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Volos

Messaggioda Sandyon » 04/01/2012, 19:54

Volos (in greco Βόλος, Volos) è un comune della Grecia situato nella periferia della Tessaglia (unità periferica della Magnesia) con 142.923 abitanti secondo i dati del censimento 2001.

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Messaggioda Phoenix » 27/01/2016, 22:53

Spiaggia di Volos * Grecia * 25 Agosto 2111 * 13:55

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Guarda che sogno... La sorella di Maggie si tratta bene!


Quello fu il suo primo pensiero non appena giunse in quella particolare zona d'Europa, lì, dove il tempo caldo e soleggiato regnava sovrano ed il mare limpido sembrava quasi una tavola trasparente.
Avrebbe ringraziato più adeguatamente Zoé Bourgeois una volta raggiunto completamente il suo scopo, ovvero rintracciare Margaret, la ex fidanzata, e possibilmente riavuta come fidanzata.
Teneva ancora qualche dubbio sul fatto che lei lo avesse pensato fino a quel momento, ma di sicuro sentire le parole della collega della Sanders lo avevano tirato su di morale e reso più speranzoso.
Era passato a casa giusto un momento per prendere il costume e poi si era fiondato lì, a Volos, luogo di vacanza per Maggie, Julie ed il compagno.
L'indirizzo era giusto, non si poteva sbagliare in alcun modo: l'americana aveva dovuto darlo alla padrona dell'Underground per motivi di reperibilità di emergenza: che colpo di fortuna.

Adesso devo solo mettermi di buona volontà e cercarla in mezzo a questa folla...


Si era già bagnato i capelli cinque volte in meno di mezz'ora, questo perché aveva dimenticato il cappello di paglia e il Sole picchiava che era una meraviglia.
Doveva ringraziare il suo essere Ignis, altrimenti si sarebbe già scottato la testa e la pelle, considerando una temperatura di almeno 35° all'ombra, mica uno scherzo quindi.
Se non altro indossava gli occhiali da Sole, quelli lo avrebbero aiutato ad individuare prima la Sanders, ma non bastava certo così poco per riuscire nell'intento.
Avanzò per un bel po' di metri, scansando persone ed anche ragazze che ovviamente cercavano di fermarlo per tentare l'approccio, ma a lui non interessava per nulla.
Quel nuovo corpo, come predetto da Regina, sarebbe diventato una calamita per le femmine, ma a lui importava di essere magnetico per una ed una soltanto.

Uff... Forse dovrei tentare di camminare sul bagnasciuga... Potrebbe anche essere in acqua...

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Tra l'altro stava pure senza ore di sonno, perché in realtà aveva sfruttato il fatto che mentre in America era notte, lì invece stavano quasi verso l'ora di pranzo.
Non appena saputo da Zoé dove andare si era fiondato, scordandosi di farsi un onesto pisolino, quindi se non altro adesso necessitava di un drink per riprendersi.
Si avvicinò ad un chiosco e si comprò un cappuccino freddo: caffeina, già, la sua migliore alleata in quel preciso istante, mentre ancora con gli occhi cercava senza sosta la sua amata.
Ad un tratto però, il Conflux gli venne incontro. Qualora non fosse stata una illusione ottica, Phoenix avrebbe ottenuto un buon indizio sull'area precisa da setacciare.
Attento a non farsi vedere, abbassò gli occhiali e non ebbe alcun dubbio, sorridendo sicuro.

Quella è Julie... Ne sono certo!

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Sta guardando da quella parte...
... Mh... OH... Bingo!


La sorella maggiore stava controllando che la sorella minore si trovasse sempre nello stesso punto, sbuffando forse perché non stava approcciando con nessun bel ragazzo.
Ringraziando la sorte, lo spagnolo cominciò a camminare proprio verso una zona isolata della spiaggia: lì, sdraiata su un telo grande da mare, c'era la sua Margaret.
Essendo vicino alla riva, ella poteva vantare la bellezza della brezza marina che le solcava la pelle candida e allo stesso tempo, di tanto in tanto qualche polvere d'acqua le solleticava il corpo.
Meravigliosa, fantastica, senza rivali, unica, irripetibile, proprio come se la ricordava anzi no, decisamente meglio. L'aveva sognata così spesso che quasi gli sembrava assurdo rivederla.
Facendole un poco di ombra e guardandola dall'alto verso il basso, Phoenix sorrise in sua direzione, aspettando solo che aprisse gli occhi per rendersi conto della più che singolare sorpresa... Si sperava gradita.

Le andrebbe di fare un bagno, bella sirenetta?
In base al numerino dovrei essere il prossimo nella fila di ragazzi che vorrebbero scambiare quattro chiacchiere con lei...


Tutto un altro tipo di approccio rispetto all'Amarillo di una volta: adesso anche lei se ne sarebbe accorta.
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Phoenix
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Messaggioda Margaret » 27/01/2016, 23:47

[Percorso Pedonale - 25 Agosto 2111 - ore 10.15]

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Got me looking so crazy right now, your love's
Got me looking so crazy right now (in love)
Got me looking so crazy right now, your touch
Got me looking so crazy right now (your touch)
Got me hoping you'll page me right now, your kiss
Got me hoping you'll save me right now
Looking so crazy in love's,
Got me looking, got me looking so crazy in love...


