Re: Hong Kong
Inviato: 24/07/2016, 22:37
Non poteva essere finita lì: non poteva credere, dopo tutta la fatica, dopo le ferite, il dolore, dopo l'aver coinvolto anche Shuyun in tutto questo, che il suo destino fosse di perdere non perché non si fosse dimostrata abbastanza brava, ma perché le si era spezzata la spada nel bel mezzo del combattimento. Le veniva da piangere, un pianto rabbioso e bruciante, che le incendiava lo stomaco e risaliva fino alla gola, al punto tale da farle emettere ringhi sconnessi e tremare le mani dalla voglia di combattere anche a mani nude, se necessario.
Ma cos'avrebbe mai potuto ottenere contro un nemico del genere?
Sorella...
Xin... perdonami...
Chiuse gli occhi, una lacrima che le scivolava lungo la guancia mentre il suo avversario si abbatteva su di lei per colpirla un'ultima volta...
Ma niente.
Nessun colpo, nessun dolore, nulla di nulla.
Riaprì lentamente gli occhi, confusa, e ciò che vide fu qualcosa di impensabile, di inimmaginabile: Typhon Seal, suo allievo per un periodo, che bloccava la guardia con una spada. Ed un'altra, proprio vicina alla Fu, pronta per essere utilizzata, per permetterle di combattere ancora.
Serve... Ugh... Aiuto?
Typhon...
Com'era arrivato lì?! Non ne aveva la minima idea... o forse sì, una piccola ipotesi avrebbe anche potuto formularla, ma non si permise di esporla un po' per mancanza di tempo, ed un po' perché beh, si presupponeva che Nabiki dovesse rimanere imparziale, giusto?
Prese la spada con mano tremante, il corpo che riacquistava energie al solo pensiero di poter combattere ancora, rialzandosi in piedi e spostando lo sguardo dal Seal al Sagitta e viceversa.
A questi due ci pensiamo noi!
Typhon...
Shuyun...
Tu va'!
... Grr... Mi devi una cena al miglior ristorante di Pechino!
Erano entrambi lì per lei, per aiutarla, per permetterle di raggiungere l'obiettivo, per darle la possibilità di salvare sua sorella: il minimo che Lan poteva fare, a quel punto, era arrivare alla "Fendicielo", sconfiggerne l'ultimo guardiano e dare un senso a quell'impresa.
Annuì, stringendo l'elsa della spada con la mano, lo sguardo nuovamente fermo e determinato: era troppo vicina alla meta per permettersi di mollare, specie ora che aveva ottenuto una seconda chance.
Lan Xia!
Si volse di scatto, incrociando lo sguardo del Muramasa ed afferrando al volo la borsa che lui le aveva lanciato, rimpicciolita: lo fissò un istante, annuì di nuovo e poi corse su, verso il ponte di cristallo, che oltrepassò fino a raggiungere una nuvola... calpestabile? Considerato ciò che aveva visto/vissuto fino a quel momento, forse camminare sulle nuvole si poteva considerare la cosa meno assurda di tutte!
E visto che poteva prendersi un secondo di tempo, la donna decise di controllare il contenuto della borsa del Sagitta ed usare ciò che le poteva esserle utile per rimettersi in sesto: si medicò le ferite con l'unguento, che coprì poi con delle bende ben strette, ingerì una pillola d'integrazione proteica col succo, mangiando lo snack al cioccolato bianco e bevendosi pure la pozione rinvigorente, perché era piuttosto certa che quello sarebbe stato l'ultimo scontro.
Dopo essersi rimessa in forze, comunque, Lan si alzò nuovamente in piedi, e a quel punto sentì una nuova forza pervaderla, renderla più forte, più pronta a sostenere lo scontro: ci mise un secondo per capire cosa fosse successo, ma poi realizzò che evidentemente Shuyun l'aveva appena potenziata anche se lei aveva chiaramente fatto capire di non volerlo indebolire in alcun modo; le si scaldò il cuore al pensiero di ciò che l'uomo aveva fatto per lei, e al tempo stesso quel gesto le diede una carica ancora maggiore.
