Re: Vienna
Inviato: 14/01/2018, 17:47
Quindi l'unico pagamento che desidero è un po' di rispetto, credo che non sia nulla di improponibile, giusto?
Scusami...
... Di niente.
Non abbassava lo sguardo, il bifolco.
Non lo distoglieva. Non si sentiva intimidito.
Era strano vedere qualcuno comportarsi così con lei. Di solito era brava nel far sentire gli altri sbagliati. Inutili. Piccoli come formiche.
Ma Dre era fatto di una pasta diversa da tutti quelli che la Nygaard aveva incontrato sul proprio cammino.
Era un pezzente, prima di tutto.
E poi proveniva da un ambiente che lo aveva forgiato, rendendo il suo spirito forte ed indomabile.
Il Fuoco che gli era stato donato si era ben adattato alla sua persona.
Ma vederlo così tanto forte e battagliero, provocò il desiderio a Scarlet di vederlo ancora di più in ginocchio ai suoi piedi.
Meglio ancora, steso per terra, come un verme. Così che potesse calpestarlo come più le pareva.
Non poteva farlo però. Le aveva salvato la vita e sarebbe stato poco educato distruggerlo ora che si trovava ad essere forzatamente sua ospite.
Magari sarebbe accaduto un'altra volta.
O magari mai, tanto che cosa le poteva importare di che fine avrebbe fatto un bifolco come lui?
Nulla appunto, fino a quando, ore dopo, non scattò in lei l'imprinting e allora tutto... Tutto cambiò.
Piuttosto che affrontare la realtà, la Rinnegata scelse di fuggire.
Se ne andò via, girovagando per una città ed un quartiere che non conosceva.
Ma ciò che stava provando dentro la spaventava più di qualunque altra cosa.
Era come se l'imprinting per lei fosse una costrizione a dover sentire qualcosa che non voleva sentire.
Che non era riuscita a sentire per niente e nessuno.
Solo pochi barlumi di affetto, che scaldavano in minima parte il suo cuore.
Per il resto, andava avanti sognando di uccidere, di compiere la propria vendetta verso coloro che le avevano fatto del male.
E nascondeva sé stessa, la sua fragilità, il suo dolore a chiunque.
La musica stava per cambiare. Avrebbe fatto più fatica a comportarsi in quel modo quando Tybalt era nei paraggi.
Non poteva continuare a vagabondare a lungo, per cui ad un certo punto fu costretta a ritornare a casa.
Dopo tre ore ci riuscì, trovando il mercenario trafelato e spaventato dalla sua assenza.
Non lo guardò in faccia perché non osava ma sentire quella nota preoccupata nella sua voce... In parte le fece piacere.
Come se sentire di essere per lui un pochino importante provocasse qualche guizzo di felicità nel suo spirito.
... Potrei avere qualcosa da mangiare?
Ho un po' fame.
Un po', eh?
Coraggio, siediti pure, io appronto la cena...
Ubbidì.
Tanto non poteva fare altro.
Quando il Kingston era girato di schiena, alzava lo sguardo su di lui, furtiva.
Aveva una bellezza nuova, che prima non era riuscita a notare.
Così alto. Forte. Scuro.
Anche quel connotato le piaceva.
Ma cercava di contrastare quei pensieri.
Non era veramente lei che lo vedeva in quel modo.
Era l'imprinting.
Senza di esso, Dre era solamente un bifolco, maleducato e privo di grazia.
Un bifolco...
Solamente un bifolco...
Continuare a ripeterselo non avrebbe cancellato ciò che le era successo, ma poteva contrastare un po' quelle dannate emozioni.
Nel frattempo gli chiese quanto tempo ci volesse prima che ella potesse fare ritorno in Svizzera.
Credo che la soluzione migliore per te sia restare lontana fino a quando non arriverà la tua Guardia del Corpo.
Se hai detto che sarà tra un paio di giorni, fossi in te rientrerei appunto dopodomani.
È... tanto tempo...
Quarantotto ore insieme a lui.
Un sogno ed un incubo al tempo stesso.
Avrebbero dovuto dormire nello stesso letto. Per forza.
Il divano era troppo piccolo per lui, a malapena ci entrava.
