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Vienna

Messaggioda Scarlet » 14/01/2018, 17:47

Quindi l'unico pagamento che desidero è un po' di rispetto, credo che non sia nulla di improponibile, giusto?

Scusami...

... Di niente.

Non abbassava lo sguardo, il bifolco.
Non lo distoglieva. Non si sentiva intimidito.
Era strano vedere qualcuno comportarsi così con lei. Di solito era brava nel far sentire gli altri sbagliati. Inutili. Piccoli come formiche.
Ma Dre era fatto di una pasta diversa da tutti quelli che la Nygaard aveva incontrato sul proprio cammino.
Era un pezzente, prima di tutto.
E poi proveniva da un ambiente che lo aveva forgiato, rendendo il suo spirito forte ed indomabile.
Il Fuoco che gli era stato donato si era ben adattato alla sua persona.
Ma vederlo così tanto forte e battagliero, provocò il desiderio a Scarlet di vederlo ancora di più in ginocchio ai suoi piedi.
Meglio ancora, steso per terra, come un verme. Così che potesse calpestarlo come più le pareva.
Non poteva farlo però. Le aveva salvato la vita e sarebbe stato poco educato distruggerlo ora che si trovava ad essere forzatamente sua ospite.
Magari sarebbe accaduto un'altra volta.
O magari mai, tanto che cosa le poteva importare di che fine avrebbe fatto un bifolco come lui?
Nulla appunto, fino a quando, ore dopo, non scattò in lei l'imprinting e allora tutto... Tutto cambiò.
Piuttosto che affrontare la realtà, la Rinnegata scelse di fuggire.
Se ne andò via, girovagando per una città ed un quartiere che non conosceva.
Ma ciò che stava provando dentro la spaventava più di qualunque altra cosa.
Era come se l'imprinting per lei fosse una costrizione a dover sentire qualcosa che non voleva sentire.
Che non era riuscita a sentire per niente e nessuno.
Solo pochi barlumi di affetto, che scaldavano in minima parte il suo cuore.
Per il resto, andava avanti sognando di uccidere, di compiere la propria vendetta verso coloro che le avevano fatto del male.
E nascondeva sé stessa, la sua fragilità, il suo dolore a chiunque.
La musica stava per cambiare. Avrebbe fatto più fatica a comportarsi in quel modo quando Tybalt era nei paraggi.
Non poteva continuare a vagabondare a lungo, per cui ad un certo punto fu costretta a ritornare a casa.
Dopo tre ore ci riuscì, trovando il mercenario trafelato e spaventato dalla sua assenza.
Non lo guardò in faccia perché non osava ma sentire quella nota preoccupata nella sua voce... In parte le fece piacere.
Come se sentire di essere per lui un pochino importante provocasse qualche guizzo di felicità nel suo spirito.

... Potrei avere qualcosa da mangiare?
Ho un po' fame.


Un po', eh?
Coraggio, siediti pure, io appronto la cena...


Ubbidì.
Tanto non poteva fare altro.
Quando il Kingston era girato di schiena, alzava lo sguardo su di lui, furtiva.
Aveva una bellezza nuova, che prima non era riuscita a notare.
Così alto. Forte. Scuro.
Anche quel connotato le piaceva.
Ma cercava di contrastare quei pensieri.
Non era veramente lei che lo vedeva in quel modo.
Era l'imprinting.
Senza di esso, Dre era solamente un bifolco, maleducato e privo di grazia.

Un bifolco...
Solamente un bifolco...


Continuare a ripeterselo non avrebbe cancellato ciò che le era successo, ma poteva contrastare un po' quelle dannate emozioni.
Nel frattempo gli chiese quanto tempo ci volesse prima che ella potesse fare ritorno in Svizzera.

Credo che la soluzione migliore per te sia restare lontana fino a quando non arriverà la tua Guardia del Corpo.
Se hai detto che sarà tra un paio di giorni, fossi in te rientrerei appunto dopodomani.


È... tanto tempo...

Quarantotto ore insieme a lui.
Un sogno ed un incubo al tempo stesso.
Avrebbero dovuto dormire nello stesso letto. Per forza.
Il divano era troppo piccolo per lui, a malapena ci entrava.
Dormire insieme, stare a stretto contatto, sentire il suo corpo caldo contro il proprio, le sue labbra morbide carezzarle l'orecchio, provocandola con parole volgari e deliziose...

Immagine

Facendo l'amore e sesso, fondendosi in una cosa sola...

Immagine

Immagino che tu non voglia in alcun modo restare qui...

... Più che altro, non mi sembra il caso.

In alternativa potrei portarti in qualche albergo nelle vicinanze che conosco...

Te ne sarei immensamente grata.

Non aveva mai desiderato così intensamente qualcuno.
L'eccitazione sessuale in lei funzionava in un modo perverso e contorto.
Si accendeva quando sapeva di poter togliere dignità al prossimo.
E allora diventava una padrona sadica, che non si poneva né limiti né freni, affossando sempre di più il malcapitato che aveva osato provare per lei desiderio.
Era per quel motivo che Scarlet non aveva un fidanzato.
Li faceva scappare tutti, terrorizzati da ciò che lei poteva fare loro.
L'imprinting invece accendeva i suoi sensi in un modo sano, normale, facendole provare il desiderio di una giovane ragazza per un giovane ragazzo, senza traumi, senza scorciatoie.
Pura e libera sessualità.
Meglio tenersene alla larga.
Meglio non pensarci troppo.

... Ecco qui, ha un bell'aspetto, no?
Mi auguro che anche il sapore sia decente...


Le stava servendo una zuppa.
Nemmeno fece caso in realtà a ciò che c'era nel piatto.
In altri contesti si sarebbe rifiutata di mangiarla, lasciandosi morire di fame piuttosto.
Ma la mente pensava ad altro, era sconvolta e non riusciva a comportarsi come suo solito.
Comunque l'odore sprigionato dal piatto non era affatto male.

Ho pensato bene che tu preferissi le verdure alla carne o al pesce, vero?

... Cosa te lo ha fatto pensare?

Alzò lo sguardo, sorpresa da quel pensiero formulato da Dre.
E se ne pentì, quando i suoi occhi incrociarono quelli scuri del mercenario.
Se ne rimase incantata a fissarlo, come se avesse di fronte i diamanti più preziosi che ella avesse mai visto.
Per fortuna si ricordò di respirare, nonostante il lieve batticuore al petto.

Non vivo come una Druida da molto tempo.
Non seguo più quelli che sono i loro dettami.
Carne e pesce li mangio senza pormi particolari problemi, ormai.
Ma non importa. Le verdure vanno bene uguale.


Affondò il cucchiaio nella zuppa e la mandò giù, ancora bollente.
Non poteva scottarsi, quindi non c'era pericolo che si facesse male.
E poi si era dimenticata di fingere di soffiare.
Non era poi un errore così grave con il Kingston, tanto lui sapeva chi lei fosse.
Anche se non lo aveva ancora compreso pienamente.

... Ah, a proposito, cosa sarebbe una Rinnegata?

... È un Druido che viene esiliato per sempre dalla propria Comunità.
Perde la possibilità di accrescere la sua affinità a tutti gli elementi, perde la sua casa, la sua famiglia, i suoi amici.
Nessuna altra Comunità può accoglierlo.
Molti ne rimangono talmente sconvolti che preferiscono la morte.
Altri ancora cercando di rifarsi una vita imparando la magia dei maghi.
... Altri ancora lo fanno di proposito, per poter seguire al meglio le loro inclinazioni.


Come suo fratello.
Non certo lei, lei si era semplicemente dovuta adattare alla vita che Lowell aveva scelto per la sorella minore.
Diventare una strega non le era importato poi molto, alla fine.
A Scarlet non interessava quasi nulla e si limitava a fare quelle cose che rendevano chi le stava intorno sicuro e tranquillo.
Si era fatta adottare.
Era andata a scuola.
Aveva intrapreso la carriera diplomatica.
Non c'era traccia della sua volontà in nessuna di queste tre cose.

Come sei diventato un Semi-Gildato?

Conosceva abbastanza il mondo delle Gilde, grazie ai suoi genitori adottivi.
Sapeva che i SemiGildati acquisivano un elemento per merito.
Quale grande onore si era conquistato Dre per ottenerlo?
E soprattutto, sarebbe stato d'accordo nel farselo aumentare?
Una parte di lei avrebbe voluto farlo.
Avrebbe voluto potergli donare quanta più affinità possibile al Fuoco.
... Per poterlo sentire più vicino a sé.
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Messaggioda Tybalt » 17/01/2018, 23:29

Credo che la soluzione migliore per te sia restare lontana fino a quando non arriverà la tua Guardia del Corpo.
Se hai detto che sarà tra un paio di giorni, fossi in te rientrerei appunto dopodomani.


È... tanto tempo...

Ne sono consapevole, ma rischieresti troppo a tornare prima.
Sono riuscito a salvarti per il rotto della cuffia, farti correre un pericolo così tanto gratuitamente mi darebbe parecchio al c***o...


Eh no, Dre non riusciva proprio a moderare il linguaggio, nemmeno davanti ad una nobile Druida.
Era il suo retaggio, il suo modo di essere, plasmato dalla strada, non certo dai club o dai gala sontuosi ai quali era abituata la rossa.

Immagino che tu non voglia in alcun modo restare qui...

... Più che altro, non mi sembra il caso.

In alternativa potrei portarti in qualche albergo nelle vicinanze che conosco...

Te ne sarei immensamente grata.

Sì ma preferirei imparassi la strada che ti riporti da me, in caso di una qualsiasi emergenza, ok?

Il suo Fuoco era troppo lieve, non avrebbe mai potuto percepire il subbuglio dentro lo Spirito di Scarlet, scambiando quell'atteggiamento solo per stanchezza, stress.
Ci era passato anche lui, per motivi differenti, in passato, ecco perché sperava semplicemente che con un pasto caldo si sarebbe calmata un poco.

Ho pensato bene che tu preferissi le verdure alla carne o al pesce, vero?

... Cosa te lo ha fatto pensare?

Oh... Ecco, in realtà ho pensato ad un Druido come una specie di... Animalista, o qualcosa del genere!

Non vivo come una Druida da molto tempo.
Non seguo più quelli che sono i loro dettami.
Carne e pesce li mangio senza pormi particolari problemi, ormai.
Ma non importa.
Le verdure vanno bene uguale.


Da un lato mi sento più sollevato, almeno domattina potrò preparare una colazione standard!
... Sì certo, domattina. Non penserai mica che ti mandi a quest'ora in albergo?
Con la notte non sarebbe facile ricordarsi la strada e te l'ho detto che vorrei stare tranquillo.
Per stanotte mi accontenterò di nuovo del divano, non ti preoccupare...
... Domani, dopo aver mangiato, ti accompagnerò all'Hotel.


