paese per l'arroganza e la strafottenza con cui si permetteva di trattare il prossimo.

Miss Lyra era già poco predisposta ad una intervista.
Se anche avessi voluto, non avrei ottenuto più di quello che c'è scritto lì.


Cosa non è chiaro del concetto che ti ho espresso poco fa?

Lei vuole pochi scrupoli, ma penso che sia importante anche un reporter capace di intuire quando non tirare troppo la corda.

Tirare troppo la corda è ciò che richiedo ai miei reporter, altrimenti come pensi si possano sbugiardare le persone che intervistiamo?

Avevo solo quella opportunità e se avessi esagerato, oggi non sarei nemmeno qui con quel fascicolo, comunque fatto bene.

Fatto bene... Quanta presunzione!

Perché se adesso mi presentassi per un secondo round, verrei comunque bloccato esattamente come tutti gli altri.

Questo... È... Un... Tuo... Problema.- scandì bene le parole, una ad una, cercando di far entrare dentro la testa di quell'uomo fastidioso il concetto che lei se ne lavava le mani.

Non sono stata io a mandarti da Lyra Bennet a chiedere un'intervista, lo hai fatto tu di tua spontanea volontà perché desideri ottenere da me una promozione.
Ho riconosciuto il valore del lavoro che mi hai portato, ma il suo valore non è ancora abbastanza.
Non mi interessa se ci metterai un mese, un anno o cento per portarmi un articolo su di lei fatto a dovere.
Sei tu che ti sei voluto lanciare in questa sfida da solo.
Sei tu che devi scervellarti per capire come uscirne vittorioso.
Il resto sono solo chiacchiere a vuoto che non ho alcuna intenzione di ascoltare.


Non sorrideva più, innervosita dall'atteggiamento battagliero del Kellendros. Era difficile trovare qualcuno che osasse tenerle testa e la cosa non le faceva piacere, non quando vedeva l'altro come una seccatura. Sembrava proprio però che Aeon non avesse alcuna intenzione di mollare la presa. Nonostante i ripetuti tentativi della donna di ignorarlo, il greco fece di tutto per attirare la sua attenzione, poggiando le mani sulla scrivania e proseguendo a contestare la sua decisione.

Non potrebbe considerare questo articolo come una prova di ammissione all'esame finale?
Mi dia un altro scoop che potrebbe garantirmi il posto ed io farò il possibile per portarlo a termine.


Alzò la testa, fissandolo imbronciata, togliendosi gli occhiali da vista. Era difficile trovare qualcuno capace di non retrocedere quando la Vandenberghe mordeva, una testardaggine che avrebbe dovuto intuire ci fosse già osservando il modo in cui Mathis si era comportato con lui come una checca isterica.
Rimase in assoluto silenzio la donna, ghiacciandolo con lo sguardo. Aveva ottenuto un'intervista riuscendo ad avvicinarsi a Lyra Bennet quando nessuno c'era mai riuscito: lodevole.
Le aveva posto delle domande intime, private del suo passato, qualcuna decisamente nuova, dando informazioni che in parte nessuno aveva mai reperito prima: encomiabile.
Ma aveva visto sotto la maschera di Lyra cosa ci fosse? Aveva dimostrato che l'Angelo della Musica per eccellenza possedeva un lato tutt'altro che angelico?
Per quanto la Capo Redattrice trovasse apprezzabile ciò che Aeon le aveva portato, questo non era sufficiente, non per gli standard -altissimi ed esigenti- che ella aveva. Dopo qualche secondo di silenzio, si decise finalmente a parlare, facendo un profondo, profondissimo respiro.

Ascoltami bene, Apollo.
Puoi essere convinto quanto vuoi che il tuo lavoro valga già abbastanza, potrai dire a te stesso di aver fatto tutto il possibile, di aver giocato tutti i tuoi assi per ottenere quest'intervista... Ma la dura, amara e crudele verità è che le regole sono io a dettarle, non tu.
E se per me questo lavoro non è sufficiente, o incompleto, o poco mordente, puoi solo accettarlo se desideri lavorare ancora per me oppure prendere le tue cose e andartene via.


