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Per i negozi...

Messaggioda Jorge » 29/06/2014, 20:16

[Metà Agosto 2108 – Diagon Alley – Sabato – ore 10.30]


Posso ir com você?
(Posso venire?)


Não.
(No.)


Por favor?
(Per favore?)


Não.
(No.)


Por quê?
(Perché?)


Porque se você tentar atravessar o revestimento da parede de tijolos de cinzas.
(Perché se provi ad attraversare il muro di mattoni finisci in cenere.)


Você está brincando ...?
(… Stai scherzando?)


Talvez, mas isso não significa que você pode vir comigo. Vejo você mais tarde para o almoço, você tenta não perder em Londres.
(Forse ma questo non vuol dire che tu possa venire con me. Ci vediamo più tardi per pranzo tu cerca di non perderti per Londra.)


Questo scambio di battute era avvenuto circa mezz’ora prima nella camera dell’ostello che Jorge condivideva con il suo ormai maggiorenne cugino e aveva lasciato il portoghese con un po’ di amaro in bocca, come ogni qualvolta una stupida postilla a uno stupido regolamento in vigore caso mai dall’anno mille gli rammentava il peso di dover tenere separati i suoi due mondi. Il libro sugli usi e costumi del Mondo Magico che la Bennet gli aveva chiesto di imparare a memoria insieme al regolamento di Hogwarts si era dimostrato un’enorme fonte di informazioni e curiosità di cui ignorava l’esistenza e di cui non sempre comprendeva la logica, come per esempio il divieto ai babbani di andare a Diagon Alley anche se accompagnati da un mago. Senza quella istruttiva lettura, infatti, Jorge avrebbe tentato tranquillamente di attraversare il varco al Paiolo Magico in compagnia di Xavier come aveva fatto gli anni precedenti insieme ai suoi genitori – cosa permessa ovviamente perché nessuno avrebbe mai potuto pensare che degli undicenni natibabbani venissero lasciati andare in giro da soli per qualsiasi via magica o babbana che fosse. In realtà ormai a sedici anni compiuti avrebbe potuto compiere il viaggio fino a Londra per gli acquisti della scuola anche da solo ma non aveva saputo resistere alla faccia da cucciolo bastonato che suo cugino aveva esibito per ben una settimana, soprattutto perché difficilmente gli si sarebbe presentata in futuro la possibilità di fare un viaggio in Inghilterra.

Ohhhh… Basta. Lui sopravviverà e io riuscirò a fare le mie compere in santa pace senza dovermi fermare ogni mezzo secondo perché qualcosa l’ha lasciato a bocca aperta.

Borbottò poco convinto, lasciandosi alle spalle il passaggio magico e fermandosi lui stesso ad ammirare il via vai di maghi e streghe che affollavano la strada magica più famosa della Gran Bretagna con una luce di meraviglia e sorpresa nello sguardo quasi identica a quello che aveva avuto quando vi aveva messo piede per la prima volta a undici anni. Scrollò il capo sbuffando in maniera autoironica per poi infilare le mani nelle tasche dei pantaloni verde militare che indossava, l’anello della sfinge che teneva al pollice destro che strusciava sul legno della bacchetta, – aveva optato per un abbigliamento babbano leggero vista la calura estiva completo di t-shirt mimetica giromanica e scarpe da tennis - e dare inizio al giro di ricognizione prima di andare alla Gringot per cambiare i soldi babbani in galeoni. Oltre alle nuove divise scolastiche – perché quelle vecchie ormai gli andavano un po’ piccole – voleva comprare anche alcuni libri sulle Pozioni e sull’Animagia, un volatile personale, alcuni dolci da portare a Xavier per farsi perdonare e perché no vedere se qualche negoziante era in cerca di un aiutante part – time per i periodi di vacanza. Per poter diventare assistente della Bennet aveva dovuto lasciare il lavoro da Madama Lemourt e se a livello teorico il distacco non era stato poi così traumatico come aveva pensato – forse perchè aveva evitato di tirare in ballo la predica ricevuta sul voodoo limitandosi a sostenere che con l’avvicinarsi dei M.A.G.O. avrebbe dovuto passare più tempo possibile sui libri - su un piano prettamente materialistico si era fatto sentire piuttosto forte.

Ho già rinunciato all’idea di avere una scopa tutta mia non posso rinunciare anche a un gufo o a qualche libro…


Mormorò tra sé, spostando la borsa che portava a tracolla di lato, lo sguardo che saettava da una parte all’altra della strada, da una vetrina all’altra, alla ricerca di un fantomatico cartello o qualsiasi cosa venisse usato nel Mondo Magico per segnalare che un negozio era in cerca di un aiutante. La prima mezz'ora trascorse così, in maniera infruttuosa, in un lento trascinarsi per le vie della cittadina magica con il terrore che la crisi economica che stava imperversando nel Mondo Babbano avesse in qualche modo influenzato anche quello Magico che si faceva sempre più strada dentro di lui.

Per la pancia del Frate Grasso... non è possibile!

Esclamò a un tratto, bloccandosi nel bel mezzo della strada e finendo per ricevere spintoni e maledizioni da buona parte del resto dei passanti. A pochi passi da lui messo in bella vista - ok forse non proprio così in evidenza ma per lui era come se fosse un cartellone al neon babbano con tanto di freccia luminescente - in un angolo della vetrina del Tribal Studio vi era un vecchio e logoro avviso per la ricerca di un commesso part - time.

Sarebbe... sarebbe... oh Merlino sarebbe perfetto!

Mormorò esterrefatto, avvicinandosi con passo malfermo al negozio. Era uscito dal Paiolo Magico intenzionato ad accettare qualsiasi tipo di lavoro, anche fare da manichino a un negozio di abbigliamento femminile, e invece gli si stava prospettando l'ipotesi di andare a lavorare in un campo che sentiva abbastanza affine a se stesso. Probabilmente non avrebbe dovuto fare altro che lucidare il bancone e accogliere i clienti ma già lo stare in mezzo a prodotti alchemici così complessi, respirarne gli effluvi e caso mai sbirciarne i processi di preparazione avrebbe arricchito la sua conoscenza in quella materia che lo affascinava quasi tanto quanto Pozioni.

Buon giorno, c'è nessuno?

Disse quindi, spingendo la porta d'ingresso, le orecchie sature del battito furioso del suo cuore per accorgersi se ci fosse o meno una qualche campanellina che, suonando, segnalava il suo ingresso.

Io... sarei qui per il cartello...

Aggiunse titubante, guardandosi intorno senza però azzardarsi ad allontanarsi troppo dalla porta, sperando in cuor suo che il cartello fosse recente e no, come sembrava dal suo aspetto, vecchio di secoli e dimenticato lì in vetrina.

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Messaggioda PnG Staff » 27/08/2014, 22:37

Interno Tribal Studio - Ore 11:05 - Metà Agosto

Questo tatuaggio è venuto una bombarda!

Eheheh, modestamente signorina, modestamente!

Lei è un vero artista!

Mah, che vuol farci, quando uno è portato... E' portato!

Allora, ecco qui i suoi 600 Galeoni, grazie dello sconto...

Oh beh, si figuri, in fondo se ricorda, mi aveva detto che in cambio di uno sconto, forse, io e lei... Mh?

Ah... Si, giusto, l'uscita a cena...