Risalì le scale una dopo l'altra, senza fermarsi, fino ad arrivare... in cima: la vista era pazzesca con quel cielo azzurro, le colonne in mithril, il vento che le soffiava tra i capelli e quella pedana decisamente piccola, il terreno su cui evidentemente avrebbe avuto luogo l'ultimo scontro; con un sospiro lento e profondo, Lan avanzò fino al centro di essa, interrompendo bruscamente il suo incedere nel sentire intorno a sé una voce ben familiare.
Così infine sei giunta.
Molto bene.
Credo sia arrivato il momento per te di provare definitivamente il tuo valore.
Nabiki?!
Le sembrava più giovane la figura che le era apparsa di fronte, ma sì, quella doveva per forza essere lo Spettro del Vento, la somiglianza era troppo marcata per potersi sbagliare.
Non sono davvero io, bensì lo spirito della "Fendicielo", la Guardia Ultima Suprema che protegge la Spada.
In me sussiste una piccola parte del potere lasciato dalla precedente Legittima Custode della "Fendicielo".
Prima di morire, ha lasciato che un barlume del suo spirito si insediasse in essa, così da creare quest'ombra di lei a difesa della Lama che l'aveva accompagnata fino alla morte.
Perciò sei tu che devo sconfiggere prima di ottenere la tua spada.
È giusto che sia così... sono pronta.
Ora in guardia, ottieni ciò per cui sei venuta qui oppure cadi come tutti coloro che hanno tentato prima di te!
Le bastarono meno di dieci minuti per capire quando caspita fosse forte l'essenza della "Fendicielo": aveva un'abilità di combattimento incredibile, e se anche la prestanza della Fu fosse abbastanza per permetterle di resistere e reagire ai colpi, continuando in quel modo avrebbe perso di sicuro, non c'era minimamente storia... probabilmente la si poteva considerare persino più brava di Xin!
Aaaaaahhhhhh!
Aaaaaarrrrrrrgggggghhhhhh!!!!
Il dolore le si propagò per tutto il corpo mentre esso finiva steso vicino al bordo della pedana, ora intriso del suo sangue: aveva tagli sulle cosce, lividi ovunque, l'addome le doleva e le tempie pulsavano così tanto da darle l'impressione che la testa le stesse scoppiando; la sua avversaria era forte come mai nessuno prima, e Lan stava soccombendo... esattamente come accadeva ogni qualvolta finiva per scontrarsi con la sorella.
La tua sconfitta è ormai imminente, non cercare di andare oltre.
Hai combattuto con onore, per questo non ti lascerò morire in caso di una tua resa.
Se getterai la spada di sotto, dichiarerai la tua sconfitta ed io sarò magnanima con te.
N-Non posso... arrendermi...
Sussurrò Lan, socchiudendo gli occhi per il dolore e per le forze che sembravano volerla abbandonare: la mente, però, la rimandò ad uno dei tanti dialoghi post-combattimento contro Xin, durante i quali la sorella minore veniva puntualmente sconfitta; non aveva mai accettato le parole dell'altra, il fatto che bisognasse combattere al 100% senza nessun riguardo per chi si aveva davanti, o che fosse sbagliato cercare di trattenersi per non ferire qualcuno che in fondo si cercava di proteggere.
Aveva sempre creduto che semplicemente Xin fosse più forte di lei... e se si fosse sbagliata? Se fosse stato davvero quello il suo errore? Se l'unico modo per vincere, a volte, fosse stato effettivamente quello di dare il 100%, a costo di ferire il proprio avversario?
Allora?
Qual è la tua scelta?
Sto aspettando la tua resa, perdente.
Perdente.
Sì, era sempre stata una perdente fino a quel momento, e probabilmente solo per colpa sua.
Ma non lo sarebbe più stata.
Mai più.
Un guerriero non si arrende alle difficoltà... -mormorò, mettendosi lentamente in ginocchio- Un guerriero non scappa dalla battaglia, per quanto essa sia dura... -posò prima un piede sulla pedana, poi l'altro, e si tirò su con entrambi, la spada ancora nella sua mano destra- Un guerriero lotta fino alla morte per ciò in cui crede, a discapito del risultato... -si mise in posizione di guardia, concentrando ogni briciolo della propria energia verso l'obiettivo finale, verso la vittoria- Io sono una guerriera, lo sono sempre stata... e non mi arrenderò mai, mi hai sentita?! MAI!!!