Mai stata un'appassionata di jogging, prima di quell'estate: in realtà la sua infinita pigrizia era l'ostacolo più grande per quella pratica sportiva, visto che poi il fisico in sé non le dava problemi, anzi - era magra e tonica, perfetta per la corsa; ma correre le permetteva di non pensare, di non stare tra i piedi di Julie e Tyslion, e di evitare approcci maschili indesiderati; era un po' stufa di dover ripetere a tutti che non voleva un fidanzato, che non le interessava una relazione... era così difficile da capire che non si sentiva pronta?
Anche la Sanders maggiore si era, alla fine, rassegnata del tutto o quasi: Margaret ci aveva impiegato mesi, ma alla fine era riuscita a convincerla che no, non stava male per Lancelot e sì, la persona a cui pensava ancora era Phoenix, ma che avendolo trattato di merda non avrebbe mai avuto il coraggio di tornare da lui.
Per dirgli cosa, poi? Sono stata una z*****a ma adesso sono pentita, ti prego perdonami? ... meglio lasciar perdere.
Aveva accettato di andare in vacanza con Julie e compagno solo perché la prima aveva tanto insistito, probabilmente solo per poterla controllare ed assicurarsi che non si deprimesse troppo; e così Margaret si era presa l'abitudine di andare a correre ogni mattina per un paio d'ore, poi rientrare in albergo - Resort di lusso, ovviamente - farsi la doccia, indossare il costume e scendere in spiaggia con libri, musica, ed ovviamente protezione solare a non finire.

Anf anf...

Rallentò piano piano, il profilo del Resort che si stagliava all'orizzonte: sperava di divertirsi molto di più, doveva ammetterlo, ma quando la mente viaggiava sempre sugli stessi binari era difficile rilassarsi e lasciarsi andare... e quei binari, per la Sanders, avevano il nome, la voce e l'aspetto di Phoenix Amarillo.

Meglio che mi dia una mossa, o Julie penserà di dovermi venire a cercare...

Già, la sorella le era stata più addosso in quei mesi che in tutta la vita, e la Bartender era al metà tra il riconoscente e l'esasperato, per questo; le faceva piacere che si preoccupasse per lei, ma tutto quel controllo la mandava ai matti, fermo restando che probabilmente Tyslion l'avrebbe uccisa, andando avanti a quel modo, perché in un modo o nell'altro finiva sempre tra i piedi della felice coppietta.
Che vacanza idilliaca!

[Spiaggia - 25 Agosto 2111 - ore 14.02]


Leggere era diventata la sua attività principale, in spiaggia: le faceva passare il tempo, le distraeva la mente, riduceva gli approcci maschili - molti, vedendola leggere, non si avvicinavano - e permetteva alla sorella di dedicarsi al fidanzato, limitandosi a darle un occhio ogni tanto; così, piena di crema solare per non scottarsi, con un cappello di paglia sulla testa, occhiali da Sole ed un bikini color rosso fuoco, Margaret faceva trascorrere i minuti concentrata sulla lettura, col vento che le accarezzava la pelle e qualche schizzetto d'acqua che, ogni tanto, rinfrescava la pelle ben protetta dai raggi solari ma comunque calda.
Sì, sarebbe stato forse il caso di farsi un bel bagno per rinfrescarsi... solo che qualcuno ci aveva già pensato: quando una figura, presumibilmente un ragazzo, le fece ombra col proprio corpo oscurando la visuale sul libro, Margaret sospirò, temendo l'ennesimo approccio fastidioso - che poi perché lì tutti pensassero solo a rimorchiare doveva ancora capirlo - ma quando alzò lo sguardo la sua espressione passò da scocciata a sorpresa, anzi, totalmente incredula e basita.

Le andrebbe di fare un bagno, bella sirenetta?
In base al numerino dovrei essere il prossimo nella fila di ragazzi che vorrebbero scambiare quattro chiacchiere con lei...


P-Phoenix?!

Balbettò la Sanders, schizzando quasi in piedi così da essergli di fronte, lo sguardo parzialmente oscurato dagli occhiali da Sole: e meno male, perché questo le permise di osservarlo meglio e chiedersi... ma da dove saltavano fuori tutti quei muscoli? Per non parlare del modo in cui le aveva parlato, così diverso dal passato, da quello che ricordava lei, al punto da spingerla a domandarsi se, a furia di pensarlo, non avesse appena avuto un'allucinazione molto realistica.

Cosa... cosa ci fai qui? - domandò dunque, quasi a cercare conferma che egli fosse realmente lì di fronte a lei - Come mi hai trovata? - perché anche fosse andato lì solo per una vacanza, beccarla in mezzo a quella folla di gente non era cosa da poco - Comunque io sono... sì, sono felice di... di vederti...

E lo era davvero, se metteva da parte i sensi di colpa che la spingevano a rifuggire il suo sguardo e si sforzava di comportarsi il più naturalmente possibile: che le aveva proposto... ?

Ah, sì, il bagno!
... ecco, ah-ehm... volevo dire che possiamo... sì, possiamo farci il bagno insieme...


Lanciò uno sguardo alla sorella, da lontano, come a dirle che andava tutto bene e che doveva solo lasciarla in pace, dopodiché si tolse gli occhiali e il cappello e lanciò furtivamente uno sguardo al volto dell'altro, magari a sua volta privo degli occhiali da Sole.

Okay, allora...
Andiamo...


Stava accadendo davvero?
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Messaggioda Phoenix » 28/01/2016, 0:40

P-Phoenix?!

Ottimo.
Già che ricordi il mio nome è un ottimo punto di partenza!