Eeeeeeesatto!

Ecco, sa, vede... Io... Avrei, si avrei trovato un fidanzato nel frattempo, mi dispiace!
Arrivederla e grazie ancora, a presto, salve!


Ma ma ma ma... Ehi!
... Uff!


Ogni volta la solita storia: la cliente fa gli occhi dolci, assicura un piccola appuntamento per 200 Galeoni in meno e come sempre poi, caso strano, aveva la scusa pronta per rimangiarsi tutta. Che poi, almeno le cambiassero ogni tanto, trovandone di nuove, non sempre un'unica e sola!
Magari una malattia venerea, il complesso di inferiorità verso il maschio alpha, un ciclo mestruale perpetuo o l'essere in realtà transessuali.
Niente, ogni volta, caso strano, sbucava fuori il fidanzato appena arrivato di turno... Che pazienza che ci voleva.
Duncan Roberts, finito l'ennesimo lavoro e beccato l'ennesimo due di picche, tornò a sedersi al suo posto, afferrando la rivista settimanale sull'Hard Rock magico e gli articoli sulle nuove tendenze dell'universo giovanile: necessitava di aggiornarsi di continuo in modo da offrire tatuaggi sempre più all'avanguardia e che rendessero il giusto guadagno mensile. Vestito con una camicia estiva a maniche corte azzurra e dei pinocchietti di tela color crema, il ragazzone si stappò una lattina di tè freddo al limone, sorseggiando di gusto sfogliando tra le pagine, nel più completo silenzio, quando ad un tratto la porta si aprì nuovamente e all'interno del negozio si presentò un ragazzetto adolescente...

Buon giorno, c'è nessuno?

Piacere... Nessuno!
Come posso aiutarti bello?


Immagine

Io... sarei qui per il cartello...

Cartello?
... Oh si giusto, il posto di collaboratore part time, mi ero dimenticato di toglierlo!


Gli serviva una persona in più nel periodo primaverile perché solitamente i ragazzi si tatuavano prima dell'arrivo dell'Estate, ma non aveva fatto domanda nessuno e per quello Duncan lo aveva lasciato lì come un fesso. Osservando la probabile espressione affranta del nuovo giunto però, il proprietario del negozio non se la sentì di mandarlo via, in fondo mancavano poche settimane all'autunno e possibilmente la ruota degli affari avrebbe ripreso a girare a favore del "Tribal Studio", calcolando che era l'unico negozio simile in tutta la Londra magica.
Chiuse il giornale, posandolo nel cassetto del bancone, dando un'ultima bevuta al tè prima di avvicinarsi al ragazzo e dargli una pacca sulla spalla.

Animo animo!
Tranquillo, forse avrei messo lo stesso cartello intorno a metà Settembre, quindi al massimo, se vuoi, puoi fare ugualmente il colloquio e poi partire con l'occupazione dal periodo autunnale, che ne dici?


Un bell'occhiolino a Jorge, prima di continuare col discorso.

Intanto dimmi qualcosa di te!
Nome, cognome, dove studi, quanti anni hai e soprattutto: perché vuoi fare questo lavoro?
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Messaggioda Jorge » 28/08/2014, 17:43

Piacere... Nessuno!

E grazie alla Trama non mi chiamo Polifemo!

Ribattè d’istinto Jorge ridacchiando, ricreando involontariamente un vecchio scambio di battute che lui e alcuni amici avevano “inventato” due estati prima dopo aver scoperto l’esistenza dell’Odissea ed essere stati costretti a studiarla. In realtà era stato grazie a un corso accelerato di Xavier che era riuscito a stare al passo con gli altri, senza rovinarsi le vacanze né dimostrarsi più strano di quello che tutti credevano. Il portoghese impiegò ben due secondi per rendersi conto che quel ragazzone dall’aria simpatica non era uno dei suoi amici – anche se si vestiva come loro – ma il suo, si sperava, futuro datore di lavoro. Così quando l’altro sorridente gli chiese:

Come posso aiutarti bello?

Tutta la sua sicurezza e allegria erano evaporate lasciando il posto a una sua caricatura balbettante e insicura che a mala a pena riuscì a formulare una frase di senso compiuto.

Cartello?
... Oh si giusto, il posto di collaboratore part time, mi ero dimenticato di toglierlo!


Ah!

Quella sillaba carica di delusione fu l’unica cosa che il Delfino riuscì a pronunciare mentre la postura del suo corpo si adattava al suo nuovo stato d’animo: spalle inarcate leggermente all’indietro e testa inclinata in avanti ciondolante. Per un attimo aveva davvero creduto di essere riuscito a trovare la soluzione a tutti i suoi problemi in breve tempo e per di più in un posto simile. Era così immerso in quel momento di autocommiserazione da non accorgersi che il ragazzo gli si era avvicinato così quando avvertì la pacca sulla spalla fece un saltello sul posto, più sorpreso che spaventato.

Animo animo! – l’ombra di un sorriso comparve sul suo viso adolescenziale, contagiato probabilmente da quello di Duncan - Tranquillo, forse avrei messo lo stesso cartello intorno a metà Settembre, quindi al massimo, se vuoi, puoi fare ugualmente il colloquio e poi partire con l'occupazione dal periodo autunnale, che ne dici?

Che mi sembra un’ottima idea!

Confermò riacquistando parte della sua sicurezza e soprattutto del suo buon umore. Sua madre gli diceva sempre che pensare negativo era un modo sicuro affinchè tutto andasse a rotoli e quello era un ottimo momento per mettere alla prova le sue parole.

Intanto dimmi qualcosa di te!
Nome, cognome, dove studi, quanti anni hai e soprattutto: perché vuoi fare questo lavoro?


Mi chiamo Jorge Alvares, sono portoghese, ho sedici anni e frequento il sesto anno alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts e il motivo per cui vorrei fare questo lavoro è…

Si bloccò per un secondo, trovandosi a corto di parole e soprattutto di quella che poteva essere una buona motivazione per essere assunto. Si era lanciato nella ricerca di un nuovo lavoro senza pensare troppo a cosa avrebbe dovuto dire o fare per ottenerlo, spinto dal bisogno di soldi, e le sue esperienze passate non gli erano di grande aiuto in quel momento. Al di là di stupidi lavoretti a scaricare casse al mercato, quella con Madame Lemourt era stata la sua prima vera esperienza lavorativa ma lì era stato relativamente semplice avere il posto: a lui servivano degli ingredienti che non poteva pagare e a lei serviva un garzone tuttofare che lavorasse anche la notte a una paga minima. Adesso invece cosa si poteva inventare per invogliare il tatuatore ad assumerlo?

Le bugie hanno sempre le gambe corte.

Gli ricordò la sua coscienza che per l’occasione assomigliava pericolosamente alla voce della Bennet.