Si lanciò contro la sua avversaria con un urlo di lotta, sentendo il corpo supportarla, percependo la spada come un prolungamento del suo stesso braccio: avrebbe combattuto al 100%, avrebbe dato fondo ad ogni sua risorsa, e se avesse perso almeno l'avrebbe fatto con onore...
L'onore di un vero, autentico guerriero.
Ma cos'avrebbe mai potuto ottenere contro un nemico del genere?
Sorella...
Xin... perdonami...
Chiuse gli occhi, una lacrima che le scivolava lungo la guancia mentre il suo avversario si abbatteva su di lei per colpirla un'ultima volta...
Ma niente.
Nessun colpo, nessun dolore, nulla di nulla.
Riaprì lentamente gli occhi, confusa, e ciò che vide fu qualcosa di impensabile, di inimmaginabile: Typhon Seal, suo allievo per un periodo, che bloccava la guardia con una spada. Ed un'altra, proprio vicina alla Fu, pronta per essere utilizzata, per permetterle di combattere ancora.
Serve... Ugh... Aiuto?
Typhon...
Com'era arrivato lì?! Non ne aveva la minima idea... o forse sì, una piccola ipotesi avrebbe anche potuto formularla, ma non si permise di esporla un po' per mancanza di tempo, ed un po' perché beh, si presupponeva che Nabiki dovesse rimanere imparziale, giusto?
Prese la spada con mano tremante, il corpo che riacquistava energie al solo pensiero di poter combattere ancora, rialzandosi in piedi e spostando lo sguardo dal Seal al Sagitta e viceversa.
A questi due ci pensiamo noi!
Typhon...
Shuyun...
Tu va'!
... Grr... Mi devi una cena al miglior ristorante di Pechino!
Erano entrambi lì per lei, per aiutarla, per permetterle di raggiungere l'obiettivo, per darle la possibilità di salvare sua sorella: il minimo che Lan poteva fare, a quel punto, era arrivare alla "Fendicielo", sconfiggerne l'ultimo guardiano e dare un senso a quell'impresa.
Annuì, stringendo l'elsa della spada con la mano, lo sguardo nuovamente fermo e determinato: era troppo vicina alla meta per permettersi di mollare, specie ora che aveva ottenuto una seconda chance.
Lan Xia!
Si volse di scatto, incrociando lo sguardo del Muramasa ed afferrando al volo la borsa che lui le aveva lanciato, rimpicciolita: lo fissò un istante, annuì di nuovo e poi corse su, verso il ponte di cristallo, che oltrepassò fino a raggiungere una nuvola... calpestabile? Considerato ciò che aveva visto/vissuto fino a quel momento, forse camminare sulle nuvole si poteva considerare la cosa meno assurda di tutte!
E visto che poteva prendersi un secondo di tempo, la donna decise di controllare il contenuto della borsa del Sagitta ed usare ciò che le poteva esserle utile per rimettersi in sesto: si medicò le ferite con l'unguento, che coprì poi con delle bende ben strette, ingerì una pillola d'integrazione proteica col succo, mangiando lo snack al cioccolato bianco e bevendosi pure la pozione rinvigorente, perché era piuttosto certa che quello sarebbe stato l'ultimo scontro.
Dopo essersi rimessa in forze, comunque, Lan si alzò nuovamente in piedi, e a quel punto sentì una nuova forza pervaderla, renderla più forte, più pronta a sostenere lo scontro: ci mise un secondo per capire cosa fosse successo, ma poi realizzò che evidentemente Shuyun l'aveva appena potenziata anche se lei aveva chiaramente fatto capire di non volerlo indebolire in alcun modo; le si scaldò il cuore al pensiero di ciò che l'uomo aveva fatto per lei, e al tempo stesso quel gesto le diede una carica ancora maggiore.
Risalì le scale una dopo l'altra, senza fermarsi, fino ad arrivare... in cima: la vista era pazzesca con quel cielo azzurro, le colonne in mithril, il vento che le soffiava tra i capelli e quella pedana decisamente piccola, il terreno su cui evidentemente avrebbe avuto luogo l'ultimo scontro; con un sospiro lento e profondo, Lan avanzò fino al centro di essa, interrompendo bruscamente il suo incedere nel sentire intorno a sé una voce ben familiare.
Così infine sei giunta.
