E vai… Fuori un altro!
Tszè dov’è finito il tuo spirito da crocerossina? Quel povero Commando potrebbe non tornare più come prima…
Ahhhhhhh sta zitto, che mi rovini tutto il divertimento.
Il solito scambio di battutine ironiche e frecciatine acide tra fidanzatini, peccato che, vista l’età dei due attempati signori, ci si sarebbe aspettato un minimo di serietà in più come rivelavano le occhiatacce che più di una volta, nel corso del Torneo, i loro vicini gli avevano lanciato. Inutilmente. Egocentrico e menefreghista l’uno – Demetri – eccitato e totalmente coinvolto dall’atmosfera competitiva l’altro – Asher – i due uomini avevano continuato a punzecchiarsi per tutta la durata del Torneo, mostrando, soprattutto il secondo, un lato del proprio carattere nascosto ai più. Difficilmente infatti il suo tirocinante o qualsiasi altro membro dello staff del San Mungo avrebbe riconosciuto in lui il serio, posato e compassionevole MediMago con cui lavoravano a stretto contatto ogni giorno. Soprattutto quando esultava come un ragazzino allo stadio babbano di fronte alla sconfitta dell’ennesimo Commando che veniva trascinato lontano dal ring in barella con la spina dorsale distrutta.
In fondo gli dispiaceva per la Kaladbolg e mentalmente le aveva già fatto una sorta di cartella clinica – deformazione professionale – con gli interventi da fare urgentemente, le cure da somministrarle nel breve e nel lungo periodo, e la riabilitazione per poter tornare nel giro di un paio d’anni a camminare correttamente ma al momento tutta la sua attenzione era attirata da Calamity Jane e dalle sue tecniche di combattimento. Era precisa, attenta, furba, e compensava la non eccelsa velocità con una spietatezza degna di un veterano e non sapeva, il Mercenario, se augurare o meno alla giovane Vastnor di scontrarsi con lei durante il Torneo più per le conseguenze di una eventuale vittoria dell’ex Draghessa che perché non la considerasse all’altezza di sostenere una sfida del genere. Pur non possedendo abilità magiche particolari come quelle della bionda/bruna Mercenaria, capace di sdoppiarsi e combattere cose se fossero all’effettiva due persone distinte, Aryanne stava dimostrando di possedere non solo un fisico m anche una mente agile e scattante, adattando il proprio stile combattimento ai punti deboli dell’avversario e sfruttando in maniera sapiente la propria forma Animagus. Da quando però aveva compreso chi si nascondesse dietro lo pseudonimo di Mask era uno solo l’incontro che aspettava davvero con ansia e trepidazione, quello che si era svolto sul Ring n°4. Non aveva mai assistito a un allenamento tra padre e figlia ma era pronto a giocarsi fino all’ultimo galeone posseduto dalla Serpe seduta al suo fianco che nessuno di essi si era mai minimamente avvicinato per intensità e colpi inferti a quello che si stava svolgendo sotto i suoi occhi. Un po’ per carattere, un po’ per fini educativi dubitava che Sandyon si fosse trattenuto in qualche modo durante quelle sessioni, ma Aryanne poteva dire lo stesso? Probabilmente no e a giudicare dall’espediente messo in atto dall’ex n°1 per potersi confrontare con la figlia senza filtri, anche il docente di Difesa doveva pensarla in quel modo.
Porca… Hai capito la ragazzina…
Furba non c’è che dire… Potrebbe coniare un nuovo detto: quando il tuo avversario sembra conoscere tutte le tue mosse, rivolgigli contro qualcosa che non si aspetta, le proprie.
Idiozia a parte delle parole di Demetri, era proprio quello che la giovane Vastnor sembrava stare facendo e cioè ricopiare i movimenti dell’avversario, provando a prenderlo in contropiede. Un idiota, di sicuro un Commando, seduto davanti al vecchio Mercenario ridacchiava per i movimenti goffi della ragazza, lasciandosi andare a commenti sconci con il proprio vicino e guadagnandosi un calcio “accidentale” nella schiena. Non c’era nulla di ridicolo nella tattica utilizzata da Aryanne e dovettero pensarlo tutti, all’unisono, quando sorprendendo tutti, Mask per primo, la ragazza riuscì dove decine e decine di persone prima di lei avevano fallito.
