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Maldive

Messaggioda Haytham » 26/07/2015, 16:00

Ma questo è un centone!
Non ho il resto da darle, mi spiace...


Oh...
Allora tenga pur il resto, non c'è problema!


Preferì evitare di dire alla donna dell'immane errore commesso, perché questo avrebbe potuto far sorgere dubbi al negoziante ambulante, il quale con aria stupita e allibita, annuì poco convinto, pensando all'inizio che forse si stava trattando di una banconota falsa. Dopo però aver confermato l'autenticità del denaro, l'uomo ringraziò più e più volte, con un sorriso ben più che felice, offrendo di seguito la granita al bambino.

Mmmh... squisita!
La tua com'è? Vuoi assaggiare?


Ti assaggerei da testa a piedi!

... Mh, ma sì dai, fammi dare un assaggino!
Stesso vale per te, senti senti!


Dopo l'assaggio reciproco (ovviamente non quello che avrebbe voluto il Ravnick), Haytham si esibì in una perfetta figuraccia, rompendo un castello di sabbia in concomitanza con la notizia bomba scioccante che giunse dalla Bennet. Come poteva pensare di andarsene via? Dovevano assolutamente approfondire quella faccenda, ma prima era meglio rimediare al danno fatto, magari collaborando per far prima.

... Che stavamo dicendo?
... Ah sì!
... T-tu che cosa?!


Mpf sei davvero assurdo!
Non ti ricordavo così buffone alla festa lo sai?


Perché ancora non cercavo di conquistarti!
Se c'è una cosa che ho capito è che per arrivare al tuo cuoricino bisogna passare prima dalle risate e dal buon umore...
Anche perché dai, non prendiamoci in giro, di belli senz'anima ne avrai avuti una infinità, ti sarai anche scocciata!


Parlava come se la conoscesse alla perfezione ed in un certo senso era davvero così. Avendo sondato i suoi ricordi, il suo passato, le sue esperienze di vita. Forse non era stata la mossa più leale esistente, ma di sicuro non era mica l'individuo buono per eccellenza!
... E poi il fine giustificava i mezzi!

Questa è una cosa che ti dico in confidenza Haytham, quindi ti prego non andare a dirla in giro o almeno tieni lontana la notizia dai giornali.

Fidati...

Ho deciso di trasferirmi per un po' di tempo nel mondo babbano, dove vivrò come una semplice babbana qualunque, senza fama e senza magia. Ad essere precisi non abbandonerò completamente la magia, voglio solo mescolarmi all'interno di un mondo dove nessuno mi conosce né può avvicinarsi a me solo perché sono famosa.

Hai paura di essere considerata ormai solo per la tua posizione sociale nel Mondo Magico.
Un timore giusto, per carità, però, insomma, trasferirti nel mondo Babbano, ecco, non so...


A dire il vero non so neanche perché ti racconto tutto quanto, ma tu mi hai sempre dato l'impressione di capire perfettamente come mi sento, come se sapessi tutto ciò che ho passato in questi mesi.

Eheheheh!
Sono un tipo molto empatico, mio fratello lo dice sempre!


E' assurdo lo so, però è così quindi... Quindi ti sto dicendo che me ne vado, anche se ufficialmente sarà solo un ritiro temporaneo dal mondo dello spettacolo per un lungo periodo di vacanza.

Quella che tu chiami vacanza per alcuni potrebbe essere una grossa presa a male.
Però è la tua vita, le tue scelte, il tuo benessere, sei l'unica che può decidere e sapere cosa è meglio per te.


Quello era il suo lato razionale, per nulla scherzoso e ben più che propenso al dialogo e al confronto razionale. Haytham lasciava che quelle sfaccettature prendessero in lui il controllo solo in determinati momenti, questo perché tanto sapeva di essere autentico ogni istante della sua vita e tanto gli bastava. Ed oltre all'autenticità, altro suo pregio/difetto sempre piuttosto rilevante era la sincerità.

Arriviamo al sodo, luce dei miei occhi: sono molto interessato a te.

...

Ti ho pensata in queste settimane e caspita, sei diventata una sorta di pensiero fisso.
Posso sapere se per lo meno ti interesso o piaccio un po'?


Haytham qualunque sia la mia risposta, non servirebbe a niente.

Cosa intendi dire?

Non servirebbe a nulla dirti che mi piaci, perché al momento non sono disposta ad avere una relazione.

Beh, se non altro ha detto in realtà le piaccio... Meglio di nulla!

Io... Io non sono più nemmeno in grado di capire se una persona mi piace sul serio o se ciò che provo è solo frutto di tutto questo tempo passato da sola...
E questo mi blocca: mi dispiace, fino ad adesso non avevo capito che tu facessi sul serio con me.


Pensavi quindi che giocassi?

Credevo che fossi uno dei tanti, che saresti passato e poi svanito nel nulla nel giro di poco tempo...
Potrai mai perdonarmi?


Probabilmente non sono arrivato in un buon momento, quindi non devo perdonarti nulla.

Leggasi: "evidentemente nel corso di questi ultimi tempi avrai incontrato parecchie meteore, quindi perché mai avresti dovuto pensare che io fossi tanto differente da loro?". Scosse la testa, guardando l'orizzonte, il Sole alto e il mare calmo che ondeggiava, facendo navigare anche i suoi pensieri. Pensieri confusi, pensieri di una persona che non sapeva minimamente che cosa dire, perché era difficile decidersi.

Non pensavo di sicuro di stare con te in tempi brevi.
Avevo ipotizzato un buon corteggiamento, una conoscenza reciproca, un po' di sano sesso, insomma, le solite cose, no?
Certo, col fatto che però vuoi allontanarti e stare distante, mi scombini un bel po' i piani, mannaggia a te!


Parlava con tono calmo, gentile, ogni tanto scherzoso ma rimanendo sempre molto serio nello sguardo ed anche nell'esposizione dei fatti.
Si notava perfettamente quanto fosse turbato e dispiaciuto di quella partenza, sperava di poter cominciare subito una specie di frequentazione, senza impegno, senza imposizioni, ma piena di valide speranze e buoni propositi.

Quindi insomma che cosa dovrei fare?
Aspettarti? Potrei, ma...
... Chi mi dice che il tuo periodo di vacanza non si trasformi in un cambio di vita radicale?


Perché era anche ipotizzabile che ritrovarsi in un contesto dove la apprezzavano per ciò che era e non per ciò che rappresentava, a lungo andare le sarebbe piaciuto parecchio, forse anche da decidere una definitiva permanenza con trasferimento. Per quanto Haytham potesse essere interessato, non poteva abbandonare tutta la sua vita, non l'avrebbe fatto neanche per l'amore eterno, incontrastato e ricambiato.