Volle usare ancora un po' di sarcasmo, mantenendo un sorriso leggerissimo, neutro, molto sicuro di sé, per quanto nel profondo fosse pieno di palpitazioni cariche di sentimento, di amore.
Durante tutto quel periodo era cambiato tantissimo, diventando un maschio più maturo e forte, soprattutto spiritualmente: il Fuoco lo aveva aiutato ed anche il Fulmine, rendendolo un degno Ignis.
Ciò nonostante, vederla lì, davanti a lui, in costume da bagno, non poté far altro se non alimentare una buona porzione del suo desiderio puramente fisico e sessuale, perché per la miseria quanto gli mancava.
La osservò negli occhi, anzi, in realtà non poté, perché anch'ella indossava gli occhiali da Sole, ma lui volle togliersi i propri, magari invitandola a seguire l'esempio, ignaro che lei lo stesse analizzando in toto.
Molti più muscoli, o meglio, sempre gli stessi, ma più definiti e soprattutto più gonfi, non eccessivamente per non stonare con l'altezza comunque.

Cosa... cosa ci fai qui?

Ti cercavo...

Come mi hai trovata?

Prenditela con Zoé.

Comunque io sono... sì, sono felice di... di vederti...

Questa credo sia la cosa più importante.


Avrebbe voluto baciarla subito, stringerla tra le proprie braccia e sussurrarle che l'amava, che non doveva più soffrire, che era disposto a perdonarla e che tutto poteva tornare come prima, anzi meglio.
Non lo fece però, no, perché onestamente non aveva ancora la certezza che lei davvero lo volesse ancora, che desiderasse di nuovo provare emozioni date da lui e non da qualcun altro, tipo Lance, ad esempio.
Il vento le passava tra i capelli, scompigliandoli appena. Il corpo era rimasto sempre lo stesso, allenato ma non muscoloso, estremamente femminile. Emanava il profumo della crema solare, già, poverina, lei di sicuro doveva fare moltissima attenzione alle scottature per non finire come un'aragosta. Quando acconsentì a fare il bagno, lui annuì, lasciando che lo anticipasse, in modo da osservarle il sedere, che domande!
Voleva rivederla tutta, completamente, perché si era perso troppo... E riconfermare che nessuna lo avrebbe mai mandato su di giri come faceva lei, anche senza fare nulla, solo essendo se stessa.

È davvero un Paradiso, anche se piuttosto affollato...
Ammetto di aver temuto di non trovarti mai, ma per fortuna ho visto tua sorella guardare da questa parte e da lì è stato tutto più semplice!


Quelle furono le sue prime parole una volta entrati in acqua, un'acqua fresca, meravigliosa ma mai quanto lei.

Ti dona questo costume... Ma immagino di non essere il primo a dirtelo, giusto?


Le fece un piccolo occhiolino, raggiungendo con lei una zona dove si poteva toccare ma si rimaneva ugualmente sommersi fino a poco più di metà busto.

Sono passato a cercarti all'Underground e così la tua cara collega mi ha indirizzato qui.
Stai proprio facendo la terza in comodo, mh?
Però mi sa che a tua sorella non dai alcun fastidio...


Giusto a lei, perché forse il compagno era di diverso avviso, ma su quello Phoenix non poteva metterci la mano sul Fuoco, avendolo visto e conosciuto appena di sfuggita.
Non era semplice rapportarsi a lei con tranquillità, non quando si desiderava essere fin da subito chiari e precisi sul motivo dell'arrivo fin lì, dall'altra parte d'Europa.
C'era però anche la facile possibilità che fosse proprio Margaret ad uscirsene con la domanda "Perché mi stavi cercando?", rendendo le cose più semplici, oltre che immediate.
In quel caso, l'Amarillo si sarebbe avvicinato un po' di più a lei, posandole pure le mani sui fianchi, più coraggioso, molto più coraggioso, guardandola intensamente negli occhi.
Parlare sarebbe stata la cosa migliore, oppure no? Se c'era una cosa che aveva imparato a seguire di più durante quei mesi era proprio l'istinto, ecco perché... La baciò.

Le labbra più buone che io abbia mai assaggiato... Rimaste scolpite nella mia memoria...
Non avrei mai potuto dimenticarle... Come non avrei mai potuto dimenticare le emozioni che mi sapevano trasmettere... E che sanno trasmettermi tutt'ora, amore mio...


Quel contatto di bocche durò all'incirca cinque secondi, all'interno dei quali lo spagnolo non si preoccupò minimamente di essere ricambiato o meno, perché ciò che voleva era riprendere ossigeno.
Il suo ossigeno, ovviamente, era l'aria che Maggie gli avrebbe passato durante quel gesto, aria che avrebbe riempito non solo i suoi polmoni ma anche il suo cuore di un po' di vita dopo tanto tempo.
Quel tradimento lo aveva mutato, trasformato, reso diverso, questo ormai era assodato e per quanto fosse bello sentirselo dire da persone come Zoé o come Regina, lui voleva che fosse lei a valutarlo positivamente e a rendersi conto che era diventato esattamente ciò che un tempo l'aveva spinta tra le braccia di un altro, più e più volte, facendo degli errori gravissimi sì, ma motivati almeno in parte, almeno al 50%.
Che poi la percentuale per molti fosse nettamente più bassa, questo all'Ignis non importava, perché era il suo giudizio a contare, il suo giudizio ad interessare di più di tutti.