… perché ho bisogno di soldi. – confessò quindi con l’aria combattuta di chi temeva di aver detto una fesseria, per continuare subito dopo -Ma non sono uno sprovveduto come potrebbe sembrare. A Lisbona per un paio di estati ho lavorato come commesso in un negozio di… pozioni e oggetti magici – meglio evitare di menzionare il voodoo vista la reazione della docente di Pozioni – quindi sono come trattare con i clienti e tenere un negozio o un laboratorio in ordine… In più a Hogwarts sono l’assistente della docente di Pozioni quindi in linea generale conosco molti composti potenzialmente nocivi o pericolosi e dovrei riuscire a stare in loro presenza senza combinare guai… Non ho mai fatto un tatuaggio in vita mia ma con il disegno non me la cavo malissimo [Talento(A)/14] e sono uno che impara in fretta - giusto per mettere in chiaro che era disposto a fare qualsiasi cosa di cui l'altro avesse avuto bisogno. Un respiro per prendere aria e scacciare la fastidiosa sensazione di starsi comportando come la sua sorellina e cioè un tornado parlante – Senta ammetto che quando sono arrivato a Diagon Alley stamattina ero pronto ad accettare qualsiasi tipo di lavoro ma stare qui… bè sarebbe il massimo – e gli occhi gli brillavano mentre lasciava vagare lo sguardo per il negozio – Io ho impiegato un anno per ottenere una versione modificata della Pozione Rinforzante e l’effetto non dura più di mezz’ora qui invece siete riusciti a creare qualcosa che interagisce con la Trama di ogni individuo in maniera permanente… E poi forse in un negozio del genere riuscirei anche a rimorchiare qualcuno…

Aggiunse con un tono leggermente più basso ma non abbastanza da impedire all’altro, ancora accanto a lui di sentirlo.

Ops! Forse questo non dovevo dirlo.

Si portò una mano davanti alla bocca e arrossì furiosamente per la pessima figura fatta. Ma che ci poteva fare lui se era un ragazzo in piena tempesta ormonale?

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Messaggioda PnG Staff » 29/08/2014, 21:57

Il ragazzo mostrò fin da subito una bella simpatia, dote che Duncan apprezzava moltissimo nel prossimo.
Mai e poi mai avrebbe voluto nel suo negozio come assistente un musone o un tipo con poca elasticità mentale ed anche emotiva.
In tal caso, Jorge si presentò molto bene, dando un'impressione positiva e spingendo quindi il proprietario a fare qualche domanda in più, così da conoscerlo il meglio possibile e capire soprattutto perché fosse così tanto intenzionato ad entrare in quel posto come lavoratore.

Mi chiamo Jorge Alvares, sono portoghese, ho sedici anni e frequento il sesto anno alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts e il motivo per cui vorrei fare questo lavoro è…

Rullo di tamburi...

… perché ho bisogno di soldi.

Oh...
... Wow!


Ma non sono uno sprovveduto come potrebbe sembrare.
A Lisbona per un paio di estati ho lavorato come commesso in un negozio di… pozioni e oggetti magici quindi sono come trattare con i clienti e tenere un negozio o un laboratorio in ordine… In più a Hogwarts sono l’assistente della docente di Pozioni quindi in linea generale conosco molti composti potenzialmente nocivi o pericolosi e...


Eccetera eccetera eccetera.
Mentre il ragazzo parlava, Duncan lo osservava con un sorriso abbastanza sorpreso e colpito.
Di certo la sincerità e l'essere diretti facevano parte delle doti migliori di quel giovane studente di Hogwarts ma non era importante solo questo.
Il fatto che fosse l'assistente della docente di Pozioni la diceva lunga, inoltre possedeva una piccola esperienza lavorativa anche se poca dimestichezza (per il momento) con il disegno magico su pelle.

E poi forse in un negozio del genere riuscirei anche a rimorchiare qualcuno…
Ops! Forse questo non dovevo dirlo.


Ahahahah!
Niente peli sulla lingua, adolescenza esplosiva e tanta voglia di mettersi in gioco... Ottimo ottimo!
Vieni, accomodati su questo sgabello.


Se ne tornò dietro al bancone, mentre lasciava che il Delfinazzurro prendesse posto proprio di fronte ad esso.
Avvicinò ad entrambi una ciotola di vetro con dentro caramelle e cioccolatini (la sua droga personale sul lavoro) e nel contempo afferrò uno schedario dal quale prese dei moduli da compilare ancora vuoti. A seguito, tuffò la punta di una penna di piuma in un calamaio di inchiostro blu scuro e senza attendere ulteriormente, si mise a fargli qualche altra domanda, spuntando caselle e segnando in appositi spazi.

Fascia oraria preferita per il lavoro?
... Ok.
Hai una assicurazione sanitaria?
... Benissimo.
Il corpo docente di Hogwarts approverebbe la tua eventuale assunzione?
... D'accordo.
Sei allergico a sostanze alchemiche quali l'N707, il C821, il K419 e il T668?
... Uhm, mi raccomando fai qualche esame al riguardo eh!?
Le ragazze da rimorchiare le preferisce more, biondo o rosse?
... Eheheh, tranquillo, non è una risposta obbligatoria!


Con un ghigno divertito e simpatico, Duncan Roberts ripose il foglio nello schedario, chiudendo il tutto nel cassetto di fronte del bancone.
Prese un altro sorso di tè freddo, scartando una caramella gommosa alla ciliegia e fragola, riflettendo attentamente sul da farsi.
Non era semplice decidere se assumere il giovane volenteroso o meno, la paga forse non sarebbe stata molto alta ed in più c'erano da calcolare gli eventuali intoppi sul lavoro: la clientela avrebbe accettato un assistente non maggiorenne? C'era da fidarsi a lasciargli le chiavi del negozio?
Si poteva tentare con un periodo di prova, senza alcuna chiave. In effetti a quello non aveva pensato!

Allora, mi serve di sapere una cosa importante.
Saresti disposto ad effettuare un corso mensile di disegno artistico fino alla fine di Settembre?
Ti darei io il nome dell'Accademia dove andare ed il costo totale si aggirerebbe intorno ai 100 Galeoni.
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Messaggioda Jorge » 31/08/2014, 17:27

Aveva scelto la strategia giusta - la completa e totale sincerità a costo di apparire banale - almeno a giudicare dal sorriso che era comparso sul viso del suo -si sperava - futuro datore di lavoro e così, galvanizzato da quel piccolo successo, si era lasciato completamente andare con commenti entusiastici sulla genialità del lavoro svolto in quel luogo e sulla possibilità di poter rimorchiare qualche bella ragazza. Di certo la clientela di un negozio di tatuaggi doveva essere molto più giovanile e simpatica di quella che aveva avuto il dispiacere di incontrare nel negozio di Madame Lemourt. Per quanto volesse apparire spontaneo però si pentì subito di aver rivelato quel particolare desiderio non propriamente professionale finendo per arrossire come un peperone sia per l'imbarazzo che per la paura di aver rovinato tutto.

Ahahahah!
Niente peli sulla lingua, adolescenza esplosiva e tanta voglia di mettersi in gioco... Ottimo ottimo!


Davvero?

Si lasciò sfuggire, riportando immediatamente le mani lungo i fianchi e guardando l'altro con una espressione sorpresa e sorridente.

Vieni, accomodati su questo sgabello.

Non se lo fece ripetere due volte e in un batter d'occhio si trovò seduto di fronte al bancone a spostare uno sguardo goloso sulla ciotola di caramelle e uno preoccupato sul foglio di pergamena che l'altro aveva preso. Sperando di non dover rispondere a domande troppo complesse che gli avrebbero fatto fare la figura dell'idiota, prese un cioccolatino e si apprestò a rispondere a qualsiasi domanda in maniera il più possibile completa e sincera.

Fascia oraria preferita per il lavoro?...