... Non c'è proprio verso per me di farti cambiare idea, Lyra?
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Messaggioda Lyra » 26/07/2015, 21:39

Non ti ricordavo così buffone alla festa lo sai?

Perché ancora non cercavo di conquistarti!
Se c'è una cosa che ho capito è che per arrivare al tuo cuoricino bisogna passare prima dalle risate e dal buon umore...
Anche perché dai, non prendiamoci in giro, di belli senz'anima ne avrai avuti una infinità, ti sarai anche scocciata!


Ancora una volta la Bennet fissò il ragazzo con sguardo incuriosito: Haytham riusciva a comprendere perfettamente i suoi stati d'animo e ciò che le passava per la testa, avendo passato con lei una sola notte. Quanto gli aveva rivelato di sè stessa anche se lei non lo ricordava? La verità era un'altra, una verità che probabilmente avrebbe sconvolto Lyra, perchè ad essere violata era stata la sua privacy più intima e quella più difficile da raggiungere.
Il Ravnick invece sembrava leggerle dentro neanche fosse un libro aperto e questa sua capacità -o imbroglio- rendeva la famosa cantante molto più propensa a parlare di sè e dei suoi segreti di quanto fosse disposta a fare con tanti altri. Fu così che Lyra si assunse l'onere di spiegargli in cosa consisteva il suo futuro viaggio: un ritiro dal mondo dello spettacolo per vivere una vita da semplice e comunissima babbana.
Non pensava che Haytham sarebbe stato contento -quello no- ma nemmeno aveva ipotizzato che il ragazzo ci sarebbe rimasto così male: che avesse giudicato in maniera sbagliata i suoi sentimenti per lei?

Quella che tu chiami vacanza per alcuni potrebbe essere una grossa presa a male.
Però è la tua vita, le tue scelte, il tuo benessere, sei l'unica che può decidere e sapere cosa è meglio per te.


Infatti...

Ancora stranita dai propri dubbi, la Bennet non rispose altro continuando a passeggiare fino a quando non raggiunsero il molo e lì il MagiArcheologo scoprì le carte in tavola, facendo presente il reale interesse che aveva nei confronti della diva.

Probabilmente non sono arrivato in un buon momento, quindi non devo perdonarti nulla.

Forse qualsiasi momento non è buono...
Non sono brava con le relazioni, non sono brava a farle funzionare, non sono brava... praticamente in nulla, a parte la musica.
Quello è l'unico pregio che ho...


Eccola lì di nuovo, la sua depressione che la portava a denigrarsi non più solo come amante, ma anche e proprio come essere umano. Per un attimo i grandi occhi marroni si velarono di tristezza e lo sguardo si abbassò per evitare che Haytham intercettasse quello sguardo. Era troppo intima, troppo profonda la sua tristezza per volere che un altro essere umano la notasse.

Non pensavo di sicuro di stare con te in tempi brevi.

Come?- chiese un po' spaesata.

Avevo ipotizzato un buon corteggiamento, una conoscenza reciproca, un po' di sano sesso, insomma, le solite cose, no?
Certo, col fatto che però vuoi allontanarti e stare distante, mi scombini un bel po' i piani, mannaggia a te!


Ti eri... fatto dei piani per conquistarmi?

Chiese un po' incredula e, se avesse ricevuto una risposta affermativa, sarebbe scoppiata a ridere con un'allegria più genuina del solito, scacciando in quel modo l'espressione triste -e gli occhi lucidi- di poco prima.

Quindi insomma che cosa dovrei fare?
Aspettarti? Potrei, ma...
... Chi mi dice che il tuo periodo di vacanza non si trasformi in un cambio di vita radicale?


Nessuno, infatti.
Ma nessuno ti chiederebbe nemmeno di aspettarmi.
Haytham sei un ragazzo davvero meraviglioso, simpatico, intelligente e da quel che ricordo bravo a letto e sei anche messo parecchio bene...
- disse rievocando la notte di sesso passata insieme a lui -Sarebbe una crudeltà tenerti legato ad una persona che non sa nemmeno più che cosa vuole dalla sua vita, nemmeno se valga più la pena cantare!
Io non mi aspetto nulla da te, non ne ho il diritto...


Una persona come lei non aveva il diritto di rovinare la vita a qualcuno di tanto meraviglioso come Haytham, come era accaduto a Lucas Turner. Ci aveva provato, aveva creduto di essere capace di innamorarsi di uomini normali, perfetti sotto ogni punto di vista ed invece... Invece aveva dimostrato a sè stessa tutto il contrario, uscendo da quella storia non solo col cuore rotto in mille pezzi, ma col peso di aver rotto anche quello di un'altra persona.

... Non c'è proprio verso per me di farti cambiare idea, Lyra?

Lui voleva davvero provarci. Voleva seriamente stare a contatto con lei, conoscerla, conoscere lei e non la cantante, provare magari a costruire un futuro insieme...
Le sarebbe piaciuto, la Trama sapeva quanto le sarebbe piaciuto decidersi a lasciarsi andare nuovamente e sperare che quella fosse la volta giusta e definitiva. Ma sentiva anche che se non avesse tentato di migliorare sè stessa stando da sola, avrebbe finito per appoggiarsi completamente ad Haytham ed era stanca di commettere sempre lo stesso identico errore.

Dipende.
Che cosa mi stai chiedendo esattamente, Haytham?
Di stare insieme? Di essere una coppia? Di rinunciare a questo viaggio per poter stare più a contatto con te?
Che cosa vuoi esattamente da me?
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Messaggioda Haytham » 27/07/2015, 1:17

Probabilmente non sono arrivato in un buon momento, quindi non devo perdonarti nulla.

Forse qualsiasi momento non è buono...
Non sono brava con le relazioni, non sono brava a farle funzionare, non sono brava... praticamente in nulla, a parte la musica.
Quello è l'unico pregio che ho...


... Piantala di auto-commiserarti.

Se ne uscì semplice, diretto, schietto e abbastanza serio, Haytham, fissandola attentamente negli occhi.

So di non essere la persona più delicata al mondo, ma se c'è una cosa che odio sono coloro che perdono di vista le proprie qualità...
Allora prima di cominciare a cantare, che essere orribile eri?
Basta che torni un poco indietro, a quando non avevi tutto ciò, e ti renderai conto dei tuoi pregi e ti accorgerai che non sono neanche pochi.
Non serve nemmeno che tu debba inserirti in un contesto non magico per capirlo o scoprirlo, basta semplicemente trovare l'onestà di mettersi di fronte ad uno specchio e giudicarti, ma non solo nel male, quello si chiama pessimismo...


