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Re: Vienna

MessaggioInviato: 22/07/2018, 2:27
da Scarlet
2 Marzo 2114
Magione di Scarlet Djinn
Dintorni della Vienna Magica
Austria
Ore 12:45


Da quando Ruyrik aveva lasciato la magione la sua vita era diventata... noiosa.
Il Druido era stato un piacevole diversivo per la Nygaard.
Un divertimento.
Un giocattolo da sfruttare alla pari di suo padre.
L'uomo seduto di fronte a lei e che, alzando il viso, le fece una domanda.

Di tuo gradimento il pasto?

Molto, padre.
La cuoca si è superata questa volta.


Cortesia.
Educazione.
Etichetta.
Facevano tutte parte delle lezioni di galateo che la madre aveva voluto ella imparasse.
Affinché si integrasse bene nella loro società.
Affinché non sembrasse una selvaggia.
Poco le importava.
Le stava tutto bene, purché la si lasciasse in pace.
Era lei che tormentava gli altri.
Come il padre, la sua vittima preferita.
Alzò un piede, andando a sfiorare la gamba dell'uomo con una carezza.
Sorridendo, mentre mangiava la sua ratatouille.

Ti manca almeno un po' il giovane?

Ho ritrovato con lui il piacere di stare a contatto con un mio simile.
Non sento la sua mancanza, ma avverto la sua assenza.
La casa... Sembra un po' più vuota.


Era sincera.
Per una volta.
Perché per il resto del tempo, sapeva solo fingere, ingannare.
Fare finta di stare bene.
Tenere a bada i propri tumulti interiori.
Era un altro il giovane che le mancava.
Ma non osava rivelarlo a nessuno.
Non voleva che la cosa diventasse reale.
Di dominio pubblico.
Che cosa sarebbe potuto accadere?
Forse l'avrebbero spinta ad accettare il proprio destino.
Un destino contro il quale la rossa si ribellava.
Anche se il suo cuore ne soffriva sempre di più.

Credi ti abbia saputo trasmettere qualcosa di utile?

Lui è stato un ottimo insegnante, ma io una pessima allieva.
Temo proprio di non essere portata per il combattimento, purtroppo...
Vorrei possedere un po' delle sue capacità, per sentirmi meno indifesa.


Che stronza bugiarda.
Avrebbe potuto imparare molto, invece.
Se solo si fosse applicata.
Ma non le interessava applicarsi.
Non le interessava stare ad ascoltare il giovane Druido.
Le interessava unicamente starsene da sola.
Passeggiare.
Uscire.
Spendere i soldi dei genitori.
E scacciare dai pensieri la figura del Mercenario.
Scacciare dai propri sogni la sua presenza.
Si era divertita molto a sottomettere Ryurik.
Forse non avrebbe dovuto lasciarlo andare.
Era una lodevole valvola di sfogo, oltre a suo padre.

Caro, forse sarebbe meglio dirle di...

Tesoro, per favore, non adesso.

E quando sennò?

Lasciamola mangiare in pace...

Come se fosse qualcosa di tanto problematico.

... Di cosa state parlando?

Il rumore del cucchiaio abbandonato nel piatto.
Lo sguardo alzato, interrogativo, sospettoso.
Il tono minaccioso, che presagiva solo guai.
Faceva bene a tremare il padre di Scarlet.
La figlia si era fatta sempre più crudele negli ultimi tempi.
Stava vivendo qualcosa di cui i genitori adottivi non erano a conoscenza.
Era ovvio che il conflitto sfociasse in crudeltà.
Ovvio per lei, non per lui.
Il quale temeva le conseguenze su sé stesso.

Tra dieci giorni ci sarà un ricevimento presso il Castello dei Baroni di Sauzer.
Praticamente ogni esponente dell'alta aristocrazia magica sarà presente, con annessi figli e figlie.
Un'ottima occasione non solo per stringere amicizie in alto, ma anche per inquadrare qualche buon partito.
Ci sono rampolli molto facoltosi.
Non ti vogliamo imporre nulla, ma dare un'occhiata non fa mai male, specie perché una ragazza bella come te sa fare stragi.


Oh sì.
Lei sapeva fare stragi.
Ma non di cuori.
Lei i cuori li spaventava.
Li torturava.
Li opprimeva.
Fino a quando i loro possessori non scappavano.
Fino a quando non si rendevano conto del mostro che si annidava dentro Scarlet.
Non era la prima volta che la madre adottiva sperava di vedere la figlia accasata.
Non aveva ancora capito il concetto di Imprinting o forse le importava poco.
Tanto non sapeva nemmeno che fosse accaduto.
Non lo aveva detto a nessuno.
Voleva ignorarlo.
Ma dentro di sé sentiva il cuore ribellarsi di fronte a quel sacrilegio del suo amore.

Il vero problema sarà per forza il dover adeguarsi agli standard dell'ambiente.
Sono riuscita ad ottenere l'invito con molta fatica, noi saremo anche ricchi, ma lì in mezzo c'è gente di un livello superiore.
Ogni famiglia avrà la propria Guardia del Corpo e le assegneranno di sicuro ai loro figli affinché li seguano ovunque.
Escluso categoricamente che qualcuno voglia effettuare rapimenti lì dentro ma avere un BodyGuard fa chic.
Ci fosse stato ancora Ryurik avremmo risolto il problema, adesso invece bisognerà trovare qualcun'altro.


L'assenza di risposta da parte della Nygaard venne preso come un tacito assenso.
Era sempre così.
Se non le stava bene una cosa, lo diceva.
Se non le importava, allora taceva.
Tanto doveva solo partecipare ad un evento di gala.
Senza alcun impegno.
Al massimo bei vestiti, bei gioielli e belle scarpe.
La prospettiva non le dispiaceva.
Ma la interessò solamente dopo.
Quando il padre suggerì una possibile soluzione al problema del BodyGuard.

Potremmo rivolgerci alla Gilda dei Mercenari locale, non credi?

Per favore...
Intanto c'è il rischio che lo scoprano.
Inoltre non voglio sborsare una cifra esorbitante per una sola sera.
Questi zotici sentono l'odore dei soldi a chilometri.
Appena intuiranno la situazione, cercheranno di marciarci sopra.
I Mercenari sono feccia della peggior specie.
Ho qualche conoscenza al Ministero, potrei vedere di ingaggiare privatamente un Auror.
Quelli già prendono uno stipendio di tutto rispetto.
Forse ci eviteremmo parcelle fuori dal mondo.


Di solito, non le importava ciò che diceva sua madre.
Anche quando insultava qualcuno.
Questa volta però, il Fuoco ebbe un guizzo.
E i due genitori lo avrebbero percepito.
Erano due membri di altissimo livello dentro la Gilda Ignis.
Potevano sentire le variazioni del suo spirito.
Quella poi ancora di più, perché legata al loro stesso elemento.
Forse l'avrebbero guardata in maniera interrogativa.
Forse non avrebbero compreso perché si fosse scaldata tanto.

Lascia che io dissenta dal tuo giudizio, madre.
I Mercenari sono feccia... Tranne colui che mi ha salvata mesi fa.


Un appunto.
Di poco conto.
Senza valore.
Ma sentiva l'impulso di farlo.
Perché altrimenti parte del suo cuore ne avrebbe sofferto.
Perché altrimenti si sarebbe rivoltata contro i suoi genitori.
Non le interessava nulla di Dre.
Non lo voleva.
Ma lo desiderava.
Lo amava.
Voleva proteggerlo.
Anche da coloro che semplicemente lo insultavano.
Anche lei lo insultava.
Ma era diverso.
Lei voleva nascondere ciò che provava.
Ci era riuscita benissimo.
Il Mercenario non aveva mai capito nulla.

Se posso permettermi, cara, non credo che il fatto di avere una Guardia del Corpo cambi sul serio qualcosa.

Come fai a dire simili scempiaggini?
Se non siamo sul loro stesso piano, la nostra Scarlet non verrà mai presa davvero in considerazione.
L'apparenza deve ingannare ed ingannerà.
Neanche a me piace fare certi stratagemmi stupidi.
Ma è nostro dovere aiutare Scarlet a costruirsi un futuro solido, agiato e con affianco qualcuno che non le faccia mancare nulla.


Nessun Auror e nessun Mercenario mi faranno sentire al sicuro.
Non li conosco.
Non so chi siano e non so quanto siano validi.
Ma se dessimo l'incarico al Mercenario che mi ha salvato la vita...
... Allora anche io mi sentirei più tranquilla e godrei di più il fatto di partecipare a questo evento.


Perché si era mossa a parlare?
Perché aveva buttato lì la sua preferenza?
Erano mesi che non lo vedeva.
E stava proprio in quello il motivo.
Erano mesi che non lo vedeva... E le mancava.