Non ne ho. All'altro negozio lavoravo anche di notte, basta che riesca a ritagliarmi del tempo congruo per studiare.

Ok. Hai una assicurazione sanitaria?...

Si. L'ho fatta in Portogallo ma dovrebbe valere ovunque.

La vecchia strega del voodoo aveva insistito così tanto da farsi carico lei delle spese.

Benissimo. Il corpo docente di Hogwarts approverebbe la tua eventuale assunzione?...

Rimase in silenzio per un attimo chiedendosi perché avrebbe dovuto chiedere il permesso agli insegnanti per trovarsi un lavoro. Subito dopo si ricordò della reazione della Bennet alla notizia che lavorava in un negozio di voodoo e allora la domanda assunse tutto un altro senso.

Non lo so. Pensavo di mandare un gufo alla Preside - e alla Bennet aggiunse mentalmente- non appena avrò capito cosa dovrò fare.

D'accordo. Sei allergico a sostanze alchemiche quali l'N707, il C821, il K419 e il T668?...

Non lo so, non ho mai fatto delle prove allergiche su sostanze alchemiche.

Uhm, mi raccomando fai qualche esame al riguardo eh!?

Un cenno del capo veloce, mentre si appuntava mentalmente di chiedere a qualcuno dove avrebbe potuto fare quel tipo di analisi.

Le ragazze da rimorchiare le preferisce more, biondo o rosse?...

Sgranò gli occhi a quella domanda non tanto perché personale quanto perché gli erano scorsi davanti agli occhi il viso della sua sorellina com'era quando si erano conosciuti, quindi rossa, e quello di Kelly .

Eheheh, tranquillo, non è una risposta obbligatoria!

Scosse il capo sorridendo imbarazzato mentre si riproponeva per l'ennesima volta di allargare la cerchia delle sue conoscenze femminili prima di impazzire del tutto e dover essere ricoverato al San Mungo.

Allora, mi serve di sapere una cosa importante.-si fece subito attento relegando i suoi problemi ormonal/sentimentali a un momento più consono.- Saresti disposto ad effettuare un corso mensile di disegno artistico fino alla fine di Settembre? Ti darei io il nome dell'Accademia dove andare ed il costo totale si aggirerebbe intorno ai 100 Galeoni.

Dopo quella domanda il silenzio calò nel negozio interrotto solo dalle dita di Jorge che tamburellavano sul bancone una vecchia canzone portoghese, vezzo quello che aveva preso anni prima e che lo aiutava a riflettere. E in quel momento aveva molto da riflettere perché di certo non poteva dare una risposta frettolosa e poco ragionata solo per ottenere il posto. Avrebbe dovuto fare economia e una piccola colletta in giro per pagare il corso ma era fiducioso di racimolare l’intera somma se avesse avuto la certezza di poter restituire fino all'ultimo zellino/centesimo ma per il resto?

Se mi assicura che dopo il corso mi assume posso trovare i soldi necessari per pagare l'Accademia ma posso seguire il corso solo se si trova a Londra o al massimo in Portogallo e solo fino al 31 di Agosto. Il primo Settembre devo tornare a scuola quindi se é a frequenza obbligatoria la vedo difficile. Posso chiedere alla Preside il permesso di presentarmi con un mese di ritardo, ma non so se acconsentirà. - inoltre doveva anche vedere se la Pozionista gli avrebbe conservato il posto di Assistente se avesse perso un intero mese di lezioni -Invece non avrei alcun problema a trovare il tempo per fare i compiti e spedirli in tempo via gufo se fosse possibile.

Aveva parlato con un tono serio e dispiaciuto perché si stava lentamente rendendo conto di quanto irrealizzabile fosse il suo desiderio di lavorare lì.

Posso farle una domanda? - chiese dopo un attimo e una volta ottenuto il permesso continuò - Se mi dovesse assumere quali sarebbero le condizioni? Cioè quando dovrei lavorare, che mansioni dovrei svolgere e per quale compenso?

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Messaggioda PnG Staff » 05/09/2014, 21:11

Se mi assicura che dopo il corso mi assume posso trovare i soldi necessari per pagare l'Accademia ma posso seguire il corso solo se si trova a Londra o al massimo in Portogallo e solo fino al 31 di Agosto.

Uh... E come mai?

Il primo Settembre devo tornare a scuola quindi se é a frequenza obbligatoria la vedo difficile.
Posso chiedere alla Preside il permesso di presentarmi con un mese di ritardo, ma non so se acconsentirà.
Invece non avrei alcun problema a trovare il tempo per fare i compiti e spedirli in tempo via gufo se fosse possibile.


Ah certo certo, cavoli, è così tanto tempo che ho finito di studiare che certe cose mi passano di mente!
Non ti preoccupare, la frequenza non è obbligatoria, almeno per il 50% delle lezioni.
Dovrai però presentarti due volte a settimana e consegnare gli esercizi che ti daranno, quello è importantissimo per ricevere il diploma.
Ad ogni modo, il corso viene effettuato proprio qui a Diagon Alley, presso lo studio d'arte magica "Medieval Culture".
Lì ti insegneranno le maggiori tecniche di disegno artistico magico famose nel periodo antico ed anche i metodi per inventare, grazie alla fantasia e all'ingegno, dei loghi, dei simboli o delle immagini personalizzate, visto che è sopratutto con questo tipo di pratica che noi qui lavoriamo!


Posso farle una domanda?

Schianta!

Se mi dovesse assumere quali sarebbero le condizioni?
Cioè quando dovrei lavorare, che mansioni dovrei svolgere e per quale compenso?


Le mansioni saranno semplici all'inizio: tutto ciò che riguarda il comparto di segreteria, in pratica!
Successivamente vedremo se inserirti nel settore vero e proprio del disegno magico su pelle ma per quello bisognerà avere pazienza...
Parlando degli orari, considerando che vai ancora a scuola, penso che probabilmente ti terrò full time Sabato e Domenica, visto che siamo aperti, ma mi riserverò per me la mattina libera, quindi sarai da solo ed avrai l'unico scopo, sempre all'inizio, di parlare coi clienti, dare loro consigli e fornirgli ogni tipo di informazione che necessitano, il tutto per lo stipendio fisso pagato ogni 10 del mese di 130 Galeoni al mese.
Tutto chiaro?


Il caro Duncan sorrise ad Jorge con molto entusiasmo e buone speranza: pareva che il portoghese fosse ben intenzionato a formarsi adeguatamente prima di entrare nel negozio e non era cosa da molti. In passato aveva già avuto dei collaboratori, ma nessuno di questi desiderava imparare il mestiere, più che altro preferiva guadagnare qualche galeone gettando la spazzatura, prendendo appuntamenti e dando spazzate per terra.
Non che questo dispiacesse al padrone del locale, ma comunque era deprimente non poter condividere il lavoro con qualcuno dotato di una passione analoga e soprattutto in procinto di migliorarsi giorno dopo giorno. Terminato di scrivere sul foglio di richiesta impiego ogni informazione ricevuta, il signor Roberts pigiò con l'indice della mancina un bottone posto all'estremità del bancone e di improvviso apparve dal soffitto un microfono magico a tromba dal quale uscì immediatamente una voce femminile.

Dimmi pure pasticcino!