Lui l'aveva fatto anche abbastanza spesso, certo, aiutato dal fratello minore, ma in determinati casi aveva affrontato il problema per conto suo, dandosi dei sonori ceffoni mentali e spronandosi a non fermarsi, non rimanere fermo su una posizione, ma variare, cambiare rotta o magari semplicemente tornare su quella precedente poiché non era tanto sbagliata. Lyra forse non aveva altro da fare se non la stessa identica cosa.

Non ho idea se questa visione di te sia nata a causa di esperienze passate, oppure coltivata inconsciamente con l'avanzare del tempo o forse più semplicemente per colpa di commenti di persone che non hanno la più pallida idea di come tu sia veramente, ma è sciocco guardarsi in faccia e vedere tutto nero... Questa è l'obiettività dei perdenti e mi spiace, tu non lo sei affatto.
Ogni cosa che hai fatto l'hai conquistata, l'hai vinta, sei nella vita che nella musica... Puoi essere tutto ma non perdente.


Nel tono non vi era la minima traccia di pietà o commiserazione, né il sentore di una bugia preparata a regola d'arte per infinocchiarla.
Haytham Yuan Ravnick era autentico, lì, come lei lo vedeva, pronto ad essere serio un secondo prima e scherzare come un tontolone quello dopo, sempre allo scopo di strapparle un sorriso, sempre con l'intento di allargare quel filo che la teneva sospesa sul baratro della tristezza.

Ti eri... fatto dei piani per conquistarmi?

Scherzi?
Ho una lista in camera con tutti gli step che avrei dovuto seguire!
Dopo te la mostro, è estremamente dettagliata e precisa...


Appunto. Eccolo lì il suo animo spiritoso al 100%, fatto di battute, di risposte pronte e di una dose effettiva di brio che nella sua vita metteva praticamente in tutto, a partire dal proprio lavoro, che senza risate probabilmente avrebbe lasciato dopo neanche un anno. Ed a proposito di anni, chi gli diceva che l'idea di Lyra di spostarsi nel mondo dei Babbani non si tramutasse in una dimora fissa in pianta stabile?

Nessuno, infatti.
Ma nessuno ti chiederebbe nemmeno di aspettarmi.
Haytham sei un ragazzo davvero meraviglioso, simpatico, intelligente e da quel che ricordo bravo a letto e sei anche messo parecchio bene...
Sarebbe una crudeltà tenerti legato ad una persona che non sa nemmeno più che cosa vuole dalla sua vita, nemmeno se valga più la pena cantare!
Io non mi aspetto nulla da te, non ne ho il diritto...


Non replicò in alcun modo, sapeva che in quell'istante parlare era abbastanza superfluo, piuttosto andò un attimo avanti col discorso.

... Non c'è proprio verso per me di farti cambiare idea, Lyra?

Dipende.

Alt alt alt... Fermi tutti, ha detto "Dipende"!

Che cosa mi stai chiedendo esattamente, Haytham?
Di stare insieme? Di essere una coppia? Di rinunciare a questo viaggio per poter stare più a contatto con te?
Che cos...


Non le diede neanche il tempo di proseguire con la frase che tentò di prenderle il viso tra le mani e baciarla, lì, sul pontile di legno, da soli, accompagnati dal suono delle onde e il verso dei gabbiani. Aveva scelto di esprimersi prima coi gesti e poi con le parole: prima agire e poi anche pensare, una filosofia di vita che in alcuni casi gli era costata parecchi problemi, però era un Ignis e come tale gli veniva da comportarsi.

Ti sto chiedendo di chiederti se eventualmente posso essere un buon motivo per non andare via.
Ti sto chiedendo di chiederti se pensi che un'emozione e un sentimento possano in qualche modo debellare la malattia del tuo animo.
Ti sto chiedendo di chiederti se la mia presenza nel tuo destino possa essere abbastanza da mettere in dubbio le tue certezze.


E se lei glielo avesse permesso, in caso, l'avrebbe baciata ancora, ma quella volta con tanto di lingua, in modo molto più passionale.

Non posso chiederti di stare insieme, perché non posso volerlo solo io.
Non posso chiederti di essere una coppia, perché non posso volerlo solo io.
Posso però chiederti di non partire, di darmi una possibilità.
Ma non una chance come quelle che si danno tanto per, come a dire "Va beh, non ci credo per nulla ma vediamo che succede".
La mia domanda di prima sul fatto di piacerti o meno era riferita proprio a questo.
Se in qualche modo ti ho sorpresa, incuriosita, affascinata, emozionata, eccitata... Allora forse significa che valgo la pena di essere un tentativo.
Ma se invece non ti ho suscitato un gran che, allora sarebbe come il sopracitato "tanto per", e di quello non ce ne facciamo nulla.
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Messaggioda Lyra » 27/07/2015, 21:34

... Piantala di auto-commiserarti.

Lyra alzò gli occhi -ancora una volta stupita- su Haytham, fissandolo mentre l'Ignis prendeva a parlare.

So di non essere la persona più delicata al mondo, ma se c'è una cosa che odio sono coloro che perdono di vista le proprie qualità...
Allora prima di cominciare a cantare, che essere orribile eri?
Basta che torni un poco indietro, a quando non avevi tutto ciò, e ti renderai conto dei tuoi pregi e ti accorgerai che non sono neanche pochi.
Non serve nemmeno che tu debba inserirti in un contesto non magico per capirlo o scoprirlo, basta semplicemente trovare l'onestà di mettersi di fronte ad uno specchio e giudicarti, ma non solo nel male, quello si chiama pessimismo...


Già, chi era lei prima di diventare la famosa cantante? Era proprio quello il problema della giovane Bennet: quando si guardava allo specchio non riusciva più a vedere altro se non la maschera che portava ogni giorno. Era come se avesse perso la propria identità, la fiducia in sè stessa e nel suo definirsi una persona bella, bella non perchè aveva un corpo da favola, ma perchè aveva un animo ed un cuore generoso.
I sensi di colpa erano nati con Etienne e si erano ripresentati con Lucas, sia che dovesse veramente biasimarsi qualcosa sia che fosse solo frutto della sua immaginazione. Tuttavia Lyra non era più stata capace di gestirli e questo l'aveva portata a chiedersi chi sarebbe stata lei se non avesse avuto quello splendido dono che la natura le aveva regalato.

Non ho idea se questa visione di te sia nata a causa di esperienze passate, oppure coltivata inconsciamente con l'avanzare del tempo o forse più semplicemente per colpa di commenti di persone che non hanno la più pallida idea di come tu sia veramente, ma è sciocco guardarsi in faccia e vedere tutto nero... Questa è l'obiettività dei perdenti e mi spiace, tu non lo sei affatto.
Ogni cosa che hai fatto l'hai conquistata, l'hai vinta, sia nella vita che nella musica... Puoi essere tutto ma non perdente.


