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Messaggioda Vergil » 14/11/2012, 22:17

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La stanza del prefetto Cartwright è quanto di più legato alla cultura ludica orientale si può cercare in circolazione.
Action Figure di personaggi famosi di "anime" e "manga", fumetti ordinati su tre scaffali, CD con colonne sonori di film e cartoni animati, un lampadario in carta di riso e un letto a una piazza e mezzo con doga ortopedica e materasso in lattice direttamente importato dal Giappone regalo dei genitori.
Sopra di esso tre grandi cuscini con raffigurati personaggi femminili disegnati alla maniera nipponica e qua e là per la stanza, attaccati ai muri una varietà pressoché infinita di poster e calendari, alcuni osé, altri normali.
Il pavimento è in parquet e per lo studio è presente una scrivania in legno di ciliegio con una poltrona comodissima in plastica e gomma adatta a mantenere sempre la schiena in posizione comoda e non compromessa.
Solitamente ai piedi del letto dormono sia l'opossum che lo scoiattolo volante di Vergil.
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Messaggioda Caroline Priscilla » 14/11/2012, 23:15

[Sala Comune Tassorosso - Camera di Vergil - Giorno dopo l'inaugurazione]


La festa d'inaugurazione dello Sheliak & Vega era andato bene, anzi più che bene: non solo la giovane tassetta si era esibita sul palco insieme all'amica Elisabeth e a Brianna, incorrendo negli applausi di tutti i presenti per quello spettacolo, ma aveva anche vinto il secondo premio insieme a Kayleen come la Maschera Più Bella! E non era tutto: aveva mangiato come non mai, ingrassando sicuramente di qualche chilo, che venne ben presto assimilato dopo poche ore, e divertendosi un mondo insieme ai propri amici. Nonostante tutto, però, aveva sentito la mancanza di Vergil: avrebbe voluto che lui fosse stato lì, insieme agli altri a godersi una bellissima serata, anche se questo avrebbe significato vederlo insieme alla Principessa Fessa Arianna Ricciardi. Anzi, se lui fosse stato presente, la bambina si sarebbe rifiutata categoricamente di salire sul palco e non avrebbe così scoperto quanto fosse eccitante esibirsi di fronte a tante persone (senza stonare ovviamente). Ma, nonostante le note positive superassero di gran lunga le negative, Cappie avrebbe voluto che il suo adorato prefetto fosse stato presente e lo scopo di quella visita era fargli rivivere, almeno in parte, tutto il divertimento e l'allegria che si era perso. Oltre ad un resoconto completo di ciò che avevano fatto gli invitati, compresa Miss Pallosa Ricciardi. Eh già, perchè alla fine la tassetta si era decisa a dire tutto al ragazzo: fra l'essere leale con una persona di cui non le importava niente ed essere sincera con una per cui aveva una cotta, oltre che volergli bene, aveva scelto la seconda. Il suo fratellino sicuramente sarebbe stato orgoglioso di lei.
Con quei pensieri la piccola giunse infine davanti alla porta chiusa della camera del prefetto, facendo un bel respiro e bussando un paio di volte sul legno levigato.

Vergil...posso entrare?

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Si era preparata al meglio per quell'incontro: aveva lavato e asciugato i capelli, lasciandoli liberi e sciolti lungo le spalle. Si era vestita bene: magliettina e pantaloni neri e sopra una giacca di cotone di un bel grigio luminoso. Le lentiggini erano ben visibili sul suo volto, non ancora avvezza ai trucchi e ad utilizzarli per coprire quelle piccole efelidi che erano una delle sue maggiori caratteristiche.
La strega attese la risposta del ragazzo, stando ferma sulla soglia con le dita che continuavano a intrecciarsi fra di loro, nervosamente...
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Messaggioda Vergil » 18/11/2012, 1:07

| CAMERA DI VERGIL | GIORNO SUCCESSIVO ALL'INAUGURAZIONE | 22:00 |

Due giorni, uno forse peggio per l'altro ed entrambi resi tali da due ragazze differenti.
Per intendersi, la povera prefetta di Grifondoro aveva fatto l'unico errore di calcolare male la tempistica con l'ammissione dei suoi sentimenti, ma per quanto riguardava Arianna, bah, meglio non pensarci troppo o gli sarebbe venuto di nuovo il mal di stomaco.
Erano giorni duri anche per la sua malattia che comunque era in via di buona guarigione, grazie a quelle erbe sgraffignate dall'infermeria che ogni volta che venivano masticate assomigliavano di sapore alla paprika mischiata al puré di verdure, insomma una porcheria, ma in compenso recuperava energie alla velocità del suono.
Quella sera, Vergil Cartwright aveva deciso di rimanersene in camera sua dopo cena, per quanto il solito duo Chambers-Owen lo aveva implorato di andarsi a fare una passeggiata oltre il coprifuoco, si, al massimo se li beccavano avrebbero potuto far finta di essere stati già pizzicati da Vergil in veste di prefetto impeccabile e se ne sarebbero tornati alle proprie sale comuni senza alcuna sanzione, facendo figurare l'amico anche come un ottimo pugno di ferro. Unire l'utile al dilettevole insomma.