Carissima, se fai un attimo un salto qui, devo presentarti un allievo che da domani sarà della tua squadra!

Qualche minuto e sono lì, mi fa molto piacere sapere certe cose!

Con una conferma del capo, l'uomo terminò la conversazione con la sconosciuta voce e presunta lavoratrice presso lo studio artistico sopracitato.
Non rimaneva che attendere il suo arrivo, infatti Duncan disse ad Jorge che poteva dare un'occhiata in giro mentre aspettava che li raggiungesse la persona interessata, mentre lui si preoccupava di pulire gli attrezzi da lavoro nello stanzino di fianco destro alla porta di ingresso e spruzzare del disinfettante sui sanitari del bagno. Nemmeno cinque minuti dopo, comunque, l'ingresso del negozio si aprì ed una ragazza solare e con un sorriso sbarazzino apparve guardandosi intorno, individuando quasi subito il portoghese, rivolgendosi a lui con voce zuccherosa e carezzevole.

Tu dovresti essere il mio prossimo studente, dico bene?
Piacere, Marissa Lincoln...


Immagine

Oh eccoti qui!
Forza, presentati ragazzo, lei sarà la tua insegnante a partire da domani...


E nel fargli presente quel dettaglio, il proprietario del negozio diede una piccola gomitata di intesa al ragazzo.

Non preoccuparti per la quota del corso, potrai suddividere il pagamento in cinque rate da 20 Galeoni.
Il materiale te lo forniremo noi, è compreso del prezzo del corso, ma gli album da disegno dovrai comprarli da te.
E' richiesta la presenza del 50% delle lezioni e l'esame finale definirà se sei idoneo o meno a ricevere l'attestato della scuola.
Hai qualche domanda in particolare, Jorge?
Chiedimi tutto quello che vuoi...


In effetti, la giovane gattina sapeva come accaparrarsi una buona fetta della clientela: quella maschile!

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Messaggioda Jorge » 06/09/2014, 18:39

Quando Jorge prendeva un impegno era solito portarlo a termine al massimo delle sue possibilità e un lavoro, per quanto part time, rappresentava L’impegno per eccellenza quindi gli venne spontaneo prendere in seria considerazione – perché prima di accettare avrebbe dovuto racimolare i soldi e soprattutto ottenere l’autorizzazione dalla Preside e dalla Bennet – la possibilità di seguire un corso di disegno ad hoc che gli avrebbe permesso di svolgere con il tempo mansioni più interessanti del tenere il laboratorio pulito e accogliere i clienti. Inoltre da come parlava il tatuatore prendere quel diploma sarebbe equivalso ad avere una sorta di attestato professionalizzante che avrebbe potuto salvargli il sedere se, una volta terminati gli studi, non fosse riuscito a intraprendere la carriera a cui anelava. Avrebbe dovuto fare i salti mortali a Settembre, per giostrarsi tra i compiti normali e quelli dell’Accademia, ma era certo che disegnando il pomeriggio e studiando la notte sarebbe riuscito a fare tutto, sempre ammesso che il corso non fosse a frequenza obbligatoria. Difficile, per non dire impossibile, ottenere dalla Preside il permesso di iniziare la scuola con un mese intero di ritardo.

Ah certo certo, cavoli, è così tanto tempo che ho finito di studiare che certe cose mi passano di mente!
Non ti preoccupare, la frequenza non è obbligatoria, almeno per il 50% delle lezioni.
Dovrai però presentarti due volte a settimana e consegnare gli esercizi che ti daranno, quello è importantissimo per ricevere il diploma.
Ad ogni modo, il corso viene effettuato proprio qui a Diagon Alley, presso lo studio d'arte magica "Medieval Culture".
Lì ti insegneranno le maggiori tecniche di disegno artistico magico famose nel periodo antico ed anche i metodi per inventare, grazie alla fantasia e all'ingegno, dei loghi, dei simboli o delle immagini personalizzate, visto che è sopratutto con questo tipo di pratica che noi qui lavoriamo!


Tecniche di disegno artistico magico! Per un Delfinoazzurro come lui che l’amore per l’arte l’aveva nelle vene – anche se non era in grado di esternarlo chissà come – era davvero musica per le sue orecchie. Si leccò le labbra istintivamente riflettendo che forse sarebbe riuscito a strappare il permesso per assentarsi da scuola per un paio di ore due volte a settimana. Il problema era che, essendo minorenne, difficilmente avrebbe potuto farlo da solo e questo implicava un adulto che si prendeva la responsabilità – e soprattutto avesse il tempo e la voglia – di andare con lui a Diagon Alley. Già ma chi? La prima persona che gli venne in mente, ovviamente, era Vergil Cartwright: il Prefetto dei Tassi nonché Prof. di Volo si era dimostrato sempre disponibile nei suoi confronti e di certo si sarebbe sentito molto più a suo agio con lui che con qualsiasi altro docente. La lista dei gufi che avrebbe dovuto mandare si stava allungando in maniera indecente. Vi erano però altre cose che avrebbe dovuto sapere prima di mettere in moto una macchina così enorme e cioè quando avrebbe dovuto lavoro e per quanti galeoni.

Le mansioni saranno semplici all'inizio: tutto ciò che riguarda il comparto di segreteria, in pratica!
Successivamente vedremo se inserirti nel settore vero e proprio del disegno magico su pelle ma per quello bisognerà avere pazienza...
Parlando degli orari, considerando che vai ancora a scuola, penso che probabilmente ti terrò full time Sabato e Domenica, visto che siamo aperti, ma mi riserverò per me la mattina libera, quindi sarai da solo ed avrai l'unico scopo, sempre all'inizio, di parlare coi clienti, dare loro consigli e fornirgli ogni tipo di informazione che necessitano, il tutto per lo stipendio fisso pagato ogni 10 del mese di 130 Galeoni al mese.
Tutto chiaro?


Jorge annuì istintivamente, più come un automa che come qualcuno che avesse davvero compreso la domanda postagli, lo sguardo perso in un punto indefinito del locale e la mente andata in loop, incapace di processare le informazioni appena ricevute. Sabato e Domenica - 130 Galeoni al mese. Sabato e Domenica – 130 Galeoni al mese. Avvertì come un rumore di sottofondo Duncan parlare con qualcuno e ricevere il permesso di dare un’occhiata in giro, cosa quella che gli diede la possibilità di assentarsi nella sua testa tranquillamente. Non aveva mai visto 130 Galeoni tutti insieme, non come compenso mensile per un qualsiasi tipo di lavoro e le miriadi di cose che avrebbe potuto comprare dopo solo due mesi di fatica e in prossimità del Natale gli fecero brillare gli occhi di una insana gioia mista a cupidigia. Avrebbe potuto ripianare i debiti fatti per il corso subito e gli sarebbero rimasti abbastanza galeoni per fare finalmente un regalo decente a sua madre e alla sua sorellina però… Già vi era un però grande come un Troll di montagna che incombeva su di lui e su quella ingente fortuna. Come Merlino sarebbe riuscito a studiare in Scozia dal lunedì al venerdì e lavorare a Londra nel week end? Fino al marzo dell’anno successivo sarebbe stato pur sempre minorenne e non poteva chiedere a nessuno di prendersi un impegno così gravoso per non parlare del fatto che a quel punto non sapeva dove avrebbe trovato il tempo per studiare e cosa più importante per svolgere i compiti di Assistente per Martha Bennet. Fece un profondo respiro per poi rilasciare l’aria lentamente, le spalle che si abbassavano fino a raggiungere metaforicamente il pavimento sotto il peso di tutte quelle considerazioni. Stava forse facendo il passo più lungo della gamba? O semplicemente le cose gli stavano sfuggendo di mano?