Non si era mai sentita una perdente, nemmeno nei momenti peggiori, ed era questo che il Ravnick non riusciva a comprendere: lei sapeva di essere sempre stata una persona forte perchè quel primo posto nel mondo dello spettacolo se lo era guadagnato col sudore e con le lacrime, andando avanti nonostante le delusioni che era stata costretta ad affrontare.
Ma adesso non sentiva più di possedere quella forza ed era stanca di doversi appoggiare al suo manager, per non crollare, o ad amori che andavano e venivano, per sentirsi meno sola.
Non poteva combattere la solitudine con la compagnia, allora avrebbe imparato ad accettarla prima di accogliere nuovamente un compagno nella propria vita.
Era quello il suo piano in origine, ma adesso che aveva scoperto quali fossero le vere intenzioni di Haytham poteva -o doveva ancora- davvero partire per poter guarire da quel malessere interiore?

Che cosa mi stai chiedendo esattamente, Haytham?
Di stare insieme? Di essere una coppia? Di rinunciare a questo viaggio per poter stare più a contatto con te?
Che cos... mh!


Il Ravnick l'aveva bloccata, prendendole il viso fra le mani e dandole un bacio al quale la diva non si sottrasse, perchè ormai aveva compreso di essere attratta da Haytham anche in senso fisico.

Ti sto chiedendo di chiederti se eventualmente posso essere un buon motivo per non andare via.
Ti sto chiedendo di chiederti se pensi che un'emozione e un sentimento possano in qualche modo debellare la malattia del tuo animo.
Ti sto chiedendo di chiederti se la mia presenza nel tuo destino possa essere abbastanza da mettere in dubbio le tue certezze.


Erano tutte domande valide, alle quali però Lyra non ebbe modo nè tempo di rispondere perchè di nuovo il MagiArcheologo la tenne ferma, baciandola una seconda volta in modo più intenso e passionale, riempiendole gli occhi di un languido e soffuso piacere.

Non posso chiederti di stare insieme, perché non posso volerlo solo io.
Non posso chiederti di essere una coppia, perché non posso volerlo solo io.
Posso però chiederti di non partire, di darmi una possibilità.
Ma non una chance come quelle che si danno tanto per, come a dire "Va beh, non ci credo per nulla ma vediamo che succede".
La mia domanda di prima sul fatto di piacerti o meno era riferita proprio a questo.
Se in qualche modo ti ho sorpresa, incuriosita, affascinata, emozionata, eccitata... Allora forse significa che valgo la pena di essere un tentativo.
Ma se invece non ti ho suscitato un gran che, allora sarebbe come il sopracitato "tanto per", e di quello non ce ne facciamo nulla.


Stava a lei ora rispondere, ma non sapeva bene esattamente cosa. Haytham l'aveva inebriata con le sue parole, l'aveva intontita e ubriacata, rendendole difficile concentrarsi e dare una risposta sensata. Ma sapeva che se si fosse lasciata guidare dal suo cuore -cosa che le succedeva troppo spesso- e non dal cervello avrebbe corso il rischio di mettersi nuovamente nei guai e di farci cadere anche un'altra persona.
Non poteva trasformarsi magicamente nella sorella maggiore -tutta logica e razionalità- ma poteva seguire una via di mezzo: dare ascolto ad entrambi e decidere di comune accordo quale fosse la cosa giusta da dire.

Haytham io non sono innamorata di te.- disse infine con sguardo più duro, una durezza che non voleva essere rivolta al ragazzo ma a sè stessa, per darsi la forza di rispondere in quel modo al Ravnick -E solo l'essermi innamorata di te mi spingerebbe a mollare questo viaggio per stare con te e tentare di costruire qualcosa insieme.
Questo non vuol dire che tu non sia un buon motivo per restare: lo sei, saresti capace di sconvolgere la mia vita e sì, un sentimento mi guarirebbe da questo mal d'animo che ultimamente vivo ogni giorno...
Ma il punto è che io non voglio che accada in questo modo.
Non voglio sperare che tu sia quello giusto, provare a frequentarci e se le cose dovessero andare male ritrovarmi al punto di partenza.
Voglio fare questo viaggio per imparare a superare da sola ciò che mi fa star male e tu mi stai chiedendo di rinunciare per te.
Non voglio commettere gli stessi errori...


Disse, prendendo le mani di Haytham ancora sulle sue guance e stringendole con forza, mentre gli occhi si riempivano di lacrime.

... E questo, per me, lo sarebbe.

Fece forza con le mani e si staccò dalla presa del ragazzo, facendo un passo indietro come a sottolineare che non voleva in nessun modo rinunciare al suo bisogno di trovare la forza di andare avanti da sola.
Ma al tempo stesso era combattuta perchè Haytham le piaceva e dire quello che gli aveva detto non era stato per nulla facile, specie per una persona come lei incline a seguire il cuore.
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Messaggioda Haytham » 28/07/2015, 20:25

Haytham io non sono innamorata di te.

Beh questo lo ipotizzavo...
Ci vuole tempo per tutto!


E solo l'essermi innamorata di te mi spingerebbe a mollare questo viaggio per stare con te e tentare di costruire qualcosa insieme.

... Ah...

Questo non vuol dire che tu non sia un buon motivo per restare: lo sei, saresti capace di sconvolgere la mia vita e sì, un sentimento mi guarirebbe da questo mal d'animo che ultimamente vivo ogni giorno...

Si era appena contraddetta da sola, perché comunque a lei serviva innamorarsi, quindi esente quel sentimento, la sua presenza e il suo impegno nel conquistarla cadeva come possibile valido motivo affinché rimanesse. Probabilmente era quel tipico momento nel quale ci si sentiva dire "Il problema non sei tu, sono io". Haytham sperava di non dovercisi mai trovare, eppure stava succedendo, già, proprio a lui.

Ma il punto è che io non voglio che accada in questo modo.
Non voglio sperare che tu sia quello giusto, provare a frequentarci e se le cose dovessero andare male ritrovarmi al punto di partenza.
Voglio fare questo viaggio per imparare a superare da sola ciò che mi fa star male e tu mi stai chiedendo di rinunciare per te.
Non voglio commettere gli stessi errori...


In pratica per colpa dei problemi causati da altri, ci stava rimettendo lui. Non gli riusciva facile mandare giù tutto, avrebbe voluto controbattere, avrebbe voluto provare ad usare ancora qualche trucco mentale dei suoi, ma non appena Lyra prese le sue mani e se le tolse dal viso, osservandolo con gli occhi lucidi, capì che probabilmente aveva già sbagliato quando quella notte si era permesso di leggerle dentro.

... E questo, per me, lo sarebbe.

... D'accordo, afferrato il concetto.