Non era affatto una manovra per averla ancora dentro casa sua, la sua voce, i suoi occhi, il suo tono, parvero decisamente sinceri e onesti.
La vide mandare giù la zuppa senza nemmeno soffiare. Eccezionali i Druidi. Anche se lei aveva parlato di una tipologia specifica di essi.

... È un Druido che viene esiliato per sempre dalla propria Comunità.
Perde la possibilità di accrescere la sua affinità a tutti gli elementi, perde la sua casa, la sua famiglia, i suoi amici.
Nessuna altra Comunità può accoglierlo.
Molti ne rimangono talmente sconvolti che preferiscono la morte.
Altri ancora cercando di rifarsi una vita imparando la magia dei maghi.
... Altri ancora lo fanno di proposito, per poter seguire al meglio le loro inclinazioni.


Quindi i tuoi genitori sono Rinnegati come te?

Chiaramente non sapendo che fosse stata adottata, il ragionamento che ne seguì fu quasi immediato.
Non chiese ulteriori informazioni, non avendo quella gran confidenza necessaria al fine di farsi i fatti suoi.
Inoltre gli era parso che la rossa non nutrisse chissà quale esagerata simpatia verso di lui, tanto da parlare di questioni tanto personali.
Non percepiva disagio o imbarazzo, ma sapeva quando starsene zitto e rispettare la privacy altrui.
Fortunatamente, comunque, il silenzio venne spezzato e in quel caso non dal Kingston.

Come sei diventato un Semi-Gildato?

In realtà potevo essere un Gildato effettivo, ma sarebbe andato in contrasto con le mie intenzioni.
Sono stato membro di un clan malavitoso per diversi anni, lavorando controvoglia e soltanto dietro minacce.
Una volta liberatomi dal giogo della mafia, scelsi la via della redenzione diventando un Mercenario Anti Mafioso.
Ma l'essere un Mercenario non mi avrebbe permesso di proseguire il percorso come Gildato puro, quindi decisi di optare per il SemiGildato.
Il mio secondo stadio deriva dal fatto che al momento dell'esplosione della mia scintilla, essa fosse molto forte e rigogliosa, questo è quanto.


Mandò giù un generoso sorso di acqua a temperatura ambiente, sospirando poi al ricordo di quel periodo, come se fosse accaduto il giorno precedente.
I suoi occhi neri si adombrarono, perdendo parte della loro brillantezza solita, vispa, ma fu solo per qualche secondo, una piccola frazione di un minuto.

Ah, hai dormito bene prima?
Nel senso, hai bisogno di un altro cuscino, coperte più pesanti?
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Messaggioda Scarlet » 19/01/2018, 19:28

Se hai detto che sarà tra un paio di giorni, fossi in te rientrerei appunto dopodomani.

È... tanto tempo...

Ne sono consapevole, ma rischieresti troppo a tornare prima.
Sono riuscito a salvarti per il rotto della cuffia, farti correre un pericolo così tanto gratuitamente mi darebbe parecchio al c***o...


... Sei molto volgare.

Lo disse apertamente.
Era vero, Dre parlava in maniera sboccata e facile alle volgarità in ogni contesto.
La Nygaard non possedeva delle orecchie tanto fini e delicate da non aver sentito mai parolacce.
Ma non frequentava persone dedite all'uso di quel linguaggio praticamente sempre.
... Non suonava nemmeno come una critica.
Si rendeva semplicemente conto di cosa lui fosse, di chi si fosse innamorata.
L'imprinting faceva davvero schifo.
Non c'era niente in quel ragazzo che le facesse comprendere perché proprio con lui.
Almeno uno più decente.
Invece no: un rozzo bifolco.
La Rinnegata iniziava a credere che Gaia ce l'avesse proprio con lei.
Che in qualche modo le avesse fatto un grave torto di cui dovesse scontare la pena.
Si scervellava nel chiedersi quale, ma con mestizia, con dolore.
Davvero un qualunque torto nei confronti del Mana meritava ciò che ella aveva passato?
L'imprinting doveva essere un dono, una benedizione... Mentre invece le sembrava una gabbia dalla quale non poter fuggire nemmeno volendolo con tutta sé stessa.
Come quella casa. Quell'appartamento. Sì, lo sgabuzzino per le scope.
Era una gabbia in realtà, una gabbia che diventava attraente e piacevole per la presenza del Kingston ma rimanendo pur sempre come tale.
Doveva andarsene via da lì e per fortuna il mercenario era pronto ad accompagnarla in un albergo.

In alternativa potrei portarti in qualche albergo nelle vicinanze che conosco...

Te ne sarei immensamente grata.

Sì ma preferirei imparassi la strada che ti riporti da me, in caso di una qualsiasi emergenza, ok?

... Ti preoccupi per me?

Disse con tono sorpreso.
Sarebbe suonata sciocca a molti la domanda rivolta dalla rossa.
Ma non era sciocca. Non per lei che in quel momento subiva l'influenza dell'imprinting.
Veniva spinta a fare certe domande, perché sentiva il bisogno di sapere che Dre la apprezzasse.
La considerasse.
La desiderasse.
No, non era sciocca la sua domanda. Lo era lei stessa a sperare una cosa del genere.
Non appena si rese conto di questa cosa, tentò di porre rimedio.
Di contrastare quel bisogno.

Non importa.
Non c'è bisogno che tu risponda.


Si affrettò a dire, bloccando sul nascere qualunque risposta da parte del ragazzo nero.
Meglio non sentirla, meglio non alimentare le speranze.
Erano inutili, non avrebbe dato loro sfogo.
Mai.
Doveva solamente stringere i denti, mangiare ciò che l'altro le stava preparando e poi andarsene in albergo.
Da sola.
Al sicuro.

Carne e pesce li mangio senza pormi particolari problemi, ormai.
Ma non importa.
Le verdure vanno bene uguale.


Da un lato mi sento più sollevato, almeno domattina potrò preparare una colazione standard!

Domattina?

Un momento.
Qualcosa non andava.

... Sì certo, domattina. Non penserai mica che ti mandi a quest'ora in albergo?

Perché no?
Che cosa cambierebbe?


Con la notte non sarebbe facile ricordarsi la strada e te l'ho detto che vorrei stare tranquillo.
Per stanotte mi accontenterò di nuovo del divano, non ti preoccupare...
... Domani, dopo aver mangiato, ti accompagnerò all'Hotel.


Tu... Su quel divano?

Perché le importava così tanto?
Perché non accettare e basta, fregandosene se avesse dormito poco o avesse dormito male o non avesse dormito affatto?
Perché non fare l'indifferente, come era solita fare?
Non ci riusciva. Non riusciva a pensare di arrecargli un dolore, anche minimo.
O un disturbo, in quel caso.

Non essere sciocco.
Dormirò io sul divano.


Non che a lei andasse meglio.
Insomma, era altina per essere una ragazza, anche se Tybalt la superava.
Ma poteva stringersi.
Lei... A differenza di lui, che quando lo aveva visto addormentato non aveva saputo proprio dove mettere le gambe.
Purtroppo, per quanto villico e rozzo, sembrava proprio che Dre volesse a tutti i costi fare la persona ospitale.
Voleva lasciare a lei il letto, così che stesse più comoda.
Era sua ospite.
Glielo doveva.
E alla fine, pur di non sentirlo, reagì d'istinto

... Se insisti tanto, allora dormiremo entrambi sul letto.

Fine della discussione.
Per modo di dire, perché interiormente invece la discussione si era appena accesa.
Non aveva resistito all'idea di potersi stringere a lui la notte.
Di averlo accanto, di provare a sentire che cosa volesse dire dormire con la persona di cui ci si era innamorati.
Accidenti, accidenti, accidenti!
Non poteva rimangiarsi la parola, non ora che se n'era uscita in quel modo.
Sarebbe sembrata folle, pazza, sconclusionata.
E non voleva che Dre lo pensasse.
La sua opinione, in fondo, contava.
Cercò di distrarsi, di fare finta di niente.
Gli spiegò cosa fosse un Rinnegato.
Chiaramente un Semi Gildato come lui non poteva averne alcuna idea.
Ma anche se fosse, non avrebbe compreso cosa significasse diventarlo.
Aveva un'affinità al Fuoco troppo bassa per capire.
... Era di base un mago, non certo un Druido.
Ameno quello. Almeno l'imprinting non era capitato con un altro Figlio di Gaia.

Quindi i tuoi genitori sono Rinnegati come te?

... No.
I miei genitori sono Druidi.
Solo io sono stata Rinnegata... E mio fratello.
Ma lui ha scelto di esserlo.


A quel punto forse Dre non avrebbe compreso che ella si stesse riferendo ai suoi genitori biologici, non certo a quelli adottivi.
Forse credeva che avesse cercato di chiamare proprio i genitori biologici, prima.

Non vedo i miei veri genitori da quando sono stata Rinnegata.
Quelli che ho cercato di avvisare sono i due Gildati che mi hanno adottata.


Gli spiegò in maniera spicciola, continuando a mangiare come se nulla fosse.
La zuppa era bollente, ma lei possedeva una percentuale alta del Fuoco.
Non si sarebbe scottata.
E se ci fosse stato quel pericolo, l'Anima di Efesto l'avrebbe resa totalmente immune.

Come sei diventato un Semi-Gildato?

In realtà potevo essere un Gildato effettivo, ma sarebbe andato in contrasto con le mie intenzioni.

... E cioè?

Sono stato membro di un clan malavitoso per diversi anni, lavorando controvoglia e soltanto dietro minacce.

Aveva sentito parlare di mafia.
Un concetto che prima di essere esiliata dalla Comunità per lei non esisteva.
Una volta entrata nel mondo magico, le era capitato di sentirlo nominare.
Aveva chiesto spiegazioni e le erano state date.
Ricordava con precisione che non fosse qualcosa di bello o positivo.
Criminali, venivano chiamati quelli che ne facevano parte.
E di fronte ne aveva proprio uno.
Un ex-criminale.

Una volta liberatomi dal giogo della mafia, scelsi la via della redenzione diventando un Mercenario Anti Mafioso.
Ma l'essere un Mercenario non mi avrebbe permesso di proseguire il percorso come Gildato puro, quindi decisi di optare per il SemiGildato.
Il mio secondo stadio deriva dal fatto che al momento dell'esplosione della mia scintilla, essa fosse molto forte e rigogliosa, questo è quanto.


... Capisco.

Non sembrava particolarmente colpita in negativo dalla sua professione.
Non lo era, infatti.
L'imprinting ci sarebbe stato, che lui fosse stato un delinquente oppure no.
E lei stessa non era una persona buona.
Non aveva fatto cose buone.
Ma non ne sentiva nemmeno il peso sulla coscienza... A differenza di Dre, i cui occhi avevano perso per qualche istante di luminosità.
Non rifletté sul fatto che se ne fosse accorta perché era irrimediabilmente attratta da lui.
Se ne accorse e basta.
Lui era un cavaliere macchiato dalle sue colpe, che sperava di tornare candido.
Lei una principessa nata pura, che lentamente sprofondava nel fango e nella melma.
Che assurdo connubio.

........