Dormire insieme, stare a stretto contatto, sentire il suo corpo caldo contro il proprio, le sue labbra morbide carezzarle l'orecchio, provocandola con parole volgari e deliziose...
Facendo l'amore e sesso, fondendosi in una cosa sola...
Immagino che tu non voglia in alcun modo restare qui...
... Più che altro, non mi sembra il caso.
In alternativa potrei portarti in qualche albergo nelle vicinanze che conosco...
Te ne sarei immensamente grata.
Non aveva mai desiderato così intensamente qualcuno.
L'eccitazione sessuale in lei funzionava in un modo perverso e contorto.
Si accendeva quando sapeva di poter togliere dignità al prossimo.
E allora diventava una padrona sadica, che non si poneva né limiti né freni, affossando sempre di più il malcapitato che aveva osato provare per lei desiderio.
Era per quel motivo che Scarlet non aveva un fidanzato.
Li faceva scappare tutti, terrorizzati da ciò che lei poteva fare loro.
L'imprinting invece accendeva i suoi sensi in un modo sano, normale, facendole provare il desiderio di una giovane ragazza per un giovane ragazzo, senza traumi, senza scorciatoie.
Pura e libera sessualità.
Meglio tenersene alla larga.
Meglio non pensarci troppo.
... Ecco qui, ha un bell'aspetto, no?
Mi auguro che anche il sapore sia decente...
Le stava servendo una zuppa.
Nemmeno fece caso in realtà a ciò che c'era nel piatto.
In altri contesti si sarebbe rifiutata di mangiarla, lasciandosi morire di fame piuttosto.
Ma la mente pensava ad altro, era sconvolta e non riusciva a comportarsi come suo solito.
Comunque l'odore sprigionato dal piatto non era affatto male.
Ho pensato bene che tu preferissi le verdure alla carne o al pesce, vero?
... Cosa te lo ha fatto pensare?
Alzò lo sguardo, sorpresa da quel pensiero formulato da Dre.
E se ne pentì, quando i suoi occhi incrociarono quelli scuri del mercenario.
Se ne rimase incantata a fissarlo, come se avesse di fronte i diamanti più preziosi che ella avesse mai visto.
Per fortuna si ricordò di respirare, nonostante il lieve batticuore al petto.
Non vivo come una Druida da molto tempo.
Non seguo più quelli che sono i loro dettami.
Carne e pesce li mangio senza pormi particolari problemi, ormai.
Ma non importa. Le verdure vanno bene uguale.
Affondò il cucchiaio nella zuppa e la mandò giù, ancora bollente.
Non poteva scottarsi, quindi non c'era pericolo che si facesse male.
E poi si era dimenticata di fingere di soffiare.
Non era poi un errore così grave con il Kingston, tanto lui sapeva chi lei fosse.
Anche se non lo aveva ancora compreso pienamente.
... Ah, a proposito, cosa sarebbe una Rinnegata?
... È un Druido che viene esiliato per sempre dalla propria Comunità.
Perde la possibilità di accrescere la sua affinità a tutti gli elementi, perde la sua casa, la sua famiglia, i suoi amici.
Nessuna altra Comunità può accoglierlo.
Molti ne rimangono talmente sconvolti che preferiscono la morte.
Altri ancora cercando di rifarsi una vita imparando la magia dei maghi.
... Altri ancora lo fanno di proposito, per poter seguire al meglio le loro inclinazioni.
Come suo fratello.
Non certo lei, lei si era semplicemente dovuta adattare alla vita che Lowell aveva scelto per la sorella minore.
Diventare una strega non le era importato poi molto, alla fine.
A Scarlet non interessava quasi nulla e si limitava a fare quelle cose che rendevano chi le stava intorno sicuro e tranquillo.
Si era fatta adottare.
Era andata a scuola.
Aveva intrapreso la carriera diplomatica.
Non c'era traccia della sua volontà in nessuna di queste tre cose.
Come sei diventato un Semi-Gildato?
Conosceva abbastanza il mondo delle Gilde, grazie ai suoi genitori adottivi.
Sapeva che i SemiGildati acquisivano un elemento per merito.
Quale grande onore si era conquistato Dre per ottenerlo?
E soprattutto, sarebbe stato d'accordo nel farselo aumentare?
Una parte di lei avrebbe voluto farlo.