... Ti ho cercata perché voglio che torni con me, Margaret.
Perché Ti Amo e non ho mai smesso di amarti in tutti questi mesi di lontananza.
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Messaggioda Margaret » 28/01/2016, 17:29

Ottimo.
Già che ricordi il mio nome è un ottimo punto di partenza!


E come dimenticarsi il suo nome, il suo volto? Anche fisicamente Phoenix era simile all'ultima volta che si erano visti, mesi prima... o almeno questo pensò Margaret fino a quando, alzandosi in piedi, non si rese conto di come i muscoli fossero decisamente più in evidenza rispetto al passato, rendendo il suo fisico ancora più appetibile - ma comunque armonioso con la sua altezza non eccessiva; a differenza sua, la Sanders non si tolse subito gli occhiali da Sole, così da poterlo guardare meglio ed osservare quanto il suo sguardo sembrasse più deciso e fermo di una volta, più... si poteva dire "maschio"?

Cosa... cosa ci fai qui?

Ti cercavo...

Come mi hai trovata?

Prenditela con Zoé.

E quindi la Bourgeois aveva fatto la spia con l'Amarillo su dove si trovasse? Margaret non sapeva se esserle grata o meno per questo, ma di sicuro averlo di fronte era meglio che continuare a pensare a lui senza alcun risultato, o meglio, finendo con un enorme mal di testa e nessun sostanziale cambiamento dello status delle cose.

È davvero un Paradiso, anche se piuttosto affollato...
Ammetto di aver temuto di non trovarti mai, ma per fortuna ho visto tua sorella guardare da questa parte e da lì è stato tutto più semplice!


Diciamo più che altro "la mia carceriera" ... da quando siamo qui mi tiene d'occhio costantemente, come se temesse che non mi stia divertendo abbastanza... - che poi le cose stessero andando esattamente in quel modo era tutt'altro discorso - E dire che cerco di lasciare lei e il fidanzato soli il più tempo possibile...

Sperava solo che almeno Tyslion, per questo, la apprezzasse; scuotendo il capo, la mora cominciò ad entrare in acqua a fianco dello spagnolo, lasciandosi cullare dal placido movimento delle onde che le lambivano i polpacci, poi le cosce, poi la vita.

Ti dona questo costume... Ma immagino di non essere il primo a dirtelo, giusto?

Ringrazia mia sorella ed il suo buongusto... prima di partire mi ha comprato non so più quanto costumi nuovi, come se avessi ancora 7 anni.

In realtà Margaret sapeva bene perché Julie lo avesse fatto, ma non riusciva ad essere totalmente riconoscente per quel tentativo di tirarla su di morale: apprezzava che la sorella si preoccupasse per lei, certo, ma non erano dei bikini nuovi - alcuni forse anche troppo appariscenti - la chiave per modificare il suo umore.

Sono passato a cercarti all'Underground e così la tua cara collega mi ha indirizzato qui.
Stai proprio facendo la terza in comodo, mh?
Però mi sa che a tua sorella non dai alcun fastidio...


No,anzi, è stata Julie ad insistere tanto affinché partissi con lei e Tyslion, io sarei anche potuta tranquillamente rimanere a Londra, ma non si può contraddire mia sorella senza subirne le conseguenze... - ovvero broncio eterno e chissà che altro -perciò eccomi qui.
Non si sta troppo male, comunque, il Resort dove alloggiamo è extra-lusso, come hai visto le spiagge sono bellissime e pulite, e l'acqua è mer--


La voce le morì in gola quando, voltandosi verso Phoenix, notò il suo sguardo mortalmente serio, deciso, da uomo che non era più timido o impacciato, ma anzi, totalmente sicuro di sé.

... perché mi stavi cercando?

Gli domandò dunque con un filo di voce, capendo che continuare a blaterare di cose insensate non sarebbe servito a nulla: si aspettava una risposta verbale, magari un lungo discorso... invece l'Amarillo le appoggiò le mani sui fianchi - brividi a profusione - e le si avvicinò pericolosamente, facendole quasi trattenere il fiato.

P--

Nuovamente la voce non arrivò all'esterno, e questa volta perché la bocca le era appena stata tappata... da quella di lui; un bacio, l'ultima cosa che si sarebbe aspettata e che invece avvenne, permettendole di ricordare quel sapore che per mesi aveva solo potuto immaginare. Lo ricambiò praticamente all'istante, sforzandosi di non leggergli nella mente perché non voleva più farlo, non era giusto, non si meritava questo - dopo avergli pure fatto di peggio, chiaramente.

... Ti ho cercata perché voglio che torni con me, Margaret.
Perché Ti Amo e non ho mai smesso di amarti in tutti questi mesi di lontananza.


Lo guardò negli occhi, senza accorgersi che il proprio sguardo era velato di lacrime: nemmeno nei suoi sogni più estremi aveva sperato di sentire tali parole, e invece lui era lì, in carne ed ossa, e le stava dicendo proprio quello... era felice? Certo, però...

... non puoi tornare con me.
Io ti ho fatto soffrire, sono stata la peggior fidanzata del mondo, non mi merito un ragazzo meraviglioso come te, né una seconda occasione.
- le faceva male dire quelle cose, ma le pensava, e non avrebbe nemmeno tentato di tirare acqua al suo mulino... non dopo avergli spezzato così profondamente il cuore - Tu mi hai dato tutto, e io ti ho ripagato andando con un altro... ti ho ferito, ho ferito la nostra relazione e non riesco nemmeno a guardarti negli occhi per questo.
Anche se provo ancora dei sentimenti per te, io non... non merito di essere nuovamente felice al tuo fianco, e tu potresti... dovresti pretendere di meglio della sottoscritta.
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Messaggioda Phoenix » 28/01/2016, 23:26

... perché mi stavi cercando?