Che altro aggiungere? Le aveva appena detto che quella era la sua vita e che poteva decidere come preferiva, rimangiarsi la parola sarebbe stato da ragazzini. D'altronde, non ne era innamorato, quindi questo lo spingeva a non voler insistere troppo e prometterle di aspettarla era un azzardo, poiché non era nemmeno detto che tornasse nel Mondo Magico, prima o poi. Già, ma faceva comunque male, perché ci aveva creduto.

Io non ho mai dovuti fare i conti col cuore, né col mondo femminile in generale.
Fin da piccolo studiavo e stavo con gli amici, stavo con gli amici e studiavo.
La mia prima cotta, se così potremmo definirla, è stata dopo i vent'anni, figurati.
Non mi reputo l'individuo più adatto per credere in una relazione, ho molti difetti e la mia vita non è semplice.
Onestamente ho timore nell'affrontare qualcosa così, senza una partenza solida o comunque abituale.
Tu hai le tue limitazioni fornite dal passato, io ho le mie, non ci si può far nulla.
Forse, con questi presupposti, sbaglierei nel vincolarti a me, sbaglierei nel pensare di riuscire a combinare qualcosa di buono.
Però mi fa del male, questo è indubbio.
La differenza sostanziale tra te e me, è che tu hai conosciuto pregi e difetti dell'amore, venendo ferita, io invece sono ancora all'ABC.


Mise le mani in tasca, spostando lo sguardo verso l'orizzonte e il mare, il bellissimo mare che placido ondeggiava cullando la loro conversazione non certo molto piacevole. Che cosa pretendeva da lei? Non doveva mica fargli da balia, sarebbe stato ingiusto e stupido. Magari il suo più grande errore era stato pensare di sopperire senza problemi alla sua scarsa vicinanza con i sentimenti grazie all'impegno. Evidentemente non era così.

Vivo certe emozioni ancora come un bambino.
Perché in fondo il mio approccio è esattamente in quel modo: avvicino la mano al fuoco, perché mi piace, non sapendo che potrebbe scottarmi.
Tu fai bene a seguire i tuoi obiettivi, i tuoi sogni, le tue soluzioni, no, non posso e non devo essere un motivo per interrompere qualcosa che ha il solo ed unico scopo di migliorarti, di ripristinare la tua felicità, di riequilibrare il tuo stato d'animo.
Quasi mi spiace di essere stato un momentaneo ostacolo... Ma posso assicurarti che non era mia intenzione diventarlo.


Sospirò, con gli occhi appena lucidi, incapace di dire o fare altro, perché non ne era minimamente in grado: chi ci si era mai trovato in una situazione simile? Forse il fratello, ma adesso lui non era lì e di certo non poteva aiutarlo. Tornò a guardarla, sorridendo leggermente, un sorriso di circostanza e sofferenza, un sorriso che lui non sapeva di avere e che invece lei probabilmente conosceva perfettamente.

Sei tu l'esperta... Cosa si fa in questi casi?
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Messaggioda Lyra » 28/07/2015, 22:36

... D'accordo, afferrato il concetto.

Aveva ancora gli occhi lucidi, ma questi si asciugarono in pochi secondi grazie al vento che portò via dolcemente le lacrime, permettendo alla cantante di vedere molto più chiaramente di prima. Ora che i suoi occhi erano animati da una luce razionale, però, vide anche con maggior forza quanto le sue parole avessero fatto male all'altro.
Riconosceva i sintomi di una delusione d'amore e anche se Haytham non era innamorato di lei nè l'amava nel profondo, ugualmente stava dimostrando con i suoi sguardi, le sue parole, le sue espressioni quanto stesse male per come erano andate a finire le cose. Socchiuse le palpebre per un millesimo di secondo, perchè lei -da sempre molto empatica ed emotiva nei confronti degli altri- non riusciva a sopportare di aver ferito un altro essere umano e sempre per lo stesso motivo: la sua incapacità di ricambiare i sentimenti altrui.
Era pronta, dunque: era pronta ad andarsene, a salutarlo e a non vederlo mai più, quando le sue parole la bloccarono di nuovo in quel luogo, su quel pontile di legno in mezzo ad una spiaggia deserta.

Io non ho mai dovuti fare i conti col cuore, né col mondo femminile in generale.
Fin da piccolo studiavo e stavo con gli amici, stavo con gli amici e studiavo.
La mia prima cotta, se così potremmo definirla, è stata dopo i vent'anni, figurati.
Non mi reputo l'individuo più adatto per credere in una relazione, ho molti difetti e la mia vita non è semplice.
Onestamente ho timore nell'affrontare qualcosa così, senza una partenza solida o comunque abituale.
Tu hai le tue limitazioni fornite dal passato, io ho le mie, non ci si può far nulla.
Forse, con questi presupposti, sbaglierei nel vincolarti a me, sbaglierei nel pensare di riuscire a combinare qualcosa di buono.
Però mi fa del male, questo è indubbio.
La differenza sostanziale tra te e me, è che tu hai conosciuto pregi e difetti dell'amore, venendo ferita, io invece sono ancora all'ABC.


Mentre parlava, mentre continuava ad avere quell'espressione sul volto -dispiaciuta, affranta, sincera- Lyra sentiva che il proprio cuore batteva ad un ritmo più veloce, cosa che la spinse a portarsi la mano sul petto e ad ascoltare anche con le dita quel piccolo miracolo che stava accadendo.
Haytham la stava emozionando, una cosa che credeva non sarebbe stata possibile se prima non fosse "guarita" dalla sua malattia. Lo guardava e provava l'impulso di stringerlo fra le braccia, di conoscere più a fondo quel ragazzo tanto scatenato, quanto serio e profondo nell'animo.
Probabilmente mostrare quel suo lato tenero aveva fatto scattare qualcosa nella giovane Bennet, che lo fissava completamente rapita e con un sorriso sulle labbra. Non di scherno, sia ben chiaro, nè per pietà: era un sorriso intenerito dalla dolcezza dei sentimenti provati dal Ravnick.

Vivo certe emozioni ancora come un bambino.
Perché in fondo il mio approccio è esattamente in quel modo: avvicino la mano al fuoco, perché mi piace, non sapendo che potrebbe scottarmi.
Tu fai bene a seguire i tuoi obiettivi, i tuoi sogni, le tue soluzioni, no, non posso e non devo essere un motivo per interrompere qualcosa che ha il solo ed unico scopo di migliorarti, di ripristinare la tua felicità, di riequilibrare il tuo stato d'animo.
Quasi mi spiace di essere stato un momentaneo ostacolo... Ma posso assicurarti che non era mia intenzione diventarlo.


Ti ringrazio per averlo capito.