Ma non stasera... Non stasera che c'è di ronda lei...

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In coppia con lei...

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In effetti da una parte gli dispiaceva molto per Ariel, costretta quella sera a passeggiare per almeno mezz'ora di fila assieme ad Arianna, la quale non avrebbe avuto troppi problemi considerando che era al completo scuro di tutto.
Ciò nonostante, Vergil in quel momento non poteva fare altro che pensare anche al proprio di benessere, ogni tanto, volendo a tutti i costi uscire fuori da quella situazione meno in frantumi possibile, per quanto non gli riuscisse semplice, incontrando per i corridoi di scuola ogni giorno sia l'una che l'altra.
Bisognava dire però che Ariel nel corso della giornata, pur vedendolo ed incrociandolo tra una lezione e l'altra si era sempre comportata in modo amichevole, sorridendogli e senza mai fargli pesare con qualche occhiata il rifiuto della sera precedente.
Forse le era già passata, forse aveva deciso di andare oltre, di certo questo Vergil non poteva saperlo ma adesso come adesso, gli importava molto relativamente, visti i tempi in corso.

Uhm?

In quel momento il prefetto Tassorosso si trovava in una condizione pari a quella di uno straccio usato dal bidello della scuola dopo una distribuzione gratuita agli studenti di pasticche vomitose.
Tuttavia, non appena quella porta bussò, immediatamente scosse il capo, facendo scomparire quell'alone di tristezza e preoccupazione, mostrando il suo solito modo di fare tranquillo e solare e rivolgendo uno sguardo alla porta mentre la voce di una studentessa forse bisognosa, per altro una delle sue preferite, chiedeva gentilmente il permesso per entrare.

Vergil...posso entrare?

Don't worry and be Cappie, accomodati pure!

Rispose quasi all'istante.
Era impressionante quanto poco ci mettesse a cambiare aspetto e modo di fare quando c'era la possibilità che qualcuno della sua casata avesse bisogno di lui, sia che fosse per un aiuto di scuola o per un semplice consiglio da amico.
Un prefetto era un punto di riferimento, una guida e una persona di fiducia e per quanto molti del corpo docente spesso avessero avuto da ridire su di lui, in verità lui si sentiva di dimostrare il proprio valore come possessore della spilla apparendo sempre come un faro nella notte per ogni Tassorosso preoccupato.
Si trovava seduto sul divano arancione della propria camera, con una maglietta bianca a fantasia astratta ed un jeans di colore azzurro chiaro a striature bianche un poco strappato, in calzini bianchi a fantasmino.
Non appena Caroline Priscilla avesse aperto la porta per entrare nel suo regno, lo avrebbe trovato ad invitarla a sedersi vicino a lui pronto ad ascoltarla senza un secondo di esitazione.

Porca miseria come siamo carine questa sera!
Si vede che ormai sei vicina al terzo anno, biricchina!
Vieni pure, chiudi la porta e siediti, dì tutto a zio Vergil!


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Messaggioda Caroline Priscilla » 19/11/2012, 14:21

Don't worry and be Cappie, accomodati pure!

La risposta di Vergil la fece sorridere, mentre abbassava la maniglia della porta ed entrava all'interno della stanza. "Don't worry and be Cappie"? Sembrava lo slogan di qualche pubblicità!

Ciao...

Porca miseria come siamo carine questa sera!
Si vede che ormai sei vicina al terzo anno, biricchina!
Vieni pure, chiudi la porta e siediti, dì tutto a zio Vergil!


Il saluto del Tassorosso la fece sorridere, mentre imbarazzata portava una ciocca di capelli dietro l'orecchio e si avvicinava verso il posto a sedere accanto a Vergil. Una volta comodamente sistemata, la ragazzina evitò accuratamente di guardare verso il prefetto, sentendosi estremamente in soggezione e non riuscendo in alcun modo a trovare qualcosa di interessante da dire: sembrava che l'emozione di stare accanto alla persona che le piaceva le avesse fatto dimenticare tutto quello che voleva dirgli.
Fece qualche breve respiro, per calmarsi, e poi con un sorriso un po' tirato iniziò a parlare.

Ecco...sono venuta qui perchè volevo farti un resoconto della festa, visto che te la sei persa...e per sapere anche come stavi...

Pian piano la voce le stava tornando, mentre iniziava a spiegare il motivo della sua visita. Gli avrebbe raccontato tutto quello che c'era da sapere: le varie esibizioni, il premio che lei e Kayleen avevano vinto, le tante cose buone da mangiare...sperava insomma di allietare, con quel resoconto, l'animo del suo adorato prefetto.
Continuava a guardarsi intorno, cercando un modo per distrarsi da quella situazione, che ora la agitava talmente tanto da renderle i palmi delle mani completamente sudati. Per sua fortuna non avrebbe dovuto stringere la mano del ragazzo o la tassetta sarebbe scappata di volata via da quella stanza, per evitare l'imbarazzo di mostrarsi tanta emozionata. Nel mentre la giovane strega pensava tutto quello, gli occhi iniziarono a girovagare qua e là per la stanza, trovandola originale ed estremamente divertente. Non riusciva a capire cosa fossero tutte quelle statuine e i poster attaccati al muro, o le file e file di fumetti stipati negli scaffali. E il letto dove erano seduti poi? Insomma, sembrava che quella stanza venisse da tutto un altro mondo!