LO COLPISCE! L'HA PRESO!
L’allieva supera il maestro! Si !
Il commentò di Asher venne coperto dall’urlo del magicronista e dallo scompiglio che l’improvvisa uscita dal ring di Mask creò sia negli spalti che tra i concorrenti. Tutti si stavano chiedendo perché l’uomo avesse deciso di abbandonare il combattimento, dichiarandosi sconfitto dopo quell’unico colpo subito, tutti eccetto il MediMago che, con un sorriso sornione in volto, osservava la giovane vincitrice rincorrere il suo sfidante probabilmente per avere direttamente quelle spiegazioni che il resto del Mondo Magico non avrebbe mai avuto.
Credevo che fosse una competizione seria questa e che non ci fossero raccomandati!
Fu così che Demetri commentò la vittoria inaspettata di Xena, restando molto deluso dalla mancata reazione del compagno.
Ho una cosa da fare. Ci vediamo dopo in albergo …
Disse infatti Brightless, avviandosi con calma verso gli spogliatoi e fermandosi lungo il tragitto a commentare il combattimento appena avvenuto con Monique e la sorella, in modo da dare ai due ex sfidanti la possibilità di parlare con tutta calma.
E pensare che c'è chi sostiene che fare il Mercenario ti fa morire giovane...
Commentò con un sorrisetto ironico, squadrando da capo a piedi un Sandyon Vastnor di vent’anni appena uscito dalla doccia, non prima di essersi premunito di sigillare e silenziare lo spogliatoio.
Non avevo dubbi sul fatto che avresti riconosciuto la mia tecnica.
Non ho mai incontrato nessun altro capace di uccidere qualcuno a colpi di danza.
Per fortuna i tempi nei quali uccidevo così spesso danzando non esistono più… Come mai da queste parti?
Per vedere il Torneo... lo sai che vengo ogni volta – rispose sarcastico, guardando l’altro negli occhi mentre indossava boxer e canottiera - e tu come mai da queste parti?
Per vedere come se la cavava mia figlia. … Sta diventando una vera forza della natura, non trovi?
Guardarla dagli spalti era uno sforzo troppo eccessivo per i tuoi vecchi e stanchi occhi? – la voce di Asher lasciava trapelare una velata traccia di rimprovero per aver privato molti combattenti di uno scontro leale e una pesante nota di curiosità - Sta diventando com'eri tu a quell'età... solo con più sale in zucca
Sai come sono fatto e sai anche bene che, a differenza tua, sono molto meno buono… Mi frega fino ad un certo punto degli altri, voglio che lei diventi anche meglio di me in tutti i sensi e se questo era un modo per aiutarla, allora voleva dire che qualcuno doveva finire forzatamente culo a terra… - non vi era traccia di sensi di colpa nella voce di Sandyon, per fortuna che Asher non ne cercasse - … E poi sarà stato un buon insegnamento per tutti, non capita tutti i giorni di misurarsi con l’ex n° 1, anche se non lo si sa, giusto?
Giusto Giusto - ridacchiò a quella domanda retorica per poi tornare serio e riflessivo - Allenarsi con te non è più sufficiente - la sua era un'affermazione - e quel testone – Tyslion, ovviamente - ha il culo troppo pesante per rendersi utile...
Allenarsi con me può essere utile solo e soltanto se cominciasse ad utilizzare lo stesso impegno che ha messo poco fa, ma so che non è semplice, non quando si sa di confrontarsi con una persona cara… Stessa conferma l’ho avuta da Kalas e da Robyn … Tyslion le ha detto che la allenerà solo se rientrerà nei primi 1000 al mondo, chissà che non ci riesca…
E' riuscita a colpire te, dubito che troverà una sfidante più tosta...
Mi ha colpito, è vero, ma non ho dato tutto me stesso e in questa competizione i finalisti daranno il 110% …
Lei come l'ha presa?
L’ha presa bene, per quanto credo sia rimasta sconvolta nel vedere suo padre quasi più giovane di lei… Avrà incubi incestuosi per diversi giorni!
Si eri un bocconcino niente male, peccato che poi il tempo ti abbia rovinato – commentò il Medimago ironico e divertito, ancora un po’ sorpreso dalla possibilità di “scherzare” con l’uomo di fronte a lui - Ti inviterei a vedere il resto del Torneo con me ma ... con questo aspetto... tu e Demetri vicini... sono ancora troppo giovane per essere evirato...