Una domanda che celava in sé mille altre domande ancora e in quelle mille altre forse dei milioni, ma tutti quesi quesiti tacquero quando le loro labbra si toccarono dopo tanto tempo.
Phoenix la baciò, senza aspettare altre chiacchiere inutili, rimandando ogni conversazione ai minuti seguenti, riservando la propria dichiarazione per qualche minuto dopo.
Margaret corrispose quasi subito il bacio, gesto che fece ben sperare il ragazzo innamorato e che lo convinse quindi di farsi più audace, annullando ulteriormente la distanza tra i loro corpi e proseguire.
Era una situazione stupenda e perfetta: in mezzo al mare, immersi nell'acqua, nel silenzio sporcato giusto da qualche eco lontano e dal suono delle onde, in altre parole una fiaba fatta realtà.
Quando terminò quell'unione di corpi e possibilmente cuori, lo spagnolo si espose tantissimo, non più timido, non più pauroso di sbagliare, ma volenteroso di rischiare, sì, rischiare per lei.

... non puoi tornare con me.


In un certo senso si aspettava una risposta del genere alla sua proposta.

Io ti ho fatto soffrire, sono stata la peggior fidanzata del mondo, non mi merito un ragazzo meraviglioso come te, né una seconda occasione.


La Sanders poteva essere stata davvero bastarda e lussuriosa, ma non era mai stata incapace di ragionare e riconoscersi le colpe, proprio come stava avvenendo in quel momento.

Tu mi hai dato tutto, e io ti ho ripagato andando con un altro... ti ho ferito, ho ferito la nostra relazione e non riesco nemmeno a guardarti negli occhi per questo.


Non rispondeva ancora, Phoenix, limitandosi a fissarla negli occhi molto serio e non spostando nemmeno le mani dai suoi fianchi.

Anche se provo ancora dei sentimenti per te, io non... non merito di essere nuovamente felice al tuo fianco, e tu potresti... dovresti pretendere di meglio della sottoscritta.

... Dimmi esattamente che cosa provi, Maggie.
Devi dirmelo.
Se proprio pensi di avere un grosso debito con me, allora mi merito la verità: che cosa provi per me adesso, Maggie?


Se la risposta fosse stata "Amore" o qualcosa di simile, allora Phoenix l'avrebbe baciata di nuovo e di nuovo senza esitazione.
Forse in quell'occasione il contatto sarebbe stato più breve, perché era anche possibile che lei cercasse di sottrarsi o di combattere quell'audacia, ma l'Amarillo era consapevole che entrambi volevano la stessa cosa e non se ne sarebbe andato via di lì senza di lei, perché aveva svolto un ragionamento che molti avevano considerato come stupido e da idioti ma per lui lineare, supportato da sentimenti, certo, ma questo non riguardava gli altri, riguardava soltanto se stesso e il suo modo di vivere e vedere gli eventi del passato. Senza neanche accorgersene, la sua mano destra era andata alla ricerca di quella della Sanders, senza neanche accorgersene, il suo sguardo si era perso per un attimo tra le distorsioni di luce che il Sole creava sull'Acqua. Senza neanche accorgersene, le parole partirono da sole.

È vero, mi hai fatto soffrire.
È vero, mi hai tradito.
È vero, hai commesso diversi errori.
... Ma in parte c'erano delle motivazioni ed io le reputo valide.


Lo avrebbe creduto un pazzo come tutto il resto del mondo al quale aveva esposto quella tesi? Era estremamente probabile.

Tu non sei cattiva, non hai mai voluto il mio dolore e la mia sofferenza.
Se mi sei stata infedele è perché la persona con la quale sei andata ti dava qualcosa di più rispetto al sottoscritto.
Ti eccitava vedere l'atteggiamento di Lancelot con Regina, soltanto ora me ne sono reso conto, mi sono reso conto che cosa nascondevano gli sguardi che gli lanciavi.
Lui era sicuro, lui era forte, lui era maschio... Mentre invece io ero timido, insicuro, con un gran cuore e tanta bontà, caratteristiche che amavi, ma non abbastanza da accendere completamente il tuo desiderio.
Io ti facevo mancare delle cose che tu in un fidanzato cercavi e quando ti sei resa conto che avresti potuto sentirle tue grazie ad una persona che tra l'altro esteticamente ti piaceva, hai fatto la tua scelta.
Di certo sbagliata, perché ha significato tradimento, difatti non metterò mai in dubbio la tua parte di colpa, ma sto dicendo che anche io con il mio essere so di averti spinta tra le sue braccia e tra le sue gambe.
Lo shock che ho provato nel vederti con lui è stato talmente potente da farmi cambiare, da farmi diventare quello che volevi al tempo e che ti aveva convinta a preferire un altro a me.
Ecco perché sono qui oggi, per dirti che allora non ero perfetto e adatto a te ma adesso sento di esserlo e non sindacare su quanto tu possa esserlo per me perché quella è una decisione che spetta soltanto al sottoscritto prendere... Ed io ti guardo negli occhi e ti vedo perfetta, unica, speciale e preziosa esattamente come allora, come se non fosse trascorso un singolo istante dall'ultima volta che ti ho detto "Ti Amo" con la stessa intensità di qualche attimo fa.