Che cos'è tutta questa roba?

Chiese affascinata, ora il suo interesse nei confronti della stanza non era più limitato al fatto che doveva distrarsi per non rischiare di fare brutte figure. Sperava solo che il prefetto non la prendesse per una stupida, nel fare quella domanda.
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Messaggioda Vergil » 20/11/2012, 19:06

Ciao...
Ecco...sono venuta qui perchè volevo farti un resoconto della festa, visto che te la sei persa...e per sapere anche come stavi...


La bambina si era avvicinata e aveva preso posto su quel divanetto che Vergil amava definire "Il pensatoio".
La motivazione era chiaramente ancora ignota per molti, lui compreso, ma quella era un'altra storia.
Un bellissimo gesto quello di andare lì per raccontargli com'era andata la festa, se non fosse che lui sapeva molto bene che a quell'inaugurazione c'era la sua praticamente ex ragazza, Arianna Ricciardi, con la quale non aveva praticamente più avuto contatti da diverso tempo, anche se sentiva nell'aria che prima o poi qualcosa sarebbe accaduta, qualcosa di giusto, di abbastanza scontato, ma è inutile guardare al futuro e a quel messaggio via barbagianni del giorno successivo, meglio concentrarsi sul presente e su quella conversazione tra il prefetto e la sua Tassetta preferita.

Ma certo, hai fatto bene!
In effetti sto combattendo con forza e determinazione il raffreddore, almeno se faranno altre cose non me le perderò!
Com'era vestita la mia carissima amica Parker mh?
Raccontami pure...


Era intento quindi a cercare il più possibile di non mostrare emozioni fastidiose, volendole chiedere in primis com'era andata alla sua migliore amica, come aveva vissuto la festa e se avesse riscosso il successo che a suo avviso meritava in pieno.
Nonostante quell'intento iniziale da parte di Caroline Priscilla però, gli occhi della bambina si dovettero muovere quasi all'istante sulla stra grande maggioranza di cose mai viste prima dentro la camera del Cartwright.
Era ipotizzabile che agli occhi di una mezzosangue non tutto fosse propriamente chiaro, anche perché forse non era solo l'araldica, ma anche la giovane età a non concedere molte info sulle passioni di Vergil, e lui mostrava di essere un vero e proprio purosangue atipico e amante di quelli che i giapponesi chiamavano "anime" e "manga".

Che cos'è tutta questa roba?

Eheheh, beh vedi O'Neill, questo è il mio piccolo mondo personale, dove preferisco far regnare la cultura babbana giapponese!
Le statuette che vedi, le immagini al muro e i libricini fanno tutti parte dell'immaginario proveniente di quel paese...
Modestamente ho una collezione che comprende racconti e storie anche molto vecchi, ma ammetto che ci sono stato appresso fin da piccolo piccolo...


A quel punto, Vergil si alzò in piedi raggiungendo uno degli scaffali dove, sistemati ordinatamente, c'erano i suoi preziosi fumetti, chiamati "manga".
Iniziò a muovere il dito scorrendo tra le varie testate, ripensando ai nomi di ogni fumetto per ricordare attentamente la trama, considerando che ne aveva almeno tra i 100 e i 150 titoli, tutti di tipologie sempre diverse, suddivise in ordine alfabetico.
Alla fine, al termine di una lunga riflessione silenziosa con in mezzo qualche mugugno tra se e se apparentemente incomprensibile, il prefetto prese una pila di fumetti da pochi numeri e tornò verso il divanetto, porgendola alla bambina con un occhiolino.

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Ecco a te Cappie, ti presto volentieri questo fumetto!
Sonoappena due numeri ma lo trovo uno dei migliori della mia collezione e nemmeno troppo pesante, poi mi farai sapere!
Se ti appassionerai alla lettura, non è escluso che te ne presti altri!


Si rimise seduto al suo fianco, attendendo un qualunque commento da parte della dodicenne.
Ricordava bene che al tempo, quando aveva la sua stessa età, aveva iniziato quel fumetto, consigliatogli da uno dei suoi vecchi amici babbani del quartiere e compratogli dal padre in saga completa per il suo compleanno.
Stava incollato alle pagine ogni sera per sapere come proseguiva e fu davvero triste quando dovette veder finire la storia.
Per fortuna il padre aveva pensato anche a quello e lentamente, quando poteva, faceva un salto nel mondo dei babbani in un negozio di fumetti e gli prendeva altre collezioni complete di ogni tipo, per farlo felice ed alimentare la sua fantasia.
Ripensando a quei vecchi ricordi, al ragazzo venne da sorridere in modo un poco malinconico, visto che adesso non poteva essere a contatto con la famiglia quanto desiderava ed al primo posto c'erano gli studi.
La cosa importante però, era che quel piccolo patrimonio l'aveva portato con se ad Hogwarts, per non dimenticare mai il bene e l'affetto dei suoi genitori.