Era la sua filosofia, un grosso difetto forse quello di comportarsi in maniera tanto arrogante, ma essendo il capo peccava di arroganza e di stronzaggine, specie quando qualcuno insisteva così tanto con i suoi propositi.

Ciò che manca nel tuo articolo e che per me era fondamentale che ci fosse, era vedere un reporter capace di rischiare per ottenere non solo qualcosa che nessuno aveva mai ottenuto prima, ma anche per oltrepassare il muro che le persone parano davanti, nascondendo i loro sporchi segreti.
... Sono convinta che tu quel muro non hai voluto sfondarlo, ti ci sei solo accostato, sperando di ottenere le briciole che l'altro ti dava.
Dal mio punto di vista è chiaro che non sia abbastanza, mentre dal tuo...


Non concluse la frase, ma dallo sguardo che lanciò era chiaro che lo stesse prendendo in giro, come se l'opinione del Kellendros non contasse poi abbastanza.

Sei bravo, te lo concedo, hai un talento che può essere sfruttato molto meglio di così.
Per questo rinnovo il mio invito a tornare quando avrai ciò che ti ho chiesto.


Fece un breve attimo di pausa, giusto due secondi per far assorbire all'uomo la portata della notizia che gli stava dicendo. Poi, come rammentandosi di qualcosa, scavò fra le varie scartoffie un articolo che lesse velocemente, nel silenzio più assoluto, girandosi a guardare di nuovo l'uomo.

... Tuttavia voglio darti un'altra possibilità ancora.
Visto come sono magnanima?


Sorrise da stronza, sbattendo due volte le palpebre, con lentezza, come se volesse mimare il gesto di una cerbiatta.

Mi è giunta voce già da diverso tempo che la consorte del Principe di Andorra non sia affatto così fedele al marito come vuole far credere.
Qualcuno sospetta che ci sia di mezzo una tresca con la sua giovane Guardia del Corpo... Voci di corridoio, chissà.
Lyra Bennet sarà disponibile solo una volta rientrata dal suo tour mondiale.
Hai tempo fino al suo rientro di portarmi le prove di questo tradimento... Con la sua Guardia del Corpo o con chiunque sia.
Portami la prova che Danielle Montesquieu è una bugiarda infedele e potrai entrare dentro il mio ufficio a testa alta, senza preoccuparti che Mathis starnazzi qualcosa di offensivo nei tuoi confronti.


Prendere o lasciare. Non poteva fare altro il Kellendros se non accettare quella parziale sconfitta, una sconfitta decretata da una persona alla quale non interessava le difficoltà verso cui andava incontro l'uomo. Poteva solo sperare Aeon di riuscire nella seconda impresa, ma anche se non ci fosse riuscito avrebbe avuto parecchio tempo per riflettere su come avvicinare la Bennet e farle abbassare completamente la maschera.

Ora vattene.
Un'altra parola e ti faccio sbattere fuori dalla Vigilanza.
Due e ti licenzio direttamente.


Non c'era molto altro che Aeon potesse fare.
Non appena quindi il greco fosse andato via, la Capo Redattrice avrebbe tirato un sospiro di sollievo, tralasciando per qualche istante le scartoffie e bevendo un sorso del proprio vino. Aveva risposto a tono ad Apollo perché infastidita dal suo continuo sfidarla. Ma doveva ammettere con sé stessa che...

... Deliziosamente con le palle.
Sì, mi piace.


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Sylvie
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Messaggioda Aeon » 11/06/2019, 11:27

Aeon effettivamente era "nato" da poco.
La sua era una esistenza appena cominciata, mista sicuramente alle esperienze ereditate da Hyenn ma ugualmente ancora campate in aria.
Non si era mai rapportato con persone difficili.
La stessa Lyra Bennet in un certo senso si era mostrata ben più che disposta a non essere cattiva nei suoi confronti.
Lo stesso purtroppo non si poté dire dell'atteggiamento avverso e di contrasto che aveva deciso di assumere la Direttrice della Testata "Veritaserum".

Questo... È... Un... Tuo... Problema.