Inoltre, sarebbe un ottimo ringraziamento oltre alla cifra che già gli è stata versata per ciò che ha fatto.
Credo di ricordare che... Vi abbia chiesto molto poco.
E solo perché avete insistito...


Di suo, lui non avrebbe accettato nulla.
Quello era il sottointeso.
Stava poi ai suoi genitori comprendere.
Era quasi sicura che in questo modo avrebbero ascoltato le sue richieste.
Perché era la loro bambina.
Perché volevano farla contenta.
Perché il padre non voleva che quella notte ella gli facesse pagare caro il non averla appoggiata.
Rivolse lo sguardo verso sua madre.
Sembrava quasi una brava figlia ubbidiente.
Lei era troppo cieca per vederne l'animo marcio.

Ti prego, madre.
Diamogli un'occasione.

Re: Vienna

MessaggioInviato: 22/07/2018, 20:12
da PnG Staff
Credi ti abbia saputo trasmettere qualcosa di utile?

Lui è stato un ottimo insegnante, ma io una pessima allieva.
Temo proprio di non essere portata per il combattimento, purtroppo...
Vorrei possedere un po' delle sue capacità, per sentirmi meno indifesa.


Non essere troppo dura con te stessa, tesoro.
Sei nata per essere una nobile, non una guerriera.
Quel ragazzo ha fatto il suo dovere, sai qualcosa in più senza esserti snaturata troppo.


C'era una atmosfera di falsità aleggiante in quella sala da pranzo da togliere quasi il respiro.
Il padre non diceva niente, nascondeva tutto, la rossa poi, lei di segreti ne aveva fin troppi.
Non diceva mai realmente cosa pensasse se non in rarissime occasioni.
Infine c'era la donna, ignara e completamente allo scuro di ogni tremenda realtà di quella casa.
Se solo avesse saputo una minima percentuale della verità, ne sarebbe rimasta sconvolta.

Ho qualche conoscenza al Ministero, potrei vedere di ingaggiare privatamente un Auror.
Quelli già prendono uno stipendio di tutto rispetto.
Forse ci eviteremmo parcelle fuori dal mondo.


L'obiettivo era trovare una valida Guardia del Corpo per la giovane rampolla di casa Nygaard.
Tuttavia i genitori adottivi di Scarlet non erano dei veri e propri spendaccioni, specie su certe cose davvero inutili.
Mettere al fianco della Druida un BodyGuard era sostanzialmente una aggiunta obbligatoria per non farla sfigurare.
Chiaro quindi che la madre avesse preferito optare per una soluzione a prescindere economica, seppur di qualità.
Il marito scelse di gettare la spugna e lasciare tutto in mano a lei, ma per una volta fu la Djinn a voler dissentire.

Lascia che io dissenta dal tuo giudizio, madre.
I Mercenari sono feccia... Tranne colui che mi ha salvata mesi fa.


Mh, sì, potrebbe anche essere...
Di sicuro non il ragazzo più educato del mondo...
Ma posso concedergli di essersi comportato un po' meno da vile approfittatore rispetto ai suoi colleghi.


Non ricordo, com'è che si chiamava?

Oh... Ecco vediamo... Red, forse?

Sicuramente ci avrebbe pensato la loro tenera pargola a correggerli.
A parte questo, comunque, si tornò alla svelta sulla questione.
Il padre, avendo sentito la figlia acquisita così infastidita, provò di nuovo a far desistere la moglie.
Tentativo che ovviamente fallì, perché la donna ormai si era impuntata.
Ma non era la sola in quella stanza ad essersi imputata su qualcosa, purtroppo.

Nessun Auror e nessun Mercenario mi faranno sentire al sicuro.
Non li conosco.
Non so chi siano e non so quanto siano validi.


Ma tesoro, è solamente per facciata!

Cara, consideriamo però anche che Scarlet è stata traumatizzata dal rapimento...

Ma se dessimo l'incarico al Mercenario che mi ha salvato la vita...
... Allora anche io mi sentirei più tranquilla e godrei di più il fatto di partecipare a questo evento.


Stai dicendo che ti impegneresti seriamente nell'individuare un possibile fidanzato?

Troppo facile prenderla in giro, ma alla fine lo faceva da anni, aveva imparato la giusta tecnica.
Tuttavia la madre adottiva si notava essere ancora molto indecisa sul da farsi.
I motivi erano molteplici, primo fra questi il fatto che quel ragazzo fosse assolutamente un selvaggio.
Anche un BodyGuard aveva il dovere di essere allo stesso livello comportamentale degli altri.
Essere bravo nel lavoro non l'avrebbe giustificato dal comportarsi da incivile.

Non saprei...
Ci manca solo che si avventi sul buffet come un morto di fame...


Inoltre, sarebbe un ottimo ringraziamento oltre alla cifra che già gli è stata versata per ciò che ha fatto.
Credo di ricordare che... Vi abbia chiesto molto poco.
E solo perché avete insistito...


Su questo Scarlet ha ragione cara, dobbiamo proprio ammetterlo.

La supportava.
La aiutava in quell'opera di convincimento.
Sarebbe bastato per avere un po' di magnanimità nel weekend?
Aveva poche occasioni per rabbonire la figlia.
Si sperava che quella fosse abbastanza per renderla più incline a non torturarlo, non troppo almeno.

Ti prego, madre.
Diamogli un'occasione.


Ci fu un lungo momento di silenzio che ebbe la durata di circa venti secondi.
All'interno di essi, la donna sospirava riflettendo tra sé, mangiando.
Picchettava con il dito sul tavolo, come se fosse indecisa ed effettivamente lo era.
Nella maggior parte dei casi le volontà della donna rimanevano tali.
Ma qualche volta succedeva anche qualche piccolo miracolo.

... D'accordo, ingaggeremo quel Dre per la serata.
Ma non voglio assolutamente che si comporti fuori dagli schemi.
Quindi, Scarlet, sarà tua responsabilità spiegargli tutto ciò che c'è da sapere.
Lo farai venire qui dalla mattina e gli starai appresso tutto il giorno, fornendogli le indicazioni necessarie.
Tanto dovremmo comunque pagargli l'intera giornata, a questo punto sfruttiamola.


Un ipotetico guizzo di Fuoco nuovamente incontrollato da parte della rossa avrebbe leggermente stranito i due familiari.
Non era tanto solito che ella si emozionasse in modo positivo per cose simili.

Ti rende così gioiosa la faccenda?
Non è che per caso ti sei invaghita di questo giovanotto?


Tesoro, ma cosa vai a pensare?
Ha appena detto che anzi, lui le darà modo di pensare meglio ad un futuro marito.
Evidentemente è contenta perché rivedrà qualcuno che le ha salvato la vita e che di riflesso considera una persona importante.


Le parole dell'uomo fecero calmare e tranquillizzare la consorte, che con un'ultima occhiata vagamente preoccupata lasciò correre.
Terminato il pasto, venne il momento del sorbetto al limone per passare il sapore in bocca e rinfrescarla.

Il problema però è che per contattarlo bisognerebbe andare alla sua Gilda di appartenenza.

Ma non sappiamo quale sia.

Inoltre essendo Dre il suo nome da Mercenario, il Gufo non potrà rintracciarlo.

Scarlet però sa dove abita, giusto tesoro?

Già, credo sarà necessario che tu vada a trovarlo di persona illustrandogli l'incarico.

Posso occuparmene io domani stesso, senza scomodare la bambina...

Tu domani devi venire con me all'ambasciata, l'hai forse dimenticato?

Ah già giusto, hai ragione...

Meglio non perdere tempo: dodici giorni passano in fretta, puoi quindi andarci tu cara?

Re: Vienna

MessaggioInviato: 23/07/2018, 23:54
da Scarlet
Non essere troppo dura con te stessa, tesoro.
Sei nata per essere una nobile, non una guerriera.
Quel ragazzo ha fatto il suo dovere, sai qualcosa in più senza esserti snaturata troppo.


Era così facile prendere in giro sua madre.
Quella donna non aveva un briciolo di cervello.
Un po' come Céleste, la sua "migliore amica".
Tutte e due delle oche.
Ma entrambe condividevano un fattore importante.
Che aveva portato la Nygaard ad affezionarsi a loro.
Le volevano per davvero bene.
In un modo distorto, in un modo semplice, ma lo erano veramente.
E per questo motivo Scarlet, con loro, si comportava bene.
Lo stesso non aveva saputo fare con il padre.
Lo stesso non aveva fatto con Ryurik.
E nemmeno con tutti gli altri.
Né tanto meno con Dre.
Dre che le mancava.
Dre che scaldava le sue notti e la faceva sentire infelice ed inappagata.
Quando si trattava di lui, la fredda ragione non riusciva più ad avere la meglio sul suo cuore.
E quando la madre etichettò tutti i Mercenari come feccia...
... La rossa non riuscì proprio a rimanersene zitta ed annuire in silenzio.