Allora, insomma, che mi volevi raccontare?
Da cosa ti sei mascherata?
Una come te sono certo che sia stata tra le più originali...
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Messaggioda Caroline Priscilla » 24/11/2012, 12:16

Il divano su cui la tassetta si era seduta era davvero...morbido! La piccola quasi ci sprofondava dentro e in più era talmente alto che i suoi piedi non toccavano terra. Ma in fondo che cosa importava quando accanto aveva il ragazzo dei suoi sogni? Un rossore diffuso le aleggiava sulle morbide guance, mentre un timido sorriso faceva capolino sulle sue labbra nel guardare Vergil, così pieno di vita e sempre di buonumore. Ora che era lì, non poteva essere più contenta di aver fatto la scelta giusta.

Ma certo, hai fatto bene!
In effetti sto combattendo con forza e determinazione il raffreddore, almeno se faranno altre cose non me le perderò!
Com'era vestita la mia carissima amica Parker mh?
Raccontami pure...


Cappie non aspettava altro che potersi lanciare nel suo resoconto e il prefetto, con le sue parole, aveva appena innescato la bomba. Tuttavia essa dovette aspettare, visto che la piccola era rimasta letteralmente stregata dalla montagna di roba che che trovava in quella stanza, tutte cose che lei non aveva mai visto, tanto da chiedere al suo prefetto spiegazioni.

Eheheh, beh vedi O'Neill, questo è il mio piccolo mondo personale, dove preferisco far regnare la cultura babbana giapponese!
Le statuette che vedi, le immagini al muro e i libricini fanno tutti parte dell'immaginario proveniente di quel paese...
Modestamente ho una collezione che comprende racconti e storie anche molto vecchi, ma ammetto che ci sono stato appresso fin da piccolo piccolo...


Lo vide alzarsi in piedi e scorrere i titoli della sua fornitissima libreria, prima di ritornare seduto accanto a lei e porgendole quello che sembrava un fumetto.

Ecco a te Cappie, ti presto volentieri questo fumetto!
Sono appena due numeri ma lo trovo uno dei migliori della mia collezione e nemmeno troppo pesante, poi mi farai sapere!
Se ti appassionerai alla lettura, non è escluso che te ne presti altri!


The...Legend...of Zelda...ma...si legge al contrario! Ehi...però sembra divertente!
Vergil, grazie! Prometto che te lo restituirò presto!


Disse la tassetta tutta contenta: era un prestito da parte del suo adorato prefetto, come avrebbe potuto non apprezzarlo?

Aspetta un attimo...questo cappello...e questa tunica...mi sembra di averle già viste alla festa...Si! Il professor Connor portava un vestito simile! Ma certo, il cappello era uguale, non avrei mai potuto dimenticarlo: sembrava così buffo!

Rise un po', ora aveva capito da cosa si era vestito Dylan e la cosa la fece sorridere: il professore di Alchimia quindi era molto più ragazzino di quanto sembrasse!

Allora, insomma, che mi volevi raccontare?
Da cosa ti sei mascherata?
Una come te sono certo che sia stata tra le più originali...


La giovane strega gongolò soddisfatta, pregustando tutto quello che gli avrebbe raccontato. Si schiarì la voce un paio di volte, posando il fumetto sulle gambe per poi iniziare a raccontare.

Dunque...fammi pensare...Alexis era bellissima! Portava un vestito da sera molto elegante, sembrava molto più grande! Non ricordo invece da cosa era vestito il suo ragazzo...forse perchè la prima cosa che noto di lui sono i suoi capelli ossigenati! Eheheh...c'era davvero tantissima gente alla festa! E soprattutto tanta roba da mangiare! Hanno superato loro stessi! Io e Jorge ci siamo rimpizzati fino a scoppiare! E poi sono riuscita a bere tantissima Burrobirra: è davvero buonissima! C'erano anche quasi tutti i professori...la Vireau, la Samyliak -che fra l'altro era pure vestita bene!- il professor Turner che a quanto pare sta con la Samyliak...Sykes...Connor l'ho già detto...ah è venuto anche McDullan vestito da...Corvo! Hihi, mi aveva chiesto un consiglio e allora gli ho dipinto la faccia un po' per gioco un po' per scherzo...ma a quanto pare lui mi ha presa sul serio! E ci stava anche bene! Uhm...del Coro c'eravamo solo io e Brianna e..ah! Si ci potevamo esibire cantando alla festa! Abbiamo cantato io, Brianna e una mia amica Elisabeth, ci siamo esibite tutte e tre insieme! E poi, sai chi altro ha cantato? Miyabi! Proprio lei, è salita tutta piccola sul palco e ha cantato una canzone giapponese...è stata bravissima, anche la Vireau mi è sembrata apprezzarla! Poi naturalmente ha cantato anche lei ed è stato come..essere rapiti dal nostro mondo! Oh ma forse sto parlando troppo, fermami quando vuoi dirmi qualcosa...

Disse la piccola che in tutto quel discorso si era talmente tanto infervorata da non aver preso fiato neanche una volta. Ora infatti ansimava leggermente, sebbene lei non ci facesse caso, felice di poter raccontare a Vergil tutto quello che era successo alla festa. Dunque, quando il ragazzo le avrebbe nuovamente ridato il via, lei avrebbe continuato.