A Sylvie non interessava minimamente l'impegno e gli sforzi messi dall'uomo nel cercare di avere un incontro esclusivo con la cantante irraggiungibile.
Non si rendeva conto forse cosa volesse dire riuscire a superare e vincere un contest musicale confrontandosi con centinaia di altri musicisti ugualmente orientati al trionfo.
Sì, certo, Aeon in questo era stato aiutato dall'eredità ottenuta attraverso l'assimilazione magica, ma non era un dettaglio risaputo, naturalmente.
Chiunque sarebbe rimasto colpito in positivo da una tale impresa, comprendendo quanto lavoro ci fosse stato dietro, quanto impegno, quanta dedizione e volontà.
Ma per Sylvie erano i risultati e i fatti che contavano, fatti che si sarebbero dovuti dimostrare grazie ad una intervista davvero esclusiva e con domande mai esposte prima.

Non mi interessa se ci metterai un mese, un anno o cento per portarmi un articolo su di lei fatto a dovere.
Sei tu che ti sei voluto lanciare in questa sfida da solo.
Sei tu che devi scervellarti per capire come uscirne vittorioso.
Il resto sono solo chiacchiere a vuoto che non ho alcuna intenzione di ascoltare.


Forse, ma non mi ha ancora mandato fuori con sufficiente convinzione, questo è innegabile, quindi forse non è realmente così insoddisfatta, non quanto fa credere...

Di base il fascino lo aiutava moltissimo ad ammorbidire le persone, anzi le femmine, più difficili.
Ma in parte evidentemente c'era pure qualche ragionamento nascosto che Sylvie stesse facendo per conto proprio, non coinvolgendo l'altro per chiari motivi.
Egli, nel suo comportamento, le stava piacendo, sotto sotto, ecco perché quasi voleva capire fin dove potesse spingersi pur di ricercare nuovamente il confronto.
Ovvio che la sua pazienza avesse un limite ma Aeon, non conoscendolo per nulla, doveva andare a tentativi.
Fatto stava, comunque, che pure la sua di pazienza non è che fosse poi infinita.

Non potrebbe considerare questo articolo come una prova di ammissione all'esame finale?
Mi dia un altro scoop che potrebbe garantirmi il posto ed io farò il possibile per portarlo a termine.


Ascoltami bene, Apollo.
Puoi essere convinto quanto vuoi che il tuo lavoro valga già abbastanza, potrai dire a te stesso di aver fatto tutto il possibile, di aver giocato tutti i tuoi assi per ottenere quest'intervista...
Ma la dura, amara e crudele verità è che le regole sono io a dettarle, non tu.
E se per me questo lavoro non è sufficiente, o incompleto, o poco mordente, puoi solo accettarlo se desideri lavorare ancora per me oppure prendere le tue cose e andartene via.


Su questo non posso darle torto, è inevitabile, il coltello ce l'ha lei dalla parte del manico.

Ciò che manca nel tuo articolo e che per me era fondamentale che ci fosse, era vedere un reporter capace di rischiare per ottenere non solo qualcosa che nessuno aveva mai ottenuto prima, ma anche per oltrepassare il muro che le persone parano davanti, nascondendo i loro sporchi segreti.
... Sono convinta che tu quel muro non hai voluto sfondarlo, ti ci sei solo accostato, sperando di ottenere le briciole che l'altro ti dava.
Dal mio punto di vista è chiaro che non sia abbastanza, mentre dal tuo...


Dal mio è ovvio che lo sia, ma se ci riflette non è poi così tanto errato come ragionamento.
Come ha detto lei poc'anzi, è una sfida che mi sono voluto lanciare da solo, ergo ho dettato delle mie regole, dei miei obiettivi, dei miei traguardi.
Il mio traguardo era arrivare fin dove nessuno fosse mai giunto prima d'ora, ovvero avere un faccia a faccia con Lyra Bennet.
Di questo mi sento pienamente soddisfatto.
Probabilmente se le avessi chiesto prima una indicazione più precisa, sarei stato subito messo al corrente di cosa per lei fosse necessario e mi sarei regolato di conseguenza.
Il mio più grosso errore, in sostanza, è stato quello di cimentarmi in quella che oserei definire una specie di "sorpresa", un dono inaspettato.
Ho cercato di stupire, ma evidentemente ho eseguito dei conti piuttosto errati...