Lascia che io dissenta dal tuo giudizio, madre.
I Mercenari sono feccia... Tranne colui che mi ha salvata mesi fa.


Mh, sì, potrebbe anche essere...
Di sicuro non il ragazzo più educato del mondo...
Ma posso concedergli di essersi comportato un po' meno da vile approfittatore rispetto ai suoi colleghi.


Non ricordo, com'è che si chiamava?

Oh... Ecco vediamo... Red, forse?

Dre... Il suo nome è Dre.

Trattenne il fastidio.
Che cosa le importava?
Storpiassero pure il suo nome.
Non doveva considerarla una cosa seccante.
Invece era proprio così.
E quando si presentò l'occasione di rivederlo, lei la colse al volo.
Chiedendo che fosse il Kingston a farle da Body Guard.
In fondo era stata traumatizzata dal rapimento.
E con lui si sarebbe sentita al sicuro.
Per fortuna, suo padre la appoggiò in quella scelta.
Anche se il vero osso duro da convincere era proprio la donna.
Ma Scarlet sapeva come essere persuasiva con lei, senza ricorrere a mezzucci di bassa lega.

Ma se dessimo l'incarico al Mercenario che mi ha salvato la vita...
... Allora anche io mi sentirei più tranquilla e godrei di più il fatto di partecipare a questo evento.


Stai dicendo che ti impegneresti seriamente nell'individuare un possibile fidanzato?

Avendo la mente ed il cuore sgombro dalla paura di essere di nuovo attaccata, saprei concentrarmi meglio anche nella ricerca di un ragazzo idoneo a sposarmi.

Era questo ciò che voleva la donna, no?
Sua figlia adottiva sposata con un ragazzo ricco, facoltoso e proveniente da un'ottima famiglia dell'élite magica.
La Nygaard aveva lanciato quel succulento amo.
E sapeva che il pesce avrebbe abboccato.
Presto, vedendo quell'opportunità come irresistibile.
Ed infatti, dopo qualche altra supplica ed uno sguardo dolce e indifeso...

... D'accordo, ingaggeremo quel Dre per la serata.

Non riuscì a contenerla.
Quella sfiammata di gioia.
Di solito così controllata, si era scoperta.
Per colpa dell'imprinting.
Ma sapeva come dissimulare.
Come mascherare la sua gioia.
Poteva essere felice per ogni cosa.
Anche per il pensiero che avrebbe partecipato a quello stupido evento.
Doveva solo convincere la madre che fosse così.
Non farle sospettare nulla.
Altrimenti... Altrimenti avrebbe potuto fare qualcosa di sconsiderato.
Come impedire alla figlia di vedere il Mercenario.
Da un lato forse sarebbe stato meglio.
Dall'altro era la Nygaard che voleva scegliere il proprio destino.

Ma non voglio assolutamente che si comporti fuori dagli schemi.
Quindi, Scarlet, sarà tua responsabilità spiegargli tutto ciò che c'è da sapere.
Lo farai venire qui dalla mattina e gli starai appresso tutto il giorno, fornendogli le indicazioni necessarie.
Tanto dovremmo comunque pagargli l'intera giornata, a questo punto sfruttiamola.


Di bene in meglio.
Non avrebbe potuto desiderare cosa migliore.
Sentiva il cuore battere.
Il corpo accendersi all'idea.
E le fiamme nel suo Spirito divampare.
Troppo.
Sua madre se ne accorse.
E anche suo padre.

Ti rende così gioiosa la faccenda?
Non è che per caso ti sei invaghita di questo giovanotto?


Ahahahahahahahahahahahahahahah!

Scoppiò a ridere.
Una risata allegra, divertita, che un po' la prendeva in giro.
Come se avesse detto qualcosa di buffo.
Di assurdo.
Al punto tale da innescare nella figlia quell'ilarità incontrollata.

Tesoro, ma cosa vai a pensare?
Ha appena detto che anzi, lui le darà modo di pensare meglio ad un futuro marito.
Evidentemente è contenta perché rivedrà qualcuno che le ha salvato la vita e che di riflesso considera una persona importante.


Perdonami madre, ma ha ragione mio padre.
A volte sei troppo ingenua...
Come puoi pensare che mi sia invaghita di un Mercenario?
Gli sono grata per ciò che ha fatto, si è conquistato un posto di fiducia nel mio cuore per la sua umiltà, ma...
Bifolco è e bifolco rimane.
Ed io non potrei mai stare con un tipo simile.


Come riusciva a fingere in quel modo?
Come riusciva a mettere a tacere il proprio cuore, che si ribellava ad una simile oscenità?
Doveva distogliere ogni sospetto.
Far credere a sua madre che avesse avuto un pensiero stupido.
Non voleva conoscere le conseguenze, perché non sapeva che cosa avrebbe fatto se si fosse trovata in mezzo.
Non aveva paura di reagire.
Ma si voleva evitare tanti problemi.
Voleva mantenere la sua libertà, in quel modo.
E ci riuscì, grazie anche all'aiuto inaspettato di suo padre.
Davvero un bravo papà... Si meritava, di tanto in tanto, un premio.

Il problema però è che per contattarlo bisognerebbe andare alla sua Gilda di appartenenza.

Ma non sappiamo quale sia.

Inoltre essendo Dre il suo nome da Mercenario, il Gufo non potrà rintracciarlo.

Scarlet però sa dove abita, giusto tesoro?

Già, credo sarà necessario che tu vada a trovarlo di persona illustrandogli l'incarico.

Posso occuparmene io domani stesso, senza scomodare la bambina...

Tu domani devi venire con me all'ambasciata, l'hai forse dimenticato?

Ah già giusto, hai ragione...

Meglio non perdere tempo: dodici giorni passano in fretta, puoi quindi andarci tu cara?

Ho posto io questa condizione, è giusto che me ne assuma la responsabilità.
Allora sarà meglio che dopo pranzo mi dia ai preparativi per andare a trovarlo.
Meglio non rimandare a domani... Saranno dodici giorni molto intensi.
Dovrò vestirmi bene per poter fare bella figura.
E dovrò anche capire come insegnare a Dre un po' di buone maniere.


Non quelle che immaginava sua madre.
Ma quelle che quasi ogni notte la Nygaard sognava.
Quelle in cui si lasciava andare.
Quelle in cui godeva con lui, per lui.
Amandolo con tutta sé stessa.
Sapeva che fossero solamente fantasie.
Non sarebbe accaduto nulla di tutto ciò.
Ma rimaneva il fatto che il suo cuore ci sperava ancora.
E palpitava, forte, al pensiero di rivederlo.
Dopo tanto tempo.
Che cosa avrebbe fatto, Scarlet?
Sarebbe riuscita a mantenere il sangue freddo, stavolta?

2 Marzo 2114
Monolocale di Tybalt "Dre" Kingston
Denver, Colorado
Ore 08:05


La differenza di fuso orario era di circa otto ore in avanti rispetto a Denver.
Per questo motivo la Djinn era partita intorno alle quattro del pomeriggio.
Imboccare a casa del Mercenario alle otto del mattino poteva essere fastidioso.
Magari egli poteva dormire.
Ma cosa importava, di fronte alla possibilità di rivederlo?
Era arrivata fin lì con la Passaporta.
Utile per i viaggi a lunghissima distanza.
Poi si era semplicemente incamminata verso casa del ragazzo.
Del bifolco.
La conosceva a memoria.
Il suo cuore l'avrebbe guidata fin lì, persino ad occhi chiusi.

Immagine

Era una ragazza ricca, in un quartiere povero.
Non le importava.
Non faceva caso agli sguardi.
Sapeva in realtà come difendersi
E poi raggiunse in fretta l'appartamento del Mercenario.
Suonò il campanello.
Più volte se non si fosse svegliato subito ad aprire la porta.
Facendosi trovare a braccia conserte.
Sorriso malizioso e provocante.
Espressione per nulla angelica.
Ed innamorata persa di lui.

... È da molto che non ci vediamo.
Posso entrare?


Nei propri sogni, in realtà, quasi ogni notte.
Si trovava lì adesso.
Lo aveva voluto lei.
Ma a che scopo?
Perché volerlo al proprio fianco?
Lo sapeva che non voleva cedere.
Lo sapeva che preferiva stare da sola.
All'imprinting però non si poteva comandare.
E lei era appena stata condannata a soffrire per amore.
Fino a quando non l'avesse accolto completamente a braccia aperte.

Mi sei mancato...

Chissà se si era reso conto delle loro dita intrecciate quella notte.
Chissà se ci aveva fatto caso.
Più facile di no.
Sperava di sì.
Aspettava di essere invitata ad entrare.
Anche se il primo impulso non era aspettare.
Ma prendergli il viso fra le mani e baciarlo.
Farlo suo.
Come nei propri sogni.