E' stato davvero bellissimo! Alexis e Typhon hanno regalato a tutti quelli che hanno partecipato alla festa un collanina con un ciondolo a forma di ocarina! Poi te la farò vedere...eh ah! Si! Durante la serata hanno indetto una gara di maschere! Io ero vestita da...ecco...un miscuglio fra una zucca e uno spaventapasseri! Be', sai una cosa? Io e Kayleen, una ragazza di Grifondoro, siamo arrivate entrambe al secondo posto e Alexis ci ha regalato uno sconto del 50% da spendere nel suo negozio! Ti rendi conto? Potrei comprarmi uno strumento! Solo che non so quale scegliere, per questo vorrei chiederti consiglio...- disse la bambina, guardandolo con occhi speranzosi, prima di schiarirsi un po' la voce e continuare a parlare, stavolta abbassando di molto il tono, come se avesse paura a riferire quelle ultime parole -Al primo posto è arrivata...la Ricciardi...era vestita come una principessa...- ecco, lo aveva detto! Voleva vedere la reazione del ragazzo, prima di passare a raccontargli dell'altra batosta, ancora peggiore: Arianna che ballava insieme ad un altro.
Attese con le dita intrecciate sul grembo, guardandolo un po' preoccupata: cercava di leggere un un segno di sofferenza o fastidio sul suo bellissimo volto, che in effetti le ricordava un po' Rudolph, la renna di Babbo Natale col naso rosso. Ma in fondo la piccola non ci faceva neanche troppo caso, in attesa di ascoltare le sue parole...
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Messaggioda Vergil » 08/12/2012, 23:50

The...Legend...of Zelda...ma...si legge al contrario! Ehi...però sembra divertente!
Vergil, grazie! Prometto che te lo restituirò presto!
Aspetta un attimo...questo cappello...e questa tunica...mi sembra di averle già viste alla festa...Si!
Il professor Connor portava un vestito simile!
Ma certo, il cappello era uguale, non avrei mai potuto dimenticarlo: sembrava così buffo!


Un tipo più tosto di quel che pensassi, il professor Connor!
Comunque tranqui, tienilo pure tutto il tempo che ti serve per leggerlo e comprendere bene la storia, è uno dei pilastri più importanti della fantasia babbana giapponese, non voglio che lo leggi di fretta e furia soltanto perché devi restituirmelo in pochi giorni, chiaro?


Le fece un occhiolino dei suoi, quelli rassicuranti, quelli che ti sanno comunicare "sto dicendo la verità, io e te siamo amici e mi fido".
Vergil era sempre stato così con tutti e con tutte, in fondo da quando aveva preso la spilla di prefetto doveva considerare tutti gli studenti come persone che avrebbero dovuto e potuto sempre contare su di lui, anche per avere una sana educazione alla lettura dei fumetti, come nel caso di Caroline Priscilla, ad esempio.
Poco dopo, ecco che si poté cominciare con la grande descrizione di come tutta la serata si era svolta, andando a prendere in esame la bellezza dei protagonisti principali alle cose da mangiare e all'atmosfera che si viveva durante tutti l'inaugurazione.
Il tassobello si dedicò all'ascolto della piccola con un'attenzione davvero magistrale, portando una mano chiusa sotto il mento e dedicandosi anche ad immaginare quanto buon lavoro avesse potuto effettuare la sua cara amica Parker.
Non avrebbe mai messo in dubbio le sue capacità, e gli occhi brillanti della studentessa giallo-nera non facevano che fornirgli ulteriori conferme alla sua tesi ben consolifata e precisa.

Oh ma forse sto parlando troppo, fermami quando vuoi dirmi qualcosa...

Va' avanti e non ti fermare, stai andando alla grande, davvero!

Le fece un occhiolino per rassicurarla che si, forse con quel modo di fare avrebbe potuto rendere imbecilli molte persone, ma non uno come lui che a dir la verità era così loquace da molto prima che Cappie mettesse piede in quella scuola.
In pochi dei professori sopportavano il suo modo di non prendere mai fiato durante le conversazioni, quand'era alla Cyprus, ed ancora oggi non era semplice riuscire a torvare qualcuno che trovasse come un pregio il suo essere sempre così iper attivo in ogni cosa, come anche nei dialoghi chiaramente.
Certo, nessuno a parte Arianna Ricciardi, ovvio, ma lì era un terreno dove non avrebbe voluto camminare, onde evitarsi degli spiacevoli ulteriori secondi di malinconia misti a tristezza, sofferenza e rabbia repressa.
Purtroppo ci pensò proprio Caroline Priscilla O'Neill a battere il ferro caldo, anzi, rovente, nel cuore del prefetto, priseguendo con il suo racconto e menzionando anche la prefetta dei draghi in esso, seppur con un'apparente eccessiva timidezza.

Io e Kayleen, una ragazza di Grifondoro, siamo arrivate entrambe al secondo posto e Alexis ci ha regalato uno sconto del 50% da spendere nel suo negozio! Ti rendi conto? Potrei comprarmi uno strumento! Solo che non so quale scegliere, per questo vorrei chiederti consiglio...
Al primo posto è arrivata...la Ricciardi...era vestita come una principessa...