Avrebbe voluto dirgli qualcosa.
Allungare una mano.
Fargli una carezza.
Essere capace di consolarlo.
Ma non sapeva cosa dire.
Non sapeva cosa fare.
E si limitò a fissarlo, lo sguardo che tentava di rimanere indifferente, ma si addolciva, a tratti.
Ancora una volta fu il Kingston ad interrompere quel contatto.
Ad alimentare la loro conversazione.

Ah, hai dormito bene prima?
Nel senso, hai bisogno di un altro cuscino, coperte più pesanti?


....

Le suonò strana quella domanda.
Ma... Aveva compreso con chi avesse a che fare oppure no?
Calcolando che non sapeva chi fossero i Rinnegati, forse non sapeva nemmeno chi fossero gli Eredi.
Posò il cucchiaio nel piatto.
Allungò una mano, posando le dita sul braccio del mercenario.
E poi...

Immagine

... Fuoco.

Discendo da un ex-Erede del Fuoco.
Un Erede ha un'affinità ad un singolo elemento che supera quello di un normale Capo Gilda.
È la personificazione stessa di quell'elemento.
E io sono sua nipote.
... Per farti comprendere meglio, se entrassi nella Gilda Ignis sarei al rango di Precettore.
Non soffro il freddo.
Ho il Fuoco che mi scalda.
Paradossalmente, posso essere più calda di te.


I genitori l'avevano istruita bene sulle dinamiche vigenti nelle Gilde.
Potevano farlo, lei era una Druida, già al corrente di quel segreto.
Non c'era motivo quindi per non insegnarle qualcosa su come funzionasse il loro mondo.

Questo è quanto.
Per rispondere alla tua domanda, quindi: non ho bisogno di altro, grazie.


Staccò finalmente le dita dalla sua pelle.
Era lei ad avere dato una potente sfiammata al suo Spirito, ma sembrava che la pelle infuocata fosse la propria.
Era stato un contatto voluto, desiderato.
Piacevole.
Ce ne sarebbero stati altri?
Avrebbe colto qualunque occasione o forse no.
Era difficile riuscire a mantenere i propri propositi quando ci si trovava di fronte a lui.
Di fronte all'amore della sua vita.

... Ti ho scombussolato troppo?

Forse.
Non si era data un freno con quella sfiammata.
Era come se avesse voluto fargli sentire tutto ciò che stava provando dentro, attraverso il suo elemento.
Probabilmente adesso Dre si sarebbe sentito stordito, come se gli fosse appena salita la febbre.
Una sensazione che comunque sarebbe durata poco.

Perdonami... Non ho pensato alle conseguenze.
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Messaggioda Tybalt » 20/01/2018, 22:13

... Sei molto volgare.

Trovi?
E io che pensavo di essere parecchio migliorato...


Questo voleva forse dire che in passato fosse stato anche peggio di così?
Eh già, Scarlet poteva proprio metterci la mano sul Fuoco.

Una ragazza, sorta di conoscente di un paio di amici, mi diede qualche dritta su come essere meno grezzo...
Tra l'altro pensa che ti somiglia anche un bel po', cioè, nel senso, ha la pelle bianca bianca, i capelli rossi e gli occhi chiari.


Quindi più che somiglianza effettiva si trattava di una somiglianza nei dettagli fondamentali fisici.
In quel momento il Fuoco di Dre si fece più vivo, ella avrebbe potuto sentirlo.
Che si fosse in qualche modo eccitato nel pensare a quegli specifici tratti... Oppure nel pensare a quella femmina?
Non aveva idea che per una come la Druida fosse un libro aperto, almeno Elementalmente parlando.
Per quanto c'erano determinate dinamiche del suo animo tendenzialmente positivo che le sfuggissero ugualmente.

Sì ma preferirei imparassi la strada che ti riporti da me, in caso di una qualsiasi emergenza, ok?

... Ti preoccupi per me?

Beh...

Non importa.
Non c'è bisogno che tu risponda.


Non è un bisogno, se sei curiosa ti rispondo e fine...
Naturale che mi preoccupi, ti ho salvato la vita come perfetta sconosciuta, quindi proprio pezzo di m***a insensibile non posso essere, no?


Gli parve un concetto alquanto naturale, ma poteva anche essere che per lei non lo fosse affatto.
Tybalt non era la persona più elegante o gentile del mondo, ma si sapeva rendere disponibile e onesto, sempre che gli altri glielo permettessero.

Con la notte non sarebbe facile ricordarsi la strada e te l'ho detto che vorrei stare tranquillo.
Per stanotte mi accontenterò di nuovo del divano, non ti preoccupare...
... Domani, dopo aver mangiato, ti accompagnerò all'Hotel.


Tu... Su quel divano?

Fissò per un attimo il suddetto divano.
Sì, in effetti non rappresentava il top della comodità, ma quella casa non era nemmeno un Gran Hotel.

Non essere sciocco.
Dormirò io sul divano.


Ma finiscila!
Ok, non sarai alta quanto me ma c***o, i centimetri di coscia non ti mancano!


Sì, se ne uscì in un modo decisamente equivoco, come se avesse voluto sottolineare qualcosa di affascinante o peggio, arrapante.
In realtà l'intento del ragazzo di colore era solo quello di sottolineare l'altezza della Nygaard, ma ad un cuore sconvolto come il suo poteva giungere ogni tipo di messaggio.

... Se insisti tanto, allora dormiremo entrambi sul letto.

Oh... OK!

No, per lui il problema proprio non sussisteva, alla fine erano entrambi piuttosto magri quindi una piazza e mezzo sarebbe andata benissimo.
Al massimo i due corpi sarebbero stati un po' a contatto di tanto in tanto ma la cosa non è che lo infastidisse molto, anzi, per niente.
Andarono avanti a parlare e così Dre poté farsi spiegare con esattezza cosa fosse un Rinnegato.
Nella sua ottica quella conversazione si stava rivelando molto interessante ed illuminante, proprio a fronte di nuove info su una razza così speciale.
Di tanto in tanto la fissava più intensamente, quasi rapito. Non solo perché fosse una bella femmina, ma proprio per il carisma che emanava in quanto Druida.

Non vedo i miei veri genitori da quando sono stata Rinnegata.
Quelli che ho cercato di avvisare sono i due Gildati che mi hanno adottata.


Quindi mi stai dicendo che loro non hanno mai cercato di prendere contatti con te?
... Ma che razza di genitori sono?! Uff, ok, scusa, sono stato indelicato...


Era in grado di accorgersi quando esagerava. Alla fine quelli erano affari suoi, non certo del Kingston.
La famiglia poteva avere avuto delle ragioni importanti o magari era stata proprio lei a volere che non si facessero sentire.
Meglio concentrarsi su altro, raccontandole ad esempio come avesse fatto a diventare un SemiGildato e perché non lo fosse effettivamente.
Una storia non troppo comune quella del Mercenario, tuttavia la rossa non ebbe molto da commentare in proposito.
Riguardo invece la domanda sul volere altre coperte o cuscini, lì sì che si sbizzarrì nei commenti.

Discendo da un ex-Erede del Fuoco.
Un Erede ha un'affinità ad un singolo elemento che supera quello di un normale Capo Gilda.
È la personificazione stessa di quell'elemento.
E io sono sua nipote.


37°
37,5°
38°
38,5°
39°


... Per farti comprendere meglio, se entrassi nella Gilda Ignis sarei al rango di Precettore.
Non soffro il freddo.
Ho il Fuoco che mi scalda.
Paradossalmente, posso essere più calda di te.


La temperatura subì una impennata così tanto immediata che Tybalt ci mise un po' ad accorgersene effettivamente.
Cioè, percepì il maggiore calore irradiarsi lungo tutto il corpo, così come anche lo Spirito infiammato ma nulla di "negativo".
Le pupille si dilatarono di più, trattenne volontariamente ed involontariamente il respiro allo stesso tempo.
Il suo Mana, appena al 30%, non poté sopportare in maniera controllata tutto quell'afflusso energetico improvviso.
Deglutì ed anche la stessa saliva gli parve rovente, quasi stesse ingoiando acqua bollente.

... Cristallina...

Questo è quanto.
Per rispondere alla tua domanda, quindi: non ho bisogno di altro, grazie.


Annuì svelto, con i muscoli tutti irrigiditi, sentendo l'immenso bisogno di acqua, ma non certo a temperatura ambiente.
Si alzò in piedi, avvicinandosi al MagiFrigo. Per fortuna c'era ancora una bottiglia di acqua lasciata dall'ultima volta che era stato a casa, ad Agosto.

... Ti ho scombussolato troppo?

Forse appena appena, credo...

Si versò un bicchiere e bevve tutto d'un fiato, poi un secondo.
Di seguito decise direttamente di versarsi parte del contenuto della bottiglia direttamente in testa.

Perdonami... Non ho pensato alle conseguenze.

Ma figurati, adesso passa tutto...

Quelle furono le ultime parole famose, in verità.
La testa cominciò a sfarfallare, la temperatura, salita a picco in un colpo, finalmente venne completamente captata dall'organismo.

... Porca troia... Gira tutto...

Si inginocchiò quasi di istinto, necessità, cercando appiglio e sostegno proprio in Scarlet, posando una mano proprio sulla famosa coscia bianca latte.
La testa china, la fronte che scottava, gli occhi chiusi a forza, praticamente serrati.

... Scusami un attimo...

Riuscì in qualche modo ad alzarsi in piedi, inspirando profondamente, poi, si diresse verso il bagno.
La ex Djin poté sentire distintamente il suono di quando veniva aperta l'acqua della doccia.

Potrai anche essere un vulcano ambulante, ma questo non vuol dire che ti serva un cuscino solo!

Alzò la voce, così che lei potesse sentirlo e valutare intanto il bisogno o meno di un secondo guanciale o anche un terzo, quelli non mancavano.
Il ragazzo di colore intanto si denudò al volo e infine si andò a sistemare sotto l'acqua fredda (non ghiacciata, era pur sempre inverno).

... Oohhh...

Un gemito di assoluto piacere emerse dal bagno, un gemito molto equivoco, di sicuro, ma proprio espresso di cuore.
Scarlet non aveva davanti a sé un Gildato. Il Mana di Dre era Statico, non Dinamico, ecco il motivo di tutto quel disagio creatogli.

... Anche se mi hai quasi bruciato vivo, è stata una cosa sensazionale!
Druida, Rinnegata... Chi se ne fotte, che c***o di potere!


Parlava ad alta voce proprio per riuscire a comunicare con lei dalla doccia, avendo tenuto la porta del bagno socchiusa.
Ad ogni modo non fece durare quello scroscio fresco improvvisato per molto, limitandosi massimo ad un paio di minuti abbondanti.

Finisci pure di mangiare, mi asciugo, rivesto e arrivo!

Infatti dopo altro tre minuti circa Dre tornò dal bagno visibilmente meglio. La febbre era passata, insomma, tutto nella norma.
Bevve ugualmente un altro paio di bicchieri d'acqua, prima di rimettersi seduto con aria tra lo stravolto e il sorpreso.