Non tutti ci erano riusciti, non tutti sarebbero stati tanto maturi da accettare una simile scelta di vita per lei. Era davvero un ragazzo d'oro quel Ravnick e lei se lo stava lasciando scappare per inseguire un sogno, il sogno di poter essere apprezzata per ciò che celava dentro di sè.
Che stesse cercando nel luogo sbagliato? Quella domanda sorse spontanea nella Bennet, mentre fissava il ragazzo con gli occhi ancora lucidi e un sorriso che sapeva non esprimere alcuna reale gioia.

Sei tu l'esperta... Cosa si fa in questi casi?

Si metteva una parola fine a quel capitolo. Ci si salutava, magari con un abbraccio. Ci si prometteva reciprocamente di mantenersi in contatto, una promessa che puntualmente sarebbe stata disattesa. E poi ognuno sarebbe andato per la propria strada, con l'amaro in bocca e il pensiero che avrebbero potuto condividere qualcosa di bello ma che per esigenze più forti non avrebbero mai potuto scoprire.
Lyra lo fissò per qualche secondo, indecisa sul da farsi. Il suo cuore aveva ripreso a battere e lei riusciva quasi a sentirlo prendere il sopravvento sul cervello, spingendo la diva a compiere un atto che probabilmente avrebbe lasciato il ragazzo ancora più confuso e stranito di prima.
Avrebbe potuto decidere di chiudere del tutto, lasciandolo andare da solo per la sua strada.
Oppure...

Haytham...

Sussurrò quel nome con voce dolcissima, avvicinandosi di scatto a lui e -se non si fosse tirato indietro- afferando lei questa volta il suo volto per dargli un bacio sulle labbra. Non il bacio di circostanza che gli aveva dato nel deserto, nè quelli che aveva ricambiato -senza troppo sentimento- poco prima.
Era molto più sentito, più voluto, anche più acceso rispetto a quelli dati in precedenza dalla Bennet. Era autentico al cento per cento e in un istante spinse la giovane donna ad abbracciare completamente il MagiArcheologo, assapporando a lungo e intensamente la salsedine sulle sue labbra.

Non è questo ciò che si fa di solito ma... è questo che accade, quando mi lascio andare completamente ai miei sentimenti e uso poco il cervello.
Non pensare minimamente che questo sia stato un bacio dettato dalla compassione: mi offenderesti e sarei capace di chiudere all'istante e per sempre qualsiasi relazione futura con te.
Non so che cosa mi hai fatto ma le tue parole mi hanno fatto sentire come non mi sentivo da tanto tempo. Non sono ancora disposta a rinunciare al mio viaggio, ma sono disposta a trovare un compromesso per venirti incontro, perchè voglio venirti incontro, perchè adesso voglio sapere che tipo di persona sei veramente.
Dammi un mese di tempo. Un mese nel quale ambientarmi, nel quale posso provare a vivere da sola in un altro mondo, dove rimettermi in sesto. E poi, alla fine di quel mese, incontriamoci e vediamo come va.
Potremmo scoprire che non è cambiato niente, che è cambiato tutto, che siamo pronti per qualcosa o che ancora non lo siamo.
Posso farlo... per te.


Ma lui sarebbe stato disposto a farlo per lei?
Lyra non pretendeva nulla dal Ravnick ed infatti lo guardava con dolcezza, con gli occhi lucidi per la commozione, ma consapevole che se avesse rifiutato lo avrebbe accettato, senza discutere.
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Messaggioda Haytham » 29/07/2015, 20:05

Sei tu l'esperta... Cosa si fa in questi casi?

Non sapeva cosa aspettarsi, non sapeva come reagire e non sapeva cosa fare per smorzare quell'attimo di tensione a dir poco suprema.
Il suo cuore batteva forte, vivo di emozioni in contrasto l'una con l'altra, ma tenerlo a bada non era affatto semplice, per questo era necessario che lei desse una direzione a quel dialogo e a quell'incontro, per terminarlo nella maniera adeguata, senza filtri o passaggi intermedi.

Haytham...

Mh?
... !!!


Forse quella era una delle prime volte che una persona lo sorprendeva a quei livelli. Haytham non corrispose immediatamente quel bacio ma in mezzo alle gambe ci fu una reazione quasi immediata. Qualcuno avrebbe potuto davvero biasimarlo? Tuttavia, dopo qualche breve istante, le mani del ragazzo si posarono sui fianchi di Lyra e quell'atto trovò un proprio corrispettivo, intenso e a suo modo quasi romantico.

Non è questo ciò che si fa di solito ma... è questo che accade, quando mi lascio andare completamente ai miei sentimenti e uso poco il cervello.

Io preferirei chiamarlo "Dare un po' di respiro al cuore".

Non pensare minimamente che questo sia stato un bacio dettato dalla compassione: mi offenderesti e sarei capace di chiudere all'istante e per sempre qualsiasi relazione futura con te.

Perché scusa, io non mi potrei offendere, nel caso?
Comunque si vedeva che non lo era, anzi, lo si sentiva, più che altro!


Non so che cosa mi hai fatto ma le tue parole mi hanno fatto sentire come non mi sentivo da tanto tempo.
Non sono ancora disposta a rinunciare al mio viaggio, ma sono disposta a trovare un compromesso per venirti incontro, perché voglio venirti incontro, perché adesso voglio sapere che tipo di persona sei veramente.


... Ok... Questo vorrebbe dire che... ?

Dammi un mese di tempo.

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... Sp-spiegati meglio!

Un mese nel quale ambientarmi, nel quale posso provare a vivere da sola in un altro mondo, dove rimettermi in sesto.
E poi, alla fine di quel mese, incontriamoci e vediamo come va.
Potremmo scoprire che non è cambiato niente, che è cambiato tutto, che siamo pronti per qualcosa o che ancora non lo siamo.


Ma come? Che cacchio era successo? Com'era possibile che avesse cambiato idea da un attimo all'altro? Aveva forse scelto di seguire nuovamente l'istinto e non la testa? Forse aveva trovato una via di mezzo, trascorrere del tempo lontana per ritrovare se stessa e allo stesso tempo tenere una porta socchiusa per lui, in quanto possibile sorpresa sentimentale. Geniale! O meglio, ipotizzava fosse quella la spiegazione.

Posso farlo... per te.

Wow... Allora sono un po' importante.

Quella conversazione stranamente stava iniziando a farsi molto più bella, entusiasmante ed interessante. C'era solo da sperare che non fosse una specie di sogno. Si avvicinò nuovamente a lei e quella volta prese lui l'iniziativa, baciandola mentre annuiva con il capo ed un leggero sorriso speranzoso. Impossibile da credersi ma, stranamente gli scese anche una piccola lacrima. Ecco cosa succedeva con i "bambini".