La prima reazione fu un apparente completo silenzio, di quelli che lasciano molto spazio all'imbarazzo, all'incertezza e al farsi la domanda se davvero fosse necessario menzionare qualcosa di appena detto che aveva reso totalmente gelido il discorso.
Tale silenzio però, non fece che durare appena quattro o cinque secondi, infatti il sedicenne, proprio per non allarmare la bambina e non dare troppo a vedere i suoi stati d'animo reali, si mise ad annuire con un sorriso pensieroso e riflessivo, molto riflessivo, mentre squadrava adesso la ragazza da capo a piedi, come si guarda quasi una ragazza che piace, anche se di sicuro l'intento del Cartwright non era per nulla quello.
Al termine di quella lunga occhiata interessata e della riflessione lunga, intensa e volta a chissà quale ragionamento particolare, astruso o macchinoso, Vergil fece schioccare le dita della mano che non teneva su di se il suo mento e annuendo ancora più convinto, riprese a parlare, glissando totalmente sull'argomento "Arianna Principessa" e passando ad un altro che di certo stava molto più a cuore alla sua studentessa del secondo anno preferita.
Al primo posto il suo ruolo di prefetto e i ragazzi... Si, un'ottima scusa per non pensare al peggio.

O chitarra classica, o sassofono, o basso elettrico o in ultima analisi anche il flauto traverso!
La scelta secondo me dovrebbe ricadere su uno di questi strumenti e per la chitarra e il sassofono, potrei anche darti qualche dritta, se vuoi!
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Messaggioda Caroline Priscilla » 21/12/2012, 15:03

Un tipo più tosto di quel che pensassi, il professor Connor!
Comunque tranqui, tienilo pure tutto il tempo che ti serve per leggerlo e comprendere bene la storia, è uno dei pilastri più importanti della fantasia babbana giapponese, non voglio che lo leggi di fretta e furia soltanto perché devi restituirmelo in pochi giorni, chiaro?


Se fosse stata un disegno manga, proprio come il fumetto che Vergil le aveva prestato, la piccola avrebbe avuto gli occhi enormi e brillanti di felicità. Un enorme sorriso le si aprì sul volto, mentre la ragazzina posava con cura sulle proprie gambe il prezioso volume, già pregustando l'idea di leggere qualcosa che le aveva prestato il suo adorato prefetto.
Subito dopo la giovane strega passò a raccontare lo svolgimento dell'inaugurazione dello Sheliak & Vega, partendo alla carica con la sua parlantina devastante. Solo verso la fine, quando era giunto il momento di parlare del premio per la Maschera più Bella, la Tassorosso rallentò, sapendo bene che da lì a pochi secondi avrebbe toccato un tasto forse ancora dolente per il ragazzo: la vittoria schiacciante della sua forse ex-ragazza Arianna Ricciardi.
Cappie quasi trattenne il fiato nel pronunciare quel nome, osservando con attenzione il viso di Vergil: il giovane stette zitto solo per qualche secondo, prima di riprendere il controllo di sè e chiacchierare con la ragazzina come se nulla fosse.

O chitarra classica, o sassofono, o basso elettrico o in ultima analisi anche il flauto traverso!
La scelta secondo me dovrebbe ricadere su uno di questi strumenti e per la chitarra e il sassofono, potrei anche darti qualche dritta, se vuoi!


Alla bambina, tuttavia, non erano sfuggiti quei cinque secondi di silenzio (si, era stata capace anche di contarli!), secondi che erano stati sufficienti per metterla in crisi e farla traballare sui suoi buoni propositi di raccontargli cosa esattamente era successo durante la festa.

La chitarra...si mi piace la chitarra, sembra...adatta a me...

Disse, per prendere tempo. Era in difficoltà, divisa fra il raccontare tutta la verità e stare zitta e non dargli (forse) maggior pena. Alla fine, piantò i suoi enormi occhi verdi sul volto del ragazzo: perchè doveva essere proprio lei a dargli quel dispiacere? E in fondo, avrebbe scoperto presto quello che era successo: Vergil era amato e benvoluto da tutti, ci sarebbe stato qualcuno più pronto di lei a parlargliene no? Con quel pensiero in testa, la piccola riprese il suo solito sorriso, mentre riprendeva a parlare per continuare la loro conversazione.

Si, la chitarra mi piace proprio come idea! Solo dovrei trovare un luogo dove esercitarmi...magari insieme a Jorge...uff, peccato che non esista un posto segreto qui a Hogwarts...o almeno io non lo conosco. Eheh, comunque grazie, credo che chiederò presto a Kay e al mio fratellino di andare a Hogsmeade! Speriamo che la Vicepreside dia il permesso a tutti e tre!
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Messaggioda Vergil » 09/01/2013, 19:19

La chitarra...si mi piace la chitarra, sembra...adatta a me...

Ehi, campionessa, non preoccuparti ok?