Spoiler:
Tybalt

Re: Vienna

MessaggioInviato: 25/07/2018, 1:47
da Tybalt
02 - 03 - 2114
Monolocale di Tybalt "Dre" Kingston
Denver / Colorado
Ore 07:59


Quindi fammi capire: io dovrei andare a proporre una collaborazione illegale stabile con la ragazza che mi ha fabbricato il fucile?

ESATTO!

Immagine

... Tu sei fuori di testa...

Ma perché?
Sarebbe per un buon motivo, una buona causa!
Lei la prima cosa che ti chiese fu: questa arma verrà usata a fin di bene?
Tu rispondesti di sì e allora lei si è fidata e ti ha aiutato.
Non sto dicendo che debba preparare armi, però magari qualche aggeggio interessante.
L'effetto sorpresa può essere la nostra arma migliore in assoluto.
La Setta ha a disposizione scienziati di ogni tipo che creano autentiche meraviglie, ma senza fantasia, sempre le stesse cose.
Se noi sfoderassimo qualcosa di mai visto prima, allora potremmo essere molto più incisivi della Resistenza.


Sì ma se per caso la Setta scoprisse chi è che ci fabbrica certa roba, potrebbero fargliela pagare cara, molto cara.

Ti vuoi fidare di me o no?
Ormai so come criptare ogni tipo di passaggio, sia di merce che di denaro.
Ho imparato adeguatamente, fidati del tuo "Capo".


E tu fidati del tuo "Vice Capo", può essere molto pericoloso, per quanto ammetto che su molte cose hai ragione.
Io praticamente vivo per gli effetti sorpresa e poi scoprire quanti bei giocattoli possa tirar fuori dal cilindro quella bionda è una prospettiva allettante...


Si erano incontrati presto quella mattina, proprio perché per il resto del tempo ognuno viveva i propri impegni ovunque nel Mondo Magico.
Avevano fatto una colazione come poche altre, di quelle un bel po' caloriche e schifose, prima di gettarsi nella chiacchiera.
Ultimamente Dre era più libero ma solo perché le missioni con l'Avanguardia non erano ancora divenute opprimenti o frequenti.
Sly invece proseguiva nel suo intento e nel suo operato, cercando di nascondere i propri stati d'animo e reprimere le proprie emozioni negative.
Quando parlava e stava a contatto col migliore amico riusciva ad essere un po' più allegro, anche se mai come avrebbe voluto.

Senti, tu intanto incontrala e falle la proposta indecente.
Vedi che impatto ha e poi al limite ci possiamo riparlare tutti e tre assieme.
Falle capire che le risorse economiche al momento sono limitate quindi eventualmente nessuna creazione eccessiva.
Dei validi aiuti a prezzi contenuti, sembra quasi uno slogan pubblicitario...


Come già detto, non ti prometto nulla, ma farò quello che posso.
Che mi dici invece dell'operato della nuova Commercialista, è una capace?


DRIIIIIIIIIIN

Ma... Aspettavi qualcuno?

Ti pare?

Un po' perplesso, Dre si alzò in piedi dal divano avvicinandosi alla porta.
Non era sicuramente in chissà quale mise particolarmente casual, anzi, del tutto casalinga.
Nemmeno portava scarpe, ma solo calzettoni pesanti bianchi, poi dei pantaloni da tuta neri e sopra un maglione chiaro.
Quando aprì l'ingresso di casa però, dovette per forza inarcare il sopracciglio, interdetto.
Una veloce occhiata panoramica alla bella gnocca rossa di fronte a sé, poi venne richiamato dalla sua voce altamente femminile e un po' snob.

... È da molto che non ci vediamo.

Scarlet?

Immagine

Nessun appellativo particolare o educazione di chissà quale tipologia.
Se ne ricordava il nome ed era già tanto, una cosa della quale la rossa avrebbe potuto gioire interiormente.

Posso entrare?

Non ti stanno inseguendo di nuovo per ucciderti, vero?
... Comunque sì ovvio, entra pure.


La fece accomodare all'interno, un interno comunque ordinato nei limiti del possibile.
Certo, la colazione stava ancora sul tavolino, ma cosa poteva pretendere ad un orario simile?
Anzi che non lo aveva trovato ancora beatamente a dormire a quattro di spade sul letto.
A parte questo, Emmett osservata la ragazza non poté fare a meno che squadrarsela pure lui a sua volta.
Ma che razza di bocconcini si acchiappava il suo caro "Vice Capo"?

Mi sa tanto che della Commercialista dovremo parlare un'altra volta, ho ragione?

Scarlet, lui si chiama Sly, è un Mercenario come me e mio migliore amico.

Pure Emmett, non essendo avvezzo a chissà quali atteggiamenti altolocati o estremamente educati, si limitò a porgerle la mano cordiale.
Di certo le fissava le forme con una intensità maggiore rispetto a Tybalt, considerando anche il proprio lungo periodo di astinenza forzata.
Dre dentro di sé si faceva intanto quattro risate pensando al fatto che l'amico non sapesse minimamente chi ella fosse.
Tra l'altro, la rossa avrebbe potuto comprendere il desiderio da parte dell'altro maschio di colore semplicemente sondando il suo piccolo Elemento Blu.
Ovviamente non è che si trattava di chissà quale esagerata attrazione, ma oggettivamente non si poteva dire che la Nygaard non fosse un gran bel pezzo di femmina.

Comunque sì, sarà meglio rimandare il discorso alla prossima volta...
Adesso ho da sentire come mai la signorina sia passata da queste parti...


Emmett purtroppo non stava ricordando affatto che Scarlet fosse quella femmina salvata da Dre, poi rivelatasi Druida di elevata nobiltà eccetera eccetera.
Erano trascorsi diversi mesi e Sly aveva tanto altro a cui pensare.

Allora vi auguro un piacevole proseguimento.
Tienimi aggiornato non appena vedi la bionda, ok?


Te l'ho detto, ti racconterò tutto.
E mi auguro dica di "Sì".


Annuendo sereno e non sentendo l'eventuale vampata dentro la Djinn, Sly salutò prima l'uno e poi l'altra, prendendo la propria giacca.
Aveva un appuntamento con Beatriz alle 09:00 quindi per altro doveva pure muoversi.
Una volta che la porta venne chiusa, quindi, l'attenzione divenne tutta quanta per la ragazza.
Come al solito, ella dovette aspettare che il ragazzone di colore avviasse la procedura di protezione magica intorno all'abitazione.
Dopo di che la invitò ad accomodarsi pure sul divano, d'altronde era l'unico luogo comodo presente in quella piccola abitazione.

Credo tu abbia già fatto colazione, ma se vuoi mi avanzano un po' di uova e pane tostato, evitando il bacon, chiaramente.

Ma sì, certe piccole accortezze verso di lei e la sua natura le aveva sempre avute.

Allora, qual buon vento ti porta nel mio stanzino delle scope, Principessa?
Ti vedo un po' più distesa dell'ultima volta, la cosa mi fa piacere...


Per forza, l'ultima volta stava rischiando la vita inseguita da Vampiri.
Era facile sentirsi meglio rispetto a quella situazione, anche con il primo giorno di ciclo e la mignolo del piede sbattuto all'angolo del comodino.

... Se poi ho il permesso di dire a Sly la verità su di te, mi farò due risate a guardare la sua faccia!
Le espressioni che fa quando capisce di aver commesso una figura di m***a sono esilaranti, ahahah...

Re: Vienna

MessaggioInviato: 28/07/2018, 21:11
da Scarlet
La prima volta che era stata lì, aveva provato paura.
Poi sollievo.
Poi di nuovo terrore.
Aveva rifiutato l'imprinting.
Trovandolo assurdo.
Sbagliato.
Una violazione alla sua libertà.
Lei non voleva innamorarsi e basta.
Men che meno di un bifolco.
Ma non poteva lottare contro la propria natura.
Era come decidere di non sentire il Fuoco.
Impossibile, appunto.
Per questo, aveva iniziato a cedere.
Da quando i sogni si erano fatti più vividi.
Qualche incrinatura nella sua corazza.
Ed eccola lì, ad aspirare a qualcosa di più di un semplice ciao.
A sognare che anche per lui le cose fossero cambiate.
Ma dal sogno doveva svegliarsi.
Lui non era un Erede.
Non apparteneva a quella stirpe.
Non poteva innamorarsi di lei.

Scarlet?

Allora te lo ricordi come mi chiamo...

Il cuore ebbe un tuffo.
Non era preparata.
Come faceva ad essere così bello?
L'impulso di stringersi a lui era così forte.
Ma dove sarebbe finito poi il suo orgoglio?