... Wow...
... E scommetto che non ti ci sei nemmeno impegnata al massimo!
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Messaggioda Scarlet » 21/01/2018, 18:43

... Sei molto volgare.

Trovi?
E io che pensavo di essere parecchio migliorato...


Era assurdo ritrovarsi a pensare che lo avrebbe accettato anche così.
Lei non voleva accettarlo in quel modo.
Non voleva accettarlo e basta.
Ma sentiva dentro l'impulso a trovare questi lati di lui deliziosi, teneri, attraenti e anche eccitanti.
Immaginarlo parlare in quel modo durante il sesso accendeva il suo Spirito ed il suo corpo.
Faceva un grande sforzo per bloccare simili slanci.
Ma non sempre le riusciva così bene.

Una ragazza, sorta di conoscente di un paio di amici, mi diede qualche dritta su come essere meno grezzo...
Tra l'altro pensa che ti somiglia anche un bel po', cioè, nel senso, ha la pelle bianca bianca, i capelli rossi e gli occhi chiari.


Questa ragazza.. è una persona importante per te?

Glielo chiese istintivamente. Nel sentire che il suo Elemento si era agitato più del solito.
Potevano essere due le opzioni: o ne era innamorato.
Oppure lo attraevano quel tipo di connotati fisici in una ragazza.
Nel secondo caso, dunque, l'avrebbe trovata molto affascinante. Sensuale. Bella.
Era abituata ad essere considerata bella.
Ma con Dre tale considerazione assumeva una connotazione più forte, un valore più presente.
Come se il fatto che il ragazzo la trovasse bella o meno fosse l'unico metro di giudizio valido ed accettabile.
Le faceva rabbia questa cosa.
Ma non voleva cedere ad essa.
In primo luogo, se lo avesse fatto, sarebbe stata più vulnerabile al Fuoco.
Il Fuoco avrebbe quindi acceso anche le altre sue emozioni.
Accendendo le emozioni, avrebbe acceso anche il desiderio nei confronti del Kingston.
E se il desiderio fosse scoppiato, lei avrebbe tentato di tutto per legarlo a sé.
Gli avrebbe detto cosa fosse successo.
Lo avrebbe guardato con occhio innamorato.
Lo avrebbe supplicato di baciarla.
Possedeva ancora abbastanza forza di volontà da controllarsi.
Ma a volte anche quella non bastava da sola.
Alcuni slanci c'erano, sebbene Scarlet si impegnasse tanto.
Fortuna che Tybalt non comprese mai che cosa ella stesse passando, stesse pensando dentro di lei.

Naturale che mi preoccupi, ti ho salvato la vita come perfetta sconosciuta, quindi proprio pezzo di m***a insensibile non posso essere, no?

... No, immagino di no.

Uno come lui non si sarebbe mai potuto innamorare di una come lei.
Anche volendolo, l'unione era impossibile.
Più passavano i minuti e più la Nygaard scorgeva nel Kingston qualcosa che lei non possedeva.
Una luce buona che illuminava la sua oscurità.
Lei quella luce non ce l'aveva più.
Sapeva di essere marcia dentro, di essere crudele e sadica e le stava bene così.
Lei, al suo posto, avrebbe lasciato morire uno sconosciuto.
Ne era convinta, ma dimenticava che Céleste aveva cercato di salvarla.
E dei suoi genitori si era preoccupata.
Probabilmente se suo fratello fosse morto, avrebbe provato dolore per non averlo più accanto.
Ma la rossa preferiva ignorare quelle verità.
Credere si essere perduta e continuare a non provare niente.
Era più facile. Diventava tutto immensamente più facile in quel modo.

Per stanotte mi accontenterò di nuovo del divano, non ti preoccupare...
... Domani, dopo aver mangiato, ti accompagnerò all'Hotel.


Tu... Su quel divano?
Non essere sciocco.
Dormirò io sul divano.


Ma finiscila!
Ok, non sarai alta quanto me ma c***o, i centimetri di coscia non ti mancano!


E li hai osservati bene, immagino...

Una provocazione.
Le uscì anche in tono malizioso. Con un mezzo sorriso.
Fissando intensamente Dre.
Poi si rese conto di ciò che aveva fatto.
Aveva risposto a tono, come suo solito.
Ma lo aveva fatto con la persona sbagliata.
Non voleva che l'altro potesse pensare che ad ella piacesse un'idea simile.
Poi si sarebbe fatto strane idee in testa e agito di conseguenza.
E lei non era sicura di essere in grado di allontanarlo.
Per cambiare discorso, finì dalla padella nella brace.
Gli disse che avrebbero dormito insieme nello stesso letto.
E lui accettò.

Oh... OK!

Un semplice OK.
Come faceva a dire che era okay?
Semplice, perché lui non provava niente per lei.
Quindi la cosa non lo disturbava.
Meglio così. Non avrebbe cercato alcun contatto fisico, anche se sarebbe stato inevitabile.
Il letto non era enorme. Ci stavano bene in due, ma sarebbero stati un po' stretti.
Poteva sopportarlo, forse.
Nel caso sarebbe sgusciata sul divano.
Senza che lui potesse rompere le p***e, di nuovo.
La cena proseguì senza altri intoppi.
Gli raccontò cosa fosse un Rinnegato, come ci si diventava, chi fossero i suoi genitori.
Non faceva fare loro una bella figura, ma questa era la punizione per essersi comportati da smidollati.
Per aver lasciato che due ragazzi violentassero la loro unica figlia, uscendone puliti e candidi come un unicorno.

Quindi mi stai dicendo che loro non hanno mai cercato di prendere contatti con te?
... Ma che razza di genitori sono?! Uff, ok, scusa, sono stato indelicato...


Non sono loro a non averci provato.
Sono io a non averlo voluto.
Comunque non sei stato indelicato: sono veramente la peggior razza di genitori esistenti.


Il suo perdono non era facile ottenerlo.
Tanto per loro quanto per Lowell.
Aveva scoperto Scarlet di non amare particolarmente i tradimenti.
Specie quelli provenienti dalle persone che amava.
Una coltellata alla schiena era l'ultima cosa che una persona vorrebbe da un proprio caro.
Per questo motivo lei aveva interrotto ogni contatto con loro.
Erano lì e non avevano saputo difenderla, quando aveva cercato aiuto.
Almeno i suoi genitori adottivi avevano tentato di aiutarla, mandandola da un MagiAnalista.
Il cugino Carlyle Jung. Non era stato particolarmente bravo, ma aveva apprezzato l'impegno.
Era ancora giovane quando aveva cercato di aiutarla.

Discendo da un ex-Erede del Fuoco.

In seguito passarono agli argomenti più scottanti.
Fu proprio una brutta scottatura quella che si beccò Dre a causa dell'improvvisa fiammata che gli passò Scarlet nello spirito.
Non aveva voluto fargli del male, non si era controllata abbastanza.
Nella foga forse di renderlo più simile a sé, aveva esagerato.
E sembrava che il mercenario stesse risentendo di quel colpo, in maniera anche abbastanza consistente.

... Porca troia... Gira tutto...

Si era versato un'intera bottiglietta di acqua fredda in testa.
Ma non era servito a niente.
Dre si accasciò in ginocchio di fronte a lei, sorreggendosi con la mano poggiata sulla sua coscia.
Quel contatto fece bruciare lei di passione.
La mano era bollente e premeva contro la pelle candida e morbida.
Ma lui stava male.
Di riflesso Scarlet cercò di diminuire un po' l'influenza del suo Fuoco, appellandosi al Ghiaccio.
Stava per portare le mani sul suo capo, mani che avrebbero dato sollievo anche al suo Spirito ed al suo corpo.
Era una premura nei suoi confronti.
Ma non ebbe il tempo di completarla.

... Scusami un attimo...

Fai pure...

Si era fermata in tempo.
L'aveva fermata in tempo.
Il Kingston si era messo in piedi, dirigendosi verso il bagno.
Sentì il tipico rumore dell'acqua che veniva aperta e la sua voce arrivarle dall'interno della stanza.

Potrai anche essere un vulcano ambulante, ma questo non vuol dire che ti serva un cuscino solo!

Di solito dormo con due.

Rispose, alzando un po' la voce.
Probabilmente si stava facendo una doccia fredda, per stemperare la botta di calore provata.
Aveva lasciato la porta socchiusa, in maniera che lei potesse sentirlo parlare e potessero comunicare.
Si alzò in piedi, avvicinandosi ad essa per sentire meglio, senza però sbirciare all'interno.

... Oohhh...

Ma riusciva a sentirsi quanto era osceno?
Quel semplice verso scatenò nella mente di Scarlet altre immagini, dove ella ascoltava in altri contesti un simile verso emesso dalle sue labbra, con lo stesso identico tono soddisfatto.
Magari mentre entrava lentamente dentro, beandosi di quanto fosse accogliente.

Va... Va tutto bene?

... Anche se mi hai quasi bruciato vivo, è stata una cosa sensazionale!
Druida, Rinnegata... Chi se ne fotte, che c***o di potere!


Non rispose.
Stava combattendo contro l'impulso irresistibile di socchiudere un po' di più la porta e sbirciare all'interno.
Era troppo eccitata per non farlo.
Aveva già perso in partenza.
Fece piano, in maniera che l'altro non potesse rendersi conto di nulla.
Sbirciando all'interno del bagno.
Sbirciando sotto la doccia.
Sbirciando il suo corpo interamente nudo.

Finisci pure di mangiare, mi asciugo, rivesto e arrivo!

Tornò immediatamente seduta al suo posto, scombussolata.
Non avrebbe dovuto farlo, non avrebbe dovuto cedere.
Ma ormai lo aveva fatto e adesso quell'immagine sembrava non volersene andare più via dalla sua mente.
Aveva un corpo scuro. Definito. Muscoloso.
Un tatuaggio non meglio identificato.
Cosce larghe, date dalla sua etnia.
E poi qualcos'altro, sempre dovuto alla sua etnia.
Adesso era lei che avrebbe avuto bisogno di una doccia fredda.

... Wow...
... E scommetto che non ti ci sei nemmeno impegnata al massimo!


È spontaneo come il respirare...

Fu l'ultima cosa che disse.
Poi si concentrò esclusivamente sulla cena, mangiando la sua zuppa in silenzio.
Non aveva più intenzione di aprire bocca.
Di parlare.
Aveva detto anche troppo.
Aveva visto troppo.
E adesso come sarebbe riuscita a dormire con lui, in quelle condizioni?
Scottava e non riusciva proprio a fermarsi.
Forse davvero, l'idea di una doccia fredda poco prima di mettersi a letto non era male.
Quel bagno le faceva venire la claustrofobia ma... Avrebbe cercato di non pensarci.
Meglio la paura dei luoghi chiusi che l'eccitazione sessuale per un bifolco.

Dopo posso usare anche io la doccia?
Non sono riuscita a lavarmi bene e non mi sento a mio agio a dormire sporca e sudata.