Tu dovresti essere il mio prossimo studente, dico bene?

Una voce dolce e carezzevole lo strappò dalle quelle tetre elucubrazioni per “farlo atterrare” di fronte a una ragazza molto bella e da un sorriso così solare che sarebbe stato capace di dissipare anche le tenebre più buie.

S…i… si

Balbettò quindi, sbattendo le palpebre velocemente e riassumendo una postura corretta che non lo facesse assomigliare a una scimmia depressa.

Piacere, Marissa Lincoln...

Oh eccoti qui!
Forza, presentati ragazzo, lei sarà la tua insegnante a partire da domani...


Jorge Alvares e il piacere è decisamente tutto mio….

Rispose con un tono più dignitoso, grazie soprattutto alla gomitata di Duncan che sembrava aver riattivato una parte dei suoi neuroni, quelli in grado di registrare le informazioni che la ragazza gli stava dando, senza però collegarli al cervello.


Non preoccuparti per la quota del corso, potrai suddividere il pagamento in cinque rate da 20 Galeoni.
Il materiale te lo forniremo noi, è compreso del prezzo del corso, ma gli album da disegno dovrai comprarli da te.
E' richiesta la presenza del 50% delle lezioni e l'esame finale definirà se sei idoneo o meno a ricevere l'attestato della scuola.
Hai qualche domanda in particolare, Jorge?
Chiedimi tutto quello che vuoi...


Poseresti nuda per me? – si lasciò sfuggire a dimostrazione di non aver ancora ricollegato il cervello al resto del corpo. – Scusa qualche ormone deve aver perso la strada di casa – si affrettò a dire subito dopo dandosi dei colpi belli forti con il polso sulla tempia come a voler far uscire i suddetti ormoni direttamente dalle orecchie – In realtà volevo sapere gli orari delle lezioni per il mese di Agosto e quando invece dovrei presentarmi all’Accademia a Settembre per consegnare i compiti quando non frequento.

Una volta ascoltata la risposta della ragazza – difficilmente avrebbe potuto dirgli qualcosa che lo avrebbe reso ancora più depresso – Jorge si volse verso Duncan con l’espressione più seria e compita che aveva.

Ti ringrazio molto per la possibilità che mi stai dando con il lavoro, l’Accademia e il resto ma devo essere sincero ho paura che tutto questo sia un po’ fuori dalla mia portata. – ammise con un aria mesta e consapevole – Sono ancora minorenne e vado a scuola quindi anche solo per venire qui per consegnare i compiti devo trovare un adulto che mi accompagni. Forse riesco a convincere qualcuno per il mese di Settembre, ammesso che gli orari coincidano con i suoi impegni scolastici, in fin dei conti si tratta solo di un paio d’ore a settimane ma per tutti i week end fino a Marzo prossimo? Impossibile, soprattutto perché non mi sento così egoista da chiedere a qualcuno di impegnarsi così tanto per me. Lo studio mi preoccupa un po’ meno, posso sempre studiare di notte ma sono un Assistente e non posso mollare la mia Prof tutti i week end – non dopo i salti mortali che aveva fatto per convincerla di quanto tenesse a quel posto. Si passò la mano tra i capelli, scompigliandoli del tutto, per racimolare le idee ed evitare che l’altro pensasse che fosse solo un moccioso che non sapeva cosa voleva dalla vita – Quando ho letto “commesso part – time” credevo che cercasse qualcuno da schiavizzare nei mesi estivi e durante le feste natalizie e la settimana di Pasqua, almeno la mia vecchia datrice di lavoro aveva fatto così, non qualcuno che la aiutasse tutto l’anno… Io… mi spiace se vi ho fatto perdere tempo.

E voltò la testa prima verso la ragazza e poi verso il tatuatore con un aria contrita e dispiaciuta.

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Messaggioda PnG Staff » 07/09/2014, 21:01

Jorge Alvares e il piacere è decisamente tutto mio….

Ah ma allora sei un giovane latino?
Spagna o Portogallo?
Adoro quella zona europea, sono stata sia a Lisbona che a Madrid, una più bella dell'altra!


La ragazza parve immediatamente entusiasta di quel futuro allievo, sorridendogli e prendendo confidenza quasi all'istante.
Non era dato sapere se quella fosse una tattica effettuata per ammorbidire i clienti e così convincerli sempre di più ad iscriversi al corso, fatto stava comunque che Marissa non smetteva un secondo di guardarlo con aria serena e gentile, mostrando sempre la perfetta dentatura bianca.
Probabilmente fu proprio il fascino della castana chiara ad ubriacare talmente tanto il Delfinazzurro da spingerlo a parlare anche troppo!

Poseresti nuda per me?

Wo wo wo!
Il ragazzo passa subito al sodo eh!?
Non ho ami avuto il coraggio di chiederglielo nemmeno io...


Scusa, qualche ormone deve aver perso la strada di casa!

Ecco, vedi Duncan, l'hai fatto arrossire e imbarazzare, tutta invidia perché apprezzano la mia bellezza!
... Comunque, caro "George", tu cerca di andare bene nel mio corso... E chissà...


La Lincoln fece un bell'occhiolino al delfino, dandogli anche un particolare soprannome da tipica inglese, ponendo una ricchissima punta di malizia nel tono al termine della frase, così da lasciargli intendere che quasi ci potesse essere una remota possibilità che la potesse vedere davvero senza veli a posare per lui, magari in intimità, magari in privato, magari anche a casa dell'uno o dell'altra. Filmini porno mentali a parte, Marissa si rivelò anche molto professionale nel rispondere subito ai dubbi dell'adolescente in piena crisi ormonale, parlando in modo chiaro e preciso.

In realtà volevo sapere gli orari delle lezioni per il mese di Agosto e quando invece dovrei presentarmi all’Accademia a Settembre per consegnare i compiti quando non frequento.

Le lezioni estive si tengono dalle ore 09:30 alle ore 13:00 quattro volte a settimana: Lunedì, Martedì, Mercoledì e Sabato.
Una volta arrivato Settembre, potrai presentarti uno di questi giorni citati dalle 11:00 alle 19:00 per consegnare i compiti.
Troverai quasi sempre me oppure un mio sostituto, non ti preoccupare, volendo possiamo anche accordarci!


Insomma, praticamente Jorge aveva la maggiore elasticità possibile e immaginabile.
Tre ore e mezza al giorno per quattro giorni settimanali, un bel po' di tempo da dedicare al disegno, tutto di guadagnato.
Evidentemente per il proprietario del negozio era molto importante che il proprio commesso conoscesse le basi artistiche del lavoro e c'era anche un'altra motivazione dietro al semplice desiderio di avere un sottoposto preparato, ma di ciò non ne avrebbe mai e poi mai parlato adesso.

Ti ringrazio molto per la possibilità che mi stai dando con il lavoro, l’Accademia e il resto ma devo essere sincero ho paura che tutto questo sia un po’ fuori dalla mia portata.

Eh!?
In che senso?