Avrebbe voluto potergli donare quanta più affinità possibile al Fuoco.
... Per poterlo sentire più vicino a sé.
Scusami...
... Di niente.
Non abbassava lo sguardo, il bifolco.
Non lo distoglieva. Non si sentiva intimidito.
Era strano vedere qualcuno comportarsi così con lei. Di solito era brava nel far sentire gli altri sbagliati. Inutili. Piccoli come formiche.
Ma Dre era fatto di una pasta diversa da tutti quelli che la Nygaard aveva incontrato sul proprio cammino.
Era un pezzente, prima di tutto.
E poi proveniva da un ambiente che lo aveva forgiato, rendendo il suo spirito forte ed indomabile.
Il Fuoco che gli era stato donato si era ben adattato alla sua persona.
Ma vederlo così tanto forte e battagliero, provocò il desiderio a Scarlet di vederlo ancora di più in ginocchio ai suoi piedi.
Meglio ancora, steso per terra, come un verme. Così che potesse calpestarlo come più le pareva.
Non poteva farlo però. Le aveva salvato la vita e sarebbe stato poco educato distruggerlo ora che si trovava ad essere forzatamente sua ospite.
Magari sarebbe accaduto un'altra volta.
O magari mai, tanto che cosa le poteva importare di che fine avrebbe fatto un bifolco come lui?
Nulla appunto, fino a quando, ore dopo, non scattò in lei l'imprinting e allora tutto... Tutto cambiò.
Piuttosto che affrontare la realtà, la Rinnegata scelse di fuggire.
Se ne andò via, girovagando per una città ed un quartiere che non conosceva.
Ma ciò che stava provando dentro la spaventava più di qualunque altra cosa.
Era come se l'imprinting per lei fosse una costrizione a dover sentire qualcosa che non voleva sentire.
Che non era riuscita a sentire per niente e nessuno.
Solo pochi barlumi di affetto, che scaldavano in minima parte il suo cuore.
Per il resto, andava avanti sognando di uccidere, di compiere la propria vendetta verso coloro che le avevano fatto del male.
E nascondeva sé stessa, la sua fragilità, il suo dolore a chiunque.
La musica stava per cambiare. Avrebbe fatto più fatica a comportarsi in quel modo quando Tybalt era nei paraggi.
Non poteva continuare a vagabondare a lungo, per cui ad un certo punto fu costretta a ritornare a casa.
Dopo tre ore ci riuscì, trovando il mercenario trafelato e spaventato dalla sua assenza.
Non lo guardò in faccia perché non osava ma sentire quella nota preoccupata nella sua voce... In parte le fece piacere.
Come se sentire di essere per lui un pochino importante provocasse qualche guizzo di felicità nel suo spirito.
... Potrei avere qualcosa da mangiare?
Ho un po' fame.
Un po', eh?
Coraggio, siediti pure, io appronto la cena...
Ubbidì.
Tanto non poteva fare altro.
Quando il Kingston era girato di schiena, alzava lo sguardo su di lui, furtiva.
Aveva una bellezza nuova, che prima non era riuscita a notare.
Così alto. Forte. Scuro.
Anche quel connotato le piaceva.
Ma cercava di contrastare quei pensieri.
Non era veramente lei che lo vedeva in quel modo.
Era l'imprinting.
Senza di esso, Dre era solamente un bifolco, maleducato e privo di grazia.
Un bifolco...
Solamente un bifolco...
Continuare a ripeterselo non avrebbe cancellato ciò che le era successo, ma poteva contrastare un po' quelle dannate emozioni.
Nel frattempo gli chiese quanto tempo ci volesse prima che ella potesse fare ritorno in Svizzera.
Credo che la soluzione migliore per te sia restare lontana fino a quando non arriverà la tua Guardia del Corpo.
Se hai detto che sarà tra un paio di giorni, fossi in te rientrerei appunto dopodomani.
È... tanto tempo...
Quarantotto ore insieme a lui.
Un sogno ed un incubo al tempo stesso.
Avrebbero dovuto dormire nello stesso letto. Per forza.
Il divano era troppo piccolo per lui, a malapena ci entrava.
Dormire insieme, stare a stretto contatto, sentire il suo corpo caldo contro il proprio, le sue labbra morbide carezzarle l'orecchio, provocandola con parole volgari e deliziose...