Oh, grazie, davvero gentile. Per ancora qualche giorno rimarrò così, questa è l’unica scocciatura dell’aver assunto un composto simile. Meglio che torni a casa, Aryanne vorrà parlare della sfida, sarà entusiasta di avercela fatta… Tranquillo, non dirò alla checca isterica che mi hai fissato l’anaconda per più tempo del dovuto, promessa da amico.
La risata cristallina e divertita di Asher era riecheggiata negli spogliatoi e per tutto il corridoio mentre l’uomo usciva dallo stadio per raggiungere il compagno. Un po’ gli dispiaceva non poter assistere ai successivi incontri insieme all’amico ma sarebbe stato davvero pericoloso per i due farsi vedere insieme e non solo per via della gelosia del Pozionista. Se a qualcuno fosse venuto anche solo il sospetto che dietro la Maschera si celava il volto ringiovanito di Sandyon sarebbero stati guai seri. Per fortuna il testone aveva deciso di snobbare la parte iniziale del Torneo concedendo loro l’onore della sua presenza solo per la Finale che, come il MediMago aveva predetto due giorni prima, vedeva le due giovani promesse Mercenarie l’una contro l’altra.
Se snobbava anche la Finale non faceva uno zellino di danno.
Taci! Non vorrei dover rendere Demetri vedovo prima del tempo. Non sopporterei le sue lamentele…
Un breve ed educato (?) scambio di battute tra i due Mercenari prima che il silenzio calasse praticamente su tutta l’arena, l’attenzione degli spettatori totalmente calamitata dalle due ragazze che si stavano per affrontare sul ring. Venti minuti, mezz’ora, un’ora. Incantesimi, calci, parate, incantesimi, capriole, spazzate, incantesimi e poi di nuovo, ancora e ancora, colpo dopo colpo – sia magico che fisico – tanto che qualcuno avrebbe potuto pensare di trovarsi di fronte a due avanzati robot babbani piuttosto che a delle ragazze in carne e ossa, se non fosse stato per il sudore copioso che impregnava gli abiti e il sangue che colava dalle ferite che si erano inferte reciprocamente.
Sono in stallo!
Borbottò Asher, i gomiti sulle ginocchia e il corpo proteso in avanti per non perdersi neanche un istante dello scontro, e gli eventi sembravano dargli ragione. Pur avendo punti di forza e punti di debolezza differenti, nessuna delle due riusciva a sfruttarli a proprio vantaggio per avere la meglio sull’altra. Anche quando lo scontro passò sul piano animale – mossa quella che in più di un’occasione aveva decretato la vittoria di Aryanne – la situazione non mutò di molto. Né l’orso né la leonessa si risparmiò, dando fondo a tutte le strategie che la propria forma Animagus concedeva loro ottenendo però solo di portarsi a vicenda sull’orlo del collasso fisico.
Testarda e orgogliosa… proprio come il padre.
Una semplice constatazione quella di Asher, pronunciata senza alcuna inflessione nella voce. Non giudicava Aryanne per voler continuare il combattimento anche se dall’intensità degli incantesimi di attacco e difesa sembravano più due studentesse al Club dei Duellanti che due temibili Mercenarie. I mormorii tra il pubblico andavano crescendo d’intensità e la maggior parte si chiedeva chi delle due avrebbe ammesso per prima di essere umana e quindi cedere allo sfinimento quando avvenne il classico colpo di scena.
OH NO! Si sono colpite a vicenda, nello stesso momento! La Vastnor con un Expulso e la Sonenclaire con uno Stupeficium!
Volano indietro... Tanto indietro... Troppo indietro... Sono fuori dal ring! Sono sopra l'esterno del ring e continuano a volare indietro!
La prima che toccherà a terra sarà dichiarata sconfitta... La prima è... è... è... – tutta l’arena trattenne il respiro come un sol uomo in attesa del responso – ARYANNE VASTNOR!
CALAMITY JANE HA TOCCATO TERRA PER ULTIMA ED È QUINDI A TUTTI GLI EFFETTI LA VINCITRICE DI QUESTO TORNEO!
C***o!
Non è possibile…
Persi migliaia di galeoni per un dannatissimo secondo!