CHIUSURA DOPPIA
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Messaggioda Melia » 06/11/2015, 22:47

[Resort "Blue Paradise" - 4 Marzo 2111 - ore 9.32]

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Acqua calda al punto giusto, e con questo Sole mi prenderò un'abbronzatura perfetta...

Non c'era niente che non andasse, per Melia Herbert: erano in un autentico paradiso fatto di acqua trasparente, Sole caldo, cielo limpido con un lieve venticello piacevole, sabbia fine... e ovviamente fidanzato da urlo a poca distanza da sé; si poteva chiedere qualcosa di più?
Forse solo una copia della Gazzetta del Profeta: aveva informato Azhad che si sarebbe presa qualche giorno di vacanza con Dylan, chiedendogli di spedirle una copia del giornale magico quando la notizia del suo ultimo "colpo" fosse diventata pubblica, senza però spiegargli cosa esattamente avesse fatto/stava per fare; alla richiesta dell'uomo di fornirgli qualche informazione in più, la Herbert gli aveva risposto che quando il suo piano fosse andato a termine, lui se ne sarebbe accorto senza alcun dubbio... e a giudicare dal gufo che stava planando verso di lei, le cose erano andate esattamente come previsto.
Dylan aveva scelto un posto meraviglioso per passare qualche giorno lontani da tutto e tutti, in quel Resort magico - letteralmente, essendo situato nella zona dell'isola ad uso e consumo dei maghi - dotato di ogni comfort possibile: certo, non costava poco, ma coi i galeoni guadagnati da entrambi, soprattutto grazie alle vendite del Connor al mercato nero, se l'erano potuto permettere senza problemi.
Allungò la mano, così da prendere al volo il giornale lasciato scivolare via dalle zampe del gufo: un sorriso furbo e soddisfatto le velò le labbra nel leggere la prima pagina della Gazzetta, e quella notizia stampata a caratteri cubitali che probabilmente avrebbe fatto tremare molti, gettando scompiglio nell'intero mondo magico... e che invece, ora, stava facendo correre lei verso il fidanzato, con l'aria più felice e spensierata del mondo.

Guarda qui! - esclamò non appena gli fu di fronte, allungandogli il giornale con un'espressione radiosa, dolce, divertita, in pratica assolutamente felice - Visto? Scommetto che in tutto il mondo magico, oggi, i giornali stanno riportando la stessa notizia... e noi siamo qui, in questo piccolo pezzetto di paradiso, fuori da ogni sospetto.
Sono o non sono la mente più geniale che tu abbia mai conosciuto?


Rise, come una bambina, sedendoglisi sulle gambe e catturando la sua bocca in un bacio caldo che sapeva di Sole e di mare, la lingua che gli lambiva il labbro superiore e i denti che, maliziosi, mordevano quello inferiore.

Non ce l'avrei mai fatta senza di te, sei stato indispensabile per la buona riuscita del piano... chi poteva immaginarlo che quei due avessero già in mente di assassinare il Ministro? Ci hanno fatto un gran favore, così nessuno potrà minimamente sospettare di noi...

Ed era limpido come il cielo azzurro sopra le loro teste che quel "nessuno" di cui Melia stava parlando fosse una persona con un'identità ben precisa... Zephyr Kenway, l'unico che si sarebbe potuto insospettire nel leggere della morta improvvisa di una figura così importante per il mondo magico; quello sarebbe stato, probabilmente, il primo vero segreto che la Herbert avrebbe tenuto per sé, senza condividerlo con l'Acuan, ma che altra scelta avrebbe mai potuto avere? Lui non avrebbe mai approvato, probabilmente non avrebbe nemmeno mai capito, al contrario di Dylan, che appoggiava ed accettava ogni sua scelta.

Ti amo tanto... - sussurrò sulle sua bocca, guardandolo dritto negli occhi - Grazie per essere sempre al mio fianco, in ogni cosa che faccio.
Sei unico e speciale, il mio Principe Oscuro...


Perché definirlo "Azzurro", probabilmente, sarebbe stato un po' un insulto.
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Messaggioda Dylan » 07/11/2015, 0:19

"Blue Paradise" Magic Resort Village - 04/03/2111 - 09:34


Meno male che le piace fare il bagno la mattina presto.
Ancora un paio d'ore e avrei dovuto cominciare a spezzare le ossa a qualche guardone di troppo.


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A parte loro, quella mattina in spiaggia non c'era praticamente nessuno.
Da quando aveva cominciato a svolgere più attivamente il lavoro come modella e come diplomatica, Melia aveva cambiato completamente i ritmi e gli orari, svegliandosi molto presto la mattina, facilitando così l'idea di fare colazione assieme quando dormiva da lui, in quanto Dylan era solito essere in piedi già verso le 07:30. Guardarla muoversi tra le onde del mare era uno spettacolo e una sofferenza per le parti basse allo stesso tempo, doveva proprio ammetterlo.
Probabilmente però, quel giorno la Herbert si era svegliata presto più per una sorta di euforia personale che per le solite abitudini imposte dalla carriera.
La loro operazione, andata perfettamente a buon fine, aveva sconvolto l'intero Mondo Magico, riempiendo tutte le testate con la stessa identica notizia: il Ministro della Magia assassinato. Caspita, proprio una bella fortuna andare a prendere due attentatori veri. Dylan poteva giurare di aver visto gli occhi della fidanzata farsi meno opachi nel venire a sapere di quella assurda notizia, spingendola a sorridergli con ancor maggiore felicità. Per lei quella coincidenza significava dover mantenere solo mezza bugia verso Zephyr e non una bugia intera, lei che odiava mentirgli, ma si era trovata costretta a farlo perché minacciata di essere privata del fidanzato qualora non si fosse mossa e non avesse fatto qualcosa di abbastanza eclatante da cogliere l'attenzione del Supremo della Setta dei 12. Un gufo consegnò la testata giornalistica in mano alla Aberrazione dagli occhi gialli, proprio mentre ella si avvicinava all'Alchimista, mostrandole soddisfatta il titolo in prima pagina, orgogliosa di se stessa.

Guarda qui!
Visto?
Scommetto che in tutto il mondo magico, oggi, i giornali stanno riportando la stessa notizia... e noi siamo qui, in questo piccolo pezzetto di paradiso, fuori da ogni sospetto.
Sono o non sono la mente più geniale che tu abbia mai conosciuto?


Assolutamente sì, la più geniale e avvolta in un involucro che farebbe impallidire qualsiasi altra bellezza esistente...

La accolse con un sorriso sereno, quello di qualcuno che non si sentiva minimamente in colpa, ormai malvagio dentro, irrimediabilmente.
Si baciarono, si scambiarono saliva e Dylan la abbracciò con possessione e dolcezza allo stesso tempo, facendo anche scendere le mani sui glutei sodi.
Strinse anche quelli, contento di avere quell'esclusiva sul resto del globo, anzi, il resto del globo tranne uno, purtroppo, ma meglio non pensarci.
Il vento le passava tra i capelli, il corpo emanava un profumo buonissimo e le labbra carnose sapevano di sale.

