Re: Marsiglia
Inviato: 17/11/2013, 21:43
Credo di aver già conosciuto il peggiore: il fatto che forse non ti senti così in Paradiso quanto me quando siamo vicini...
Come replicare a parole come quelle? Sapeva bene che non erano state pronunciate solo per fare colpo, Alistair non era quel tipo di uomo: era sincero, nelle parole e nei sentimenti, per quanto Celine non riuscisse ancora a credere che lui si fosse così tanto preso di lei dopo una sola serata - per quanto lunga - passata insieme.
Abbassò dunque lo sguardo, arrossendo appena sulle guance, pregando mentalmente che si cambiasse presto argomento così da lasciarsi alle spalle l'imbarazzo: in realtà esso rimase, perché poco dopo la Sauvage ammise col Druido di conoscere bene il suo migliore amico, poiché con quest'ultimo aveva avuto un incontro piuttosto... intimo; lo osservò di sott'ecchi per carpirne la reazione tramite lo sguardo o l'espressione del viso che, com'era ipotizzabile, fu inizialmente di pura interdizione, quella tipica di viene preso contropiede.
Oh...
Contatto... Intimo...
Annuì solo a quella sorta di precisazione/ripetizione, lasciando che Alistair metabolizzasse quella confessione: non che ci fosse qualcosa di cui vergognarsi, era andata a letto con Joël da donna single e non aveva alcun motivo per sentirsi in imbarazzo o comunque in torto per il proprio comportamento - soprattutto perché era una donna focosa, come ogni Ignis che si rispettasse, che amava il sesso - ma nonostante tutto non voleva che lui la considerasse una donna facile.
... Va bene!
E consideri più bello lui come uomo, o me?
Le parve che il Druido avesse davvero accettato la cosa - che poi, perché non avrebbe dovuto? - e che non stesse cercando di sorridere o di fare il gentile tanto per non farla sentire in imbarazzo; per questo, nonostante le guance ancora rosse, aprì le labbra ad un bel sorriso divertito.
Uhm... tu! - esclamò dopo qualche istante di riflessione, con voce sincera - Lui è un po' troppo "sfacciatamente perbenino", per me, mentre tu... tu hai quell'aria da bravo ragazzo che sa prendere il controllo che mi fa impazzire...
Rispose, prima di rendersi conto di cosa gli avesse detto: aveva seriamente ammesso che lui le faceva perdere la testa?
Se vai avanti così, cara mia, ti ritroverai a dirgli che lo ami tra due settimane...
Si disse da sola nella mente, ma non c'era aria di rimprovero o di paura in quel pensiero e nella voce silenziosa che l'aveva formulato: Celine era una tranquilla in quel senso, che accettava velocemente i propri sentimenti; perciò, se il suo cuore avesse deciso di consegnarsi tra le mani del Druido, beh, l'avrebbe lasciato fare, e tanti saluti... soprattutto perché, nel caso, si sarebbe consegnato nelle mani di un uomo fantastico, e non era certo cosa da poco.
Certo, per un'ipotesi del genere la francese sarebbe dovuta essere innanzitutto libera da qualsiasi altro legame, ma la Sauvage aveva già ovviato a quel potenziale problema, come spiegò ad Alistair poco dopo: aveva chiuso con Logan e troncato sul nascere il possibile rapporto con Yamato, per essere così del tutto libera; prima, però, i due programmarono insieme il resto della serata, anche se l'idea iniziale di Celine venne un poco modificata dal Druido.
Ne dico che non ti lascerò startene comoda comoda a guardare mentre cucino.
Ti metterai nelle vesti da poter sporcare con farina e uova e faremo un bel dolce insieme.
Però posso prometterti in cambio un prolungato massaggio globale quando avremo finito, affare fatto?
Vuoi proprio farmi sgobbare, eh? - commentò la bionda con un gran sorriso, prima di annuire - e va bene, mi sporcherò le mani e farò un disastro in cucina, ma solo perché sono molto golosa e ho una gra voglia di farmi fare un bel massaggio ai piedi e al collo!
Aggiunse facendogli la linguaccia, prima di dare un morso al proprio panino e spiegare, appunto, quale fosse la sua attuale situazione sentimentale, che fece brillare lo sguardo di Alistair: quando lui avvicinò la sua mano al viso dell'altra per spostarle i capelli, Celine non si scostò, lasciando così che la guancia venisse sfiorata dalle dita di lui; le mani del Druido circondarono quella di lei, e la Sauvage sentì il Fuoco circondarla, divampare dentro di sé perché lui lo stava fomentando col proprio.
Possiamo essere amici per tutto il tempo che desideri...