Poteva metterci più forza in quel Stupeficium!
Queste e altre le reazioni del pubblico alla fine del Torneo e probabilmente anche Tyslion ne avrebbe avute da dire e da ridire ma Asher non si diede la briga di ascoltarlo. Quando il magicronista aveva annunciato che le ragazze sarebbero state portate al reparto di terapia intensiva del San Mungo si era alzato di scatto dal suo posto e, dopo aver scambiato un’occhiata d’intesa con Demetri, era uscito di corsa dall’arena. Ciò che il compagno non poteva sapere era che non stava raggiungendo i medimaghi per unirsi a loro ma si stava dirigendo verso i bagni dello stadio, attirato lì da un giovane Sandyon con di nuovo indosso la maschera con cui aveva combattuto.
Cosa c’è?
Occupatene tu.
Per favore.
È quello che stavo andando a fare.
5 giorni dopo la Finale del Torneo – Ospedale San Mungo – Quarto Piano – Londra
Signor Kenway mi faccia un resoconto veloce delle condizioni della paziente.
Ha perso circa mezzo litro di sangue, forse qualcosa in più, ha tumefazioni da schiantesimo medio – gravi, la spalla e il polso destro lussati, un generale indebolimento strutturale osseo e muscolare e… il corpo sembra cosparso di ferite da morso e graffi di orso…
Bene. Con cosa ha iniziato?
Le ho prescritto immediatamente due dosi di Pozione Rimpolpasangue e ho curato le ferite superficiali causate dall’orso per evitare infezioni. Prima di procedere ad aggiustare la spalla e il polso credo dovremmo stabilizzare la sua struttura ossea e rivitalizzarne i muscoli.
Perfetto. Non voglio che nessuno, eccetto lei e me si avvicini a lei. Se dovesse riprendere conoscenza quando non ci sono mi avvisi subito. Solo me e nessun altro.
Incontrare Sandyon nel bagno gli aveva fatto perdere del tempo prezioso e giungere al San Mungo dopo che Aryanne era stata già ricoverata e l’unica cosa che lo aveva trattenuto dall’imprecare nei confronti della stupidità del padre – perché l’uomo non avrebbe mai perso tempo a parlargli, consapevole che si sarebbe occupato personalmente della ragazza in ogni caso - era la consapevolezza che in sua assenza Zephyr era di turno al reparto di terapia intensiva e quindi sarebbe stato lui a prendere in carico l’ex compagna di scuola. E infatti fu il proprio tirocinante a ragguagliarlo sulle condizioni della paziente, rassicurandolo così che le procedure poste in atto per curarla erano le migliori possibili. Durante lo scontro, però, la giovane Vastnor aveva spinto oltre il limite non solo il proprio corpo ma anche il proprio spirito e fu per quel motivo che, nonostante già il quarto giorno fosse fuori pericolo e la sua ripresa si aggirava intorno al 99%, Asher aveva preferito non dire nulla a nessuno, dandole la possibilità di riflettere da sola e a mente riposata sull’accaduto. Erano tante le cose che Xena doveva metabolizzare, prima tra tutte l’essere stata sconfitta non da un’avversaria più forte e più capace di lei ma dalla semplice e pura sfiga. Si erano colpite allo stesso tempo, erano volate insieme fuori dal ring ma lei era stata la prima ad atterrare perché l’incantesimo dell’avversaria era stato meno forte del proprio. In altre circostanze quello l’avrebbe favorita – si sarebbe ripresa prima e avrebbe potuto contrattaccare stracciando l’altra Mercenaria – mentre nel corso del Torneo era solo servito a farle guadagnare un secondo posto. Una posizione ambita, vista la giovane età, ma Asher dubitava seriamente di vedere l’altra soddisfatta per quello.
Come si sente oggi Signorina Vastnor?
Chiese, serio e professionale, chiudendo dietro di sé la porta della camera singola in cui la ragazza era stata ricoverata. Si sedette quindi sulla sedia accanto al suo letto, la cartella clinica chiusa posata sulle ginocchia e un sorriso quasi paterno sul volto. In quel momento non era il suo MediMago ma un amico che sapeva quanto duro aveva lavorato in vista di quel Torneo e quanto la sconfitta, quella sconfitta doveva bruciarle.
Ti va di parlarne?Cambio Location -> San Mungo