Poteva ignorare quale fosse il reale motivo che aveva spinto
Julie a giungere in Inghilterra, ma ormai le era chiaro, o almeno credeva che lo fosse, il motivo per cui l’aveva fermata all’interno del negozio Raccontarle i dettagli della sua vita intima con Lucas, di come ai due piacesse comportarsi sotto le coperte, dei ruoli che ricoprivano e perché no delle perversioni che sfogavano l’uno sull’altro. E anche se non era certa che rientrasse nei suoi piani spingerla a interrogarsi su quanta verità ci fosse nelle sue parole e a confrontare quegli scampoli scabrosi con la sua esperienza personale, non riusciva a impedirsi di farlo. Ascoltava quindi attentamente ogni singola parola che l’altra pronunciava, sforzandosi di mantenere un’espressione distaccata, provando ad attaccarla anche, dandole dell’attrice, ma vedendo il suo colpo misero non solo venir parato ma anche rimandato al mittente con dovizia di particolari.
Oh, sì... e lui adorava farmi recitare.
Mio Signore, ma cosa fate...
Non potete, se vostra moglie ci scoprisse... ah, vi prego, non toccatemi in quel modo...Perfetta. Era stata praticamente perfetta, tanto che probabilmente i babbani le avrebbero dato l’Oscar per la recitazione e questo non poteva che aumentare il senso di fastidio, anzi no l’odio vero e proprio, che Tisifone stava imparando a nutrire nei suoi confronti. Ma ciò che le diede più fastidio di tutto fu il brivido di eccitazione che, come una piccola scintilla, era divampata dentro di lei al pensiero di essere lei quella donzella indifesa in balia dell’uomo cattivo.
Gradualità… Si ricordò la Divinante, reprimendo il brivido e i ricordi, non tutti piacevoli, che si era portato dietro. Aveva quindi provato a ribattere, di nuovo, a tono ma a quanto sembrava Julie aveva sempre la risposta pronta per tutto.
Oh, ma se non si può essere un po' p*****e col proprio uomo, allora con chi lo si dovrebbe essere?Sospirò tra lo stanco e l’annoiato a quel commento, perché per lei, abituata a dare importanza alle sfumature, c’era un abisso tra il comportarsi come una sgualdrina con il proprio uomo e l’essere trattata come tale. Un abisso che però non aveva alcuna intenzione di stare lì a spiegare a qualcuno che non credeva avrebbe compreso, ma che anzi avrebbe trovato di sicuro il modo di rigirarle le sue parole contro.
Amarti...Le mani di Tisifone si strinsero con forza attorno alla stoffa del vestito che si era dimenticata di stare accarezzando, per tenerle a bada e evitare di dare scandalo all’interno del negozio prendendo a schiaffi una cliente. Poteva sopportare in maniera abbastanza i racconti scabrosi ma non riusciva a mantenere lo stesso contegno quando vedeva trattare in quel modo la cosa più preziosa che aveva al mondo: l’amore di e per Lucas.
Ma lui non ti ama.
Come può amare una donna insicura e paranoica, che probabilmente non sa nemmeno cosa piace al suo uomo?Schitat’, djevuska, schitat’
(Conta ragazza conta)Si disse in russo, a dimostrazione di quanto quelle parole l’avessero sconvolta interiormente, colpendo il bersaglio con una facilità sorprendente, come se potesse leggerle dentro. Quello che più la spaventava non era il non conoscere tutte le sfumature delle perversioni di Lucas, visto che era certa che con il tempo il suo uomo non avrebbe avuto alcun segreto per lei sotto le coperte o nei camerini, ma il fatto che alla fine si sarebbe stancato del suo pessimo carattere.
Sai, sembri tanto frigida e castigata... e solitamente a letto le persone così sono quelle che amano dominare, per sfogare i loro istinti repressi.Giusto e sbagliato allo stesso tempo il commento di Julie, che in ogni caso passò praticamente inascoltato alle orecchie di Tisifone, ancora suo malgrado concentrata sulla sua cattiveria precedente. Perché tenere in ogni circostanza il controllo di sé e cercare di estenderlo anche a ciò che la circondava, alla fine era qualcosa di logorante e quindi al sicuro nei propri alloggi Tisifone preferiva lasciarsi andare, affidare a qualcun altro il controllo e limitarsi a essere se stessa. E così si tornava, come in un Uroboro infinito al punto di partenza: poteva i suoi innumerevoli difetti caratteriali essere sminuiti dall’amore che Lucas provava per lei?
Si stancherà presto di te, e lo sai perché?
Perché non sai prenderti cura della parte più oscura di lui, non sai cullarla a dovere per farla sfogare nell'intimità e renderlo quell'angelo che è ogni giorno col mondo.Imparerò!Era questa la risposta che le stava prudendo sulla lingua ma che non avrebbe mai pronunciato, neanche sotto Cruciatus e non perché il suo orgoglio non le avrebbe mai permesso di dare ragione a Julie, o almeno non solo. Come avrebbe fatto a imparare qualcosa di cui ignorava l’esistenza? Come poteva scoprire se e quanto sarebbe dovuta scendere a compromesso con se stessa per soddisfare Lucas se non era a conoscenza di questo suo lato oscuro? Era convinta che il loro rapporto avesse raggiunto una sorta di equilibrio armonico perfettibile, ma forse si sbagliava visto che sembrava che ignorava ancora alcuni lati della sua personalità. Certo poteva anche essere che Julie stesse mentendo, ma la serietà con cui aveva pronunciato quell’ultima frase le diceva che era stata sincera. E questa certezza non fece altro che ingenerare in lei un altro dubbio: perché non gliene aveva mai neanche accennato? Era davvero soddisfatto della loro intimità o si stava solo accontentando, per chissà quale motivazione a lei oscura?
Perché si sta solo divertendo con te… quindi che senso ha metterti a conoscenza di ogni suo desiderio?Perfida e cattiva la voce di Demetri le rimbombò nella mente, non facendo altro che gettare la babbana benzina sul fuoco dei dubbi che Julie aveva appena acceso in lei.
Ti lascio proseguire il tuo shopping in pace, sono sicura che saprai scegliere il vestito più... adatto.
Salutamelo appena lo vedi, digli... che il suo piccolo fiorellino è tornato da lui.Non le rispose, non la fermò, anzi per quel che ne poteva sapere l’americana, Tisifone poteva anche non averla sentita, tanto leggero era il respiro e immobile le sue membra. Qualcuno a conoscenza del suo dono avrebbe persino potuto pensare che fosse in trance, e in un certo senso così era. La donna era sprofondata nei recessi più profondi del suo essere per cercare di impedire di accartocciarsi su se stesse, soffocata dai dubbi. Solo quando il rumore della porte del negozio che si apriva e si chiudeva avesse raggiunto il suo orecchio, Tisifone si sarebbe concessa di esalare un enorme respiro e smaterializzarsi seduta stante lontano dalla folla del sabato pomeriggio per andare a rifugiarsi nell’unico posto in cui, a dispetto di tutto, sapeva di essere al sicuro e dove avrebbe potuto dare libero sfogo alla frustrazione che minacciava di esploderle in petto. Julie aveva appena fatto il miracolo: Tisifone tornava a casa.
[FINE]