Posso immaginare la notte prima di andare a dormire.
Posso pensarti abbracciata a me con un pesante pigiama invernale o senza nulla addosso scaldandoci a vicenda.
Posso sognare di presentarmi ai tuoi amici come il tuo compagno, con te sorridente che ti stringi al mio braccio.
Posso prolungare la sensazione delle tue labbra sulle mie ricordando quando è accaduto realmente.
Posso fare tutto questo, ma lo posso fare in silenzio, senza appesantirti, senza farti sentire in dovere di scegliere, di correre.
Se alla fine deciderai di darmi una possibilità ti mostrerò tutto l'entusiasmo possibile, ma in caso contrario ringrazierò il destino per avermi fatto incontrare una persona tanto piacevole e non ti farò nessuna colpa.
Sentì che il cuore cominciò a battere più forte nel petto dopo quelle parole, il Fuoco che s'innalzava dentro di sé, che aumentava la sua potenza ed il suo calore.
Sono io che mi sono innamorato e tu che stai affrontando un momento delicato...
Come poteva dirlo così, come se nulla fosse?
Come poteva essere così tranquillo e sereno nell'ammettere i propri sentimenti di fronte a lei, sapendo che la francese non li ricambiava? E perché, perché il calore delle Fiamme dentro di lei stava aumentando ancora, più del solito, più di quanto lei fosse abituata a sentire?
Piccoli passi dici tu... Io direi invece... Una camminata senza impegno durante la quale potrai decidere se prendermi la mano oppure no, ma nonostante tutto la porteremo a termine con il sorriso sulle labbra.
Quando le sue labbra sfiorarono la propria mano, Celine avvertì un potere nuovo sprigionarsi dentro di sé: un potere che aveva il colore del Sole ed il suo stesso calore, un potere che le divampò nell'animo e riverberò poi le sue fiamme lungo il corpo, un potere che solo una Ignis poteva controllare e che solo la Guida della Gilda od un Druido potevano fomentare.
Per un secondo, la francese si sentì quasi senza fiato... ma subito dopo le parve di non essere mai stata meglio, di essere cambiata pur rimanendo fondamentalmente la stessa: cercò Alistair con lo sguardo, come a chiedergli una spiegazione per qualcosa che non aveva compreso; no, non si era resa conto di aver appena raggiunto un nuovo step come Ignis, e solo grazie al potere elementale del Druido accanto a sé.
Come replicare a parole come quelle? Sapeva bene che non erano state pronunciate solo per fare colpo, Alistair non era quel tipo di uomo: era sincero, nelle parole e nei sentimenti, per quanto Celine non riuscisse ancora a credere che lui si fosse così tanto preso di lei dopo una sola serata - per quanto lunga - passata insieme.
Abbassò dunque lo sguardo, arrossendo appena sulle guance, pregando mentalmente che si cambiasse presto argomento così da lasciarsi alle spalle l'imbarazzo: in realtà esso rimase, perché poco dopo la Sauvage ammise col Druido di conoscere bene il suo migliore amico, poiché con quest'ultimo aveva avuto un incontro piuttosto... intimo; lo osservò di sott'ecchi per carpirne la reazione tramite lo sguardo o l'espressione del viso che, com'era ipotizzabile, fu inizialmente di pura interdizione, quella tipica di viene preso contropiede.
Oh...
Contatto... Intimo...
Annuì solo a quella sorta di precisazione/ripetizione, lasciando che Alistair metabolizzasse quella confessione: non che ci fosse qualcosa di cui vergognarsi, era andata a letto con Joël da donna single e non aveva alcun motivo per sentirsi in imbarazzo o comunque in torto per il proprio comportamento - soprattutto perché era una donna focosa, come ogni Ignis che si rispettasse, che amava il sesso - ma nonostante tutto non voleva che lui la considerasse una donna facile.
... Va bene!
E consideri più bello lui come uomo, o me?
Le parve che il Druido avesse davvero accettato la cosa - che poi, perché non avrebbe dovuto? - e che non stesse cercando di sorridere o di fare il gentile tanto per non farla sentire in imbarazzo; per questo, nonostante le guance ancora rosse, aprì le labbra ad un bel sorriso divertito.
Uhm... tu! - esclamò dopo qualche istante di riflessione, con voce sincera - Lui è un po' troppo "sfacciatamente perbenino", per me, mentre tu... tu hai quell'aria da bravo ragazzo che sa prendere il controllo che mi fa impazzire...
Rispose, prima di rendersi conto di cosa gli avesse detto: aveva seriamente ammesso che lui le faceva perdere la testa?