Posso entrare?

Non ti stanno inseguendo di nuovo per ucciderti, vero?

No, questa è solo una... visita interessata.

... Comunque sì ovvio, entra pure.

Entrò dentro lo "sgabuzzino delle scope".
Le era mancato anche quel luogo.
Perché sapeva di lui.
Credeva di trovarlo solo.
Non era così.
Il ragazzo che si trovava lì la fissò, intensamente.
Lei ricambiò lo sguardo, altezzosa.
Aveva un elemento anche lui.
Acqua.
Nulla a che fare con lei.
Provava fastidio.
Voleva passare del tempo da sola con il Mercenario.
Per fortuna, anche l'estraneo lo capì.
Scegliendo di andarsene via spontaneamente.

Mi sa tanto che della Commercialista dovremo parlare un'altra volta, ho ragione?

Scarlet, lui si chiama Sly, è un Mercenario come me e mio migliore amico.

Lo vide allungare la mano, pronto a stringergliela.
Un contatto fisico che non aveva calcolato.
Non poteva essere scortese.
Un amico del suo amato andava trattato con riguardo.
E poi, riusciva a sentire l'Acqua.
La trovava attraente.
Sorrise, maliziosa.
Non tese la mano, quello no.
Ma sapeva essere educata.
Quando voleva.

Perdonami, non sono avvezza a stringere la mano come segno di saluto.
È un'usanza che mi si addice poco.
Sono Scarlet Nygaard.
Lieta di conoscerti, Sly.


Un leggero inchino con il capo.
Poi un sorriso seducente e malizioso.
Le veniva spontaneo.
Le piaceva giocare.
Ma non calcò troppo la mano.
Era pur sempre un amico di Dre.
E lei... Lei era interessata a Dre, non a lui.
Sorrideva in maniera affabile, cortese.
Sembrava una persona totalmente diversa da quella conosciuta dal Mercenario.
Quale delle due fosse la vera Scarlet, non poteva saperlo.
Ma il suo intuito avrebbe compreso forse che al presente stesse indossando una maschera.

Allora vi auguro un piacevole proseguimento.
Tienimi aggiornato non appena vedi la bionda, ok?


Te l'ho detto, ti racconterò tutto.
E mi auguro dica di "Sì".


I capelli le divennero di un rosso più acceso.
In conseguenza alla svampata di Fuoco che si manifestò nell'animo.
Gelosia.
Si trattava di questo.
E di sospetto.
Che Dre potesse avere un'altra.
Quelle parole erano alquanto dubbiose.
Ma non aveva alcuna intenzione di lasciarsi influenzare da esse.
Avrebbe scoperto la verità.
Da un lato, quasi ci sperava.
Forse l'imprinting sarebbe andato via.
Dall'altro... Era terrorizzata.
Di poter provare l'esperienza di un cuore che si lacera.

Credo tu abbia già fatto colazione, ma se vuoi mi avanzano un po' di uova e pane tostato, evitando il bacon, chiaramente.

Te lo ripeto: non seguo più i dettami del mio popolo.
Ma non è rilevante.
Non mi è mai piaciuto il bacon.


C'erano altre cose che non le piacevano
Ma per una questione diversa dal gusto.
Le ricordavano quel giorno.
Gli odori dei due druidi.
Si accomodò sul divano, accavallando le gambe.
Aveva delle cosce lunghe, bianche.
Prive di calze.
A cosa le servivano?
Aveva il Fuoco dentro.
Si godeva quel momento, lasciandosi andare.
Godendosi finalmente la presenza di Tybalt.

Comunque, non scomodarti.
Dalle mie parti è appena passata l'ora di pranzo.
Sto a posto così.


Rifiutava perché davvero sazia?
Oppure perché non le piaceva la cucina del bifolco?
Per una volta era sincera.
Certo, non era abituata a quel gusto così grezzo.
Ma per lui sarebbe stata disposta a farci l'abitudine.
Era disposta a molte cose per lui.
Anche concedersi completamente.
Lo guardava e sognava ad occhi aperti.
Immaginava ciò che aveva visto nei propri sogni.
Rischiando di perdere spesso la concentrazione.

Allora, qual buon vento ti porta nel mio stanzino delle scope, Principessa?
Ti vedo un po' più distesa dell'ultima volta, la cosa mi fa piacere...


L'aveva chiamata Principessa.
E perché la cosa le piaceva così tanto?
Sorrise, abbassando lo sguardo.
Non poteva farsi scoprire.
Ma avrebbe tanto voluto.
Doveva ricordare perché si trovasse lì.
Per averlo con sé la sera del ballo.
Solo per quello.

... Se poi ho il permesso di dire a Sly la verità su di te, mi farò due risate a guardare la sua faccia!
Le espressioni che fa quando capisce di aver commesso una figura di m***a sono esilaranti, ahahah...


... Sei libero di farlo, se lo reputi una persona degna della tua completa fiducia.
Di solito, tendo a nascondere il mio lignaggio.
Ma in questo caso... Posso fare un'eccezione.


Per forza.
Come poteva dirgli di no?
E veder sparire quella bellissima risata?
Sarebbe stato come profanare un tempio sacro a Gaia.
I suoi genitori non sarebbero stati d'accordo.
Suo fratello avrebbe avuto qualche dubbio.
Ma a lei non importava.
Le bastava solo che il Kingston ridesse di nuovo in quel modo.
E magicamente il suo cuore rideva insieme a lui.

Spero di non averti arrecato troppo disturbo.
Da quello che ha detto il tuo amico, sembra che io vi abbia interrotti in un discorso piuttosto serio.


Parlava in maniera forbita, pulita, da diplomatica.
Era nell'ambiente da molto tempo.
Sua madre aveva voluto che fosse così e lei aveva imparato.
Era fuori luogo, una come lei lì dentro.
Era fuori luogo vederli insieme.
Ed era inaccettabile che il Mercenario avesse un'altra.
Aspettava una parola in più.
Che si lasciasse sfuggire qualcosa.
Chi era la bionda?
Cosa poteva volere lui da lei, che Scarlet non poteva dargli?
Doveva fare uno sforzo mentale per ricordare a sé stessa che lei non gli doveva niente.
Ma era difficile.
Sempre più difficile.
Poteva combattere quanto le pareva ed ancora desiderarlo.
Come la prima volta.

... Oh... Se vuoi divertirti ancora di più alle spalle di quel ragazzo...

Cioè Sly.

... Puoi anche riferirgli che ho avvertito con molta chiarezza il suo Elemento.
Si agitava... Mentre mi guardava.
Il suo apprezzamento era... palese.


Aveva un sorriso stronzo sulle labbra.
Anche malizioso.
La divertiva quel pensiero.
Il pensiero di metterlo in imbarazzo.
Di soggiogarlo.
Avrebbe condiviso anche lui quel gioco?
Possibile.
Nel frattempo era meglio che la rossa parlasse.
Che gli dicesse il motivo per cui era lì.
In fondo Sly le interessava poco.
Era venuta a Denver appositamente per lui.

Come ti ho anticipato, questa è una visita interessata...

Si alzò in piedi dal divano.
Non voleva stare seduta.
Si avvicinò, passo dopo passo.
Accarezzandosi i capelli.
Facendo scivolare le dita sugli oggetti.
Osservando l'appartamento.
Ma il modo in cui parlava...
Il modo in cui si muoveva...
Trasudava sensualità.
E voglia di affascinare.

... Volevo rivederti...

Un attimo di pausa.
Lo fissò più intensamente.
Che reazione avrebbe avuto?

...Bifolco...

Questa volta non lo stava insultando.
Era detto in tono ironico.
Come a prendersi in giro da sola.
Come a sottolineare che lui non lo fosse affatto.
Si era ormai avvicinata a lui.
Stava sparecchiando la tavola.
Ma lei lo bloccò.
Anche se alta, lui lo era ancora di più.
Lo guardava.
Con quell'espressione.
La stessa identica dell'ultima volta.
Giocava o faceva sul serio?
Era quello il suo problema.
Non riusciva mai a farlo capire.

... Perché mi servono i tuoi servigi.
Quelli che solo un tipo dotato come te può darmi.
Non avrei chiesto a nessun altro...
Solamente tu hai ciò di cui ho bisogno...


Voleva sentire la sua eccitazione.
Era attenta.
Doveva cogliere ogni guizzo.
Lo stava facendo apposta.
Anche se non avrebbe dovuto.
Ma la voglia era tanta.
E cosa le impediva allora di cedere?
Anche solo per un po'?
Era curiosa di vedere come avrebbe reagito lui.