Non ce l'avrei mai fatta senza di te, sei stato indispensabile per la buona riuscita del piano... chi poteva immaginarlo che quei due avessero già in mente di assassinare il Ministro? Ci hanno fatto un gran favore, così nessuno potrà minimamente sospettare di noi...

Lo sai che ormai riesco a capire quasi tutto di ciò che pensi...
... Zephyr non lo capirà e questo significa che non dovrai preoccuparti di qualche litigata o peggio.


Come ad esempio una rottura dei rapporti, perché era di quello che sicuramente Melia aveva più paura.
Purtroppo, pur desiderando ardentemente una cosa simile, il Connor non l'avrebbe mai sputtanata, sapendo che poi i guai li avrebbe passati lui.
Però era davvero tentato, molto tentato. Non avere più il Kenway tra le palle era un traguardo meraviglioso da pensare, ma impossibile.
Quella era una certezza fortificata anche dal fatto che le uniche volte che Dylan non riusciva a leggerle nello sguardo, era proprio quando gli stava nascondendo che era andata a letto con lui, oppure quando si erano semplicemente baciati con intensità oppure scambiati qualche parole più intensa.
Quel legame tra loro era una vera e propria spina nel fianco, perché c'erano certe volte che, mettendosi in contrapposizione con lui, non si vedeva vincitore.

Ti amo tanto...

Dillo a me...

Grazie per essere sempre al mio fianco, in ogni cosa che faccio.
Sei unico e speciale, il mio Principe Oscuro...


Ahahah... In effetti, giusto Oscuro.

Sorrise più languidamente, tenendola a sé con un tale desiderio inconfondibile: l'avrebbe presa lì, all'aperto, davanti a tutti.

Senti... Vorrei sapere una cosa.
Da quando Ariel è diventata una di noi... Tu e lui avete più...


Non terminò la domanda, ipotizzando che lei ci arrivasse perfettamente da sola.

Dai, non fare la difficile, già mi incazzo di mio quando mantieni i segreti.
Sai perfettamente l'effetto che mi fa la sua fidanzata, per ovvi motivi, eppure ho sempre cercato di non fissarmici troppo.
Apprezza il mio impegno e fammela questa confessione, per una volta...
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Messaggioda Melia » 07/11/2015, 16:20

Assolutamente sì, la più geniale e avvolta in un involucro che farebbe impallidire qualsiasi altra bellezza esistente...

Il sorriso le si ampliò sulle labbra, velato da un alone di soddisfazione, orgoglio e lusinga per i complimenti di Dylan: inutile dire che, per il Connor, nessuna ragazza sarebbe mai stata nemmeno lontanamente paragonabile in bellezza alla Herbert, ma questo non le impediva di considerare le sue parole come del tutto veritiere ed obiettive. Lo baciò con ardore e trasporto, accarezzandogli le spalle larghe e il ventre scolpito leggermente dagli addominali, inorgogliendosi tra sé nell'avere per il fidanzato l'uomo più bello di tutta l'isola.

Lo sai che ormai riesco a capire quasi tutto di ciò che pensi...

In che senso? - provò a domandare innocentemente Melia, fallendo però nel suo intento: Dylan ormai la conosceva troppo bene per non saper leggere tra le righe delle sue parole.

... Zephyr non lo capirà e questo significa che non dovrai preoccuparti di qualche litigata o peggio.

Va bene, hai ragione, è vero... pensavo proprio a lui. - ammise Melia, riflettendo sul fatto che tanto nascondergli da lui già intuita fosse del tutto inutile - Non mi piace proprio l'idea di mentirgli, ma non ho altra scelta... Zephyr non capirebbe mai, non ci proverebbe nemmeno, lo so.
Che poi, se ci pensi bene, in fondo quei due avevano già programmato di uccidere il Ministro, no? Quindi, in un certo senso, forzandoli ad anticipare le loro mosse li ho pure assicurati alla giustizia, quasi quasi il mondo magico dovrebbe ringraziarmi!


Logica contorta di una Herbert ben consapevole dell'assurdità di quanto detto, la quale però guardò Dylan dritto negli occhi quasi sfidandolo a ribattere alle sue affermazioni e, di conseguenza, farle nascere sul viso un broncio assolutamente delizioso ma capace di rimanere tale per ore ed ore di fila.

Ahahah... In effetti, giusto Oscuro.

Gli fece una linguaccia, tornando appena poco più seria quando il Connor sembrò voler prendere in esame un argomento meno scherzoso e superficiale.

Senti... Vorrei sapere una cosa.
Da quando Ariel è diventata una di noi...


Mh?
Continua!


Tu e lui avete più...

Lo fissò per qualche istante in silenzio, non perché non avesse compreso la sua domanda - non era stupida - ma perché sembrava ben poco propensa a dargli una risposta.

Dai, non fare la difficile, già mi incazzo di mio quando mantieni i segreti.
Sai perfettamente l'effetto che mi fa la sua fidanzata, per ovvi motivi, eppure ho sempre cercato di non fissarmici troppo.


Diciamo anche che non hai mai potuto fissartici troppo: non la vedi mai da sola, e poi lei di suo sembra odiarci a morte...

Replicò Melia, con un lieve sbuffo infastidito: la Jiménez sembrava decisa a non avere alcun rapporto con lei e Dylan solo perché non facevano i "buoni" come lei e questo, se da una parte aveva tranquillizzato Melia sull'impossibilità che qualcosa di fisico potesse nascere tra lei e il fidanzato, dall'altra aveva portato Zephyr ad allontanarsi da lei.

Apprezza il mio impegno e fammela questa confessione, per una volta...

... no, non abbiamo più combinato niente.
A me piacerebbe solo per dimostrarle che rispetto al passato non è cambiato nulla, ma Zephyr...
- scosse il capo e fece spallucce, in un gesto sbrigativo - Credo si senta ancora in colpa per quanto le sia successo, e poi ora Ariel gli da' tutto ciò che desidera, compresa un'alchimia chimicamente alterata... almeno da quello che dice lui.

Si vedeva quanto fosse infastidita, non tanto, paradossalmente, per il non poter più fare sesso con lui, quanto perché ciò stava a sottolineare l'immenso potere che la Jiménez aveva sul biondo.

Non parliamo più di loro, non voglio rovinarmi la giornata.
Cambiamo argomento, ad esempio...
- si fermò un attimo a pensare, notando una coppia che camminava lungo il bagnasciuga, mano nella mano, con due fedi scintillanti alle dita - ... quando ci sposiamo?
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