Il tono, durante quel monologo, fu estremamente calmo, serio, non certo troppo tragico o troppo romantico.
Stava esponendo la sua tesi, una tesi trasformata in parole grazie al cuore e all'anima, oltre che dalla volontà di riaverla vicino.
Phoenix tornò a fissarla intensamente, le palpitazioni e l'incredibile voglia di fare l'amore con lei al più presto possibile, perché era impossibile per lui non desiderarla.
Se ella avesse voluto leggere nei suoi pensieri, avrebbe scoperto che non c'era alcuna menzogna o frase preparata, era tutto autentico, quel ragionamento per lui era vero, chiaro e limpido come l'acqua dentro la quale stavano immersi per metà e che cullava le loro emozioni.

Se pensi di essere stata la peggiore fidanzata del mondo... Ma mi ami ancora... Puoi decidere di diventare la migliore del mondo...
... Puoi decidere di non rimanere bloccata sui tuoi sensi di colpa e dimostrare a te stessa che è stato soltanto un brutto sogno, un intermezzo di follia e di piacere ma niente di più.
Questa però è una decisione che spetta soltanto a te... Solo e soltanto a te... Perché io di sicuro posso rivolerti ma non posso rincorrerti, renderebbe tutto troppo assurdo e difficile.
Ci sono cose di me che non sai, ci sono cose di me che non ho mai condiviso, ci sono cose di me che voglio esporre soltanto alla mia fidanzata, perché sono entrato nell'ottica che è meglio essere sinceri fin da subito che rimpiangere di non aver parlato, di non aver agito. Ecco perché sono qui oggi, ecco perché non mi sono voluto arrendere. Per me ne vale la pena... E per te?
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Messaggioda Margaret » 29/01/2016, 17:11

... Dimmi esattamente che cosa provi, Maggie.
Devi dirmelo.


Come poteva dirglielo? Come poteva essere tanto egoista, con tutto quello che aveva fatto in passato? Phoenix non poteva chiederglielo, e Margaret non era sicura di avere la forza per ammetterlo.

Se proprio pensi di avere un grosso debito con me, allora mi merito la verità: che cosa provi per me adesso, Maggie?

.......
............
................
Credo... di amarti ancora.


Lo disse con un filo di voce, senza guardarlo, come se si vergognasse enormemente - e così era - di quanto appena confessato: non aveva il diritto di provare ancora sentimenti simili per lui, né di ammetterli con così tanta libertà; se l'aveva fatto, era soltanto perché l'Amarillo per primo gliel'aveva chiesto, affermando di meritarsi sincerità da parte della Sanders.
E fu ciò che la mora gli diede, aspettandosi di tutto tranne che quel secondo bacio, al quale non riuscì a sottrarsi pur non ricambiandolo molto attivamente: non si sentiva degna di baciarlo, né di stringergli la mano, tanto che quando lui gliela prese, la sua rimase inerme, in balia di quella dello spagnolo.

È vero, mi hai fatto soffrire.
È vero, mi hai tradito.
È vero, hai commesso diversi errori.


C'era così bisogno di sottolinearlo?

... Ma in parte c'erano delle motivazioni ed io le reputo valide.

Tu... cosa?!

Tu non sei cattiva, non hai mai voluto il mio dolore e la mia sofferenza.
Se mi sei stata infedele è perché la persona con la quale sei andata ti dava qualcosa di più rispetto al sottoscritto.
Ti eccitava vedere l'atteggiamento di Lancelot con Regina, soltanto ora me ne sono reso conto, mi sono reso conto che cosa nascondevano gli sguardi che gli lanciavi.
Lui era sicuro, lui era forte, lui era maschio... Mentre invece io ero timido, insicuro, con un gran cuore e tanta bontà, caratteristiche che amavi, ma non abbastanza da accendere completamente il tuo desiderio.


Aprì la bocca per dire qualcosa, qualsiasi cosa, ma non ci riuscì, troppo basita da quello che stava sentendo: lei l'aveva tradito, lei gli aveva spezzato il cuore, lei l'aveva lasciato per un altro... eppure Phoenix era convinto che parte della colpa fosse sua, che fosse stato lui ad avere delle mancanze le quali, a loro volta, avevano spinto Margaret tra le braccia di Lancelot?

Io ti facevo mancare delle cose che tu in un fidanzato cercavi e quando ti sei resa conto che avresti potuto sentirle tue grazie ad una persona che tra l'altro esteticamente ti piaceva, hai fatto la tua scelta.
Di certo sbagliata, perché ha significato tradimento, difatti non metterò mai in dubbio la tua parte di colpa, ma sto dicendo che anche io con il mio essere so di averti spinta tra le sue braccia e tra le sue gambe.
Lo shock che ho provato nel vederti con lui è stato talmente potente da farmi cambiare, da farmi diventare quello che volevi al tempo e che ti aveva convinta a preferire un altro a me.


Quindi gli aveva... fatto un favore?
No, era orribile anche solo pensarlo, ma era stato Phoenix stesso ad affermare di essere cambiato, di essere diventato più simile a Lancelot per certi aspetti; sì, l'aveva fatto per lei, ma qualcuno avrebbe anche potuto pensare che essere un po' più stronzo, nella vita, non gli avrebbe fatto male. Il punto era: al di là del fatto che fosse cambiato per lei... il cambiamento in sé, per ciò che aveva modificato del suo essere, lo rendeva felice?