Re: Vienna

MessaggioInviato: 29/07/2018, 19:30
da Tybalt
L'ingresso della Nygaard non era affatto previsto quella mattina.
Tybalt rimase un tantino sorpreso ma di certo non completamente spiazzato.
Preferiva di gran lunga quelli di fuori programma al posto di altri più gravi e seri.
In effetti anche lo stesso Emmett si ritrovò a non dispiacersi della visita appena giunta.
La rossa, infatti, incontrava facilmente sia i gusti dell'uno che dell'altro.

Perdonami, non sono avvezza a stringere la mano come segno di saluto.
È un'usanza che mi si addice poco.
Sono Scarlet Nygaard.
Lieta di conoscerti, Sly.


Che eleganza...
... E che faccia da t***a!


Lo pensò, naturalmente, senza aggiungere altro se non un sorriso morbido di cortesia.
Sarebbe stato meglio levare le tende, anche perché forse la ragazza era arrivata lì per parlare con Dre.
Per questo Sly si dileguò piuttosto in fretta, non prima di aver fatto sorgere qualche dubbio geloso nella ragazza.
In effetti le parole potevano apparire ambigue molto facilmente.
Tuttavia, una volta uscito di lì, l'attenzione del Kingston fu rivolta tutta proprio sulla Djinn.

Credo tu abbia già fatto colazione, ma se vuoi mi avanzano un po' di uova e pane tostato, evitando il bacon, chiaramente.

Te lo ripeto: non seguo più i dettami del mio popolo.
Ma non è rilevante.
Non mi è mai piaciuto il bacon.


In realtà ammetto di non avertelo inserito nell'offerta anche un po' perché non ci vedo a mangiare bacon...
Invece per me è una sorta di sostanza stupefacente, mi dà proprio dipendenza!


Comunque, non scomodarti.
Dalle mie parti è appena passata l'ora di pranzo.
Sto a posto così.


Già, avevo dimenticato ti trovassi oltre oceano!
Come non detto allora...


Con una alzata di spalle liquidò la questione, lasciandole modo di sedersi, mettersi comoda, fare un po' come volesse.
Era stata parecchio fortunata ad averlo raggiunto lì trovandolo dentro casa, senza avvertire.
Poteva essere in missione o con degli impegni per la mattinata, invece ogni attività avrebbe preso luogo non prima di due ore.
All'effettiva però, perché lei si era scomodata tanto per arrivare fino a là?
Non era in pericolo di vita, come detto precedente, quindi a che pro fare un salto in quei bassifondi americani?

Spero di non averti arrecato troppo disturbo.
Da quello che ha detto il tuo amico, sembra che io vi abbia interrotti in un discorso piuttosto serio.


Ultimamente possiamo vederci poco, per via di un suo nuovo progetto in grande.
In realtà sto partecipando anche io, ecco perché dobbiamo ogni tanto aggiornarci e tenerci in contatto.
Comunque lo rivedrò ancora nel fine settimana, non è stata una interruzione così grave!


Non andò a specificare nulla in merito alla fantomatica bionda, specie perché non ne vedeva affatto il motivo.
L'occhio ricadde un attimo sulle bianche cosce della ragazza, cosce lunghe come il suo fucile, su per giù.
Era una figura femminile molto slanciata, che sapeva facilmente sedurre con pochi gesti, con poche parole.
Purtroppo per lei però, Dre non è che fosse così avvezzo a imbambolarsi, anche per via del suo lavoro.
Se fosse caduto in trappola ogni qual volta una bella femmina avesse provato a sedurlo, a quell'ora sarebbe morto da un pezzo.

... Oh... Se vuoi divertirti ancora di più alle spalle di quel ragazzo...

Sly dici? Sì sì, vai, dimmi dimmi...

... Puoi anche riferirgli che ho avvertito con molta chiarezza il suo Elemento.
Si agitava... Mentre mi guardava.
Il suo apprezzamento era... palese.


WUOHOHO!

Si mise ad applaudire verso di lei in un tipico atteggiamento vittorioso alla americana.
Sorrideva annuendo e facendole un occhiolino, come a dirle "E brava baby" o qualcosa di simile.

Ci puoi scommettere che sfrutterò questa info, ahahah!
Va beh, poveretto, alla fine non sta in una bella situazione, sessualmente intendo...
Considera che si è mollato i primi di Gennaio con la fidanzata e da allora lo tiene sempre nella fondina.
Ti assicuro che di solito è molto più capace di controllarsi...
... Ma un po' per il soggetto e un po' per l'astinenza, gli ormoni sono andati per conto loro!


Le aveva palesemente fatto capire di trovarla arrapante, ma non era mica una novità?!
Dre era schietto e semplificativo con Scarlet ed era un dettaglio che non sarebbe mai cambiato.
Non parlava con una nobile bensì con una persona qualunque, ben ricordando però il suo valore e riconoscendone l'importanza.
Ad un certo punto però si accorse che quel disordine non fosse proprio l'ideale dentro ad una abitazione così piccola.
Si alzò in piedi per andare a sparecchiare, tanto ci avrebbe messo molto poco.

Come ti ho anticipato, questa è una visita interessata...

E questo si è capito, ma interesse per cosa?

... Volevo rivederti... Bifolco...

Inarcò il sopracciglio a quelle parole, girandosi poi dopo aver posato alcune cose vicino al lavandino.
Scarlet aveva avanzato qualche passo fino a trovarsi molto vicino a lui, con aria seducente e maliziosa.

... Perché mi servono i tuoi servigi.
Quelli che solo un tipo dotato come te può darmi.


Ancora una volta quel tono decisamente ammaliante già utilizzato in passato, al loro primo incontro.
Certo era che le parole, esageratamente facili da travisare, lanciassero un massaggio piuttosto preciso.
Dre la fissò intensamente negli occhi, leccandosi appena le labbra.
Che fosse davvero arrivata fino a lì per ottenere un po' di brivido che nessuno dei suoi damerini sapesse farle provare?
Era plausibile, d'altronde il sesso con un maschio di strada lei non sapeva nemmeno cosa potesse essere.

Non avrei chiesto a nessun altro...
Solamente tu hai ciò di cui ho bisogno...


... E ti dice bene che io non sia uno di quelli che alla mattina hanno poca voglia, Principessa...

Scarlet doveva necessariamente far cambiare binario al treno prima di ritrovarsi molto nei guai.
Tybalt infatti, afferrandola per i fianchi andò a spingerla sul lato destro, verso il muro, dove la poggiò di schiena.
In pochi secondi, le labbra del maschio di colore avrebbero iniziato a solcare il collo della rossa, ma quello era il minimo.
Era un ragazzone cresciuto in un ambiente dove la sessualità si viveva con estrema passione e, appunto, fuoco acceso.
Le mani quindi, scendendo giù, prima solcarono i glutei, poi avrebbero cercato addirittura di finire sotto la gonna per afferrare il sedere.

Quando avremo finito e sarai tornata nella tua bella villetta...
Ricorda ai domestici di aggiungere un paio di cuscini alla sedia che usi per metterti a tavola...


Le mani avrebbero stretto più forte, alzando possibilmente quasi tutta la gonna.
Nella zona dell'addome poi, la rossa avrebbe potuto facilmente distinguere qualcosa di troppo voluminoso premere su di lei.
Ancora pochi secondi e con molta probabilità Dre avrebbe iniziato a sfilarle il maglioncino bianco, per poi baciarla direttamente.
Scarlet doveva sbrigarsi quanto prima a bloccarlo e fargli comprendere di aver giocato con lui ancora una volta.
La cosa buona era che, a differenza dei bastardi che l'avevano stuprata, con lui sarebbe bastato parlare per sedarlo.

L'hai mai fatto sotto la doccia?
Perché io una piccola tappa ce la farei, merita davvero...


Al massimo si sarebbe infastidito un bel po', ecco tutto.

Re: Vienna

MessaggioInviato: 26/08/2018, 12:41
da Scarlet
Sly l'aveva trovata arrapante.
Ne aveva sorriso.
Di solito, agiva in modo diverso, quando un uomo o un ragazzo dimostravano il loro apprezzamento.
Bastava quello, per far nascere in lei il desiderio di umiliarli.
Di dominarli.
Di farli soffrire.
Era lì che stava il suo godimento.
Ma si tratteneva, per via del sentimento verso Dre.
Sarebbe mai riuscita ad innamorarsi, senza imprinting?
Era al limite di una sociopatia molto grave.
Quel dono del Mana la stava salvando.
Anche se per lei al momento era in parte una maledizione.
Una volta andato via il Chadwick, finalmente rimasero soli.
Scarlet sembrava fare finta di niente.
Ma il suo cuore batteva fortissimo.
Osservava la casa.
E di nascosto lui.
Voleva compiacerlo.
Voleva farlo sorridere.
Ogni volta che il suo sguardo si illuminava, nel petto il cuore saltava un battito.
Era una sensazione avvolgente, tenera.
La emozionava.
La rendeva debole.
E faceva nascere in lei solamente cose positive.