Come a lei non erano sfuggiti i secondi di silenzio, a lui non era sfuggito quel tono agitato e lievemente in difficoltà.
Non era un problema della bambina se lui aveva dei casini sentimentali e mai e poi mai avrebbe permesso che l'entusiasmo nel voler raccontare al prefetto il sorgere di una nuova passione musicale fosse smorzato da un discorso privato, personale e al momento estraneo a loro due.
Prima di tutto gli studenti, i suoi tassorosso. Chi l'avrebbe mai detto, ma dentro di se Vergil si sentiva davvero responsabile come prefetto di quella Casata, anche se spesso e volentieri chiunque lo definiva come il meno idoneo a ricoprire un ruolo simile.

La chitarra è uno strumento bellissimo.
Spesso si dice che quando qualcuno vuole toccarci l'anima con una canzone, lo fa perché pizzica le corde del cuore.
La chitarra è fatta di corde no? Bene, devi considerare che quando la suoni è come se stessi pizzicando le corde del tuo stesso cuoricino, intesi?
Non sono personalmente un genio nel campo, io suono da molto più tempo il sax, ma le basi posso fornirtele tranquillamente!


Si, la chitarra mi piace proprio come idea! Solo dovrei trovare un luogo dove esercitarmi...magari insieme a Jorge...uff, peccato che non esista un posto segreto qui a Hogwarts...o almeno io non lo conosco. Eheh, comunque grazie, credo che chiederò presto a Kay e al mio fratellino di andare a Hogsmeade! Speriamo che la Vicepreside dia il permesso a tutti e tre!

Caroline Priscilla non aveva tutti i torti.
Trovare un luogo dove esercitarsi senza creare fastidio ai compagni la sera poteva essere una vera impresa per una ragazzina alle prime armi con gli speciali nascondigli che Hogwarts poteva fornire.
Effettivamente chiedere se esistesse un posto segreto lì ad Hogwarts ad un prefetto non era la cosa migliore, calcolando che qualunque cosa fosse segreta in teoria era anche proibita, ma c'era da ricordarsi che Vergil Cartwright non era un prefetto come tutti gli altri e la sua risposta a quel dubbio della bambina lo dimostrò ancora di più.

Mah, sai...
Gli anni di scuola sono ancora molti e tempo per trovare dei nascondigli non ti manca... Quanti sono? Ah beh si, addirittura sette!
Sono certo che se hai un piano stabilito e desideri intensamente trovare un posto sicuro, allora lo troverai...
Magari dillo a voce e non solo nella testa, potrebbe aiutare, chissà, io ci ho dovuto provare tre volte prima di riuscirci!


Un occhiolino verso la bambina, complice e di intesa.
Essendo nella carica di responsabile non poteva di certo dirle con esattezza e precisione dove si trovasse la Stanza delle Necessità, però un indovinello diceva tutto e non diceva niente, in poche parole era come se non avesse aperto bocca.
Dentro di se comunque, era fiducioso che quelle parole sarebbero rimaste bene impresse alla tassetta e le avrebbe sapute sfruttare a dovere per recarsi nel luogo perfetto per suonare e dare spazio alle corde del proprio cuore senza destare disturbi o sospetti.
Con la mano sinistra le scompigliò un poco i capelli, giocando e scherzando con lei come si fa con una sorella più piccola, mentre la vedeva stringere con così tanta cura i fumetti appena prestatole, o meglio, regalatole, ma questo lei ancora non lo poteva immaginare.

Per quanto riguarda le lezioni, in camera mia i muri sono spessi e la sera di un paio di giorni a settimana posso cercare di farmi trovare libero, quindi se sei in grado di sopportare le ore tarde, allora un dieci-venti lezioni di infarinatura generale posso fartele io.
Allora, cosa ne dici?


Si alzò in piedi, camminando lentamente fino alla propria scrivania, dove aprì un cassetto e da lì ne estrasse una fotografia babbana raffigurante lui con Arianna Ricciardi, intenti a sorridere.
Quella che si chiamava fototessera, di piccole dimensioni, nitida e ferma, non come le immagini magiche, in movimento.
Un moto di rabbia e fastidio sorse nello spirito del ragazzo, un moto falso e per nulla reale, ma comunque percepito da lui come esistente.
Sospirò, ricacciando quella foto nel cassetto, pur non volendola ancora gettare, chissà perché.
Un sorriso amaro, poi, di nuovo volse l'attenzione in direzione di Cappie, fissandola dritto negli occhi, seriamente.

Immagine

Cappie, qualunque cosa, chiunque tu abbia visto od osservato... Non me lo dire.
Non è voler rimanere nell'ignoranza, più che altro, arginare una ferita che non sopporterebbe ulteriormente altri tagli, non ora come ora, d'accordo?
So che hai tutte le migliori intenzioni, per questo a prescindere, ti ringrazio, sei stata molto carina...
Ci metteremo d'accordo presto per le lezioni, adesso, ti spiacerebbe... Lasciarmi un poco da solo?