Molto bene.
Credo sia arrivato il momento per te di provare definitivamente il tuo valore.
Nabiki?!
Le sembrava più giovane la figura che le era apparsa di fronte, ma sì, quella doveva per forza essere lo Spettro del Vento, la somiglianza era troppo marcata per potersi sbagliare.
Non sono davvero io, bensì lo spirito della "Fendicielo", la Guardia Ultima Suprema che protegge la Spada.
In me sussiste una piccola parte del potere lasciato dalla precedente Legittima Custode della "Fendicielo".
Prima di morire, ha lasciato che un barlume del suo spirito si insediasse in essa, così da creare quest'ombra di lei a difesa della Lama che l'aveva accompagnata fino alla morte.
Perciò sei tu che devo sconfiggere prima di ottenere la tua spada.
È giusto che sia così... sono pronta.
Ora in guardia, ottieni ciò per cui sei venuta qui oppure cadi come tutti coloro che hanno tentato prima di te!
Le bastarono meno di dieci minuti per capire quando caspita fosse forte l'essenza della "Fendicielo": aveva un'abilità di combattimento incredibile, e se anche la prestanza della Fu fosse abbastanza per permetterle di resistere e reagire ai colpi, continuando in quel modo avrebbe perso di sicuro, non c'era minimamente storia... probabilmente la si poteva considerare persino più brava di Xin!
Aaaaaahhhhhh!
Aaaaaarrrrrrrgggggghhhhhh!!!!
Il dolore le si propagò per tutto il corpo mentre esso finiva steso vicino al bordo della pedana, ora intriso del suo sangue: aveva tagli sulle cosce, lividi ovunque, l'addome le doleva e le tempie pulsavano così tanto da darle l'impressione che la testa le stesse scoppiando; la sua avversaria era forte come mai nessuno prima, e Lan stava soccombendo... esattamente come accadeva ogni qualvolta finiva per scontrarsi con la sorella.
La tua sconfitta è ormai imminente, non cercare di andare oltre.
Hai combattuto con onore, per questo non ti lascerò morire in caso di una tua resa.
Se getterai la spada di sotto, dichiarerai la tua sconfitta ed io sarò magnanima con te.
N-Non posso... arrendermi...
Sussurrò Lan, socchiudendo gli occhi per il dolore e per le forze che sembravano volerla abbandonare: la mente, però, la rimandò ad uno dei tanti dialoghi post-combattimento contro Xin, durante i quali la sorella minore veniva puntualmente sconfitta; non aveva mai accettato le parole dell'altra, il fatto che bisognasse combattere al 100% senza nessun riguardo per chi si aveva davanti, o che fosse sbagliato cercare di trattenersi per non ferire qualcuno che in fondo si cercava di proteggere.
Aveva sempre creduto che semplicemente Xin fosse più forte di lei... e se si fosse sbagliata? Se fosse stato davvero quello il suo errore? Se l'unico modo per vincere, a volte, fosse stato effettivamente quello di dare il 100%, a costo di ferire il proprio avversario?
Allora?
Qual è la tua scelta?
Sto aspettando la tua resa, perdente.
Perdente.
Sì, era sempre stata una perdente fino a quel momento, e probabilmente solo per colpa sua.
Ma non lo sarebbe più stata.
Mai più.
Un guerriero non si arrende alle difficoltà... -mormorò, mettendosi lentamente in ginocchio- Un guerriero non scappa dalla battaglia, per quanto essa sia dura... -posò prima un piede sulla pedana, poi l'altro, e si tirò su con entrambi, la spada ancora nella sua mano destra- Un guerriero lotta fino alla morte per ciò in cui crede, a discapito del risultato... -si mise in posizione di guardia, concentrando ogni briciolo della propria energia verso l'obiettivo finale, verso la vittoria- Io sono una guerriera, lo sono sempre stata... e non mi arrenderò mai, mi hai sentita?! MAI!!!
Si lanciò contro la sua avversaria con un urlo di lotta, sentendo il corpo supportarla, percependo la spada come un prolungamento del suo stesso braccio: avrebbe combattuto al 100%, avrebbe dato fondo ad ogni sua risorsa, e se avesse perso almeno l'avrebbe fatto con onore...
L'onore di un vero, autentico guerriero.