Lei si faceva un bagno praticamente tutti i giorni, poco prima di andare a dormire.
Le piaceva essere pulita, le piaceva profumare.
Voleva mantenere quell'abitudine quanto più possibile.
Ed unire due necessità in una cosa sola.
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Messaggioda Tybalt » 25/01/2018, 22:50

Una ragazza, sorta di conoscente di un paio di amici, mi diede qualche dritta su come essere meno grezzo...
Tra l'altro pensa che ti somiglia anche un bel po', cioè, nel senso, ha la pelle bianca bianca, i capelli rossi e gli occhi chiari.


Questa ragazza... è una persona importante per te?

Importante?
Naaahhh...
Te l'ho detto, è una sorta di conoscente!
Cerco di evitare il far diventare importanti le persone...
... Non mi va tanto di dispiacere il prossimo in caso di morte.


Ne parlava placido, con una normalità forse quasi disarmante, ma era quella la realtà di un Mercenario.
Più che altro, era la realtà di un Mercenario deciso a combattere una cosa così grande ed imponente come la Mafia Magica.
Alcuni Mercenari semplicemente prendevano incarichi tarati, guadagnavano il giusto e al massimo finivano in ospedale per qualche botta più forte.
Dre invece si procurava da solo le cure, si avventurava e quando partiva non era mai completamente sicuro di tornare dalle persone care.
Ecco perché aveva tagliato i ponti con la famiglia senza tentare di riallacciare un rapporto, ecco perché aveva rifiutato tante ragazze.

Tu invece?
Ce l'hai qualcuno di importante nella tua vita?


La domanda venne posta in tono quasi malizioso e ironico, come a volerle chiedere se avesse il fidanzato oppure no.
Non era una richiesta interessata, ma se non altro gli andava di fare conversazione e non pensare alle cose spiacevoli.
In ogni caso, il dialogo si spostò inevitabilmente sulla questione riposo notturno e sul fatto che Scarlet non volesse che lui tornasse a dormire sul divano.
Non ce la faceva così "premurosa", per così dire, ma non che la cosa gli dispiacque, anzi, fu contento di accettare di condividere il letto.
La sua schiena ne avrebbe sicuramente giovato e dopo tutte quelle settimane a dormire dove capitasse, ben venga.
Figurarsi che in un primo momento addirittura la rossa avanzò l'idea di poter essere lei a riposare di sotto, lasciandogli per intero il materasso.
Ma cosa le diceva la testa?!

Ok, non sarai alta quanto me ma c***o, i centimetri di coscia non ti mancano!

E li hai osservati bene, immagino...

... Beh, ho evitato che mi venisse la bavetta ma essendo fatto di carne e sangue, ammetto le mie colpe "visive"!

Alzò le mani, in segno di resa, stando a quella specie di gioco malizioso ed ironico fatto partire proprio dalla Nygaard.
Ella però non voleva realmente comportarsi così, o meglio, magari lo voleva pura, ma solo istintivamente, perché razionalmente la questione era ben diversa.
Per Tybalt quello fu semplicemente un complimento bello e buono nei confronti delle gambe della ragazza, nulla di più.
Difatti non è che fece altri commenti o aggiunse altre parole, si limitò ad accantonare la faccenda non appena lo fece lei per prima.
Insomma deciso, avrebbero dormito nello stesso letto.

Quindi mi stai dicendo che loro non hanno mai cercato di prendere contatti con te?
... Ma che razza di genitori sono?! Uff, ok, scusa, sono stato indelicato...


Non sono loro a non averci provato.
Sono io a non averlo voluto.
Comunque non sei stato indelicato: sono veramente la peggior razza di genitori esistenti.


Allora scusa di aver tirato fuori l'argomento, mettiamola così...
Ti farei conoscere un mio amico Mercenario, andreste d'accordo in questo senso!
Suo padre era un violento bastardo ubriacone e la madre una succube omertosa.


Non stette a chiamarlo per nome, anche perché poteva pure essere che alla ragazza la cosa non interessasse minimamente.
Tra l'altro doveva anche muoversi a mangiare, la minestra si stava raffreddando.
Sorte completamente opposta invece toccò al suo Spirito e al suo corpo, quando provò a chiedere a Scarlet se desiderasse altre coperte per la notte.
Ok, mitica discendente della stirpe del Fuoco ma il Kingston non era né un Druido, né un Gildato Ignis di alto livello.
Il risultato fu una brutta febbre da cavallo salita in pochissimi secondi e un bisogno spasmodico di una doccia fredda per assestare la temperatura.

Potrai anche essere un vulcano ambulante, ma questo non vuol dire che ti serva un cuscino solo!

Di solito dormo con due.

Benissimo!
Due siano allora!
... Mmhhh...
Che meraviglia...
... Adesso si ragiona...


In effetti i versi che emise furono decisamente equivoci, ma dopo aver sentito tutto quel caldo improvviso, un getto fresco risultava quasi pornografico.
Non sapeva che Scarlet si fosse messa a sbirciare, anche perché comunque il vetro, pur non essendo appannato, era pieno di gocce.
Le diede l'ok per finire di mangiare mentre lui si asciugava, tornando lentamente più tranquillo e lucido.
Eccezionale il potere dei Druidi, senza dubbio, ma comunque da non riprovare più in quella dose così massiccia e immediata.
Quando uscì dal bagno si era già messo in abiti per dormire, ovvero una canottiera bianca, un pantalone della tuta nero ed una giacca sempre nera, da ginnastica.

... Wow...
... E scommetto che non ti ci sei nemmeno impegnata al massimo!


È spontaneo come il respirare...

Adesso capisco perché alcuni di voi si sentano 'sto c***o.
Hank, il mio amico di oggi pomeriggio, mi ha raccontato qualche aneddoto sui Druidi.
Lui alla competizione dell'anno scorso c'è stato e si è fatto una mezza cultura.
Mi fa piacere che tu sia diversa da quei Druidi che pensano di essere meglio di tutto e tutti.
... Sei giusto un bel po' snob, ma per la vita che conduci, non certo per il sangue che ti scorre nelle vene.


Come a dire che accettava il fatto che lei fosse così tanto altezzosa in quanto ragazza di famiglia ricca, ma solo per quello.
Dre comprendeva che l'educazione potesse fare molto e cambiare molto una persona, quindi di sicuro non biasimava Scarlet per come fosse venuta su.
L'importante era che si contenesse nel dare giudizi sprezzanti e si ricordasse di rispettare la persona davanti a sé, niente di più.
Comunque, stava ormai arrivando il momento di rimettersi giù, che fosse per dormire o per chiacchierare un altro po'.
D'altronde si erano fatti un bel po' di ore di riposo nel pomeriggio, quindi non era detto che ci fosse già molto sonno alle porte.

Dopo posso usare anche io la doccia?
Non sono riuscita a lavarmi bene e non mi sento a mio agio a dormire sporca e sudata.


Se davvero ti definisci sporca e sudata, ok!
Io ho altri criteri ma non sono affari miei...
Vai pure quando vuoi, l'accappatoio pulito lo trovi subito sulla sinistra, appeso.
Ho lasciato sia il bagnoschiuma che lo shampoo direttamente dentro la doccia.
Io nel frattempo metto la federa pulita al tuo secondo cuscino!


Gentile, le fece un sorriso affabile, prima di lasciarla libera di fare come preferisse.
Purtroppo per lei, i prodotti da bagno per lavarsi erano tipicamente da discount, ma onestamente di qualità accettabile.

Hai una preferenza sulla parte del letto dove dormire?

Chiese ad alta voce dal piano di sopra, aspettando la risposta, così da sistemare i cuscini nel punto giusto.
Nemmeno si era accorto che con quei pantaloni da tuta le sue "doti" da ragazzo di colore fossero anche fin troppo visibili, accidenti.
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Messaggioda Scarlet » 28/01/2018, 19:33

Questa ragazza... è una persona importante per te?

Importante?
Naaahhh...
Te l'ho detto, è una sorta di conoscente!
Cerco di evitare il far diventare importanti le persone...
... Non mi va tanto di dispiacere il prossimo in caso di morte.


Furono molte le reazioni.
E contrastanti.
Mescolate, alla rinfusa, in quella parte di lei che voleva sentire e provare emozioni forti, emozioni d'amore.
La felicità che non fosse legato a nessun'altra.
La paura per il tipo di lavoro svolto.
La pietà per il dover vivere una vita in quel modo.
E poi c'era il resto di lei che provava indifferenza.
Che voleva provarla, perché che lui fosse vivo o morto, a lei non doveva importare.
Anche se veniva spinta da quel 25% di imprinting a non comportarsi così.
Ad essere aperta al prossimo.
Ad essere capace di accoglierlo.
In fondo le aveva salvato la vita.
Le era rimasto accanto e non l'aveva abbandonata.
Le aveva offerto un tetto e del cibo e avrebbe condiviso il proprio letto con lei.
Forse il maggior pregio di Dre era proprio quel non averla voluta lasciare in difficoltà, nonostante anche egli rischiasse la pelle.
... Glielo doveva riconoscere. Nonostante fosse un pezzente bifolco, possedeva un animo migliore della Nygaard.

Tu invece?
Ce l'hai qualcuno di importante nella tua vita?


Sì...

No.

... Sei tu.

Non ho nessuno di importante.


I pensieri contrastavano con le parole dette.
Pensieri i cui echi erano talmente lontani, che Scarlet riusciva bene a soffocarli e mascherarli.
A cosa sarebbe servito dire tutta la verità?
Sarebbe passata per una persona patetica, la cui volontà era stata incatenata dal proprio sangue regale.
Si sarebbe resa ancora più schiava del Kingston, speranzosa che di fronte ad una simile verità lui avrebbe accettato il suo amore e lo avrebbe condiviso.
Ma queste erano assurdità sciocche e inutili.
Di fronte ad una verità simile, era più probabile che il ragazzo se ne sarebbe lavato le mani.
Perché lui non aveva nessun imprinting che potesse legarla a lei e lei non possedeva nulla interiormente che potesse spingere il suo cuore ad amarla.
Per cui era meglio tacere.
Sotterrare.
Seppellire.
E proseguire la conversazione come se niente fosse.
Decidere chi dovesse dormire sul letto e chi sul divano.
Alla fine giunsero ad un compromesso: entrambi sul letto.
Perché Tybalt era alto, ma Scarlet possedeva delle gambe molto lunghe, che mal si adattavano alla lunghezza del divano stesso.

E li hai osservati bene, immagino...

... Beh, ho evitato che mi venisse la bavetta ma essendo fatto di carne e sangue, ammetto le mie colpe "visive"!

Lo disse con placidità, come se fosse la cosa più normale del mondo.
Senza dimostrarsi particolarmente attratto.
Né particolarmente colpito.
Lo sguardo della Nygaard si fece più cupo.
Triste che l'altro non la trovasse abbastanza attraente.
Offeso che non stesse morendo per lei.
Il desiderio di averlo ai suoi piedi, di essere desiderata e quindi di avere in pugno la persona.
Sì, riusciva a venire fuori anche con lui.
Era fatta così e non sarebbe cambiata, non nel breve termine.