La Vandenberghe non poteva certo sperare di cavarsela in quel modo, aggredendolo verbalmente, palesando la propria autorità e mettendolo a tacere come niente fosse.
Aeon aveva un gran cervello e sapeva perfettamente come utilizzarlo, attraverso artifizi retorici e dialogici di gran lunga superiori a quelli della sua controparte più dedita alle "mani".
Aveva dato ragione sul fatto che fosse la donna a comandare, ma le aveva anche dato vagamente torto sul fatto che lui avesse sbagliato tutto a priori.
Lui non aveva chiesto cosa ella volesse, aveva semplicemente portato, di base, qualcosa che nessun altro giornalista fosse mai riuscito ad avere, articolo povero o ricco che sia.
Sylvie era liberissima di rifiutare per i propri standard, ma il Kellendros non si sarebbe sentito più di tanto colpito in negativo: non aveva sbagliato nel suo lavoro, ma nel suo intento.

Sei bravo, te lo concedo, hai un talento che può essere sfruttato molto meglio di così.
Per questo rinnovo il mio invito a tornare quando avrai ciò che ti ho chiesto.


Un suo invito dopo quell'occhiata gelida di qualche minuto fa?
Forse questo è il momento in cui posso sentirmi davvero lusingato e onorato.


... Tuttavia voglio darti un'altra possibilità ancora.
Visto come sono magnanima?


"Magnanima" non è esattamente il termine che utilizzerei...

Mi è giunta voce già da diverso tempo che la consorte del Principe di Andorra non sia affatto così fedele al marito come vuole far credere.
Qualcuno sospetta che ci sia di mezzo una tresca con la sua giovane Guardia del Corpo... Voci di corridoio, chissà.


... Ebbene?

Lyra Bennet sarà disponibile solo una volta rientrata dal suo tour mondiale.
Hai tempo fino al suo rientro di portarmi le prove di questo tradimento... Con la sua Guardia del Corpo o con chiunque sia.
Portami la prova che Danielle Montesquieu è una bugiarda infedele e potrai entrare dentro il mio ufficio a testa alta, senza preoccuparti che Mathis starnazzi qualcosa di offensivo nei tuoi confronti.


... E nel caso in cui le portassi materiale per entrambi gli argomenti, ovvero la Principessa e l'Angelo della Musica?

... Diventeresti il mio nuovo Assistente Personale.

Ecco, quell'uscita proprio non se l'aspettava.
Restò interdetto alcuni istanti e Sylvie avrebbe potuto scorgere facilmente quel disarmo ottenuto con estrema leggerezza e velocità.
Aeon non seppe bene cosa dire o rispondere, ma era consapevole che una opportunità del genere avrebbe potuto decisamente cambiare molto le carte in tavola.
Nato da poco ma già trentenne, con una chance di quella portata avrebbe potuto raggiungere un obiettivo importante in poche settimane e sistemarsi la vita lavorativa.
Doveva però capire come fare a penetrare la maschera di Lyra in modo efficace e sopratutto svelto.

A quello ci rifletterò in seguito...

Ora vattene.
Un'altra parola e ti faccio sbattere fuori dalla Vigilanza.
Due e ti licenzio direttamente.


...

Non rispose, proprio come da lei voluto e richiesto, ma comunque sorrise appena, sbuffando in un ghigno indecifrabile.
Fece qualche passo avanti, fino a raggiungere la scrivania, osservandola un attimo dall'alto verso il basso.
Fissò quegli occhi ghiacciati ancora una volta, qualche secondo.
Poi, sempre senza dire niente, afferrò la bottiglia di vino e ne versò un altro po' nel bicchiere semi vuoto tenuto in mano dalla mezza Andorriana.
Infine, un cenno del capo in segno di saluto quasi rispettoso, dopo di che si volse, afferrando le proprie cartelle, andandosene via senza fiatare.

... Basta fare la parte del semplice Mago, è giunta l'ora di fare affidamento a tutte le mie risorse.

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