Non c'era cattiveria in quel tono, anzi, c'era puro affetto, morbidezza, gentilezza e premura nel non volerla far sentire in nessuna colpa.
Il tempo necessitava di tempo, la rabbia di ossigeno e la paura di speranza.
Vergil Cartwright non era la prima volta che viveva l'esperienza di essere deluso da una ragazza che forse fin da subito doveva considerare non per lui, decisamente troppo per un tipo del suo calibro, del suo carattere, del suo essere.
Adesso però non desiderava condividere quella tristezza con una giovane così adorabile e piena di vita.
Lei doveva vivere al meglio la bellezza di quei giorni spensierati dove le ferite del cuore sono ancora un pensiero lontano.
Non appena ella quindi si allontanò da lì, Vergil attese qualche secondo per essere sicuro di essere di nuovo totalmente solo e fissando un punto imprecisato nel vuoto, sussurrò verso il nulla, o forse verso se stesso, delle parole ricolme di emozioni contrastanti.

Noel... E' come se mi avessi inseguito per farmi del male anche qui...
Avrei dovuto imparare dopo di te... Invece... Ci sono cascato di nuovo...
Morale della favola?
Sono a pezzi, esattamente come quel moccioso della Cyprus di qualche anno fa...
Ed io che speravo di essere cresciuto.
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Messaggioda Caroline Priscilla » 14/01/2013, 17:35

La chitarra è uno strumento bellissimo.
Spesso si dice che quando qualcuno vuole toccarci l'anima con una canzone, lo fa perché pizzica le corde del cuore.
La chitarra è fatta di corde no? Bene, devi considerare che quando la suoni è come se stessi pizzicando le corde del tuo stesso cuoricino, intesi?
Non sono personalmente un genio nel campo, io suono da molto più tempo il sax, ma le basi posso fornirtele tranquillamente!


Si, decisamente sembrava lo strumento fatto apposta per la piccola Tassorosso. La bambina era soddisfatta di quella chiacchierata con Vergil, il quale si stava rivelando una proficua fonte di informazioni, come avrebbe constatato di lì a breve la giovane strega.

Mah, sai...
Gli anni di scuola sono ancora molti e tempo per trovare dei nascondigli non ti manca... Quanti sono? Ah beh si, addirittura sette!
Sono certo che se hai un piano stabilito e desideri intensamente trovare un posto sicuro, allora lo troverai...
Magari dillo a voce e non solo nella testa, potrebbe aiutare, chissà!


La ragazzina lo guardò abbastanza perplessa: forse le stava suggerendo qualcosa, ma che cosa? Avrebbe voluto chiedergli maggiori informazioni, ma la paura di fare una brutta figura proprio di fronte al suo adorato prefetto la fermò dal proferire parola. Forse, se si fosse consultata col suo fratellino, avrebbero potuto capirci qualcosa tutti e due insieme.

Per quanto riguarda le lezioni, in camera mia i muri sono spessi e la sera di un paio di giorni a settimana posso cercare di farmi trovare libero, quindi se sei in grado di sopportare le ore tarde, allora un dieci-venti lezioni di infarinatura generale posso fartele io.
Allora, cosa ne dici?


C-cosa?! Dici sul serio?!- esclamò la tassetta con voce incredula e strabuzzando gli occhi -Ne sarei felicissima! Ehm...volevo dire...se per te va bene mi farebbe tanto piacere...

La piccola a stentò riuscì a trattenere la gioia che le fremeva dentro nel sapere che avrebbe passato un paio di serate a settimana da sola con Vergil. Sembrava veramente un sogno diventato realtà!
Tuttavia, questa gioia venne smorzata dal tono che assunse la conversazione subito dopo, quando il mago sembrò mettere un po' a nudo la propria anima davanti a quella ragazzina che di amore aveva conosciuto solo un assaggio.

Cappie, qualunque cosa, chiunque tu abbia visto od osservato... Non me lo dire.
Non è voler rimanere nell'ignoranza, più che altro, arginare una ferita che non sopporterebbe ulteriormente altri tagli, non ora come ora, d'accordo?
So che hai tutte le migliori intenzioni, per questo a prescindere, ti ringrazio, sei stata molto carina...
Ci metteremo d'accordo presto per le lezioni, adesso, ti spiacerebbe... Lasciarmi un poco da solo?


Cosa avrebbe potuto rispondere a tale confessione? Nulla, lei non era ancora in grado di potergli dire qualcosa per consolarlo. L'unica cosa che poteva fare era acconsentire alla sua richiesta di lasciarlo da solo. Quindi la tassetta, stringendosi al petto il fumetto preso in prestito dal ragazzo, si alzò dal divano dove erano seduti con l'intento di dirigersi verso la porta.

Va bene...eviterò di dirti cose che possano farti male.
Ci vediamo domani a colazione...buonanotte Vergil!
E...grazie ancora per tutto il tuo aiuto...sei il migliore...


Quello che successe dopo, neanche la piccola Cappie riuscì a spiegarselo. Istintivamente, vedendo il volto di Vergil oscurato da un velo di tristezza, si chinò verso di lui, posandogli un casto bacio sulla guancia. Era un bacio ancora molto infantile, quello di una bambina che cerca di risollevare il morale ad un amico, ma questo la giovane strega ancora non riusciva a comprenderlo. L'unica cosa che fece dopo quel bacio, fu avvampare dalla testa fino ai piedi, voltandosi di scatto e dirigendosi verso la porta. Dopo aver borbottato un saluto, quindi, Cappie uscì fuori dalla stanza, correndo a rintanarsi nel proprio letto...

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