Vorresti vedere anche oltre... Dre?
Magari più su, verso l'interno coscia?
Scoprire se lì in mezzo rispecchio il colore naturale dei miei capelli?
Vedere con i tuoi occhi le differenze fra una strega e una Druida?


Immagine

Non aveva bisogno di usare l'elemento Fuoco per far salire la temperatura del Kingston.
Le bastava quel tono di voce sensuale, quello sguardo predatore e i movimenti della mano sotto il tavolo.
Sembrava che si stesse scoprendo le cosce, che stesse alzando il vestito.
Ma non solo.
Tolse un piede dalla ballerina, allungandolo per massaggiare una gamba del Mercenario.
Strusciandolo su e giù, lentamente.
Un movimento che avrebbe potuto replicare benissimo, da qualche altra parte.
Continuò fino a quando non ottenne la reazione che lei desiderava.
Eccitata. Sorpresa. Bramosa di lei.
E quando avvenne, smise di colpo di comportarsi in quel modo.
Rimettendo il piede nella scarpa.
Lasciando stare il vestito.
Riprendendo a mangiare come se nulla fosse.

... Grazie per la tua sincerità.

Tono ironico, sorrisetto malizioso.
Lo aveva preso in giro, palesemente.
Come avrebbe reagito ora il Mercenario?
L'avrebbe odiata? Si sarebbe dimostrato debole di fronte a lei?
C'era sempre quel fastidioso 25% che sussurrava di no.
Poi il restante lo sperava. Solamente per poterlo schiacciare.
E togliersi completamente il problema.
Ad ogni modo, il comportamento della Nygaard non riusciva ad essere totalmente lineare.
Aveva avuto quell'exploit solamente in quel momento, poi aveva ripreso a subire l'influenza dell'imprinting.
In maniera più forte, perché lei non era abituata a provare mai nulla.
A parte il desiderio di dominare e fare male.
Fece male anche a Dre, in un certo senso, quando mandò delle sfiammate al suo Spirito.
Troppo potenti, al punto tale da spingerlo ad una doccia fredda per riuscire a riprendersi.
E lei sbirciò lui, senza essere vista.
Vide il suo corpo e si accese di desiderio.
Vide ciò che portava in mezzo alle gambe e quasi si spaventò.
Sapeva che l'etnia aiutava molto, ma il Kingston era esagerato.
Sarebbe mai stata in grado di sopportare una simile intrusione?
Non si rispose. Non ce n'era bisogno.
Poteva anche tenere a bada il desiderio di sottomettere il Mercenario e lasciarlo andare.
Il giorno dopo sarebbe finito tutto e una volta tornata a casa, avrebbe cercato di dimenticarlo.
Poteva convivere con un imprinting, se esso fosse rimasto relegato a quel 25% della sua anima.

... Wow...
... E scommetto che non ti ci sei nemmeno impegnata al massimo!


È spontaneo come il respirare...

Adesso capisco perché alcuni di voi si sentano 'sto c***o.

... Prego?

Hank, il mio amico di oggi pomeriggio, mi ha raccontato qualche aneddoto sui Druidi.
Lui alla competizione dell'anno scorso c'è stato e si è fatto una mezza cultura.
Mi fa piacere che tu sia diversa da quei Druidi che pensano di essere meglio di tutto e tutti.


Ah... È questo quello che intendevi dire.

... Sei giusto un bel po' snob, ma per la vita che conduci, non certo per il sangue che ti scorre nelle vene.

... Certo, è una valida giustificazione.
Nemmeno io posso incolparti di essere nato e cresciuto bifolco.
Sono cose che capitano, il destino della vita, l'eterno conflitto fra nobili e pezzenti...
... Dico bene?


Sapeva di essere snob.
Ma non per questo qualcuno aveva mai osato dirglielo in faccia.
Non un ragazzo di rango inferiore al suo.
Che sfacciato.
Volgare.
Impertinente.
Se non ci fosse stato l'imprinting... Lo avrebbe bruciato, senza l'ausilio del Fuoco.
Gli avrebbe consumato l'anima ed il corpo.
Lo avrebbe reso suo schiavo e poi gettato via.
Un desiderio forte, che si tramutava anche in desiderio carnale.
E poi nel desiderio di amore.
Scosse la testa, per non pensarci.
Forse era meglio che anche lei si facesse una doccia fredda, per aiutare a calmarsi.
Le venne dato il permesso.
Pur giudicando Dre non necessario che lei si lavasse.
A detta del Mercenario, non era così tanto sporca e sudata.
Ma non ci si poteva certo fidare delle parole di un bifolco, abituato con tutta probabilità a vivere nella sporcizia e nel sudiciume.

Se davvero ti definisci sporca e sudata, ok!
Io ho altri criteri ma non sono affari miei...
Vai pure quando vuoi, l'accappatoio pulito lo trovi subito sulla sinistra, appeso.
Ho lasciato sia il bagnoschiuma che lo shampoo direttamente dentro la doccia.
Io nel frattempo metto la federa pulita al tuo secondo cuscino!


Grazie...

Evitò di commentare altro.
Non era in grado di mantenersi lucida.
Sentiva il sangue ribollire, la testa vorticare intorno ad immagini di sesso con il Kingston.
Alcune dettate dal suo modo di essere, sadica e perversa.
Altre dettate dall'amore nei suoi confronti.
Sì, desiderava sottometterlo e amarlo al tempo stesso.
Farsi stringere, baciare, diventare sua.
Avrebbe voluto sbattere la testa al muro per impedirsi di pensare.
Ma non era semplice e nemmeno facile.
E non poteva farlo senza destare i sospetti del Mercenario.
Entrò nella doccia. Con un po' di disgusto e tanta forza di volontà.
Accese l'acqua non troppo fredda, perché il suo Spirito mal sopportava una temperatura bassa.
Non si lavò i capelli, ma si limitò semplicemente al corpo.
Prese il bagnoschiuma -da poveri- e ne sentì la fragranza.
Era un odore prettamente maschile.
Stava bene su di lui... Non certo su di lei.
Dovette arrangiarsi e usarlo ugualmente.
Una volta asciutta, avrebbe semplicemente lasciato che la pelle sapesse della fragranza da Druida.
Così da coprire quello del bagnoschiuma.

Hai una preferenza sulla parte del letto dove dormire?

... La sinistra.

Rispose, dal basso.
Mentre indossava nuovamente la maglietta bianca di Dre, quella con cui si era trovata bene.
Era talmente lunga che riusciva a coprirle davvero buona parte delle gambe.
Questo le permise di non indossare l'intimo.
Le dava fastidio il pensiero di dormire con un indumento sporco.
E le mutandine lo erano.
Tanto Dre non se ne sarebbe accorto.
E se se ne fosse accorto... Le importava poco.
Salì le scale e ritrovò il ragazzo in tuta.
Una tuta che lasciava ben poco spazio all'immaginazione.

....

Rimase ferma a fissarlo, di nuovo imbambolata.
Non sarebbe mai riuscita a sopportare una vita simile, se lo avesse avuto vicino.
Per sua fortuna non era costretta.
Solo per quella notte, poi si sarebbe allontanata da lui.
Si infilò sotto le coperte, dalla parte da lei scelta.
Dando ovviamente la schiena al mercenario.
E rimanendosene in silenzio, rincorsa dai pensieri che la mandavano totalmente in confusione.

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Messaggioda Tybalt » 31/01/2018, 14:07

Tu invece?
Ce l'hai qualcuno di importante nella tua vita?


No.
Non ho nessuno di importante.


Ma immagino avrai la tua stuola di fedeli ammiratori, segreti e non... Giusto?

D'altronde non era certo difficile riconoscere la bellezza della rossa.
Tybalt trovava Scarlet di suo gusto ed ipotizzava che facessero lo stesso tanti altri individui.
Ovviamente non andava sbilanciandosi troppo o esagerando, forse perché semplicemente non ci pensava o rifletteva.
Per lui lei era una ragazza incontrata per caso, salvata, aiutata e da rimandare al sicuro a casa, non una con cui provarci.
Peccato che questo tipo di visione non andasse così bene alla Djin che decise di partire all'attacco facendo da tentatrice.

Vorresti vedere anche oltre... Dre?

... Mh?
Come scusa? Non credo di aver capito...


Magari più su, verso l'interno coscia?

Oh...
... Adesso ho capito benissimo...


Scoprire se lì in mezzo rispecchio il colore naturale dei miei capelli?

Era astuta ed estremamente sensuale, la ragazza, questo bisogna riconoscerglielo, ma non abbastanza.
Tybalt inizialmente accusò il colpo, specie perché quel tono di voce (parecchio da z*****a) e quello sguardo (ancor più da z*****a) erano micidiali.
Poi però, ragionando velocemente sul proprio ultimo commento e sulla vanità ostentata dalla ragazza, fece due più due.
Evidentemente stava cercando apposta di sedurlo e farlo "cedere" così da affermare la propria supremazia tramite il desiderio.
Fece un lungo sospiro, il ragazzo di colore, controllandosi, per poi lasciarla proseguire, volendo capire fin dove potesse spingersi.

... E poi... ?

Vedere con i tuoi occhi le differenze fra una strega e una Druida?

... Perché, ci sono delle differenze tanto sostanziali?

Lo chiese con un tono quasi eccitato, fissandola intensamente negli occhi, aspettando una risposta esaustiva o quasi.
Ma di sicuro la Nygaard non aveva finito, oh no, aveva deciso di proseguire e di farlo anche nel "peggiore" dei modi.

Pure il piede?
Ma tu vuoi rischiare proprio...


Pensò tra sé mentre con quell'arto la ragazza risaliva la sua gamba, strusciandolo poi sensualmente.
Dre sapeva benissimo come andare perfettamente pari in quella sfida, doveva solo aspettare il momento giusto.

Io credo proprio che...
... Non mi dispiacerebbe affatto un ripasso sull'anatomia delle Druide, magari anche adesso.


... Grazie per la tua sincerità.

Sentì distintamente il piede bloccarsi, tornare nella ballerina e Scarlet ricominciare a comportarsi come nulla fosse.
Pensava di essersi portata a casa il punto, la dominante nobile del Fuoco, ma si sbagliava di grosso... In tutti i sensi.

Ma... Cioè aspetta...
... Quindi vuoi dire che non avevi alcuna intenzione di...


Ci si mise anche di impegno per risultare dispiaciuto del non poter abusare di lei come ipotizzato e sperato.
Ed al relativo "No" della Figlia di Gaia, dopo un respiro sommesso... Avrebbe eseguito una normalissima alzata di spalle.

Uhm... Ok!
Alla fine forse è meglio così, non credo tu possa essere preparata...