Ecco perché sono qui oggi, per dirti che allora non ero perfetto e adatto a te ma adesso sento di esserlo e non sindacare su quanto tu possa esserlo per me perché quella è una decisione che spetta soltanto al sottoscritto prendere... Ed io ti guardo negli occhi e ti vedo perfetta, unica, speciale e preziosa esattamente come allora, come se non fosse trascorso un singolo istante dall'ultima volta che ti ho detto "Ti Amo" con la stessa intensità di qualche attimo fa.

Sembrava che per l'Amarillo non fosse cambiato assolutamente niente: l'amava come prima, la voleva come prima, e la vedeva allo stesso modo di prima, col medesimo sguardo innamorato e preso per lei, soltanto per Margaret e per nessun'altra, a prescindere dal male - per il ragazzo parzialmente giustificato - che gli aveva fatto.

Se pensi di essere stata la peggiore fidanzata del mondo... Ma mi ami ancora... Puoi decidere di diventare la migliore del mondo...
... Puoi decidere di non rimanere bloccata sui tuoi sensi di colpa e dimostrare a te stessa che è stato soltanto un brutto sogno, un intermezzo di follia e di piacere ma niente di più.


Soltanto uno come Phoenix poteva definire "brutto sogno" l'essere stato ripetutamente tradito col suo migliore amico... era cambiato sì, il modo di porsi lo dimostrava, ma sotto sotto era rimasto, per Margaret, sempre lo stesso.

Questa però è una decisione che spetta soltanto a te... Solo e soltanto a te... Perché io di sicuro posso rivolerti ma non posso rincorrerti, renderebbe tutto troppo assurdo e difficile.
Ci sono cose di me che non sai, ci sono cose di me che non ho mai condiviso, ci sono cose di me che voglio esporre soltanto alla mia fidanzata, perché sono entrato nell'ottica che è meglio essere sinceri fin da subito che rimpiangere di non aver parlato, di non aver agito.


Lui aveva dei segreti? E lei, allora? Cos'avrebbe dovuto dire colei che sapeva leggere nel pensiero? No, decisamente in quel frangente, sul tema "avere dei segreti" era lei a vincere, anzi, a stravincere di misura.

Ecco perché sono qui oggi, ecco perché non mi sono voluto arrendere. Per me ne vale la pena... E per te?

Sei felice di essere cambiato? - gli domandò, invece che rispondergli subito, guardandolo negli occhi (finalmente!) e ponendo quel quesito con un tono molto serio - Al di là del fatto che cambiare possa significare essere adatto a me, e che quindi potrebbe essere la chiave per tornare insieme, e al di là del fatto che tu l'abbia fatto per me...
Il cambiamento come tale, la persona che sei diventato ora, il tuo nuovo modo di vedere il mondo e di vivere la vita... ti piace?


Non lo pregò di essere sincero, perché era chiaro dal modo in cui gliel'aveva chiesto che le servisse assoluta sincerità in quel momento - e non voleva leggergli nel pensiero per ottenerla: era importante, per Margaret, che Phoenix fosse felice dell'uomo in cui si era trasformato, perché se quel cambiamento gli fosse andato bene solo in virtù del fatto di poter essere migliore per lei... allora non se lo sarebbe mai potuto perdonare.
Ma se invece la risposta fosse stata positiva, se l'Amarillo ne fosse stato felice e basta, senza badare al perché fosse cambiato, al per come e al per chi, allora...

... penso ne valga la pena anche... anche per me.
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Margaret
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Messaggioda Phoenix » 29/01/2016, 23:28

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Credo... di amarti ancora.


Fu come se in quel preciso istante il suo cuore avesse ripreso a battere dopo tanti mesi di inattività.
Margaret Sanders lo amava ancora, nonostante in passato avesse pensato di aver cominciato ad amare un altro, lasciandolo dopo ripetuti tradimenti.
Probabilmente però, a conti fatti, successivamente aveva rivalutato ogni sua azione contestualizzandola e rendendosi conto che in effetti aveva lasciato andare una persona davvero importante per lei.
Lo spagnolo dentro di sé non aveva mai avuto la certezza che lei potesse sul serio ripensare a lui con malinconia ma era con quel desiderio che quel giorno si era presentato lì, pronti a mettersi in gioco e rischiare tutto, dimostrandole di essere ormai diventato molto diverso, dimostrandole di non poterle dare più un eventuale motivo per desiderare con anima e corpo qualcun altro.

È vero, mi hai fatto soffrire.
È vero, mi hai tradito.
È vero, hai commesso diversi errori.
... Ma in parte c'erano delle motivazioni ed io le reputo valide.


Tu... cosa?!


A quel punto venne il suo momento per spiegare tutta la dinamica dei suoi pensieri e delle sue idee, provando ad essere serio senza lasciarsi trasportare dal sentimento e dalla voglia di stringerla.
Prima doveva mettere in chiaro tutto, prima doveva convincerla a non arrendersi come stava facendo lui e come aveva fatto in tutto quel periodo e poi avrebbe lasciato andare ancora l'istinto.
Le sue parole uscirono dalle labbra cariche di serietà e sincerità, ma soprattutto la seconda, perché non intendeva prenderla in giro, non si era preparato niente di tutto il discorso, pur avendoci pensato e ripensato di continuo. Regina aveva reputato tutta quella considerazione una incredibile quanto masochistica cazzata, ma non era lei a dover decidere, né Zoé, né Caroline Priscilla, né Lan Xia, bensì lui.
Decise di aprirle il cuore e l'anima, continuando a guardare i suoi occhi bassi fino a quando ella non alzò di nuovo lo sguardo, facendogli una domanda ben precisa e fondamentalmente importante.