Sono ancora minorenne e vado a scuola quindi anche solo per venire qui per consegnare i compiti devo trovare un adulto che mi accompagni. Forse riesco a convincere qualcuno per il mese di Settembre, ammesso che gli orari coincidano con i suoi impegni scolastici, in fin dei conti si tratta solo di un paio d’ore a settimane ma per tutti i weekend fino a Marzo prossimo?
Impossibile, soprattutto perché non mi sento così egoista da chiedere a qualcuno di impegnarsi così tanto per me. Lo studio mi preoccupa un po’ meno, posso sempre studiare di notte ma sono un Assistente e non posso mollare la mia Prof tutti i weekend...


Uh...

Mh...

Quando ho letto “commesso part – time” credevo che cercasse qualcuno da schiavizzare nei mesi estivi e durante le feste natalizie e la settimana di Pasqua, almeno la mia vecchia datrice di lavoro aveva fatto così, non qualcuno che la aiutasse tutto l’anno… Io… mi spiace se vi ho fatto perdere tempo.

Duncan incrociò le braccia al petto, sospirando, mentre Marissa portava lo sguardo tra l'uno e l'altro come a chiedere "quindi che si fa?".
Non era affatto semplice risolvere quel problema, specie perché era stato detto solo a quel punto e solo dopo che il proprietario si era effettivamente convinto che il giovane potesse essere un buon acquisto del negozio (infatti nessuno prima di lui fino a quel momento aveva accettato di seguire il corso di disegno). Schioccando la lingua al palato tornò dietro al bancone, prendendo dal cassetto un libricino.

Vediamo un po'... Oh giusto, ricordavo bene!
Articolo 134, paragrafo 19, comma 11 del Codice di Diritto Lavorativo Magico: "Qualora un soggetto volesse intraprendere un percorso professionale sotto forma di praticantato al fine di regolarizzarsi il primo possibile nel mondo commerciale, ha diritto, rientrando in una distanza massima di 365 giorni prima della maggiore età, alla possibilità di richiedere un permesso per svolgere l'attività voluta. Tale permesso va accordato dalla famiglia del soggetto, dal/la Vice Preside della scuola magica competente e da un individuo maggiorenne che prenderà il ruolo di tutore adulto, il quale si preoccuperà, qualora accadessero conseguenze spiacevoli sul luogo di lavoro del richiedente, di essere presente per supportarlo, aiutarlo o fornirgli qualsiasi soccorso."


Marissa si mise a battere le mani, applaudendo contenta.

Ottimo, sì sì, giusto, adesso lo ricordo anche io!
Bravo pasticcino!


Ti manca un anno per finire la scuola no?
Perfetto, allora vorrà dire che se vuoi, posso offrirti, ultima offerta attenzione, di lavorare due weekend al mese, tutta la giornata, riducendo la paga da 130 a 75 Galeoni mensili... Che cosa ne dici? Te la senti?


La Lincoln si volse subito verso Jorge, sorridendogli entusiasta e speranzosa.

Dai dai dai, così è perfetto no?
Lui sarà sempre il mio pasticcino, ma tu potresti diventare il mio... Uhm... Cupcake?!


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Messaggioda Jorge » 08/09/2014, 18:59

Ah ma allora sei un giovane latino?
Spagna o Portogallo?


Sono portoghese…

Adoro quella zona europea, sono stata sia a Lisbona che a Madrid, una più bella dell'altra!

Lisbona visitata da turista perde la metà del suo fascino. Per viverla appieno devi girarla in compagnia di un vero Lisbonese… ovviamente sono a tua disposizione ogni volta che vorrai…

Che la gomitata di Duncan avesse attivato solo metà del cervello di Jorge, e per di più in parte in balia dei suoi ormoni, fu evidente fin da subito, considerato che si era appena offerto di fare da guida turistica a Marissa per la sua città natale. Ma il fondo – per così dire – il giovane Delfino lo toccò quando chiese alla ragazza se avrebbe posato nuda per lei. Un lapsus ovviamente, un pensiero che sarebbe dovuto rimanere tale ma che invece aveva preso vita in maniera quasi autonoma e che per poco non mandò il giovane in autocombustione per l’imbarazzo sia per la gaffe fatta che per il successivo commento del Tatuatore.

Wo wo wo!
Il ragazzo passa subito al sodo eh!?
Non ho mai avuto il coraggio di chiederglielo nemmeno io...


Ecco, vedi Duncan, l'hai fatto arrossire e imbarazzare, tutta invidia perché apprezzano la mia bellezza!
... Comunque, caro "George", tu cerca di andare bene nel mio corso... E chissà...


Con un incentivo del genere sarò il primo della classe!

Commentò divertito facendo l’occhiolino in direzione della sua futura insegnante di disegno. La risposta spigliata che gli aveva rivolto gli aveva dato la sensazione, non solo di non essersi offesa per quella battuta fuori luogo, ma che sarebbe stata una docente molto più alla mano e meno rigida di quelli a cui lui era abituato a Hogwarts. Purtroppo però volente o nolente era lì, alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts che Jorge avrebbe dovuto fare ritorno i primi di Settembre e se da un lato si sentiva ottimista sulla possibilità di conciliare gli impegni con l’Accademia con quelli scolastici – dopotutto a Settembre avrebbe dovuto assentarsi da scuola solo due volte a settimana per un paio d’ore al massimo dopo la fine delle lezioni – d’altro erano emersi nel corso della conversazione due grossi ostacoli – oltre al resto – che in base alla sua limitata esperienza erano insormontabili: il suo essere minorenne, cosa questa che gli impediva di assentarsi da scuola senza un adulto e l’impossibilità di lavorare tutti i week end e conservare il posto di Assistente della Bennet. Con un aria rammaricata e molto dispiaciuta – perché sia Duncan che Marissa in quel breve lasso di tempo l’avevano praticamente conquistato - il portoghese espose ai due tutta la sua gratitudine per l’opportunità che gli stavano dando e spiegò dettagliatamente i motivi per cui si trovava costretto a rifiutare, aggiungendo anche - giusto per non sembrare uno stolto e uno sprovveduto – di aver frainteso il significato di “commesso part time” che per lui si riferiva ai periodi estivi e festivi più in generale. Sentendosi un vermicolo essiccato per non aver pensato a tutti quei problemi prima di giungere a quel punto, Jorge fece appello a tutto il suo coraggio per non abbassare lo sguardo e sostenere con aria pentita e dispiaciuta quello di Duncan, incassando così da “uomo” tutti gli improperi che l’altro gli avrebbe giustamente gettato addosso.
Inutile dire che quando il Tatuatore tirò fuori da un cassetto un libricino al posto della bacchetta sul viso di Jorge comparve un’espressione perplessa che divenne via via sempre più sorpresa man mano che il ragazzo leggeva.

Vediamo un po'... Oh giusto, ricordavo bene!
Articolo 134, paragrafo 19, comma 11 del Codice di Diritto Lavorativo Magico: "Qualora un soggetto volesse intraprendere un percorso professionale sotto forma di praticantato al fine di regolarizzarsi il primo possibile nel mondo commerciale, ha diritto, rientrando in una distanza massima di 365 giorni prima della maggiore età, alla possibilità di richiedere un permesso per svolgere l'attività voluta. Tale permesso va accordato dalla famiglia del soggetto, dal/la Vice Preside della scuola magica competente e da un individuo maggiorenne che prenderà il ruolo di tutore adulto, il quale si preoccuperà, qualora accadessero conseguenze spiacevoli sul luogo di lavoro del richiedente, di essere presente per supportarlo, aiutarlo o fornirgli qualsiasi soccorso."