Ma preparata esattamente a cosa?
Eh beh, se lui poteva scoprire le differenze tra una Strega e una Druida, lei avrebbe dovuto scoprire quelle tra Maschi Bianchi e Maschi Neri.

Senti spifferi?
Forse non ho chiuso bene la finestra, aspetta...


Si alzò momentaneamente in piedi e quello al solo e semplice scopo di mostrarle il frutto del suo tono, sguardo e movimento di piede.
Un frutto non ancora completamente "maturo", ma già abbastanza spaventoso da farle sgranare lo sguardo e arrendersi all'evidenza.
Chiaramente, pur non facendosi vedere apertamente, Dre studiò per un secondo l'eventuale espressione di Scarlet, compiaciuto.
Spiacenti per lei, ma il Mercenario veniva dalla strada ed aveva un animo forte e difficile da mettere sotto.
Addomesticarlo come i vari figli di papà che frequentava sarebbe stato praticamente impossibile.
Forse fu proprio a causa di quella semi sconfitta ricevuta che lo Spirito di Scarlet si fece ulteriormente focoso e irrequieto.
Da lì ne scaturì una serie a catena di reazioni, che culminarono con una dimostrazione di potere decisamente non richiesta.

... Wow...
... E scommetto che non ti ci sei nemmeno impegnata al massimo!


È spontaneo come il respirare...

Un respiro bello forte, a dire il vero, ma il ragazzo ci fece poca attenzione.
Se non altro adesso comprendeva come mai molti Druidi si sentissero chissà chi in confronto ai possessori di Trama.
Per carità, anche lei ci si sentiva, ma non per genetica, bensì per estrazione sociale.
Dre lo disse con assoluta placidità, non pensando di provocarla ancora e infastidirla di nuovo.
Invece purtroppo andò in quella maniera e Scarlet non si trattenne più dal parlare schietta come lui.

Nemmeno io posso incolparti di essere nato e cresciuto bifolco.
Sono cose che capitano, il destino della vita, l'eterno conflitto fra nobili e pezzenti...
... Dico bene?


... Mh... Sì, direi di sì!

La risposta del Mercenario forse l'avrebbe sorpresa, ma Dre non pare minimamente toccato.
Anzi, continuò anche nello stesso dialogo, come a non aver preso quelle parole come insulti.

Il modo in cui cresci, chi e cosa ti cresce, esatto, non ci dà colpe, mica lo decidiamo noi!
... Non capisco perché hai parlato di conflitto tra quelli come me e quelli come te, perché dovremmo essere in conflitto?


Inarcò anche il sopracciglio, fissandola interrogativo, aspettando quindi che fosse lei a dargli una spiegazione.
Non si sentiva mica in conflitto con lei, lei ci si sentiva invece in quanto ricca? E perché, poi?
A prescindere da questo, comunque, poi venne il momento di tornare a riposare.
Quella notte avrebbe condiviso il letto, ma prima la rossa sentì il bisogno di andarsi a fare una doccia.
Dre quindi si occupò di preparare meglio il letto, sistemarsi per la notte e metterle un altro cuscino a sinistra.
Gli faceva un po' strano avere una femmina in casa, nel suo letto, senza però doverci combinare nulla.
Inoltre la simpatica provocazione di qualche minuto prima lo aveva anche mandato su di giri, maledetta.
Quando la vide tornare, attese che si mettesse per prima sotto le coperte, lanciando un'occhiata veloce alle famose cosce.
Dopo di che fece lo stesso, coprendosi per bene, d'altronde lui il freddo un po' lo soffriva a differenza della Druida.

Giornata intensa, mh?

Qualche accenno di conversazione prima di dormire.
In fondo non poteva avere tutto quel sonno da crollare all'istante.

Casomai dovessi fare incubi, abbracciami pure quanto vuoi!
... Ahahah, tranquilla, stavo scherzando... Forse!


Parlò quasi ridendo, facendole tradurre l'ironia della proposta.
Non poteva certo immaginare che lei potesse considerare quell'ipotesi interessante, anche solo per un quarto.

Io tendenzialmente resto nella stessa posizione in cui mi addormento.
Quindi cercherò di addormentarmi così, a pancia in su e verso il bordo, in questo modo avrai più spazio a disposizione.


Poteva essere pezzente. Poteva essere bifolco. Poteva essere Volgare.
Ma questo non cambiava il fatto che fosse anche gentile e altruista per quel poco che possedesse.

... Buonanotte, Dama Fiammeggiante!

E fu così che chiuse lentamente gli occhi, aspettando che scivolasse il riposo per qualche altra ora.
L'indomani avrebbe preparato la colazione ad entrambi, dopo essere uscito per comprare gli ingredienti.
Poi le avrebbe mostrato l'albergo ed infine sarebbero passati assieme alla Caserma per chiedere conferme ad Hank.
La famiglia era salva, informata per tempo, con servizio di sicurezza aumentato a scongiurare eventuali problemi.
Presto insomma Scarlet sarebbe tornata alla propria vita solita, senza più quel Rozzo Mercenario tra i piedi.
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Messaggioda Scarlet » 01/02/2018, 19:07

No.
Non ho nessuno di importante.


Ma immagino avrai la tua stuola di fedeli ammiratori, segreti e non... Giusto?

... Possibile.

Non sembrava gliene importasse qualcosa.
Appariva indifferente, per nulla attratta dalla possibilità di avere molti ammiratori.
Non era vanitosa.
Non le interessava sentirsi apprezzata e desiderata dal prossimo.
Ma le piaceva dominare. Le piaceva sottomettere. Le piaceva togliere la dignità al prossimo, proprio come era accaduto a lei.
Per questo motivo, quando un ragazzo -o un uomo- dimostrava il proprio apprezzamento nei suoi confronti, Scarlet partiva all'attacco.
Irretiva. Tentava. Prometteva perversione e appagamento fisico.
Per poi togliere il respiro, schiacciare l'orgoglio, sottomettere il corpo e lo spirito.
Anche con Dre ci cascò, pur provando per lui amore.
Ma quel 25%, sentito forte, non poteva contrastare la restante parte di lei che non voleva amare, che non voleva affezionarsi.
Che non voleva diventare mai più sottomessa a nessuno.
Per questo agì, con le parole, con gli sguardi, con il corpo.
Il piede risalì sempre più su, per poi di nuovo scendere.
Non sapeva che Tybalt avesse compreso il suo gioco.
Non sapeva che lui non era come tutti gli altri.
Ma lo stava per scoprire, a proprie spese.

Vedere con i tuoi occhi le differenze fra una strega e una Druida?

... Perché, ci sono delle differenze tanto sostanziali?

Dovresti scoprirlo a tue spese... E man mano che trovi le differenze, elencarmele una ad una...

Molti sarebbero caduti sotto quel giogo.
Il Kingston fece solo finta di cascarci.
Era elettrizzata, infuocata, accesa di passione sia in un senso che in un altro.
Era un gioco pericoloso non soltanto perché il Mercenario non era affatto come tutti gli altri.
Ma anche perché eccitarsi sotto l'effetto dell'imprinting le impediva di riuscire a mantenere il controllo su sé stessa.
Di essere più favorevole a cedere.
Ma in che modo avrebbe fatto sesso con lui, se avesse ceduto?
Quando una parte di lei voleva fargli del male ed un'altra ancora invece voleva amarlo con tutta sé stessa?
Un dilemma alla quale non venne sottoposta la Nygaard.
Riuscendo a controllarsi abbastanza da togliere il piede ed interrompere una volta ottenuta la risposta che cercava.

Io credo proprio che...
... Non mi dispiacerebbe affatto un ripasso sull'anatomia delle Druide, magari anche adesso.


... Grazie per la tua sincerità.

Fu difficile pronunciare quella frase.
Difficile rifiutare.
Fare finta che nemmeno una minima parte di lei trovasse Dre attraente.
Aveva iniziato lei, cercando di riprendere il controllo.
Ma si stava imbrigliando nella sua stessa tela.
E il colpo di grazia alla fine glielo diede il Kingston stesso.

Ma... Cioè aspetta...
... Quindi vuoi dire che non avevi alcuna intenzione di...


... No.

Rispose a tono, secco.
Neutro.
Indifferente.
Mentiva e ne soffriva.
Ma riusciva a far tacere la propria sofferenza.
Non sarebbe mai andata a letto con lui.
Mai.
Non poteva rischiare di farlo, di farlo diventare una persona importante.
... Ma era poi così male, in fondo?
Sembrava davvero così brutto lasciarsi andare?

Uhm... Ok!
Alla fine forse è meglio così, non credo tu possa essere preparata...


Lo guardò, perplessa.
Sorpresa.
Stupita.
Aveva compreso che lei non fosse pronta ad avere una relazione normale?
Che sentisse un forte vuoto dentro, riempito solo dall'oscurità?
Che solo apparentemente era una ragazza come tante altre, mentre nascondeva dentro un dolore che le impediva di vivere serenamente ogni giorno?
No, non lo aveva compreso.
Dre stava facendo riferimento a qualcos'altro, qualcosa di più fisico, di più banale.

Senti spifferi?
Forse non ho chiuso bene la finestra, aspetta...


Si alzò in piedi.
E non poté nascondere l'effetto che la provocazione di Scarlet aveva avuto sul suo corpo.
Non ci sarebbe riuscito.
Ciò che la Rinnegata aveva considerato "banale", non era affatto una questione da sottovalutare.
Non era semplicemente grande.
Nemmeno grosso.
Era mastodontico.
Le fece sgranare gli occhi, allibita.
La rese ancora più silenziosa, mentre seguiva con lo sguardo.
Poi si girò di nuovo con la testa, pensierosa.
Era stato un trauma subire la penetrazione, la prima volta.
I suoi stupratori non possedevano nemmeno chissà che dotazione.
Cosa avrebbe provato se invece lo avesse fatto con Dre?
Sarebbe stato dolorosissimo? Avrebbe pianto, supplicando pietà?
Oppure... Oppure no.
Oppure le avrebbe dato una gioia ed un'eccitazione tale, da non averla mai provata in vita sua?
Arrossì, a quel pensiero, e rimase in silenzio.
Dre aveva vinto ma ignorando tutto ciò che c'era dietro quello sguardo color celeste.

È spontaneo come il respirare...

Parlava della capacità druidica di alimentare gli elementi nel prossimo.
Lo aveva fatto poco prima, con il Fuoco, facendo comprendere al Mercenario che lei non fosse solamente una semplice Rinnegata.
Il suo sangue parlava chiaro: se suo nonno non avesse rinunciato alla carica di Erede, suo fratello sarebbe diventato il prossimo.
E lei sarebbe stata un'Eletta.
Conoscendo le premonizioni sul suo attuale futuro, forse era meglio così.
In questo modo sarebbe stata lei ad avere il potere e non il primogenito.
Si sentiva migliore, si sentiva una nobile, ma non certo perché Druida.
Lo era per discendenza, per educazione.
Un po' come il Kingston, che poteva ben essere considerato un pezzente per via della sua estrazione sociale.
Glielo disse anche in faccia, infastidita dal suo continuo parlare schietto e volgare.
Ma sembrava che la lingua tagliente e velenosa della Nygaard non toccasse minimamente il ragazzo.