Sei felice di essere cambiato?

Felice?

Al di là del fatto che cambiare possa significare essere adatto a me, e che quindi potrebbe essere la chiave per tornare insieme, e al di là del fatto che tu l'abbia fatto per me...
Il cambiamento come tale, la persona che sei diventato ora, il tuo nuovo modo di vedere il mondo e di vivere la vita... ti piace?


Si prese alcuni secondi per rispondere, ripensando a tutte le sofferenze passate per essere ciò che quel giorno stava davanti alla ex fidanzata.
Domande come quella facevano intendere alla perfezione quanto davvero lei ci tenesse a lui e quanto si sentisse completamente in colpa nei suoi confronti, una colpa bruciante, che ancora la feriva, nonostante si fossero rivisti per volere suo, nonostante lui l'avesse baciata e nonostante si fossero nuovamente scambiati le verità in merito ai propri sentimenti rimasti apparentemente intatti.
Era giusto che ricevesse una risposta adeguata e pensata, non certo un banale "sì" anche volendo un po' difficile da credere, visto che l'Amarillo di certo non sapeva del potere nascosto della Sanders e quindi considerava una verità prolissa la migliore per non lasciarle alcun dubbio o esitazione.

Inizialmente no... Non mi piaceva.
Quando ho cominciato a cambiare, ad essere qualcun altro, a comportarmi in un modo che non mi faceva nemmeno riconoscere il mio volto allo specchio, mi sono spaventato.
Questo perché è accaduto tutto da un giorno all'altro: sono andato a riposare la sera e alla mattina vedevo ogni cosa in un'ottica diversa, mi comportavo diversamente, ero diverso.
Vederti con Lance, vederti nel pieno dell'atto, sentirti rivolgerti a lui in certi modi, sia tanto amorevoli che pesantemente volgari, ha dato luogo ad uno shock dentro di me che ho temuto di non saper controllare.
Ero rabbia, ero risentimento... Ma poi, piano piano, ho imparato a controllare tutto, ho imparato a considerare certe variazioni come necessarie non solo al fine di riaverti accanto, ma anche al fine di risultare migliore, meno in grado di essere fottuto dalla vita e quindi... Quindi mi sono apprezzato col passare dei giorni, delle settimane, fino ad oggi, oggi che non ho più alcun rimpianto o rimorso.
Quindi la mia risposta definitiva è "sì", mi piace ciò che sono diventato, Margaret.


Quella era la mattina delle parole, dei dialoghi, delle palesi dimostrazioni di virilità e virtù per Phoenix.
Non c'era una singola parola detta che somigliava ad una frase fatta o ad un pensiero già programmato, anche perché di sicuro non poteva essersi studiato minimamente quella conversazione.
Sapeva però che con ogni piccola sillaba si avvicinava di un poco al cuore della sua metà, riscaldandolo, donandogli la stessa sensazione di un tempo ed anzi, ancora più forte e persistente.
Dovevano ancora dirsi molto, lui doveva ancora confessarle tanto, ma erano segreti che non avrebbe potuto condividere con una persona qualunque, doveva essere la sua fidanzata.
I motivi probabilmente li avrebbe scoperti solo quando si fosse decisa a combattere il senso di colpa ed impegnarsi nel guadagnarsi il perdono da lui e da se stessa ma... Lo voleva sì o no?

Ci sono cose di me che non sai, ci sono cose di me che non ho mai condiviso, ci sono cose di me che voglio esporre soltanto alla mia fidanzata, perché sono entrato nell'ottica che è meglio essere sinceri fin da subito che rimpiangere di non aver parlato, di non aver agito. Ecco perché sono qui oggi, ecco perché non mi sono voluto arrendere. Per me ne vale la pena... E per te?

... penso ne valga la pena anche... anche per me.

E allora perché lo dici con quello sguardo triste?
Allora perché lo dici come se volessi piangere dal dolore?
... Basta Maggie, basta dilaniarsi l'anima, basta... Ora sono qui... Adesso siamo qui...
Sorridi, perché oggi ripartiamo da dove abbiamo interrotto e niente più ci potrà fermare...
... Devi solo crederci, amore mio.


Le fece un sorriso forte, un sorriso contagioso e poi le strinse di più la mano, spingendola a riacquistare vita, gioia, avvicinandosi per baciarla di nuovo e in quel caso, con tutto un altro trasporto.
Ci fu passione in quel bacio, ci fu desiderio e poi la voglia di intrecciare le loro lingue dopo tutte le notti passate a sognarlo, perché lei era il suo sogno da sempre, anche se faticava ancora a crederlo.
Per l'esultanza di Zoé, forse da quel giorno in poi dentro l'Underground non ci sarebbe più stata nessuna bargirl musona e depressa.
Senti, che ne diresti da andare nella tua stanza d'albergo per continuare a parlare e stare insieme?
Voglio un po' di intimità con la mia fidanzata, è tanto tempo che non la posso vivere e mi è incredibilmente mancata...


Forse senza nemmeno volerlo, aveva appena fatto un grosso favore al compagno della sorella Julie.

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