Da quello che ha detto il tuo amico, sembra che io vi abbia interrotti in un discorso piuttosto serio.

Ultimamente possiamo vederci poco, per via di un suo nuovo progetto in grande.
In realtà sto partecipando anche io, ecco perché dobbiamo ogni tanto aggiornarci e tenerci in contatto.
Comunque lo rivedrò ancora nel fine settimana, non è stata una interruzione così grave!


Di quale progetto si tratta?

Si informò curiosa.
Tutto quello che riguardava il Kingston accendeva il suo interesse.
Lui era stato vago.
Aveva accennato ad una bionda.
Non le piaceva la cosa.
Ma non si lasciò divorare dalla gelosia.
Invece si lasciò andare allo scherzo.
Ridendo del suo migliore amico.
Si era eccitato nel guardarla e lei lo aveva percepito.
Il Mercenario sembrava molto contento della cosa.

... Puoi anche riferirgli che ho avvertito con molta chiarezza il suo Elemento.
Si agitava... Mentre mi guardava.
Il suo apprezzamento era... palese.


WUOHOHO!

Lui rise e lei rise.
Contagiata.
Addolcendo quel perenne sguardo da mangiatrice di uomini.
Da t***a.
E ciò che aggiunse dopo l'uomo di colore, le fece ancora meglio del suo sorriso.

Ci puoi scommettere che sfrutterò questa info, ahahah!
Va beh, poveretto, alla fine non sta in una bella situazione, sessualmente intendo...
Considera che si è mollato i primi di Gennaio con la fidanzata e da allora lo tiene sempre nella fondina.
Ti assicuro che di solito è molto più capace di controllarsi...
... Ma un po' per il soggetto e un po' per l'astinenza, gli ormoni sono andati per conto loro!


E tu condividi la sua opinione?

Braccio appoggiato sul fianco.
L'altro disteso.
Sorriso seducente.
Sguardo carico di desiderio.
Desiderio di lui e desiderio di piacergli.
Attese la risposta.
Se positiva, il Fuoco avrebbe compiuto un'ovazione.
Le guance si sarebbero scaldate.
Così come la sua voglia.
Sapeva ancora controllarsi per non cadere sua preda.
Ma agiva anche incontrollata, spinta dalla voglia di farlo cedere.
Le sue successive parole erano facilmente travisabili.
Lo aveva fatto apposta.
Voleva saggiarne la reazione.
Una reazione che fu del tutto inaspettata.

Solamente tu hai ciò di cui ho bisogno...

... E ti dice bene che io non sia uno di quelli che alla mattina hanno poca voglia, Principessa...

Le sue mani sui propri fianchi.
La schiena contro il muro.
Le sue morbide labbra sulla sua pelle.
Il respiro che infuocava addosso a lei.
Stava provando un piacere avvolgente.
Per la prima volta.
Le sfuggiva qualche gemito dalle labbra.
In parte voleva che continuasse.
Ma in parte sentiva di nuovo il terrore.
Non era lui a spaventarla.
Ma ciò che aveva vissuto.
Il fastidio leniva la sua voglia.
Non abbastanza però per fermare Dre.

Quando avremo finito e sarai tornata nella tua bella villetta...
Ricorda ai domestici di aggiungere un paio di cuscini alla sedia che usi per metterti a tavola...


Mani sotto la gonna.
Mani strette intorno ai suoi glutei.
E qualcosa di grosso e duro che premeva sull'addome.
Aveva reclinato il collo, per dargli modo di baciarla meglio.
Teneva gli occhi leggermente socchiusi.
Si beava di quel contatto.
Solo di tanto in tanto l'espressione accennava ad infastidirsi.
La temperatura saliva vertiginosamente.

L'hai mai fatto sotto la doccia?
Perché io una piccola tappa ce la farei, merita davvero...


Non riusciva ancora a dirgli di no.
Perché poi avrebbe dovuto?
Lo voleva.
Lo aveva desiderato per tutti quei mesi.
Farsi togliere il maglioncino fu facile.
Rimanere col solo reggiseno di fronte a lui, una passeggiata.
Ma quando il ragazzone di colore si avvicinò alle sue labbra...
Quando lo vide pronto a baciarla...
In quel momento vinse la paura.
Vinse la volontà di non fare nulla.

No!

Scostò il capo.
Voltò la faccia.
Il primo segno che qualcosa non andava.
Per un istante, un senso di terrore sul suo viso.
Come la prima volta che l'aveva incontrata.
Come se altri cento vampiri la stessero inseguendo.
Potevano ferirla delle labbra?
Poteva farle del male un bacio?
Non fisicamente... Ma era il segno di un'intimità troppo profonda.
Non riusciva.
Non ancora.
Questo la aiutò a far scemare il desiderio.
Si allontanò da Dre.
Abbassandosi la gonna.
Rimettendosi il maglioncino.
Prendendosi qualche istante di silenzio, con la schiena rivolta verso di lui.
Era scossa.
Ma non voleva darlo a vedere.

Per quanto possa allettarmi l'idea di finire a sc****e sotto la doccia con un bifolco come te...

Breve pausa.
Poi si voltò, l'espressione di nuovo calma.

... Il motivo per cui sono qui è di altra natura.
Anche se ammetto la tua proposta mi stia spingendo a farti non una, bensì due richieste.


Sorriso da stronza.
Sembrava che tutto fosse normale.
Che il no di prima non fosse stato dettato da un trauma interiore.
Ma dalla semplice voglia di non lasciarsi andare.
Non ancora.

I servigi di cui avevo bisogno erano quelli da Mercenario...
I miei genitori vogliono che partecipi ad un gala per... pf... trovare marito.
Ma con quello che è accaduto in passato, mi sentirei più al sicuro se ci fossi tu al mio fianco come guardia del corpo.
Prendilo come un onore: non mi impunterei mai per nessun'altro.


Era altera.
Aristocratica.
Si comportava senza riguardo verso il prossimo.
Pur di nascondere sé stessa.
Ma quella voglia di lui non era passata.
Perché non farlo?
Bastava tenere i sentimenti lontani.
Niente smancerie.
Niente baci.
Niente amore.
Solo sesso.
Sarebbe bastato a placare lei e a salvarla dall'aggravare l'imprinting?

Per quanto riguarda quello che stavamo per fare...

Manteneva le braccia conserte.
Il sorriso da z*****a.
Si avvicinò a lui, ma si tenne a debita distanza.
Come se volesse evitare un'altra sorpresa non prevista.

... Direi che voi pezzenti siete troppi inclini a cedere prima di aver persino goduto dell'attesa.
Voglio proprio scoprirla questa differenza fra ricchi e poveri.
Ma solo dopo che ci sarà stato il gala.
Trovo... Eccitante l'idea che mia madre creda io ci vada per trovare un buon partito...
... Mentre per tutta la sera non farò altro che pensare a quando potrò s********i il c***o.


Lo avrebbe eccitato abbastanza da fargli scendere ancora il sangue nelle parti intime?
Da fargli dimenticare di averlo interrotto?
Per cosa poi?
Per uno stupido bacio?
Scarlet lo fissava.
Esaltata all'idea.
Di nuovo calma, dopo aver ripreso il controllo.
Era lei che comandava.
Almeno fino a quando Dre non le avesse dimostrato tutto il contrario.

Inutile che ti esponga il tuo compenso, vero?
Sai perfettamente che verrai pagato profumatamente.
Devi soltanto dirmi che accetti...

Re: Vienna

MessaggioInviato: 27/08/2018, 22:32
da Tybalt
Ultimamente possiamo vederci poco, per via di un suo nuovo progetto in grande.
In realtà sto partecipando anche io, ecco perché dobbiamo ogni tanto aggiornarci e tenerci in contatto.
Comunque lo rivedrò ancora nel fine settimana, non è stata una interruzione così grave!


Di quale progetto si tratta?

Cosa poteva fregargliene alla signorinella snob del suo progetto futuro?
Parve proprio una domanda strana a Dre, che comunque decise di non entrare in altri quesiti più approfonditi.
Probabilmente c'era da considerare che fosse una persona molto curiosa.
Anche perché era da escludere un interesse effettivo nei suoi confronti, giusto?
Lui puntato da una esponente dell'alta società magica? Figurarsi!

Potremmo definirlo una sorta di progetto umanitario...

Rivelarle altre informazioni era fuori discussione, tutto quanto top secret.
Dre non avrebbe mai e poi mai compromesso il segreto sulla nascita dell'Avanguardia.

Devo incontrare una ragazza dalla mente piuttosto brillante che potrebbe fornirci dei macchinari magici ad un prezzo contenuto.