Il modo in cui cresci, chi e cosa ti cresce, esatto, non ci dà colpe, mica lo decidiamo noi!

.......

... Non capisco perché hai parlato di conflitto tra quelli come me e quelli come te, perché dovremmo essere in conflitto?

Nessuno guarda una persona ricca in maniera benevola.
A scuola erano in molti ad invidiare il mio cognome e la mia famiglia.
Un po' come fra i Druidi c'è rivalità fra chi viene considerato importante all'interno della Comunità e chi no.
... Ma se tu non ti senti minacciato dal mio rango di nobile e dal mio status di ricca...
... Allora posso anche dormire sogni tranquilli, stanotte.


Sembrava quasi una presa in giro.
Ma non lo era per un quarto di lei.
Sapere che l'altro non provasse nei suoi confronti alcun odio od ostilità era una bella notizia.
La faceva sentire serena, tranquilla suo malgrado.
Una sensazione che non sarebbe durata a lungo, perché Scarlet combatteva contro l'impulso di parlare, di rivelare ogni cosa.
Di lasciarsi andare.
A questo le servì la doccia, per schiarirsi un po' le idee.
Inutilmente, perché quando si mise sotto le coperte, insieme a Dre, pur dandogli la schiena inevitabilmente i pensieri si rivolgevano a lui.
Al suo viso.
Al suo sorriso.
Al suo corpo, che sarebbe stato in grado di scaldarla più di qualsiasi Fuoco.

Giornata intensa, mh?

Se vogliamo definirla tale...

Casomai dovessi fare incubi, abbracciami pure quanto vuoi!

Gli dava la schiena.
Ma quando disse quella cosa, si girò, con un'espressione perplessa in viso.
I capelli rossi che cascavano in ciocche lunghe, sparpagliandosi sul cuscino.
Lo sguardo speranzoso, pur non volendolo ammettere.

... Ahahah, tranquilla, stavo scherzando... Forse!

Ne ho fatto qualcuno, quando mi sono addormentata prima...
Ne approfitterò... Forse.


Sorriso malizioso.
Scherzoso.
Un po' beffardo, ma tutto sommato affettuoso, non certo offensivo.
Poi si voltò dall'altra parte, sentendo il cuore che batteva forte.
Era stata una pessima idea.
Ed era stata l'idea migliore che avesse mai potuto avere.
Dormire insieme a lui, poter sentire il suo corpo così vicino.
Incredibile sentire il ribrezzo farsi minore.
Farsi più debole.
Non troppo, ma quasi riusciva a pensare che anche se accidentalmente si fossero sfiorati, non si sarebbe ritratta schifata.
Avrebbe dovuto provare.
Ne sarebbe stata in grado?

Io tendenzialmente resto nella stessa posizione in cui mi addormento.
Quindi cercherò di addormentarmi così, a pancia in su e verso il bordo, in questo modo avrai più spazio a disposizione.


Come preferisci.

... Buonanotte, Dama Fiammeggiante!

..... Buonanotte.

Ci mise un po' a rispondere.
Ma alla fine lo fece, limitandosi solamente a quello.
Dre si addormentò nel giro di qualche ora, mentre lei continuava a tenere gli occhi aperti.
La mente sveglia.
Il cuore palpitante che pulsava d'amore nel suo petto.
Si girò di nuovo, guardando il Mercenario nel buio della stanza.
Poteva sentire il suo respiro, pesante e regolare.
Non fastidioso.
Era soltanto... Rassicurante.
Allungò una mano, al centro del suo petto.
Lo toccò, sentendosi quasi una ladra.
Non voleva che si svegliasse.
Ma desiderava potergli fare un dono.
Dargli più Fuoco.
Permettergli di avvicinarsi anche solo di un passo a lei.
Un desiderio che riuscì a sopprimere molto in fretta.
Se lo avesse fatto, lui si sarebbe svegliato e si sarebbe reso conto dell'accaduto.
Avrebbe preteso una spiegazione e lei non voleva dargliela.
Si rigirò nuovamente, a pancia in su, chiudendo gli occhi per non resistere alla tentazione di guardarlo ancora.
Ma qualcosa sfuggì al suo controllo, durante la notte.
La mano, candida, sfiorò accidentalmente la sua mentre dormiva.
E la strinse, ricercando da lui quel contatto che se sveglia non avrebbe mai osato chiedergli.

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Scarlet
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Messaggioda PnG Staff » 21/07/2018, 16:56

02/03/2114
Magione di Scarlet Djinn
Dintorni della Vienna Magica
Austria
Ore 12:45


L'ora del pranzo era uno dei pochi momenti nei quali tutta la famiglia era riunita attorno ad un tavolo.
Una lettera proveniente dal fratello di Scarlet, Lowell, un paio di settimane prima, aveva ridato un po' di respiro alla ragazza.
Infatti, per il momento un imminente pericolo di altri attacchi era stato debellato e quindi la sua guardia del corpo poteva congedarsi.
Forse in futuro sarebbe servito nuovamente un supporto protettivo, ma soltanto fino a nuovo ordine.
Ryurik era stato "sfruttato" abbondantemente dalla rossa e poteva finalmente essere interpellato dall'Avanguardia.

Di tuo gradimento il pasto?

Chiese l'uomo alla figlia acquisita, riguardo la ratatouille servitale da poco.

Ti manca almeno un po' il giovane?

La madre aveva visto spesso Ryurik e Scarlet trascorrere del tempo assieme.
In verità semplicemente stavano a contatto in quanto due Figli di Gaia ma nulla di più.
Avere vicino una persona con lo stesso Spirito di Mana ogni tanto faceva bene.
Questo però non voleva dire affatto che la Djinn si fosse affezionata a lui.
Se non altro però, aveva potuto imparare un po' di autodifesa.

Credi ti abbia saputo trasmettere qualcosa di utile?

Ryurik aveva fatto il possibile, ma avere una allieva come Scarlet era praticamente una agonia.
Viziata, strafottente e per nulla incline a seguire degli ordini imposti, nemmeno da Maestro ad Apprendista.
Tuttavia, quel poco che ella era riuscita ad assimilare sarebbe bastato per non farla trovare del tutto impreparata in futuro.
L'importante è che non ci fosse un altro agguato di massa come l'ultima volta.
Come quando aveva incontrato il Mercenario Dre, per intendersi.

Caro, forse sarebbe meglio dirle di...

Tesoro, per favore, non adesso.

E quando sennò?

Lasciamola mangiare in pace...

Come se fosse qualcosa di tanto problematico.

In realtà per il padre lo era, problematico.
Discorsi pesanti o fastidiosi potevano decretare pomeriggi o nottate più o meno da tortura per lui.
La cara bambina acquisita, ultimamente anche più nervosa del solito, sfogava spesso le rabbie sull'uomo.
La moglie, ignara di tutto, si comportava normalmente, creando non pochi problemi al consorte.
Ma forse in quell'occasione ci si sarebbe messa di mezzo anche la curiosità della ragazza.

Tra dieci giorni ci sarà un ricevimento presso il Castello dei Baroni di Sauzer.
Praticamente ogni esponente dell'alta aristocrazia magica sarà presente, con annessi figli e figlie.
Un'ottima occasione non solo per stringere amicizie in alto, ma anche per inquadrare qualche buon partito.
Ci sono rampolli molto facoltosi.
Non ti vogliamo imporre nulla, ma dare un'occhiata non fa mai male, specie perché una ragazza bella come te sa fare stragi.


A Scarlet di sicuro non mancavano gli ammiratori o gli spasimanti, anche se pochi restavano tali dopo il suo "trattamento".
I genitori di lei, soprattutto la madre, speravano che incontrare la persona giusta l'avrebbe un po' placata.
Il padre non era la persona più felice del mondo di quella eventualità e si vedeva, ma d'altronde doveva sottostare ai segreti.
Qualora la rossa avesse parlato avrebbe mandato all'aria il matrimonio e una serenità interna precaria e instabile ma tale.
Il peccato aveva sempre un costo molto alto, purtroppo per lui.

Il vero problema sarà per forza il dover adeguarsi agli standard dell'ambiente.
Sono riuscita ad ottenere l'invito con molta fatica, noi saremo anche ricchi, ma lì in mezzo c'è gente di un livello superiore.
Ogni famiglia avrà la propria Guardia del Corpo e le assegneranno di sicuro ai loro figli affinché li seguano ovunque.
Escluso categoricamente che qualcuno voglia effettuare rapimenti lì dentro ma avere un BodyGuard fa chic.
Ci fosse stato ancora Ryurik avremmo risolto il problema, adesso invece bisognerà trovare qualcun'altro.


Potremmo rivolgerci alla Gilda dei Mercenari locale, non credi?

Per favore...
Intanto c'è il rischio che lo scoprano.
Inoltre non voglio sborsare una cifra esorbitante per una sola sera.
Questi zotici sentono l'odore dei soldi a chilometri.
Appena intuiranno la situazione, cercheranno di marciarci sopra.
I Mercenari sono feccia della peggior specie.
Ho qualche conoscenza al Ministero, potrei vedere di ingaggiare privatamente un Auror.
Quelli già prendono uno stipendio di tutto rispetto.
Forse ci eviteremmo parcelle fuori dal mondo.


Qualcuno da assoldare affinché le potesse stare vicino a salvaguardarla (quasi per finta) per una intera serata.
Una occasione davvero interessante da cogliere, per Scarlet, qualora avesse voluto rivedere qualcuno in particolare.
In fondo il giudizio della madre passava in secondo piano se era Scarlet ad imporsi.
Ma lo avrebbe fatto?
Avrebbe ceduto alla voglia di rivedere quello zotico, quella feccia, imponendo le proprie scelte ai genitori?

Se posso permettermi, cara, non credo che il fatto di avere una Guardia del Corpo cambi sul serio qualcosa.

Come fai a dire simili scempiaggini?
Se non siamo sul loro stesso piano, la nostra Scarlet non verrà mai presa davvero in considerazione.
L'apparenza deve ingannare ed ingannerà.
Neanche a me piace fare certi stratagemmi stupidi.
Ma è nostro dovere aiutare Scarlet a costruirsi un futuro solido, agiato e con affianco qualcuno che non le faccia mancare nulla.


Almeno la donna non pretendeva anche di sceglierglielo.
Scarlet avrebbe potuto anche dire che non le piacesse nessuno lì dentro.
Ma il tentativo andava comunque fatto, sperando che qualcuno suscitasse il suo interesse pure minimo.
Per com'era fatta la madre acquisita della Djinn, era sicuro che già nel pomeriggio avrebbe contattato il Ministero.
Se voleva davvero indirizzare la scelta su un altro BodyGuard era meglio che agisse subito.
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2018-08-25 23:04:01 Scarlet d20 5  
2018-08-25 23:02:28 Scarlet d100 99  
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