Il Ministero della Magia tutelava il suo bisogno/desiderio di lavorare mentre era ancora uno studente? Avrebbe potuto recarsi in maniera autonoma al negozio senza pesare su un adulto se non in caso di incidenti? Quell’articolo non risolveva tutti i suoi problemi, vi erano autorizzazioni da chiedere e permessi da ottenere ma almeno lo avrebbe fatto con il cuore più leggero, nell’intento di tutelare un suo diritto e sicuramente senza sentirsi troppo egoista.

Ottimo, sì sì, giusto, adesso lo ricordo anche io!
Bravo pasticcino!


Ti manca un anno per finire la scuola no?

Esatto.

Perfetto, allora vorrà dire che se vuoi, posso offrirti, ultima offerta attenzione, di lavorare due weekend al mese, tutta la giornata, riducendo la paga da 130 a 75 Galeoni mensili... Che cosa ne dici? Te la senti?

75 Galeoni. In due mesi sarebbe riuscito a ripianare il debito che avrebbe dovuto contrarre per pagarsi il corso e il materiale e per la fine dei M.A.G.O. forse sarebbe riuscito anche a mettere da parte i soldi sufficienti per prendere in affitto un monolocale con la sua sorellina a Londra o pagare i corsi necessari per diventare Pozionista. Lavorare due week end al mese avrebbe richiesto un impegno nel resto del tempo non indifferente ma era un tipo testardo ed era certo che sarebbe riuscito a fare tutto e bene, se gliene avessero dato la possibilità.

Dai dai dai, così è perfetto no?
Lui sarà sempre il mio pasticcino, ma tu potresti diventare il mio... Uhm... Cupcake?!


Sorrise grato a Marissa per il suo tentativo di risollevargli l’umore – obiettivo per altro centrato in pieno e per quella sua capacità di farlo sentire benvoluto – per poi tornare serio e rivolgersi nuovamente a Duncan.

La tua offerta mi sembra perfetta, oltre che generosa, e penso di essere in grado di reggere tutto lo stress che ne deriverà però come tu stesso hai appena letto ho bisogno di ottenere una serie di autorizzazioni prima di poter accettare formalmente il lavoro. Appena rientro alla locanda mando un gufo alla VicePreside – con i suoi genitori avrebbe parlato per telefono in serata ma tanto era certo che anche se a malincuore avrebbero acconsentito subito – e in base alla sua risposta mi muoverò per recuperare gli altri documenti necessari. Mi farò vivo al più presto e spero con una risposta positiva sia per l’Accademia che per il lavoro.

Detto questo Jorge si congedò da entrambi con una stretta di mano e un sorriso di riconoscimento che, una volta uscito dal negozio, si trasformò in una smorfia di determinazione. Nell’ultima ora le sue priorità erano cambiate drasticamente. Adesso, dopo essere passato alla Gringot, aveva assolutamente bisogno di trovare un posto dove poter scrivere con tutta calma alla sua Capa e successivamente un ufficio postale magico a cui affidare la preziosa missiva.

[Exit]


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Messaggioda Kelly » 17/10/2014, 20:57

[Diagon Alley - 27 Gennaio, Sabato mattina - Ore 11:30]


Quel giorno, Kelly Everett poteva ritenersi soddisfatta di sè stessa. Venerdì era stato il suo giorno di paga, il primo, di quel mese. Dopo aver fatto un po' di conti insieme ai fratelli, deciso quali di quelli sarebbero serviti a pagare le bollette e quali per fare la spesa, la londinese si era vista ridurre la sua paga di un bel po', ma aveva finalmente raggiunto la quota necessaria per potersi togliere un pensiero che aveva da molto tempo.
Sapeva di non essere troppo forte al livello magico, nè in quel periodo avrebbe avuto il tempo o i galeoni per potersi allenare e aumentare le sue capacità. Quando aveva sentito dalla migliore amica che un certo Delfinazzurro lavorava presso il Tribal Studio di Diagon Alley, la Everett si era sentita in dovere di cogliere la palla al balzo e di farci un salto il primo giorno libero di Gennaio, con il portafoglio pieno.
Quella mattina infatti non aveva turni da coprire come cassiera, ma solo la sera allo Shamrock ad Hogsmeade, il che le dava tutto il tempo di organizzarsi i propri giri e, si sperava, di riuscire a vedere anche Evan.
Per questo si era alzata relativamente tardi (intorno alle 10:30, anche se avrebbe potuto dormire ancora di più) e si era preparata per raggiungere la piccola cittadella magica dietro uno dei pub più famosi del mondo magico. Nonostante l'anno appena trascorso avesse visto una certa tensione nei rapporti fra Jorge e Cappie, la londinese si era mantenuta in disparte e non aveva ritenuto di dover intervenire nei loro problemi, anche perchè i due li avevano presto risolti, come fra l'altro aveva ipotizzato la stessa Kelly. Quello che invece non si sarebbe mai aspettata che sarebbe accaduto era la rottura della O'Neill con il proprio fidanzato storico (e imbecille). Quando l'irlandese le aveva raccontato per filo e per segno cosa era accaduto, la Everett non potè fare a meno di rimarcare il fatto che tutti, lei in primis, le avevano detto di non fidarsi di quello snob Purosangue (come lo chiamava spesso Alvares, in accordo con la ragazza) e che se avesse avuto bisogno di una mano per fargliela pagare, poteva contare su di lei.
Inutile dire che la O'Neill aveva declinato l'offerta, con sommo rammarico della stessa Everett, ma non poteva andare a spaccare la faccia ad un ragazzo senza un valido motivo, giusto? In questo le mancava il caro Alvares: sebbene fossero due persone molto diverse fra di loro, almeno come modo di fare, e pronte a punzecchiarsi in continuazione, avevano però molti punti in comune fra di loro, che avevano usato spesso in passato per far fronte a quelle che erano le opinioni della loro amica.
Fu quindi con un mezzo sorriso molto malizioso (che voleva esprimere in parte il suo piacere di rivederlo) che la Everett entrò all'interno del negozio di tatuaggi, chiodo di pelle nero, maglia con scollo a barca con il logo di una nota band metal, jeans scuri e stivaletti punk bassi e neri, con cinghie e borchie ai lati.

Immagine


Ciao Alvares, ti sono mancata?

Naturalmente, il tono con il quale si rivolse al ragazzo era provocante, insomma il tipico tono, così come atteggiamento, utilizzato dalla londinese. Si avvicinò al portoghese tirando su la borsa (dove all'interno c'era anche la sua bacchetta, oltre a vari affetti personali) sulla spalla e poggiandosi con i gomiti in avanti sul bancone, fissando dritta negli occhi il delfino.

Allora, come te la passi?
Ho sentito dire che ti frequenti con una biondina niente male...


Almeno a detta di Cappie, che l'aveva vista di tanto in tanto, anche se non era ancora riuscita a scambiarci due parole.

Posso chiedere aiuto a te o devo chiamare il capo della baracca?
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Kelly
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