Facendo l'amore e sesso, fondendosi in una cosa sola...
Immagino che tu non voglia in alcun modo restare qui...
... Più che altro, non mi sembra il caso.
In alternativa potrei portarti in qualche albergo nelle vicinanze che conosco...
Te ne sarei immensamente grata.
Non aveva mai desiderato così intensamente qualcuno.
L'eccitazione sessuale in lei funzionava in un modo perverso e contorto.
Si accendeva quando sapeva di poter togliere dignità al prossimo.
E allora diventava una padrona sadica, che non si poneva né limiti né freni, affossando sempre di più il malcapitato che aveva osato provare per lei desiderio.
Era per quel motivo che Scarlet non aveva un fidanzato.
Li faceva scappare tutti, terrorizzati da ciò che lei poteva fare loro.
L'imprinting invece accendeva i suoi sensi in un modo sano, normale, facendole provare il desiderio di una giovane ragazza per un giovane ragazzo, senza traumi, senza scorciatoie.
Pura e libera sessualità.
Meglio tenersene alla larga.
Meglio non pensarci troppo.
... Ecco qui, ha un bell'aspetto, no?
Mi auguro che anche il sapore sia decente...
Le stava servendo una zuppa.
Nemmeno fece caso in realtà a ciò che c'era nel piatto.
In altri contesti si sarebbe rifiutata di mangiarla, lasciandosi morire di fame piuttosto.
Ma la mente pensava ad altro, era sconvolta e non riusciva a comportarsi come suo solito.
Comunque l'odore sprigionato dal piatto non era affatto male.
Ho pensato bene che tu preferissi le verdure alla carne o al pesce, vero?
... Cosa te lo ha fatto pensare?
Alzò lo sguardo, sorpresa da quel pensiero formulato da Dre.
E se ne pentì, quando i suoi occhi incrociarono quelli scuri del mercenario.
Se ne rimase incantata a fissarlo, come se avesse di fronte i diamanti più preziosi che ella avesse mai visto.
Per fortuna si ricordò di respirare, nonostante il lieve batticuore al petto.
Non vivo come una Druida da molto tempo.
Non seguo più quelli che sono i loro dettami.
Carne e pesce li mangio senza pormi particolari problemi, ormai.
Ma non importa. Le verdure vanno bene uguale.
Affondò il cucchiaio nella zuppa e la mandò giù, ancora bollente.
Non poteva scottarsi, quindi non c'era pericolo che si facesse male.
E poi si era dimenticata di fingere di soffiare.
Non era poi un errore così grave con il Kingston, tanto lui sapeva chi lei fosse.
Anche se non lo aveva ancora compreso pienamente.
... Ah, a proposito, cosa sarebbe una Rinnegata?
... È un Druido che viene esiliato per sempre dalla propria Comunità.
Perde la possibilità di accrescere la sua affinità a tutti gli elementi, perde la sua casa, la sua famiglia, i suoi amici.
Nessuna altra Comunità può accoglierlo.
Molti ne rimangono talmente sconvolti che preferiscono la morte.
Altri ancora cercando di rifarsi una vita imparando la magia dei maghi.
... Altri ancora lo fanno di proposito, per poter seguire al meglio le loro inclinazioni.
Come suo fratello.
Non certo lei, lei si era semplicemente dovuta adattare alla vita che Lowell aveva scelto per la sorella minore.
Diventare una strega non le era importato poi molto, alla fine.
A Scarlet non interessava quasi nulla e si limitava a fare quelle cose che rendevano chi le stava intorno sicuro e tranquillo.
Si era fatta adottare.
Era andata a scuola.
Aveva intrapreso la carriera diplomatica.
Non c'era traccia della sua volontà in nessuna di queste tre cose.
Come sei diventato un Semi-Gildato?
Conosceva abbastanza il mondo delle Gilde, grazie ai suoi genitori adottivi.
Sapeva che i SemiGildati acquisivano un elemento per merito.
Quale grande onore si era conquistato Dre per ottenerlo?
E soprattutto, sarebbe stato d'accordo nel farselo aumentare?
Una parte di lei avrebbe voluto farlo.
Avrebbe voluto potergli donare quanta più affinità possibile al Fuoco.
... Per poterlo sentire più vicino a sé.