Identità ancora sconosciuta della fantomatica bionda ma se non altro fare presente alla rossa che fosse per scopo "professionale", ne avrebbe placato la gelosia.
Oppure non le sarebbe importato nulla, in quanto Cecilia a prescindere individuo di sesso femminile?

Ho già avuto a che fare con lei in passato, per questo Sly ha chiesto a me di andarci a fare due chiacchiere...

Basta così. Inserire ulteriori dettagli sarebbe stato pericoloso e poi di certo Scarlet non poteva essere giunta lì soltanto per una visitina.
Prima di parlare delle questioni "scottanti" però, fu premura del ragazzo di colore chiedere l'ok dell'ospite per rivelare la verità al migliore amico sulla sua identità.
Si sarebbe fatto grasse risate nel fargli presente come Scarlet si fosse accorta della sua eccitazione, per quanto poveretto, c'era da comprenderlo.
Intanto si era mollato da poco, inoltre per via di tutti quei progetti in arrivo, e chi aveva il tempo per darsi al sesso?
Senza considerare che ritrovarsi una come la Nygaard di fronte non aiutava ulteriormente gli ormoni a starsene buoni e tranquilli.

Ti assicuro che di solito è molto più capace di controllarsi...
... Ma un po' per il soggetto e un po' per l'astinenza, gli ormoni sono andati per conto loro!


E tu condividi la sua opinione?

C***o sì, ma è scontato...

Una risposta rozza, che non faceva certo sentire la mancanza della più pura ed autentica sincerità.
Tybalt si esprimeva quasi sempre in quel modo, un modo che Scarlet avrebbe fatto meglio a correggere, pur di averlo come futuro BodyGuard.
Doveva intanto però sapere e capire se lui fosse o meno disponibile per quel lavoro, peccato che decise di fare un po' troppi doppi sensi.
Avere a che fare con una persona rozza, appunto, significava pure ritrovarsi facilmente con le spalle al muro e le mani dappertutto.
Non poteva certo biasimarlo, visto che aveva iniziato lei con le provocazione di sicuro non velate.
Senza considerare poi che per diversi secondi lo lasciò fare, facendosi toccare, palpare ovunque, perfino semi spogliare.
Dre non sapeva moltissimo di lei, del suo passato, dei suoi traumi, per questo ormai si sentiva completamente pronto a "battezzarla".
Sfortunatamente però, venne interrotto proprio dalla ex Erede, che in un barlume di panico e autocontrollo riuscì ad esprimere un "No" piuttosto inequivocabile.
Il Kingston non era uno stupratore, chiaro, quindi si interruppe all'attimo, inarcando però il sopracciglio con non celata perplessità.

... E adesso che ti prende?

Per quanto possa allettarmi l'idea di finire a sc****e sotto la doccia con un bifolco come te...

Incrociò le braccia al petto, sbuffando leggermente, mentre lei ancora voltata si rimetteva l'indumento superiore.
Peccato, gli era proprio salita la curiosità di scoprire come fossero fatte quelle tette sode e presumibilmente lattee come il resto del corpo.

... Il motivo per cui sono qui è di altra natura.
Anche se ammetto la tua proposta mi stia spingendo a farti non una, bensì due richieste.


Arriva al sodo Principessina, mi stai facendo sprecare tempo e soprattutto sangue...

Tutto quello concentratosi nella zona bassa, per intendersi.
Non vi fu nessun accenno di dispiacere od offesa nelle sue parole.
Era come se in un certo senso del non aver avuto a che fare con lei sessualmente lo avesse toccato poco e niente.
Scarlet doveva entrare nell'ottica di poter essere una valida "preda", ma non una preda di eccellenza o per la quale smaniare, non per il Kingston almeno.
Anzi, più tirava la corda in quel modo e più sarebbe stato difficile in seguito arrivare a qualcosa di concreto.

I servigi di cui avevo bisogno erano quelli da Mercenario...
I miei genitori vogliono che partecipi ad un gala per... pf... trovare marito.
Ma con quello che è accaduto in passato, mi sentirei più al sicuro se ci fossi tu al mio fianco come guardia del corpo.
Prendilo come un onore: non mi impunterei mai per nessun altro.


Un onore, mh?
Sì, come dici tu...


Con aria di sufficienza, Tybalt le sorrise quasi ironica, anzi, proprio sarcastico.
La vide fare qualche passo avanti per raggiungerlo, non che ci volesse molto in quello stanzino per le scope.

Per quanto riguarda quello che stavamo per fare...
... Direi che voi pezzenti siete troppi inclini a cedere prima di aver persino goduto dell'attesa.


Più che da pezzenti, direi che è da Mercenari.
Tu, salvo attacchi sporadici, non rischi la vita ogni giorno.
Per me ogni lasciata è persa e preferisco approfittarne oggi che rinunciarvi per sempre in caso di ritorno alla Trama.


Ma non si aspettava che lei lo capisse o fosse un ragionamento valido.
D'altronde erano seriamente su due sponde completamente agli antipodi, per razza, lignaggio, passato e chissà quant'altro.

Voglio proprio scoprirla questa differenza fra ricchi e poveri.
Ma solo dopo che ci sarà stato il gala.


Come mai proprio questa tempistica?

Trovo... Eccitante l'idea che mia madre creda io ci vada per trovare un buon partito...
... Mentre per tutta la sera non farò altro che pensare a quando potrò s********i il c***o.


La fissò a lungo negli occhi, scorgendo quella luce intensa tra lussuria e passione bruciante.
Voleva avere il controllo di tutto, quella ragazza, il controllo sia sulla propria vita che sull'eccitazione altrui.
Desiderava che lui perdesse ostilità per il torto subito poco prima e riprendesse a volerla, forse anche più di prima.
Tybalt però non si sbilanciò, probabilmente facendole perdere un poco la stabilità su quel pavimento fatto di convinzioni e sicurezze.
Restò parzialmente neutro, limitandosi esclusivamente ad una panoramica svelta di tutto il corpo di Scarlet, con accennata focalizzazione proprio sulla bocca.

Inutile che ti esponga il tuo compenso, vero?
Sai perfettamente che verrai pagato profumatamente.
Devi soltanto dirmi che accetti...


Senza ancora pronunciare una parola, Dre si avvicinò ad un mobiletto basso vicino all'anticamera che dava sul bagno.
Aprì il secondo cassetto e da esso estrasse una lettera con un timbro di ceralacca sopra.
Era stata già aperta e consultata ma sembrava che il ragazzo di colore volesse renderla partecipe, per un motivo ancora ignoto alla Nygaard.
Si mise a dare una letta veloce al contenuto, ad occhio assottigliato, sorridendo infine una volta raggiunto il punto voluto.
Alzò lo sguardo e finalmente tornò con l'attenzione sulla ragazza.

Il "profumatamente" al quale ti riferisci è più o meno di 300 Galeoni?

All'incirca si stava parlando 1800 Dollari Americani.
Di fronte all'ipotetico smarrimento della principessina, Dre avrebbe approfondito la questione, rimettendo senza troppo ordine la lettera dentro al cassetto.

Questo gala ci sarà tra dieci giorni, presso il castello dei Baroni di Sauzer, per caso?

Come faceva a saperlo?
Non era mica un evento di chissà quale portata tale da arrivare a farsi sentire pure nei bassifondi di Denver.

... Ho già ricevuto una richiesta di incarico per quella sera.
La famiglia Vogt mi ha comunicato una proposta di ingaggio come Guardia del Corpo della loro figlia.
Pare che lei abbia parlato loro di me proprio perché tu ne hai parlato con lei.
Suppongo tu non ne sapessi niente, a questo punto.
Dico bene?


La cara amica di Scarlet, avendo saputo dalla rossa solamente che fosse stata attaccata da qualche rapitore in cerca di denaro facile, doveva essere rimasta colpita in positivo dalle doti come difensore di Dre, forse un po' troppo decantato dalla Nygaard senza volerlo, ecco perché aveva chiesto ai genitori di contattare lui, non immaginando proprio i sentimenti nascosti della ex Erede verso il nero.

Tuttavia la decisione ultima spetta a me e potrei anche dire loro di aver ricevuto prima la tua proposta e non quella che sta adesso nel mio cassetto.
Quindi sentiamo, p*****i a parte che non è neanche detto io possa ricevere, considerando la tua risaputa facilità nel prendermi in giro su certe questioni, cosa dovrebbe spingermi a preferire il tuo ingaggio?


Chi era che comandava, in quel momento?
Scarlet era consapevole che se se ne fosse andata, a lui sarebbe importato molto poco.
La prospettiva di trascorrere tutto quel tempo con lui, pronta a sfumare nel caso in cui avesse ceduto all'orgoglio.
Cosa avrebbe fatto, dunque?
Probabilmente quella situazione sarebbe parsa ancora più difficile e complicata rispetto alle avance del Kingston di qualche attimo prima.