Se vai avanti così, cara mia, ti ritroverai a dirgli che lo ami tra due settimane...
Si disse da sola nella mente, ma non c'era aria di rimprovero o di paura in quel pensiero e nella voce silenziosa che l'aveva formulato: Celine era una tranquilla in quel senso, che accettava velocemente i propri sentimenti; perciò, se il suo cuore avesse deciso di consegnarsi tra le mani del Druido, beh, l'avrebbe lasciato fare, e tanti saluti... soprattutto perché, nel caso, si sarebbe consegnato nelle mani di un uomo fantastico, e non era certo cosa da poco.
Certo, per un'ipotesi del genere la francese sarebbe dovuta essere innanzitutto libera da qualsiasi altro legame, ma la Sauvage aveva già ovviato a quel potenziale problema, come spiegò ad Alistair poco dopo: aveva chiuso con Logan e troncato sul nascere il possibile rapporto con Yamato, per essere così del tutto libera; prima, però, i due programmarono insieme il resto della serata, anche se l'idea iniziale di Celine venne un poco modificata dal Druido.
Ne dico che non ti lascerò startene comoda comoda a guardare mentre cucino.
Ti metterai nelle vesti da poter sporcare con farina e uova e faremo un bel dolce insieme.
Però posso prometterti in cambio un prolungato massaggio globale quando avremo finito, affare fatto?
Vuoi proprio farmi sgobbare, eh? - commentò la bionda con un gran sorriso, prima di annuire - e va bene, mi sporcherò le mani e farò un disastro in cucina, ma solo perché sono molto golosa e ho una gra voglia di farmi fare un bel massaggio ai piedi e al collo!
Aggiunse facendogli la linguaccia, prima di dare un morso al proprio panino e spiegare, appunto, quale fosse la sua attuale situazione sentimentale, che fece brillare lo sguardo di Alistair: quando lui avvicinò la sua mano al viso dell'altra per spostarle i capelli, Celine non si scostò, lasciando così che la guancia venisse sfiorata dalle dita di lui; le mani del Druido circondarono quella di lei, e la Sauvage sentì il Fuoco circondarla, divampare dentro di sé perché lui lo stava fomentando col proprio.
Possiamo essere amici per tutto il tempo che desideri...
Posso immaginare la notte prima di andare a dormire.
Posso pensarti abbracciata a me con un pesante pigiama invernale o senza nulla addosso scaldandoci a vicenda.
Posso sognare di presentarmi ai tuoi amici come il tuo compagno, con te sorridente che ti stringi al mio braccio.
Posso prolungare la sensazione delle tue labbra sulle mie ricordando quando è accaduto realmente.
Posso fare tutto questo, ma lo posso fare in silenzio, senza appesantirti, senza farti sentire in dovere di scegliere, di correre.
Se alla fine deciderai di darmi una possibilità ti mostrerò tutto l'entusiasmo possibile, ma in caso contrario ringrazierò il destino per avermi fatto incontrare una persona tanto piacevole e non ti farò nessuna colpa.
Sentì che il cuore cominciò a battere più forte nel petto dopo quelle parole, il Fuoco che s'innalzava dentro di sé, che aumentava la sua potenza ed il suo calore.
Sono io che mi sono innamorato e tu che stai affrontando un momento delicato...
Come poteva dirlo così, come se nulla fosse?
Come poteva essere così tranquillo e sereno nell'ammettere i propri sentimenti di fronte a lei, sapendo che la francese non li ricambiava? E perché, perché il calore delle Fiamme dentro di lei stava aumentando ancora, più del solito, più di quanto lei fosse abituata a sentire?
Piccoli passi dici tu... Io direi invece... Una camminata senza impegno durante la quale potrai decidere se prendermi la mano oppure no, ma nonostante tutto la porteremo a termine con il sorriso sulle labbra.
Quando le sue labbra sfiorarono la propria mano, Celine avvertì un potere nuovo sprigionarsi dentro di sé: un potere che aveva il colore del Sole ed il suo stesso calore, un potere che le divampò nell'animo e riverberò poi le sue fiamme lungo il corpo, un potere che solo una Ignis poteva controllare e che solo la Guida della Gilda od un Druido potevano fomentare.
Per un secondo, la francese si sentì quasi senza fiato... ma subito dopo le parve di non essere mai stata meglio, di essere cambiata pur rimanendo fondamentalmente la stessa: cercò Alistair con lo sguardo, come a chiedergli una spiegazione per qualcosa che non aveva compreso; no, non si era resa conto di aver appena raggiunto un nuovo step come Ignis, e solo grazie al potere elementale del Druido accanto a sé.